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#Luciana Baroni
veggiechannel · 1 year
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È possibile creare piatti semplici e gustosi a base vegetale senza usare l'olio o usandone pochissimo? Quali sono i vantaggi? Troverete le risposte nel nuovo libro della Dott.ssa Luciana Baroni "Zero grassi o quasi, 100 ricette low-fat per farti stare bene".
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"Le Matite Colorate": mercato ed evoluzione della Polizia locale. Corbetta
“Le Matite Colorate”: mercato ed evoluzione della Polizia locale. Corbetta
“Un viaggio eccezionale nella storia, nelle radici, nei ricordi vivi e vividi per molti di noi. Grazie a ‘Le Matite Colorate’ abbiamo con una mostra evento celebrato i 100 anni del mercato di Corbetta e del nostro Corpo di Polizia Locale. Grazie di cuore per questo bel tuffo nella memoria di Corbetta a ‘Le Matite Colorate?, con il supporto all’ di Andrea Balzarotti, Gepi Baroni, Luciana Cislaghi,…
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tekafriends · 4 years
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Não estou apenas envelhecendo.
Estou vivendo...
Bem viva!
Agradecendo, tomando meu destino, realizando minha história.
Rugas?
Sim, parte por sofrer, parte devido à alegria.
Enquanto alguns já estão se aposentando, estou reiniciando mais uma vez...
A vida me abençoa...
Em algumas situações sou precoce, noutras tardia.
Sou humanamente feliz e divinamente agraciada.
Vivamos bem.
A vida é um sopro!
Nos eternizamos por meio do amor.
O corpo?
É efêmero, momentâneo, transitório...
A Alma?
Ah, essa sim é eterna!
Olinda Guedes
Adptado por Luciana Baroni
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quase-bruxa · 6 years
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Na Calada da Noite Eu sou a arca perdida, Encerro segredos... Eu sou o gral, Conquiste-me! Eu sou a esfinge... Decifre-me! Porto a pirâmide invertida, Sou mãe e donzela ancestral. Sou a donzela raptada Core, Sou Ártemis, a Diana caçadora E já flechei o infinito. Sou Afrodite, a Vênus sedutora E trago a maçã do amor no peito. Sou Sedna ... Sou lua... Sou azul... Sou tríplice... Um quarto- crescente, Lua Cheia, Também, às vezes, minguante. Sou cíclica, sou yin, Sou poeira do universo, Sou mãe, fui filha, serei avó. Sou luz e serei pó. Sou mulher... Tenho a magia da amante Mesclada a uma ingenuidade debutante. Sou filha da Deusa Dana, De Ísis ou de Pachamama. Sou eterna aprendiz, caminhante. Sofri, amei e pari, Dei flores, frutos e folhas. Por trás da vida envidraçada, Ulisses, herói guerreiro troiano, Navega em seu mundo, Afagado por belas ninfas e sereias. Eu teço a minha mortalha. É hora de preparar o manto, Esperando a ceifadora derradeira... Mas feito Penélope, Na calada da noite, desmancho... Sou do lago, Senhora... Sou atemporal! Creio no eterno retorno. Eu me rendo! Troco a noite pelo dia, Que se cumpra a profecia. Luciana Baroni
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27-tv-blog · 4 years
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benvenutisoleluna · 4 years
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Coronavirus e alimentazione: dati reali e consigli pratici
dr.ssa Luciana Baroni, Geriatra, Neurologa, Nutrizionista
In epoca di pandemia, tutti si sentono titolati a spiegare come proteggersi dall’infezione e chi più ne ha più ne metta. Qui vorrei dare solo pochi consigli, semplici ma ben fondati. (more…)
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Molly, la gallina piovuta dal cielo - Dott.ssa Luciana Baroni
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televaltiberina · 4 years
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  Promuovere azioni cooperazione bilaterale nell’ambito dello sviluppo del welfare innovativo, della lotta al bullismo e alla violenza di genere, definendo aree comuni aree di interesse è l’obiettivo del protocollo promosso dalla Fondazione Villa Montesca e siglato ieri mattina tra il Comune di Città di Castello, la Fondazione la regione cilena di O’Higgins. La delegazione cilena, composta da Juan Ramon Muñoz Assessore della Città di  Rancagua, capoluogo di regione, Gerardo Contreras Jorquera, Presidente della Commissione regionale per la salute ed i servizi sociali e  Jaqueline Jorquera Reinoso Presidentessa della Commissione  della pubblica istruzione e delle pari opportunità, è stata accompagnata da due esperti spagnoli di cooperazione internazionale Luis Lizama e Gonzalo Santamaria, ed ha partecipato a vari incontri per conoscere il nostro sistema educativo/formativo, le iniziative sociali attivate e le principali esperienze di welfare pubblico del sistema locale e regionale. Un denso programma che ha previsto incontri con gli Assessori Luciana Bassini e Rossella Cestini dell’Amministrazione Comunale di Città di Castello, con i referenti della Scuola Operaia G.O. Bufalini e dell’Istituto Alberghiero Cavallotti di Città di Castello.
Nel corso di una proficua visita presso la sede della Fondazione lo staff di Villa Montesca ha illustrato i progetti sviluppati in ambito sociale ed educativo ed ha presentato agli ospiti la tradizione storica dei Baroni Franchetti.
Secondo la Presidentessa Reinoso “ Villa Montesca è una grande eccellenza di livello internazionale e le pratiche che ci sono state presentate sono di notevole interesse per il sistema educativo e sociale del Cile” La presidentessa ha anche dichiarato che presenterà i progetti educativi della Fondazione alla Giunta della Regione O’Higgins e si è detta certa che presto si potranno realizzare progetti comuni fra la Fondazione, la Regione cilena ed il sistema educativo e sociale di Città di Castello.
Per Angelo Capecci, Presidente della Fondazione Montesca “il protocollo appena siglato conferma l’importante network di relazioni internazionali della Fondazione che ha nelle sue immediate prospettive anche quella di andare oltre la sperimentata dimensione europea favorendo incontri di cooperazione fra il sistema educativo e del welfare di Città di Castello ed interessanti realtà dell’America Latina”
Particolare soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Luciano Bacchetta che durante l’incontro ha apprezzato la progettualità della Fondazione che nel corso degli anni ha continuato sviluppato progetti di ricerca e cooperazione transnazionale finanziati dai programmi europei. “E’ una delle tante iniziative internazionali che la Fondazione sta portando alla Montesca per adempiere in primis  il mandato di valorizzare l’eredità materiale ed immateriale dei baroni Franchetti e del nostro territorio ma anche per favorire l’integrazione culturale e la conoscenza delle politiche e delle buone pratiche in campo sociale ed educativo”
La Fondazione Hallgarten-Franchetti  ospita rappresentanti della regione cilena di O’Higgins   Promuovere azioni cooperazione bilaterale nell’ambito dello sviluppo del welfare innovativo, della lotta al bullismo e alla violenza di genere, definendo aree comuni aree di interesse è l'obiettivo del protocollo promosso dalla Fondazione Villa Montesca e siglato ieri mattina tra il Comune di Città di Castello, la Fondazione la regione cilena di O'Higgins.
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veggiechannel · 1 year
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https://amzn.to/3LTslF5 Siamo fieri di presentare "Zero grassi o quasi", il nuovo libro della Dott.ssa Luciana Baroni in collaborazione con Veggie Channel, da oggi in tutte le librerie e gli store online! Edito da Eifis Editore.
Per dieta low-fat si intende una dieta in cui viene ridotto al minimo il contenuto di lipidi, che nella dieta occidentale classica contribuiscono per circa il 40% delle calorie totali della dieta, arrivando a valori tra il 10 e il 20%. Questo risultato si ottiene attraverso due strategie: scegliendo cibi a basso contenuto di lipidi (che sono i cibi vegetali non trasformati, con l’eccezione della frutta secca, avocado e cocco) e non aggiungendo durante la preparazione o il consumo delle pietanze altri grassi, in forma solida o di olio. Zero grassi o quasi ci mostra come sia possibile creare piatti semplici e gustosi a base vegetale senza usare l’olio o usandone pochissimo, il minimo indispensabile se non ci sono alternative.
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paulo0369 · 5 years
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E o vídeo de hoje é... Mitologia Inca - Origem do Mundo
Em mais um Mitos e Lendas, contamos agora sobre a Cosmogonia do Império Inca. Visite o site da Mansão Rubi e se inscreva no curso de Simbologia e Magia prática com o Léo: http://bit.ly/2LAbXgN Conheça nosso projeto de apadrinhamento e tenha acesso a conteúdos exclusivos: http://bit.ly/2W2k5e7 Visite também nosso site e assista nossos outros vídeos, cursos e nossa loja: conhecimentosdahumanidade.com.br Nos acompanhe nas redes sociais: facebook.com/conhecimentosdahumanidade Twitter: @oficialcdh Instagram: oficialcdh Apresentação: Leo Lousada e Bruno Lanaro Edição e Roteiro: Bruno Lanaro Fontes de pesquisa: Nanon Gardin - História das Mitologias do Mundo Maria Lamas - Mitologia Geral Kenneth C. Davis - Tudo o que precisamos saber, mas nunca aprendemos, sobre mitologia Somos especialmente gratos às madrinhas e padrinhos que compartilham do nosso sonho e fazem parte de nossa história: Adriana Denise Adriana Higa Adriana Junqueira Carvalho Adriana Silveira Alex Baylon Alexandre Patrus Aline Marinheiro Ana Paula Gryninger Ananias de Almeida Anderson Sá André Descrovi Anita Silva Ramos Arislane de Oliveira Straioto Bernardo Gomes Bryan Khelven da Silva Barbosa Bruna Calisto Lima Bruna Laricyd Bruno Augusto Oliveira Santos Bruno Ramiro de Lima Carlos Eduardo Hirth Pimentel Cesar Leite Eduardo Claudia Regina P. Santiago Claudio Roberto Gaverio Clayton Roberto Ribeiro Cleiton Afonso Machado Cris Matsuoka Cristiano Gustavo Vitorino Daniel Niederer Junior Daniel Camara Daniela Mininel Danilo Acrina Danilo Freire da Silva Darlan Lopes Denis Henrique Bertaglia Diego Costa Diego Melo Douglas Albuquerque Eduardo A. Duranti Eduardo Reis dos Santos Eduardo Sousa Dias Eliete Pinto Trindade Emanuel Nogueira de Oliveira Emirce Braga Fabio Vianna Peres Fabricio Amado Cunha Felipe Domenico Fernanda Aimirim Fernanda Bellacosa Fernanda Fernandes Fernanda Nakahodo Fernando Alves de Abreu Fernando Francisco de Assis Pereira Silva Francisco José de Luca Júnior Fred Stewart Gabriel Costa Gabriel Pereira Gabriel Seidi Gabriel Vicente Baptita Reboredo Gidy de Lima Siqueira Giovani Gualdi Giselle Guimarães Gomes Gustavo Martins de Andrade Haroldo Miura Heleno Rayol dos Reis Hellen Meryl Reichert Icaro Lengruber Rodrigues da Silva Isabela Silva Jader da Silva Batista Jane Kelly Souza Santos Jenifer Nascimento Jessika Ganga João Carlos Garcia (Hércules) João Henrique Riboli João Osvaldo Silva Campos João Paulo de Castro Rios Joel Marques Jonatas Alves José Argolo José Ilmar Lira Júnior Juliana de Araujo Riello Lopes Juliana Perri Juliano Fernandes Ayres Laercio Silva Coelho Lauro Pellizari Nieblas Leonardo Lanna Leonardo Pinto Leonel Antônio Freitas Sales Netto Lilian Coelho Lucas Roberto Manriques Lucas da Veiga Lucas Jabur Chaves Luciana Baroni Luciana Lopes Luciano Galina de Medeiros Luciano Silvestrin Luís Farinha Luiz Otávio Kunty Oiticica Brandão Luiz Ricardo Bonfiglioli Manoel Henrique Gomes de Castro Manuela Bettencourt de Nora Garcia Mara Rubia Santos Barreto Marcelo Marcucci Marcelo Matos Marcelo Paiva (Alfeu) Marcelo Sorte Marcio Fujiy Márcio Melo Márcio Moreira Galves Maria Wanda Rosendo Pancas Matheus França Michelle Kate O'Ryan Veliz Mislene Silva Nilberto Jorge Haddad de Maria Odair José Machado Omar Sufen Filho Otto Suhett Patrick Melo Patryck Gratão Paula Eugênia Dias Gomes Paula Oliveira La Gatta Paulo Patrus de Sousa Neto Paulo Rocha Paulo Sérgio de Senna Paulo Silva Pedro Futuro Rodrigues Hazan Pedro Henrique Mendonça de Melo e Paiva Pedro Henrique Pereira Lima Petuh da Silva Philipe Zanetti (Fera) Rafael Almeida de Mattos Rafael Arrais Rafael Ferreira Rafael Mello Raphael Fernandes Alves Raik Morais Ferreira Raíssa Fernandes de Sousa Ramon Bernat Raphael de Souza Silveira Renan Vasconcellos Renata Miguez Ricardo de Oliveira Rodrigo Castro Ronaldo Neris Batista Samuel Teixeira Santos Sanderval Bicudo Simone Kondo Soraya Wieczorek Tatiane Atenas Thais Brenner Thayane Pereira Thiago Leite de Barros Carneiro Tiago Andre Geraldi Tomás Pellissari Pavan Victor Tagliari de Moraes Vinicius de Oliveira Turetta Vitor Almeida Tavares Wellington Nogueira Yã Grossi Andrade Ygor de Almeida Santos Caso queiram assistir no YouTube clique aqui
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pangeanews · 7 years
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Guido Viale: “Il concetto di Sinistra non ha più alcun senso”
In rete gira ancora un video che s’intitola “Manifestazione per la liberazione di Guido Viale”. Siamo nel 1968. Università di Torino. A ‘fare il 68’, a Torino, davanti a tutti, c’è lui, Guido Viale. Classe 1943, nato a Tokyo, compleanno fra qualche giorno – il 20 novembre – “Guido Viale è stato – ed è, e rimane – l’autore di una delle cose più belle scritte in quell’anno. L’‘anno mirabile’. Cioè il ’68. L’articolo si intitolava Contro l’Università ed apparve nel numero 33 (febbraio 1968) della rivista Quaderni Piacentini. Contro l’Università – scriveva Viale dall’interno della Università di Torino occupata – che conferma e consolida i rapporti autoritari di classe: baroni contro studenti, studenti benestanti contro studenti nullatenenti. Contro quell’Università che contribuiva, sempre secondo Guido Viale, ad una cultura fatua e compiaciuta”. Questo è Beniamino Placido, su la Repubblica, parecchi anni fa, era il 1994. Quell’anno Viale aveva pubblicato per Feltrinelli Un mondo usa e getta. La civiltà dei rifiuti che lo aveva eletto a “filosofo ambientalista” (ancora Placido). Nel mezzo, Viale, insieme a Sofri, Pietrostefani, Rostagno, Deaglio, Boato, è stato tra i leader di Lotta Continua. “Nel Sessantotto il tentativo è stato quello di costruire una cultura alternativa dal basso. Il tentativo era buono, gli errori sono stati tanti, lo slancio ha perso smalto, e il trionfo di Donald Trump negli Usa è la stravittoria della politica elaborata nelle sedi della grande finanza e dei grandi interessi”, dice oggi il più lucido esegeta di quell’epoca (basta leggersi Il sessantotto. Tra rivoluzione e restaurazione, costantemente ristampato; un suo testo è anche nel catalogo Electa legato alla rassegna è solo un inizio. 1968 attualmente alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, tra Goffredo Fofi, Rossana Rossanda, Luciana Castellina, Achille Bonito Oliva, Nanni Balestrini). Ora Viale, voce un tempo necessaria e oggi marginalizzata (comunque, lo leggete qui), pubblica un libro pensante e pesante, Slessico familiare. Parole usurate, prospettive aperte (Interno4 Edizioni, pp.184, euro 14,00), che di fatto, da ‘Proprietà’ a ‘Ricreare’, tra ‘Sopraffazione’ e ‘Denaro’, è l’abbecedario del mondo di oggi, il tentativo di risillabare il tempo presente. Troppo colto per la politica attuale – viene in mente il Moretti di Palombella rossa, “bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!” – contattiamo Viale per dissezionare convenienze e convenevoli.
Cominciamo a ragionare sulla parola ‘Sinistra’, su cui lei affonda una critica con il bisturi. La cito. “Oggi essere ‘di sinistra’ è per molti solo un alibi per evitare di pronunciarsi e impegnarsi in scelte dirimenti, come accoglienza dei profughi, debito pubblico, euro, criminalità, merito, privatizzazioni, lavoro precario, reddito garantito, ecc.”. Ecco, proviamo a riabilitare il concetto di ‘sinistra’: cosa significa?
“Guardi, per me il concetto di ‘sinistra’ non si può più riabilitare. Molto semplicemente, non ha più alcun senso. La stessa sterile battaglia che si fa per capire quanto a sinistra o a centro-sinistra, con il trattino o senza, sia un partito o l’altro, denota il vuoto totale dei temi sui quali ci si dovrebbe confrontare. Io ho partecipato come promotore a tre sperimenti falliti: ‘Alba’, ‘Cambiare si può’ e ‘L’altra Europa con Tsipras’. In tutti e tre i tentativi, dove, nonostante le ripetute insistenze, non c’era la parola ‘sinistra’, si è cercato di misurarsi su cose da fare e da non fare, più che sulle etichette. Ora guardo con interesse al tentativo ‘Montanari-Falcone’, ma vedo che la battaglia, tra D’Alema, Bersani, Civati, è ancora sul misurare il grado di ‘sinistra’ che ciascuno ha nel sangue. La sinistra tradizionale è legata a un mondo che non ha più diritto di esistere in un presente dove vincono ‘merito’ – inteso come metodo per creare gerarchie e precari – e ‘competitività’”.
Altra parola magica, ‘Democrazia rappresentativa’. Come nel caso di ‘Sinistra’, anche qui la crisi è irreversibile.
“La democrazia rappresentativa è legata all’esistenza di partiti di massa, che creano strumenti di educazione e di autoeducazione. Cioè, ad esempio, circuiti autonomi di dibattito e di informazione, per non dipendere, se non parzialmente, dai media. Alterato il carattere dei partiti di massa, la rappresentatività ha perso credibilità. Basta guardare alle elezioni siciliane e a quelle di Ostia, dove è saltato il meccanismo di selezione del personale politico garantito dalle elezioni. Ma se guardiamo più in alto, ci accorgiamo che le elezioni di Trump e di Macron sono dettate da una competizione fatta unicamente di slogan”.
…e di chi è la colpa? Sempre di Berlusconi?
“Con Berlusconi, è un fatto, i media e la comunicazione di massa prevalgono brutalmente sulla cultura interna alla formazione partitica. Ma la svolta, devo dire, accade proprio con il Sessantotto, le cui istanze profonde di cambiamento hanno perso la capacità di incidere. Ad ogni modo, teniamoci stretta la democrazia rappresentativa se non c’è altro di meglio: meglio questa di una dittatura che abolisca le elezioni”.
Diversi termini catalogati nel suo libro hanno un tono cupo: ‘Sopraffazione’, ‘Servilismo’, ‘Paura’, ‘Chiusura’, ‘Cinismo’, ‘Corruzione’. Cosa è accaduto al concetto, capitale, di ‘lavoro’?
“I termini cui le fa cenno sono legati al concetto di gerarchia. Al merito imposto dall’alto e al servilismo praticato dal basso per salire i gradini della gerarchia. ‘Lavoro’ è parola, etimologicamente, legata a fatica, asservimento, tortura, subordinazione imposta. Ancora oggi mi pare che la maggior parte delle persona intenda il lavoro in questa accezione. Eppure, c’è una componente positiva del lavoro, che è quella di poter costruire, tramite un lavoro attivo, la propria identità, di fondare il proprio ruolo nella società. Chi non ha un lavoro, non ha una identità sociale. Ecco, io non sono per l’abolizione del lavoro, ma per la sua trasformazione in libera attività. Per questo, penso che sia giusto il reddito minimo garantito, il reddito di base o ‘di cittadinanza’, lo chiami come vuole. Questo reddito minimo con cui campare è la condizione necessaria per sottrarsi al ricatto del datore di lavoro e scegliere a quale attività votarsi, da svolgere autonomamente o da subordinati, ma in piena libertà”.
La risposta al delirio turbo capitalista lei la intende nei termini di accoglienza e di ecologismo. Non si rischia di imbarcarsi nella pura utopia, nella solita utopia?
“Accoglienza è diventata di attualità quando il problema dei migranti è balzato all’ordine del giorno. L’accoglienza, di per sé, non basta. Quello è il primo passo che dovrebbe portare non a una integrazione in quanto inserimento organico di una persona nel nostro assetto sociale, ma a una inclusione, garantendo al migrante di non essere escluso pur mantenendo la propria identità. In questo modo è possibile elaborare politiche ‘di ritorno’ del migrante nel proprio paese: una volta resa stabile la sua condizione, egli potrebbe addirittura desiderare il ritorno nel suo paese, diventando protagonista di riconciliazione e di risanamento. Il mio intento, a lungo termine, è la circolarità dei movimenti, con migranti che approdano da noi, per poi fare ritorno in patria ed europei che esprimano la propria attività sociale in quei paesi”.
Quanto all’ecologismo…
“Siamo messi malissimo. I governi non vedono i grandi problemi che attanagliano il pianeta, nonostante gli scienziati continuino a ripetere che siamo sull’orlo di un baratro irreversibile. I governi lavorano con l’unico scopo di mantenere le proprie clientele e le proprie basi elettorali, a tutti i costi”.
Qual è la parola che non ha inserito nel suo ‘slessico’.
“La parola ‘cultura’. Manca, in particolare, in questi tempi, l’esigenza di raccogliere la cultura popolare per portarla all’attenzione degli strati alti, intellettuali. Ci sono persone che vivono scrivendo libri, monopolizzando i media – basti vedere allo stato della televisione e delle case editrici – disinteressate ad ascoltare la cultura del popolo. Ecco, penso che la battaglia culturale vada intesa come costruzione di idee nuove e partire da uno scambio, da una capacità di ascolto”.
Ultima. La parola più rappresentativa per dire il presente.
“Competizione. Una corsa sfrenata al dominio, la prepotenza contro chi è più debole e ha meno tutele”.
  Giovanni Zimisce
*
Da Slessico familiare proponiamo il lemma Competizione.
Concorrenza vuol dire correre insieme, tra pari (correre ha nella sua radice il verbo greco reo, scorro. Panta rei, tutto scorre, diceva Eraclito). Un concorso è o dovrebbe essere un confronto tra eguali per individuare i più adatti a ricoprire un ruolo o una funzione. Ma concorrere significa anche portare il proprio contributo a un processo comune: nel caso della concorrenza economica quel processo dovrebbe essere l’allocazione ottimale delle risorse, il clou dell’ideologia della mano invisibile di Adam Smith, secondo cui perseguendo il proprio interesse personale ciascuno contribuisce al benessere di tutti: un caso particolare di astuzia della ragione (Hegel), che è poi la vecchia Provvidenza cristiana; ovvero di serendipity: il processo che porta a ottenere dei risultati positivi diversi da quelli che ci si era prefissi.��Competizione, invece, viene dal verbo latino peto: chiedere per avere, cercare di ottenere. E’ un processo di appropriazione a spese di altri, la cui premessa è che non siano uguali né le condizioni di partenza né quelle di arrivo: competitivo è chi ha la forza di appropriarsi di ciò che altri non sono in grado di difendere: il vincitore prende tutto. Nell’inglese, la lingua degli economisti, non ci sono due termini; c’è solo competition. Forse anche per questo si è assistito a un progressivo slittamento lessicale dal termine concorrenza, che non viene usato quasi più, a quello di competitività, che occupa ormai il centro del discorso economico, politico e giornalistico.
Ciò registra, anche al di fuori di una precisa consapevolezza di chi vi fa ricorso, il passaggio da un regime economico in cui il principio regolatore “liberista” dell’attività delle imprese è la concorrenza tra pari (ancorché continuamente violata da situazioni di monopolio, di oligopolio o da asimmetrie informative che falsano le posizioni di partenza) a un regime sociale in cui la posta in gioco dell’agire è l’appropriazione di risorse altrui: patrimoni, ricchezze naturali, saperi, mercati, denari, redditi, vite… Competitivo è chi si mette, o viene messo, nella condizione di poterlo fare. E’ il ritorno alla grande di quella che Marx chiamava accumulazione primitiva: un processo che i suoi esegeti avevano per molto tempo relegato all’epoca delle recinzioni (enclosure): la fase del capitalismo che aveva preceduto l’estrazione del plusvalore assoluto (con la moltiplicazione e il prolungamento delle giornate lavorative) e del plusvalore relativo (con la meccanizzazione della produzione).
Ma è un processo che per diversi studiosi contemporanei, invece, non è mai venuto meno; ha continuato ad affiancarsi al meccanismo classico di estrazione del valore dal lavoro e da tempo è tornato a ricoprire un ruolo centrale sia nel campo delle risorse naturali che in quello finanziario, in quello fiscale, in quello del debito, in quello dei saperi: tanto da connotare l’intero sistema con il termine di estrattivismo.
Molti studiosi, però, non hanno collegato quello scivolamento lessicale a ciò che vi sta sotto: continuano a usare i termini concorrenza e competizione indifferentemente (niente di male se fosse una mera questione terminologica) e trattano l’economia globalizzata in cui siamo immersi come un sistema fondato su una concorrenza universale. I termini neoliberismo e neoliberalismo con cui si suole indicare non solo un’ideologia, ma anche la forma assunta dal capitalismo contemporaneo, sono in gran parte il frutto, ma anche l’origine, di questo equivoco. Non c’è niente di liberista, cioè di affidato alle “libere forze del mercato” – e meno ancora di liberale, cioè posto a tutela delle libertà dell’individuo – negli attuali assetti economici: gli Stati, e con essi le leggi, la politica, la potenza della finanza e, soprattutto, l’esibizione e l’uso della forza, giocano un ruolo fondamentale e insostituibile nel determinare le posizioni di partenza e quelle di arrivo nelle diverse forme di competizione: la quale si sviluppa soprattutto nella corsa per accaparrarsi il sostegno necessario a vincere un gioco il cui fine è l’appropriazione privata di ciò che è comune, o pubblico, o diffuso, o in mano altrui, o nel corpo (bios) altrui.
D’altronde, come aveva fatto notare Luciano Gallino, i poteri della finanza e del grande capitale odierni non sono il frutto di una deregolamentazione, bensì i beneficiari di una quantità di regole sempre più complesse con cui i governi di tutto il mondo hanno messo nelle loro mani la possibilità e il diritto di fare quello che vogliono; basta pensare alle centinaia di pagine che compongono la bozza di un accordo come il Ttip per rendersene conto. Meno che mai c’è qualcosa di nuovo (neo) in questa corsa all’appropriazione: è un processo vecchio come la storia umana.
L'articolo Guido Viale: “Il concetto di Sinistra non ha più alcun senso” proviene da Pangea.
from pangea.news http://ift.tt/2hpyI93
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Revista Relaciones Internacionales (Vol. 26 Núm. 52)
Revista Relaciones Internacionales (Vol. 26 Núm. 52)
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Número completo
Indice
Revista Completa
Editorial
Editorial
Norberto Consani
4
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Diálogos
Entrevista a Brahim Ghali , Presidente de la República Árabe Saharaui Democrática
Luz Marina Mateo
4
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Estudios
Brasil y la nueva generación de Acuerdos de Cooperación y Facilitación de Inversiones: un análisis del Tratado con México
Luciana Ghiotto, Alberto Arroyo Picard
16
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A Política Externa Japonesa para a África, o Discurso de Segurança Humana e a Relação com o Sudão do Sul
Aline Chianca Dantas, Alexandre César Cunha Leite, Jeane Silva de Freitas
17
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El jardín de senderos que se bifurcan: las políticas de seguridad regional de Argentina y Brasil en la década de 1990
Alejandro Frenkel
25
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La dimensión política de los vínculos Argentina-Chile y Argentina-Venezuela en el inicio del Siglo XXI
María Elena Lorenzini
16
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El Banco Mundial como actor político, intelectual y financiero: su primer medio siglo
João Márcio Mendes Pereira
25
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El accionar de los “fondos buitre”: una caracterización a partir del conflicto con la República Argentina
María Emilia Val
18
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El cambio de la Look East Policy a la Act East Policy en India
Paola Andrea Baroni, Maria Noel Dussort
22
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Proyectos estratégicos e integración regional en América Latina. El surgimiento de la Alianza del Pacífico, el fortalecimiento del regionalismo abierto y el retroceso del regionalismo autónomo
Gabriel Esteban Merino
21
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Reflexiones
El trabajo en el Comité de Derechos Humanos de la Organización de las Naciones Unidas: Un relato desde la experiencia personal
Fabián Salvioli
11
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Lecturas
Lecturas
Anabella Busso, John Dramani Mahama, Luz Marina Mateo, Gladys Lechini, Clarisa Giaccaglia, Maximo Quitral Rojas, Jorge Riquelme Rivera, Paula Lugones, Mariana Calvento
19
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Debate
La EPI y las Relaciones Internacionales, ¿Dónde está el Derecho?
Juliana Peixoto Batista
14
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Jurisprudencia
Corte Internacional de Justicia
Aplicación de la Convención internacional por la supresión del financiamiento del terrorismo (Ucrania c. Federación Rusa). 8 de abril de 2017. Ver artículo
Caso Jadhav (India cPakistán). Sentencia del 8 de mayo de 2017. Medidas conservatorias. Ver artículo
Legislativas
Ver más
Parlamentarias
Diputados
PROYECTOS INGRESADOS, EN TRAMITE O APROBADOS DURANTE EL PERIODO. Ver artículo
Senadores
PROYECTOS INGRESADOS, EN TRÁMITE O APROBADOS EN EL SENADO DE LA NACION. Ver artículo
http://www.dipublico.org/106364/revista-relaciones-internacionales-vol-26-num-52/
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Gradevole effetto del mangiare vegetariano
Passare a una dieta vegetariana per migliorare la tua salute, sarai felice di scoprire un altro
Gradevole effetto del mangiare vegetariano: è delizioso e divertente scoprire e sperimentare questi nuovi cibi. Un pasto vegetariano può essere familiare come un piatto di pasta con pomodoro e basilico, rilassante come una zuppa di legumi, o simpatico come un piatto di fagioli e radicchio rosso tipici della nostra cucina mediterranea.
Il passaggio a una dieta vegetariana è ben più semplice di quel che pensi.
Molte persone, vegetariane o carnivore, di solito usano un numero limitato di ricette. Una famiglia media usa di solito al massimo una decina di piatti ciclicamente. Puoi quindi utilizzare questo metodo semplice, in 3 mosse, per passare a dei menù vegetariani gradevoli e di facile preparazione.
• prima mossa-aggiungi (a):
  Individua alcuni piatti già vegetariani che ti risultino graditi e comincia a consumarli con maggiore frequenza.
Molte minestre e zuppe appartenenti alla nostra tradizione mediterranea sono già vegetariane o possono venire facilmente adattate con pochissimi aggiustamenti (es. Evitando di mettere il lardo nella pasta e fagioli e utilizzando il dado vegetale nelle minestre). Altri piatti comuni sono le verdure al vapore, il minestrone, la pasta o il riso con le verdure o i legumi.
 • seconda mossa-sostituisci (s):
Focalizzati su alcune ricette che sai già cucinare e prepara una versione vegetariana
 • terza e ultima mossa-impara (i):
 Comprati un buon libro di ricette (ottimi sono la cucina etica e curarsi con la cucina etica, editi da sonda, che contengono moltissime ricette totalmente prive di ingredienti animali) e prova a sperimentare le ricette che più ti attirano, fi no ad individuarne almeno 3-5 che più ti aggradano per gusto e semplicità di preparazione. In questo modo, e con minimo sforzo, avrai ottenuto un assortimento di piatti vegetariani suffi ciente a soddisfare il palato senza rischiare la noia.
  A questo punto diventerà facile anche adattare la colazione: privilegia i cereali integrali (pane o cereali germogliati o cotti), da consumare con della frutta fresca, crema di nocciole (o mandorle) o con verdura e cubetti di tofu se prevedi di saltare il pranzo.
  Sostituisci il latte animale  con quello di soia o di riso avena mandorla.
  Il passo successivo, ma indispensabile, verso il mangiar sano è quello di impegnarti a “semplifi care” il più possibile i cibi che consumi, preferendo cibi allo stato naturale, “come colti” (cereali in chicco, pane e pasta integrali, legumi, verdure cotte al vapore) ai cibi vegetali “trasformati” vanno limitati alle situazioni di “emergenza”.
  Sapendoti organizzare è abbastanza facile preparare in poco tempo una certa quantità di legumi, cereali e verdure lessati che potranno poi servirti come base per vari piatti per più giorni successivi.
   IMPARIAMO A MANGIARE SANO
CON I CIBI VEGETALI
   cura di Luciana Baroni
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veggiechannel · 3 years
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Questo è un esempio di come cucinando quantità più abbondanti quando si prepara una ricetta, sia possibile sfruttare la parte di ingredienti non utilizzati (quelli “avanzati”) come fossero un “tesoretto” che ci fa guadagnare tempo, usando la fantasia per abbinarli in tutti i modi che ci vengono alla mente per creare altri piatti.
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veggiechannel · 3 years
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Questi burger di fagioli neri e farro sono un piatto unico completo di cereali e legumi.
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veggiechannel · 3 years
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Prepariamo insieme delle cicerchie piccanti da usare più volte in molti modi differenti.
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