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#Enrico Ciacci
visionairemagazine · 1 year
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ADDIO AD ALBERTO RADIUS, ARTISTA DI SPESSORE E UOMO DAL GRANDE CUORE.
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Alberto Radius ci ha lasciato questa mattina dopo una lunga malattia. Ne hanno dato la notizia la moglie Cristiana e il figlio Andrea che hanno dichiarato: “Ci lascia un grande vuoto, ma tutti noi porteremo per sempre la sua musica nel cuore”. Sono molti i messaggi postati sui social per ricordarlo. Produttore, chitarrista, ex Formula 3, collaboratore di Lucio Battisti, Radius è stato un innovatore nella storia del rock italiano. Amava sperimentare continuamente e aveva continuato ad esibirsi fino a pochi mesi fa, per amore della Musica. La sua ultima apparizione in televisione è stata da Serena Bortone su Rai1 dove, nonostante la malattia, ha imbracciato la sua fedele chitarra, incantando gli altri ospiti e i telespettatori. A Sanremo 2021, durante la serata dedicata alle cover, era salito sul palco insieme ai Coma Cose, regalando momenti di grande levatura musicale. Questo eterno ragazzo, nato a Roma, già da giovanissimo ‘on the road’, è stato uno dei più importanti chitarristi rock italiani. La sua è stata una lunga e prestigiosa carriera. E' nel suo Studio di via Capolago che il grande Franco Battiato registrò “La voce del padrone” e altri successi. Simbolo del prog rock, Alberto Radius ha lasciato delle indelebili impronte di stile, lavorando con molti Artisti del panorama musicale italiano. Come ha dichiarato il cantautore Roby Cantafio, Radius era un artista di spessore e un uomo dal grande cuore. Ogni chitarrista aveva da imparare qualcosa da lui. Era stato il fratello di Little Tony, Enrico Ciacci, a insegnargli a suonare la chitarra. Aveva appena 12 anni. Verso la fine degli anni cinquanta comincia ad esibirsi nelle sale da ballo con i White Booster e in seguito, per due anni, entra a far parte dell'orchestra di Mario Perrone. Dopo il servizio militare, suona con i fratelli Gigi e Franco Campanino nei club di molte città italiane e sarà proprio con i Campanino che aprirà nel 1965 alcune serate dell'Equipe 84. Trasferitosi a Milano, suona con gli inglesi Simon & Pennies per poi passare ai Quelli (la band che diventerà la Premiata Forneria Marconi). Insieme a Tony Cicco e Gabriele Lorenzi, fonda i Formula 3 che, dopo l'incontro con Lucio Battisti, debuttano con l'etichetta Numero Uno, fondata dal cantautore. Dopo due anni incide il primo album da solista e nel 1974, dopo lo scioglimento dei Formula 3, contribuisce a fondare la band Il Volo. La sua produzione discografica da solista conta vari album e lavori importanti come “Nel ghetto”. Parallelamente, inizia un'intensa carriera da session man che lo vede affiancare Lucio Battisti, Pierangelo Bertoli, Mino Di Martino, Marcella Bella, Goran Kuzminac, Cristiano Malgioglio, Franco Battiato e i vari artisti con cui ha lavorato il cantautore siciliano in quel periodo: Milva, Alice, Giusto Pio, Sibilla e Giuni Russo, di cui, a volte, è stato anche produttore.
"Eppur mi son scordato di te" è la canzone più famosa del repertorio dei Formula 3, ma noi non ci scorderemo mai di lui.
L’amico Gigi Cifarelli gli ha dedicato questo bellissimo e commovente scritto che voglio condividere con voi:
“Alberto mio caro sapevamo che la festa della Vita stava volgendo al termine. Abbiamo scherzato e riso insieme ancora tante volte lo scorso anno e resterai sempre nel mio cuore, come in quello di tanti altri per i quali eri la chitarra della Formula 3 e di Lucio Battisti, i nostri dell'infanzia. Ma quanto ti devo? E per fortuna te l'ho sempre detto e l'ho sempre detto a chiunque. Come dimenticare? Fu come in un sogno. Correva proprio lo stesso periodo dell'anno, febbraio/marzo 1985. una sera stavo suonando al Capolinea (la mia seconda casa) e ad un certo punto, in fondo la sala riconosco quel capoccione pieno di capelli irsuti che ti caratterizzavano e trasalii... È Alberto Radius... Che meraviglia il mio idolo da bambino... Mi affrettai a fare una pausa per raggiungerti sperando di poterti anche solo stringere la mano. Appena poggiai la chitarra  invece ti vidi partire per venirmi incontro, ero emozionato e sorpreso... Tesi le mia mano per stringere la tua e il mio desiderio era quello di esternarti il mio affetto e la mia gioia nel poterti conoscere, ma non mi facesti nemmeno iniziare. Partisti a cannone esordendo così: “Aoh!! Ma ma li mortacci tua! Ma d'addo vieni?? Da Marte? Maestrone (e mi ha poi sempre chiamato così) ... Anzi sai che famo? Domani devi da vení in via Capolago 5 a lo studio mio. Famo un ber Disco.” Me l'aveva detto Marco (E. Nobili), ma chi se lo aspettava? Non dormii la notte e alle 9, il giorno dopo, stavo da Te. Già scrivevo per Guitar Club e così conobbi direttamente il caro Marco e anche Giuni Russo, i tuoi cari amici, che adesso avrai raggiunto, e conobbi anche la cara Rossana Pasturenzi, tuttora una cara amica. Ci sedemmo, progettammo e in due settimane nacque "Coca&Rhum", il mio primo disco e la mia vera scrittura, da lì, grazie a tutto questo, partì una sequela di cose bellissime della mia Vita. Coca&Rhum fu disco dell'anno e io iniziai a essere votato nei referendum, vincendone tanti.  Ero un ragazzo ed ebbi tante gioie e tante gratificazioni. In questa foto c'è tutto l'affetto che provavi per me e che io ho sempre ricambiato. Senza di Te nulla sarebbe stato così e domani il mio concerto al Grace di Lodivecchio, vicino a San Colombano dove mi invitavi sempre e ci sono venuto troppo poco, sarà dedicato a Te, Alberto mio caro. Ti vorrò bene sempre... Saluta tutti quelli che abbiamo amato insieme. Hendrix su tutti.” ❤️Gg
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SABATO POMERIGGIO
Interprete: Claudio Baglioni
Etichetta: RCA Italiana
Catalogo: TPL1 1161
Data di pubblicazione: Luglio 1975
Matrici: EKAY 28592/EKAY 28593
Supporto:vinile 33 giri
Tipo audio: Stereo
Dimensioni: 30 cm.
Facciate: 2
Note: Copertina di Antonio Dojmi da un'idea di Paola Massari - Busta interna con una fotografia e un testo poetico dell'artista / Registrato da Franco Finetti / Distribuito da RCA Italiana - Roma
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BRANI
Lato A
ASPETTARE...
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
CARILLON
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
ALZATI GIUSEPPE
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
POSTER
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Musicisti: Mario Scotti (basso)
TUTTO QUA!
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
DOREMIFASOL
Autori: Claudio Baglioni
Lato B
LAMPADA OSRAM
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
2 1 X
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Musicisti: Franco Finetti (cuica) , Gianni Oddi (flauto)
SISTO V
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
IL LAGO DI MISURINA
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Musicisti: Coro A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini) (cori) , Lamberto Pietropoli (direzione coro)
...ED ASPETTARE
Interpreti: Schola Cantorum Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
SABATO POMERIGGIO
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Musicisti: Mario Scotti (basso)
PRODUTTORE
Antonio Coggio
ARRANGIATORE
Luis Enriquez Bacalov
EDIZIONI MUSICALI
RCA Musica
MUSICISTI
Luis Enriquez Bacalov sintetizzatore Fender
Luis Enriquez Bacalov piano elettrico
Luis Enriquez Bacalov campanelli
Luis Enriquez Bacalov telefono
Luis Enriquez Bacalov piano
Luis Enriquez Bacalov cembalo
Luis Enriquez Bacalov spinetta
Luis Enriquez Bacalov macchine da scrivere
Luis Enriquez Bacalov organo Hammond
Luis Enriquez Bacalov celesta
Luis Enriquez Bacalov piano stonato
Luis Enriquez Bacalov insoliti strumenti
Claudio Baglioni chitarra
Massimo Buzzi percussioni
Massimo Buzzi batteria
Enrico Ciacci chitarra folk
Enrico Ciacci chitarra classica
Enrico Ciacci chitarra 12 corde
Luciano Ciccaglioni chitarra elettrica
Luciano Ciccaglioni mandola
Luciano Ciccaglioni chitarra classica
Luciano Ciccaglioni chitarra 12 corde
Luciano Ciccaglioni chitarra folk
Luciano Ciccaglioni mandolino
Ciro Cicco batteria
Ciro Cicco tamburello
Ciro Cicco bongo
Ciro Cicco grancassa
Ciro Cicco tumbas
Antonio Coggio organo
 I Cantori Moderni di Alessandroni coro
Piero Ricci basso elettrico
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tarditardi · 2 years
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Domina Coral Bay e The Beach a Sharm: una fuga al caldo con show da non perdere
Anche in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo, Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh, offre tutto ciò che serve (e molto di più) per una esclusiva vacanza invernale al caldo. Il Mar Rosso, a poche ore di volo dall'Italia (4 da Milano e 3 da Roma), è un paradiso che i turisti italiani negli anni hanno imparato ad amare e possono frequentare anche in questo periodo.
Se viaggiare per turismo in alcune zone del mondo oggi non è possibile, il Corridoio Turistico Covid Free tra Italia con Sharm El Sheikh e Marsa Alam resta aperto. Lo conferma Viaggiare Sicuri, il sito ufficiale del Ministero degli Esteri dedicato alla Salute in Viaggio a questo link: http://www.viaggiaresicuri.it/approfondimento/saluteinviaggio/coronavirus/Corridoi-Turistici
Chi ha voglia di regalarsi o regalare una fuga invernale al Domina Coral Bay deve però fare presto, perché l'immenso resort è quasi completamente esaurito, come del resto aveva previsto nello scorso novembre Enrico Toniazzi, Group CEO di Domina.
Dopo la riapertura dei corridoi turistici tra Italia e Mar Rosso il flusso di prenotazioni non si è mai arrestato e turisti di tutto il mondo, non certo solo italiani, continuano a scegliere Domina per la qualità assoluta della sua offerta turistico alberghiera. Offerte speciali dedicate ai turisti italiani sono disponibili su Domina.it, via mail [email protected]  o chiamando lo 0283451600.
Le feste al Domina Coral Bay sono decisamente magiche. Ad esempio, al The Beach,  nuovo spazio creato e gestito da professionisti italiani della ristorazione e dell'intrattenimento, oltre a una mare da sogno e a cucina d'eccellenza, c'è un cast artistico di livello assoluto, formato da ben 24 artisti (ballerini, performer) e 6 cantanti.
Tra loro, come special guest, ecco Eliza G, cantante italiana semifinalista a The Voice Italy nel 2019 molto amata in tutto il mondo e Saint Paul Dj.  Giovanni Ciacci e Claudia Peroni, da sempre amici di Domina, presentano i vari show da vivere in famiglia o con gli amici. La parte riservata agli eventi serali di The Beach oggi è dotata di un grande tendone trasparente in grado di ospitare 500 persone. Riassumendo, i dinner show al The Beach, a cura di Glamour Show, sono da non perdere.
COS'E' DOMINA CORAL BAY
Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh, in Egitto, sul Mar Rosso, è un immenso resort italiano, uno dei più grandi al mondo (oltre 1,2 milioni di mq e circa 2.500 camere). Dà lavoro a 1500 persone, tra cui molti manager italiani. Domina Coral Bay è in Egitto, ma è anche una grande isola felice, un vero paradiso a poche ore di volo dall'Italia. Si sviluppa su una spiaggia privata lunghissima (1.8 km), ed al suo interno si trova di tutto: 8 alberghi, 3 ristoranti a Buffet, 7 ristoranti à la carte, 3 ristoranti sulla spiaggia, un Beach Club, un Casinò, l'unico Diving Center con molo privato di tutta Sharm, la più grande SPA di tutto il Sinai e moltissimo altro.
The Beach sul sito Domina Coral Bay
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luha2013 · 3 years
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Adriano Celentano
Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) è un cantautore, showman, attore, regista, sceneggiatore, compositore, montatore e autore televisivo italiano. È stato soprannominato il Molleggiato per il suo peculiare modo di ballare.
Adriano Celentano nasce il 6 gennaio 1938 a Milano, nel quartiere di Greco, , in via Cristoforo Gluck 14, dove trascorre i primi anni della sua vita. I genitori, Leontino Celentano e Giuditta Giuva, sono originari di Foggia e si sono trasferiti prima in Piemonte e poi in Lombardia per cercare lavoro; fratello di Rosa (morta nel 2003), Alessandro (1920 - 2009), e Maria (1923 - 2012), viene chiamato Adriano in ricordo della terza sorella, Adriana, morta di leucemia nel 1934 a 9 anni. Lascia presto la scuola, dopo aver completato solo le elementari, e incomincia a fare diversi mestieri tra cui, per ultimo, quello di orologiaio in un negozio di via Correnti.
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Da adolescente comincia a interessarsi alla musica, in particolare al rock and roll come molti altri giovani italiani del periodo, lo scopre nel 1955 con l'arrivo in Italia del film Il seme della violenza nella cui colonna sonora c'è una canzone intitolata Rock Around the Clock, cantata da Bill Haley, che spinge Celentano a decidere di voler diventare un cantante di rock'n'roll. Con quattro suoi amici forma un gruppo, i Rock Boys, composto dai tre fratelli Ratti: Franco alla chitarra, Marco al basso, Giancarlo alla batteria e Ico Cerutti (torinese trasferito da poco a Milano con la famiglia) alla seconda chitarra.
Alla fine del 1956 il gruppo conosce al teatro Smeraldo di Milano un complesso di rock'n'roll che arriva da Roma, un gruppo di fratelli guidati dal futuro Little Tony, con Alberto bassista e Enrico chitarrista; quest'ultimo si mette subito in evidenza per le capacità in tecnica musicale. Anni dopo, Celentano ritroverà Antonio Ciacci, diventato nel frattempo Little Tony, con cui dividerà il secondo posto al Festival di Sanremo del 1961 con 24 mila baci. Intanto si aggiunse ai Rock Boys il pianista Enzo Jannacci, proveniente dai Rocky Mountains (il gruppo che accompagnava Tony Dallara), che venne presentato a Celentano da Pino Sacchetti, saxofonista amico di Jannacci ed entrò poi nel gruppo. In questi primi spettacoli, Celentano mischia alle canzoni intermezzi di cabaret (con l'imitazione di Jerry Lewis) e di ballo: lascia ai musicisti lo spazio per suonare, mentre lui balla in maniera dinoccolata e snodata. Qui conosce un ballerino professionista, Alberto Longoni, che si esibisce sia con il nome d'arte di Jack La Cayenne che con quello di Torquato il Molleggiato.
Nel 1957 il ballerino campione del mondo Bruno Dossena organizza un festival rock and roll e danze jazz italiano a Milano ("1º festival del Rock and Roll e Danze Jazz"), evento che proseguirà negli anni successivi, ma senza ballerini, a Genova (1958), San Severino Marche (1959), Ancona (1960), Roma (1961), Verona (1962), Bologna (1963) e nell'edizione flop di Firenze del 1964. La prima edizione si era tenuta il 18 maggio 1957 al Palazzo del Ghiaccio di Milano e vi parteciparono vari gruppi oltre ai "Celentano and his Rock Boys" come Duo Corsaro , la Swing Parade, e la Original Lambro Jazz Band (che all'epoca spopolava all'Arethusa e altri noti locali dell'ambiente meneghino).
Annunciato in cartellone sia come Jack la Cajenne che come Torquato il Molleggiato, Alberto Longoni resta fuori dal Palazzo del Ghiaccio perché, prima dell'inizio della manifestazione, era uscito per un caffè, poiché la polizia aveva bloccato gli ingressi a causa della folla incontenibile; Celentano, che canta dei brani in un personalissimo inglese e balla come lui, diviene per tutti Il Molleggiato, e Jack La Cayenne smette di usare questo pseudonimo.
Il successo fu tale che i giornali del giorno dopo parlarono del nuovo divo con note di merito per il gruppo acrobatico "Dossena's Rock Ballett". La Notte del 19 maggio 1957 riferì, nella sezione cronaca, dei tafferugli avvenuti al Palazzo del Ghiaccio, che avevano richiesto l'intervento della polizia e causato un ritardo di due ore all'inizio della manifestazione, titolando: Palazzo del Ghiaccio devastato dal nuovo divo del rock'n'roll, mentre sul Corriere della Sera, Giorgio Bocca scrisse un articolo molto duro contro la nuova moda giovanile importata dall'America.
Sempre nel 1957 Celentano conosce Miki Del Prete, che negli anni diventa uno dei suoi più preziosi collaboratori, nonché autore di alcuni testi di canzoni. I due si incontrano quando Miki riesce a organizzare due settimane di ingaggio per la star del festival del Rock and Roll italiano, nell'estate del 1957, una al Morgana di Sanremo e una al Muretto di Alassio. Celentano e i Rock Boys cantano senza compenso in denaro, in cambio di due settimane di villeggiatura gratuita.
Tra il pubblico del festival erano presenti discografici come Walter Guertler e il Maestro Ezio Leoni, che proposero a Celentano un contratto discografico per una delle etichette dello stesso Guertler, la Music, che poi pubblicò nella primavera del 1958 le prime incisioni di Celentano, una serie di brani di rock'n'roll americani incisi su quattro 45 giri e poi raccolti su due extended play di scarso successo, fino a diventare delle vere e proprie rarità discografiche. In queste prime incisioni, Guertler preferisce che il cantante incida cover di rock'n'roll americani: Rip it up, Jailhouse rock, Tutti frutti e Blueberry hill, tralasciando le composizioni in italiano; Rip it up, la prima incisione di Celentano, vende circa millecinquecento copie sull'onda del successo al festival, ma i brani seguenti, successi di Elvis Presley, non vanno meglio, tanto che Gurtler teme di aver mal riposto le sue speranze e, visto l'insuccesso, decide di dirottare il cantante alla sua nuova etichetta, la Jolly.
Con la collaborazione del maestro Ezio Leoni, arrangiatore, direttore artistico e responsabile del repertorio della Jolly, Celentano riscuote i suoi primi successi. Nel gennaio del 1959 viene pubblicata Ciao ti dirò, la canzone con cui Celentano aveva partecipato due anni prima al festival del rock'n'roll italiano; il disco che però riscuote successo è Il ribelle, che è anche il primo brano scritto da Celentano (per la musica, in collaborazione con Leoni).
«È in pieno svolgimento una delle tante kermesse canore di questo invidiabile paese. Walter Guertler, che ha convinto il recalcitrante Adriano a partecipare, attende tremulo tra le quinte, ma già pregusta l'esplosione. La TV trasmette lo spettacolo in ripresa diretta. Adriano, arrivato in città con la sua Alfa Romeo Giulietta Sprint carica di amici, è calmissimo. Alle 22 e 50 precise oltre dieci milioni di telespettatori vengono colti dal più irrefrenabile degli entusiasmi per lo scatenato giovanotto che prende a chitarrate “Il tuo bacio è come un rock”. Adriano stravince il festival e ottiene anche il secondo posto. Più tardi, con l'amabile sfrontatezza del trionfatore, dirà che, se avesse potuto cantare tre canzoni anziché due, avrebbe ottenuto anche il terzo. (…) In una settimana “Il tuo bacio è come un rock” tocca le trecentomila copie. Da caso milanese, il giovanotto diventa caso nazionale, il suo volto di mansueto gorilla è entrato di prepotenza nei bar e nei tinelli di tutta la penisola, il suo cognome è già familiare. Da quel fatidico tredici luglio Adriano comincia a ricevere cinquecento lettere al giorno, che poi aumenteranno. Alla fine del 1959, Federico Fellini lo chiama perché interpreti se stesso ne "La dolce vita"».
L’etichetta Jolly fece incidere il brano “IL TUO BACIO È COME UN ROCK” - il disco venne stampato in 16.000 copie. Il disco vende, nella prima settimana, ben 298.677 copie, arrivando in prima posizione in classifica per tre settimane (come riportano i dati di Musica e dischi di quell'anno). Il lato B del disco, I ragazzi del juke-box, è anche il titolo del film dello stesso anno, a cui Celentano partecipa; il soggetto e la sceneggiatura del film sono degli stessi autori del testo della canzone, Piero Vivarelli e Lucio Fulci, assieme a Vittorio Vighi; Fulci è pure regista della pellicola.
Nello stesso anno si ha la prima collaborazione tra Celentano e Mina la quale incise un 45 giri con la canzone Vorrei sapere perché, un rock'n'roll scritto per lei da Celentano e Leoni, con il testo di Piero Vivarelli e Lucio Fulci. Dopo avere esordito come cantante nel film I frenetici nel 1956 nel quale aveva cantato la sigla dei titoli iniziali nella versione distribuita in Italia, nel 1959 recita nei suoi primi film, I ragazzi del juke-box (regia di Lucio Fulci e musiche di Ezio Leoni); il titolo è quello della canzone sul retro di Il tuo bacio è come un rock, e tra gli interpreti di quello che è, a tutti gli effetti, un musicarello ante litteram, ci sono anche Fred Buscaglione, Betty Curtis e Tony Dallara.
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Da inizio 1960 compare nel film di Federico Fellini La dolce vita, girato fra primavera ed estate 1959, interpretando se stesso mentre canta una sua canzone in un locale romano.
A tutt’ora Celentano non ha ancora inciso nessun “album” quindi un 33 giri; ma ci pesa l’etichetta indipendente AGP - che propone al “molleggiato” di avere un album completo. Per il primo 33 giri, Adriano Celentano con Giulio Libano e la sua orchestra, raccolta di alcuni brani già pubblicati su 45 giri e con due soli inediti, Personality e Il mondo gira, che vengono pubblicati contemporaneamente su singolo. Dello stesso periodo è anche un disco inciso in coppia con la cantante Anita Traversi, contenente le canzoni Piccola e Ritorna lo shimmy. Sempre nel 1960 arriva il grande successo del 45 giri Impazzivo per te che, nonostante non superi il terzo posto come posizione massima, resta in classifica per sette mesi. Il 30 novembre viene pubblicato Furore, il secondo album, che contiene due inediti che non verranno stampati su 45 giri, (poiché Celentano per i 33 giri era sotto contratto con AGP, mentre con la Jolly per i 45 giri, (Serafino campanaro, noto anche nell'interpretazione di Mina, e Hei Stella, inciso anche da I Due Corsari).
A febbraio del 1961 partecipa al Festival di Sanremo, ma è ancora militare e gli viene firmata una dispensa speciale dal ministro della difesa, Giulio Andreotti. Al festival in coppia con Little Tony presenta 24 mila baci (scritta da Pietro Vivarelli e Lucio Fulci su una musica di Ezio Leoni e Celentano); qui Adriano scandalizza il pubblico voltandogli le spalle, e girandosi solo dopo il cambio di tempo dell'orchestra, ma la sua 24 mila baci arriva seconda, pur arrivando prima in classifica per cinque settimane e vendendo nelle settimane successive mezzo milione di copie, per Celentano sarà l’ultimo disco con AGP.
L'attività cinematografica continua come regista con il film Super rapina a Milano del 1964, in cui recitano anche molti membri del suo entourage, noto come il Clan; partecipa poi ad altre produzioni come attore, principalmente film musicali, nel 1969 recita come protagonista nel film Serafino di Pietro Germi; il film narra la storia di un ragazzo di campagna e dei suoi problemi con un'eredità e con l'ambientamento alla modernità, tematica sempre cara a Celentano fin dai suoi esordi come cantante; la critica non accoglie particolarmente bene il film, ma il pubblico premia la pellicola con un grande incasso, rendendolo uno dei maggiori successi italiani di quell'anno.
C'era una volta il "Clan" è il titolo di una canzone di Gaber del 1968, dove il cantautore descrive, in maniera ironica, la fine ingloriosa, tra avvocati e citazioni in tribunale, dell'esperienza del Clan, una delle idee di Celentano che, passando poi dalla fase progettuale alla messa in pratica, si sono rivelate difficili da realizzare. Il Clan Celentano nasceva dall'esigenza di liberarsi dalle imposizioni che la Jolly faceva al cantante, da un lato continuando a pubblicare 45 giri, a volte riciclando le stesse canzoni (nel 1962, ad esempio, stampano nuovamente 24000 baci con sul retro Il tuo bacio è come un rock) o impedendogli di usare i musicisti con cui suonava abitualmente dal vivo nei dischi; confrontandosi con Ricky Gianco (che vive problemi analoghi alla Ricordi) e con altri amici come Memo Dittongo, Beretta e Del Prete, decise di creare una propria etichetta discografica, che coinvolga i suoi amici musicisti e che scopra anche nuovi talenti, ispirandosi in una certa misura al Rat Pack di Frank Sinatra. Il 1º maggio 1962 viene pubblicata "Stai lontana da me" (musica di Bacharach, testo di Mogol), canzone con cui nasce ufficialmente il Clan Celentano, e con cui Celentano partecipa al Cantagiro; in questa manifestazione, pur in testa, si ritira a causa di un presunto incidente al piede e salta alcune tappe ma, nonostante ciò, vince ugualmente, e la vittoria contribuisce al successo del 45 giri (disco tris che contiene anche Sei rimasta sola e Amami baciami), che arriva prima in classifica per 12 settimane dal 16 giugno e vende un milione e trecentomila copie.
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Il Clan è molto più di una casa discografica: è una sorta di comune artistica in cui Celentano, che in quel periodo vende centinaia di migliaia di copie per ogni 45 giri, riunisce parenti (come il nipote Gino Santercole o la fidanzata dell'epoca Milena Cantù) e vecchi amici come Ricky Gianco, Miki Del Prete, Luciano Beretta, i Ribelli, Detto Mariano. Contemporaneamente si dedica alla ricerca di nuovi talenti: ricontatta il vecchio amico e compagno nei Rock Boys, Ico Cerutti, che incide alcuni 45 giri, chiama il suo amico conosciuto durante il servizio militare, Detto Mariano, come arrangiatore ufficiale, e mette sotto contratto giovani sconosciuti come Don Backy, Pilade, Natale Massara, Ugolino; spesso questi artisti vengono fatti incidere con pseudonimi.
La causa con la Jolly terminerà solo nel marzo del 1965, con la vittoria di Celentano che verrà quindi assolto dall'accusa e non dovrà pagare alcuna penale. L'esperienza del Clan dura però appena sei anni, uccisa dagli atteggiamenti dispotici del leader, da infiniti problemi contrattuali e anche dalle ambizioni di successo personale dei singoli artisti; in alcuni casi come Ricky Gianco o i Ribelli il distacco è indolore, mentre in altri si accompagna a vicende giudiziarie come il caso di Don Backy; dopo la separazione con Don Backy il Clan incomincerà a ridurre la sua attività di lancio di nuovi cantanti, fino a distribuire, nell'ultimo periodo, solamente le produzioni di Celentano e di Claudia Mori.
Il 4 dicembre 1965 il singolo “La festa” raggiunge la prima posizione per cinque settimane. Vendendo 451 mila copie (questo disco è stato inciso su etichetta AGP - poiché il contratto prevedeva l’incisione di due lavori, infatti poi arriva il 33 giri. Anche durante il periodo del Clan i successi continuano: nel 1962 vince il Cantagiro con "Stai lontana da me", seguita dall'incisione di Pregherò (versione italiana di Stand by Me di Ben E. King, ma stranamente firmata da Gianco e Don Backy) che arriva in prima posizione per cinque settimane: è il suo primo testo che affronta tematiche religiose, che presto diventeranno una consuetudine (nel giro di tre anni incide Ciao ragazzi e Chi era lui).
Nel 1966, dopo cinque anni, Celentano decide di tornare al Festival di Sanremo: la canzone, Il ragazzo della via Gluck, presentata in coppia con il Trio del Clan (composto da Pilade, Cerutti e Santercole), si classifica agli ultimi posti, non riuscendo a qualificarsi per la serata finale: avrà però un importante successo di vendite, diventando (insieme con Azzurro) una delle sue canzoni più note, anche per il testo di Del Prete e Beretta, che racconta molti particolari dell'infanzia e dell'adolescenza di Celentano, e affrontando per la prima volta il tema dell'ecologia e della speculazione edilizia, che da qui in avanti diventerà una delle tematiche ricorrenti del cantante.
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Celentano in realtà avrebbe dovuto partecipare al festival con un'altra canzone, Nessuno mi può giudicare, di cui registrò anche il provino ma, non convinto del risultato, optò per Il ragazzo della via Gluck; a questa canzone, qualche mese dopo, l'amico Gaber diede una risposta, in una canzone il cui protagonista cercava una casa per andare ad abitare con la sua sposa e non la trovava, perché a causa del piano verde della città abbattono tutte le case per creare dei prati (è La risposta al ragazzo della via Gluck).
Il ragazzo della via Gluck suscitò l'interesse di Pier Paolo Pasolini che progettò di trarre un film dal racconto della canzone con Celentano protagonista, per sviluppare l'aspetto della civiltà urbana che stava distruggendo la cultura contadina. Il regista e Celentano si incontrarono spesso; il progetto però non andò in porto. Mondo in mi 7ª, di pochi mesi successiva, continua questo filone a metà tra la protesta e la predica: scagliandosi contro i vari mali del secolo. Celentano ha qui l'idea di abbinare al testo di Mogol, Beretta e Del Prete una melodia basata su un solo accordo, appunto il mi 7ª. Nel frattempo è entrato nel Clan come autore un giovane avvocato astigiano, Paolo Conte che esordisce nel 1966 con la canzone inserita come retro di Il ragazzo della via Gluck, intitolata Chi era Lui (il testo di Mogol e Del Prete parla di Gesù); - questa canzone uscirà su etichetta AGP (per la conclusione di contratto). Conte scriverà poi (in collaborazione con il maestro Michele Virano) le musiche dei due successi degli anni successivi: il primo è La coppia più bella del mondo del 1967, dove il testo di Beretta e Del Prete elogia il matrimonio e la vita di coppia con gli ormai consueti toni predicatori (che si attirano le accuse di antidivorzismo), mentre la musica si trasforma da un'introduzione lenta a un valzer da balera. Il secondo brano, del 1968, è Azzurro che arriva primo in classifica per quattro settimane con musiche di Conte e testi di Pallavicini. Il 45 giri che la contiene è uno dei rari casi in cui anche la canzone sul lato B è famosissima: si tratta di Una carezza in un pugno, una musica scritta da Santercole per lo zio insieme con Nando de Luca, con un testo di Beretta e Del Prete noto anche per un clamoroso errore grammaticale (Ma non vorrei che tu/ a mezzanotte e tre/ stai già pensando a un altro uomo...). Dopo la chiusura, nel 1975 dell’etichetta AGP; i diritti vengono comprati dalla C.G.D. - Ma solo nel 1983 la Clan acquisterà gli interi diritti.
In ambito musicale, i primi anni settanta vedono Adriano quasi costantemente in classifica con brani come Viola (che anni dopo verrà interpretata in duetto con Ivano Fossati), Sotto le lenzuola (ultima canzone con la quale partecipa al Festival di Sanremo nel 1971), ed Er più, scritta da Carlo Rustichelli. Il 1972 è l'anno di un nuovo successo ecologista, Un albero di trenta piani, in cui Celentano attacca la speculazione edilizia e l'inquinamento, prendendosela in particolare, nel finale della canzone, con il grattacielo Pirelli di Milano (che ha, appunto, trenta piani); tradotta in spagnolo con il titolo Un arbòl de 30 pisos (sul retro vi è Ready teddy) ottiene molto successo anche sul mercato iberico e latinoamericano.
La canzone è contenuta in un LP, I mali del secolo, dove ogni traccia affronta un problema sociale (dalla droga alla crisi della famiglia); al disco collabora come corista Giuni Russo. Ma è con Prisencolinensinainciusol, pubblicato il 3 novembre del 1972, uno stranissimo brano in lingua "celentanesca", cantato con suoni sconclusionati pseudo-inglesi che conquista un primato mondiale: la canzone, infatti (considerata da Celentano il primo rap italiano, il seme del rap, come ha definito la canzone in un rifacimento del 1994), entra in classifica negli Stati Uniti (al settantesimo posto) prima che in Italia, nel giro di un mese negli Stati Uniti il brano si posiziona (al cinquantesimo posto).
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Nel 1995 i fratelli Visnadi, all'epoca compositori e produttori di musica house, remixano su commissione il brano in diverse versioni. Una di esse viene pubblicata qualche anno più tardi anche nella raccolta "Unicamente Celentano" e Adriano la esegue da Fabio Fazio su RAI TRE a Che tempo che fa. Prisencolinensinainciusol è stata reinterpretata dal Molleggiato in una puntata del programma Francamente me ne infischio in coppia con Manu Chao e Piero Pelù. Il pezzo è stato reinterpretato anche dalla cantante e attrice Tosca nel suo album in diverse lingue Il suono della voce.
Nel 1973 annuncia la sua partecipazione al Festival di Sanremo, con il brano L'unica chance ma all'ultimo momento accusa una gastrite e si ritira con un telegramma che spedisce agli organizzatori aggiungendo che forse a fargli venire la gastrite è stato il modo in cui sono stati trattati alcuni cantanti popolari esclusi dalla gara e conclude scusandosi se questo festival sarà più pallido del solito per la mancanza della sua presenza. Il brano riscuote meno successo di altri, al contrario del 45 giri del 1974, Bellissima.
Dopo altri successi, Ti avrò nel 1978 e Soli nel 1979, con l'occasione dell'uscita del disco dal vivo effettua nuovamente un tour negli stadi (45 000 persone al Comunale di Torino, 65 000 al San Paolo di Napoli e 50 000 allo stadio di Rimini). Alla fine del decennio però, come Mina, anche Celentano decide di chiudere con i concerti: fino al 1994 (anno del tour europeo) non effettuerà più tournée.
A quel punto Celentano è lanciato anche come attore ma non prende parte a un gran numero di produzioni e fino al 1978 girerà al massimo due film all'anno (in alcuni non avendo il ruolo del protagonista). Durante questo periodo lavora con registi affermati come Dario Argento (in Le cinque giornate) e attori come Anthony Quinn (in Bluff - Storia di truffe e di imbroglioni), a conferma della sua crescente abilità di attore. Nel 1974 Celentano dirige, scrive, sceneggia, interpreta e produce Yuppi du; anche in questo caso la canzone che prende il titolo dal film, scritta dal solo Celentano, è un successo. I film che Celentano, Ornella Muti ed Eleonora Giorgi faranno saranno incisi su bobina “Cineritz” di AGP.
** CONTINUA **
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tmnotizie · 5 years
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CAGLI – “Questo luogo per me è importantissimo. Sono molto legato a Cagli perché mi ha permesso di riempire tanti cassetti di ricordi e di emozioni che metto nel mio lavoro. Rappresenta il tempo in cui ho potuto pensare e vedere con calma, grazie anche alle persone che ho avuto intorno, che mi hanno insegnato il dialogo. Oggi siamo incollati ai social, che anch’io uso tanto, ma ciò che voi giovani dovete costruire sono i contenuti. Quello che mi ha sorpreso di tutti i grandi con cui ho lavorato, dalle star del cinema alle top model, è la forte dedizione al lavoro, la determinazione ed il lavoro fatto su se stessi. Dovete avere un desiderio forte di continuare a cercare, guardando innanzitutto dentro di voi, prima che fuori. Il successo lo determinate voi, non il mondo esterno”.
E’ l’esortazione di Simone Guidarelli, uno dei più importanti stylist e fashion editor italiani (ha realizzato numerosissime copertine per Vanity Fair, Glamour e Harper’s Bazar ed è stato consulente all’immagine di modelle e attrici tra cui Nicole Kidman, Eva Erzigova, Monica Bellucci, Lindsay Lohan) ai 271 diplomati con 100/100 del territorio provinciale (di cui 78 con lode) presenti al Teatro comunale di Cagli per l’evento “La sfilata dei 100”, promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con il Comune di Cagli, l’istituzione Teatro Comunale di Cagli diretta da Sandro Pascucci, l’Ufficio scolastico provinciale, l’Istituto tecnico “Bramante – Genga” di Pesaro e la Pro loco di Cagli.
Intervistato dal giornalista del Tg3 Massimo Veneziani, l’ospite d’onore della serata, “cagliese doc” come lo ha definito il sindaco Alberto Alessandri nel suo saluto, ha raccontato vari aneddoti della sua attività, che da oltre 20 anni si svolge a Milano e che lo vede spesso in giro per il mondo. “Mi sento forte dentro – ha poi aggiunto – di questa mia origine cagliese, è come una ciambella in mezzo all’oceano, quanto torno i miei amici e la mia famiglia sono qua”.
L’importanza del viaggiare e fare esperienze, ma anche delle radici è stata sottolineata dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini. “E’ giusto che facciate conoscenza del mondo – ha detto ai giovani – ma è importante che torniate con la vostra ricchezza per costruire il vostro futuro qui da noi”.
La serata, condotta da Patrizia Paoloni dell’Ufficio Pubblica istruzione della Provincia insieme agli studenti del corso “Gestione eventi pubblici e privati” dell’Itet “Bramante – Genga” (coordinati dalla dirigente scolastica Anna Gennari e dai docenti Roberto Paolucci e Alessandro Piergiovanni), ha visto anche gli interventi della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Marcella Tinazzi (che ha espresso gratitudine agli studenti eccellenti evidenziando come il loro successo rappresenti una conferma della capacità degli insegnanti e di tutto il personale scolastico di fare una buona scuola) e del consigliere regionale Gino Traversini (che ha evidenziato una serie di opportunità offerte dalla Regione Marche sui versanti dell’alta formazione, borse di ricerca, accompagnamento al lavoro, corsi all’estero, indicate anche nel sito istituzionale).
Nel corso dell’evento (suddiviso in due distinti appuntamenti in considerazione della location e dell’elevato numero di partecipanti e accompagnatori), si è esibito lo studente Gianmarco Primavera con la canzone “La vita ti dà” di cui è autore, vincitrice di un premio assegnato dall’Università di Camerino, così come un altro momento musicale molto apprezzato è stato quello che ha visto esibirsi al pianoforte e sax Donato Suriano e Graziano Pennacchini, rispettivamente docente ed ex docente del “Bramante – Genga”. Ogni appuntamento è stato aperto da un video realizzato dagli studenti del “Bramante – Genga” con il coordinamento dell’insegnante Lorena Farinelli, mentre al termine dei due eventi è stato allestito un rinfresco dalla Pro loco di Cagli.
QUESTI I NOMI DEI 271 DIPLOMATI CON 100/100 di cui 78 con lode:
IIS A. “CECCHI” DI PESARO: Enrico Borra, Diego Cardellini, Giorgio Foschi, Marco Ticchi, Eleonora Baggiarini (con lode), Riccardo Panfilo (con lode), Alice Betti, Thomas Giannetta, Caterina Marzi, Nicola Paolinelli, Mattia Berluti, Marco Tonelli, Cecilia Borgogelli, Martina Sartini, Andrea Abbati.
IIS “DONATI” DI FOSSOMBRONE: Jessica Elia, Roberta Gargiulo, Zineb Outaibi, Noemi Andreoli, Asia Malipiero (con lode), Rebecca Ripalti (con lode), Arianna Sabbatucci, Sara Tenaglia, Hind El Holoui, Tommaso Paoloni (con lode), Linda Rondina (con lode), Maddalena Vedovi, Martina Farsetti, Ouxiang Jiang, Giuditta Rondinini.
IIS “MENGARONI” DI PESARO: Giorgia Aiudi, Veronica Scaini, Chiara Magro, Sofia Marini, Alyssa Ceccolini, Alice Garlati, Marco Sperindio, Jlayng Zhou, Gaia Fabbretti (con lode).
IIS “RAFFAELLO” DI URBINO: Giulia Carpineti, Greta Comedini (con lode), Beatrice Dellonte, Danilo Di Berardino (con lode), Anita Miale, Ada Antonioni, Clizia Mochi, Ilaria Ugoccioni (con lode), Ilaria Federici, Aurora Sani, Gaia Fabbri, Francesca Pia Iannone (con lode), Alessandra Matteucci, Maddalena Bigini (con lode), Laura Cappuccini (con lode), Valentina Casicci, Maria Vittoria Mari, Martina Mazzanti, Valeria Marchionni, Sofia Piccari, Alice Dini, Jennifer Diotalevi (con lode), Matteo Palma (con lode).
IIS “S.MARTA – BRANCA” DI PESARO: Marco Rossi, Massimo Tombari, Davide Mancini, Gloria Tittarelli, Iliria Urru, Concetta Potolicchio (con lode), Asia Maiello.
IO “DELLA ROVERE” DI URBANIA: Denis Angeli (con lode), Giada Pierucci (con lode), Alex Ragnucci, Michela Lani.
IO “MONTEFELTRO” DI SASSOCORVARO: Leonardo Muccioli, Matteo Marco Montanari, Jody Ravaioni, Andrea Segantini.
IPSIA “BENELLI” DI PESARO: Alberto Conti, Caterina Giunti, Alice Battisti (con lode), Samuele Giubilei (con lode), Andrea Scognamiglio, Daniela Arnone, Matteo Barbari, Giorgia Carloni.
ITET “BRAMANTE GENGA” DI PESARO: Dario Ciacci (con lode), Andrea Conti, Dmitrii Doroftei, Zaccaria Pettinelli, Federico Lunadei, Riccardo Tamburini, Alessandro Marcolini, Federico Ugolini, Sofia Pieri, Federico Sutera (con lode), Federico Tognacci, Sofia Galeazzi (con lode), Michele Marchionni, Irene Panici (con lode).
ITIS “MATTEI” DI URBINO: Lorenzo Rulli, Lorenzo Belfiore, Giulia Mencarelli, Andrea Mezzolani, Nicolò Papale, Camilla Penserini, Andrea Pierini, Antonio Emanuele Pepe, Gioele Pascucci, Anna Bresciani (con lode), Giada Giardini (con lode), Giacomo Sbrega (con lode), Lorenzo Vitalini (con lode), Matteo Alessandrini (con lode).
LICEO “STORONI” LA NUOVA SCUOLA” DI PESARO: Emma Giunta (con lode), Francesca Mattioli (con lode).
LICEO “MAMIANI” DI PESARO: Rebecca Fonti, Isabella Gori, Gloria Mazzolini, Alessio Moretti (con lode), Pietro Sanchioni (con lode), Jacopo Scavolini, Diego Vennarini, Giovanni Zagaria, Brian Bartolucci, Rachele Bonometto (con lode), Alice De Simone (con lode), Emma Urbinati, Pietro Carlotti (con lode), Filippo Ferri (con lode), Francesca Filippini, Virginia Tonelli (con lode), Sharon Cortese, Beatrice Faragona (con lode), Armanda Mehmeti, Raffaella Purcaro, Elisa Andreatini, Elena Arcangeli, Pamela Palillo, Elisa Vagnini (con lode), Mattia Damiani, Damiana Dradi, Giulia Ridolfi, Virginia Donati, Virginia Piastra, Anna Polidori, Laura Camilloni, Chiara D’Angelo, Luca Leonardi, Rita Sosta, Lucia Sperandio, Enrico Brunori (con lode), Laura Fuligno, Eleonora Piermaria, Martina Aiudi, Nikol Oleynykova, Alessia Talamelli, Nicole Santacà, Giulia Betti (con lode), Giulia Buscaglia, Sofia Errede (con lode), Christian Santangeli (con lode); Elena De Luca, Sara Gambini (con lode), Mauro Augusto Mondo, Veronica Olivieri, Maruia Luisa Prioli (con lode), Sara Curatolo (con lode).
LICEO “LAURANA BALDI” DI URBINO: Virginia Bastianelli, Benedetta Cecconi, Elena De Angeli (con lode), Maddalena Belelli (con lode), Giorgia Micci, Filippo Alessandroni (con lode), Riccardo Mainardi (con lode), Leonardo Sollazzo, Anna Carbonari, Matilde Dondi (con lode), Federico Sirocchi (con lode), Paolo Angelini, Tommaso Capomagi, Nicholas Pieretti (con lode), Giulio Traversa.
LICEO “MARCONI” DI PESARO: Danila Saltarelli (con lode), Giulia Lazzari, Giulia Saccomandi, Carlo Centis, Tommaso Costantini, Riccardo Cucchiarini, Valentina Moretti (con lode); Arianna Presepi (con lode), Mihai Daniele Hlatcu (con lode), Francesco Imperiale, Davide Marchesi, Gianmarco Miele, Beatrice Foglietta (con lode), Alessandro Mancini (con lode), Giovanni Mariani, Matteo Piunti, Federico Umbri, Giovanni Bartolucci, Ilenia Carboni (con lode), Giacomo cecchini, Agnese Galeazzi (con lode), Anita Gardi (con lode), Paola Grieco, Elia Malaventura.
LICEO “NOLFI APOLLONI” DI FANO: Chiara Fiorelli, Ivan Facenda, Aurora Pozzi, Emilia Verdini, Anna Lisa Zampa (con lode), Martina Broccoli (con lode), Rebecca Lanci (con lode), Veronica Orciari, Lara Sartini, Vittoria Tanfani, Alessia Mei, Sofia Gentili, Cristina Cicetti (con lode), Maud Natalucci (con lode), Tommaso Spadoni, Gian Marco Colombo, Laura Ester Marini, Ginevra Renga, Michela Sabbatucci, Rebecca Tonelli (con lode).
LICEO “SCUOLA DEL LIBRO” DI URBINO: Maya Bernacchia, Angelica Elise Vanni, Caterina Barcelli, Ettore Lombardi, Lilia Mauroner, Gabriel Paja, Jennifer Conti, Lorenza Longhi (con lode), Nicole Tempini, Alessio Dimo, Selene Colonna, Rachele Marini, Chiara Paci, Leonardo Pipicella, Sara Balassone, Matteo Cecconi, Sofia Zenobi (con lode).
LICEO “TORELLI” DI FANO – PERGOLA: Raja Abdoussi, Arturo Cesari, Lorenzo Gramolini (con lode), Tommaso Rondini, Margherita Cercolani, Costanza Piroddi, Chiara Frati (con lode), Sofia Bartocci, Samuele Ceccarelli, Giovanni Orazi, Marco Conenna (con lode), Eleonora Mucchietto (con lode), Elia Buoncompagni, Paolo Giombi (con lode), Francesco Ansuini.
POLO 3 DI FANO – Giulia Alessandroni (con lode), Giulio Zandri (con lode), Chiara Andreoletti, Veronica Vegliò, Alessia Cerreti, Francesca Di Renzo, Alessandro Rovinelli, Anna Massanelli, Alberto Nicolini, Luca Tergolina Gislanzon, Ioan Suldac, Laura Rosati, Gabriel Cerisoli.
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untitled42566 · 5 years
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Lo stylist e fashion editor Simone Guidarelli ai giovani: “La mia terra d’origine è stata fondamentale per il mio lavoro”
Evento al Teatro comunale di Cagli per festeggiare i 271 diplomati con 100/100 del territorio provinciale. L’ospite d’onore è stato intervistato dal giornalista del Tg3 Massimo Veneziani
CAGLI – “Questo luogo per me è importantissimo. Sono molto legato a Cagli perché mi ha permesso di riempire tanti cassetti di ricordi e di emozioni che metto nel mio lavoro. Rappresenta il tempo in cui ho potuto pensare e vedere con calma, grazie anche alle persone che ho avuto intorno, che mi hanno insegnato il dialogo. Oggi siamo incollati ai social, che anch’io uso tanto, ma ciò che voi giovani dovete costruire sono i contenuti. Quello che mi ha sorpreso di tutti i grandi con cui ho lavorato, dalle star del cinema alle top model, è la forte dedizione al lavoro, la determinazione ed il lavoro fatto su se stessi. Dovete avere un desiderio forte di continuare a cercare, guardando innanzitutto dentro di voi, prima che fuori. Il successo lo determinate voi, non il mondo esterno”.
E’ l’esortazione di Simone Guidarelli, uno dei più importanti stylist e fashion editor italiani (ha realizzato numerosissime copertine per Vanity Fair, Glamour e Harper’s Bazar ed è stato consulente all’immagine di modelle e attrici tra cui Nicole Kidman, Eva Erzigova, Monica Bellucci, Lindsay Lohan) ai 271 diplomati con 100/100 del territorio provinciale (di cui 78 con lode) presenti al Teatro comunale di Cagli per l’evento “La sfilata dei 100”, promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con il Comune di Cagli, l’istituzione Teatro Comunale di Cagli diretta da Sandro Pascucci, l’Ufficio scolastico provinciale, l’Istituto tecnico “Bramante – Genga” di Pesaro e la Pro loco di Cagli. Intervistato dal giornalista del Tg3 Massimo Veneziani, l’ospite d’onore della serata, “cagliese doc” come lo ha definito il sindaco Alberto Alessandri nel suo saluto, ha raccontato vari aneddoti della sua attività, che da oltre 20 anni si svolge a Milano e che lo vede spesso in giro per il mondo. “Mi sento forte dentro – ha poi aggiunto – di questa mia origine cagliese, è come una ciambella in mezzo all’oceano, quanto torno i miei amici e la mia famiglia sono qua”.
L’importanza del viaggiare e fare esperienze, ma anche delle radici è stata sottolineata dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini. “E’ giusto che facciate conoscenza del mondo – ha detto ai giovani – ma è importante che torniate con la vostra ricchezza per costruire il vostro futuro qui da noi”. La serata, condotta da Patrizia Paoloni dell’Ufficio Pubblica istruzione della Provincia insieme agli studenti del corso “Gestione eventi pubblici e privati” dell’Itet “Bramante – Genga” (coordinati dalla dirigente scolastica Anna Gennari e dai docenti Roberto Paolucci e Alessandro Piergiovanni), ha visto anche gli interventi della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Marcella Tinazzi (che ha espresso gratitudine agli studenti eccellenti evidenziando come il loro successo rappresenti una conferma della capacità degli insegnanti e di tutto il personale scolastico di fare una buona scuola) e del consigliere regionale Gino Traversini (che ha evidenziato una serie di opportunità offerte dalla Regione Marche sui versanti dell’alta formazione, borse di ricerca, accompagnamento al lavoro, corsi all’estero, indicate anche nel sito istituzionale).
Nel corso dell’evento (suddiviso in due distinti appuntamenti in considerazione della location e dell’elevato numero di partecipanti e accompagnatori), si è esibito lo studente Gianmarco Primavera con la canzone “La vita ti dà” di cui è autore, vincitrice di un premio assegnato dall’Università di Camerino, così come un altro momento musicale molto apprezzato è stato quello che ha visto esibirsi al pianoforte e sax Donato Suriano e Graziano Pennacchini, rispettivamente docente ed ex docente del “Bramante – Genga”. Ogni appuntamento è stato aperto da un video realizzato dagli studenti del “Bramante – Genga” con il coordinamento dell’insegnante Lorena Farinelli, mentre al termine dei due eventi è stato allestito un rinfresco dalla Pro loco di Cagli.
QUESTI I NOMI DEI 271 DIPLOMATI CON 100/100 di cui 78 con lode:
 IIS A. “CECCHI” DI PESARO: Enrico Borra, Diego Cardellini, Giorgio Foschi, Marco Ticchi, Eleonora Baggiarini (con lode), Riccardo Panfilo (con lode), Alice Betti, Thomas Giannetta, Caterina Marzi, Nicola Paolinelli, Mattia Berluti, Marco Tonelli, Cecilia Borgogelli, Martina Sartini, Andrea Abbati.
IIS “DONATI” DI FOSSOMBRONE: Jessica Elia, Roberta Gargiulo, Zineb Outaibi, Noemi Andreoli, Asia Malipiero (con lode), Rebecca Ripalti (con lode), Arianna Sabbatucci, Sara Tenaglia, Hind El Holoui, Tommaso Paoloni (con lode), Linda Rondina (con lode), Maddalena Vedovi, Martina Farsetti, Ouxiang Jiang, Giuditta Rondinini.
IIS “MENGARONI” DI PESARO: Giorgia Aiudi, Veronica Scaini, Chiara Magro, Sofia Marini, Alyssa Ceccolini, Alice Garlati, Marco Sperindio, Jlayng Zhou, Gaia Fabbretti (con lode).
IIS “RAFFAELLO” DI URBINO: Giulia Carpineti, Greta Comedini (con lode), Beatrice Dellonte, Danilo Di Berardino (con lode), Anita Miale, Ada Antonioni, Clizia Mochi, Ilaria Ugoccioni (con lode), Ilaria Federici, Aurora Sani, Gaia Fabbri, Francesca Pia Iannone (con lode), Alessandra Matteucci, Maddalena Bigini (con lode), Laura Cappuccini (con lode), Valentina Casicci, Maria Vittoria Mari, Martina Mazzanti, Valeria Marchionni, Sofia Piccari, Alice Dini, Jennifer Diotalevi (con lode), Matteo Palma (con lode).
IIS “S.MARTA – BRANCA” DI PESARO: Marco Rossi, Massimo Tombari, Davide Mancini, Gloria Tittarelli, Iliria Urru, Concetta Potolicchio (con lode), Asia Maiello.
IO “DELLA ROVERE” DI URBANIA: Denis Angeli (con lode), Giada Pierucci (con lode), Alex Ragnucci, Michela Lani.
IO “MONTEFELTRO” DI SASSOCORVARO: Leonardo Muccioli, Matteo Marco Montanari, Jody Ravaioni, Andrea Segantini.
IPSIA “BENELLI” DI PESARO: Alberto Conti, Caterina Giunti, Alice Battisti (con lode), Samuele Giubilei (con lode), Andrea Scognamiglio, Daniela Arnone, Matteo Barbari, Giorgia Carloni.
ITET “BRAMANTE GENGA” DI PESARO: Dario Ciacci (con lode), Andrea Conti, Dmitrii Doroftei, Zaccaria Pettinelli, Federico Lunadei, Riccardo Tamburini, Alessandro Marcolini, Federico Ugolini, Sofia Pieri, Federico Sutera (con lode), Federico Tognacci, Sofia Galeazzi (con lode), Michele Marchionni, Irene Panici (con lode).
ITIS “MATTEI” DI URBINO: Lorenzo Rulli, Lorenzo Belfiore, Giulia Mencarelli, Andrea Mezzolani, Nicolò Papale, Camilla Penserini, Andrea Pierini, Antonio Emanuele Pepe, Gioele Pascucci, Anna Bresciani (con lode), Giada Giardini (con lode), Giacomo Sbrega (con lode), Lorenzo Vitalini (con lode), Matteo Alessandrini (con lode).
LICEO “STORONI” LA NUOVA SCUOLA” DI PESARO: Emma Giunta (con lode), Francesca Mattioli (con lode).
LICEO “MAMIANI” DI PESARO: Rebecca Fonti, Isabella Gori, Gloria Mazzolini, Alessio Moretti (con lode), Pietro Sanchioni (con lode), Jacopo Scavolini, Diego Vennarini, Giovanni Zagaria, Brian Bartolucci, Rachele Bonometto (con lode), Alice De Simone (con lode), Emma Urbinati, Pietro Carlotti (con lode), Filippo Ferri (con lode), Francesca Filippini, Virginia Tonelli (con lode), Sharon Cortese, Beatrice Faragona (con lode), Armanda Mehmeti, Raffaella Purcaro, Elisa Andreatini, Elena Arcangeli, Pamela Palillo, Elisa Vagnini (con lode), Mattia Damiani, Damiana Dradi, Giulia Ridolfi, Virginia Donati, Virginia Piastra, Anna Polidori, Laura Camilloni, Chiara D’Angelo, Luca Leonardi, Rita Sosta, Lucia Sperandio, Enrico Brunori (con lode), Laura Fuligno, Eleonora Piermaria, Martina Aiudi, Nikol Oleynykova, Alessia Talamelli, Nicole Santacà, Giulia Betti (con lode), Giulia Buscaglia, Sofia Errede (con lode), Christian Santangeli (con lode); Elena De Luca, Sara Gambini (con lode), Mauro Augusto Mondo, Veronica Olivieri, Maruia Luisa Prioli (con lode), Sara Curatolo (con lode).
LICEO “LAURANA BALDI” DI URBINO: Virginia Bastianelli, Benedetta Cecconi, Elena De Angeli (con lode), Maddalena Belelli (con lode), Giorgia Micci, Filippo Alessandroni (con lode), Riccardo Mainardi (con lode), Leonardo Sollazzo, Anna Carbonari, Matilde Dondi (con lode), Federico Sirocchi (con lode), Paolo Angelini, Tommaso Capomagi, Nicholas Pieretti (con lode), Giulio Traversa.
LICEO “MARCONI” DI PESARO: Danila Saltarelli (con lode), Giulia Lazzari, Giulia Saccomandi, Carlo Centis, Tommaso Costantini, Riccardo Cucchiarini, Valentina Moretti (con lode); Arianna Presepi (con lode), Mihai Daniele Hlatcu (con lode), Francesco Imperiale, Davide Marchesi, Gianmarco Miele, Beatrice Foglietta (con lode), Alessandro Mancini (con lode), Giovanni Mariani, Matteo Piunti, Federico Umbri, Giovanni Bartolucci, Ilenia Carboni (con lode), Giacomo cecchini, Agnese Galeazzi (con lode), Anita Gardi (con lode), Paola Grieco, Elia Malaventura.
LICEO “NOLFI APOLLONI” DI FANO: Chiara Fiorelli, Ivan Facenda, Aurora Pozzi, Emilia Verdini, Anna Lisa Zampa (con lode), Martina Broccoli (con lode), Rebecca Lanci (con lode), Veronica Orciari, Lara Sartini, Vittoria Tanfani, Alessia Mei, Sofia Gentili, Cristina Cicetti (con lode), Maud Natalucci (con lode), Tommaso Spadoni, Gian Marco Colombo, Laura Ester Marini, Ginevra Renga, Michela Sabbatucci, Rebecca Tonelli (con lode).
LICEO “SCUOLA DEL LIBRO” DI URBINO: Maya Bernacchia, Angelica Elise Vanni, Caterina Barcelli, Ettore Lombardi, Lilia Mauroner, Gabriel Paja, Jennifer Conti, Lorenza Longhi (con lode), Nicole Tempini, Alessio Dimo, Selene Colonna, Rachele Marini, Chiara Paci, Leonardo Pipicella, Sara Balassone, Matteo Cecconi, Sofia Zenobi (con lode).
LICEO “TORELLI” DI FANO – PERGOLA: Raja Abdoussi, Arturo Cesari, Lorenzo Gramolini (con lode), Tommaso Rondini, Margherita Cercolani, Costanza Piroddi, Chiara Frati (con lode), Sofia Bartocci, Samuele Ceccarelli, Giovanni Orazi, Marco Conenna (con lode), Eleonora Mucchietto (con lode), Elia Buoncompagni, Paolo Giombi (con lode), Francesco Ansuini.
POLO 3 DI FANO – Giulia Alessandroni (con lode), Giulio Zandri (con lode), Chiara Andreoletti, Veronica Vegliò, Alessia Cerreti, Francesca Di Renzo, Alessandro Rovinelli, Anna Massanelli, Alberto Nicolini, Luca Tergolina Gislanzon, Ioan Suldac, Laura Rosati, Gabriel Cerisoli.
  Lo stylist e fashion editor Simone Guidarelli ai giovani: “La mia terra d’origine è stata fondamentale per il mio lavoro” Lo stylist e fashion editor Simone Guidarelli ai giovani: “La mia terra d’origine è stata fondamentale per il mio lavoro”
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chargrah · 5 years
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Matteo Ciacci
Matteo Ciacci   Matteo Ciacci   Captain Regent of San Marino Incumbent Assumed office 1 April 2018 Serving with Stefano Palmieri Preceded by Enrico Carattoni Matteo Fiorini Personal details Born 5 May 1990 Borgo Maggiore, San Marino Political party Civic 10 Alma mater University of Urbino
Matteo Ciacci(born 5 May 1990) is a Sammarinese politician and one of the…
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gazzettadimodena · 6 years
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È morto a 75 anni Enrico Ciacci, compositore, virtuoso della chitarra, fratello di Little Tony al quale trasmise la passione per il rock and roll... http://bit.ly/2tSwiFu
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peintraytb · 6 years
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Enrico Ciacci, morto il fratello chitarrista di Little Tony/ Lo aveva iniziato lui alla musica - https://youtu.be/HfttBFoLtz4
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ultimavoce · 6 years
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E' morto Enrico Ciacci, fratello di Little Tony, e chitarra del colossal "Per un pugno di dollari"
Si è spento oggi a Roma a #75anni il #chitarrista compositore #Enrico #Ciacci. Le parole del maestro Morricone e di Fiorello per ricordare il celebre musicista
Enrico Ciacci si è spento oggi a Roma, all’ospedale Gemelli, all’età di 75 anni. Lo ha comunicato con profondo dispiacere il suo manager e produttore di sempre Pasquale Mammaro. Ciuffo nero, pantaloni in pelle, giacca con le frange, occhiali scuri. Era riconoscibile nel suo stile Enrico, tanto quanto il suo fratellone Antonio Ciacci, che tutti ricordiamo con il nome d’arte di Little Tony. I…
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vinyl-artwork · 10 years
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Enrico Ciacci - L'oscurità, 1962.
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musicbabes · 11 years
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La Nuova Cricca - Mary di Pietro, Enrico Ciacci & Ivan Basilio, 1967.
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