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Col rasoio di Occam viene una barba da schifo.

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When you get what you want but not what you need

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“...esattamente come avevo sognato di essere.”

Jamie Heiden

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If you're wondering why All the love that you long for eludes you And people are rude and cruel to you I'll tell you why You just haven't earned it yet, baby You must suffer and cry for a longer time You just haven't earned it yet, baby And I'm telling you now If you're wondering why When all I wanted from life was to be famous I have tried for so long, it's all gone wrong I'll tell you why But you wouldn't believe me You just haven't earned it, son You must suffer and cry for a longer time You just haven't earned it yet, baby And I'm telling you now I'll tell you why Today I am remembering the time When they pulled me back And held me down And looked me in the eyes and said You just haven't earned it yet, baby You must stay on your own for slightly longer And I'm telling you now You just haven't earned it yet, baby

Marr & Morrissey - The Smiths

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La Rosa delle 16.12 rimane sola. Sale la Nebbia e lei cerca di non appassire. E' molto dura se il Sole non c'è più. Non appassisce. E' più un fermare il momento, che una volta lasciato recupera tutto il tempo passato in un decimo di secondo. Quello che è stato è stato solo alle 16.12. Quello che rimane è un eco.

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Rest in Peace Stan Lee

Thanks for all the great memories.

You did good kid.

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Certe volte è come se mi si vuotasse lo stomaco, come se il cuore ci cadesse dentro e rimanesse lì a farsi digerire piano piano.

Rabbit tale -  ph.: Zsuzsanna Mészáros

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Support your Local Poet

VALERIAN SWING - Seven Cliffs (Official Music Video)

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...dirò le parole che si dicono e mangerò le cose che si mangiano...

e so molto bene che non ci sarai.

non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo, e quando ti penserò, penserò un pensiero che oscuramente cerca di ricordarsi di te.

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No, non mi va di aggiungere una "didascalia". Mi va di fare uscire quello che non deve rimanere dentro.

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Un po’ di bellezza

Prima di dimenticarsene per un motivo o per un altro.

Evelyn de Morgan (1855-1919) Flora 1894 Detail via Ольга Комова

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Incredibilmente bella. Terribilmente esplicativa. Disinteressatamente amorevole. E risponde perfettamente alla domanda. E mi ricorda una persona che è proprio così. Buon Compleanno.

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Come da post precedente che dice che di Halloween se ne fa pure a meno e bla, bla bla... Però pure Morbius se non lo esco oggi quando lo esco ?

Spider-Man (2016-) Annual #1 art by Mark Bagley 

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Premettendo che a me di Halloween fotte sega davvero, vado a postare questa foto perchè: 1 è bella, 2 se non lo faccio oggi non lo faccio più e va a finire che rimane nelle bozze a occupare spazio. E nemmeno ci si possono fare i tortelli quindi via per benino...

Photo by Phil Koch. 

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A volte c'è così tanta bellezza nel mondo, che non riesco ad accettarla...

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Poèsia

Io non sono per niente poesia

Sono la malinconia della risata un attimo dopo

Quello sbagliato.

Ho fatto un Sogno Interrotto

La Lepre che vedi e sembra che è là.

Sono quello in Maniche Corte al Funerale 

Con la Mano che Batte sul Petto

E dentro il Cuore che Canta il Tabacco.

Mi sono messo al Volante

La Strada tanta ce n’è.

Ma non sono per niente poesia

Forse Malvasia.

Quello Secco.

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Quando si racconta bene si racconta così.

Il destino dei proiettili

C’è questo ragazzino della mia età che gioca con una fionda.  Gli hanno regalato questa fionda per il compleanno, sei mesi fa, e da allora non fa che giocarci, lucidarla, guardarla, farla vedere agli altri. Dice ai suoi amici guardate quanto tira lontano, ma non ha proiettili da usare perché gliel’hanno data senza, gli hanno regalato questa fionda chiusa in una scatola laccata in oro senza niente da poter usare come proiettile. 

E allora si guarda in giro e cerca di capire cos’è che può usare in quel senso, cos’è che può lanciare via lontanissimo. Guardate quanto tira lontano, sta pensando, e mentre lo pensa raccoglie i mobili di casa e li mette in tasca, prende gli alberi del suo giardino e i suoi animali domestici. La madre e il padre, la nonna, gli amici stessi. La macchina nuova, l’acquario in soggiorno. La bicicletta, i ripiani di camera sua, il primo bacio, il secondo, l’ultimo. Dei biglietti del treno accartocciati.

Non se la prenderanno se li uso per la fionda, sta pensando ora, e allora li avvolge uno ad uno con l’elastico e tira forte verso di sé.  Vuole bene a quelle persone, a quelle cose, a quegli animali, a quei mobili; vuole bene ai suoi ricordi e se li tira verso il viso, forte, per vederli bene, per conoscerli bene, perché poi non gli manchino. Userà quei cinque secondi in cui prende la mira per studiarne ogni piega, linea, ogni dolore, per ripassare le abitudini prima di perderle.

Guardate quanto tira lontano la mia fionda, dice a tutti gli altri, ma ad ascoltarlo non c’è più nessuno.