Quasi sempre chi è contento è anche volgare; c’è nella contentezza un pensiero
che ha fretta e non ha tempo di guardare
ma passa via compatto e maniacale
e reca oltraggio volgendosi a chi muore
- Avanti con la vita, su coraggio! -
Patrizia Cavalli
Ph Dino Ignani
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da oggi, 10 settembre, al museo di roma in trastevere: gli anni '80 dark fotografati in nero e bianco da dino ignani
al Museo di Roma in Trastevere, dal 10 settembre 2024, fotografie di Dino Ignani
https://www.facebook.com/events/476520038552472
80’s Dark Rome presenta le fotografie con cui Dino Ignani ha ritratto la Roma ombrosa e scintillante, timida e sfrontata, degli anni Ottanta del secolo scorso. La mostra, a cura di Matteo Di Castro, è … → continua qui:…
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Valentino Zaichen (a born in Croatia Italian poet) photographed by Dino Ignani.
https://en.wikipedia.org/wiki/Valentino_Zeichen
A DANDY, A FLANEUR, A NEO LIBERTARIAN, A FRANCISCAN, A MOCKING NEOCLASSICIST, A GOZZANO AFTER THE SCHOOL IN FRANKFURT, A HABSBURG IN ROME, VALENTINO ZEICHEN IS A POET WHO IMMEDIATELY ATTRACTS BECAUSE HE SEEMS A FIGURE OF OTHER TIMES AND WHO CONQUERS FOR THE BEAUTY OF VERSES THAT ARE SOLIDLY, DENSELY ROOTED IN CONTEMPORANEITY AND ITS CONTRADICTIONS.
fazieditore.it
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Amelia Rosselli, March 28, 1930 / 2021
Cara vita che mi sei andata perduta
con te avrei fatto faville se solo tu
non fosti andata perduta.
– Amelia Rosselli (from 'Documento. 1966-1973', in Poesie, Garzanti, Milano, 1997, 2004, 2016)
(image: Amelia Rosselli, Photograph by © Dino Ignani. Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Roma)
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“Che m’aspetti il futuro!”. Per i 90 anni di Amelia Rosselli
Amelia Rosselli ha compiuto ieri, 28 marzo, 90 anni nel, silenzio. La più grande poetessa italiana del Novecento, come viene ormai riconosciuta e come è stata definita da Pasolini, che l’ha scoperta. Forse non tutti sanno che la Rosselli è stata concepita alle Isole Eolie, a Lipari, durante il confino politico del padre antifascista Carlo, recluso nell’isola insieme al fratello Nello, per aver organizzato, con Ferruccio Parri e altri attivisti, l’espatrio degli antifascisti Turati e Pertini in Francia.
La madre di Amelia, l’inglese Marion Cave, aveva raggiunto l’isola col figlio più grande, John, per stare accanto al suo Carlo. È nei giorni di confino a Lipari, dunque, che ha avuto inizio la tormentata storia di Amelia Rosselli, che alla tenera età di sette anni perderà il padre e lo zio, a causa dell’assassinio ordinato da Mussolini; a 19 anni perderà la madre e anni dopo l’amato Rocco Scotellaro. La Rosselli si porterà dietro per tutta la vita queste ferite, fino a farne bandiere della sua poesia. Le verrà diagnosticata una schizofrenia paranoide che non vorrà mai accettare. Vivrà divisa tra le ossessioni, gli smarrimenti, le voci, le fascinazioni per le sedute spiritiche e l’I-Ching, la paura di essere spiata dalla CIA, fino al suo suicidio a Roma nel 1996, l’11 febbraio, proprio come Sylvia Plath, amata poetessa che aveva tradotto. Si gettò dalla finestra del suo appartamento romano, dal quinto piano di un palazzo in via del Corallo, nei pressi di Piazza Navona.
Mi auguro che questo virus non silenzi i poeti, ma li renda megafoni dei nostri cuori. Ricordiamo Amelia con alcuni dei suoi canti, lei che era così intonata ai colori e non agli anniversari. (Luca Gaviani)
*
Tutto il mondo è vedovo
Tutto il mondo è vedovo se è vero che tu cammini ancora
tutto il mondo è vedovo se è vero! Tutto il mondo
è vero se è vero che tu cammini ancora, tutto il
mondo è vedovo se tu non muori! Tutto il mondo
è mio se è vero che tu non sei vivo ma solo
una lanterna per i miei occhi obliqui. Cieca rimasi
dalla tua nascita e l’importanza del nuovo giorno
non è che notte per la tua distanza. Cieca sono
chè tu cammini ancora! Cieca sono che tu cammini
e il mondo è vedovo e il mondo è cieco se tu cammini
ancora aggrappato ai miei occhi celestiali.
(da Variazioni belliche, 1964)
*
Di sollievo in sollievo
Di sollievo in sollievo, le strisce bianche le carte bianche
un sollievo, di passaggio in passaggio una bicicletta nuova
con la candeggina che spruzza il cimitero.
Di sollievo in sollievo on la giacca bianca che sporge marroncino
sull’abisso, credenza tatuaggi e telefoni in fila, mentre
aspettando l’onorevole Rivulini mi sbottonavo. Di casa in casa
telegrafo, una bicicletta in più per favore se potete in qualche
modo spingere. Di sollievo in sollievo spingete la mia bicicletta
gialla, il mio fumare transitivi. Di sollievo in sollievo tutte
le carte sparse per terra o sul tavolo, lisce per credere
che il futuro m’aspetta.
Che m’aspetti il futuro! Che m’aspetti che m’aspetti il futuro
biblico nella sua grandezza, una sorte contorta non l’ho trovata
facendo il giro delle macellerie.
(da Serie Ospedaliera, 1969)
*
C’è come un dolore nella stanza
C’è come un dolore nella stanza, ed
è superato in parte: ma vince il peso
degli oggetti, il loro significare
peso e perdita.
C’è come un rosso nell’albero, ma è
l’arancione della base della lampada
comprata in luoghi che non voglio ricordare
perché anch’essi pesano.
Come nulla posso sapere della tua fame
precise nel volere
sono le stilizzate fontane
può ben situarsi un rovescio d’un destino
di uomini separati per obliquo rumore.
(da Documento. 1966-1973, 1976)
*
I fiori vengono in dono e poi si dilatano
una sorveglianza acuta li silenzia
non stancarsi mai dei doni.
Il mondo è un dente strappato
non chiedetemi perché
io oggi abbia tanti anni
la pioggia è sterile.
Puntando ai semi distrutti
eri l’unione appassita che cercavo
rubare il cuore d’un altro per poi servirsene.
La speranza è un danno forse definitivo
le monete risuonano crude nel marmo
della mano.
Convincevo il mostro ad appartarsi
nelle stanze pulite d’un albergo immaginario
v’erano nei boschi piccole vipere imbalsamate.
Mi truccai a prete della poesia
ma ero morta alla vita
le viscere che si perdono
in un tafferuglio
ne muori spazzato via dalla scienza.
Il mondo è sottile e piano:
pochi elefanti vi girano, ottusi.
(da Documento. 1966-1973, 1976)
*In copertina: Amelia Rosselli in un ritratto di Dino Ignani
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dal 10 settembre: la roma degli anni '80 fotografata in nero e bianco da dino ignani
al Museo di Roma in Trastevere, dal 10 settembre 2024, fotografie di Dino Ignani
https://www.facebook.com/events/476520038552472
80’s Dark Rome presenta le fotografie con cui Dino Ignani ha ritratto la Roma ombrosa e scintillante, timida e sfrontata, degli anni Ottanta del secolo scorso. La mostra, a cura di Matteo Di Castro, è … → continua qui:…
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(adolescenze - XXI secolo)
(adolescenze – XXI secolo)
di Anna Cascella Luciani
foto di Dino Ignani
Proserpina – carica
di doni – osserva
confusa alla stazione
i tabelloni gli orari –
cerca una coincidenza
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