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#Luca Marenzio
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Luca Marenzio (1553-1599) - Madrigali á 5 voci, Libro 9 (Excerpts) : No. 12, Solo e pensoso ·
La Venexiana
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camunicando · 8 months
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Darfo: al Conservatorio Luca Marenzio la XIII Rassegna Chitarristica
http://dlvr.it/T1RL2G
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lamilanomagazine · 1 year
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Vicenza: Fiori musicali, la quindicesima edizione prende il via il 10 maggio.
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Vicenza: Fiori musicali, la quindicesima edizione prende il via il 10 maggio. Si avvicina l’avvio della tradizionale rassegna primaverile di musica e poesia “Fiori musicali”, giunta quest’anno alla quindicesima edizione. L’iniziativa, sempre ospitata nella sala Dalla Pozza di Palazzo Cordellina, è promossa e curata dal dipartimento di musica antica del conservatorio Arrigo Pedrollo e dalla Biblioteca civica Bertoliana. Tre gli appuntamenti previsti, il 10, 17 e 31 maggio, con altrettanti studiati abbinamenti fra testi e musica, elemento che caratterizza la rassegna fin dalla sua origine. Si rinnova poi anche per questa edizione la collaborazione con il liceo Pigafetta di Vicenza: una scelta rappresentanza di studenti dell’istituto vicentino, guidati dal professor Giuseppe Longo, leggeranno e interpreteranno i testi per i tre concerti scelti da Oreste Palmiero. Si comincia mercoledì 10 maggio alle 18 con “Rinascimento romano”, che vedrà protagonisti gli studenti delle classi dei professori Fabiano Martignago e Simone Vallerotonda, docenti rispettivamente di flauto dolce e liuto. I testi sono tratti da “Il barone rampante” di Italo Calvino, scrittore di cui quest’anno si celebrano i 100 anni dalla nascita. La parte musicale, invece, prevede l’esecuzione di brani cinquecenteschi composti da Luca Marenzio, Johannes Matelart, Giovanni de Macque, Felice Anerio, Cristofano Malvezzi e Bartholomeo Roy. ll concerto di mercoledì 17 maggio, sempre alle 18, dal titolo “Albion plays Baroque” avrà invece come protagonista la classe di violino barocco del professor Fabio Missaggia e quella di viola da gamba della professoressa Rosa Helena Ippolito, i cui studenti proporranno l’esecuzione di musiche di autori inglesi, quali John Dowland, Henry Purcell, William Lawes, Matthew Locke, Anthony Holborne. Le letture proposte attingono da “Il Silmarillion” e da “Il cacciatore di draghi ovverossia Giles l'Agricoltore di Ham”, entrambe opere di John Ronald Reuel Tolkien, di cui si ricordano, invece, i 50 anni dalla sua scomparsa. La rassegna si concluderà mercoledì 31 maggio alle 18 con “Vivezze di Flora e Primavera”. Gli studenti della classe di canto rinascimentale e barocco del professor Marco Scavazza eseguiranno l’omonima opera di Adriano Banchieri (opera 44, “cantate recitate e concertate con cinque voci nello spinetto o chittarone”) composta nel 1622. Le letture proposte sono estratte da “Il borghese gentiluomo”, la celebre commedia di Molière. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Info: [email protected]; [email protected]... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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bisognamorire · 2 years
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hearthsandhistory · 2 years
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Early Modern Music I Like
Amatemi Ben Mio - Luca Marenzio (Italian, 1587)
Amatemi, ben mio, Che se d’amarmi, dolce vita mia, Non vi mostrate pia, Viverò sconsolato, Sol per amarvi, Non essendo amato.
English
Love me, my own, So if you love me, My sweet life, If you don't show pity, I will live disconsolate Only through loving, Not to be loved.
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turangalila · 2 years
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Luca Marenzio (1553 - 1599) 15. Rimanti in pace [Il sesto libro de madrigali a cinque voci (Venetia: Angelo Gardano, 1594)]
- Prima parte Rimanti in pace a la dolente e bella Cloride Tirsi sospirando disse: Rimanti io me ne vo; tal mi prescrisse Legge, empio fato e sorte aspr'e rubella! Ed ella hora dall’ una e altra stella Stillando amaro humore i lumi affisse Nei lumi del suo Tirsi e gli trafisse Il cor di pietosissime quadrella. - Seconda parte Ond'ei di morte la sua facia impressa, Disse : Ahi come n'andrò senz’ il mio sole Di martir in martir di doglie e'n doglie! Ed ella da sospiri e pianto oppressa Debilmente formò queste parole: Deh cara anima mia chi mi vi toglie! [Lodovico Celiano]
Luca Marenzio – Il Sesto Libro De Madrigali A Cinque Voci, 1594 La Venexiana (2001, Glossa – GCD 920909)
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musicainextenso · 5 years
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I forget the last post from our Choral Music Week. Gia torna by Luca Marenzio! It was a Crazy Week... Musica in... Defenso...
Enjoy! - Editor-in-Chief
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Luca Marenzio (1553-1599) - O voi sospirate ·
Huelgas Ensemble · Paul Van Nevel ·
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giacomopapetti · 5 years
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Docente di Basso Elettrico e Contrabbasso Jazz presso il Conservatorio ‘Luca Marenzio’ di Brescia
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Dal mese di febbraio 2020 sono docente di Basso Elettrico Jazz e Contrabbasso Jazz per l’A.A 2019/20 presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia.
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camunicando · 8 months
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Patto tra Provincia di Brescia, Conservatorio “Luca Marenzio” e Liceo Gambara
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churchofsatannews · 5 years
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Vox Satanae - Week of May 06, 2019
Vox Satanae – Week of May 06, 2019
Vox Satanae – Episode 435 – 159 Minutes – Week of May 06, 2019
This week we hear works by Francesco Landini, Antoine Busnois, Luca Marenzio, Kryštof Harant, Guillaume-Gabriel Nivers, Albertus Groneman, Anton Reicha, Max Bruch, and Edison Denisov.
Stream Vox Satanae Episode 435
Download Vox Satanae Episode 435
Vox Satanae
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estampita · 4 years
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Hi! I’m part of Cry Punch Comics, new anthology book full of fantasy fighting comics. I’m making a story about Wanda, a tough woman seeking revenge after a sex tape of her was shared. So, she will respond with her deadly kicks!!
It is up on kickstarter! https://www.kickstarter.com/projects/algofa/cry-punch-comics
The line up in insane, check out these insane artists:
Al Gofa https://algofa.cool/ Mikkel Sommer https://mikkelsommer.com/ Vlad Legostaev https://www.patreon.com/vladlegostaev Maxime Gérin https://www.instagram.com/mxmgrn/?hl=fr-ca Linnea Sterte https://www.inprnt.com/gallery/turndecassette/ Joseph de Lapaillone https://www.instagram.com/jossaif/ Mathilde Kitteh https://www.instagram.com/mathildekitteh/?hl=fr Amor Gavez https://www.instagram.com/amor.gavez/ Cristian Castelo https://www.cristiancastelo.com/ Emil Friis Ernst https://www.beingernst.com/ Peter Sharp http://petesharp.art/ Luca Oliveri https://grandpapier.org/luca-marenzio/ Nick Dragotta http://www.felixcomicart.com/ArtistGalleryTitles.asp?ArtistId=566&Ti=Nick_Dragotta David Brothers http://iamdavidbrothers.com/ Ben Marcus https://goodbyepress.tumblr.com/
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thesaurusmusicum-oz · 3 years
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1.8.2021 Villanelle di Luca Marenzio / SNM Bojnice, Huňadyho sála, Zámok Bojnice
Súbor starej hudby Ensemble Thesaurus Musicum
Koncert z verejných zdrojov podporil Fond na podporu umenia
https://fpu.sk
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imsoscaredrnwdh · 4 years
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virginia astley - from gardens where we feel secure (1983) / luca marenzio - sesto libro de madrigali (2010) / luca marenzio - nono libro de madrigali (2010) / white poppy - drifter's gold (2013)
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turangalila · 2 years
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Luca Marenzio (1553 - 1599) [Il sesto libro de madrigali a cinque voci (Venetia: Angelo Gardano, 1594)]
1. S’io parto, i’ moro e pur partir conviene
S'io parto, i’ moro, e pur partir conviene! Morrò dunque il mio bene, E questa mia partita, Che mi ti toglie mi torrà la vita. Dolorosa partita che m'uccidi, Quei che congiuns'Amor, perche dividi?
2. Clori nel mio partire
Clori nel mio partire Languiva al mio languire, E da le luci ov'ha ricetto amore, Cadeano a mille Le rugiadose stille. Cauto v'accorse il mio dolente core, E da begl’ occhi intanto Co’ baci n'involò quel vago pianto. Meraviglia gentile e non più udita : Quel pianto il cibo fù de la mia vita! Hor che di lei son privo, Mercè di quelle lagrime mi vivo.
Luca Marenzio – Il Sesto Libro De Madrigali A Cinque Voci, 1594 La Venexiana (2001, Glossa – GCD 920909)
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pangeanews · 4 years
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“Senza dubbio piacevoli sono le lacrime quando sgorgano dalla musica…”. Storia di John Dowland, musicista e spia, il cantore preferito da Sting
John Dowland fu svariate persone: musicista, uomo di corte scalognato, informatore. Nacque cattolico da qualche parte in Irlanda nel 1563, anno di chiusura della Chiesa cattolica dopo il concilio di Trento contro i protestanti e del nord e anno, fatalmente, della scomparsa di Michelangelo. I testi di Downland più famosi sono su Poetry e, come d’abitudine, ignoti in Italia. * John Dowland oggi gode un riverbero di fama dopo che Sting nel 2006 ha lanciato un album, Songs from the Labyrinth, con musiche e testi del musicista ai suoi tempi campione di liuto. Con le parole di Sting: “Dowland per me è musica di riflessione su di sé. Questa riflessione è un concetto molto sottovalutato nella nostra società. Questo genere di riflessione ti porta alla malinconia e questa è una buona emozione. Nulla a che vedere con la depressione che invece è un serio problema clinico. La malinconia ti porta alla riflessione, a un senso di umiltà, un senso di gentilezza, di compassione – ecco perché ne abbiamo bisogno”. * Sting ha dato voce alla malinconia di un uomo del Cinquecento. Sting parla per noi più degli eruditi (Starobinsky, Panofsky & Saxl) per farci capire cosa sentivano gli uomini della cosiddetta Prima età moderna che veramente percepivano ballare la terra sotto i loro piedi dopo che gli avevano spiegato che il sole sta fermo ed è quello, non la terra e il suo Dio, il centro dell’universo – per quel poco che se ne poteva sapere: “Tutto il cielo per come lo attraversano le stelle, il nostro fioco pianeta si muoverà”.
* Di qui lo scrupolo di Dowland a ribadire la futilità di tutto, di qui l’esaltazione dell’amore – se è vero che nulla vale, allora possiamo gettarci a capofitto nella più oziosa delle passioni, usurata da mille poetini inglesi che scopiazzavano da Petrarca (Sidney e Spenser inclusi). Così che il vieto paragone stilnovista degli occhi dell’amata prende nuova vita: “Ma gli occhi celesti del mio sole/ Non ti vedano piangere”.
* La novità di Sting rispetto a chi eseguiva prima di lui Dowland è che Sting è andato sul colloquiale, in intimità con quella voce antica perché ai suoi tempi il ‘bel canto’ non era ancora stato inventato, è scoperta di fine Seicento. Di qui l’inserzione nell’album, novello Faber in salsa protestante, di stralci di lettere di Downland. Ora, per la storia, Dowland fu un informatore. O spia, se preferite il termine. Del resto, non si è mai capito se fosse figlio di Maria oppure… * Il testo privato più esaltante per gli studiosi di storia, e non solo, è questa lettera al suo protettore Sir Cecil, ambasciatore a Parigi. Sting cita da qui. Io vi propongo un assaggio che vale cinquanta romanzi gialli perché è vita vera, senza patine. Poi chi vuole annoiarsi va a leggersi le note del filologo che ti fanno trovare il solito ragnetto nel buco… * “E un pomeriggio che camminavo in Piazza a Firenze un gentiluomo mi disse che stava spiando un prete inglese e che il suo nome era Skidmore figlio del noto Sir John Skidmore di Corte, così volendo andarmene a Roma a studiare col famoso musicista Luca Marenzio, feci una girata da questo signor Skidmore il prete e gli chiesi se fosse inglese e mi disse di sì, che era figlio di chi sapevamo e fu lieto di sapere il mio nome perché avevo bisogno di una sua parola per miglior sicurezza. Gli dissi Se dovessero prendere un granchio allora sarei in difficoltà perché già sono in cattive acque credendo tutti a corte che io sia cattolico. La Regina [Elisabetta] mi ha fatto sapere dalle voci che ha messo in giro che io sarei in grado di servire ogni principe di questo mondo e che comunque sarei un ostinato papista. Al che rispose Signor Downland, se non fosse così, Lei faccia in modo che le parole della Regina siano fatte vere”. * Pare Shakespeare: For I hard that Her Majestie beinge spake to for me, saied, I was a man to serve any princ in the world, but I was an obstinat papist. Whearunto he answered, Mr. Dowlande, if it benot so, make her words true. È più del vecchio William: è sangue… * Questo Mr Skidmore, il prete, sarà croce e delizia del nostro. Fino alla biografia canonica su Dowland uscita più di trent’anni fa, il nostro è circondato di ambiguità. Si legge nella lettera di prima: “Il prete mi disse che avrebbe difeso il suo paese contro gli Spagnoli e che sarebbe tornato in Inghilterra con una picca sulle spalle”. Di ambiguità in ambiguità: Dowland esibisce il suo cattolicesimo recepito tra Irlanda e Inghilterra mostrandosi scontento della Regina; la spia papista, verosimilmente un gesuita, esibisce le sue credenziali inglesi e sostiene che la vera Inghilterra è la sua. Aggiungendo che disponeva di jares, marionette, da mandare nell’isola.
*
Si ha la sensazione che Dowland fosse coinvolto in un grande gioco troppo più grande di lui, e diversamente da Kim non aveva una giungla indiana dove nascondersi. Nel Cinquecento, l’Europa intera era una giungla… * Per rendersi specchiato, comunque sia, Dowland spedì poi a Parigi la lettera di raccomandazione del prete che oggi è conservata insieme alla lettera a Sir Cecil. * La vita di Dowland, passo passo, la trovate qui. La trascorse per lunghi anni suonando in Danimarca. Dedicò il Primo libro di canzoni a Lord George Carey che tra le altre cose era membro del Consiglio Privato, come dire un antesignano dei Servizi di Sicurezza. Nella dedica gli scrisse parole alate: “quell’Armonia che cerca, Giusto Signore, è espressa con sapienza dagli strumenti che per la varietà di numeri e proporzioni distendono la mente di chi ascolta, producendo ammirazione e delizia: potere e autorità della Musica che unisce alla dolcezza dello strumento la viva voce dell’uomo enunciando valide sentenze o, se preferisce chiamarle così, poesie. Di qui Lino, Orfeo e tutti gli altri…”. E poi la sua dichiarazione di innocenza dopo il viaggio in Italia: “Quanto tempo abbia dedicato diligentemente alla ricerca della musica, quali viaggi in paesi stranieri, quale successo e stima abbia trovato presso questi stranieri, lascio dire ad altri”. * La verità vera è che lui da irlandese si capiva benissimo col musico Luca Marenzio nativo di Coccaglio, Brescia, luogo dove attecchivano le eresie del nord e gli inglesi non venivano visti in blocco come dei diavoli. Per giunta, Marenzio suonava per il cardinal Madruzzo che era uno dei più miti nello schieramento cattolico e al concilio di Trento cercava senza speranze un compromesso onorevole coi dogmi protestanti… * Coda. A cavallo tra Cinque e Seicento Dowland suonava in Danimarca. Fa un certo effetto leggere la dedica del Secondo libro di Canzoni (1601) rivolta a Lucie contessa di Bedford. “A giudizio degli antichi, la Musica era per eccellenza femminile così che le Muse presero di qui il loro nome… possa Vostra Signoria accogliere questo lavoro che giunge da una terra straniera. Da Helsingnoure in Danimarca il primo di giugno 1600. In umile devozione, John Dowland”. * Tra 1600 e 1601 il signore di Stratford sull’Avon ambienterà una certa storia di figli complessati in quel castello danese. Che letteratura, la vita… (Andrea Bianchi) *** Dalla lettera di dedica di Lachrymae (1604) ad Anna di Danimarca, moglie del re inglese Giacomo I, autore dello staliniano libro sui Doni del Re (Basilikon Doron):
“Ho avuto la presunzione di dedicare questo lavoro musicale alle vostre sacre mani, perché lo iniziai nella terra dove siete nata, e la terminai dove ora regnate. Benché il suo titolo prometta lacrime, inadatte a questi tempi gioiosi, pure senza dubbio piacevoli sono le lacrime quando sgorgano dalla musica, né poi si piange sempre per tristezza: talvolta si piange di felicità e contentezza. Quindi, volendo Iddio, prendete sotto la vostra protezione questi zampilli di Armonia: almeno, se faranno socchiudere i vostri occhi, quegli zampilli per Metamorfosi si faranno vere lacrime. In umile devozione delle Vostre Maestà John Dowland
***
Cara, se tu cambi, non farò più la mia scelta; Dolce, se tu vai a fondo, non penserò più all’amore; Specchiata, se tu fallisci, giudicherò vana tutta la bellezza; Saggia, se troppo debole, non tenterò più il verso; Cara, dolce, specchiata, cambia pure, Va’ a fondo senza esser debole E sulla mia fede, la mia fede non si spezzerà mai.
Presto la terra adornerà il cielo coi suoi fiori; Tutto il cielo per come lo attraversano le stelle, il nostro fioco pianeta si muoverà, Il calore del fuoco scemerà e verrà il tempo del gelo di fiamma; L’aria, fatta per risplendere, sarà nera come l’inferno:
Terra, cielo, fuoco, aria, il mondo Apparirà trasformato, Ma prima di allora – O sarò falso per fede O un estraneo per te.
(Primo libro di canzoni, 1597) * Finitela di piangere, tristi fontane; Perché avete bisogno di scorrere così velocemente? Guardate come il sole del cielo gentilmente Distrugge le montagne nevose. Ma gli occhi celesti del mio sole Non ti vedano piangere Ora che lei giace dolcemente Dormendo, ora che giace dolcemente dormendo.
Sonno è riconciliazione Un riposo che dà la pace. Il sole non sorride forse Quando sincero si leva al mattino? Riposatevi dunque, occhi tristi, Riposatevi senza sciogliervi nelle lacrime Mentre lei ora giace dolcemente, Ora che giace dolcemente Dormendo.
(Terzo libro di canzoni, 1603)
*In copertina: Theodore Rombouts, “Il suonatore di liuto”, 1620
L'articolo “Senza dubbio piacevoli sono le lacrime quando sgorgano dalla musica…”. Storia di John Dowland, musicista e spia, il cantore preferito da Sting proviene da Pangea.
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