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#Feste di Laurea
liveunict · 1 year
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Feste di laurea a Palermo: 3 consigli per un evento perfetto
Feste di laurea a Palermo: 3 consigli per un evento perfetto
Festa di laurea a Palermo: quando si tratta di preparare i festeggiamenti per il conseguimento del titolo universitario, gli studenti sembrano quasi sempre essere presi alla sprovvista. Infatti, anche coloro i quali hanno sempre avuto le idee chiare su come festeggiare, si sentono spaesati quando arriva il momento di organizzare tutto. Infatti, tra le procedure burocratiche e gli ultimi ritocchi…
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banished-away · 2 months
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moots italiani, ho una domanda per voi:
parlando coi ragazzini a lavoro, che faranno o hanno appena fatto la maturità, è saltato fuori che per celebrare adesso si usa fare festa, regalare fiori (e a volte le corone d'alloro come per la laurea) e relagare un "viaggio di maturità". io questa cosa non la ho mai sentita, ma loro insistono che è una tradizione che avevano anche i loro genitori, e essendo la mia famiglia un po' particolare non so se siamo noi quelli strani come al solito o se è una cosa recente/importata da altre zone d'italia/una differenza di classe sociale
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nonamewhiteee · 1 year
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ciao, ho indossato una camicia (rigorosamente celeste) dopo anni per una festa di laurea. ammetto che mi sentivo decisamente a disagio, sia per la camicia, sia perché ste feste mi mettono ansia e alla fine finisco sempre per passarle tra alcool,nicotina e solitudine. oggi è una giornata grigia e uggiosa, ma due giorni fa splendeva il sole e ne approfittava anche Iugo🌻🐢.
#me
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benzedrina · 1 year
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Solito giovedì, solito calcetto. Oggi due si stavano per menare e mi sarei goduto la scena dalla mia prospettiva perché sono persone che sopporto poco, poi li hanno divisi e la partita è finita. La cosa strana è che giocavano entrambi nella mia squadra.
Ho fumato un botto di erba, ho i polmoni a fuoco, ho bevuto qualche birra e sono tornato in macchina con amica storica e amico tossico che palesemente volevano scopare di prepotenza. Io manco lo volevo il passaggio. Ho la testa leggera, il sonno perso e devo comprarmi un ventilatore in questa casa.
Tra poco dovrebbero tornare un po' tutti quelli che conosco, stanno poco e poi forse ci rivediamo ad Agosto mentre io resto qui. A breve dovrei ricominciare a lavorare in qualche modo o da qualche parte. Torna anche amica fotografa che vuole mettermi in questo suo progetto fotografico, però vuole che ne faccia uno anch'io. Si è prenotata uno dei tre rullini analogici che devo consumare, stavolta vuole un pomeriggio con kimono e shibari. L'ho già legata due volte e il feeling con lei è molto alto.
Luglio è un mese del cazzo, fa caldo, si scopa male e poco e si suda un sacco, le birre sono sempre calde e i manga escono a rilento. Solitamente ricomincio a leggere (ieri ho finito la voce delle onde di Mishima in manco 2 giorni), sento le giornate in qualche modo vuote, con poca roba da riempire e il tempo che passa veloce e sono di nuovo a Settembre dove tutto rallenta fino a Gennaio.
A Luglio compio anche gli anni e delle feste che facevo ancora si parla, gli ultimi anni ho un po' lasciato perdere. Pensandoci, se la facessi quest'anno ci sarebbero altre persone ancora. Lo scorso anno il compleanno capitava a una festa di laurea in piscina. Fecero anche gli auguri a me ma io ero a bordo piscina mezzo rincoglionito, alzai il bicchiere vuoto e ringraziai, poi la tizia con cui stavo mezzo flirtando mi chiese se fossi gay, dissi di no e finii per ignorarla.
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fiordilota · 2 years
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In questa giornata, l'anno scorso, concludevo la mia carriera triennale con un bel 30. Quella stessa giornata il professore mi "appese" per la sessione di laurea successiva e tornai a casa con una faccia da funerale. Dissi a mia madre che poteva pure buttare tutto: feste, palloncini e cazzate varie non servivano, perchè neanche quella volta mi sarei laureata. Con una tesi fatta e tutti i miei castelli in aria completamente svaniti, incominciò uno dei periodi più difficili per me. Coltivavo rancore per me stessa, perchè arrivavo sempre ultima e perchè in un modo o nell'altro non soddisfacevo mai le aspettative che riponevo su di me.
Mia madre mi chiese:"Ma che ti laurei tra un mese o tra sei mesi, che ti cambia?". Non cambiava niente e invece cambiava tutto. E in effetti è cambiato tutto.
Questo evento che la me di un anno fa vedeva come una catastrofe apocalittica senza eguali, a distanza di un anno si è rivelato la chiave di volta della mia vita (perché quanto sono cresciuta in quest'anno non è per nulla paragonabile agli ultimi dieci anni). Ho avuto talmente tanto tempo libero per pensare, da impazzire, da liberarmi da tutte le cose e le persone tossiche che mi trascinavo dietro, da riconsiderare me e il mio progetto su questa cazzo di terra. E dalla mia follia sono nati progetti nuovi, strade nuove che sto cercando di asfaltare, nuove idee, nuove ambizioni, nuovi interessi, nuovi lati di me che fino adesso non sapevo di avere.
Dalla distruzione di tutte le mie certezze ne sono uscita col doppio delle consapevolezze che avevo. Pensavo che quel "ritardo" fosse il problema della mia vita, ma la verità è che senza quel ritardo io non avrei intrapreso tutto ciò che ora amo e costituisce la base del mio vivere sereno.
A distanza di un anno, oggi posso solo ricordarmi che non è vero che la fortuna aiuta gli audaci, la fortuna aiuta i sognatori. Quelli che sbattono la testa pur di realizzare una visione che per diventare visuale ti deve far crepare dentro.
[Ps. A distanza di un anno, sempre vafamocc professò]
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piusolbiate · 1 year
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 Il 5 Ottobre p.v. si terrà nel territorio del nostro Comune una 
ESERCITAZIONE DI MAXIEMERGENZA  
organizzata dall’Università del Piemonte Orientale nell’ambito dello European Master in Disaster Medecine in collaborazione con Esercito Italiano, Prefettura di Varese, Vigili del Fuoco, AREU, Croce Rossa Italiana, ANPAS, Croce Bianca, Padana Intersos.
L’esercitazione sarà una simulazione di maxi-emergenza sanitaria in scala reale, i cui pazienti (per l’occasione studenti dei corsi di medicina) saranno soccorsi e trasferiti presso l’ospedale da campo ROLE 3 del 1° Reparto di Sanità “Torino” dell’Esercito Italiano. L’evento vedrà la partecipazione di circa 150 studenti dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Infermieristica dell’Università del Piemonte Orientale nel ruolo di pazienti simulati, di circa 70 soccorritori appartenenti alle associazioni che collaborano all’iniziativa, di circa 50 persone dello staff organizzativo, oltre al personale militare che si occupa della conduzione della struttura campale, e di 35 studenti dell’European Master in Disaster Medicine che si divideranno tra i ruoli di soccorritori e di osservatori.
Le aree del nostro Paese interessate dalla simulazione saranno l’Area Feste di via S. Vito, il Centro Socio-Culturale di via Patrioti e l’area della Caserma U. Mara di via Combattenti. Programma:
18:00 Saluto delle Autorità presso il centro Socio-Culturale 19:30 Inizio esercitazione presso Area Feste e Via Combattenti 22:30 Fine esercitazione
l'Amministrazione Comunale
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Se partisse si salterebbe pure la mia laurea.
Onestamente sono molto scoraggiato ma non posso darglielo a vedere,non sta già bene di suo per la notizia.
Non ho manco granché da dire,mi sento proprio un macigno addosso,la mia vita si è sempre caratterizzata per questo non poter contare sulla presenza degli affetti più cari in modo costante,per un motivo o per un altro so,da quando avevo 4 anni e il fardello della coscienza ha deciso di colpirmi, che non posso darle per scontate le presenze,non si può organizzare a lungo termine niente.
Mi direte "così è la vita" ed è verissimo,ma questa illusione di controllo e previsione ti serve,ti mantiene fiducioso e non insicuro,non con quel senso di inquietudine,ti fa crescere sano affettivamente.
Mi sento come mi sentivo quando a quattro anni dopo due settimane insieme lo vidi partire per 4 mesi all'improvviso,come quando a 13 mi dava la notizia che ricominciava questa vita di nuovo e che non potevo dar per scontata la sua presenza per feste,compleanni,impegni.
Già solo la notizia che è possibile che parta mi ha mandato in sfiducia,vorrei solo dormire per far scorrere questa brutta sensazione via.
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pianeta-grabov · 1 year
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Per quanto sia stata bella la festa di laurea non ne voglio più di feste.
Non voglio più regali.
È solo perchè voglio troppo bene alle persone che ho vicino, altrimenti non vorrei più nemmeno loro.
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permalosino · 1 year
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Io che spiego che sono NO alla feste di laurea 🤡
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aliceisinchains · 1 year
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Non amo partecipare a feste di laurea, matrimoni, feste di compleanno con tremila invitati ecc *lo dico perché domani ho una festa di laurea e dovrò pure fare da cavia ad un gioco del festeggiato
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bicheco · 2 years
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Bonjour Tristesse
Si comincia con i rave party, poi toccherà alle feste di laurea ed infine sarà la volta dei compleanni.
Meloni ci vuole tristi, sobri e sempre di umore nero. A buon intenditor....
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liveunict · 1 year
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Feste di laurea a Catania: 3 idee per decidere dove festeggiare
Feste di laurea a Catania: 3 idee per decidere dove festeggiare
Feste di laurea a Catania: uno scenario classico per gli studenti universitari si verifica quando sta per arrivare il grande giorno del conseguimento del titolo e si inizia a pensare ai festeggiamenti. Infatti, molto spesso i laureandi sono talmente concentrati sull’obiettivo della laurea, con tutto ciò che la precede e ne consegue, da non pensare minimamente a come festeggiare il titolo…
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thatsjuliet · 1 year
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reminder per me stessa: smettila di spaccarti il fegato alle feste di laurea, grazie.
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my---diary · 1 hour
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21/09/2024 • Da studente a lavoratore Pt.3
Mi ricollego al post precedente aggiungendo che spesso dovevamo andare a fare tirocinio generale e tirocinio specifico per la tesi in tutte quelle settimane prima della laurea, ad eccezione degli ultimi giorni. L'ultimo giorno di tirocinio guardavo ogni ambiente, ogni stanza, ogni ufficio con i lavoratori lì presenti cercando di fare un fermo immagine nel mio cervello per ricordare meglio quei posti che hanno avuto un significato per me e in cui ho instaurato rapporti. Quel giorno è terminato con un saluto differente da parte mia: "Io vado....non so se ci vedremo di nuovo."
Ora racconto del Power Point. La mia idea iniziale era farlo semplice e in poco tempo per concentrarmi sulle cose veramente importanti, poi il coordinatore ci dà indicazioni facendo riferimento anche agli anni precedenti, il messaggio era che alla commissione piace di più un Power Point super elaborato, con transizioni particolari, effetti, mappe concettuali interattive e cose così. Altra botta in fronte. Ho dovuto imparare a fare anche queste cose strane ma effettivamente belle e sceniche. Uno degli effetti che molti di noi abbiamo usato non c'era sul mio PC, e per capire che era un problema del software e non io che non sapevo fare le cose c'è voluto tempo. Ho provato a installare altre versioni ecc ma niente, quindi dovevo fare continuamente trasferimenti di ppt tra il mio pc e un altro che avevamo in casa, più lento ma con quell'effetto.
Altre cose a cui pensare in quel periodo erano la festa e l'abito, che sono cose che tolgono non poco tempo allo studio perché bisogna andare fisicamente in certi posti a vedere, scegliere, accordarsi. Nello specifico, per la festa ho dovuto attentamente scegliere chi invitare e chi no, coloro che non sono stati invitati è sia perché magari ci ho poco rapporto e sia per una questione economica perché le feste di laurea costano molto. Non ho invitato i parenti al di fuori della mia famiglia stretta. Mi sarebbe piaciuto che ci fossero state con me le mie nonne ma una era venuta a mancare qualche anno prima, mentre l'altra stava a casa perché con la vecchiaia non poteva più spostarsi, ma non è stata veramente assente perché con il pensiero lei c'era, così come l'anima dell'altra nonna. Gli altri parenti non invitati probabilmente si sono sentiti offesi e ne ero mortificato ma se avessi invitati alcuni avrei dovuto invitare anche tutti gli altri e si sarebbero create situazioni ancora più scomode, perché una festa con tutti è veramente troppo costosa. La ricerca del locale non è stata per niente facile, mi ero promesso di cercare un posto veramente bello perché quel giorno sarebbe stato importante forse più di un compleanno perché arriva una volta sola (o poco più) e perché è uno spartiacque tra due fasi della vita. Mi sono impegnato con lunghissime ricerche su internet, Google Maps, lettura di recensioni, telefonate, appuntamenti, visite sul posto, preventivi, menù, programmi della serata, problemi di sale non esclusive, prezzi esorbitanti proprio dei locali più belli, locali che non davano quasi niente da mangiare ma con solo alcool che costa quanto 2 cene a persona, locali brutti e non scenici come volevo io, locali troppo lontani e non facilmente raggiungibili da tutti, locali non adatti perché troppo a stile ristorante che non mi ispirava ecc. Alla fine opto per un bar-riatoranre di cui avevo pregiudizio ma che ho visitato per consiglio e per disperazione. Si è rivelato essere la soluzione migliore perché aveva un prezzo onesto, offriva un menù e un programma della serata ben equilibrati, si adattava alle esigenze alimentari degli ospiti e le mie esigenze organizzative ed era bel allestito all'interno con qualche albero nei giardini e tante lucine di Natale per decorazione. In questi anni c'è la moda delle lucine di Natale anche fuori natale per abbellire gli ambienti o le proprie stanze in casa. La torta che offriva non mi piaceva e faceva alzare abbastanza il prezzo, così la ricerca della torta perfetta è stata un'altra grossa faccenda. A partire dalla ricerca delle foto su internet, le chiamate e le visite a tutte le pasticcerie della zona anche a qualche chilometro di distanza, altri preventivi, incompatibilità con lo stile che preferivo e il materiale che non regge, proposte di torte totalmente o mezze finte, problemi con la pasta da zucchero che o non la sanno fare o costa una cifra ecc. Qualcuno può pensare, eh ma pensi sempre ai soldi? Si perché tra tasse universitarie, copie delle tesi, festa di laurea, torta, vestito, bomboniere ed altro se ne vanno via parecchi e queste attenzioni permettono di mettere da parte qualcosa ma avere anche allo stesso tempo la qualità.
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carmenvicinanza · 3 days
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Pina Letteriello
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Nel giorno del suo compleanno non posso non omaggiare una donna che ha attraversato la mia vita e questa terra con grazia, energia, intelligenza, ironia e tanta generosità, Pina Letteriello.
Come insegnante è stata sempre particolarmente attenta a motivare chi restava indietro, ha portato le battaglie ambientaliste nelle scuole, ha incoraggiato e accompagnato le sue classi in viaggi culturali, ha spronato alla conoscenza delle lingue e del mondo, è stata responsabile di diversi progetti extra scolastici ai quali ha dedicato la cura e la dedizione che hanno accompagnato ogni suo impegno.
Ha propugnato l’ecoturismo, promosso l’intercultura e la valorizzazione dei territori, attraverso la scoperta di paesaggi e tradizioni. Non si è mai risparmiata nella formazione e sensibilizzazione delle giovani generazioni ad adottare comportamenti rispettosi dell’ambiente.
Come organizzatrice culturale ha ideato e coordinato diversi festival teatrali, prima a Eboli e poi a Pollica, al Museo del Mare di Pioppi, dove ha creato un festival di teatro di figura che abbracciava ambiente e legalità.
Come attivista ambientale ha fatto parte di Legambiente Silaris ed è stata coordinatrice del Movimento Rinascimare che ha condotto diverse battaglie, una tra tutte, la campagna #‎notonz‬ del 2016, in difesa del litorale del Golfo di Salerno contro un progetto che prevedeva devastanti barriere artificiali.
Pina Letteriello è stata su tante barricate, non ha mai smesso di far sentire la sua voce e il suo dissenso. Ha amato il mare, la montagna, la natura e la sua terra in maniera viscerale, appassionata.
Nata a Salerno il 19 settembre 1970, si è laureata in lingue straniere all’Università l’Orientale di Napoli, ed è stato lì che l’ho conosciuta, quando, nel gennaio 1990 la occupammo, aderendo al movimento studentesco nazionale denominato ‘la Pantera‘ nato per osteggiare la riforma del ministro Ruberti, che prevedeva l’introduzione dell’autonomia finanziaria e didattica, ribadendo la necessità dell’indipendenza dell’università da interessi privati.
Nell’ateneo occupato, tra assemblee infinite, gruppi di studio, doposcuola per i ragazzini del quartiere, cortei, politica, ma anche feste, musica, racconti e scambi umani, siamo diventate amiche.
Avevamo la stessa età, la stessa provenienza geografica, la stessa acerbità e gli stessi sogni. Da quel momento non ci siamo più lasciate, fino a quando un maledetto cancro non me l’ha strappata via.
Durante e dopo gli anni universitari ha vissuto a lungo in Francia, per studio e per lavoro.
Ha insegnato francese in varie scuole del territorio salernitano tra medie e superiori.
Sposata con Rocco Tasso, amico di una vita e compagno scout, che ha ritrovato nella nostalgia della grande città quando entrambi erano tornati a Battipaglia dopo la laurea, ha avuto un figlio Jacopo e due figlie, Margherita e Giada. Le ultime due nate in casa, con parto dolce, di cui l’ultimo, in acqua. Hanno vissuto a Eboli, nella parte antica, quando vi si sono trasferiti era un luogo praticamente disabitato e non raggiunto da tanti servizi. Negli ultimi anni, alla ricerca del mare, si erano spostati ad Agropoli e poi a Torchiara, in quel Cilento che ha tanto amato e a cui ha tanto dato.
È stata un’animatrice culturale che ha portato carica e bellezza in ogni attività che l’ha vista coinvolta.
Amava il trekking, le passeggiate, scoprire nuovi borghi, il teatro, il cinema che è stato materia della sua tesi, si è sperimentata nell’arte della ceramica, nelle danze popolari, nel flamenco. Ha insegnato al figlio e alle figlie le soddisfazioni della vita semplice, nel verde, con lunghe vacanze in spartani rifugi di montagna a contatto con la natura, dove i supporti tecnologici erano sostituiti da passeggiate alla ricerca di funghi e di notti stellate davanti al fuoco.
Pina Letteriello ha vissuto intensamente, in maniera coerente, luminosa, sempre aperta a nuove cose da conoscere e stimoli per nutrire la sua anima. Amava incontrare e far connettere le persone, aveva un grande talento organizzativo e un’entusiasmo travolgente. Riusciva a socializzare con una spontaneità disarmante.
Cocciuta e determinata, non ha mai avuto paura di schierarsi, di esternare il suo dissenso sulle cose che non condivideva, si è spesa, fino, agli ultimi giorni, per mandare al Parlamento Europeo persone che condividevano ideali di convivenza e rispetto tra i popoli.
Il suo cuore si è fermato l’11 luglio 2024, a causa di un cancro che si era esteso a vari organi.
Ha lasciato la terra, ma non ha lasciato me e tutte le persone che hanno avuto il privilegio di incrociarla nel proprio cammino.
Il suo esempio, la sua bellezza, il suo sorriso enigmatico, i suoi riccioli che si muovevano a passo di danza, quella danza con cui ha attraversato tutta la sua esistenza, dimorano nella mia profonda essenza e accompagnano i miei ricordi, il mio presente e i progetti per un futuro che avremmo voluto vivere insieme, ma che mi tocca attraversare monca, senza di lei, ma insieme grata per tutta la bella vita che mi ha regalato.
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eclissarsi · 3 months
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Non è manco finita la fase delle feste di laurea che è cominciata quella dei matrimoni. Mi sembra ieri che avevo tutti diciottesimi uno dopo l’altro. So’ vecchia.
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