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oltrei90minuti · 9 years
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La reazione
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Ecco come è andata ieri, secondo me, tra Guardiola e Lewandowsky: “Robert siamo sotto di un gol, entra e cerca di farci vincere”.
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"Che cosa ho fatto! Ho creato un mostro!”
Giovanni Girgenti
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oltrei90minuti · 9 years
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Lo davano per finito già nel 2010.
Dicevano: “Buffon è stato il numero 1 per 10 anni, adesso però deve farsi da parte”. Lui ha continuato imperterrito per la sua strada senza ascoltare chi lo screditava o chi lo reputava un calciatore sulla via del tramonto.
Ancora una volta ha avuto ragione Gigi che, a 37 anni, sta vivendo un momento di forma al dir poco stellare. Le sue prestazioni, condite da parate fenomenali, stanno facendo ricredere  anche i più scettici.
Passano gli anni ma l’agilità e la reattività sembra sempre quella del diciassettenne che esordì il 19 novembre 1995 contro il Milan. Tra qualche anno non vedremo più le tue prodezze in campo ed allora anche quegli scettici ti rimpiangeranno....
Giovanni Girgenti
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oltrei90minuti · 9 years
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Negli anni in cui Napoli impazziva per le giocate del “Pibe de oro” a Firenze un ragazzo con ginocchia di cristallo ma con piedi fatati stava per esplodere. 
Era il 1985 l’anno in cui il giovane diciottenne arrivò nel club gigliato; anno che mise a dura prova i nervi di Baggio, costretto ai box a causa di un infortunio al ginocchio destro. Solo nel 1986 Roberto riuscì a ritornare in campo ma il destino fu beffardo: nuovo stop a causa di una lesione al menisco e rientro posticipato al 1987.
Un duro colpo che avrebbe potuto stroncare la carriera di molti giovani talenti, ma non quella di Roberto. No, non la sua. La sua classe meritava un trattamento differente e per fortuna sua e nostra fu così.
La stagione 1987/88 ci regalò Roberto Baggio completamente recuperato dal punto di vista fisico e psicologico. Fu l’anno della rinascita e della scalata verso olimpo del calcio italiano...
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Giovanni Girgenti
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oltrei90minuti · 9 years
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Questi, un tempo, erano i protagonisti del derby della madonnina.
La lacrima che bagna gli occhi dei tifosi al solo sguardo di questa istantanea riassume al meglio il periodo che stanno vivendo i due club di Milano. Due squadre dal passato glorioso, che stanno attraversando un presente buio e che sperano in un futuro ricco di successi.
Fonte immagine: Calciatori Brutti
Giovanni Girgenti
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oltrei90minuti · 9 years
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Doppio passo ubriacante, velocità supersonica, fiuto del gol purissimo e tanta tanta maledetta sfortuna. Questo è stato Luiz Nazario de Lima in arte Ronaldo.
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Girgenti Giovanni
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oltrei90minuti · 9 years
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Dieci motivi di un fallimento chiamato Milan
La stagione volge al termine e come di consuetudine è tempo di bilanci. Parlare in questo momento di Milan è come sparare sulla croce rossa, tuttavia è lecito chiedersi quali siano le cause di questa annata nefasta.
Un libro intero non basterebbe per spiegare al meglio il virus di cui è affetto il club rossonero, ma per ovvi motivi cercherò di riassumere il tutto in 10 punti.
1) Inzaghi: chiamare un tecnico alla prima esperienza in un club è stato uno errore sesquipedale. L’ex bomber rossonero ha dovuto gestire una squadra che francamente avrebbe fatto mettere le mani nei capelli anche a Carlo Ancelotti. Il paragone con Ferrara della Juve post calciopoli (al primo anno in serie A) sorge spontaneo.
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2) Centrocampo: il settore mediano milanista è il vero tallone d’Achille della formazione. Avere perlopiù centrocampisti muscolari che non riescono a supportare il settore difensivo è, di per se, problematico. Aggiungiamo anche la   pochissima qualità in fase offensiva e la frittata è fatta.
3)Passaggio di consegne:  la rivoluzione societaria, ancora presunta, e l’incertezza sulla figura che guiderà il Milan non ha fatto altro che alimentare il caos attorno alla società rossonera e la rabbia dei tifosi.
4) Scusanti: ogni conferenza stampa post sconfitta/pareggio ha avuto sempre una trama comune, ossia gli alibi. Non c’è mai stata, esclusa la sconfitta contro il Genoa, una dura presa di posizione contro l’atteggiamento svogliato della squadra od un mea culpa generale.Le sconfitte sono arrivate solo a causa “dei tanti infortuni, errori arbitrali”. 
5) Uscite fuori luogo di Galliani: l’intervista rilasciata nel dopo Juve-Milan non ha bisogno di commenti. Queste continue illazioni, soprattutto quando non sono fondate, non fanno altro che alimentare futili polemiche e mettere in cattiva luce un Milan già mediocre dal punto di vista tecnico-tattico.
6) Monte ingaggi: 94 milioni di euro per una squadra undicesima in classifica è un vero è proprio disastro da un punto di vista strettamente economico . Un monte ingaggi così alto, a fronte di un’altra annata disastrosa, è il vero problema dei rossoneri le cui perdite del solo esercizio 2014 ammontano a 91,28 milioni di €. Si avete letto bene NOVANTUNO MILIONI DI EURO.
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7)Progetto futuro: continuare ad acquistare giocatori ultratrentenni a parametro zero dimostra ancora una volta che, oltre a non esserci una situazione economica rassicurante, non c’è neanche un progetto a lungo termine. Vendere Cristante, per carità non il salvatore della patria, per prendere in prestito secco Van Ginkel, puntare nuovamente su Mexes e Bonera, il mancato acquisto di un centrocampista di qualità avvalora, se ancora ce ne fosse bisogno, l’affermazione precedente.
8) Saponara-Niang: in un Milan così mediocre siamo sicuri che non avrebbe trovato spazio Saponara? Cederlo in prestito all’Empoli e colmare il vuoto lasciato acquistando Suso è stato l’ennesimo errore di valutazione di un’ annata disgraziata. Stesso discorso vale per Niang.
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9) Giovani: è proprio in stagioni fallimentari come queste che bisogna fare affidamento sui giovani. Farli crescere, abituarli a grandi palcoscenici e, perché no, cercare di far lievitare la loro quotazione di mercato. E invece? Continuano  a occupare la posizione in campo calciatori come Bonera, Essien e fino a poche giornate fa Muntari.
10) Formazione: questo è il vero problema del Milan. Anche un allenatore blasonato non potrebbe competere ad alti livelli  semplicemente perché la rosa non è all’altezza. Sia chiaro, dal punto di vista puramente tecnico, il Milan non ha giocatori inferiori a squadre come Sampdoria, Genoa, Torino. La differenza con questi club sono sostanzialmente due: carattere ed atleticità. La formazione milanista appare sempre lenta e svogliata. Volete un esempio lampante? Riguardate il match d’andata tra Torino e Milan.
Queste , a mio parere, sono le cause principali del disastro che tuttora stiamo vedendo. Una società sull’orlo del baratro, che continua a brancolare nel buio e nel caos. L’unica ancora di salvezza potrebbe essere la liquidità proveniente da fondi esteri, a patto che ci sia un progetto serio...
Giovanni Girgenti
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oltrei90minuti · 9 years
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Grazie di tutto Steve!
Girgenti Giovanni
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oltrei90minuti · 9 years
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Juventus-Real Madrid potrebbe essere riassunta da questa foto. Da una parte un club con una potenza economica fuori dal comune, colmo di talenti ma aggrappato alla strapotere di Cr7. Dall’altra una squadra umile, risorta dalle ceneri di calciopoli, compatta e tatticamente quasi perfetta. 
Ancora una volta Davide è riuscito a sconfiggere Golia, ribaltando completamente i pronostici di giornata.
Sia chiaro tra otto giorni sarà tutt’altra partita al Bernabeu ma, da tifoso italiano (e da milanista), lasciatemi ancora sognare...
Giovanni Girgenti
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oltrei90minuti · 9 years
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Avevano il mondo ai loro piedi...
Giovanni Girgenti
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oltrei90minuti · 9 years
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Due autentiche leggende del gol ed un altro che avrebbe potuto dare molto di più al mondo del calcio: Henry, Anelka e Trezeguet.
Giovanni Girgenti
Fonte:” Chiamarsi bomber senza apparenti meriti sportivi”
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oltrei90minuti · 10 years
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oltrei90minuti · 10 years
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Dominante come pochi nel proprio ruolo, dotato di un potentissimo mancino, ma distrutto dalle cattive amicizie da cui proprio non riusciva a resistere.
Adriano Leite Ribeiro aveva tutto l’occorrente per l’essere il bomber simbolo di quest’inizio di nuovo millennio ma, distrutto dalla morte del padre, non è più riuscito a riemergere dalla spirale di alcol, droga e depressione in cui tristemente si era inabissato.
Che grande attaccante sei stato, seppur per pochi anni, e che leggenda saresti potuto diventare. Fottute cattive amicizie...
Giovanni Girgenti
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oltrei90minuti · 10 years
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Mancano poco più di 24 ore al Clasico ma già da diversi giorni non si fa altro che parlare di questo match. Già, perchè questa non è una partita qualsiasi è LA partita. La Spagna, anzi il mondo intero, sarà davanti ad un televisore per supportare, inneggiare e, perchè no, soffrire insieme ai propri beniamini. “El clasico” non è solo un match tra i due club più rappresentativi di Spagna, è una battaglia (calcistica sia chiaro) tra due filosofie completamente opposte incarnate al meglio dai due fuoriclasse CR7 e Leo Messi.
Qualcuno potrebbe pensare che tutto ciò non abbia senso, che siano solo parole buttate al vento. Sono sicuro che quei pochi non hanno mai assistito al clasico e in cuor mio un po’ me ne dispiaccio...
Giovanni Girgenti
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oltrei90minuti · 10 years
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Quarti di finale Champions League 2014/15:
Monaco - Juventus
Porto- Bayern Munchen
Atletico Madrid - Real Madrid
Paris Saint Germain - Barcelona
In ogni caso ne vedremo delle belle....
Giovanni Girgenti
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oltrei90minuti · 10 years
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Pillole di giornata
La ventisettesima giornata si è conclusa regalando alcune clamorose sorprese e confermando inossidabili certezze.
La Juventus, sempre più vicina al quarto scudetto in altrettanti anni, ha ottenuto l’ottava vittoria in trasferta battendo il Palermo di Iachini rimasto a secco per la terza partita consecutiva (non accadeva dal 2011).
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Continua il momento di forma straordinario per Lazio e Fiorentina che liquidano le pratiche Torino e Milan. I rossoneri, seppur passati in vantaggio a Firenze, hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte ad un Joaquin "tirato a lucido”. Non è una novità farsi rimontare per gli uomini di Inzaghi, rei di aver sperperato ben 21 punti su situazioni di vantaggio. Uno scintillante Felipe Anderson,che tanto farebbe comodo al Milan e non solo, permette alla Lazio di ottenere la quinta vittoria di fila e soprattutto di ridurre ad un solo punto il gap dalla Roma.
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La squadra giallorossa ancora una volta non riesce a vincere in casa. L’Olimpico, un tempo vero e proprio fortino, sta diventando una vera e propria maledizione per i “lupacchiotti“; l’ultima vittoria è infatti datata 20 gennaio 2015. Questa volta è stata la Samp, proprio come nel 2010, a distruggere i sogni di gloria della tifoseria romanista.
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Il Genoa, chiamato ad una vera e propria prova di maturità, è crollato sotto i colpi di Paloschi e di un Chievo tanto solido quanto cinico. Non solo una parte, bensì tutta Verona è in festa; ai 3 punti del Chievo si sono sommati quelli dell’Hellas guidata dal sempreverde Luca Toni che ha ridimensionato le ambizioni del Napoli di Benitez. 
Ad una Verona lucente si affianca una Milano grigia e triste segnata dall’ennesimo passo falso dell’inter di Mancini, il quale ha dato fiducia all’ambiente nerazzurro ma in concreto ha “portato“ pochi punti. La sua media punti è, infatti, leggermente inferiore rispetto a quella del tanto criticato Mazzarri.
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Il Cagliari del ritrovato Zeman strappa un punticino, poco utile alla causa, all’Empoli del corteggiato Sarri; stesso risultato in quel di Bergamo tra Atalanta e Udinese, in cui a vincere è stata soltanto la noia. Stessa cosa non potranno dire i tifosi del Sassuolo che, di fronte ad un Parma allo sbando, condanna i ducali alla diciannovesima sconfitta in campionato e ad una retrocessione ormai certa.
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La ventisettesima giornata ha dunque chiuso definitavemente la lotta per lo scudetto ma, contemporaneamente, ha dato il via ad una “bagarre“ per il secondo posto sempre più serrata. Basti pensare che in 5 punti ci sono 5 squadre...
Girgenti Giovanni
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oltrei90minuti · 10 years
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Trentasette anni da compiere il 26 Maggio, 33 reti in 61 presenze  con il club scaligero, 14 gol in stagione e 292 in carriera. Ah quasi dimenticavo è anche campione del mondo. 
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oltrei90minuti · 10 years
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Quanti bei ricordi...
Giovanni Girgenti
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