Tumgik
sblogsthings · 4 years
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ti presterò dei soldi per venirmi a trovare ci vorrebbe una notte, una notte, una notte soltanto per viaggiare una notte, una notte, una notte per ricominciare
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sblogsthings · 4 years
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Perché respirare è così difficile?
Più cerco di respirare, più non ci riesco
il respiro se ne va ogni secondo
e taglia via speranze, pensieri, lacrime.
Stringe la gola fino a farti pregare di ricominciare a respirare, è tutto così lento e doloroso.
E poi inizia ad offuscarsi la vista, inizi a tremare e a domandarti se questa volta ci riuscirai a tornare a galla.
È sempre tutto un punto di domanda, ma questa volta non arriva risposta.
Questa volta vedi la luce allontanarsi, fino a diventare un puntino così lontano e freddo.
Ma forse, va tutto bene così.
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sblogsthings · 4 years
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14.03.2020.
Ho bisogno di scappare, da questi pensieri mi tormentano ogni secondo. sono sempre li e si ripetono, come un disco rotto. Perché noi siamo fatti così, delle volte siamo come una giornata di pioggia in pieno agosto e delle volte siamo quel vento fresco che ti accarezza i capelli e ti fa sentire così vivo. Abbiamo sempre bisogno di provare sensazioni, per non sentirci vuoti. Per essere un qualcosa, un qualcuno. Magari quel qualcuno che può fare la differenza, che ha uno scopo. Ma possiamo anche decidere di non essere, di stare li nel nostro angolo senza un vero scopo, senza un vero motivo facendo scorrere il tempo anche se in realtà, in quel momento, ci sembra tutto così fermo e freddo. in quel momento siamo solo noi stessi e i pensieri, delle volte troppo pesanti così pesanti da farci scoppiare, ci distruggono in mille pezzi e sono così dolorosi e noi così deboli e fragili. E così entriamo in un loop, che può durare giorni, settimane, mesi o anni. Non abbiamo bisogno di nessuno per uscirne, solo di noi stessi.
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sblogsthings · 4 years
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io voglio i miei genitori con me
voglio anche io essere una di quelle famiglie che passano ore a ridere e scherzare,
ma qui il problema sono io
sono la causa di ogni litigio e ogni loro pianto
sono io
non avrò mai una vita felice se l'errore sono io
rovino sempre tutto
perché sono arrogante,
dico cose che non dovrei dire
ma io sono stanca
sono solo stanca
e loro non lo capiscono
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sblogsthings · 4 years
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Fobia Sociale
Nessuno mi può capire. Gli altri non immaginano cosa provo. Sembrano tutti così tranquilli e a loro agio. A me soltanto accade di avere queste sensazioni. Sono tutti così fortunati, solo la mia vita è un disastro. Loro sono uniti, tutti insieme, io non mi sento parte di quel gruppo. Iniziare una conversazione è per tutti così semplice. Non lo è per me. C’è troppo rumore. Se solo si fermassero un momento, e mi ascoltassero, avrei qualcosa da dire. Ma quello che ho da dire nessuno lo vuole ascoltare, e nessuno lo può capire.
Non mi sento “normale” Gli altri vivono, ridono, parlano. Io li guardo da fuori. Tutti hanno mille opportunità, e mille direzioni da prendere. La mia vita è chiusa in un cerchio. Sono in orbita intorno al pianeta. Gli altri lo popolano e ci vivono, io li guardo da fuori. Mi sento bloccato e in trappola. Incapace di avere controllo sulla mia vita. Nessuno mi può comprendere, nessuno mi può aiutare.
In orbita, in un circolo vizioso Mi rendo conto che sono i miei pensieri a tagliarmi fuori, e che sono io stesso la causa del mio male. Lo so ma non posso farci niente. E’ più forte di me. Per quanto io ci provi, non trovo una soluzione. Questo è l’unico modo che conosco di stare al mondo, e di relazionarmi con gli altri. Forse ne esistono altri, ma non sono i miei: non li conosco, non so come fare per impararli. E torno sempre al punto di partenza.
Non appartengo a questo mondo. Per tutti sembra così normale adattarsi ad ogni circostanza, per me non c’è un posto. Il mondo è troppo grande o troppo stretto per me. In ogni caso non è della mia taglia. Ma mi taglia fuori. Mi hanno detto che più tendo a pensare questo, tanto più questo è esattamente ciò che mi accade. Mi hanno detto che si chiama “profezia che si auto avvera”. Non capisco cosa vuol dire. C’è solo una parola che capisco, e che mi descrive perfettamente: “perdente”.
I giudizi e le critiche mi feriscono profondamente. Se vuoi ferirmi sai come farlo. Dimmi qualsiasi cosa, e la prenderò male. Sarà un segno evidente che non mi accetti e mi stai criticando. Tu dici che è un fraintendimento, ma so perfettamente che non ti piaccio. E hai ragione, perché nemmeno io mi piaccio. Se evito di espormi al tuo giudizio forse riesco a mantenere il mio equilibrio. Per farlo devo evitare di frequentarti, e devo evitare qualsiasi situazione sociale in cui potrei essere giudicato. A pensarci bene, continuando ad evitare situazioni sociali, mi sono anche dimenticato come si fa ad avere relazioni sociali.
Fallire mi deprime. Ogni brutta figura che ho fatto e tutti i miei fallimenti mi perseguitano. Mi tornano di continuo in mente e mi umiliano profondamente. Non posso fare a meno di rivivere continuamente i miei fallimenti (quella volta che ho parlato in pubblico, ho perso un’opportunità, mi è andato male un appuntamento, ho perso l’amore della mia vita…). Fallire mi deprime. Ripensare ai miei fallimenti, e riviverli continuamente nella mia testa, mi devasta. E mi conferma che non valgo niente. Sono certo che tutti notino quanto sono in ansia, e mi disprezzino per questo.
E adesso cosa accadrà? Penso di continuo agli impegni futuri. Nel mio scenario mentale niente potrà andare bene. Posso già profetizzare che tutto si rivelerà un fallimento. Posso stare in ansia per intere settimane, in attesa dell’evento che mi spaventa. Poiché già so che quando il momento verrà andrò in ansia, mi porto avanti col lavoro e comincio a stare in ansia subito. Mi hanno detto che si chiama “ansia anticipatoria”, ma per quanto mi riguarda non mi cambia niente. Quello che vedo è che la preoccupazione mi genera altra preoccupazione, e tutto cresce, fino a diventare una montagna di proporzioni gigantesche, invalicabile.
Mi sento incerto, esistante, isolato. Non ho stima di me stesso, e non credo nelle mie possibilità. Mi nascondo dietro me stesso e se è possibile evito di mettermi alla prova. Evito le situazioni sociali : “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?” . Non partecipo alle conversazioni con gli altri. A volte mi sembrano noiose..
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sblogsthings · 4 years
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“Dico troppo spesso “grazie” e “scusa”, come se non meritassi mai niente, come se sbagliassi sempre qualcosa.”
— Susanna Casciani.
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sblogsthings · 4 years
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Faccio fatica a respirare, mi manca l’aria. Nel mio petto si è appena abbattuto uno tsunami. I battiti del cuore accelerano, li sento esplodere nelle orecchie, Respiro veloce e irregolare, cerco di prendere più aria possibile, quell’aria che sembra sempre mancare. Mi tremano le mani. Ho gli occhi talmente pieni di lacrime che faccio fatica a vedere. Mi viene da vomitare. Vorrei solo scappare.. e.. andarmene via di qua.. e dimenticare tutto. E no, porco dio, in questo momento non me ne frega un cazzo di niente.. vorrei solo che qui con me ci fosse qualcuno ad abbracciarmi. In silenzio. Un abbraccio. E basta. Vorrei poter cadere.. vorrei crollare, piangere, tremare, urlare, accasciarmi a terra, farmi e sentirmi piccola tra due braccia. Vorrei poter andare io in frantumi, per un cazzo di volta, senza dover essere per forza quella forte, felice e sorridente. Vorrei poter gettare quella maschera di merda, che sono costretta ad indossare tutti i cazzo di giorni. E ho paura. Ho paura perché non so cosa mi sta succedendo. Ho paura perché non so come uscirne. Ho paura perché mi sento stupida. Ho paura di rimanere da sola. O forse lo sono già, e non riesco ad accettarlo. Ho paura di me stessa. Vorrei solo un abbraccio. Non mi importa essere capita. Datemi solo la possibilità di crollare. Vi prego.
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sblogsthings · 4 years
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“Gli attacchi di panico sono orribili. ti vengono cosi’ improvvisamente, senza un perchè. cosi’ da un momento all'altro sei in un'altra dimensione; non sai dove sei; rimani immobile. vai in panico. tremi. respiri poco. e ci stai male… per tutta la giornata..”
— la-ragazzabipolare
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sblogsthings · 4 years
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Christ in the Garden of Gethsemane, 1901, Arkhip Kuindzhi
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sblogsthings · 4 years
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E sono sempre qui, a distanza di 4 anni.
Sempre al capolinea, mi ritrovo come ogni sera a scrivere e a buttare giù delle bozze sperando in un qualcosa o un qualcuno... in realtà non so neanche io cosa sto aspettando, so solo di essere qui da troppo tempo raccogliendo ogni briciolo di felicità, distrutta e calpestata, che ritrovo nel mio percorso. Sperando, pezzo per pezzo, di ricostruire qualcosa.
Ma alla fine, che importanza ha? Forse dovrei lasciare tutto, non realizzerò mai nulla ed io sono qui da troppo troppo tempo. Ma cosa sto aspettando realmente? Cosa? Forse sto solo aspettando me, la mia occasione o forse sto aspettando un treno di sola andata ma verso te, verso casa... Perché sono stanca di avere paura e vorrei solo stare al sicuro tra le tue braccia. Che poi alla fine non mi importa dove andiamo, basta che ci sei tu che sei l'unica cosa che importa veramente.
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sblogsthings · 5 years
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Che voglia di dormire per tre giorni di fila.
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sblogsthings · 5 years
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sono molto stanca
sapete di che stanchezza sto parlando, no?
non ho sonno, ma non vorrei fare altro che dormire
non sono stanca delle persone attorno a me, ma non ho voglia di passare del tempo con loro
sono stanca ma non so di cosa
capito, no?
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sblogsthings · 5 years
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“Niente. Non mi va di fare niente. Non mi importa.”
— Charles Bukowski.
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sblogsthings · 5 years
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sblogsthings · 5 years
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Nei giorni di pioggia è come se si fermasse il tempo...
la routine cambia, la sveglia cambia, l'umore cambia,ci si chiude in casa, gli impegni si annullano...
Vorrei innamorarmi in un giorno di pioggia, è come se si è più veri.
La pioggia fa uscire emozioni mai provate prima d'ora e ti rende fragile
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sblogsthings · 5 years
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instagram
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sblogsthings · 5 years
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@itsmyecho
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