Tumgik
mynanym · 7 years
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Tutto un po' qui m'annoia
La notizia sta rimbalzando da qualche ora su tutte le più importanti testate internazionali, in via ufficiosa era già trapelata su Confidenze, ma ne riceviamo proprio adesso ufficialità dalla fanpage di Nina Moric: forse sto guarendo. Raggiunta dai microfoni di cotto e mangiato ho stilato la classifica delle cose che ho scoperto in questi giorni di influenza: -La sonda spaziale Sputnik54 ci da conferma che non esiste vita oltre il pigiama -La pastiera non contiene paracetamolo -Esistono più programmi di cucina che abitanti del Molise -Striscia la notizia non è stata soppressa insieme alle comunità montane con le leggi regionali, come erroneamente si crede -Quella che fa la pubblicità di intimissimi è la madonna e mi fa sentire disorientata come Di Maio al Certamen Horatianum...ma anche alla Feltrinelli...o da starbucks. -Se provi a lavarti i denti non essendo minimamente in grado di respirare ingoi tutto il dentifricio che si trasforma in un vortice di ghiaccio e lame rotanti che ti perforano la gola con la stessa potenza di dieci pacchi di vigorsol air masticati contemporaneamente. -Ho dei parenti. Parlano.
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mynanym · 8 years
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Vinciamo noi, Grace.
Ci dev’essere stato un momento preciso in cui ci siamo distratti ed abbiamo sbagliato tutto, questione di poco, roba di anni. E’ difficile da individuare ma sono sicura che c’è un esatto momento in cui si è rotto l’amore, quello di tutti, si è rotto l’amore a tutti quanti, pure a voi, si è rotto l’amore alla base centrale. Una manovra sbagliata, il comandante ha perso il controllo, le comunicazioni sono saltate, il segnale è sparito, il computer ha perso il contatto con la sonda, le scorte di ossigeno sono finite, mi sentite, non vi riceviamo, i serbatoi sono esplosi e Bruce Willis si è sacrificato per niente, perché ormai l’amore era rotto. -E’ rotto, non si può riparare, non è neanche in garanzia più… posso anche provare a mandarlo in laboratorio, magari ci mettono un po’ di nastro isolante, un po’ di amore che riescono a recuperare da qualche romanzo, un po’ di coraggio in polvere ma non le assicuro niente- Vabbè non si preoccupi, me lo tengo così, tanto ormai non fa neanche più male.
Ho chiesto a mia nonna perché non dorme più nel suo letto da quando il nonno non c’è più. -Non ci riesco Mi’, troppi ricordi-
Ci dev’essere stato un momento preciso in cui ci siamo distratti ed abbiamo sbagliato tutto, questione di poco, roba di anni.
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mynanym · 8 years
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(via https://www.youtube.com/watch?v=bW1-27zINFQ)
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mynanym · 8 years
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One last time before it's over
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mynanym · 8 years
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...di un respiro d'ascoltare.
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mynanym · 9 years
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Love, love will tear us apart. Again.
Miriam, amore mio… Lì fuori stanno ancora cercando i tuoi occhi verdi. Ricordi? Li hai persi sbattendo la porta, andando via da me. E non so, davvero, non so come fai senza i tuoi occhi verdi, che hai perso sbattendo la porta, andando via da me. Non so come fai adesso a prepararti da mangiare, oddio sarai mica morta di fame? Non so come fai a perdere il pullman il lunedí mattina alle 8 e a chiamarmi per accompagnarti a lavoro, sará per questo che non mi chiami più, perchè hai perso i tuoi occhi verdi sbattendo la porta andando via da me. Non so come fai adesso con certi film di Sorrentino che ti piacevano tanto, con tutti quei libri che hai ancora da leggere… a proposito è arrivato a casa il pacco che avevi ordinato, come puoi non aver ancora letto Il giovane Holden? Te li conservo, accanto alla collezione di miniature dei giocatori dell'nba che mi avevi regalato tu e accanto ai miei rimpianti. Miriam, amore mio… Lì fuori continuano a cercare i tuoi occhi verdi che hai perso sbattendo la porta andando via da me… e non so, davvero, non so come fai a camminare senza inciampare, a mangiare senza sporcarti, ad amare senza di me. Ed è per questo che ho deciso di tagliarmi una mano. Non arrabbiarti Miriam, amore mio… non essere in pensiero. Ho dolori lancinanti e il sangue continua a scorrere veloce ma a tratti il dolore sembra svanire ed è in quei momenti che ne approfitto per scriverti questa lettera. Con la mano che mi resta, con quello che mi resta, con i tuoi occhi verdi che hai perso sbattendo la porta, andando via da me e che adesso mi guardano. Miriam, amore mio… Non li troveranno mai i tuoi occhi verdi che hai perso sbattendo la porta, andando via da me. Sono qui. Torna Miriam, amore mio… E rimettiamo insieme i pezzi.
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mynanym · 9 years
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Come in certi film americani
Cara Anna… Carlo, il figlio dello psicologo che abita al terzo piano, dice che sono paranoico. Mi sembra abbastanza sicuro, l'ha letto su certi libri del padre, sai, quei libri grandi con la copertina rigida e le pagine ingiallite. Quei libri che odorano di tempo e verità. Ebbene, dice che chi pensa troppo è paranoico. “Tu sei paranoico” proprio così, m’ha detto. Allora non ci ho visto più e ho spaccato la mia testa in due con un foglio A4 che ho trovato tra le tue cose, il taglio è stato netto ma qualche goccia di sangue ha macchiato il tappeto. Stai tranquilla, appena finisco ripulisco tutto. Ho messo in fila i miei pensieri e li ho interrogati uno alla volta, erano terrorizzati, tremavano e non riuscivano neanche a guardarmi negli occhi. Non mi sono lasciato impietosire, sono stato molto severo, avevo bisogno di capire. Alcuni sono riusciti a fuggire, altri dopo ore di interrogatorio si sono arresi e hanno confessato tutto tra le lacrime. Inutile dirti che Carlo aveva ragione, sono paranoico, ma non volevo dargliela vinta e prima di ricucirmi il cranio mi sono messo a cercare qualche prova a mio favore. Non hai idea di quante cose si possono trovare nella testa se cerchi bene: il saggio di pianoforte che feci a dieci anni, il tremolio delle dita sudate sui tasti, quella gita a capri con tutta la famiglia, le fusa del gatto, certi pullover di mamma, certi sorrisi di mamma che ormai non ride più, l'ottimismo di Claudio, gli occhi di mio padre quando ci dissero che ormai non c'era più niente da fare, i tuoi occhiali blu specchiati che comprasti in spiaggia, il sole sui tuoi occhiali, tre dollari, il giorno del diploma, i jeans strappati, la vacanza in Svizzera, il telecomando del decoder, un cd dei Sonic Youth, quella sera di metà febbraio quando mi dicesti che io e te parliamo la stessa lingua, quella sera di fine luglio… quanto eri bella, Anna, avrei dovuto dirtelo. Ti guardavo ridere e sapevo che ti avrei persa. Mi sono incupito, tu sai bene che basta molto meno a farmi incupire, e ho deciso di richiudere tutto ma all'improvviso ho trovato una scatola “NOSTALGIA FUTURA-MANEGGIARE CON CURA”. Proprio come in certi film americani, quando lei cambia cittá e tra i pacchi del trasloco ne trova uno con la scritta FRAGILE. L'ho aperta. Anna, non crederai a ciò che sto per dirti. All'interno ho trovato la mia nostalgia di tutto ciò che non faremo mai: -Il non nostro viaggio a Praga, sai che è da sempre una delle mie mete preferite, ma noi non abbiamo mai comprato i biglietti, preso l'aereo, prenotato l'albergo, non ci siamo mai tenuti la mano durante il decollo, nessuna foto buffa, nessuna telefonata a casa per dire “Si, va tutto bene”. -I non nostri concerti, che peccato però per quelli. Anche in questo caso non abbiamo bevuto birra scadente insieme, non abbiamo urlato fino a perdere la voce, non siamo tornati a casa stanchi ma eccitati, non abbiamo video delle nostre canzoni preferite. -Le non nostre litigate, pensa, ho nostalgia anche di quelle. Della tua sufficienza, della tua strafottenza, del mio far finta di essere arrabbiato, del tuo broncio che, lo sai, l'ho sempre adorato. Ma non è strano, Anna? Non è strano avere nostalgia di qualcosa che non è mai accaduto se non nella propria immaginazione? Ho pochissimo tempo, Anna, tra non molto sarai a casa e io devo preparare la cena, ripulire il sangue, ricucirmi il cranio, mettere a posto i tuoi fogli, strappare questa lettera e recitare la mia parte. Proprio come in certi film americani, quando lui…beh, si, insomma, hai capito.
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mynanym · 9 years
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23 settembre 2135
Te l'hanno mai detto, amore mio, che da quando non ci sei il giorno si fa sempre sera? Succede questa cosa, ogni giorno, di ogni settimana, di ogni mese, di ogni anno, alla fine viene sempre sera. Qui stanno tutti bene e tutti si danno un gran da fare per sopravvivere all'epidemia. Ognuno si arrangia come può, Dany, ad esempio, ha ripreso a dare lezioni di piano ai bambini del paese e a Natale faranno un saggio. Forse ci sará anche il sindaco se non sará impegnato a coordinare i lavori per la rimozione dei cadaveri dalle strade del centro storico (questa strana epidemia ha causato numerose morti, ma niente di grave, non ti preoccupare). Alcuni bambini sono davvero bravi e in pochissimo tempo hanno raggiunto risultati eccellenti. Quelli che non hanno il piano suonano tutto ciò che riescono a trovare. Alfredo, il figlio del macellaio, ha eseguito la nona di Beethoven su un filetto di vitello… si sentiva che era di primo taglio. Purtroppo stiamo finendo le scorte di farmaci e allora Bruno, il farmacista, ha messo su un vero e proprio laboratorio dove insieme ad un gruppo di studenti di filosofia, produce ogni giorno i farmaci necessari alla sopravvivenza. Se presi in tempo, questi farmaci, consentono di salvarsi ma non risparmiano atroci dolori con i quali ormai abbiamo imparato a convivere. Del resto ogni giorno viene sempre sera. Stiamo attenti a non camminare troppo perchè le ossa delle nostre gambe sono molto fragili e le articolazioni sono deboli. Qualche giorno fa un tizio ha fatto un passo falso… puoi immaginare come è andata a finire ma se non riesci ad immaginarlo allora te lo dico io, le sue gambe hanno ceduto e sta ancora cercando di rialzarsi. Non si arrende, è caparbio. Come ti dicevo, ognuno cerca di arrangiarsi come può. Carlo, il cardiologo, ogni giovedì pomeriggio dalle 16 alle 20, insegna alle giovani coppie a disinnamorarsi perchè, come puoi ben capire, innamorarsi è un lusso che non possiamo concederci più. Il nostro cuore è troppo debole e in alcuni casi i bambini nascono sprovvisti di atrio e ventricolo sinistri, non possiamo correre il rischio di farci spezzare il cuore perchè significherebbe morte certa, fulminante e Bruno, il farmacista, dice che non esistono farmaci per curare questa cosa. Però non preoccuparti per me, io non sono in pericolo, me l'ha detto anche Fausto, l'avvocato, dice che chi ha il cuore già spezzato è al sicuro. Ha parlato di cessazione dell'efficacia amorosa e in un certo senso mi sento sollevato. Del resto ogni giorno viene sempre sera. Anche io mi arrangio come posso. La mattina, appena sveglio, prendo le mie medicine, faccio fisioterapia e dopo il caffè, raziono l'aria. Quest'ultima cosa non ha nulla a che vedere con l'epidemia, ma da quando non ci sei mi manca. L'aria. E allora la raziono per sopravvivere, lievi emissioni di fiato ogni tre quarti d'ora ed è solo facendo così che ogni giorno viene sempre, comunque sera.
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mynanym · 10 years
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La natura delle promesse è che restano immutate nonostante cambino le circostanze
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mynanym · 10 years
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"Chi vuole un figlio non insiste"
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mynanym · 10 years
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"...leggeva William Blake vicino a una finestra, lui beveva caffè"
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mynanym · 10 years
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Ci vado ancora al cinema. Ma i biglietti non li conservo più.
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mynanym · 10 years
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Auguri.
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mynanym · 10 years
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Qui è l'unica occasione in cui potrei amare il karaoke.
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mynanym · 10 years
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Ma tu che fai ad halloween?
Ode al mese di Ottobre. Oh Ottobre, che bel mese sei, un mese di tutto rispetto. Un mese che niente da dire, guarda, ma veramente niente. Ottobre tu sei un apostrofo rosa tra le parole "ma mo com m'aggia vest". Tu c'hai l'oktoberfest, Ottò, Novembre mica ce l'ha il novemberfest. Novembre c'ha solo Giusy Ferreri. Ottobre sei un po' come il martedí, sai di poco. Però a me piaci un sacco eh. Sei anche un po' come i bastoncini findus non findus o come la bencola. Ottobre ottobreottobreottobreottobre che se lo dici a ripetizione ti sembra di diventare scemo e poi parliamoci chiaro, pure ai migliori certe volte fai venire il dubbio se ti scrivi con una o con due b. Ottobre di te apprezzo molto la nebbia serale, la malinconia del crepuscolo, le tonalità cromatiche che vanno dal color merda al giallo ittero, il profondo senso di morte degli alberi spogli nel mio giardino, i capelli che cadono. Sei simpatico, Ottobre, hai quella cosa che sei il decimo mese dell'anno e ti fai chiamare lo stesso ancora Ottobre... insomma, sei un birbante! Ma sopra ogni altra cosa, Ottobre, io di te adoro... "ma tu, che fai ad halloween?"
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mynanym · 10 years
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Cose che voglio essere se torno a nascere: questa canzone, questa scena.
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mynanym · 10 years
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poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono non credo alla vita pacifica non credo al perdono
Certi momenti
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