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#Andrea Alzati
donfermin · 2 months
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No Andrea che cazzo fai alzati immediatamente
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susieporta · 1 year
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Se non cambi
prospettiva
avrai sempre e solo
un unico punto di vista
e se non sei posizionato bene
vedrai la vita
dalla parte stupida
se non cambi
mai strada
ti condurrai sempre
nei soliti posti,
avrai a che fare con gli stessi luoghi
diventerai un esperto di abitudine
ma non avrai ossa forti per l'improvvisazione,
e se davanti a te
non ci sarà un panorama vasto
non conoscerai mai l'orizzonte
se credi
a tutto quello che dicono gli altri
ti crederai circondato
da nemici, assassini, panda estinti,
muri alzati, vigliacchi e africani ovunque
e se non sei abituato
a cambiare prospettiva
e a intraprendere strade nuove,
finirai per pensarla come loro
e tu invece cambia prospettiva,
sali sulla sedia della vita
e cercati un orizzonte nuovo
ricorda che non esiste solo la Tramontana e l'Ostro
esiste anche il Goro, il Brunale, il Solano,
anche i venti hanno capito
che schierarsi con i dettagli
è un gioco da Maestrale
e non seguire nessuna strada
che le strade battute
sono già state battute
e a te non serve una strada con un traguardo,
il traguardo sei tu
a te serve una strada con la tua partenza,
devi partirti,
gioca al contrario con questo mondo
giocati diverso
che se non ti metti in gioco
con la vita
poi nemmeno la vita
vorrà giocare con te.
[Gio Evan]
disegno Andrea Calisi
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violeblanche · 2 years
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ANDREA ALZATI
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vaniinh · 3 years
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Poema-sombra. Andrea Alzati
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el perro y la perra
se han quedado pegados por el culo
en el coito
si quisieran verse a los ojos
y quedarse así mirando para prometerse algo así como
amoreterno
no podrían
quizá es su manera de decirnos:
no se miren a los ojos
no se prometan amoreterno
permitan a sus cuerpos
ser los animales
           (pegados por el culo
           a la vida)
que son
Andrea Alzati
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mujerdecarneyverso · 5 years
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Andrea Alzati
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marcogiovenale · 2 years
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è online utsanga #32
è online utsanga #32
www.utsanga.it online il numero 32, giugno 2022, con opere di: Anna Boschi Cermasi, Francesco Aprile, Gianluca Garrapa, Andrea Astolfi, Antonio Francesco Perozzi, Almandrade Andrade, Silvio De Gracia, Alejandro Thornton, Belén Gache, Claudio Mangifesta, Débora Daich, Fabio Doctorovich, Luis Pazos, Norberto José Martínez, Michael Betancourt , Terri Witek, Jim Leftwich, Ilyas Kassam, Ronald…
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inspiredbyshameika · 4 years
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Literatura latinoamericana
PARTE 2
POESÍA /
Árbol adentro - Octavio Paz (MÉXICO)
Cuenta regresiva - A.E. Quintero (MÉXICO)
Poesía no eres tú - Rosario Castellanos (MÉXICO)
Mil orejas - Pilar Gutiérrez Llano (COLOMBIA)
Aquí el silencio no descansa - Enrique Urbina (MÉXICO)
Animal doméstico - Andrea Alzati (MÉXICO)
Primero sueño y otros poemas - Juana Inés de la Cruz (MÉXICO)
Antígona González - Sara Uribe (MÉXICO), el libro está gratis en internet, el gobierno de México dio acceso gratuito para promover la lectura al inicio de la pandemia, pero ya no puedo encontrar esa página así que les comparto otro link. 
Conjunto vacío - Verónica Gerber Bicecci (MÉXICO)
El árbol de las palabras - Mirta Rosenberg (ARGENTINA)
Principia - Elisa Díaz Castelo (MÉXICO)
Las cartas de Eros - Enrique Lihn (CHILE)
Bichos: sonetos & comentarios - Ezequiel Zaidenwerg (ARGENTINA)
De lo perdido, lo hallado - Maricela Guerrero (MÉXICO)
El sueño de toda célula - Maricela Guerrero
Alguien vivió aquí/ Someone Lived Here - Aurelia Cortés Peyron (MÉXICO)
Todos mis quchillos - Andrea Alzati (MÉXICO)
Alberca vacía / Empty Pool - Isabel Zapata (MÉXICO)
Évelyn - Inti García Santamaría (MÉXICO)
Animal de invierno y otros 65 poemas sobre la naturaleza y sus criaturas - José Watanabe (PERÚ)
Tu vida rompiéndose - Raúl Zurita (CHILE)
El libro del Haiku - Alberto Silva (CHILE)
Alguna vez pensé esto - Mariano Blatt (ARGENTINA)
Absolute Solitude: Selected Poems - Dulce María Loynaz (CUBA)
Jardín: Novela Lírica - Dulce María Loynaz 
Otra vida - Daniel Lipara (ARGENTINA)
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loneberry · 3 years
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Between 2017 and 2020, the Aeromoto public arts library in Mexico City organized a monthly series of bilingual readings. The gatherings, called Salón de belleza (Beauty Salon), brought together more than 70 poets and writers from many generations, contexts, and traditions, predominantly from Mexico and the United States, but also from various parts of Latin America and Europe. In these events, translation was used to bridge linguistic and cultural gaps between poets separated by political borders, and helped to create a space in which literatures of different origins and approaches could coexist. The result of this collective initiative was a unique cross-section of some of the most intriguing writing taking place in the Americas during the second decade of this century. Salones de belleza: Writers in Aeromoto gathers work from these writers—in a completely bilingual edition—many of whom are appearing in translation for the first time.
Entre 2017 y 2020, la biblioteca pública Aeromoto en la Ciudad de México organizó una serie de lecturas bilingües. Los encuentros, llamados Salón de belleza, reunieron a más de 70 poetas y escritores de diversas generaciones, contextos y tradiciones, casi todos de México y de los Estados Unidos, aunque también de varias partes de América Latina y Europa. En las lecturas, la traducción se utilizó para zanjar las brechas lingüísticas y culturales entre poetas separados por fronteras políticas y para establecer un espacio donde las literaturas de diversos orígenes y estéticas pudieran coexistir. El resultado de esta colaboración fue una muestra representativa de algunas de las expresiones literarias más intrigantes que han tenido lugar en América durante la segunda década de este siglo. Salones de belleza: escritores en Aeromoto reúne, en una edición totalmente bilingüe, el trabajo de estos escritores, muchos de los cuales aparecen en traducción por primera vez.
David Abel , Alexis Almeida, Andrea Alzati, Karloz Atl, Mario Bellatin, Brandon Brown, Ruby Brunton, Juan Carlos Cano, Garrett Caples, Francesca Capone, Ricardo Cázares, Carlos Cociña, Corina Copp, Bruno Darío, Elisa Díaz Castelo, Jessica J. Díaz, Luis Felipe Fabre, Carla Faesler, Cynthia Franco , Rocío Gallardo , Paola Gallo , Forrest Gander, Verónica Gerber Bicecci, Peter Gizzi, Margo Glantz, Tilghman Goldsborough, Barbara González Miranda, Maricela Guerrero, Diana Hamilton, Cole Heinowitz, Tanya Huntington, Jacob Kahn, Nurit Kasztelan, Anne Kawala, Evan Kennedy, Shiv Kotecha, Tatiana Lipkes , Xel-Ha López Méndez , Megan Marsh, Jonathan Minila, Robin Myers , Tilsa Otta, Elisa Palacio, Andres Paniagua, Francesco Pedraglio, Micaela Piñero, Karen Plata, Rodrigo Quijano, Christopher Rey Pérez, Mariana Rodríguez Espinoza , Xitlalitl Rodríguez Mendoza, Judah Rubin, Jerónimo Rüedi, Raquel Salas Rivera, Daniel Saldaña París, Kit Schluter, Yolanda Segura, Javier Taboada, Daniela Tarazona, Leonardo Teja, Truong Tran, Juan Carlos Villavicencio, Asiya Wadud, Jackie Wang, Alli Warren, Noah Warren, Magnus William-Olsson, Isabel Zapata
2021
456 pages
Spanish/English
17 cm x 23 cm
Printed in Offset
In coedition with
Wolfman Books,
Aeromoto
and UNAM
Retail Price
39.90 USD
ISBN: 978-607-98763-5-7
978-607-30-3920-8
https://www.gatonegro.ninja/#catalogue
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bluestbottle · 3 years
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cose belle successe oggi (vorrei contrassegnarle con un tag ma non so usarli, insegnatemi)
- la mattina ho avuto lezione, poi mi sono cucinata il cous cous che mi rende sempre felice e ho disegnato le scale per il progetto di anatomia mentre guardavo the social dilemma 
- alle cinque sono uscita per andare verso casa della mia compagna di Sondrio, abbiamo bevuto una birra sull’arno in san niccolò, molto carino 
- ci siamo avviate verso il centro e poi ci siamo salutate, io prima di tornare a casa sono passata al carrefour a comprare il mio trio del sabato ovvero baguette salame e vino a 1,29. nel tragitto ho incontrato Francesco, ci eravamo appena sentiti e mi aveva detto che entro le nove doveva essere in residenza, molto bello perché stavo pensando a lui quando l’ho visto, gli voglio molto bene
- sono tornata a casa pronta a subire le culinquiline come le chiama mio fratello, ma per mia grande sorpresa non c’erano. ho inziato a mangiare in pace quando mi ha chiamato Andrea (di Torino) dicendo che era in Polveriera (spazio occupato nella mensa vicino a dove sto io, molto bello) e che potevamo cenare assieme. ho rimesso il pane e il vino nella borsa e sono andata in polveriera, era tanto che dovevo andare e mi ha fatto piacere conoscere gli altri finalmente
- volevamo passare a comprare qualcos’altro da mangiare ma erano già le nove, ci siamo seduti in san lorenzo a mangiare pane e vino e parlare come al solito di tutto, gli voglio molto bene perché siamo molto simili e abbiamo un umorismo stupidissimo che amo. abbiamo deciso che nei prossimi giorni andremo in un lago fuori firenze, stiamo anche iniziando a pensare a cosa fare dopo gli esami prima che ce ne andiamo tutti, io sto spingendo per trovare un bosco in cui dormire per terra tutti abbracciati
- a un certo punto ci siamo stesi sulle scale e abbiamo provato a vedere più stelle possibile, molto bello. alle 21.55 ci siamo alzati ma poi siamo stati dieci minuti in piedi a continuare a parlare perché un’altra cosa bellissima è che parliamo sempre per ore 
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isa0507 · 5 years
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Generosità divina
Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una grande folla veniva da lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perché costoro possano mangiare?». Or diceva questo per metterlo alla prova, perché egli sapeva quello che stava per fare. Filippo gli rispose: «Duecento denari di pane non basterebbero per loro, perché ognuno di loro possa avere un pezzetto». Andrea, fratello di Simon Pietro,…
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Nuovo post su http://www.fondazioneterradotranto.it/2018/11/30/presicce-il-suo-patrono-santandrea-e-la-tela-del-suo-martirio-opera-del-catalano/
Presicce, il suo patrono Sant'Andrea e la tela del suo martirio, opera del Catalano
di Andrea Erroi
Nel presbiterio della parrocchiale di Presicce campeggia la grande tela nota con il titolo di ”Il Martirio di S. Andrea”, opera del celebre pittore gallipolino Gian Domenico Catalano. Il dipinto proviene dalla vecchia chiesa matrice, che cedette il posto all’attuale, sul finire del ‘700.
Nella parte inferiore sono visibili gli stemmi del vescovo di Ugento, mons. Pedro Guerrero, lo stemma dell’università di Presicce (il cervo che si abbevera alla fonte) e lo stemma dei feudatari dell’epoca, i baroni Cito-Moles.
In prossimità dello stemma dell’università, su di un sasso, il Catalano stilò la data e la firma << IO : DOM.CO CAT.NO GALLIP.NO ME PINGEBAT 1601>>.
L’opera pare sospesa tra il manierismo e un arcaismo compositivo dal sapore popolare, risentendo della pittura spagnola, mediata da Pedro Rubiales, ma anche delle stampe nordiche.
La scena del martirio, che mostra il santo issato sulla croce decussata, è immersa in un paesaggio affollato, dove oltre alle figure di militi e astanti in primo piano, compaiono numerose altre figure, raggruppate in varie azioni, che come in un corto metraggio inscenano i racconti della Legenda Aurea di Jacopo da Varagine (1298) o degli Atti di Andrea (III sec.).
Si susseguono una serie di scene collegate con la vita del santo apostolo.
Sull’estremo margine di sinistra, lungo la marina, si colgono alcune figure che presumo rimandino alla “Chiamata dei discepoli”; si intravede una figura col braccio teso, presumibilmente Cristo, che indica in direzione delle due barche, su una delle quali sostano tre figure, una in piedi e due intente a raccogliere le reti, con evidente rimando alla ”pesca miracolosa”.
In alto tra squarci di nubi si intravedono degli angeli che reggono delle palme, simbolo di martirio, in atto di incoronare il discepolo.
Lungo il litorale è raffigurata una folla e degli uomini in acqua nei pressi di una nave sopraffatta dai flutti, che rimanda al miracolo dell’apostolo che risuscita gli annegati in un naufragio.
Sulla collina si scorge un edificio in fiamme ed illustra l’episodio del giovane di Tessalonica, Essuo, nobile e ricco, che all’insaputa dei suoi parenti, si recò da Andrea e si convertì al cristianesimo. I parenti, che lo cercavano, saputo che si trovava a Filippi con l’apostolo, andarono con doni pregandolo che si separasse da lui e rinnegasse la nuova fede, ma egli si rifiutò. Dopo aver radunata una folla, con fascine e fiaccole i parenti incominciarono a dare fuoco alla casa. Quando già le fiamme erano alte, il giovane prese un’ampolla d’acqua, e invocando il nome di Cristo sparse l’acqua dell’ampolla e subito l’incendio si spense. Potrebbe essere stato quest’episodio ad originare l’usanza del grande falò, che caratterizza la vigilia di S. Andrea a Presicce.
Stemma dei Cito – Moles
  Nel margine destro è raffigurata la resurrezione del giovane di Nicodemia. Negli Atti di Andrea si legge : <<… si stava trasportando un morto su di una barella: il vecchio padre, sostenuto dalle braccia dei servi, solo a stento riusciva a seguire la sepoltura. Ed egli (Andrea) rivolto al morto, disse: – <<In nome di Gesù Cristo, alzati e stai dritto sui tuoi piedi>>. Subito risorse tra lo stupore del popolo.>>
Al centro, in un edificio dalla curiosa architettura, attraverso l’ espediente di un arco, vediamo dei commensali: si tratta di un vescovo, che conversando con una donna bellissima e dal pensiero acutissimo, comincia a dubitare della propria fede e mentre sta per cedere alle sue lusinghe, compare Andrea, nei panni del pellegrino; alla vista dell’apostolo la donna scompare, rivelando che si trattava del demonio.
Nell’altro edificio più grande, alla stessa altezza della crocifissione, sono raffigurate le scene della condanna da parte del proconsole Egea e la fustigazione.
In primo piano, sulla destra vi sono delle figure femminili con dei bambini; erroneamente diversi autori hanno ipotizzato si trattasse della famiglia dei principi Bartirotti, feudatari di Presicce (cosa al quanto improbabile, dato che il principe Bartirotti Piccolomini d’Aragona prenderà in sposa Maria Cito-Moles e si trasferirà a Presicce nel 1622). In realtà si tratta di due donne. E’ narrato l’episodio della donna di Corinto: una donna di nome Calliope, che rimase illecitamente incinta di un assassino. Quando giunse il momento del parto, sopraffatta dai dolori, non riusciva a partorire. Disse allora a sua sorella di invocare Diana, ma la donna, avvertita in sogno, andò dall’apostolo che intervenne prodigiosamente; per questo motivo S. Andrea è considerato anche protettore delle partorienti.
Stemma di Presicce e firma del Catalano
  Immagini come questa erano un indispensabile ed efficace strumento di comprensione del lungo panegirico che eruditi predicatori tenevano dal pulpito in occasione della festa del santo.
Con molta probabilità, nella sua originaria collocazione, la pregevole tela era più accessibile alla vista dei fedeli, che potevano scorgerne i particolari, leggerne più facilmente i contenuti, che con la ricollocazione settecentesca si fatica ad individuare.
Stemma del vescovo Guerrero
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ildiariodibeppe · 3 years
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Che giorno quella notte!
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Don Paolo Zamengo SDB
Lc 5, 1-11
Troppi si accalcano, lo spingono, qualcuno lo strattona. Tutti vogliono la prima fila e così Gesù rischia di cadere in acqua. Per fortuna, a riva, ci sono due barche. Gesù sale sulla prima, forse la più grande. E solo dopo realizza che quella è la barca di Pietro. Ma non c’è tempo per i convenevoli. Gesù deve parlare e parla a quella folla che si è assiepata.
Pietro è scuro in volto, scuro come la notte, amara e logorante. Una lotta contro il lago, il suo lago. Tanta fatica per niente. Ma ciò che gli rodeva dentro, ciò che gli bruciava in cuore, era che il lago lo aveva tradito, tradito proprio a casa sua, davanti a tutti. Non c’è sconfitta peggiore che quella subita in casa.
In quella notte senza luce, Pietro è costretto a rileggere la sua storia, le sconfitte e le tante ferite: scelte sbagliate, giorni inutili, peccati ripetuti, vita noiosa. Un fallimento totale, se non ci fosse Gesù. Ma Gesù c’è. E Gesù gli ordina di ritornare al largo. Di ripartire. Qualcosa si muove nel cuore di Pietro.
Chi è questo Gesù che gli chiede l’irragionevole? È lo stesso che prima gli ha guarito la suocera gravemente malata? E’ lo stesso che, sotto i suoi occhi, aveva imposto le mani e guarito malati di ogni specie? È lui che aveva scacciato i demoni e guarito il lebbroso, il paralitico che lui conosceva? E, soprattutto, era lo stesso Gesù che aveva stravolto e cambiato la vita a Levi, il pubblicano, trasformandolo in apostolo? Sì, è proprio lui, è Gesù. E allora Pietro dice: “Signore, sulla tua parola getterò le reti”.
Noi, ora, sappiamo come è andata a finire quella pesca. Reti al limite della resistenza, barche stracolme, occhi stralunati, grida di meraviglia a stento trattenute. Una pesca inverosimile, fuori da ogni statistica. Miracolosa appunto. Ma noi, dobbiamo chiederci, il miracolo sta proprio qui? Il miracolo è questo? È solo questo? Questione di pesci? Di quantità di pesci? Di numeri?
Ripartiamo allora da Pietro, dalla barca vuota di Pietro, dalla sua vita spenta, dal suo cuore disperato. Il miracolo è qui. Il vero miracolo non sono le reti tornate piene ma Gesù che non si arrende e non si lascia deludere dal passato né di Pietro né dal passato di nessun altro.
Gesù fa ripartire la vita proprio da dove Pietro pensava non potesse più cambiare. Pietro dice: “Abbiamo, ho faticato tutta la notte”. Che significa: “Nella mia vita non ho combinato niente, niente di niente! Sono un buono a nulla e tu ti fidi di me?”.
Gesù si fida. Ecco il miracolo. Questo è il miracolo della misericordia. Della misericordia di Gesù che disegna strade nuove e inventa nuove possibilità, apre il futuro e scommette su ciascuno. “Prendi il largo”, cioè riparti, ora, subito, “alzati e cammina”, “vai e non peccare più”, “non temere”. Questo è il miracolo. E Pietro non se lo dimenticherà più.
Da una notte di delusioni a un giorno di decisioni. La decisione di Pietro ha un effetto ‘domino’ scatenante per l’intera cooperativa dei pescatori. Andrea, Giacomo e Giovanni, diventeranno anch’essi, come Pietro, pescatori di uomini. E non sono gli unici e non sono gli ultimi.
Il miracolo di quella barca e di ogni pescatore nasce dalla parola di Gesù. Nessuno è senza peccato e forse non lo sarà mai. Ma Pietro in ginocchio davanti a Gesù è l’immagine vera dell’uomo nuovo al quale Gesù chiede di rilanciare le reti. Solo ora Pietro è pronto a diventare pescatore di uomini.
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vaniinh · 3 years
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Juego mecánico. Andrea Alzati
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mujerdecarneyverso · 5 years
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el pasado suena a tijeras cortando el aire
y me veo en el centro de la noche buscando sola mi propia serpiente
                       ( y sólo encuentro torres de libros y bolsas de plástico )
Andrea Alzati
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carlosivan · 6 years
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La ruta de la amistad se topa con una grande y bella pared; que el brutalismo sea bello de nuevo.
“Como una nueva entrega de mi proyecto les pediré a varios artistas que tomen la idea original de la ruta de la amistad y que integren obra producida en concreto a lo largo de una ruta especifica. Sin presupuesto de producción o permisos, serán solicitados a instalar sus obras clandestinamente a los largo de una nueva Ruta de la amistad. Los trabajos hechos de concreto deberán ser in-identificables, sigilosos y en armonía con su entorno con el fin de que no sean retirados o censurados. Queda en el trabajo de cada participante las estrategias de cómo insertarse en el espacio público de la ciudad. El espacio de proyectos Ladrón, nuestro generoso anfitrión durante el proceso exhibirá la documentación de cada intervención”.
Un proyecto colectivo de intervención en el espacio público, organizado por el artista austriaco Rainer Ganahl y forma parte de su estancia en méxico por un periodo de dos breves semanas como artista invitado de LADRÓN.  
Participan:   Maria Sosa, Mexico, Andrea Medina, Mexico, Florian Model, Germany, Galia Basail, Mexico / USA, Lucas Lugarinho, Brasil, Carlos Iván Hernández, Mexico, Marcela Majchrzak, Germany / Poland, Joshua Jobb, Mexico, José Eduardo Barajas, Mexico, Rainer Ganahl, USA / Austria, Francisco Cordero-Oceguera, México, Lucia Hinojosa, Mexico, Marco Aviña, México, Elsa-Louise Manceaux y Balthazar Berling, France, Matias Solar, Chile, Janis Eckhardt, Germany, Chavis Marmol, México, Yann Gerstberger y Nico Colon, France/USA, Francesco Pedraglio, Italy, Job Victor, Mexico, Ruxin Liu, China, Anamaya Farthing-Kohl, EUA, Ivo Loyola, Mexico, Enrique Lanz, Mexico, Santiago Roble, Mexico, Damián Ortega, Mexico, Leila Dendic, GB / Germany / Croatia, Nestor Quiñones, Mexico, Ariel Schlesinger, Israel, Marek Wolfryd, Mexico, Antonio Griton, Mexico, Samuel Nicolle, French, Frederick Mosh, México, Abraham Gonzales Pacheco, Mexico, Pamela Zeferino, Mexico, Mauricio Alejo, Mexico, Edgar García, Mexico, Valentina Triet, Switzerland, Raquel Olmos, Mexico, Uriel Lopez, Mexico, Resi Lamar, Germany, Romeo Gomez Lopez, Mexico, Daniel Perezcoronel, México, Tamara Ibarra, México, Alejandro Almanza Pereda, México, Fabiana Martinez, Mexico, Mauro Giaconi, Argentina, Wendy Cabrera Rubio, Mexico, Mira Simon, Germany, Victoire Barbot, France, Manuela Garcia, Colombia, Ricardo Alzati, Mexico, Milagros Rojas, Argentina, Monika Ehret, Germany, Charlotte Glez, México.
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