#Annie Costello Brown

[womenofwrestlingfashion]

Charlotte is wearing the La Cruz Weave Rhodium Earrings from Annie Costello Brown ($270) the Fuse Necklace in Silver from Vitaly ($210) the Logan Top from Dylan Lex ($1,880), Vintage jacket from Harley Davidson, Vintage pants from Dior and the Mrs. Bouglione 100 Pumps from Christian Louboutin (n/a)

[styleofdiamandis]

           PHOTOSHOOT: MARINA FOR REFINERY29

Marina dropped off the face of the earth but this won’t stop me from serving you fashion! Let’s take a trip down memory lane and revisit one of her most amazing editorial shoots. In February of 2019, Marina was photographed by Leeor Wild for Refinery29.

Styling by Haley Loewenthal, makeup by Alana Wright, and hair by Jenni Iva Wimmersted, respectively.

For the first look, our girl sported a full Sies Marjan Spring/Summer 2019 look which includes the Tommie lilac wool blazer with peak lapels and apron detail which fully wraps around the waist, and the Sula croc-embossed dusty magenta plastic layered skirt.

She layered it with one of the Acne Studios Spring/Summer 2019 Kana ribbed cotton mock neck tops in white.

You’ll find a lot of sculpturesque jewelry spread throughough this editorial. Mounser is a brand that definitely fits the bill with their Spring/Summer 2019 orbit-inspired earring and Corkscrew earring featuring cubic zirconia crystals.

For the second look, Marina poses in a coral-colored plissé bat sleeve top from the Spring/Summer 2019 presentation of Zero + Maria Cornejo. 

She paired it with an off-white apron-style skirt featuring a panel full of iridescent paillettes from Italian emerging designer label DROMe’s Spring/Summer 2019 collection.

These interesting silver drop earrings with molten effect hail from the aforementioned Mounser jewelry collection.

Lots of low heels for this shoot! These Naima colorblocked PVC pumps in "Sun Fluorescent" are signed by Maryam Nassir Zadeh.

Iconic designer Marc Jacobs proposed polka dots, ruffles and other epic silhouettes for his Spring/Summer 2019 collection. Here, M wore the flocked-dot dimensional off-the-shoulder blouse in apple-green & white with a pair of high-waisted ivory wool pants featuring contrast black stripes along the sides.

The Welsh beauty completed her look with a pair of Annie Costello Brown's Circle Scroll gold statement hoop earrings. She also wears a pair of Manolo Blahnik heels that we cannot see.

For the penultimate look, Marina wore a full look from DROMe’s Spring/Summer 2019 collection which included a fuchsia patent leather belted jacket and matching shorts.

Another pair of Annie Costello Brown earrings and these GRAY MATTERS leather mules in white with an egg-shaped lucite heel pulled the look together. How fun!

For her last look, Marina sported a full ensemble from the Camilla and Marc Spring/Summer 2019 lookbook. It comprised the Juliana blue pleated midi dress and a mustard-colored version of one of the ribbed turtenecks.

Layered underneath her dress is Rejina Pyo's Spring/Summer 2019 Sophie cyan organza blazer with notched lapel and large golden buttons.

Sculpturesque silhouettes return with these Monica Sordo x Nausheen Shah white acrylic-coated shoulder duster earrings with gold-plated brass elements. Beyoncé is a fan of these as well!

Last but definitely not least, M finished her ensemble with a pair of Tibi's "Marcus" perforated leather tie ankle mules.

[diceriadelluntore]

Storia Di Musica #333 - Elvis Costello & The Attractions, Get Happy!!, 1980

Quando, in una sera del 1976, gli venne l’idea di presentarsi con un nome d’arte omaggio alla sua nonna, pensava forse che sebbene volenteroso, il suo vero, Declan Patrick Aloysious McManus, sarebbe stato preso per uno scherzo. Quella sera si presenta come D.P. Costello, che cambierà nel definito Elvis Costello, come omaggio al Re del Rock’n’Roll. Occhialoni alla Buddy Holly, look che esibiva orgogliosamente il suo essere fuori moda, a metà degli anni ’70 Costello è un giovane arrabbiato che ha le carte in regole per dire la sua, in modo interessante, oltre il nichilismo furbetto del punk. Quando Nick Lowe, suo amico e collaboratore, gli trova un ingaggio per la Stiff Records, lui non essendo in totale fiducia decise di non abbandonare il proprio posto da operaio nella ditta di cosmetici Elizabeth Arden (a cui dedicherà una stupenda canzone, I’m Not Angry). In effetti non erano tempi da cantautori, ma bastano i primi guizzi di My Aim Is True (1977) per sgombrare il campo: l’offensiva antifascista di Less Than Zero unite a doti melodiche di alto livello (la mitica Alison, suo pezzo culto) presentano al pubblico un nuovo modo di raccontare musicalmente i tempi. La seconda prova è ancora meglio: This Year’s Model (1978) lo vede insieme ai The Attractions, il gruppo di Stevie Nieve (alle tastiere) e Bruce Thomas (basso) e Pete Thomas (batteria, i due non erano parenti), e in un disco multiforme, dai testi lunghissimi, sciorina la sua bravura in canzoni stupende come I Dont’ Want To Go To Chelsea, Pump It Up (altro inno di quegli anni), Little Triggers e Night Rally. È richiestissimo e parte per Tour in Europa e Stati Uniti. Nelle pause delle date, scrive sull’onda dell’entusiasmo altre canzoni, che compongono il terzo disco in tre anni, Armed Forces (1979): segnato dallo stress e dai primi, evidenti eccessi di vita, è un disco ansiogeno e un po’ frettoloso, che alle belle e ormai garantite belle canzoni aggiunge riempitivi. Sarebbe tutto normale, ma le cose stanno prendendo una brutta piega: le dipendenze da alcool e droga lo rendono nervoso e aggressivo e durante il tour americano, a Columbus, in Ohio, si incontrò con Stephen Stills nel bar dell’Holyday Inn. Qui in preda a deliri alcolici sbiascica pesantissimi insulti razzisti a James Brown e Ray Charles, litiga fino alle mani con la cantante Bonnie Bramlett (che era diventata famosa nel duo con il marito Delaney & Bonnie) e vede in un attimo disintegrarsi la sua reputazione negli Stati Uniti. Ci furono ulteriori polemiche poiché la vicenda fu quasi semi oscurata dai giornali britannici. Le successive scuse in una goffa conferenza stampa non servirono a nulla. Torna in patria e nel 1979 produce il primo, storico, album degli Specials, fa l’attore in Americathon (semisconosciuto film di Neil Israel, dove Costello si esibisce cantando Crawling In the USA). Durante la produzione del disco degli Specials, scrive e suona da solo tutti gli strumenti per del nuovo materiale nei piccoli studi di registrazione Archipelago (scritto così) di Pimlico, nei sobborghi londinesi. Costello ha la necessità di dare un taglio al suono precedente e per il nuovo si ispira alla musica afroamericana degli anni ’60, allo ska, e ha tantissime cose da dire.

Get Happy!! (che esce nel 1980) prende il titolo dalla canzone omonima composta da Harold Arlen, con i testi scritti da Ted Koehler, negli anni ’30 del ‘900, che riprendeva un testo di tipo evangelico. Fu portata al successo da Judy Garland e negli anni è divenuto uno standard per centinaia di artisti. Registrato tra Londra e i Paesi Bassi, a Hilversum, prodotto da Nick Lowe e Roger Béchirian, è un disco-mondo dove Costello mette 20 brani, molti dei quali brevissimi, meno di 2 minuti. È una prova di amore per quella musica, e anche di liberazione in un certo senso (nonostante anche durante le sessioni perdureranno i problemi con alcool e droghe). Ci sono due cover: I Can't Stand Up For Falling Down di Sam & Dave e I Stand Accused dei Merseybeats come omaggio al mai abbandonato amore per il suono di Liverpool. Per il resto, l’enormità (per l’epoca dove esistevano solo i vinili) dei 18 pezzi rimanenti passano dagli omaggi fin troppo sfacciati (Temptation è in pratica la Time Is Tight di Booker T & The MG’s con un testo diverso),a canzoni stupende come Love Me Tender (che apriva il disco), Possession, King Horse fino ai capolavori come New Amsterdam elegia sulla selvaggia New York, High Fidelity, doloroso e drammatico affresco sulle delusioni dell’amore e Riot Act, canzone scritta sui fatti di Columbus. L’omaggio alla musica r’n’b è evidente nella copertina: dalla grafica e dai colori cari alla Stax di Memphis, vedeva tre foto identiche di Costello sfalsate in colori acidi, e aveva una particolarità: l’effetto vissuto del cerchio bianco proprio al centro, a imitare il consumo dell’uso eccessivo. Tra l’altro le prime edizioni avevano la scaletta scritta al contrario, con Riot Act primo brano e Love Me Tender ultima, e valgono di più nel mercato dei collezionisti.

Il disco all’epoca fu accolto con grande favore dalla critica e dal pubblico: numero 2 in Gran Bretagna e un sorprendente numero 11 negli Stati Uniti. Negli anni il disco ha guadagnato ancora più favori, sottolineando la scelta niente affatto facile di Costello di distaccarsi sempre con intelligenza dai generi imperanti per la ricerca di una via personale alla sua necessità di musica. Scriverà un altro disco capolavoro, Imperial Bedroom (1982) che è una grande prova di pop d’autore, che aprirà le porte ad una nuova trasformazione verso un colto, raffinato, ma un po’ meno eccitante, modello di voce-pianoforte che diventerà il modulo classico della maturità costelliana. Ne ha fatta di strada in decenni quel tipo con gli occhialoni che prese in prestito dalla nonna il suo nome d’arte per la celebrità.

[bzedan]

A fun distraction, a fancy bind

A current fun thing:

[ID: Two pamphlet-bound zines, one with a burgundy gradient cover on top, and a teal gradient cover below. There are half-circle cutouts in the covers to show a black and white illustration on the first page, which is of a fuzzy little gremlin thing reading a book. A colour-matching tassel dangles from the bottom of the cutout, and a gold wire scrollwork charm hangs from embroidery floss attached to the top of the book. The cover letters are gold foiled and read: "Helen's Costume x Chase Allgood, 2020-2023." End ID.]

While I was finishing up wrangling together my FFF 2024 faves into a zine, I also laid out the prose (?) Chase had written for Helen's Costume over the past few years. It's dreamy stuff, to fit a dreamy gallery, and it's the primary part of their press releases, which I love. 

[ID: A zine opened to show the first page of a section, headed "Buttercup" in a fat-ended goofy typeface. A gold wire scrollwork charm hanging from embroidery floss rests against the page.  A squiggly seperator brackets smaller text below the header: "March 26th - April 30th, Ralph Pugay, Kristan Kennedy, Annie Costello Brown, Andy Heck Boyd, Dan Attoe." Double-spaced lines of text follow: and if she comes / with her head in her hands / just stay hidden / she offers only one gift / A leap to grab the dog’s collar succeeded only in leaving a perfect flour hand print in his dark fur. / "Buttercup?" his mother asks into the air. With no response, she / continued baking, and the dog continued barking. "Buttercup can you come here and give me a hand?!" She stops her work to pull some stray dog hair from her wrists. "BC where've you gone?" End ID.]

There was a binding technique I wanted to try and three years is enough to make a nice fat little pamphlet, so I bullied them into getting me files to lay out. It's called Button Hole Stitch and the cover cutout is just fun stuff. The little Helen's mascot was a perfect image for the application, I think. Also I got to use some of the foil I have from a few holiday cards ago.

[ID: The spine of a single-signature zine shown with the booklet opened so that the circular cutout in the cover can be easily seen. Falling onto both sides of the exposed first page, centred in the cutout, is a fuzzy little gremlin with a squiggly tail, holding a book in their lap titled "Helen's Costume." End ID.]

My life lately has really just been wrangling together FFF 2024, making this zine, getting very into the biography of a clown, and learning how to play Stardew. Not bad for the start of spring.

First posted on Comradery and Patreon.

[whatilistenedtoatwork]

From November 1st to November 4th, 2022

 01-11-22

R.E.M. “Document”; RIDE “Smile”; GOMEZ “Bring It On”; MIKE OLDFIELD “Crises”; MOTORHEAD “Another Perfect Day”; CHAOS A.D. “Buzz Caner”; APHEX TWIN “Classics”; IAN BROWN “Music Of The Spheres”; PRIMAL SCREAM “Primal Scream”; SLADE “Whatever Happened To Slade”; PEARL JAM “Yield”; SPARKS “Sparks”; THE CLASH “Sandinista!”; SLAYER “Reign In Blood”

02-11-22

THE SMITHS “Louder Than Bombs”; T.REX “Tanx”; THE CORAL “The Invisible Invasion”; NICK CAVE & THE BAD SEEDS “The Boatman’s Call”; KATE RUSBY “Awkward Annie”; WATERSON:CARTHY “Broken Ground”; DE DANANN “The Best Of De Danann”; SHARON SHANNON & FRIENDS “The Diamond Mountain Sessions”; XTC “Go 2”; SUPERGRASS “Life On Other Planets”; STEREOLAB “Dots & Loops”; THE CHEMICAL BROTHERS “Further”; ELVIS COSTELLO & THE ATTRACTIONS “Punch The Clock”

03-11-22

FRANK SINATRA “In The Wee Small Hours”; STEVIE WONDER ”Music Of My Mind”; THE GRATEFUL DEAD “Anthem Of The Sun”; EMINEM “The Eminem Show”; IGGY POP “TV Eye Live 1977”; ELTON JOHN “Elton John”; JOHNNY CASH “Bitter Tears”; GORKY’S ZYGOTIC MYNCI “The Blue Trees”; DOLLY PARTON “Bubbling Over”; PARLIAMENT “The Clones Of Dr. Funkenstein”; PRIMAL SCREAM “Dixie Narco EP”; PIMAL SCREAM “Screamadelica”; PJ HARVEY “Is This Desire?”; THE  FALL “I Am Kurious Oranj”; LEE PERRY & FRIENDS “Give Me Power”; JOE HENDERSON “Page One”

04-11-22

MARTIN CARTHY & DAVE SWARBRICK “100 Not Out”; THE SMITHS “The Queen Is Dead”; JACKSON BROWNE “The Pretender”; ROY BAILEY “What You Do With What You’ve Got”; R.E.M. “Eponymous”; WEIRD AL YANKOVIC “Dare To Be Stupid”; THE WATERBOYS “Fisherman’s Blues”; FUNKADELIC “Hardcore Jollies”; THELONIOUS MONK “Genius Of Modern Music Volume 1”; PETER TOSH “Mama Africa”; POP WILL EAT ITSELF “The Pop Will Eat Itself Cure For Sanity”; DAVID BOWIE “Let’s Dance”

[sneekpeekinspired]

Annie Costello Brown Popova Earrings In Black - $280

[karliesstyle]

Estée Lauder Pure Color Envy Lipstick campaign | Spring 2020

Annie Costello Brown ‘Masha Gold-Plated Drop Earrings’ - $‌235.00

In another shot, she wears the gold geometric earrings.

Worn with: Givenchy dress

[onthedaily]

[aefward]

Styling by Hannah Teare. Photography by Carla Guler. Shot at Ennismore Sessions House.

Jacquemus suede Luccio coat, £1,250. Dior silk dress, £6,200. Cashmere in Love silk/cashmere rollneck, £295. Manolo Blahnik leather Gimenta heels, £675. Annie Costello Brown sterling-silver Yulia earrings, €367. Waiwai Rio leather Hive bag, €540. Louisa Parris silk/modal Colefax scarf (attached to bag), £185

[dynastycloset]

01x15 “Our Turn Now” - March 16, 2018

Annie Costello Brown “Pompom Oxidized Earrings” - $240.00

Worn with: Galvan dress, René Caovilla sandals

[aqua-ta]

0005. by flerune featuring blue wall art

Wrap dress / Purple coat / Short boots, €475 / Annie Costello Brown earring jewelry, €225 / Kenneth Cole crystal jewelry, €36 / Vanessa Mooney heart locket, €25 / Retro sunglasses, €225 / Fendi umbrella / Leather glove, €43 / Sunglasses / Element beret hat, €14 / Silk scarve, €10 / Chanel lipstick, €30 / Diptyque fragrance, €125 / Lip treatment / Chanel nail care, €23 / Home decor, €1.220 / Home decor, €1.220 / Cartier refillable fountain pen, €390 / LEATHER PERSONAL PLANNER MEDIUM BLACK, €52 / Wine glass, €37 / Blue wall art, €21 / Jackhammer Wine Company Pinot Noir 14, €24 / Polaroid SNAP Touch Instant Camera Film, €185

[voicesofnobody]

2018 Golden Disc Awards "Red Carpet" by spicegirls-official featuring black heeled shoes ❤ liked on Polyvore

Balmain dress, 12.315 BRL / A L C short party dress, 740 BRL / Balmain blue velvet dress, 9.930 BRL / Balmain holiday dress, 3.930 BRL / Valentino short sleeve top, 4.015 BRL / JIRI KALFAR brown jacket, 1.205 BRL / Balmain clothing, 3.440 BRL / Jeffrey Campbell thigh-high boots, 480 BRL / Jimmy Choo thigh-high boots, 2.720 BRL / Jimmy Choo metallic shoes, 1.430 BRL / Balmain black heeled shoes, 1.200 BRL / Balmain pointed toe pumps, 1.515 BRL / Bibi Marini hoop earrings, 1.275 BRL / Karl Lagerfeld yellow gold earrings, 1.150 BRL / Annie Costello Brown gold plated jewellery, 1.120 BRL / Kenneth Jay Lane gold plated jewellery, 265 BRL / Asos belt, 50 BRL

[ssenseofficial]

Thankful for Polyfriends by outfitsfortravel featuring a green plaid skirt

[diceriadelluntore]

Storia Di Musica #322 - Spoon, Kill The Moonlight, 2002

Alla cabina del mixer di The Stage Names dei Okkervil River c'era un ragazzo musicista, un batterista per la precisione: Jim Eno. Che all'uscita di quel disco era una sorta di celebrità della musica indie per via del gruppo che aveva fondato, circa dieci anni prima, con il cantante e chitarrista Britt Daniel. Ad Austin infatti agli inzi degli anni '90 fondano un gruppo che prende nome da una canzone dei leggendari Can, il famoso gruppo tedesco della Kosmik Music degli anni '70, che si chiama Spoon (da quel disco meraviglioso che fu Ege Bamyasi del 1972) e che faceva parte della colonna sonora di un film amato dai due ragazzi, Doppio Taglio (Jagged Edge), del 1985. Nel 1994 come duo con musicisti sessionisti incidono le prime canzoni: vanno in un EP, Nefarious (1994) e poi, assodati dalla etichetta Matador, in un LP, del 1996, Telephono, che vende poco ma viene notato da una certa critica come qualcosa di molto interessante. Nel 1997 un nuovo EP, Soft Effects, mostra l'embrione della loro musica futura: poco noisy, una musica geometrica che si rifà alla New Wave più illuminate (i Wire soprattutto) e una passione, soprattutto di Daniel, per Elvis Costello. Durante un concerto del 1996, invitano sul palco Josh Zarbo, bassista tra il pubblico, e finirà per suonare con loro per oltre dieci anni, fino al 2007. Nel 1998 hanno una grande occasione: li mette sotto contratto la Elektra, la leggendaria casa discografica dei The Doors, dei Love, centrale nella musica degli anni '70 negli Stati Uniti: esce persino un disco, A Series Of Sneaks, ma una serie di incomprensioni con il loro referente, Ron Laffitte, porterà ad una distribuzione scadente e persino a scelte produttive non concordate, tanto che la casa discografica li licenzia dopo un solo disco e gli Spoon dedicheranno a Laffitte una suite di sue brani, molto ironici ma potentissimi per la critica nei confronti dei suoi comportamenti, The Agony Of Laffitte e Laffitte Don't Fail Me Now che saranno incluse nella ristampa di A Series Of Sneaks del 2002, quando la band è sotto contratto con la Merge. Una delle etichette più importanti per la musica indipendente crede moltissimo in questo duo, che in tre anni scrive tre dischi bellissimi: Girls Can Tell del 2001 è l'antipasto per il disco di oggi, scelto per il misterioso motivo comune ai dischi di Aprile (che sono sicuro avete ormai capito).

Kill The Moonlight esce il 20 Agosto del 2002. È un disco che fa della semplicità sonora il suo fulcro, che non vuol dire affatto che sia un disco banale: anzi se ne apprezzano le idee, le influenze, le scelte degli arrangiamenti in modo più facile ed incisivo. È un disco che lascia da parte gli stili prefissati, meno dolente di Girls Can Tell, più gioioso e divertente, un omaggio alle loro passioni musicali. Il disco è trascinato da The Way We Get By, che diventerà molto famosa per l'uso in serie cult come The O.C., Scrubs e persino nella colonna sonora di Shameless (e di molti altri film). Il suono è semplice ma variopinto, con addirittura occasionali puntate di fiati, e per la prima volta il fulcro sonoro è di chitarra e pianoforte, quest'ultimo strumento mai usato precedentemente, nei crediti affidato al misterioso Eggo Johanson, in realtà lo stesso Britt Daniel (tra gli altri musicisti, il fido Zarbo e Mike McCarthy alla chitarra, altri due bassisti, Roman Kuebler e John Clayton, Matt Brown al sassofono e Brad Shenfield al Darbuka, che è un tamburo a cesto tipico della musica mediterranea, soprattutto lato africano). Meravigliosi gli intro di Small Stakes, molto rock, e quello quasi dadaista di Stay Don't Go. Someone To Look Foward To è più "sporca" e groove, salendo nei toni alti del canto tanto amati da Daniel. Jonathan Fisk è ritmica e sa di anni '80 (soprattutto nel timbro della batteria di Eno), ed è il più chiaro omaggio a Costello, anche nella tematica del brano (ricordi di bullismo da cortile, religione e politica di destra con "bombe atomiche e rasoi smussati"). C'è anche sufficiente angoscia in brani come All The Pretty Girls Go To The City. Ma è musicalmente che il disco sorprende: sono uno dei pochi gruppi rock indie del periodo che non "abusano" della chitarra ritmica fuzz, ricorrendo alle tastiere, che sono davvero la novità musicale nel loro stile, e anche ai campionatori. Chiude il disco un altro gioiello, Vittorio E., 3 minuti di malinconica e potente "anti-ballata".

Il disco viene osannato dalla critica, e finalmente anche dalle vendite: rientra in tutte le classifiche dei migliori dischi dell'anno 2002, del decennio 2000-2010 e persino nelle posizioni alte delle classifiche specialistiche dei migliori dischi indipendenti di sempre. Diventerà presto uno dei titoli migliori del catalogo Merge, dopo In the Aeroplane Over the Sea dei Neutral Milk Hotel e 69 Love Songs dei Magnetic Fields (li trovate tutte e due nelle Storie Di Musica). Ma il vero boom lo fece il disco successivo per gli Spoon: Gimme Fiction venderà centinaia di migliaia di copie, trascinato da un'altra canzone stupende, I Turn The Camera On, anch'essa usata in serie Tv (Veronica Mars, Bones e persino in una puntata de I Simpson), che segna il successo di una band che ha sempre fatto musica interessante, alla faccia di quel Ron Laffitte che non credette in loro.

[maryamelesawe]

Jenny Walton outside Anya Hindmarch 

London Fashion Week SS18

[jenniedavis]