Tumgik
struckbywords · 10 months
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Lui e la madre vivevano come due deboli bestioline in una tana, una caverna, nella quale ogni tanto entrava il padre – quell’uomo che per entrambi era un estraneo, uno straniero, quasi una minaccia: tanto rapidamente il benessere corporale altera e cambia lo spirito. Era più che uno straniero: era un nemico. Aveva un odore diverso dal loro. Parlava con una voce diversa, quasi con parole diverse, come se di solito vivesse in ambienti diversi e in un mondo diverso; rannicchiato accanto al letto, il bambino sentiva quell’uomo riempire la stanza della sua rude salute e del suo inconsapevole disprezzo, anch’egli impotente e frustrato quanto loro.
Luce d'agosto (1932) - William Faulkner
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struckbywords · 10 months
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Suo padre, che aveva un negozio di ferramenta, questo non lo capiva. Secondo lui, il ragazzo era semplicemente pigro e ben avviato a diventare una vera e propria nullità, quando in realtà il ragazzo soffriva della terribile tragedia di essere nato non soltanto troppo tardi ma non tardi abbastanza da aver scampato la conoscenza di prima mano del tempo perduto quando avrebbe dovuto essere un uomo invece che un bambino.
Luce d'agosto (1932) - William Faulkner
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struckbywords · 10 months
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Quando pensa al tempo, adesso gli sembra di aver vissuto per trent’anni all’interno un’ordinata parata di giorni noti e numerati come i paletti di uno steccato, e che un giorno si era addormentato e quando si era svegliato se ne era trovato al di fuori.
Luce d'agosto (1932) - William Faulkner
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struckbywords · 10 months
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[...] se i bambini riescono ad accettare gli adulti come adulti, gli adulti non riescono mai ad accettare i bambini se non come adulti anche loro.
Luce d'agosto (1932) - William Faulkner
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struckbywords · 10 months
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[...] uno ha più paura dei guai che potrebbe avere che di quelli che ha già. Si aggrappa ai guai ai quali è abituato piuttosto che rischiare di cambiare.
Luce d'agosto (1932) - William Faulkner
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struckbywords · 5 years
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Suzanne mi impedì di fare quello che forse sarei stata capace di fare. E così mi restituì al mondo come avatar della ragazza che lei non sarebbe stata. Lei non sarebbe mai andata a studiare in collegio, ma io ancora potevo, e allora mi lanciò via come una trottola perché fossi il messaggero della sua altra identità. Suzanne mi diede questo: il poster delle Hawaii sulla parete, la spiaggia e il cielo azzurro come minimo comun denominatore della fantasia. la possibilità di frequentare un corso di poesia, di lasciare buste piene di roba da lavare fuori dalla porta e di andare al ristorante quando i miei venivano a trovarmi, a mangiare filetto grondante di sale e di sangue. Era un dono. Cosa ci ho fatto? La mia vita non ha preso la forma che un tempo mi ero immaginata. Mi sono diplomata al collegio, ho fatto due anni di università. Ho attraversato il decennio vuoto di Los Angeles. Ho seppellito prima mia madre, poi mio padre. Il tumore che verso la fine gli faceva venire voglia di latte, i capelli ridotti a ciuffetti radi e sottili come quelli di un neonato. Mentre pagavo le bollette, facevo la spesa e andavo dall’oculista i giorni si sbriciolavano uno dopo l’altro come il lento erodersi della parete di una scogliera. La vita era un continuo arretrare dal ciglio del burrone.
Le ragazze (2016) - Emma Cline
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struckbywords · 5 years
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La sua presenza sbarrava la strada alle preoccupazioni vaganti. Come la bambina convinta che la veglia della madre accanto al suo letto terrà lontani i mostri. La bambina incapace di decifrare il fatto che anche la madre potrebbe avere paura. La madre che capisce di non poter fare nulla per proteggerla se non offrire in cambio il suo debole corpo.
Le ragazze (2016) - Emma Cline
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struckbywords · 5 years
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Tamar era dolce e gentile, ma il mondo in cui si muoveva sembrava un set televisivo: limitato, elementare e prosaico, con le notazioni e le strutture della normalità. Colazione, pranzo e cena. Non c’era un divario spaventoso tra la vita che viveva e il suo modo di vedere quella vita, un abisso oscuro che spesso percepivo in Suzanne e forse anche in me stessa, né io né lei riuscivamo a partecipare pienamente alle nostre giornate [...]. Voglio dire che non credevamo mai davvero che fosse abbastanza, ciò che ci veniva offerto, mentre Tamar sembrava accettare il mondo felicemente, come fine a sé stesso. I suoi progetti non prevedevano nessun reale cambiamento: si limitava a riorganizzare le stesse quantità note, architettando un nuovo ordine come se la vita fosse una continua assegnazione di posti a tavola.
Le ragazze (2016) - Emma Cline
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struckbywords · 5 years
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Che strano, togliere le minuzie della vita delle persone dal loro contesto. Anche le cose preziose finivano per sembrare spazzatura.
Le ragazze (2016) - Emma Cline
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struckbywords · 5 years
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Le foglie degli alberi erano argentee e luccicanti, come scaglie, ed era tutto pieno del caldo pigro di giugno. Gli alberi intorno a casa avevano sempre avuto quell’aria lì, strana e acquatica? O la mia percezione delle cose stava già cambiando, e l’ottusa spazzatura del mondo normale si stava trasformando nella lussuosa scenografia di una vita diversa?
Le ragazze (2016) - Emma Cline
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struckbywords · 5 years
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Povere ragazze. Il mondo le rimpinza di promesse sull’amore. Quanto ne hanno bisogno, quanto poco ne otterrà la maggior parte di loro. Le canzoni zuccherose, i vestiti descritti nei cataloghi di moda con parole come <<tramonto>> e <<Parigi>>. Poi gli strappa via i sogni con una violenza micidiale: la mano che slaccia a forza i bottoni dei jeans, il tipo che sull’autobus grida contro la propria ragazza senza che nessuno gli dica niente.
Le ragazze (2016) - Emma Cline
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struckbywords · 5 years
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A quell’età la tristezza aveva la piacevole consistenza della prigionia: ci si impuntava e imbronciava contro i limiti imposti dai genitori, dalla scuola e dall’età, le cose che ci tenevano lontani dalla felicità certa che ci attendeva. Al secondo anno di università, avevo un ragazzo che parlava spasmodicamente di fuggire in Messico: non mi veniva da pensare che ormai non potevamo più scappare di casa. Né immaginavo verso che cosa saremmo scappati, a parte una vaga idea di aria calda e sesso più frequente. E adesso ero ancora più grande, e gli speranzosi puntelli delle possibili identità future avevano smesso di darmi conforto. Forse avrei provato per sempre una qualche forma di quel sentimento, una depressione che non evaporava ma diventava compatta e familiare, uno spazio che si occupava come il limbo triste delle stanze d’albergo.
Le ragazze (2016) - Emma Cline
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struckbywords · 5 years
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Ci sono certi sopravvissuti alle catastrofi i cui resoconti non iniziano mai con l’allerta tornado o il capitano che annuncia un’avaria ai motori, ma sempre molto prima, cronologicamente: sostengono di aver notato qualcosa di strano nella luce del sole, quella mattina, o troppa elettricità statica fra le lenzuola. Un litigio con il fidanzato. Come se il presentimento della sciagura si insinuasse in qualunque avvenimento l’abbia preceduta.
Le ragazze (2016) - Emma Cline
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struckbywords · 5 years
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Era persa in quel senso di profonda certezza che non esistesse altro al di fuori della sua esperienza. Come se le cose potessero andare in una direzione sola, e gli anni ti conducessero fino alla stanza in fondo al corridoio in cui ti aspetta la tua inevitabile identità: embrionale, pronta a rivelartisi. Che tristezza rendersi conto che a volte laggiù non ci si arriva proprio. Che a volte si vive tutta la vita svolazzando qua e là a pelo d’acqua mentre gli anni passano, senza essere baciati da quella fortuna.
Le ragazze (2016) - Emma Cline
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struckbywords · 5 years
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Sapevo quanto era facile che succedesse, di ritrovarsi il passato a portata di mano, l’inevitabile scivolone cognitivo di un’illusione ottica. Il tono di una giornata legato a qualche oggetto particolare: il foulard di chiffon di mia madre, l’umidità di una zucca tagliata. Certi giochi di ombre. Perfino un raggio di sole riflesso sul cofano di una macchina bianca poteva causarmi un momentaneo brivido, aprendo un esile spazio di reminescenza. Su Internet avevo visto dei vecchi rossetti Yardley - lo stick ormai ridotto a un impasto ceroso sbriciolato - in vendita per quasi cento dollari. In modo che le donne di una certa età potessero sentirlo di nuovo, quell’odore chimico di fiori. Ecco quanto ci tenevano le persone, a sapere che la loro vita era accaduta davvero, che ciò che erano state un tempo esisteva ancora da qualche parte dentro di loro.
Le ragazze (2016) - Emma Cline
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struckbywords · 5 years
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Intrappolata in casa d’altri, fra le realtà e le abitudini della vita altrui.
Le ragazze (2016) - Emma Cline
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struckbywords · 5 years
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Mentre cerca di ricordare il momento esatto in cui sono cambiati, gli cadono in testa i cocci di una vita in frantumi, cadono senza che i giorni e le notti riescano a ricomporli.
Legno secco
Trilobiti - Breece D’J Pancake
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