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#Cristina La Gioia
white-cat-of-doom · 2 months
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A gallery of Italian Tour cast portraits, taken by Simone Ragozzino.
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With Viviana Salvo as Demeter, Giorgia Cino as Bombalurina, Gaia Soprano as Cassandra, Cristina La Gioia as Etcetera, Elga Martino as Tantomile, Michele Balzano as Coricopat, and Gianluca Pilla as Quaxo.
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cryptidvoidwritings · 2 months
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Intermission CATS in Florence. Feb 15, 2024
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(Mungojerrie really loves his ball)
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In some theaters the audience has been able to get up much closer - alas the Florence theater has a massive orchestra pit dividing the audience from the stage. But we make do.
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"Avevo cinque anni. L'insegnante ha scritto sulla lavagna: "Tutti gli uomini sono mortali". Ho provato un enorme sollievo, una grande gioia.
Quel pomeriggio, quando uscii da scuola, corsi a casa e abbracciai molto strettamente mia madre.
"Che fortuna mamma, tu non morirai mai! "Gli ho detto, rapito.
"Cosa? " chiese mia madre, sorpresa.
Mi sono separato appena da lei e le ho spiegato:
- La maestra ha scritto sulla lavagna che gli uomini sono mortali.
E tu sei una donna!. Per fortuna sei una donna, ho detto e l'ho riabbracciata.
Mia madre mi ha teneramente separato dalle sue braccia.
- Questa frase, mia cara, include uomini e donne. Tutti e tutte moriremo un giorno.
Mi sono sentita completamente sconvolta e delusa.
- Allora perché non l'ha scritto? : "Tutti gli uomini e le donne sono mortali"? Ho chiesto.
Beh- ha detto mia madre, in realtà, per semplificare, noi donne siamo rinchiuse nella parola "uomini".
- Chiuse? - Ho chiesto. Perché?
— Perché siamo donne - mi rispose mia madre.
La risposta mi ha sconcertato.
E perché ci rinchiudono? Gliel'ho chiesto.
È molto lungo da spiegare, rispose mia madre. Ma accettalo così. Ci sono cose che non sono facili da cambiare.
- Ma se dico "tutte le donne sono mortali"? Rinchiude anche gli uomini?
- No- rispose mia madre. Questa frase riguarda solo le donne.
Ho avuto una crisi di pianto.
Ho capito all'improvviso molte cose e alcune molto spiacevoli, come che il linguaggio non era la realtà, ma un modo per rinchiudere cose e persone, a seconda del loro genere, anche se sapevo a malapena cosa fosse il genere: oltre a servire a fare gonne, il genere era una forma di prigione. "
(Cristina Peri Rossi - Scrittrice uruguaiana vincitrice 2021 del Premio Cervantes)
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baitutu · 1 year
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Il Sistina Etcetera looks over!
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I need to stop watching breaking bad and drawing late into the night, I’m starting to get cats and breaking bad hybrid dreams!
I feel like I’m learning some Italian since the Il Sistina cast discovered my doodles: é bellissimo! Stupenda grazie! And so on and so forth. The Italian cats fans are embracing me.
I didn’t recognise Etcetera at first because her 1998 design is the one I’m most familiar with. That design is mostly white with a bit of yellow and orange so this mostly red and light grey design took me by surprise!
Speedpaint is back!
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Etcetera is played by Cristina la Gioia
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gregor-samsung · 9 months
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“ La nostra Talbot scrostata scivolava lungo l’Autostrada del Sole prigioniera del caldo di Ferragosto. Sei ore dopo – invece delle tre impiegate dalle auto normali – eravamo a Pinarella di Cervia, in una pensioncina sull'Adriatico. Ci trovavamo lì per incontrare degli amici, probabilmente la sola altra rwandese sposata con un italiano in tutto il paese. «Tutti al mare, tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare!», cantava papà come Pippo Franco nel film Ricchi, ricchissimi… praticamente in mutande. Con la scusa che non avevamo l’autoradio, papà si ostinò a cantarla per tutto il tragitto. Quella fu la nostra prima vacanza in famiglia. Contro la volontà dei miei, ero andata a letto la sera prima col mio bikini americano: rosso, bianco e blu. Dieci anni e quello era il primo costume da bagno che avessi mai posseduto. Incapace di dormire, cominciai a posare come Naomi Campbell davanti allo specchio. Eccitata quasi al punto di esplodere, gridai canzoni di Jovanotti e Cristina D’Avena come per annunciare a tutta la costa orientale il nostro arrivo imminente. Distesa sul letto, le gambe allungate sul muro, tamburellavo i piedi a ritmo di musica, la stanza dei miei dall'altra parte di quello stesso muro. Mio padre mi aveva avvertito non una, non due, ma ben tre volte. La sua voce più grossa a ogni minaccia. Lo sculaccione che seguì fu raffinato da un crescendo di schiaffi. «Il metodo Pestalozzi», lo chiamava lui. Ma neppure le guance gonfie e i lacrimoni riuscirono a incrinare la mia gioia.
Una volta arrivati, papà si trasformò. Come una creatura marina, sbocciò a contatto dell'acqua salata, le alghe e il sole. Ad anni luce di distanza dalle ciminiere, l’asfalto e i camion di casa. Chiudeva gli occhi, cadeva all'indietro e si lasciava trasportare via dalle onde. Non lo vidi mai così libero. E nonostante tutto, rifiutai di entrare in mare. Solo pochi minuti dopo che eravamo arrivati in spiaggia, un bagnante aveva estratto dall'acqua un ratto grosso quanto un cane e io ne fui traumatizzata. Ci vollero cinque giorni prima che mi azzardassi a mettere piede sul bagnasciuga. Era gelato e costellato di sassolini. Papà mi afferrò le mani e mi spinse dentro. «E se ci trovo un ratto?». «Non succederà, stai tranquilla», mi promise. «Ma io ho paura dell'acqua, è nera e non riesco a vedere niente!». «Abbi un po’ di fede, bambina mia». Quando l’acqua gli arrivò alla gola, prese un bel respiro e mi trascinò di sotto. Non si vedeva nulla, però riuscii a distinguere una medusa e i piedi sguazzanti di decine di natanti, giovani e anziani. Quando riaffiorammo in superficie, avevamo già oltrepassato le boe. E più ci spingevamo oltre, più la visibilità aumentava. Cozze, granchi, triglie. E spugne, gigli di mare, praterie di Posidonia. Un banco di sardine ci passò accanto, solleticandoci le caviglie. Papà mi tenne per mano, nuotando sempre più giù, fin dove l’ossigeno poté portarci. «Tornate indietro! Siete fuori di testa?». Il bagnino agitò furiosamente le braccia dalla torre di controllo. «Oltrepassare le boe prevede una multa salatissima». «Per una volta non sono io quello arrabbiato», disse papà ridendo, mentre nuotavamo verso la spiaggia. «Per una volta sai che vuol dire essere al posto mio». Mi lanciò uno sguardo pieno d’amore. Ma si trasformò presto in una tristezza ancora più profonda. Per lui, le due cose, erano diventate inseparabili. “
Marilena Umuhoza Delli, Negretta. Baci razzisti, Red Star Press (collana Tutte le strade), 2020.
[ Libro elettronico ]
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"Avevo cinque anni. L'insegnante ha scritto sulla lavagna: "Tutti gli uomini sono mortali". Ho provato un enorme sollievo, una grande gioia.
Quel pomeriggio, quando uscii da scuola, corsi a casa e abbracciai molto strettamente mia madre.
"Che fortuna mamma, tu non morirai mai! "Gli ho detto, rapito.
"Cosa? " chiese mia madre, sorpresa.
Mi sono separato appena da lei e le ho spiegato:
- La maestra ha scritto sulla lavagna che gli uomini sono mortali.
E tu sei una donna!. Per fortuna sei una donna, ho detto e l'ho riabbracciata.
Mia madre mi ha teneramente separato dalle sue braccia.
- Questa frase, mia cara, include uomini e donne. Tutti e tutte moriremo un giorno.
Mi sono sentita completamente sconvolta e delusa.
- Allora perché non l'ha scritto? : "Tutti gli uomini e le donne sono mortali"? Ho chiesto.
Beh- ha detto mia madre, in realtà, per semplificare, noi donne siamo rinchiuse nella parola "uomini".
- Chiuse? - Ho chiesto. Perché?
— Perché siamo donne - mi rispose mia madre.
La risposta mi ha sconcertato.
E perché ci rinchiudono? Gliel'ho chiesto.
È molto lungo da spiegare, rispose mia madre. Ma accettalo così. Ci sono cose che non sono facili da cambiare.
- Ma se dico "tutte le donne sono mortali"? Rinchiude anche gli uomini?
- No- rispose mia madre. Questa frase riguarda solo le donne.
Ho avuto una crisi di pianto.
Ho capito all'improvviso molte cose e alcune molto spiacevoli, come che il linguaggio non era la realtà, ma un modo per rinchiudere cose e persone, a seconda del loro genere, anche se sapevo a malapena cosa fosse il genere: oltre a servire a fare gonne, il genere era una forma di prigione. "
Cristina Peri Rossi
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tarditardi · 6 months
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Let'stART: l'8 novembre al Palazzetto Tito (Venezia), la Presentazione degli artisti e del programma degli studi della Bevilacqua La Masa
Mercoledì 8 novembre alle ore 16.00 presso Palazzetto Tito, la Fondazione Bevilacqua La Masa presenterà al pubblico gli artisti vincitori degli atelier per l'anno 2023-2024 insieme al programma formativo a loro dedicato, curato quest'anno da Cristina Beltrami, storica dell'arte, docente e curatrice indipendente, alla quale è stato conferito l'incarico di curare il programma annuale di residenze artistiche: «È una nomina che mi riempie di gioia; inizio quest'incarico con entusiasmo e con una grande curiosità verso il lavoro di questi quindici artisti, tutti talentuosissimi e tutti con anime profondamente differenti. Mi sto muovendo per instaurare con loro uno scambio reciproco e proficuo nella volontà di portarli a una mostra finale di soddisfazione e all'altezza della tradizione e del nome della Fondazione Bevilacqua La Masa».
L'incontro, che segna l'avvio di uno dei più antichi programmi di formazione per giovani artisti, sarà la prima occasione di confronto e dialogo con il pubblico per conoscere gli assegnatari dei prestigiosi spazi della Giudecca, nel Chiostro di SS Cosma e Damiano, e a Palazzo Carminati, ovvero: Stefano Stoppa, Giovanni Sambo, Matilde Sambo, Elsa Scagliarini, Giuseppe Lo Cascio, Alexander Koch, Rebecca Ganima Michelini, Eric Pasino, Pierluigi Scandiuzzi, Jacopo Zambello, Nadezda Golysheva, Chiara Peruch, Matteo Rattini, Carlo Negro, Enrico Loquercio.
Quest'anno il programma degli Atelier e la mostra finale con i lavori degli artisti vedrà il sostegno dell'azienda TABU di Cantù, nello storico distretto lombardo del mobile. TABU dal 1927 è "sartoria del legno": produce piallacci di legno naturale tinto e multilaminare e superfici decorative in legno di ultima generazione. L'anima dell'azienda risiede nello sviluppo della tecnologia tintoria applicata al legno, rendendo possibile ogni colore all'infinito: TABU è nota presso architetti, designer e creativi di tutto il mondo per la sua natura di avanguardia, per il rispetto della natura (dalle certificazioni forestali alla neutralità carbonica), per lo slancio educativo verso le nuove generazioni di progettisti e creativi attraverso il contest IDEAS4WOOD. Con TABU verrà realizzato il progetto specifico "Wood Drawing Wood Thinking" che metterà in relazione la qualità della progettazione e produzione dell'azienda con la creatività degli artisti.
Come ogni anno, al termine della presentazione, sarà possibile visitare gli atelier di Palazzo Carminati per un open studio che coinvolgerà anche Katharina Goeppert e Marcel Mrejen, i due artisti ospiti della Fondazione per il progetto Nuovo Grand Tour promosso dall'Ambasciata di Francia in Italia e dall'Institut Français Italia, alla luce del Trattato del Quirinale siglato tra i due Paesi nell'autunno 2021.
Katharina Goeppert e Marcel Mrejen hanno avuto la possibilità di vivere e lavorare a Venezia per un mese, nelle foresterie di Palazzo Carminati della Fondazione Bevilacqua La Masa, condividendo gli spazi, nell'ultimo periodo, con i nuovi assegnatari degli atelier. A pochi giorni dalla loro partenza, presentano al pubblico il risultato della loro permanenza in laguna, attraverso un open studio che vedrà esposti i loro progetti e un dialogo aperto con il pubblico. Il progetto Nuovo Grand Tour è rivolto ad artisti francesi e tedeschi di meno di trent'anni, a cui viene offerta l'opportunità di essere ospitati in Italia, in diverse residenze partner. Tale proposito nasce dal desiderio di promuovere una forma contemporanea della pratica avviata nel diciottesimo secolo e mira al dialogo tra le culture, alla contaminazione artistica, nonché a un significativo e costruttivo confronto. Su questo progetto ha collaborato Catalina Golban come curatrice per la Fondazione Bevilacqua La Masa .
Sempre a Palazzo Carminati seguirà un drink di saluto a partire dalle 19.30
L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti a sedere.
Per informazioni: www.bevilacqualamasa.it, [email protected] 041 5207797
Con il supporto di TABU - I Colori del legno
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sounds-right · 6 months
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Let'stART: l'8 novembre al Palazzetto Tito (Venezia), dalle 16.00, la Presentazione degli artisti e del programma degli studi della Bevilacqua La Masa
Mercoledì 8 novembre alle ore 16.00 presso Palazzetto Tito, la Fondazione Bevilacqua La Masa presenterà al pubblico gli artisti vincitori degli atelier per l'anno 2023-2024 insieme al programma formativo a loro dedicato, curato quest'anno da Cristina Beltrami, storica dell'arte, docente e curatrice indipendente, alla quale è stato conferito l'incarico di curare il programma annuale di residenze artistiche: «È una nomina che mi riempie di gioia; inizio quest'incarico con entusiasmo e con una grande curiosità verso il lavoro di questi quindici artisti, tutti talentuosissimi e tutti con anime profondamente differenti. Mi sto muovendo per instaurare con loro uno scambio reciproco e proficuo nella volontà di portarli a una mostra finale di soddisfazione e all'altezza della tradizione e del nome della Fondazione Bevilacqua La Masa».
L'incontro, che segna l'avvio di uno dei più antichi programmi di formazione per giovani artisti, sarà la prima occasione di confronto e dialogo con il pubblico per conoscere gli assegnatari dei prestigiosi spazi della Giudecca, nel Chiostro di SS Cosma e Damiano, e a Palazzo Carminati, ovvero: Stefano Stoppa, Giovanni Sambo, Matilde Sambo, Elsa Scagliarini, Giuseppe Lo Cascio, Alexander Koch, Rebecca Ganima Michelini, Eric Pasino, Pierluigi Scandiuzzi, Jacopo Zambello, Nadezda Golysheva, Chiara Peruch, Matteo Rattini, Carlo Negro, Enrico Loquercio.
Quest'anno il programma degli Atelier e la mostra finale con i lavori degli artisti vedrà il sostegno dell'azienda TABU di Cantù, nello storico distretto lombardo del mobile. TABU dal 1927 è "sartoria del legno": produce piallacci di legno naturale tinto e multilaminare e superfici decorative in legno di ultima generazione. L'anima dell'azienda risiede nello sviluppo della tecnologia tintoria applicata al legno, rendendo possibile ogni colore all'infinito: TABU è nota presso architetti, designer e creativi di tutto il mondo per la sua natura di avanguardia, per il rispetto della natura (dalle certificazioni forestali alla neutralità carbonica), per lo slancio educativo verso le nuove generazioni di progettisti e creativi attraverso il contest IDEAS4WOOD. Con TABU verrà realizzato il progetto specifico "Wood Drawing Wood Thinking" che metterà in relazione la qualità della progettazione e produzione dell'azienda con la creatività degli artisti.
Come ogni anno, al termine della presentazione, sarà possibile visitare gli atelier di Palazzo Carminati per un open studio che coinvolgerà anche Katharina Goeppert e Marcel Mrejen, i due artisti ospiti della Fondazione per il progetto Nuovo Grand Tour promosso dall'Ambasciata di Francia in Italia e dall'Institut Français Italia, alla luce del Trattato del Quirinale siglato tra i due Paesi nell'autunno 2021.
Katharina Goeppert e Marcel Mrejen hanno avuto la possibilità di vivere e lavorare a Venezia per un mese, nelle foresterie di Palazzo Carminati della Fondazione Bevilacqua La Masa, condividendo gli spazi, nell'ultimo periodo, con i nuovi assegnatari degli atelier. A pochi giorni dalla loro partenza, presentano al pubblico il risultato della loro permanenza in laguna, attraverso un open studio che vedrà esposti i loro progetti e un dialogo aperto con il pubblico. Il progetto Nuovo Grand Tour è rivolto ad artisti francesi e tedeschi di meno di trent'anni, a cui viene offerta l'opportunità di essere ospitati in Italia, in diverse residenze partner. Tale proposito nasce dal desiderio di promuovere una forma contemporanea della pratica avviata nel diciottesimo secolo e mira al dialogo tra le culture, alla contaminazione artistica, nonché a un significativo e costruttivo confronto. Su questo progetto ha collaborato Catalina Golban come curatrice per la Fondazione Bevilacqua La Masa .
Sempre a Palazzo Carminati seguirà un drink di saluto a partire dalle 19.30
L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti a sedere.
Per informazioni: www.bevilacqualamasa.it, [email protected] 041 5207797
Con il supporto di TABU - I Colori del legno
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lamilanomagazine · 7 months
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La Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna compie 40 anni: sabato 7 ottobre una giornata di festa e riflessione.
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La Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna compie 40 anni: sabato 7 ottobre una giornata di festa e riflessione. La Biblioteca delle Donne di Bologna, la più importante biblioteca specializzata in cultura femminile, studi di genere e femminismo in Italia, festeggia il suo quarantesimo anniversario sabato 7 ottobre dalle 9.30 alle 18.30, nell’ex Convento di Santa Cristina. Le celebrazioni si svolgeranno sotto forma di una giornata di festa e riflessione aperta alla città, partendo dalle radici, dalla storia della biblioteca e dalle donne che l’hanno animata, per arrivare al presente. Sarà un sabato di condivisione, per ricordare un’esperienza unica in Italia che, da quarant’anni, è al centro della cultura, della creatività e della riflessione femminile e femminista. Un modello organizzativo ibrido e originale: le donne di Orlando come ente gestore, il Comune di Bologna da 40 anni sostenitore attivo con una convenzione attraverso cui vengono messi a disposizione personale e servizi. A partire dalle 9.30, dopo i saluti istituzionali di apertura affidati alla vicesindaca Emily Clancy, Elena di Gioia (delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana), Simona Lembi (Piano dell’uguaglianza di genere), Rosa Amorevole (presidente del Quartiere Santo Stefano), Cristina De Maria (Università di Bologna), Veronica Ceruti (direttrice del settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune) e Mauro Felicori (assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna), sarà affrontato il tema Segnare la mappa della città: i luoghi delle donne tra sguardo al passato e immaginazione del futuro, per richiamare il contesto dei primi anni ’80 quando furono inventati i Centri delle donne, e per guardare al presente, alle forme di visibilità di genere nelle mappe cittadine e alla rappresentazione della soggettività femminile. Parteciperanno al dibattito: Anna Pramstrahler (Biblioteca italiana delle donne), Aureliana Alberici (Università di Roma Tre, già assessora al Comune di Bologna e senatrice), Raffaella Lamberti (presidente fondatrice di Orlando), Giuliana Peyronel (Casa delle donne di Milano), Elena Petricola (Archivio delle donne in Piemonte), Elena Lolli (Associazione Orlando), Lucia Sardo (Università di Bologna) e Walter Vitali (già sindaco di Bologna e senatore). Coordina: Elda Guerra (Associazione Orlando). Alle 14:30 si terrà la visita alla biblioteca condotta dalla responsabile Anna Pramstrahler e alle 15:30 il chiostro del convento accoglierà Open-Mic – Microfono aperto per lasciare spazio alle testimonianze - dirette o videoregistrate, di molte di coloro che, negli anni, si sono attivate per rendere questo il progetto della Biblioteca Italiana delle Donne una realtà: autrici, lettrici, studiose, artiste di Bologna e non solo. Coordina Annamaria Tagliavini (Associazione Orlando). Per partecipare e prendere parola si possono inviare una email o un contributo video di massimo due minuti in formato orizzontale a: [email protected]. La giornata si concluderà alle 17:30 con un concerto del coro di donne Le Core & Le Chemin des Femmes e una torta da condividere. Nata per iniziativa di un'associazione culturale di donne, l'Associazione Orlando, che ancora oggi la gestisce in convenzione con il Comune di Bologna, la Biblioteca Italiana delle Donne ha un patrimonio multidisciplinare e multilingue di oltre 40.000 titoli: tra i principali ambiti tematici documentati vi sono la storia dei movimenti politici delle donne, gender and women's studies, diritti, corpo, cura, sessualità. La biblioteca offre una sala di lettura con 40 posti, la consultazione è a scaffale aperto ed è disponibile un archivio che contiene documenti e letteratura grigia relativi alla storia del movimento delle donne a Bologna e in Emilia-Romagna. Nella sua versione digitale, la Biblioteca digitale delle Donne, ospita digitalizzazioni di documentazione a stampa di diverse epoche relative alla memoria storica, culturale, politica e sociale delle donne e dei loro movimenti di emancipazione e liberazione dall’Ottocento a oggi. La giornata si svolge nell’ambito del Patto della lettura di Bologna.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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white-cat-of-doom · 3 months
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The Italian Tour cast opened their stop in Bari on Thursday (25 January 2024) as they begin the last six weeks of the tour.
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Cristina La Gioia as Etcetera presents her fluffiest self, and finds Sergio Giacomelli as Munkustrap and Pierpaolo Scida as Gatto Mistoffelees for a photo.
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Monika Lepistö as Victoria gets caught by Natalía Scarpolini as Jellylorum.
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An intermission huddle amongst the Tom's yesterday, with Gianluca Pilla as Quaxo, Simone Ragozzino as Mungojerrie, Pierpaolo Scida as Gatto Mistoffelees, Mario De Marzo as George, Michele Balzano as Coricopat, and Gabriele Aulisio as Bill Bailey.
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The Queens makeup room.
Martina Peruzzi as Gatta Cucciola leads the celebration to wish the cast of Grease a happy opening.
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cryptidvoidwritings · 2 months
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source
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junkyard-gifs · 6 months
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The cast of Il Sistina Cats, 2023! (x)
Deuteronomy: Fabrizio Corucci Munkustrap: Sergio Giacomelli Rum Tum Tugger: Giorgio Adamo Gus: Fabrizio Angelini Macavity: Simone Nocerino Mistoffelees: Pierpaolo Scida Mungojerrie and Rumpelteazer: Simone Ragozzino and Rosella Lubrino Bombalurina: Giorgia Cino Demeter: Viviana Salvo Jellylorum: Natalía Scarpolini Jennyanydots: Martina Peruzzi Jemima: Alessandra Somma Bustopher: Jacopo Pelliccia Coricopat: Michele Balzano Tantomile: Elga Martino Cassandra: Gaia Soprano Victoria: Monika Lepistö Alonzo: Simone Giovannini Bill Bailey: Gabriele Aulisio Electra: Rossana Vassallo George: Mario de Marzo Etcetera: Cristina La Gioia Quaxo: Gianluca Sillabub: Francesca Iannì Grizabella: Chiara Canzian
Bonus: Simone Nocerino as Admetus (when he's not being Macavity)
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(and skimble? where is skimble?)
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Scontro tra auto e moto, muore turista ligure in Sardegna
Una turista di Alassio (Savona), Maria Cristina Gioia, di 60 anni, è morta in un incidente stradale avvenuto questa mattina sulla Statale 131, all’altezza del 42/o km, nella zona di Sanluri, nel sud Sardegna.     La donna era a bordo di una moto guidata dal compagno di 62 anni, originario di Ravenna, che – secondo una prima ricostruzione – sarebbe stata tamponata da un’auto condotta da un 19enne…
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daniela--anna · 1 year
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"Everyone has their own past closed inside them like the pages of a book learned by heart and whose friends can only read the title."
"There is no gate, no lock, no bolt that you can adjust on the freedom of my mind."
"In idleness, in dreams, the submerged truth sometimes comes to the surface."
(A room of one's own)
"The beauty of the world has two cuts, one of joy, the other of anguish, and cuts the heart in two."
(A room of one's own)
Adeline Virginia Woolf, born Stephen (25 January 1882 - 28 March 1941) was a British writer, essayist and activist.
Considered one of the main figures of 20th century literature, actively engaged in the fight for equal rights between the sexes, she was, together with her husband, a militant of Fabianism
(movement in favor of the stature of the lower social classes).
In the interwar period she was a member of the Bloomsbury Group and a prominent figure in London's literary circles.
Her most famous works include the novels Mrs Dalloway (1925), A Trip to the Lighthouse (1927) and Orlando (1928).
Among her non-fiction works are The Common Reader (1925) and A Room of One's Own (1929);
in the latter work appears the famous quote: "A woman must have money, adequate food and a room of her own if she is to write novels."
Her works have been translated into over fifty languages.
Her translators include Jorge Luis Borges, Marguerite Yourcenar, Giulia Niccolai, Cristina Campo and Nadia Fusini.
"Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo."
"Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente."
"Nell’ozio, nei sogni, la verità sommersa viene qualche volta a galla."
(Una stanza tutta per sé)
"La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l’altro d’angoscia, e taglia in due il cuore."
(Una stanza tutta per sé)
Adeline Virginia Woolf, nata Stephen (Londra, 25 gennaio 1882 – Rodmell, 28 marzo 1941), è stata una scrittrice, saggista e attivista britannica.
Considerata come una delle principali figure della letteratura del XX secolo, attivamente impegnata nella lotta per la parità di diritti tra i sessi, fu, assieme al marito, militante del fabianesimo
(movimento a favore della levatura dei ceti sociali più bassi).
Nel periodo fra le due guerre fu componente del Bloomsbury Group e figura di rilievo nell'ambiente letterario londinese.
Le sue opere più famose comprendono i romanzi La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927) e Orlando (1928). Tra le opere di saggistica emergono Il lettore comune (1925) e Una stanza tutta per sé (1929); in quest'ultima opera compare la celebre citazione: «Una donna deve avere denaro, cibo adeguato e una stanza tutta per sé se vuole scrivere romanzi.»
I suoi lavori sono stati tradotti in oltre cinquanta lingue. Tra i suoi traduttori si annoverano Jorge Luis Borges, Marguerite Yourcenar, Giulia Niccolai, Cristina Campo e Nadia Fusini.
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Operazione Mamma Meris compiuta. Sei a Fornio… al circolo per la festa del Papà… ma Fornio è una frazione straordinaria. Veniamo risucchiati dalla felicità di Cristina e Luca dell’Osteria di Fornio. Cristina e Luca mi hanno consegnato un regalo per Mamma Meris. Come dice @cristinacerbi una bottiglia che diffonde subito la gioia delle vacanze… Donnafugata. Ecco io ho consegnato eh! Sia messo agli atti. @osteriadifornio @donnafugatawine #fidenza #fornio #mammameris (presso Osteria di Fornio) https://www.instagram.com/p/Cp-F6Putj_4/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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kritere · 1 year
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Cristina Marino si mostra sui social dopo il parto: “Ci sono state complicazioni, ma stiamo bene”
DIRETTA TV 2 Marzo 2023 Cristina Marino si è mostrata per la prima volta sui social, con alcune storie su Instagram, dopo la nascita del secondogenito Noè Roberto, avuto con il compagno Luca Argentero.”Ci sono state un pò più di complicazioni rispetto al previsto, ma è un momento di grande gioia”, ha detto. 0 CONDIVISIONI Cristina Marino si è mostrata per la prima volta in video dopo la…
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