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#Giulia Bonetti
therunwayarchive · 10 months
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Claudia & Giulia Bonetti for Florentina Leitner, Fall 2022
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siciliatv · 3 months
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Come ha votato Favara alle scorse Elezioni Europee dell'8 e 9 giugno 2024? I dati sono peso specifico di ogni partito a Favara?
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Come ha votato Favara alle scorse Elezioni Europee dell'8 e 9 giugno 2024? Dei 26.435 elettori (12.688 uomini + 13.747 donne), si sono recati alle urne solo in 8.356 (4.362 uomini + 3.994 donne). Con una bassa affluenza di votanti, pari al 31,61%, anche il voto riportato dai vari partiti potrebbe fornire una verosimile cartina tornasole sul peso di ogni singolo partito a Favara. L'inesistenza di candidati strettamente locali hanno portato diversi elettori a disertare le urne. Una discreta percentuale di chi si è recato pertanto a votare è probabilmente perché interessato a manifestare pubblicamente l'adempimento del proprio dovere, anche verso chi "si aspettava" il voto. I numeri raggiunti potrebbero pertanto essere interpretati come una sorta di peso specifico di ogni partito. Non solo, lo stesso vale soprattutto per i voti di preferenza espressi verso questo o quell'altro candidato (o gruppo di candidati), in relazione alle "correnti" in seno al partito stesso. Cominciamo subito col mettere in ordine i partiti che hanno riportato più voti di lista a Favara in questa elezione europea. LISTA 10 - FORZA ITALIA - NOI MODERATI - PPE 3.045 LISTA 3 - FRATELLI D'ITALIA 1.200 LISTA 2 - MOVIMENTO 5 STELLE 1.008 LISTA 4 - PARTITO DEMOCRATICO 938 LISTA 5 - LEGA SALVINI PREMIER 840 LISTA 11 - ALTERNATIVA POPOLARE 706 LISTA 1 - ALLEANZA VERDI E SINISTRA 257 LISTA 8 - LIBERTA' 224 LISTA 6 - STATI UNITI D'EUROPA 134 LISTA 9 - PACE TERRA DIGNITA' 108 LISTA 7 - AZIONE - SIAMO EUROPEI 54 Primo partito a Favara con 3.045 voti risulta Forza Italia - Noi Moderati - PPE (sostenuto dalla Democrazia Cristiana di Cuffaro). Poi segue FdI (partito della Premier Giorgia Meloni) con 1.200. Al terzo posto si piazza il M5S che riporta 1.008 voti. Al quarto posto, con 938 voti il Partito Democratico, segue quindi la Lega di Salvini Premier con 840. Alternativa Popolare ne riporta 706. Con circa 500 di stacco, esattamente con 257 voti il 7° partito a Favara si piazza Alleanza Verdi e Sinistra, segue Libertà di voti ne riporta 224. Poi Stati Uniti d'Europa con 134, Pace Terrà Dignità con 108. Ultimo partito a Favara è Azione - Siamo Europei con 54 voti di preferenza.   Ecco i voti riportati da ogni singolo candidato alle Elezioni Europee LISTA 1 - ALLEANZA VERDI E SINISTRA Leoluca ORLANDO 79 Ilaria SALIS 111 Domenico LUCANO 59 Cinzia DATO 12 Emanuele BARBARA 3 Giuliana FIERTLER 2 Francesco MUSCAU - Stefania PAGLIAZZO 29   LISTA 2 - MOVIMENTO 5 STELLE Giuseppe ANTOCI 175 Cinzia PILO 48 Patrizio CINQUE 96 Antonella DI PRIMA 104 Virginia FARRUGGIA 77 Matteo PORCU 17 Antonino RANDAZZO 102 Matilde MONTAUDO 22   LISTA 3 - FRATELLI D'ITALIA Giorgia MELONI 511 Salvatore DEIDDA 14 Elvira AMATA 150 Massimiliano GIAMMUSSO 347 Giuseppe MILAZZO 293 Ruggero B. Italo RAZZA 151 Giuseppa SAVARINO 475 Alessia SCORPO 160   LISTA 4 - PARTITO DEMOCRATICO Elena Ethel SCHLEIN 365 Antonio NICITA 151 Lidia TILOTTA 226 Pietro BARTOLO 146 Angela Maria QUAQUERO 6 Giuseppe LUPO 224 Maria Flavia TIMBRO 17 Giuseppe BELVISI -   LISTA 5 - LEGA SALVINI PREMIER Annalisa TARDINO 371 Roberto VANNACCI 95 Esterina BONAFEDE 22 Antonino S.re GERMANA' 64 Michelina LUNESU 50 Francesca REITANO 21 Raffaele STANCANELLI 107 Girolamo TURANO 397   LISTA 6 - STATI UNITI D'EUROPA Rita BERNARDINI 9 Francesco C. CALANNA 4 Fabrizio MICARI 21 Valentina FALLETTA 25 Pietrina PUTZOLU 8 Luca BALLATORE 13 Carola POLITI 1 Matteo RENZI 57   LISTA 7 - AZIONE - SIAMO EUROPEI Carlo CALENDA 19 Sonia ALFANO 4 Gianfranco DAMIANI - Martina BENONI 2 Gianni PALAZZOLO 5 Rosanna COCOMERO 1 Nicola TRUDU - Elena BONETTI 4   LISTA 8 - LIBERTA' Cateno DE LUCA 110 Laura CASTELLI 28 Piera AIELLO 11 Edgardo BANDIERA 3 Giulia FERRO 12 Barbara FIGUS 5 Ismaele LA VARDERA 79 Antonio G. PARRINELLO -   LISTA 9 - PACE TERRA DIGNITA' Michele SANTORO 52 Benedetta SABENE 9 Raniero Luigi LA VALLE 4 Federica BACCOLI 4 Ginevra Roberta BOMPIANI 6 Giovanni FRESU 22 Antonino MANTINEO 4 Elisa MONNI -   LISTA 10 - FORZA ITALIA - NOI MODERATI - PPE Caterina CHINNICI 658 Michele COSSA 354 Maddalena CALIA 62 Massimo DELL'UTRI 994 Marco FALCONE 524 Bernadette Felice GRASSO 800 Margherita LA ROCCA RUVOLO 854 Edmondo TAMAJO 1   LISTA 11 - ALTERNATIVA POPOLARE Stefano BANDECCHI 16 Mattia GATTUSO 3 Alfonso ALAIMO 6 Manuela CIAMBRONE 3 Massimo ROMAGNOLI 53 Valentina VALENTI 3 Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year
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Rovigo: al via la "Settimana dei diritti umani" e "voci per la libertà - una canzone per Amnesty"
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Rovigo: al via la "Settimana dei diritti umani" e "voci per la libertà - una canzone per Amnesty". Il parterre degli ospiti che arriverà a Rovigo durante la settimana sarà di alto livello: dal Cardinale Matteo Maria Zuppi ad Alba Bonetti, da Manuel Agnelli alla Banda Rulli Frulli, da Moni Ovadia a Lisa Clark, da Marco Mascia a Laura Marmorale, da Giorgio Canali & Rossofuoco al Dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Rovigo.... E ancora Marino Bellini, Sandro Fracasso, Alessandra Annoni, Alessandro Orsetti, RomAraBeat, Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato, Sevilay Tufekci, Ciro Grandi, Guido Pietropoli, Paolo Guolo, Erica Boschiero, Lorenzo Monguzzi, Nevruz e tantissimi altri protagonisti del mondo dell'arte, della cultura e del volontariato per un cartellone davvero unico. Un percorso emozionante tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli artistici, teatrali e cinematografici. "D(i)ritti al futuro": questo è il filo rosso della manifestazione, che ha dato vita ad una collaborazione tra associazioni ed enti del territorio senza precedenti. ll festival, patrocinato e sostenuto dal Comune di Rovigo e dal Comune di Adria, nasce dalla forza creativa di 'Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty' e dall'unione delle esperienze di decine di associazioni del territorio impegnate nella promozione dei diritti umani, della cultura e dell'arte. È questo il valore fondante che il festival vuole promuovere attraverso le diverse forme artistiche e non solo. Consapevoli che le arti sono uno strumento di formazione e crescita di consapevolezza, un vero e proprio mezzo educativo per la realizzazione di una cultura universale dei diritti umani. Si comincia con una anteprima ad Adria. Sabato 15 luglio alle 21.30 in Piazza Cavour ci sarà il concerto di Nevruz con la sua band. In apertura si esibiranno le artiste: Rosie, Giulia, LaFrAncy, Milena Mingotti e Nora. Una serata dedicata alla musica, la solidarietà e l'inclusione. L'apertura del festival vero e proprio sarà lunedì 17 luglio alle 18, alla presenza di tutti i volontari e associazioni coinvolte, con l'inaugurazione delle location (Sala della Gran Guardia, Piazzetta Annonaria e Pescheria Nuova) e di mostre e installazioni artistiche che saranno visitabili tutta la settimana. Durante tutti i giorni ci saranno anche la "Caccia ai diritti umani", una vera e propria caccia al tesoro in tutto il centro cittadino, e i laboratori didattici per bambini che animeranno i Giardini delle Due Torri tutti i pomeriggi attraverso attività educative e ludico-creative. Nella giornata di inaugurazione, alle 19.30 all'Auditorium del Conservatorio è in programma la proiezione del docufilm "La pace non è il suo nome", con il racconto della storia dei 40 anni di vita del Centro Diritti Umani dell'Università di Padova alla presenza del Presidente Marco Mascia. In chiusura di giornata, alle 21.30 ai Giardini delle due Torri, andrà in scena una produzione realizzata appositamente per il festival, uno spettacolo multidisciplinare di giocoleria, danza e canto: "Una luce di protesta". Molti saranno gli incontri sui temi del festival con nomi prestigiosi del panorama culturale italiano, tutti previsti ogni giorno alle 18. Si parte martedì 18 alla Pescheria Nuova con Moni Ovadia, Lisa Clark e Alessandra Annoni che si confronteranno su "La Palestina nel quadro dei conflitti mondiali". Mercoledì 19 all'Auditorium del Conservatorio uno dei momenti più attesi: "Lavoro dignitoso e giustizia sociale", un incontro con il Cardinale Matteo Maria Zuppi (presidente della Conferenza Episcopale Italiana) e i segretari generali di Cgil,Cisl e Uil Rovigo. Giovedì 20 alla Pescheria Nuova sarà la volta di "La pioggia non ha frontiere: cambiamento climatico e migrazioni" con Chiara Camporese ed Eugenio Alfano. Nello stesso luogo venerdì 21 toccherà a "Il carcere in crisi: le origini e le alternative, tra schizofrenia legislativa e populismo penale", con Ciro Grandi e Guido Pietropoli, e sabato 22 "Non è abbastanza? Diritti LGBTI+ in Italia" con Angelica Polmonari, Manuela Macario, Roberta Cusin e Matteo Mammini. Uno dei luoghi focali della "Settimana dei diritti umani" sarà Piazza Annonaria, che ospiterà numerose mostre ed installazioni così come i banchetti informativi delle associazioni. Inoltre sarà animata tutti i giorni da numerosi incontri e performance artistiche, con un vero melting pot culturale sulla promozione dei diritti umani attraverso laboratori di pittura, scultura, yoga e danza; presentazioni di libri e realtà del volontariato; letture dibattiti. E, nel tardo pomeriggio, un aperitivo della bottega del commercio equo solidale "La Fionda di Davide". I Giardini delle Due Torri, in Piazza Matteotti, per tre giorni alle 21.30 ospiteranno alcuni momenti di spettacolo: martedì 18 l'atteso concerto di Moni Ovadia con la RomAraBeat, mercoledì 19 lo spettacolo teatrale "Lo straordinario viaggio di Atalanta" e giovedì 20 la proiezione del film "Flee". Non mancheranno eventi nelle frazioni di Rovigo. Mercoledì 19 e giovedì 20 al Prolife Park di Roverdicrè sono previsti due appuntamenti. Il primo sarà una serata tra cinema, animazione e pic-nic sotto le stelle. Il secondo una serata/concerto intitolata "Equality", con le esibizioni di Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato e, a chiudere, Giorgio Canali & Rossofuoco. Venerdì 21, al Campo della parrocchia di Granzette a partire dalle 18.30 ci sarà "D(i)ritti in campo" , torneo di calcio a 5 aperto a tutte e tutti senza esclusione di nazionalità, genere o capacità sportive. Clou del festival sarà la ventiseiesima edizione di "Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty" che giunge a Rovigo per la prima volta e che darà vita dal 21 al 23 luglio a tre giorni di musica e diritti umani, come sempre a fianco di Amnesty International Italia. Le tre giornate prenderanno il via con degli appuntamenti pomeridiani. Venerdì 21 alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà il concerto di Effemme, progetto nato dall'incontro di due amici di Voci per la Libertà, Francesco Fry Moneti e Michele Mud. Sabato 22 sempre alle 19.30 alla Sala della Gran Guardia la proiezione docufilm "Rumore - Human Vibes", l'incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big all'interno di Voci per la Libertà. Saranno presenti la regista Simona Cocozza e la presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti. Domenica 23 si parte alle 18 nella Sala della Gran Guardia con l'incontro con il pubblico di Manuel Agnelli, vincitore del Premio Amnesty International Italia sezione Big, con Francesca Corbo (Ufficio arte e diritti umani di Amnesty International Italia). Alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà la presentazione/concerto di "Shahida - Tracce di libertà", un triplo CD a sostegno delle donne rifugiate. Con Stefano Canestrini del Centro Astalli, Simone Veronelli di Appaloosa Records/I.R.D. e le esibizioni di Erica Boschiero e Lorenzo Monguzzi. Conduce Enrico Deregibus. Il palco principale del festival sarà in Piazza Vittorio Emanuele II, con tre serate previste alle 21.30, nelle quali ci saranno otto artisti (fra band e cantautori) provenienti da tutta Italia in lizza per il Premio Amnesty International nella sezione Emergenti. Nella prima semifinale di venerdì 21 luglio si fronteggeranno: Buva da Cerignola/Roma con "Sud", Cenere da Bologna con "Chi lo decide chi siamo?", Da Quagga da Verona con "Casa mia" e Pankhurst da Ferrara con "Watch him bleed". Nella seconda, sabato 22 luglio, toccherà a: Candeo da Milano con "Le tue stesse gambe", Cocciglia dall'Aquila con "La mia giostra", La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con "Cuentalo", Obi da Torino con "Attimo". I migliori cinque saranno protagonisti nella finale di domenica 23. In ciascuna serata un ospite prestigioso. Si parte venerdì 21 con il concerto della Banda Rulli Frulli, uno dei più bei progetti italiani di musica e inclusione, che per l'occasione vedrà come ospiti due amici di Voci per la Libertà: Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Michele Mud Negrini. Sabato 22 sarà la volta di un altro progetto collettivo, quello degli studenti del dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo che proporranno dal vivo alcuni dei brani vincitori delle passate edizioni del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, appositamente riarrangiati. Domenica 23 il gran finale con la premiazione di Manuel Agnelli come vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione Big con il brano "Severodonetsk", una canzone che mette l'essere umano al centro, rendendolo il vero protagonista al di sopra della geopolitica e delle ragioni di stato. A condurre le tre serate sul palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II ci saranno gli storici presentatori del festival Savino Zaba e Carmen Formenton. "Dopo mesi di intenso lavoro - commenta Michele Lionello direttore artistico del festival -, di riunioni, coordinamenti, telefonate e mail tra le numerosissime realtà che hanno creduto in questo progetto ci siamo. È una grande soddisfazione. Siamo riusciti a creare un grande e variegato cartellone grazie a cui i temi legati ai diritti umani possano entrare nel cuore prima che nella mente, perchè c'è bisogno di trasformarli in emozioni mediante il potere immediato ed empatico dell'arte e della cultura". Tutti gli eventi del festival sono ad ingresso libero e gratuito.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ladygarfunkel · 4 years
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patti-campani · 5 years
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Illustrissimo/a     a cura di Patti Campani Davide Bonazzi Fabio Bonetti Lisa Lazzaretti Giulia Neri Gianni Nieddu Marilena Pasini Valentina Sozzi
Un progetto legato ai temi dedicati all’ambiente, alla natura, agli stili di vita -
aperto verso orizzonti che ci mantengano in sintonia con un ideale di  benessere che non sia antropocentrico e  che  ci riporti, piuttosto, alla consapevolezza di essere una parte responsabile e partecipe  di quanto ci circonda. Sette autori con poetiche e tecniche diverse  per tenere ampio lo sguardo e dare l’attenzione dovuta alla capacità di sintesi e all’incisività immediata propri del disegno.  
Illustrissimo/a è l’appuntamento che presenta al pubblico gli autori: due opere ciascuno, un breve sussurro a suggerirci quello che saranno le future personali  che trovano la loro realizzazione  nel corso della stagione 2018/19. Fiorile+FramCafè via Rialto 22 – Bologna 8 settembre -> 20 ottobre
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corallorosso · 4 years
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Governo Draghi: ne valeva davvero la pena? Di Luca Telese Non è il dream team che tutti sognavano. La prima notizia è questa, qualsiasi cosa se ne pensi, qualunque idea politica si abbia. E non è nemmeno il “governo dei migliori”. Questo è il punto, ed anche il fatto strano di questa vicenda. La prima cosa che stupisce è tutta qui: nato con la possibilità di scegliere chiunque, e con l’aspirazione ad una discontinuità assoluta con il passato, il primo governo di Mario Draghi è molto poco sorprendente. Si fonda (nella parte tecnica) su degli onestissimi gregari, e nella parte politica, come vedremo nel dettaglio, sul trapianto chirurgico di corposi frammenti di tre importanti governi del passato: quello di Conte (ovviamente), quello gialloverde, e – addirittura – dell’ultimo governo Berlusconi. Guardi questa foto di gruppo e non puoi fare a meno di dirti: “Tutto qui?”. Questo il commento, partendo dall’idea che tutti ci auguriamo il meglio, ovviamente, che sognavamo davvero la squadra dei sogni, ma non potendo fare a meno di chiedersi come mai il risultato finale sia sia determinato in questi termini. Per giunta, come se fosse uno scherzo, invece di gioire, i primi a lamentarsi sono stati gli uomini di Forza Italia e la Lega. Matteo Salvini – lo ha fatto in prima persona – quando ha commentato, quasi in diretta, da Enrico Mentana. E Silvio Berlusconi, che lo ha detto in maniera informale, facendo filtrare il malessere con dei retroscena autorizzati di agenzia. Una faccia tosta straordinaria, va detto: il centrodestra si ritrova con sette ministeri in un governo in cui la maggioranza parlamentare (soprattutto alla Camera, non va mai dimenticato) è garantita dalla pattuglia giallorossa. Il prezzo del biglietto di questo governo, dunque – sul piano politico – è pagato interamente da Pd e M5s. Tuttavia ci sono diverse considerazioni da fare. Nella squadra della Lega c’è un buon ministro, Massimo Garavaglia, persona seria e non ideologica. Nella squadra del Pd, al lavoro c’è Andrea Orlando, uomo altrettanto esperito, e anche connotato, il che garantisce che non ci saranno strappi sul piano della tenuta sociale. Nella squadra azzurra c’è Mara Carfagna, che è sicuramente è più progressista e liberale della ministra renziana, Elena Bonetti (una che non risulta pervenuta nemmeno nella prima esperienza di governo, e misteriosamente riconfermata). La prima buona notizia – per chi scrive – è che Italia Viva, il partito-killer che ha la responsabilità della crisi e dell’incertezza in cui ci siamo ritrovati, sulla carta perde un ministero (anche se poi recupera con un “tecnico” di area). Qui il dubbio che mi viene in mente, e che i giornali adoranti (ma spiazzati), di certo non esprimono, è: ma se io fossi stato Draghi e avessi dovuto nominare un renziano, non avrei fatto di tutto per prendermene almeno uno buono? Non sarebbe stato bello un Massimo Recalcati alla Cultura? O un Alessandro Baricco alla pubblica istruzione? E dovendo scegliere “un tecnico”, invece del classico polveroso professorone (Patrizio Bianchi), perché non osare e cercare persone del livello di Renzo Piano? Se mi serviva un leghista non potevo pensare di arruolare la competente Giulia Bongiorno? Si sarebbe potuto continuare all’infinito, e nel Pd, magari, reclutare persone esperte e stimate come Roberta Pinotti, e non il soporifero capocorrente, nonché apostata renziano, Lorenzo Guerini. Il primo punto di dubbio, dunque, è che di migliori c’è n’erano, ma non sono stati messi in squadra. Mentre anche fuori dal pallottoliere è più delicato indagare le conseguenze del prezzo politico enorme sostenuto da chi – come abbiamo visto – garantisce i voti decisivi, e cioè M5s e Pd: perdono entrambi metà della loro delegazione, perdono – questo stupisce – i loro ministri più giovani. Perdono le donne (perché come è noto il governo Conte era molto “rosa”). La selezione darwiniana c’è stata, dunque, ma al contrario: dovendo tagliare, è stato consentito ai partiti di fotografare i loro rapporti di forza, di proiettare le correnti sul governo. E il premier che poteva scegliere -a norma di Costituzione – con insindacabile autonomia, ha seguito questa logica. (...) Il risultato di questa squadra, paradossalmente, ci chiarisce per l’ennesima volta, che metà della campagne di stampa di discredito contro il governo Conte erano infondate, ideologiche o pretestuose: non ci sono uomini della provvidenza in giro, non ci sono Ronaldo e Messi a spasso, nel nostro paese, altrimenti li avremmo trovati al governo. C’è l’Italia, e la sua classe dirigente piena di limiti (anche fra i “tecnici”) con le sue professionalità, ma anche con gli evidenti angoli di mediocrità, i suoi politici “sugheroni”, che stano a galla per disciplina di partito più che per il cursus honorum. Speriamo che nella vita del governo Draghi le politiche riescano a nobilitare la qualità della materia umana, visto che (come abbiamo visto) non è accaduto il contrario.
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fiorile-framcafe · 5 years
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L’Ora Blu Giulia Neri a cura di Patti Campani
“In questa nuova serie di illustrazioni Giulia Neri realizza, con la sua solita luminosa incisività, L’Ora Blu dei rapporti di coppia: quel momento di transizione tra amore e non amore, tra non amore e amore, che scorre lungo il costante ed inquieto domandarsi che sempre lo accompagna. Passaggi che ci lasciano sospesi con noi stessi, con il nostro ritrovarci, con i desideri, i timori, i fantasmi e con i nostri sogni, in un continuo oscillare, incerti, tra il ripiegarci su noi stessi o aprirci ad una vita necessariamente mutata. Sarebbe facilmente possibile scrivere un breve racconto mettendo in successioni diverse i titoli delle opere esposte, come nel bel gioco delle filastrocche illustrate e musicate di Virgilio Savona o quello delle carte settecentesche dei paesaggi che consentivano di realizzare skyline immaginari diversi a seconda delle combinazioni scelte. Noi ne suggeriremo uno. A voi gli altri possibili.” Patti Campani, maggio 2019 
FramCafè via Rialto 22 – Bologna 11maggio -> 27 luglio da lunedi a venerdi, ore 9 -> 22 sabato, ore 16 -> 23 https://www.facebook.com/FiorileFramcafè Primo appuntamento di Illustrissimo/a, ciclo ideato e curato da Patti Campani (Fiorile+) “Illustrissimo/a” è progetto legato ai temi dedicati all’ambiente, alla natura, agli stili di vita “aperto verso orizzonti che ci mantengano in sintonia con un ideale di  benessere che non sia antropocentrico e  che  ci riporti, piuttosto, alla consapevolezza di essere una parte responsabile e partecipe  di quanto ci circonda. La mia  scelta si è rivolta al disegno e all’illustrazione.  Ho scelto sette autori (Davide Bonazzi, Fabio Bonetti, Lisa Lazzaretti, Giulia Neri, Gianni Nieddu, Marilena Pasini, Valentina Sozzi) con poetiche e tecniche diverse per tenere ampio lo sguardo e dare l’attenzione dovuta alla capacità di sintesi e all’incisività immediata propri del disegno. Racconti brevi a narrarci. Temi e autori che  mi paiono particolarmente in consonanza col carattere dedicato e dichiarato del FramCafè  e di chi lo frequenta”
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daveliuz · 4 years
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castellanzanelcuore · 5 years
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LA CITTA’ HA DETTO “GRAZIE” A VOLONTARI E SPORTIVI
“Siamo convinti che la gratitudine sia un valore fondamentale, un valore essenziale per vivere bene con gli altri. Dire grazie può cambiare la nostra vita e quella della comunità in cui viviamo. Per questo abbiamo deciso di avviare l’esperienza della Festa del Ringraziamento”. 
Queste le parole con cui il Sindaco della Città di Castellanza, arch. Mirella Cerini, ha accolto sabato pomeriggio nella sala Colonne di Palazzo Brambilla le tante persone che si sono spese per la città come volontarie e che hanno ottenuto importanti risultati in ambito sportivo.
A loro la Città di Castellanza ha voluto dire “Grazie” con una pergamena, semplice ma carica di significato. Undici gli atleti castellanzesi e trentuno i volontari premiati nel corso di un pomeriggio ricco di gioia ed emozione.
Di seguito i nominativi dei premiati:
ATLETI:
BELLATO SILVANO - CAMPIONE ITALIANO ARCO LONGBOW 2019    -Categoria Seniores
CALDERA SOFIA - CAMPIONE ITALIANO TENNIS - Categoria Under 16
GALUPPI LUDOVICA - RECORD ITALIANO 80 M. - Categoria Under 15
COLOMBO FILIPPO -3° CLASSIFICATO CAMPIONATO NAZIONALE - Snowboard
PETRILLO VIOLA - GOLD JUNIOR A (Miglior giocatrice del torneo) - Calcio Femminile under 12
SCOMAZZON GIULIA - CAMPIONE ITALIANO DRESSAGE - Equitazione
MELI REBECCA - CAMPIONE PROVINCIALE TENNIS SINGOLO - Campionato provinciale 2° livello
BANDERA ANNA -CAMPIONE DEL MONDO MINIGOLF 2019 - Specialità Matchplay
COLOMBO PAOLO - CAMPIONE ITALIANO KARATE 2019 - "1° Kata, 1° Kumite, 1° Kata cat. Sup., 1° Kumite a squadre u.30"
COPPINI ANDREA - CAMPIONE ITALIANO STAFFETTA 4X400 - Categoria Allievi
RUSTICI RICCARDO    - ATLETA CASTELLANZESE BASKET IN CARROZZINA   
VOLONTARI:
CROCI AUGUSTO - VOLONTARIO SPORTELLO DISABILI
CERINI SILVIO – VOLONTARIO SPORTELLO DISABILI
DONELLI SONIA - VOLONTARIO DISABILI
RIITANO ROBERTA – VOLONTARIO SPORTELLO DISABILI
BONETTI RENZO - VOLONTARIO TRASPORTO MINORI DISABILI
SIGNORINI MARIO - VOLONTARIO TRASPORTO MINORI DISABILI
ZAMPINI BRUNA - VOLONTARIO ACCOMPAGNAMENTO DISABILI
BUZZI FABIA - VOLONTARIO ACCOMPAGNAMENTO DISABILI
PALEARI GRAZIELLA - VOLONTARIO ARCHIVIAZIONE
MORONI FABIO - VOLONTARIO ARCHIVIAZIONE
CAPRILE DANIELA - VOLONTARIO VISITE GUIDATE PALAZZO COMUNALE
ZAFFARONI ROBERTO - VOLONTARIO SUPPORTO UFFICIO ISTRUZIONE
CENTINEO GIUSEPPE - VOLONTARIO APERTURA E CHIUSURA CANCELLI PARCO LIUC
GRAUSO NICOLA - VOLONTARIO APERTURA E CHIUSURA CANCELLI PARCO LUIC
TOGNIN LUCIANO – VOLONTARIO APERTURA E CHIUSURA CANCELLI PARCO LUIC
LOMBARDI MARIO - VOLONTARIO APERTURA E CHIUSURA CANCELLI PARCO VIALE ITALIA
BIAGIOLI MASSIMO    - VOLONTARIO APERTURA E CHIUSURA CANCELLI PARCO VIALE ITALIA
BIAGIOLI LEONARDO - VOLONTARIO APERTURA E CHIUSURA CANCELLI PARCO VIALE ITALIA
FERIOLI MASSIMO - VOLONTARIO INGRESSO SCUOLE
BISSOLI CLAUDIO - VOLONTARIO AREA CANI
BRICK ENA - VOLONTARIO AREA CANI
COLOMBO LUCA - VOLONTARIO AREA CANI
MAZZA ROBERTO - VOLONTARIO AREA CANI
PIETROBONI SERGIO - VOLONTARIO AREA CANI
TAGLIAFERRI GIORGIO - VOLONTARIO AREA CANI
MITA JOSEPH - VOLONTARIO COMUNITA'
SANE' JANKHOUBA    - VOLONTARIO COMUNITA'
OGHOMWENRIE ALEX OSAMEDE    - VOLONTARIO COMUNITA'
COLOMBO FRANCESCA - SERVIZIO CIVILE PROGETTO EDUCAZIONE
ARENARE GIADA - SERVIZIO CIVILE PROGETTO BIBLIOTECA
DOLENZ MARTINA - SERVIZIO CIVILE PROGETTO BIBLIOTECA
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therunwayarchive · 10 months
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Jagoda Blotko, Claudia Bonetti & Giulia Bonetti for Florentina Leitner, Fall 2022
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siciliatv · 4 months
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Elezioni Europee 8-9 giugno 2024. I dati sui voti riportati dalle liste e dai candidati presenti nella Circoscrizione V : ITALIA INSULARE
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Elezioni Europee 8-9 giugno 2024. I dati sui voti riportati dalle liste e dai candidati presenti nella Circoscrizione V : ITALIA INSULARE Sezioni + Comunicazioni f. s.: 7.167 / 7.169 Dato aggiornato al: 10/06/2024 - 10:23 Liste Voti % FRATELLI D'ITALIA 420.444 21,25 FORZA ITALIA - NOI MODERATI - PPE 402.208 20,33 PARTITO DEMOCRATICO 330.909 16,73 MOVIMENTO 5 STELLE 321.376 16,24 LEGA SALVINI PREMIER 138.354 6,99 ALLEANZA VERDI E SINISTRA 121.494 6,14 LIBERTA' 117.856 5,96 PACE TERRA DIGNITA' 44.183 2,23 STATI UNITI D'EUROPA 42.456 2,15 AZIONE - SIAMO EUROPEI 29.100 1,47 ALTERNATIVA POPOLARE 9.928 0,50 TOTALE LISTE 1.978.308 100       FRATELLI D'ITALIA Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze MELONI GIORGIA DETTA GIORGIA 242.050 MILAZZO GIUSEPPE 65.221 RAZZA RUGGERO BENEDETTO ITALO 61.500 GIAMMUSSO MASSIMILIANO DETTO MASSI, DETTO MUSSO 43.223 DEIDDA SALVATORE DETTO SASSO 29.405 AMATA ELVIRA 24.833 SAVARINO GIUSEPPA DETTA GIUSI 22.680 SCORPO ALESSIA 14.734   FORZA ITALIA - NOI MODERATI - PPE Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze TAMAJO EDMONDO DETTO TAMAIO, DETTO DI MAIO, DETTO EDY, DETTO EDI, DETTO EDDY 121.356 FALCONE MARCO 99.953 CHINNICI CATERINA 93.291 DELL'UTRI MASSIMO 69.231 GRASSO BERNARDETTE FELICE 47.445 COSSA MICHELE 36.267 LA ROCCA RUVOLO MARGHERITA DETTA RITA 28.000 CALIA MADDALENA 22.995   PARTITO DEMOCRATICO Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze SCHLEIN ELENA ETHEL DETTA ELLY 84.686 LUPO GIUSEPPE DETTO PEPPINO 49.627 BARTOLO PIETRO 44.384 NICITA ANTONIO 43.407 QUAQUERO ANGELA MARIA 42.338 TILOTTA LIDIA 37.361 TIMBRO MARIA FLAVIA 11.326 BELVISI GIUSEPPE 2.744   MOVIMENTO 5 STELLE Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze ANTOCI GIUSEPPE 64.554 PILO CINZIA 39.494 CINQUE PATRIZIO 30.987 FARRUGGIA VIRGINIA 21.321 PORCU MATTEO 18.417 DI PRIMA ANTONELLA 17.386 MONTAUDO MATILDE DETTA MONTAURO, MONTALDO, MONTALTO 13.304 RANDAZZO ANTONINO 11.332     LEGA SALVINI PREMIER Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze STANCANELLI RAFFAELE 44.162 VANNACCI ROBERTO 35.145 TURANO GIROLAMO DETTO MIMMO 18.620 TARDINO ANNALISA 17.578 GERMANA' ANTONINO SALVATORE 14.002 REITANO FRANCESCA 10.057 BONAFEDE ESTERINA 7.987 LUNESU MICHELINA 6.853     ALLEANZA VERDI E SINISTRA Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze SALIS ILARIA 50.398 LUCANO DOMENICO DETTO MIMMO 25.780 ORLANDO LEOLUCA 18.539 MUSCAU FRANCESCO 9.979 PAGLIAZZO STEFANIA 6.496 BARBARA EMANUELE 3.318 DATO CINZIA 3.271 FIERTLER GIULIANA DETTA FIRTLER, DETTA FITLER 2.723     LIBERTA' Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze DE LUCA CATENO 69.752 CASTELLI LAURA 30.666 LA VARDERA ISMAELE 20.208 FERRO GIULIA 10.956 BANDIERA EDGARDO DETTO EDY 10.747 AIELLO PIERA 3.609 FIGUS BARBARA 3.476 PARRINELLO ANTONIO GIUSEPPE 2.796     PACE TERRA DIGNITA' Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze SANTORO MICHELE 21.047 FRESU GIOVANNI 5.757 SABENE BENEDETTA 3.065 MONNI ELISA 2.504 BACCOLI FEDERICA 2.097 LA VALLE RANIERO LUIGI 1.423 MANTINEO ANTONINO 1.253 BOMPIANI GINEVRA ROBERTA 1.206     STATI UNITI D'EUROPA Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze RENZI MATTEO 15.739 FALLETTA VALENTINA 6.455 MICARI FABRIZIO 4.506 BERNARDINI RITA 3.883 PUTZOLU PIETRINA 2.927 BALLATORE LUCA 2.532 CALANNA FRANCESCO CONCETTO 1.522 POLITI CAROLA 886     AZIONE - SIAMO EUROPEI Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze CALENDA CARLO 7.968 ALFANO SONIA 4.903 PALAZZOLO GIANNI DETTO GIANGIACOMO 3.558 TRUDU NICOLA 1.202 BONETTI ELENA 1.199 BENONI MARTINA 1.190 COCOMERO ROSANNA 583 DAMIANI GIANFRANCO 514     ALTERNATIVA POPOLARE Sezioni: 7.162 / 7.169 Candidato Preferenze ROMAGNOLI MASSIMO 4.364 BANDECCHI STEFANO 1.022 ALAIMO ALFONSO 437 GATTUSO MATTIA DETTA TEA 431 VALENTI VALENTINA 346 CIAMBRONE MANUELA 283   Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year
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Rovigo, nasce la "La Settimana dei diritti umani”: oltre 60 eventi gratuiti
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Rovigo, nasce la "La Settimana dei diritti umani”: oltre 60 eventi gratuiti. Il titolo dice tutto: “La Settimana dei diritti umani” è un nuovo festival che nasce a Rovigo coinvolgendo il centro storico, e non solo, da lunedì 17 a domenica 23 luglio 2023, con una anteprima ad Adria il 15 luglio. Oltre 60 eventi, tutti a ingresso gratuito. Nel pomeriggio del 22 giugno alla Sala della Gran Guardia è stato svelato il programma di questo evento denso di iniziative che nasce dall’impegno e dalla collaborazione di oltre trenta associazioni e realtà culturali. Gli ospiti Il parterre degli ospiti sarà di alto livello: dal Cardinale Matteo Maria Zuppi ad Alba Bonetti, da Manuel Agnelli alla Banda Rulli Frulli, da Moni Ovadia a Lisa Clark, da Marco Mascia a Laura Marmorale, da Giorgio Canali & Rossofuoco al Dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Rovigo… ...e ancora Marino Bellini, Sandro Fracasso, Alessandra Annoni, Alessandro Orsetti, RomAraBeat, Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato, Sevilay Tufekci, Ciro Grandi, Guido Pietropoli, Paolo Guolo, Erica Boschiero, Lorenzo Lepore, Nevruz e tantissimi altri protagonisti del mondo dell’arte, della cultura e del volontariato per un cartellone davvero particolare. ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ e le associazioni ll festival, patrocinato e sostenuto dal Comune di Rovigo e dal Comune di Adria, nasce dalla forza creativa di ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ e dall’unione delle esperienze di decine di associazioni del territorio impegnate nella promozione dei diritti umani, della cultura e dell’arte. È questo il valore fondante che il festival vuole promuovere attraverso le diverse forme artistiche e non solo. Consapevoli che le arti sono uno strumento di formazione e crescita di consapevolezza, un vero e proprio mezzo educativo per la realizzazione di una cultura universale dei diritti umani. “È grande la soddisfazione - spiegano Michele Lionello e Martina Manfrinati di Voci per la libertà, organizzatori della manifestazione - ce l’abbiamo fatta, dopo mesi di intenso lavoro, di riunioni, coordinamenti, telefonate, mail tra le numerosissime realtà che hanno creduto in questo progetto ci siamo, eccovi questo splendido programma”. Musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli artistici, teatrali e cinematografici Sarà un percorso tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli artistici, teatrali e cinematografici. Lo slogan e filo conduttore è “D(i)ritti al futuro” con un focus su: diritto alla dignità, ovvero il diritto a vivere piuttosto che sopravvivere, includendo tematiche come casa, lavoro, salute e salario; diritto alla libertà di movimento, inteso sia come diritto a restare nel proprio territorio che a spostarsi fisicamente e socialmente E ancora: diritto alla partecipazione, intesa come pace, comunità, protesta e detenzione; diritto alla propria identità, dal sesso al genere all'orientamento sessuale senza discriminazioni; diritto all’ambiente: l'importanza di considerare la sostenibilità del pianeta come elemento imprescindibile in tutte le scelte che compiamo. Anteprima e apertura Si comincia con una anteprima ad Adria. Sabato 15 luglio alle 21.30 in Piazza Cavour ci sarà il concerto di Nevruz con la sua band. In apertura si esibiranno le artiste: Rosie, Giulia, LaFrAncy, Milena Mingotti e Nora. Una serata dedicata alla musica, la solidarietà e l’inclusione. L’apertura del festival vero e proprio sarà lunedì 17 luglio alle 18, alla presenza di tutti i volontari e associazioni coinvolte, con l’inaugurazione delle location (Sala della Gran Guardia, Piazzetta Annonaria e Pescheria Nuova) e di mostre e installazioni artistiche che saranno visitabili tutta la settimana. Durante tutti i giorni ci saranno anche due iniziative particolari: la “Caccia ai diritti umani”, una vera e propria caccia al tesoro in tutto il centro cittadino, e i laboratori didattici per bambini che animeranno i Giardini delle Due Torri tutti i pomeriggi attraverso attività educative e ludico-creative. Nella giornata di inaugurazione, alle 19.30 all’Auditorium del Conservatorio è in programma la proiezione del docufilm “La pace non è il suo nome”, con il racconto della storia dei 40 anni di vita del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova alla presenza del Presidente Marco Mascia. In chiusura di giornata, alle 21.30 ai Giardini delle due Torri, andrà in scena una produzione realizzata appositamente per il festival, uno spettacolo multidisciplinare di giocoleria, danza e canto: “Una luce di protesta”. Incontri culturali Molti saranno gli incontri sui temi del festival con nomi prestigiosi del panorama culturale italiano, tutti previsti ogni giorno alle 18. Si parte martedì 18 alla Pescheria Nuova con Moni Ovadia, Lisa Clark e Alessandra Annoni che si confronteranno su “La Palestina nel quadro dei conflitti mondiali”. Mercoledì 19 all’Auditorium del Conservatorio uno dei momenti più attesi: “Lavoro dignitoso e giustizia sociale”, un incontro con il Cardinale Matteo Maria Zuppi (presidente della Conferenza Episcopale Italiana) e i segretari generali di Cgil,Cisl e Uil Rovigo. Giovedì 20 alla Pescheria Nuova sarà la volta di “La pioggia non ha frontiere: cambiamento climatico e migrazioni” con Chiara Camporese ed Eugenio Alfano. Nello stesso luogo venerdì 21 toccherà a “Il carcere in crisi: le origini e le alternative, tra schizofrenia legislativa e populismo penale”, con Ciro Grandi e Guido Pietropoli, e sabato 22 “Non è abbastanza? Diritti LGBTI+ in Italia” con Angelica Polmonari, Manuela Macario, Roberta Cusin e Natalia Spada. Piazzetta Annonaria Uno dei luoghi focali della “Settimana dei diritti umani” sarà Piazzetta Annonaria, che ospiterà numerose mostre ed installazioni così come i banchetti informativi delle associazioni. Inoltre sarà animata tutti i giorni da numerosi incontri e performance artistiche. Un vero melting pot culturale sulla promozione dei diritti umani attraverso laboratori di pittura, scultura, yoga e danza; presentazioni di libri e realtà del volontariato; letture dibattiti. E, nel tardo pomeriggio, un aperitivo della bottega del commercio equo solidale “La Fionda di Davide”. Momenti di spettacolo I Giardini delle Due Torri, in Piazza Matteotti, per tre giorni alle 21.30 ospiteranno alcuni momenti di spettacolo: martedì 18 l'atteso concerto di Moni Ovadia con la RomAraBeat, mercoledì 19 lo spettacolo teatrale “Lo straordinario viaggio di Atalanta” e giovedì 20 la proiezione del film “Flee”. Gli eventi nelle frazioni Mercoledì 19 e giovedì 20 al Prolife Park di Roverdicrè sono previsti due appuntamenti. Il primo sarà una serata tra cinema, animazione e pic-nic sotto le stelle. Il secondo una serata/concerto intitolata “Equality”, con le esibizioni di Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato e, a chiudere, Giorgio Canali & Rossofuoco. Venerdì 21, al Campo della parrocchia di Granzette a partire dalle 18.30 ci sarà “D(i)ritti in campo” , torneo di calcio a 5 aperto a tutte e tutti senza esclusione di nazionalità, genere o capacità sportive. Read the full article
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ladygarfunkel · 4 years
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pangeanews · 7 years
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Enzo Biagi 10 anni dopo. La vita inedita di un drammaturgo mancato
Ogni uomo ha il suo vizio e il suo segreto. Il segreto di Enzo Biagi è il teatro. A dieci anni dalla morte, tutti, giornali, amici, colleghi, ricordano, a ragion veduta, il talento del giornalista più popolare d’Italia. La pubblicistica su Enzo Biagi rischia di superare quella, già di per sé ‘mostruosa’, di Enzo Biagi. Solo che tutti, immancabilmente, dimenticano un dettaglio. Enzo Biagi prima di diventare giornalista sognava una carriera da drammaturgo. E a leggere i pareri degli esperti, sarebbe diventato un grande drammaturgo. La dimenticanza non è frutto di sbadataggine: è Biagi, in realtà, ad aver macinato nell’oblio il suo passato da uomo per il teatro. Come mai? Veniamo ai dati.
Enzo Biagi vince il Premio Riccione per il Dramma nel 1953. I documenti che lo riguardano sono conservati nella Biblioteca civica di Riccione.
Nei profili biografici di Biagi rastrellati on line non si fa cenno al teatro. La nota della Treccani, pur puntigliosa, non ne parla; Wikipedia accenna a un Premio Riccione per il Dramma vinto da Biagi nel 1960. Fuochino. Ci siamo quasi, ma la data è sballata. Per risalire al segreto di Biagi bisogna sfogliare il Dizionario generale degli autori italiani contemporanei stampato da Vallecchi nel 1974. La voce ‘Enzo Biagi’ ricorda, in calce, che il giornalista “è anche scrittore di libri che stanno tra la cronaca, il reportage e la storia, e di commedie”. Nel ghirigoro bibliografico scopriamo i titoli di tali ‘commedie’, Noi moriamo sotto la pioggia e Giulia viene da lontano. Nient’altro. Veniamo ai fatti. Primi anni Cinquanta. Biagi lavora al Resto del Carlino. Ha 30 anni. La vita da cronista gli ispira un pezzo teatrale. Si intitola Noi moriamo sotto la pioggia. Tre atti. Il primo è ambientato nello “stanzone di un Commissariato di Notturna”. Biagi impacchetta la pièce e la spedisce al Premio nazionale Riccione per il Dramma. Il Premio è nato nel 1947 su iniziativa del Sindaco di Riccione, Gianni Quondamatteo e dello scenografo bolognese Paolo Bignami, sotto gli auspici di Umberto Terracini, Presidente dell’Assemblea Costituente, comunista. Il Premio, nato subito con la camicia – la prima edizione, e unica, aperta al romanzo ha premiato un baby Italo Calvino, con il manoscritto Il sentiero dei nidi di ragno, di lì a poco edito da Einaudi – ha una ragione ‘politica’: occorre ripulire l’immagine di Riccione dai fasti fascisti, dal fatto di essere stata la spiaggia estiva del Duce. A presiedere la quarta edizione del Premio, nel 1951, c’è Lorenzo Ruggi, noto commediografo bolognese, fondatore dell’Istituto nazionale del dramma italiano. “Questo lavoro è la tragedia del figlio del secolo, coi suoi cinismi, la sua anima vuota, priva di idealità, dove altro non trovi che disprezzo di tutto e per tutti”. Così Ruggi, nella scheda di lettura, scrive del testo di Biagi, giudicandolo un “lavoro premiabile”. Quell’anno, tuttavia, Biagi deve accontentarsi di una segnalazione. Il primo premio va a una superstar della scrittura cinematografica, Tullio Pinelli (premiato per Gorgonio), già autore per Pietro Germi e Alberto Lattuada, che ha appena sancito una collaborazione gravida di futuro con Federico Fellini. Pazienza. Biagi ritenta un paio di anni dopo, con un ‘interno borghese’, Giulia viene da lontano, dove, con scrittura da fiction, si mostrano le esasperazioni di un gorgo familiare. Questa volta, il giornalista drammaturgo convince tutti. Salvator Gotta è entusiasta: “commedia notevolissima, da prendere in considerazione per il premio, è l’unica premiabile di tutte quelle che ho letto”. Anche Ruggi – ancora presidente di giuria – si scioglie. “Tremendo, sconcertante, scritto senza dubbio da un autore di talento”, attacca la sua scheda. “Attraverso la statica tragedia di un giovane ventenne inchiodato in poltrona a rotelle perché privo dell’uso delle gambe, tutto un mondo di passioni e di miserie umane risultano illuminate in questo lavoro”. Ruggi si lancia pure in un suggerimento di messa in scena: “rischiosissimo lavoro, che esige un interprete, insieme giovane e di grandi mezzi, come potrebbe essere un Gassman”. Mario Bonetti, uno dei giurati, non ha dubbi, “è l’opera di un autentico uomo di teatro”. Per Enzo Biagi è un trionfo. Il Premio nazionale Riccione per il Dramma 1953 è suo. Peccato che il Premio arrivi troppo tardi. Nel 1953 Enzo Biagi ottiene la prima delle sue tante direzioni. Diventa direttore di Epoca. Diventa Enzo Biagi, uno dei giornalisti più talentuosi – e cercati – d’Italia. I sogni di gloria drammaturgica sono anacronistici, ora. Nei ricchi Archivi del Premio Riccione – che negli anni premierà i massimi drammaturghi del Paese, da Renzo Rosso a Dacia Maraini, da Pier Vittorio Tondelli a Stefano Massini, fino a Vitaliano Trevisan, nell’ultima edizione – non c’è traccia dei testi di Biagi. I testi, come da prassi, vengono pubblicati su riviste di settore. Noi moriamo sotto la pioggia esce su Teatro scenario (1 ottobre 1952), mentre Giulia viene da lontano, con la dicitura “Primo premio al concorso teatrale Riccione 1953”, esce su Il dramma (1 ottobre 1953). Prima di chiudere definitivamente con la scrittura scenica, Biagi si leva un ultimo sfizio: scrivere un testo con l’amico Giancarlo Fusco, E vissero felici e contenti, nel 1956. Un biglietto autografo esumato dagli archivi riccionesi spiega tutto in modo lapidario. Carta intestata di Epoca, scrive “Il Redattore Capo” Enzo Biagi al responsabile del Premio Riccione. “Avrei bisogno di avere un paio di copioni che mi urgono. Cerchi di farmeli avere con cortese sollecitudine”. Così, i dattiloscritti spariscono. Stop. Biagi è su un altro palco, ora. Quello del giornalismo. Il resto non conta più.
Davide Brullo
  In un Paese culturalmente decente, oltre agli allori e agli onori, dovrebbero esserci i libri. Esempio. Riesumare dagli Archivi di Riccione Teatro (negli oscuri sotterranei della Biblioteca della nota località turistica, nel disinteresse patrio) i documenti che riguardano Biagi, collezionarli insieme ai testi drammaturgici dell’aureo giornalista, e inscatolare il tutto in una bella pubblicazione. Invece niente. Restiamo noi a perder tempo con i cimeli, ad amare le antiche carte. Per capire la tenuta etica del testo di Biagi, ecco un brandello da Giulia viene da lontano. Buona lettura. 
  Carlo: Penso che, in ogni modo, in qualunque condizione, la vita è sempre un dono. Ma Dio mi ha assegnato soltanto prove leggere. Non ho meriti.
Massimo: Ho il privilegio di godere delle divine attenzioni, invece. Io, che non ho mai ambito alle gioie dell’Aldilà, sarei stato contento di passarmela decentemente quaggiù.
Carlo: Tu vai cercando Dio, e un giorno lo incontrerai. Egli ti attende.
Massimo: Non sono un puro di cuore. Non credo che i tribolati godranno dell’eterna beatitudine. Non credo che, sulla mia spina dorsale spezzata, spunteranno le ali del cherubino.
Carlo: Mi sento insegno del tuo dolore; permettimi di pregare per te. Ma io vedo che Dio ti sorride, Dio non ha la faccia cattiva.
Massimo: Invidio la tua certezza. Sei felice. Baci la croce e scendi nell’arena. Vai incontro alle belve, armato di speranza e di buone parole. Esci dal rifugio antiatomico e, recitando giaculatorie, ti avvii sul luogo dove scoppierà la bomba. Accendi il tuo cero, e vorresti riscaldare questo povero uomo nudo che trema di paura e di freddo. Prega pure per me. Io ho in mente i volti irati dei profeti che sostengono la cantoria delle monache. Annunciano la fine, non la resurrezione. (Forte) Non sono contento di morire su questa poltrona.
Carlo: Non gridare, Massimo, non stancarti. Mi spiace se ti ho fatto del male.
Massimo: (indicando la finestra) Visto da qui il mondo è diverso. Ho tutte le vostre miserie. Sono gonfio di malizia, come un adolescente. Le case di tolleranza mi sembrano paradisi. Come a sedici anni: fanciulle nude su pelli d’orso, odore di cipria, cosce bianche inguaiante nel filo di seta. Nella mia testa ballano di continuo il can-can. Questa stanza è piena di donne che corrono in bicicletta, che corrono contro il vento. Lo so, lo so anch’io che le prostitute hanno l’aria disfatta, i volti segnati, e i reggipetti rosa sono sudici e le coperte sanno del sudore di tanti uomini, e si paga. Eppure è meraviglioso. Mi ci portarono mentre aspettavo di partire per il fronte. Avevo scelto una ragazza piccola perché mi pareva gentile, non mi dava soggezione. Ma quando fummo nella sua stanza cominciai a piangere, piangevano tutti e due. Lei aveva al collo una catenella, e una croce di brillantini falsi le pendeva sul petto magro. Restammo abbracciati sul letto, senza parlare.
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rkcarnews-blog · 5 years
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Unique Alfa Romeo Giulia Gets Retro-Inspired Ochre Paint
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  Postcards of Italian beauty in a race between past and future
Today, the unbreakable bond with Alfa Romeo’s unique heritage is expressed in the new Ochre paintwork of Alfa Romeo Giulia: the modern reinterpretation of a historic colour. Yet another way of renewing the Alfa Romeo legend on the roads of the 1000 Miglia, more than ninety years after the first win. 430 cars in the event: 44 are historic Alfa Romeos, from the best-represented constructor, which also provides Giulia and Stelvio for the official convoy. Yesterday’s first stage took the caravan from Brescia to Milano Marittima, 322 km, accompanied by the crowds of enthusiastic spectators always drawn to this event. At the end of the day, the standings were headed by two Alfa Romeos: the 6C 1750 SS number 81, driven by the Vesco-Guerrini team and, close behind, the 6C 1500 SS number 59 FCA car driven by Moceri and Bonetti. After the sealing and racing and technical inspection procedures, the first stage of the 2019 1000 Miglia got under way yesterday. A memorable edition with 430 crews taking part: almost 900 people, with every continent represented. Alfa Romeo is the automotive constructor with the largest group, including 44 official and private entrants, as well as an impressive fleet of current production cars in the official race convoy. Quite fittingly, since the one thousand imperial miles of the “world’s finest travelling museum”, as Enzo Ferrari defined it, are the ideal backdrop for appreciating the Alfa Romeo brand’s peerless history and its future-focus that never forgets a glorious past.
Alfa Romeo Giulia shows off its new Ochre paintwork
Every one of the brand’s cars has always incorporated the five ingredients that make it one of the world’s most desirable brands on the automotive stage: distinctly Italian styling; innovative, state-of-the-art engines; impeccable weight distribution; unique technical solutions; and an outstanding power-to-weight ratio. What’s more, the cars’ design also features clear references and tributes to the timeless lines of Alfa Romeo’s greatest successes, starting from the unmistakable front cloverleaf and the badge, both iconic and immediately recognisable. One significant reworking of a historic characteristic is the Ochre paintwork that delighted the fans at the start of the 1000 Miglia.
Indeed, one Alfa Romeo Giulia model on show in Brescia bore the distinctive colour that appeared on its predecessors and other models in the Sixties and Seventies. This shade underlines the Alfa Romeo Giulia’s very short overhang and large front mudguards, the set-back cockpit resting over the drive wheels and the muscular rear mudguards. A combination of taut lines and sleek, dynamic proportions that was a feast for the eyes of the fans present at the starting line.
First touch on the throttle in Brescia
The cars left Viale Venezia at 14:30 hrs and in half an hour were on the shores of Lake Garda, for the first regularity trials with the first stamp inspections. In fact, the journey towards the final destination of Cervia-Milano Marittima includes a series of timed checkpoints and stamp inspections. At the start, every competitor receives a timesheet which must be stamped at specific times, which vary depending on the car’s starting position. Apparently complex, this system becomes more and more natural as the race progresses. The route, set by a roadbook, also includes time trial sections. These have to be covered in a given period of time, at a specific average speed. Which is more fun, pure speed or regularity? There is no one answer and opinions differ, although of course every driver shares the will to win that takes over once the competition starts.
Postcards of Italian beauty
One of the secrets of the 1000 Miglia’s almost a century of success is the perfect integration of four-wheeled masterpieces into lovely landscapes and roads often well off the beaten track. Instead of the motorways full of hurrying commuters and holidaymakers, the race uses state, regional and provincial highways, where participants can savour the beautiful Italian countryside and fully appreciate the proverbial pleasure of driving Alfa Romeo cars. The sheer power of the “Alfa Romeo Racing” Quadrifoglio momentarily shattered the rural quiet and the elegant rose gardens of Parco Giardino Sigurtà at Valeggio.
Then came the town circuit through Mantua, an urban museum that welcomed the travelling museum, after which the route ran along the border between the Lombardy and Veneto regions and beside the banks of the Po River, sun-drenched but rather cool. The cars reached Ferrara as the sun was starting to set. The streets were crowded and as evening approached, more and more people thronged the pavements and verges to watch the cars pass, almost falling silent as they paraded past the Castello Estense. From Comacchio southwards, the route took the cars through a succession of seaside villages, the sunset bathing the stork colony near the town of Fosse Ghiaia and the drivers began to tire during the last dash towards Ravenna..
The crews were sustained in this final leg by boundless, universal passion, and it was dark when the first car passed the Parco della Salina at Cervia and finally arrived in Milano Marittima. However, the 1000 Miglia never rests, even in the shade of the pine woods:, while the drivers and navigators went to eat and rest, knowing that they had only a few hours of sleep ahead of them, the mechanics got to work to tend the cars. A fine sight, a blend of hard work, dedication and authentic passion for the wonderful cars which today set off at 06.15, travelling south across Italy on their way to Rome.
Milano Marittima (Ravenna, Italy), 16 May 2019
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patti-campani · 6 years
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ILLUSTRISSIMO/A Davide Bonazzi Fabio Bonetti Lisa Lazzaretti Giulia Neri Gianni Nieddu Marilena Pasini Valentina Sozzi a cura di Patti Campani Un progetto legato ai temi dedicati all’ambiente, alla natura, agli stili di vita - aperto verso orizzonti che ci mantengano in sintonia con un ideale di benessere che non sia antropocentrico e che ci riporti, piuttosto, alla consapevolezza di essere una parte responsabile e partecipe di quanto ci circonda. La mia scelta si è rivolta al disegno e all’illustrazione. Sette autori con poetiche e tecniche diverse per tenere ampio lo sguardo e dare l’attenzione dovuta alla capacità di sintesi e all’incisività immediata propri del disegno. Racconti brevi a narrare.  Illustrissimo/a è l’appuntamento che presenta al pubblico gli autori: due opere ciascuno, un breve sussurro a suggerirci quello che saranno le future personali che trovano la loro realizzazione nel corso della stagione 2018/19. Fiorile+FramCafè fino al 30 dicembre 2018 FramCafè  via Rialto 22, Bologna dal lunedi al venerdi ore 8,30 - 22 sabato ore 15 - 23
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