Tumgik
#Gastronomia Prodotti Calabresi
likarotarublogger · 1 year
Text
Tumblr media
Giornata del pane con l'associazione Asfalantea di Franca Crudo "Saperi e sapori calabresi con i chicchi della nostra terra.
Si è svolto ieri “La Giornata Del Pane”in località "Raisina" a Zungri (comune del Vibonese posto tra l'altipiano del Monteporo e colline che diradano verso il mare di Tropea e la Costa degli Dei il tempo è come se si fosse fermato.
In un lembo di terra a due passi dal sito delle Grotte Rupestri di Zungri, la signora Franca Crudo tramanda alle nuove generazioni le antiche tradizioni di un tempo. Grazie al suo progetto conglobato nell'associazione Asfalantea, da circa un decennio promuove delle vere e proprie giornate esperienziali riprendendo gli antichi metodi della lavorazione del pane e del sapone.
Tumblr media
In quella che è la sua storica dimora di campagna ospita gruppi, scuole, turisti con l'obiettivo di trascorrere una giornata piacevole in campagna lontano dallo stress della città.
Tumblr media
Quella nella "Raisina" è una vera propria immersione nella quale dovrete prestare attenzione e curiosità perché sarete travolti dall'inesauribile Franca, dal suo travolgente entusiasmo. Insieme alle "massaie" di Zungri e dintorni, Franca compie un viaggio caratterizzato da storia e tradizioni.
Tumblr media
Auguri a questa giovane coppia, da poco promessi ed oggi alla Raìsina nostri ospiti. Un augurio da parte nostra per un futuro meraviglioso! Marco e Valentina ❤️
Una bella domenica “festeggiata in famiglia” un ricco banchetto alla contadina, degustazione preparata dai membri dell'associazione, posso dire un lusso della gastronomia calabrese. L'aroma del pane cotto a legna che si diffonde in tutto il paese mi ricorda il pane di mia nonna in Romania. I prodotti sono locali, anche degli stessi orti dove si tiene sempre questa manifestazione dedicata al pane calabrese con le sette farine di grano macinate dai mulini delle zone calabresi. Importato nella panificazione con le 5 farine è il lievito madre (gestito da un'anziana signora), cioè il lievito madre di oltre 93 anni. Franca si prende cura di questa tradizione di 13 anni che vuole portare avanti il ​​suo lievito madre. Un impasto che non si conserva mai in frigorifero ha molti segreti.
Elena Rodica Rotaru
Articolo di @elenarodicarotaru-blog @likarotarublogger
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
0 notes
portalinowebblog · 7 years
Photo
Tumblr media
Aglio Olio e Peperoncino www.aglioolioepeperoncino.it Aglio Olio e Peperoncino, negozio on line di prodotti tipici calabresi. Salumi, formaggi, olio, conserve, aromi, spezie, funghi, pasta, prodotti da forno, dolci, frutta secca, ortofrutta, soppressata di calabria, nduja, salsiccia di calabria, piccantina calabra, capocollo, salumi DOP calabresi, pecorino Monte Poro, aromi, spezie, funghi
0 notes
sciscianonotizie · 2 years
Text
Gusto Italia a Caserta, tra storia e gusto
Dal 5 all’8 maggio, tra Piazza Dante e Corso Trieste
La primavera avanza, assieme al desiderio di vivere le città italiane e poter scoprire gli inestimabili giacimenti gastronomici della nostra bell’Italia. Grazie al tour di Gusto Italia, alla sua quarta tappa di questa nuova stagione, artigiani e produttori di eccellenze Made in Italy si ritroveranno a Caserta, a partire da giovedì 5 maggio. Dalle ore 10 a mezzanotte e fino a domenica 8 maggio, tra Piazza Dante e Corso Trieste, sarà possibile vivere una passeggiata golosa nel mercatino firmato dall’Associazione Italia Eventi, promotrice instancabile di progetti di valorizzazione di tipicità e prodotti di qualità italiani. Fortemente voluta dall’amministrazione locale, dal sindaco Carlo Marino e dal vicesindaco Emiliano Casale, l’iniziativa è patrocinata dall’UNOE Unione nazionale Organizzatori di eventi e dai comuni ospitanti. “Torniamo a Caserta con l’entusiasmo di sempre, questa città con la sua Reggia sono una meta importante per chi ama le bellezze storico artistiche che il nostro Paese ci offre. E, come ormai siamo abituati a fare, le scoperte e le passeggiate amiamo abbinarle ai produttori e agli artigiani che fanno grande la nostra nazione sotto un altro profilo: la gastronomia e i manufatti. Ecco che si chiude un cerchio importante per valorizzare i nostri patrimoni, che – in effetti – abbiamo imparato ad amare di più negli ultimi e difficili tempi“, sottolinea Giuseppe Lupo, presidente di Italia Eventi. Gusto Italia in tour è una fiera di enogastronomia, artigianato e benessere che da anni si muove tra le più belle città meridionali e laziali, consentendo ai cittadini e ai turisti di fare una spesa alternativa. La grande opportunità è poter parlare direttamente con i produttori e abbattere le distanze a cui solitamente la grande distribuzione costringe. A questa tappa di Gusto Italia in tour parteciperanno molte aziende tra cui: Dalla Campania: salumi e formaggi irpini di alta qualità dell’Azienda Zuccardi, i liquori, tra cui quello alla cannabis, di Tentazione di San Cipriano Picentino. Tante golosità per i più piccoli con Momenti Gommosi di Napoli con caramelle, marshmallow e lecca lecca variopinti, mentre da Ischia arriverà Il boss delle sfogliatelle con dolci tipici campani e tanti gusti per le crepes. Non mancheranno l’azienda Mo.Ro. di Caserta e Mr. Trdelnik. L’azienda Nobile di Giffoni Sei Casali porterà tanta buona nocciola di Giffoni IGP, spalmabili, torroni ed un croccante realizzato al momento. Il tipico waffelino, preparato sia con cioccolato artigianale che in altri gusti, sarà proposto da Regina Chocolate. Il pregiato miele di Apicoltura Mucciolo con miele bio e cosmetica di Capaccio Paestum, mentre le marmellate e le confetture saranno firmate da Teorema Mediterraneo di Angri. Dalla Puglia: biscotti e taralli tradizionali di Casa del tarallo di Zuccardi. Dalla Calabria: l’azienda Nero di Calabria di Taverna con prodotti tipici calabresi tra cui la nduja, mentre l’Azienda Tranchino proporrà il suo olio extravergine di oliva bio. Per gli appassionati di artigianato: l’azienda Nubi di Ciampino con svariate lampade, le calamite de Le Calamite col sorriso di Cava de’Tirreni, le ceramiche di Arte e Parte di Somma Vesuviana, i gioielli di Gioie di Damiano di Avellino, i lavori all’uncinetto dell’artigiana Gabriella Russo, i sali e i cristalli profumati di un’azienda campana. Aperto tutti i giorni e ad ingresso gratuito, dalle ore 10 alle ore 24, l’iniziativa permette un viaggio virtuale attraverso le regioni del centro e del sud Italia. Si confermano partner dell’iniziativa il blogzine Rosmarinonews.it dedicato al mondo delle eccellenze e ai territori italiani e Radio Castelluccio, impegnata nel racconto quotidiano del buono e del bello.
Le prossime tappe di Gusto Italia in tour:
Benevento dal 13 al 15 maggio Salerno dal 19 al 22 maggio Pompei dal 26 al 29 maggio Potenza dal 2 al 5 giugno Paestum dal 16 al 19 giugno
source https://www.ilmonito.it/gusto-italia-a-caserta-tra-storia-e-gusto/
0 notes
freedomtripitaly · 5 years
Photo
Tumblr media
La splendida Calabria, la punta dello Stivale d’Italia, si è ritagliata un meritato spazio sul National Geographic che la definisce “un altro mondo” e “il più delizioso segreto d’Italia”. E la Calabria è proprio così, terra di profumi e di colori, accarezzata dai limpidi Mar Ionio e Tirreno e custode di segreti ancestrali tra arte, storia e natura selvaggia e misteriosa. Baciata dal sole in un clima accogliente, regala paesaggi incredibili tra coste rocciose alternate a litorali di sabbia fine e un’entroterra incontaminato dove il verde delle maestose foreste e delle montagne si fonde con il blu di cascate e laghi. La Calabria riesce a soddisfare i gusti di tutti, dagli amanti della storia e della cultura, agli appassionati di natura ed escursionismo per arrivare, ovviamente, a chi desidera rilassarsi sulle spiagge della costa ionica e di quella tirrenica. La costa tirrenica Sulla costa tirrenica sorge Tropea, perla del Tirreno, un balcone sul mare a 70 metri di altezza. Situata tra i golfi di Sant’Eufenia e Gioia Tauro sulla Costa degli Dei, è divisa in due zone: la parte alta dove vivono la maggior parte degli abitanti e la parte bassa o “Marina” a pochi passi dal mare e dal porto. Tra le località turistiche calabresi più note e definita “la Sant Tropez del Sud”, Tropea vanta un pittoresco centro medievale impreziosito da mura, porte, torri e un litorale dove le affascinanti spiagge di sabbia bianca invitano a rilassarsi al sole. Assolutamente non da meno è la gastronomia, che unisce con maestria i prodotti dell’entroterra e del mare per donare gustosi piatti tipici della tradizione contadina e marinara. La costa tirrenica regala poi chilometri e chilometri di costa selvaggia alternata a litorali sabbiosi, suggestivi borghi affacciati sul mare cristallino e spiagge attrezzate e animate. Qui meta obbligata è Scilla, un nome che rievoca leggenda, uno dei borghi più caratteristici d’Italia con antichi palazzi e chiese nonché località balneare molto apprezzata per le bellezze naturali, il mare, le spiagge, i numerosi eventi e i ristoranti tipici. Una menzione meritano il profumatissimo bergamotto e Chianalea, il piccolo villaggio di pescatori che è il cuore più autentico di Scilla. Il capoluogo Reggio Calabria è sede di uno dei più importanti e rinomati musei archeologici della Magna Grecia: il Museo Archeologico Nazionale dove, tra le altre meraviglie artistiche, sono custoditi i celebri Bronzi di Riace. Reggio vive anche un importante legame con il suo mare affacciato sullo stretto di Messina da cui si scorge la terra di Sicilia. La costa ionica La costa ionica è conosciuta anche con il nome di Costa dei Gelsomini grazie alla presenza del profumato gelsomino. Qui le spiagge sono grandi e sabbiose e la costa è selvaggia in un territorio che fonde storia e bellezze naturali. In provincia di Crotone si trova uno dei Borghi Più Belli d’Italia: Santa Severina, che sorge su uno sperone di tufo e domina la vallata del fiume Neto, regalando una vista mozzafiato sul territorio circostante. Da vedere la chiesa bizantina di Santa Filomena. Molte e caratteristiche sono poi le località di mare: Soverato, o perla dello Ionio, Riace, Isca sullo Ionio, Sant’Andrea Apostolo dello Ionio e Siderno. Da vedere poi Monasterace, borgo medievale e località balneare al centro dell’importante sito archeologico dell’antica città di Kaulon. E come non nominare Stilo, spettacolare borgo di arte e cultura adagiato ai piedi del Monte Consolino? Qui sorge una sorprendente chiesa bizantina risalente al X secolo. Anche Stilo appartiene al circuito dei Borghi Più Belli d’Italia. Gerace è un’altra meta gioiello da non lasciarsi sfuggire. Borgo medievale del territorio della Locride, è ricco di arte, storia e cultura con chiese bizantine, il castello normanno nella parte alta e vicoletti dove si respira un’atmosfera d’altri tempi. https://ift.tt/2LP2Zec Il National Geographic consiglia: ecco cosa vedere in Calabria La splendida Calabria, la punta dello Stivale d’Italia, si è ritagliata un meritato spazio sul National Geographic che la definisce “un altro mondo” e “il più delizioso segreto d’Italia”. E la Calabria è proprio così, terra di profumi e di colori, accarezzata dai limpidi Mar Ionio e Tirreno e custode di segreti ancestrali tra arte, storia e natura selvaggia e misteriosa. Baciata dal sole in un clima accogliente, regala paesaggi incredibili tra coste rocciose alternate a litorali di sabbia fine e un’entroterra incontaminato dove il verde delle maestose foreste e delle montagne si fonde con il blu di cascate e laghi. La Calabria riesce a soddisfare i gusti di tutti, dagli amanti della storia e della cultura, agli appassionati di natura ed escursionismo per arrivare, ovviamente, a chi desidera rilassarsi sulle spiagge della costa ionica e di quella tirrenica. La costa tirrenica Sulla costa tirrenica sorge Tropea, perla del Tirreno, un balcone sul mare a 70 metri di altezza. Situata tra i golfi di Sant’Eufenia e Gioia Tauro sulla Costa degli Dei, è divisa in due zone: la parte alta dove vivono la maggior parte degli abitanti e la parte bassa o “Marina” a pochi passi dal mare e dal porto. Tra le località turistiche calabresi più note e definita “la Sant Tropez del Sud”, Tropea vanta un pittoresco centro medievale impreziosito da mura, porte, torri e un litorale dove le affascinanti spiagge di sabbia bianca invitano a rilassarsi al sole. Assolutamente non da meno è la gastronomia, che unisce con maestria i prodotti dell’entroterra e del mare per donare gustosi piatti tipici della tradizione contadina e marinara. La costa tirrenica regala poi chilometri e chilometri di costa selvaggia alternata a litorali sabbiosi, suggestivi borghi affacciati sul mare cristallino e spiagge attrezzate e animate. Qui meta obbligata è Scilla, un nome che rievoca leggenda, uno dei borghi più caratteristici d’Italia con antichi palazzi e chiese nonché località balneare molto apprezzata per le bellezze naturali, il mare, le spiagge, i numerosi eventi e i ristoranti tipici. Una menzione meritano il profumatissimo bergamotto e Chianalea, il piccolo villaggio di pescatori che è il cuore più autentico di Scilla. Il capoluogo Reggio Calabria è sede di uno dei più importanti e rinomati musei archeologici della Magna Grecia: il Museo Archeologico Nazionale dove, tra le altre meraviglie artistiche, sono custoditi i celebri Bronzi di Riace. Reggio vive anche un importante legame con il suo mare affacciato sullo stretto di Messina da cui si scorge la terra di Sicilia. La costa ionica La costa ionica è conosciuta anche con il nome di Costa dei Gelsomini grazie alla presenza del profumato gelsomino. Qui le spiagge sono grandi e sabbiose e la costa è selvaggia in un territorio che fonde storia e bellezze naturali. In provincia di Crotone si trova uno dei Borghi Più Belli d’Italia: Santa Severina, che sorge su uno sperone di tufo e domina la vallata del fiume Neto, regalando una vista mozzafiato sul territorio circostante. Da vedere la chiesa bizantina di Santa Filomena. Molte e caratteristiche sono poi le località di mare: Soverato, o perla dello Ionio, Riace, Isca sullo Ionio, Sant’Andrea Apostolo dello Ionio e Siderno. Da vedere poi Monasterace, borgo medievale e località balneare al centro dell’importante sito archeologico dell’antica città di Kaulon. E come non nominare Stilo, spettacolare borgo di arte e cultura adagiato ai piedi del Monte Consolino? Qui sorge una sorprendente chiesa bizantina risalente al X secolo. Anche Stilo appartiene al circuito dei Borghi Più Belli d’Italia. Gerace è un’altra meta gioiello da non lasciarsi sfuggire. Borgo medievale del territorio della Locride, è ricco di arte, storia e cultura con chiese bizantine, il castello normanno nella parte alta e vicoletti dove si respira un’atmosfera d’altri tempi. Il National Geographic consacra la splendida Calabria e ne consiglia i luoghi più suggestivi da visitare: eccoli tutti, dalla costa tirrenica a quella ionica.
0 notes
italianaradio · 5 years
Text
“Abav Expo Tour": la Calabria vola a San Paolo del Brasile per esporre i propri prodotti
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/abav-expo-tour-la-calabria-vola-a-san-paolo-del-brasile-per-esporre-i-propri-prodotti/
“Abav Expo Tour": la Calabria vola a San Paolo del Brasile per esporre i propri prodotti
“Abav Expo Tour”: la Calabria vola a San Paolo del Brasile per esporre i propri prodotti
Altra presenza significativa della Regione Calabria alla prestigiosa manifestazione fieristica “Abav Expo Tour, di San Paolo del Brasile, evento che si inserisce nel contesto di una missione finalizzata alla promozione del territorio calabrese il cui calendario di attività prevede dal 23 al 28 settembre un programma integrato di interventi con incontri di affari e di match-making con tour operators Brasiliani e Sud Americani anche nelle città di Rio de Janeiro e Porto Alegre. L’Iniziativa si inserisce nel quadro del progetto “Desk Calabria Brasile – Outcoming Brasile” attivato dal Settore Internazionalizzazione della Regione Calabria con la Camera di Commercio Italiana di San Paolo e fa seguito alla missione del settore agroalimentare nel Paese, prevista dal medesimo progetto, tenutasi nel mese di giugno, grazie alla quale 12 aziende calabresi del comparto hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie produzioni nel corso di appuntamenti di Wine & Food Testing e di match-making nelle tre città brasiliane nonché all’interno di uno spazio espositivo presso la fiera Fispal, il più grande evento dell’industria dei servizi alimentari in America Latina. Il Brasile risulta il più grande mercato del settore in Sud America e, secondo le stime degli esperti, i brasiliani viaggeranno sempre di più all’estero nei prossimi anni. Se l’Italia rappresenta, in assoluto, uno dei Paesi preferiti dai turisti brasiliani, la Calabria si pone in primo piano come offerta di attrazioni per questo pubblico in termini di paesaggi naturali, gastronomia, storia e cultura. Il progetto sigla, pertanto, una sinergia proficua tra Calabria e Brasile che assume maggiore valenza in considerazione del fatto che il Paese sudamericano ospita una delle più forti comunità di origine calabrese al mondo i cui componenti, che mantengono ancora le tradizioni del territorio di provenienza, anelano a poter conoscere la terra di origine dei propri padri.
Altra presenza significativa della Regione Calabria alla prestigiosa manifestazione fieristica “Abav Expo Tour, di San Paolo del Brasile, evento che si inserisce nel contesto di una missione finalizzata alla promozione del territorio calabrese il cui calendario di attività prevede dal 23 al 28 settembre un programma integrato di interventi con incontri di affari e di match-making con tour operators Brasiliani e Sud Americani anche nelle città di Rio de Janeiro e Porto Alegre. L’Iniziativa si inserisce nel quadro del progetto “Desk Calabria Brasile – Outcoming Brasile” attivato dal Settore Internazionalizzazione della Regione Calabria con la Camera di Commercio Italiana di San Paolo e fa seguito alla missione del settore agroalimentare nel Paese, prevista dal medesimo progetto, tenutasi nel mese di giugno, grazie alla quale 12 aziende calabresi del comparto hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie produzioni nel corso di appuntamenti di Wine & Food Testing e di match-making nelle tre città brasiliane nonché all’interno di uno spazio espositivo presso la fiera Fispal, il più grande evento dell’industria dei servizi alimentari in America Latina. Il Brasile risulta il più grande mercato del settore in Sud America e, secondo le stime degli esperti, i brasiliani viaggeranno sempre di più all’estero nei prossimi anni. Se l’Italia rappresenta, in assoluto, uno dei Paesi preferiti dai turisti brasiliani, la Calabria si pone in primo piano come offerta di attrazioni per questo pubblico in termini di paesaggi naturali, gastronomia, storia e cultura. Il progetto sigla, pertanto, una sinergia proficua tra Calabria e Brasile che assume maggiore valenza in considerazione del fatto che il Paese sudamericano ospita una delle più forti comunità di origine calabrese al mondo i cui componenti, che mantengono ancora le tradizioni del territorio di provenienza, anelano a poter conoscere la terra di origine dei propri padri.
0 notes
laltracalabria · 7 years
Photo
Tumblr media
La ‘Nduja, orgoglio piccante di Calabria
Da prodotto di nicchia, reperibile solo nel luogo d'origine, a tipicità famosa in tutto il mondo Ecco come si produce, e dove provarla
di MAURIZIO AMEDEO ULIANO
Da salume povero a simbolo della gastronomia calabrese, la ‘nduja ne ha fatta di strada. Un prodotto quasi esclusivamente locale, conosciuto solamente a Spilinga, provincia di Vibo Valentia, che solo negli ultimi venti anni è riuscito a varcare i confini regionali. Eppure si tratta di un alimento con una lunga storia, tanto che le prime tracce portano all’Ottocento.
Origine poverissima: il grasso, in quell’epoca, era usato per fare strutto e sapone; solo alcuni ritagli di pancetta, uniti alle parti meno nobili della testa, erano destinati alla ‘nduja (se ne faceva solamente una per ogni maiale macellato). Anche l’etimo potrebbe risalire a quel periodo, con possibile derivazione da andouille; l’ipotesi trae fondamento dalla presenza dell’esercito napoleonico in Calabria ed è rafforzata dal fatto che, nel dialetto di Spilinga, la lettera j si pronuncia alla francese, per cui si dice “’ndusgia”. L’andouille,insaccato francese a base di trippe (e non solo) di maiale, ricorda però un altro prodotto di tradizione familiare ormai quasi completamente scomparso, la ‘nduglia o ‘ndugghia, tipico di altre aree calabresi. Si tratta di un insaccato a base di interiora di maiale che, una volta stagionato, viene tagliato a fette, lessato, fatto a pezzetti e usato per insaporire le minestre (di finocchio selvatico, di verza, di fagioli). La ‘nduja di Spilinga, invece, contrariamente a quanto si legge in giro per il web, non ha mai previsto l’utilizzo di interiora perché considerate troppo pregiate!
‘Nduja
Fin qui la storia. Oggi la ‘nduja è prodotta in tutta la regione, si trova in Italia e all’estero e contende al ciauscolo marchigiano il primato tra i salumi spalmabili del Paese. Demonizzata dai dietologi per il suo tenore di grassi, inadatta a palati poco inclini al piccante, amata da tutti gli altri. Ma paradossalmente proprio il successo commerciale è il suo peggior avversario: la quantità prodotta aumenta, la qualità media diminuisce. Non resta che affidarsi a un pugno di artigiani di valore e a qualche chef di talento. Luigi Caccamo è il maggior produttore di Spilinga, guida un’azienda con dieci dipendenti, ha un ristorante aperto nei mesi estivi ed è la memoria storica di questo prodotto, sul quale sta addirittura scrivendo un libro. “Ho imparato l’arte da mia suocera, che a sua volta l’ha appresa dalla mamma e dalla nonna. Oggi metto a frutto gli insegnamenti, soprattutto per quello che riguarda la selezione delle materie prime”. Che poi sono solamente due: la carne e il peperoncino. “Non è facile trovarne di buona qualità, specialmente se ogni anno produci tanta ‘nduja come facciamo noi. Per questo siamo costretti a prendere la carne in Emilia, mentre per il peperoncino, che essicchiamo e maciniamo in azienda, ci riforniamo principalmente su tutto il territorio regionale e, quando non basta, nel resto dell’Italia meridionale”. La Calabria è considerata la patria del peperoncino e sull’altopiano del Monte Poro, dove sorge Spilinga, se ne coltiva di ottimo. La produzione è però insufficientee questo pesa particolarmente anche sulla definizione di un disciplinare di produzione (le regole che sono alla base del riconoscimento delle denominazioni DOP o IGP) che tarda ad arrivare.
La “ricetta” della ‘nduja, l’abbiamo detto, è semplice. La sua realizzazione è però complessa: il gioco di equilibri tra carne magra e grassa, tra peperoncino dolce e piccante e tra carne, peperoncino e sale è reso complicato dal grado di piccantezza, che varia in maniera sensibile anche tra frutti nati dalla stessa pianta. L’artigiano non può seguire dosi precise e quindi ad aiutarlo, più che la bilancia, sono l’esperienza e l’assaggio. A suo vantaggio l’inutilità di aggiungere conservanti di qualsiasi tipo: è la funzione battericida del peperoncino a garantire la sicurezza alimentare. Proprio certi eccessi sono il tallone d’Achille della ‘nduja. Sempre più spesso sugli scaffali arrivano salumi decisamente squilibrati, in cui la quantità di capsaicina (la sostanza che determina il grado di piccantezza) è tale da coprire il sapore della carne e da anestetizzare il palato per tutto il pasto. Non è, come si potrebbe pensare, una scelta fatta per ridurre i costi: il peperoncino, infatti, è molto più caro della carne. L’impressione è che, da un punto di vista commerciale, si voglia assecondare l’equazione Calabria=Peperoncino, finendo per eccedere e raggiungendo risultati che a volte sconfinano nella caricatura o che, ancora peggio, servono a mascherare difetti di produzione. Il segreto di una buona ‘nduja, invece, sta proprio nel corretto equilibrio tra le sue componenti. Si tratta però di una condizione necessaria ma non sufficiente a ottenere un salume perfetto: un ruolo importante, infatti, lo gioca la lavorazione tempestiva della carne, che serve a evitare l’irrancidimento del grasso (difetto piuttosto comune nei prodotti di basso livello).
Poi arriva il momento del confezionamento all’interno dell’orba (l’intestino tenue del maiale, utilizzato per i salumi di pezzatura più grande, che sono considerati i migliori). In alternativa si usa il crespone, un budello più sottile, adatto a ‘nduje di piccolo taglio. “La fase di insacco è completamente manuale”, racconta Caccamo. “Ognuno dei miei artigiani lega la ‘nduja a modo suo ed io sono capace di capire chi l’ha fatta anche a distanza di tempo!”. La stagionatura dura dai 45 ai 90 giorni e serve principalmente a far asciugare l’impasto che, grazie all’elevata percentuale di materia grassa, resta sempre morbido. Alcuni artigiani aggiungono un’ulteriore nota organolettica per mezzo di una lieve affumicatura che contribuisce alla rotondità del gusto. La ‘nduja non si produce solo a Spilinga, anche se è proprio qui che si concentra un buon numero di artigiani di qualità. Ad Acri, ai piedi della Sila, si trova invece l’azienda della famiglia Romano (papà Angelo, primario ospedaliero in pensione e i suoi due figli, che hanno smesso di fare i commercialisti per dedicarsi ai salumi). La loro è un’attività di piccole dimensioni e che per questo può permettersi una filiera cortissima: suini neri calabresi allevati in casa e nutriti con i cereali prodotti in azienda, peperoncino dolce e piccante coltivato nei terreni di proprietà, macchinari di dimensioni ridotte (al massimo 60 kg di impasto alla volta, per evitare che si scaldi durante la preparazione).La fase di produzione è rapida: dal momento del macello all’inizio della stagionatura non passa più di una settimana. I Romano producono un’ampia gamma di salumi e la carne magra usata per la ‘nduja proviene proprio dagli sfridi delle altre lavorazioni. A essi si aggiungono pancetta, guanciale, lardo e, ovviamente, peperoncino. “Al 90% si tratta di peperone dolce, coltivato ben distante da quello piccante, per evitare problemi durante l’impollinazione delle piante”, ci racconta Angelo. Cura certosina ripagata da un ottimo riscontro di clienti e, nel 2015, dal premio assegnato dagli studenti dell’Alma, il centro di formazione fondato da Gualtiero Marchesi.
'Nduja, pane e vino rosso
Il successo della ‘nduja passa anche per la sua riscoperta da parte degli chef. Da questo punto di vista è impossibile dimenticare laLocanda di Alia, ristorante di Castrovillari che ha fatto da apripista per l’alta ristorazione calabrese e che, da almeno vent’anni, mantiene in carta le sue candele alla ‘nduja.“Preparo una salsa con pomodori e cipolle presi al mercato e la profumo con menta e alloro. Quando è pronta aggiungo la ‘nduja facendola sciogliere a fuoco spento, manteco la pasta nel condimento e alla fine spolvero con ricotta affumicata o pecorino semistagionato”, ci racconta Gaetano Alia che raccomanda di non cuocere mai il salume ma soltanto di scaldarlo, in modo tale da facilitarne il disfacimento. Il piatto del ristorante è la rivisitazione di una tradizionale pietanza domenicale, i maccheroni al ferretto con ragù di maiale e ‘nduja. Nella cucina casalinga, del resto, il salume trova molti altri usi: nella zuppa di fagioli, spalmato sulle bruschette, mischiato con la ricotta di pecora, nell’insalata di pomodori maturi arricchita da altri due prodotti simbolo degli orti calabresi come origano e cipolla di Tropea. Il gusto deciso della ‘nduja è protagonista anche nel mondo dello street food: calzoni, panzerotti, crocchette di patate, arancini, supplì, pizze. A proposito di impasti lievitati, citazione d’obbligo per la Pizza Calabrese che Stefano Callegari propone a Roma da Sforno, bilanciando le note grasse e piccanti del salume con quelle amare e balsamiche della liquirizia.
(sagra della 'nduja)
Il massimo della creatività è però quello diLuca Abbruzzino, enfant prodige della cucina calabrese che nel suo locale di Catanzaro propone i fusilloni con ricci di mare, ‘nduja e pecorino. “Metto a bollire la ‘nduja in una pentola e il pecorino in un’altra. Dopo una notte di infusione filtro le acque, le unisco e ci cuocio la pasta. Una volta pronti, manteco i fusilloni e solo a quel punto aggiungo ricci di mare, pomodorini confit e basilico”. Piatto davvero straordinario, in cui il sapore del salume è nitido ma, allo stesso tempo, non prevaricante. “La ‘nduja ce la prepara un macellaio di fiducia. E’ poco piccante, la sua funzione è quella di esaltare gli altri sapori, non di coprirli”. In abbinamento lo chef consiglia un pecorello, vitigno bianco autoctono capace di dare vini di buona struttura. Per usi più tradizionali, invece, si può puntare su un altro vitigno locale, questa volta rosso, come il magliocco o scegliere un classico calice di bollicine. Abbruzzino propone anche un ottimo pane impastato con la ‘nduja e, nel periodo autunnale, un’emulsione che accompagna i funghi porcini.
Passato e presente, tradizione e innovazione. La ‘nduja è tutto questo e non bisogna rischiare di rovinarla. Eccessi di peperoncino, utilizzo di grassi poco nobili, scarsa selezione della materia prima e rallentamenti produttivi che ne pregiudicano la freschezza sono difetti che si riscontrano sempre più spesso. “Possiamo anche pensare di rendere il packaging più accattivante, come stanno facendo alcune aziende, ma credo sia  più importante concentrarsi sulle cose che contano davvero” ci dice Luigi Caccamo prima di concludere con un filo di amarezza: “tra cinque o dieci anni, se non facciamo sistema, il successo della ‘nduja sarà solo un ricordo”.   Dove trovarla e provarla:
Luigi Caccamo – L’Artigiano della ‘Nduja Via Aldo Moro, 15 – Spilinga (VV) Tel. 0963.65470 (vendita diretta solo su appuntamento)   Azienda Agricola Romano Via Gioacchino da Fiore, 34 – Acri (CS) Tel. 339.1825312 (vendita diretta solo su appuntamento)   La Locanda di Alia Via Ietticelli, 55 – Castrovillari (CS) Tel. 0981.46370 aperto tutti i giorni a pranzo e cena prezzo medio 65 Euro   Abbruzzino Via Fiume Savuto – Località S. Janni - Catanzaro Tel. 0961.799008 aperto da mercoledì a sabato a cena, da giovedì a domenica a pranzo prezzo medio 80 Euro   Sforno Via Statilio Ottato, 114 - Roma Tel. 06.71546118 aperto tutti i giorni solo a cena prezzo medio 20 Euro
0 notes
italianaradio · 5 years
Text
GERACE Dal 26 al 28 luglio la 20^ edizione de “Il borgo incantato”
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/gerace-dal-26-al-28-luglio-la-20-edizione-de-il-borgo-incantato/
GERACE Dal 26 al 28 luglio la 20^ edizione de “Il borgo incantato”
GERACE Dal 26 al 28 luglio la 20^ edizione de “Il borgo incantato”
R. & P. Dal 26 al 28 luglio 2019 nel bellissimo borgo antico della Locride c’è il 20° Festival Internazionale di Arte di Strada, con i migliori artisti e musicisti. Spettacoli gratuiti dalle 20.30.
Gerace (RC) diventa Il Borgo Incantato dal 26 al 28 luglio 2019 per il 20° Festival Internazionale di Arte di Strada, con strabilianti performance artistiche nel cuore del borgo medievale, che troneggia su una collina della Locride circondata dagli ulivi e più in lontananza dai colori scintillanti del Mar Ionio. Un’edizione storica quella di “Il Borgo Incantato – L’arte di strada in vicoli”, festival organizzato dal Comune di Gerace, con la direzione artistica di Luigi Russo della “gigirusso street&stage srl”, che vantano di aver inventato 20 anni fa, il 1° evento internazionale di arte di strada in Calabria. Tra le viuzze del paese, uno dei Borghi più Belli d’Italia, costellato da piazze irregolari, archi barocchi, cantine, palazzi nobili, suggestioni orientali, fortificazioni e dai tavoli di degustazione dei prodotti della gastronomia locale, si esibiranno a partire dalle 20.30 alcuni tra i migliori professionisti dell’arte di strada. Gli spettacoli sono tutti gratuiti. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione il Sindaco della Città di Gerace dott. Giuseppe Pezzimenti ha sottolineato: “Si tratta di un evento in grado di unire arte, spettacolo, cultura, divertimento e tradizione enogastronomica locale. Il tutto in uno scenario di particolare fascino qual è il centro storico di Gerace. Questa amministrazione si è sempre impegnata a far crescere questo festival negli anni, fino ad oggi che è giunto alla 20° edizione facendolo diventare il più grande festival d’arte di strada del sud Italia. Ogni anno si è cercato di elevarne il valore culturale con spettacoli di particolare pregio artistico, come quest’anno, con il teatro di figura che richiama le produzioni cinematografiche di uno dei registi italiani più importanti come Federico Felleni”. “Ringraziamo la Regione Calabria per il sostegno che, ricordiamo, avviene nell’ambito degli interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e la qualificazione dell’offerta culturale”. “Un ringraziamento va alle Forze dell’Ordine – ha dichiarato il sindaco Pezzimenti – nonché ai dirigenti e dipendenti comunali, alla Polizia Locale, ai commercianti di Gerace e a tutti quanti hanno contribuito a rendere il Borgo Incantato un evento unico”. Il Vice Sindaco Dr. Salvatore Galluzzo, da parte sua, ha evidenziato: “Il Borgo Incantato continua sulla scia della qualità degli artisti che, non a caso, da 20 anni rappresentano il motore della manifestazione grazie all’esclusiva che il direttore artistico Luigi Russo ha concesso a Gerace, che è un punto di riferimento per l’arte di strada nel territorio”. “Ricordiamo – ha concluso il vice sindaco Galluzzo – il l’importante lavoro dei responsabili del Settore Vigilanza Geom. Giuseppe Garreffa, e del Settore Tecnico Geom. Domenico Romeo, questo ultimo anche per il piano di sicurezza che accompagna la manifestazione che è stato preso ad esempio dalla Prefettura di Reggio Calabria”. Il geometra Romeo ha ricordato l’impegno profuso in sinergia con la Prefettura e la Questura e le altre Forze dell’Ordine per rendere il piano di sicurezza adeguato all’evento in maniera da garantire il massimo ordine nel corso delle tre serate, per quanto è previsto un sistema di parcheggi all’ingresso della Città di Gerace per i turisti che potranno raggiungere il Borgo con delle apposite navette. Il Responsabile del Settore Amministrativo e responsabile del progetto Dr.ssa Loredana Panetta ha ricordato che il progetto “Il Borgo Incantato”, infatti, è realizzato con il finanziamento della Regione Calabria e dell’Unione Europea – PAC 2014-2020 – Azione 1 Azione 1: Valorizzazione del sistema dei beni culturali e ambientali – Tipologia B – Eventi di rilievo regionale e nazionale. La dottoressa Panetta, inoltre, ha ripercorso i tratti essenziali degli spettacoli che si snoderanno nella tre giorni che vedrà anche la collaborazione con artisti calabresi. Il Direttore Artistico Luigi Russo ha inviato un video messaggio nel quale ha sottolineato la qualità degli artisti che saranno presenti a Gerace, uno dei borghi più belli d’Italia che ha saputo trasmettere emozioni ai tanti, sempre più numerosi, turisti che scelgono di vivere l’incanto della musica e della cultura trasmessa dagli artisti e musicisti che si esibiranno.
GLI ARTISTI Gli Ondadurto Teatro presentano lo spettacolo “Felliniana” dal forte impatto visivo, ispirato ai capolavori di Federico Fellini. Coreografie acrobatiche, musica dal vivo, effetti di luce, macchinari in movimento, ricreano suggestive ambientazioni in bianco e nero. Comicità e sorpresa coinvolgono grandi e piccoli con Andrea Fidelio, che nello show “The Boss” veste i panni di Fefè, siciliano spaccone che vorrebbe apparire come non è, con risultati esilaranti. Mr Copini, artista multidisciplinare conduce gli spettatori nel suo “The Herock Circo Show”, mescolando improvvisazione, acrobazie in monociclo, ironia e rock. Sono un duo acrobatico anglo-svizzero Frank Powlesland e Lea Rovero, che si trasformano in “Popeye and Olive” per una divertente avventura a base di spinaci, contorsionismo e giochi d’equilibrio. E sono giochi basati sulla manipolazione dei bastoni, borotalco, bicchieri elettrici, quelli portati in strada da ChiLoWatt – electric company, che si ispira alla storia dell’inventore Nikola Tesla per lo show “REX”. Effetti speciali, danza contemporanea, arti marziali e fuoco con i Lux Arcana, che nello spettacolo “Phoenix” si sfidano in danze infuocate e impressionanti piogge di scintille. C’è anche tanta musica a Il Borgo Incantato. Ana Crismàs arriva con lo spettacolo “Arpa Jonda” dall’Andalusia: un repertorio di composizioni, arrangiamenti e adattamenti sviluppati con l’arpa, che diventa strumento del flamenco. Nello stile delle marching band il gruppo Bukurosh Balkan Orchestra mescola brani della tradizione popolare balcanica con altri pezzi originali in un vortice di energia contagiosa. Novità assoluta tra le street band, i Bada Bim Bum Band conquistano il pubblico con due spettacoli teatral-musicali. “Wanna Gonna Show” accompagna gli spettatori fra generi diversi, dal folklore greco a quello finlandese, passando per la musica klezmer a quella bulgara. “Bandita” è invece uno spettacolo divertente condito di jazz, funky, marce popolari e pezzi a cappella. Da 4 continenti arrivano i Miramundo con i loro brani multiculturali che mescolano pezzi bossa nova, mariachi, messicani, samba, canzoni italiane e tradizioni africane. Un viaggio tra i ritmi del Mediterraneo è poi quello del duo Adamà, con le “Musiche fra cielo e terra”, che uniscono violino e percussioni. Per il gran finale, il 28 luglio, il cuore antico di Gerace si colora con i palloni della Mabò Band, vulcanici clown-musicisti dall’incredibile energia, spettacolo unico per festeggiare i 20 anni del festival.
Per informazioni: Comune di Gerace (RC) Via di Sottoprefettura 1 89040 Gerace (RC) Tel. 0964 356243 Sito Web: www.borgoincantato.it Facebook: https://www.facebook.com/borgoincantatogerace/
R. & P. Dal 26 al 28 luglio 2019 nel bellissimo borgo antico della Locride c’è il 20° Festival Internazionale di Arte di Strada, con i migliori artisti e musicisti. Spettacoli gratuiti dalle 20.30. Gerace (RC) diventa Il Borgo Incantato dal 26 al 28 luglio 2019 per il 20° Festival Internazionale di Arte di Strada,
Gianluca Albanese
0 notes
italianaradio · 5 years
Text
Coldiretti, in Calabria le bandiere del gusto salgono a 5155
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/coldiretti-in-calabria-le-bandiere-del-gusto-salgono-a-5155/
Coldiretti, in Calabria le bandiere del gusto salgono a 5155
Coldiretti, in Calabria le bandiere del gusto salgono a 5155
Salgono al a 5155 (cento in più rispetto all’anno scorso) le “bandiere del gusto” a tavola assegnate all’Italia nel 2019. E’ quanto emerge dal nuovo censimento 2019 delle specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, presentato dalla Coldiretti all’apertura del Villaggio contadino della Coldiretti a Milano al Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza Castello con agricoltori, mercati contadini, agrichef con le ricette storiche ed esposizioni ad hoc per far conoscere e salvare i tesori nascosti del Made in Italy e dove è presente una nutrita rappresentanza di agricoltori calabresi che espongono e fanno degustare alcune tra le produzioni agricole più famose della Calabria: liquirizia, fichi, salumi Dop, nduja di Spilinga pasta, bergamotto, formaggi, trasformati di cedro e peperoncino e tante altre. “Nella nostra regione – afferma Franco Aceto presidente regionale di Coldiretti – i prodotti censiti dalla regione sono 269 che fanno parte del patrimonio di specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. Questi fanno il paio con le 17 specialità Dop e Igp Calabresi. “Questo è il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere e custodire nel tempo la biodiversità e la distintività sul territorio e le tradizioni alimentari”, continua Aceto che sottolinea altresì che “si tratta di un bene comune per tutti i cittadini e di un patrimonio anche culturale che genera notevole interesse e che possiamo offrire con orgoglio ai turisti italiani e stranieri anche perché evocativi di storie e territori”. Il censimento dei prodotti agroalimentari nella nostra regione, – chiede Aceto – deve avere una accelerazione e proseguire perché c’è ancora un ricco patrimonio di biodiversità e di prodotti che possono essere messi a valore con benefici indiscussi. Bisogna consolidare, il nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il cibo. A comporre le specialità regionali calabresi sono – riferisce la Coldiretti – 85 diversi tipi di paste, pane e prodotti da forno, 28 carni, 24 formaggi, ed ancora: 73 prodotti allo stato vegetale o trasformati, 12 piatti composti o prodotti della gastronomia, 7 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 11 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 21 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei.
Salgono al a 5155 (cento in più rispetto all’anno scorso) le “bandiere del gusto” a tavola assegnate all’Italia nel 2019. E’ quanto emerge dal nuovo censimento 2019 delle specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, presentato dalla Coldiretti all’apertura del Villaggio contadino della Coldiretti a Milano al Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza Castello con agricoltori, mercati contadini, agrichef con le ricette storiche ed esposizioni ad hoc per far conoscere e salvare i tesori nascosti del Made in Italy e dove è presente una nutrita rappresentanza di agricoltori calabresi che espongono e fanno degustare alcune tra le produzioni agricole più famose della Calabria: liquirizia, fichi, salumi Dop, nduja di Spilinga pasta, bergamotto, formaggi, trasformati di cedro e peperoncino e tante altre. “Nella nostra regione – afferma Franco Aceto presidente regionale di Coldiretti – i prodotti censiti dalla regione sono 269 che fanno parte del patrimonio di specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. Questi fanno il paio con le 17 specialità Dop e Igp Calabresi. “Questo è il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere e custodire nel tempo la biodiversità e la distintività sul territorio e le tradizioni alimentari”, continua Aceto che sottolinea altresì che “si tratta di un bene comune per tutti i cittadini e di un patrimonio anche culturale che genera notevole interesse e che possiamo offrire con orgoglio ai turisti italiani e stranieri anche perché evocativi di storie e territori”. Il censimento dei prodotti agroalimentari nella nostra regione, – chiede Aceto – deve avere una accelerazione e proseguire perché c’è ancora un ricco patrimonio di biodiversità e di prodotti che possono essere messi a valore con benefici indiscussi. Bisogna consolidare, il nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il cibo. A comporre le specialità regionali calabresi sono – riferisce la Coldiretti – 85 diversi tipi di paste, pane e prodotti da forno, 28 carni, 24 formaggi, ed ancora: 73 prodotti allo stato vegetale o trasformati, 12 piatti composti o prodotti della gastronomia, 7 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 11 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 21 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei.
0 notes
italianaradio · 5 years
Text
Tipicità calabresi in Francia: show cooking “a quattro mani” a Marsiglia
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/tipicita-calabresi-in-francia-show-cooking-a-quattro-mani-a-marsiglia/
Tipicità calabresi in Francia: show cooking “a quattro mani” a Marsiglia
Tipicità calabresi in Francia: show cooking “a quattro mani” a Marsiglia
La Regione Calabria in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia (CCIFM) ed in partenariato con Provence Tourisme ha organizzato, nell’ ambito del progetto “Tipicità calabresi in Francia”, uno show cooking “a quattro mani” animato da uno chef calabrese e da uno provenzale, per un viaggio gastronomico attraverso il Mediterraneo. I due chef che hanno deliziato i palati degli invitati sono Rocky Mazzaferro, Team Manager dell’Unione Regionale Cuochi Calabria e titolare del ristorante “La Rotonda” di Bovalino (Reggio Calabria), e Dominique Frerard, Maitre Cuisinier de France, da 25 anni a capo del ristorante Les Trois Forts, del Sofitel hotel Vieux Port, sul vecchio porto di Marsiglia. All’evento per la promozione delle eccellenze agroalimentari calabresi hanno assistito più di 30 ospiti: giornalisti enogastronomici specialisti nel settore turistico, distributori di prodotti enogastronomici italiani interessati ad avviare contatti di affari con i produttori calabresi ed una platea di influencers locali. E’ stata una vera e propria festa dedicata alla cucina ed è servita a far conoscere e valorizzare i nostri prodotti tipici e le nostre eccellenze agroalimentari. Tra i prodotti più apprezzati naturalmente la nduja di Spilinga, il bergamotto, la cipolla rossa di Tropea, l’olio extra vergine d’oliva bio, i vini passiti DOP e IGP aromatizzati; i dessert tradizionali a base di fichi, le marmellate biologiche, l’inimitabile peperoncino in tutte le sue varianti di lavorazione. Tra i formaggi hanno ottenuto grandi apprezzamenti la ricotta salata, il pecorino e molti altri latticini tipici DOP d’Aspromonte e del Crotonese prodotti con il latte delle mucche podoliche. Il tutto accompagnato da affettati e salsicce pregiate, prodotte utilizzando i suini neri calabresi. Sapori, colori, emozioni sono state trasmesse da questo duo di Chef d’eccezione che ha animato i fornelli e permesso un viaggio enogastronomico fuori dal comune che ha fatto conoscere il meglio della Calabria ai palati più fini della Provenza, Capitale della gastronomia 2019.
La Regione Calabria in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia (CCIFM) ed in partenariato con Provence Tourisme ha organizzato, nell’ ambito del progetto “Tipicità calabresi in Francia”, uno show cooking “a quattro mani” animato da uno chef calabrese e da uno provenzale, per un viaggio gastronomico attraverso il Mediterraneo. I due chef che hanno deliziato i palati degli invitati sono Rocky Mazzaferro, Team Manager dell’Unione Regionale Cuochi Calabria e titolare del ristorante “La Rotonda” di Bovalino (Reggio Calabria), e Dominique Frerard, Maitre Cuisinier de France, da 25 anni a capo del ristorante Les Trois Forts, del Sofitel hotel Vieux Port, sul vecchio porto di Marsiglia. All’evento per la promozione delle eccellenze agroalimentari calabresi hanno assistito più di 30 ospiti: giornalisti enogastronomici specialisti nel settore turistico, distributori di prodotti enogastronomici italiani interessati ad avviare contatti di affari con i produttori calabresi ed una platea di influencers locali. E’ stata una vera e propria festa dedicata alla cucina ed è servita a far conoscere e valorizzare i nostri prodotti tipici e le nostre eccellenze agroalimentari. Tra i prodotti più apprezzati naturalmente la nduja di Spilinga, il bergamotto, la cipolla rossa di Tropea, l’olio extra vergine d’oliva bio, i vini passiti DOP e IGP aromatizzati; i dessert tradizionali a base di fichi, le marmellate biologiche, l’inimitabile peperoncino in tutte le sue varianti di lavorazione. Tra i formaggi hanno ottenuto grandi apprezzamenti la ricotta salata, il pecorino e molti altri latticini tipici DOP d’Aspromonte e del Crotonese prodotti con il latte delle mucche podoliche. Il tutto accompagnato da affettati e salsicce pregiate, prodotte utilizzando i suini neri calabresi. Sapori, colori, emozioni sono state trasmesse da questo duo di Chef d’eccezione che ha animato i fornelli e permesso un viaggio enogastronomico fuori dal comune che ha fatto conoscere il meglio della Calabria ai palati più fini della Provenza, Capitale della gastronomia 2019.
0 notes
italianaradio · 5 years
Text
Masterclass Rosso Calabria, a Lione tiornfano le eccellenze agroalimentrari calabresi
Nuovo post su italianaradio http://www.italianaradio.it/index.php/masterclass-rosso-calabria-a-lione-tiornfano-le-eccellenze-agroalimentrari-calabresi/
Masterclass Rosso Calabria, a Lione tiornfano le eccellenze agroalimentrari calabresi
Masterclass Rosso Calabria, a Lione tiornfano le eccellenze agroalimentrari calabresi
di Redazione
SIDERNO-Si è conclusa a Lione, capitale francese della gastronomia, la Masterclass ROSSO CALABRIA, una vera e propria festa della Cucina Calabrese. La manifestazione, realizzata  dalla locale Camera di Commercio Italiana in collaborazione con il Ristorante lionese Daniel & Denise, nasce nell’ambito del progetto “TIPICITA’ CALABRESI IN FRANCIA”, in cooperazione con la Regione Calabria, e mira alla promozione internazionale delle eccellenze agroalimentari del Sistema Calabria 2017-2020.
All’evento hanno partecipato oltre 30 ospiti tra giornalisti, foodblogger, distributori di prodotti enogastronomici italiani, cuochi e un parterre di influencers VIP.
A deliziare gli invitati due chef: il calabrese Rocky Mazzaferro, Team Manager dell’Unione Regionale Cuochi Calabria e gestore del Ristorante La Rotonda a Bovalino (RC), e lo chef Joseph “Peppo” Viola, originario della provincia di Cosenza, proprietario del ristorante lionese Daniel & Denise, senza dubbio uno dei piu’ eclettici ed ammirati chef di Francia
Un duo di eccezione che ha dato spettacolo ai fornelli, preparando dei gustosi piatti a base di stoccafisso con olio di bergamotto, riso della piana di Sibari, ravioli alla nduja, maialino nero dell’Aspromonte, pecorino fiore di Calabria.
Ma non solo, tutte le ricette hanno visto protagonista la cipolla rossa di Tropea, le marmellate di clementine, i fichi calabresi, i pomodori secchi, le olive arriganate, l’olio EVO e molto altro.
Il tutto accompagnato da una selezione di vini e liquori come: il Cremotto, famoso liquore al bergamotto prodotto a Marina di Gioiosa Jonica (RC) dall’azienda “La fabbrica del Bergamotto” di Andrea Reitano; il Rosso Panduri IGT, Rafiedu IGP, il rosato Terre di Cosenza AOP, il Calabria Bianco Janestra IGP fino a concludere con un incantevole Passito Greco di Bianco DOC.
Un vero e proprio fil rouge Rosso Calabria che ha gustosamente guidato gli ospiti della masterclass, tra i profumi del Bergamotto, i colori degli squisiti salumi, formaggi e della ‘nduja, i sentori unici dei vini calabresi, la bellezza di un territorio millenario che da sempre produce prodotti di eccellenza.
di Redazione SIDERNO-Si è conclusa a Lione, capitale francese della gastronomia, la Masterclass ROSSO CALABRIA, una vera e propria festa della Cucina Calabrese. La manifestazione, realizzata  dalla locale Camera di Commercio Italiana in collaborazione con il Ristorante lionese Daniel & Denise, nasce nell’ambito del progetto “TIPICITA’ CALABRESI IN FRANCIA”, in cooperazione con la Regione Calabria,
Antonella Scabellone
0 notes