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#Gian Carlo Perego
anticattocomunismo · 4 months
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Migrantes contro il governo, ma dovrebbe ascoltare l’Africa
Mons. Perego condanna l’accordo Italia-Albania. Il ritornello sull’accoglienza targato “CEI” si scontra però con i vescovi africani, che invece combattono l’emigrazione illegale. Continue reading Migrantes contro il governo, ma dovrebbe ascoltare l’Africa
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andre83us · 5 months
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Creativo, prudente e indagatore: il consigliare nella Chiesa. Un dibattito a Ferrara
Ecco com’è andata la Giornata del Laicato del 13 gennaio: l’unicità della Chiesa, le difficoltà e le prospettive positive nella nostra Diocesi. Confronto aperto tra il Vescovo e i laici Le sfide per la Chiesa e nello specifico per la nostra Diocesi, sono ormai davanti agli occhi di tutti: crisi vocazionali, calo dei fedeli, abbandono da parte dei più giovani. E, di conseguenza, una necessaria ma…
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confrontodemocratico · 4 months
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La lectio dell'ex premier a Washington: «Pandemia e guerra all'Ucraina hanno cambiato tutto. I Paesi Ue spendano meglio insieme, a partire dalla difesa»
L’attacco del responsabile per i migranti, monsignor Gian Carlo Perego. Tajani: «No, soldi ben spesi» È durissimo il giudizio della Conferenza episcopale italiana (Cei) sull’accordo raggiunto tra Italia e Albania per portare in centri di accoglienza temporanea nel Paese balcanico 36mila migranti l’anno sbarcati sulle nostre coste. Un’intesa varata oggi in via definitiva con l’ok a Palazzo…
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Il vescovo di Ferrara contro il Cpr, 'No a una città carcere'
Il vescovo di Ferrara e Comacchio Gian Carlo Perego, presidente della fondazione Migrantes della Cei, prende posizione contro l’ipotesi della nascita di un Cpr, nella zona dell’ex aeroporto, su cui sono in corso valutazioni.     “Perché un Cpr a Ferrara? Ferrara è la provincia con meno immigrati e con meno espulsioni di tutta la regione Emilia-Romagna. Ferrara ha già un carcere, anche per reati…
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tiseguiro · 1 year
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Benedetto XVI, basta ipocrisie: non lo avete mai amato
Il discorso di Ratisbona, la fuga di notizie, le critiche ingenerose, la “cacciata” dalla Sapienza: i progressisti non lo apprezzavano
Giuseppe De Lorenzo00:00
Le prime pagine dei siti di tutto il mondo sono dedicate alla morte di Benedetto XVI. L’Italia non fa eccezione. Racconti accorati. Foto emozionali. Il ricordo di un papa conservatore “che ha rivoluzionato la Chiesa”. Per lui, molti elogi e dichiarazioni di ringraziamento. Balle. Non nel senso che Joseph Ratzinger non sia stato davvero un gigante nella storia della Chiesa. Ma perché sono riti di circostanza, spesso e volentieri ipocriti.
Diciamolo: Papa Ratzinger non lo avete mai amato. Non trasmetteva l’empatia che vi sareste aspettati. Era molto teologo e poco star. Portava le scarpe rosse e la catena d’oro al collo. Viveva in Vaticano. Ha delineato una Chiesa ancorata ai principi che non piacevano a un certo cattolicesimo “adulto”, “progressista”, aperto al mondo e alla modernità.
Non lo avete mai amato. E forse non lo avete mai capito. Lo dimostrano le dichiarazioni che si leggono nei lanci di agenzia, più concentrate sulla scelta di dimettersi che su quanto fatto in otto anni di pontificato. Nei messaggi dedicati a Benedetto, nessuno – se non poche eccezioni – tra alti prelati, vescovi, presidenti della Cei, teologi e via dicendo ha mai citato la difesa dei “principi non negoziabili” e la lotta alla dittatura del “relativismo“, quel cancro sociale che “non riconoscendo nulla come definitivo, lascia come ultima misura solo il proprio io con le sue voglie”. Nessuno lo ha enfatizzato. Eppure era questo il fondamento del suo ministero.
Nessuno ha sottolineato la forza con cui difese “la tutela della vita in tutte le sue fasi, dal primo momento del concepimento fino alla morte naturale” (no all’aborto e all’eutanasia). Nessuno ha ricordato il suo sforzo per promuovere la “struttura naturale della famiglia”, senza tentennamenti, “quale unione fra un uomo e una donna basata sul matrimonio” (no alle unioni gay). Nessuno ha citato la frase di Ratzinger in cui sosteneva “il diritto dei genitori di educare i propri figli”, contro qualsiasi forma di indottrinamento statale, parastatale, gender e fluidità affini. Nessuno, infine, ha enfatizzato la lotta in difesa della famiglia “dai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione” (no alle unioni civili). La Chiesa la modernità deve cercare di guidarla, non subirla. “Le varie forme odierne di dissoluzione del matrimonio, come le unioni libere e il matrimonio di prova, fino allo pseudo-matrimonio tra persone dello stesso sesso, sono espressioni di una libertà anarchica, che si fa passare a torto per vera liberazione dell’uomo”.
Sarà un caso. Ma nel messaggio diffuso da Monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, tutto si cita tranne che l’invito di Ratzinger a riaffermare “il diritto a non emigrare”, cioè “a essere in condizione di rimanere nella propria terra”. “Il cammino di integrazione – diceva Benedetto XVI – comprende diritti e doveri, attenzione e cura verso i migranti perché abbiano una vita decorosa, ma anche attenzione da parte dei migranti verso i valori che offre la società in cui si inseriscono”. Era così difficile includere questa parte?
Sarebbe bastato un poco di coraggio per dire che quando nel 2013 Benedetto XVI rassegnò le dimissioni, molti dei commentatori tirarono un mezzo sospiro di sollievo. Lo dimostrano i fatti. Quando pronunciò la storica lectio magistralis di Ratisbona sul rapporto tra fede e ragione, su religione e violenza, in pochi si presero la briga di difenderlo (salvo dargli ragione in seguito con la nascita dell’Isis). Nello scandalo pedofilia non ebbe la stessa benevolenza della stampa, e della curia, oggi assicurata a Bergoglio. La sua scelta di reintrodurre la Messa in latino venne vista come una mossa reazionaria. Lo stesso dicasi per il tentativo di giungere ad una riconciliazione con i Lefebvriani. In Germania lo chiamarono “il Grande Inquisitore”. In Italia aprirono i quotidiani col titolo “il Pastore tedesco”. Nel 2008 Ratzinger, già Papa, venne invitato dalla Sapienza di Roma per l’inaugurazione dell’anno accademico: 67 tra professori e docenti diedero vita ad una protesta contro la “sconcertante iniziativa” di far parlare un pontefice all’Università. Alla fine Benedetto XVI annullò la visita, in quello che è uno dei più grandi atti censori mai avvenuti in un Ateneo.
Tutto sommato, alla fine, a tanta ipocrisia è preferibile l’onestà intellettuale di Vladimir Luxuria. L’attivista, dispiaciuto per “la perdita della persona”, ha deciso di non “tacere i grandi contrasti” che “Benedetto ha avuto con la comunità Lgbtq+” e che “si sono affievoliti” solo “con Papa Francesco”. Giovanni Paolo II mise d’accordo tutti. Bergoglio è apprezzato anche da chi non crede affatto. Ratzinger no: troppo conservatore.
Giuseppe De Lorenzo, 1 gennaio 2023
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mysbetti · 2 years
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Se i vescovi dettano l’agenda di governo
Libero – domenica 3 luglio “Ma che bel castello marcondirondirondello, ma che bel cast marcondirondirondà”. “Il mio è ancora più bello marcondirondirondello, il mio è ancor più bello mancondirondirondà”. Ad ascoltare le prese di posizione di monsignor Gian Carlo Perego che nella Cei è il presidente della Commissione episcopale che si occupa delle politiche migratorie, viene in mente questa…
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ellegi53 · 6 years
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Lettera su estense.com con un mio commento
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globalhappenings · 2 years
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Church: Monsignor Luigi Negri died
Church: Monsignor Luigi Negri died
(ANSA) – BOLOGNA, 01 JAN – Monsignor Luigi Negri is dead. Archbishop Gian Carlo Perego and the clergy of the Archdiocese of Ferrara-Comacchio announced this in a statement last night. Monsignor Perego recalled him in the Mass at San Francesco on December 31st and invited the priests and faithful to pray for him in the Mass on January 1st. Monsignor Negri was Archbishop of Ferrara-Comacchio from…
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redazionecultura · 6 years
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èStoria - Festival Internazionale della Storia: Migrazioni
èStoria – Festival Internazionale della Storia: Migrazioni
Sono un tema cruciale della quotidianità. Rappresentano il dramma e la speranza per milioni di persone, dominano la conversazione pubblica, animano la polemica sui social network e influenzano la discussione politica. Eppure, le migrazioni non sono un’invenzione o una novità del XXI secolo: hanno interessato più o meno l’intero percorso dell’umanità sulla Terra. Ecco perché a questo tema è…
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vadaviaaiciap · 6 years
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Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara:"la sfida per l'Italia è riconciliare un Paese che sta morendo con giovani che vengono da altri paesi, per iniziare una nuova storia." La Chiesa di Bergoglio non lotta per la vita dei cristiani.
Lotta per la loro estinzione.
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anticattocomunismo · 5 years
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Il problema è teologico: i vescovi non stanno col popolo
Il problema è teologico: i vescovi non stanno col popolo
I vescovi fanno politica a senso unico come dimostra l’intervista di Repubblica a Bassetti (CEI), che ha usato in chiave politica il Papa: solo interventi sui migranti e nessuno sui prideLGBT “sposati” dal PD. Il bipolarismo ora è tra popolo ed élite. E la Chiesa ha scelto di stare con le seconde. Sono i frutti della nuova teologia, in cui il cristianesimo si esprime in forme politiche: migranti…
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andre83us · 5 months
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Festa dei popoli: la nostra Epifania multietnica
Il 6 gennaio a San Francesco centinaia di persone da tutto il mondo unite nella gioia di Andrea Musacci L’Epifania è la festa dei popoli che accorrono per ammirare la manifestazione di Nostro Signore, fratelli e sorelle unite in Cristo pur nella diversità di lingua e cultura. Da diversi decenni in Italia assume  concretamente la forma colorita di un grande evento di fede, svoltosi lo scorso 6…
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retelabuso · 3 years
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ENNA – Denunciato s.e. Rosario Gisana e altri tre monsignori per presunti reati omissivi
ENNA – Denunciato s.e. Rosario Gisana e altri tre monsignori per presunti reati omissivi
Una serie di foto acquisite nel ferrarese, dove don Rugolo, malgrado le denunce, era stato furtivamente trasferito da mons. Rosario Gisana verso la fine del 2019, asserendo problemi di salute e assegnato a al vescovo di Ferrara Gian Carlo Perego, il quale come si evince chiaramente dal materiale acquisito, gli permetteva di organizzare addirittura incontri per ragazzi dai 14 ai 17 anni, come…
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folagaring-blog · 6 years
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2591 - Italie, l’imam de Milan lance un appel ... & ... 6 choses à savoir sur les élections italiennes ...
2591 – Italie, l’imam de Milan lance un appel … & … 6 choses à savoir sur les élections italiennes …
1 – Italie, l’imam de Milan lance un appel… Publié par Rosaly le 28 février 2018
Ce dimanche 4 mars se dérouleront en Italie les élections législatives. D’après les sondages, la coalition de Centre-Droit (La Lega, Fratelli d’Italia et Forza Italia) anti-migration, anti-islamisation pourrait l’emporter. Dès lors, les fauves gauchistes se déchaînent et rugissent leur mantra favori…
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infosannio · 5 years
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Tutti a bordo con Carola
Tutti a bordo con Carola
(Fausto Biloslavo – il Giornale) – Un vescovo vuole dedicare il porto di Lampedusa alla «capitana» paragonandola nientemeno che a Garibaldi. Cantanti, partiti, intellettuali di sinistra «stanno con Carola» fregandosene se è diventata una star violando la legge. Gian Carlo Perego, vescovo di Ferrara-Comacchio, pensa che la giovane tedesca sia come Garibaldi. Ex direttore di Migrantes, la…
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globalhappenings · 2 years
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Success in Ferrara for Il Farnace of 'reconciliation'
Success in Ferrara for Il Farnace of ‘reconciliation’
(ANSA) – FERRARA, DEC 31 – Judging from the welcome received on the evening of December 30, in a full Ferrara Municipal Theater, from the new production of Antonio Vivaldi’s opera ‘Il Farnace’, one cannot but speak of success very full. The work had been expected for almost three centuries since Don Antonio Vivaldi, who expressly composed a version of his theatrical masterpiece for the Este city,…
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