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#Luigi Di Ruscio
marcogiovenale · 3 months
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oggi, 10 giugno, a roma, alla libreria fahrenheit: presentazione di "tuta blu", di tommaso di ciaula
OGGI, lunedì 10 giugno, ore 18:00 Libreria Fahrenheit 451 – Campo de’ fiori 44 Presentazione del libro Tuta blu Ire, ricordi e sogni di un operaio del Sud di Tommaso Di Ciaula (Ed. Alegre, prefazione di Paolo Volponi) Interverranno: Ginevra Amadio Marcello Baraghini Davide Di Ciaula Alessandro Portelli Da sempre in Italia in narrativa vale l’equazione lavoro + scrittura = letteratura…
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mayolfederico · 2 years
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Luigi di Ruscio
    1.   per quaranta anni non ho fatto che guardare anche quando dormivo in compenso ho preferito non essere guardato neppure da sveglio e se li incontravo continuavo a camminare come se non esistessero o io non esistessi quello che guardo non viene affatto cambiato dalla mia guardata in compenso sono io a cambiare per cambiare un punto di vista se fossi in parte simile a quello che guardo non…
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lamilanomagazine · 10 months
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Chieti: pergamena di ringraziamento agli operai comunali
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Chieti: pergamena di ringraziamento agli operai comunali. Chieti, 28 novembre 2023 - Un simbolico e sincero grazie quello che nel pomeriggio di oggi il sindaco Diego Ferrara ha voluto tributare a nome della città e dell’Amministrazione agli operai del Comune di Chieti. Dopo averli radunati in Comune ha consegnato una pergamena agli operatori che quotidianamente operano nelle strade, per il settore tecnico e a diretto contatto con la struttura dell’Ente. Presenti oltre al sindaco l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Rispoli, la consigliera Alberta Giannini, la responsabile del servizio Lavori pubblici Ivonne Elia in rappresentanza di tutto il settore tenico. Si tratta di: Massimiliano Calibeo, Maurizio Catena, Antonio Di Gregorio, Enzo Di Nardo, Camillo Diodato, Nicolino Di Ruscio, Daniele Mazzolani, Aurelio Monte, Mario Orsini, Bruno Peca, Gabriele Ricci, Gabriele Romano, Ferdinando Rullo, Luigi Maggio, Romano Iarussi. “Come segno di stima e gratitudine per il lavoro quotidiano al servizio dell’Ente e della comunità cittadina – così il primo cittadino - pur in un momento difficile e di grande impegno per via delle tante attività e cantieri in corso. È grazie al Vostra dedizione e alla cura che accompagna ogni singolo intervento che la Città riesce ad avere risposte. Grandi o piccole che esse siano, accorciano le distanze fra amministratori e amministrati, rappresentano il dovere che le istituzioni hanno di essere fautrici del bene comune e ci consentono, tramite Voi, di essere nel cuore dei problemi più sentiti e, quando possibile, di risolverli”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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anocturnalanimal · 2 years
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"Ho la bocca piena di farfalle
e se apro la bocca
voleranno via tutte
e non ritorneranno neppure
se rimango a bocca spalancata
per una eternità."
Luigi Di Ruscio, da L'Iddio ridente
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ma-pi-ma · 5 years
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Ho la bocca piena di farfalle e se apro la bocca voleranno via tutte e non ritorneranno neppure se rimango a bocca spalancata per una eternità
Luigi Di Ruscio, da L'Iddio ridente
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vaginosibatterica · 2 years
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Mi è arrivato un pacco con: zucchine, melanzane, fave, pomodori, ricotta, caciocavallo, ciliegie, menta, rucola, friselle, un manuale di letteratura russa, l'opera omnia di Luigi di Ruscio, la mia patente.
Mio padre mi ha scritto per farmi gli auguri, nel farlo mi ha anche mandato un link dall'apparenza sospetta che si è rivelato portare ad un dominio scaduto (fiuu)
Ho chiesto a L di friggermi delle patatine (non abbiamo la pentola adatta).
❤️😿 Sono stati tutti molto gentili.
#r
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È vero quello che mi diceva nonna analfabeta "siamo tutti figli di madri", le nostre diversità contano meno di tutto quello che abbiamo in comune.
Luigi Di Ruscio
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scorcidipoesia · 4 years
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Ringraziare l'ignoto
per ogni boccata d'aria respirata
per ogni camminata fatta
per ogni pedalata ed ogni scritta felicemente espressa
[...]
***
Accettare il miracolo di questa esistenza in tutta la leggerezza dell'effimero, come il volo breve della farfalla bellissima, il fiore splendente che si apre per morire per sempre, essendo la poesia non la descrizione della cosa ma la cosa stessa che nasce precipitando sulla carta.
Luigi di Ruscio, da "L'ultima raccolta" e "L'allucinazione"
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pangeanews · 5 years
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“Nei miei versi è la mia resurrezione”: se volete essere inondati di luce, leggete l’epistolario tra Christian Tito e Luigi di Ruscio
Quando incontro un poeta che mi colpisce c’è una cosa che non riesco a fare, mi blocco, non riesco ad avvicinarmi. Resto anche anni nell’ombra, lo seguo, leggo quel che scrive, ma ci metto parecchio tempo ad avvicinarmi all’uomo che veicola il poeta. A volte troppo tempo, come con Christian Tito. Lo incontro a maggio 2015, grazie al lavoro instancabile che fa Bologna In Lettere. Non incontro un uomo, ma una luce. Lo sguardo di Christian aveva qualcosa di luminoso, di una purezza che la vita non ha sporcato, il torace aveva il cuore esposto. Vivere così, in questa apertura agli altri è rarissimo. Appunto Christian era una luce, le sue poesie uno slancio di speranza.
*
Colpevole quindi di aver atteso troppo apro questo meraviglioso scambio epistolare pubblicato dal caro Gianfranco Fabbri de L’arcolaio nel 2014: Lettere dal mondo offeso. Se volete sperare che sia possibile trovare uomo e poeta sullo stesso asse, se volete credere che possa esistere una comunicazione vera senza interessi di comodo, per favore leggere queste lettere. Questo epistolario organizzato per zone tematiche è un incastro continuo di parole luminose, farete fatica a non segnarvi passaggi intensi a quasi ogni pagina. Nei primi scambi riportati, cronologicamente gli ultimi per Di Ruscio, poco prima della morte nel 2011, lui scrive in una lettera “Nei miei versi è la mia resurrezione”. Il poeta alla fine tenta sempre di far sopravvivere alla sua morte le parole, crede in un suono che non si esaurisce, in una parola che possa resistere passando ad altri. Parole come figli potenzialmente senza scadenza, senza un tempo biologico da esaurire.
*
In questo scambio troverete prima di tutto due uomini che si incontrano nel terreno bianco e lucido del foglio, della possibilità della parola scritta. Due uomini con età e vissuti molto diversi. Scrivono di poesia e di vita, di come queste due siano incollate, necessarie l’una all’altra. Christian scrive “Le cose belle è giusto donarle e spargerle nel mondo, altrimenti esso resta offeso”, e Christian Tito ci dona appunto queste lettere, apre un varco nella loro vita.
La parte davvero splendida di questo libro è il fatto che Christian Tito abbia cercato di riunire le lettere per temi trattati in modo da dare unità ma anche continuità allo scambio. Questo rende la lettura necessaria, non si riesce a interrompere, c’è fame continua di lettura e rilettura. Ad ogni inizio di capitolo, ma anche in alcune lettere, sono presenti le poesie e gli scritti di Luigi Di Ruscio: questo permette al lettore non solo di entrare in un rapporto privato ma anche nella parola più sacra, più pesata, più sofferta. Così insieme scoprite l’uomo e il poeta. Il criterio fondamentale in queste lettere è la verità, ammettersi gli sbagli, le fessure di buio, non avere paura di confessare a un amico, mai conosciuto di persona, i propri tormenti, le proprie umane debolezze.
*
In queste lettere si può davvero comprendere come chi scrive viva il tormento della lettura dei propri cari; Luigi Di Ruscio, nato nel 1930 a Fermo emigra nel 1957 a Oslo, si sposerà con Mary, una donna norvegese che non imparerà mai l’italiano. Questa frattura di comunicazione tra marito e moglie rende lo scrittore un uomo libero di dire il vero, di scrivere la vita, senza sentire l’angoscia del giudizio. Luigi scrive quanto sia importante in un matrimonio mantenere una zona franca, sacra e isolata per ognuno dei due. Per la scrittura quindi è necessario abitare un deserto, subire anche il dolore di una parola che non può essere comunicata, che non può essere compresa. Il poeta parla una lingua marziana per i suoi cari, in questa solitudine però si rende libero, libero di donare la parola e donarla agli sconosciuti come me che incontrano i suoi versi. Addirittura Di Ruscio nasconde per parecchio tempo alla moglie la sua scrittura e a Christian chiede “È possibile una specie di censura famigliare? Cose che uno non scrive per non far fare brutta figura con i vicini? Una censura magari non completamente cosciente, difficilmente un italiano sposato in Italia con una italiana avrebbe potuto scrivere e pubblicare le mitologie della propria moglie”.
*
Leggete questo libro se avete bisogno di parole che vi curino, che vi inondino di luce. Di Ruscio scrive “Ho poche cose da raccomandarvi, l’amore per gli uomini innanzitutto”, cos’altro quindi possiamo fare se non prendere queste lettere, leggerle come si legge una preghiera. Leggerle perché qualcuno che ora abita altri mondi ci ha lasciato scritto “Questa notte vi ho rivisti tutti/ splendidamente vivi” (Luigi Di Ruscio) e “Allora nella notte non perderti d’animo,/ nel chiarore resta sempre vigile./ C’è un fuoco da portare,/ da passarci di mano,/ da restituire alla terra.” (Christian Tito).
Tenete le poesie di Luigi Di Ruscio e di Christian Tito arrotolate sotto il cuscino la notte, appendetele sul frigo, fatele restare ancora qui queste parole, fatele conoscere.
Clery Celeste
*In copertina: Luigi Di Ruscio (1930-2011)
  L'articolo “Nei miei versi è la mia resurrezione”: se volete essere inondati di luce, leggete l’epistolario tra Christian Tito e Luigi di Ruscio proviene da Pangea.
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revoirglasgow · 8 years
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Dans le TGV Toulouse-Paris, ouvrir enfin La neige noire d'Oslo || Luigi Di Ruscio || aux excellentes @anacharsis.editions || Traduit de l'italien par Muriel Morelli.
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marcogiovenale · 4 months
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10 giugno, roma, libreria fahrenheit: presentazione di "tuta blu", di tommaso di ciaula
Lunedì 10 giugno, ore 18:00 Libreria Fahrenheit 451 – Campo de’ fiori 44 Presentazione del libro Tuta blu Ire, ricordi e sogni di un operaio del Sud di Tommaso Di Ciaula (Ed. Alegre, prefazione di Paolo Volponi) Interverranno: Ginevra Amadio Marcello Baraghini Davide Di Ciaula Alessandro Portelli Da sempre in Italia in narrativa vale l’equazione lavoro + scrittura = letteratura industriale.…
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mayolfederico · 5 years
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ventisette gennaio
Georges Mathieu
Il meglio nel mondo.
Non ci sia, o ci sia, il dio nel cielo, in terra è l’albero l’ente supremo: risana l’aria col suo proprio ossigeno; senza di lui, moriremmo noi tutti; diritto, con la chioma volta all’alto, sui piedi saldo sta, solo o nel bosco… Vengono poi e gli animali e l’uomo, che era scimmia una volta, e ora è assassino: disbosca, sfrutta, spreca, prende o butta;
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lamilanomagazine · 2 years
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Trento omaggia i campioni Lavia, Michieletto e Sbertoli
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Trento omaggia i campioni Lavia, Michieletto e Sbertoli. “Sul tetto del mondo, per sempre nel cuore. Grazie Campioni! La città di Trento”. I destinatari della dedica impressa sul trofeo consegnato oggi, durante un incontro d’eccezione a palazzo Geremia, sono Daniele Lavia, Alessandro Michieletto e Riccardo Sbertoli, giocatori della Trentino Volley laureati appunto “Campioni del mondo” con la nazionale italiana lo scorso 11 settembre a Katowice. Ad applaudirli il sindaco, gran parte della Giunta, il presidente del Consiglio comunale, il Commissario di Governo Gianfranco Bernabei, il vicequestore Luigi Di Ruscio, la presidente del Coni Paola Mora, la dirigenza della Trentino Volley (dal presidente Bruno Da Re al team manager Riccardo Michieletto) e tanti tifosi. Prima di accompagnarli in cima alla Torre civica, il sindaco Ianeselli ha spiegato così il premio ai tre giocatori: «Permettetemi di rivolgervi un ringraziamento sentito a nome della città. Mentre seguivamo la finale da casa ci hanno colpito le vostre espressioni: noi avevamo il volto contratto dalla tensione, voi eravate incredibilmente sereni. Ci avete dato una lezione su come si affrontano le situazioni difficili. Questo riconoscimento è per voi e per tutta la Trentino Volley perché oggi possiamo dire che la pallavolo giocata a Trento è la migliore del mondo. E per questo dovremo anche adeguare la Blm Group Arena, che non è certo all’altezza di queste prestazioni eccellenti». Ancora visibilmente felici e carichi per il traguardo raggiunto, i giocatori guardano già al futuro. «Ci siamo visti un anno fa da campioni d’Europa. Chi l’avrebbe mai detto che un anno dopo ci saremmo ritrovati da campioni del mondo?», ha dichiarato ancora incredulo Michieletto.  Ha aggiunto Sbertoli: «Fa bene al cuore sentire questa cosa delle facce e delle espressioni durante la partita. Perché non è solo questione di vincere, è il modo che entra nel cuore dei tifosi».  Infine Lavia, che ha rilevato: «Sono calabrese, ero titubante all’idea di venire a Trento, ma qui mi sento davvero a casa».  Tutti e tre hanno dato appuntamento alla Blm Group Arena: «Vi aspettiamo al palazzetto per una grande stagione».... Read the full article
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matteoburattin · 8 years
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inettitudine  diurna 2
acrylic on canvas 50x70 cm
e noi con noi senza nulla
col male che ci resta 
appoggiati al muro
come fucilati
Luigi Di Ruscio
https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Di_Ruscio
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ma-pi-ma · 5 years
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Ridevamo insieme e sudavamo insieme senza neppure accorgerci di questo miracolo, l'essere diversi però fraternamente assieme.
Luigi Di Ruscio, Le mitologie di Mary
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vaginosibatterica · 3 years
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Faccio il punto.
Dall'inizio dell'anno sono entrate nella mia libreria: la graphic novel Sniff, Medea di Christa Wolf, Il diario intimo di Sally Mara, Sorvegliato dai fantasmi, Chilografia, Nascita e morte della massaia, Ragazzi Selvaggi, I Demoni, Notti al circo (9). Di questi ho comprato usati sei tomi.
Mi sono stati regalati Zoo o lettere non d'amore, I fratelli Karamazov, L'educazione sentimentale, Don Chisciotte, MacBeth, una raccolta di racconti di Kipling, un libro di Stephen King. Poi (da Luca) La foresta nella notte, Auto da fé, un saggio su Vittorini, un saggio d'arte, la raccolta dei romanzi di Luigi di Ruscio.
Ho scambiato Siddharta, Ubik, una raccolta di racconti di Margaret Atwood, Il buio oltre la siepe, due libri di Dacia Maraini, Felicità e altri racconti della Mansfield, l'autobiografia di Caparezza, (...) e L'Isola di Arturo per avere: un romanzo russo, Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, un giallo di Carlo Bernari, Cent'anni di solitudine, Le metamorfosi di Apuleio, un saggio sul suicidio, I detective selvaggi di Bolano, Amori Difficili.
Tra i libri già letti vorrei moltissimo: Fame di Hamsun Knut, Racconti sentimentali e satirici di Zoschenko, Jakob von Gunten, la nuova traduzione della saga del Signore degli anelli, Midori ragazza delle camelie, Il soccombente, forse L'ultimo degli Eltysev.
Vorrei anche Superwoobinda, Sogno Proibito di Alba de Cespedes, Sputiamo su Hegel e Risveglio di Primavera di Wedekind, che però dovrei cercare tra l'usato perché non più stampati.
I libri che vorrei che non ho ancora letto sono: un manuale sulla flora dei boschi delle Murge, "Dadaglobe Reconstructed" (e sarebbe proprio il momento perché in tedesco adesso costa solo venti euro - che io non parli tedesco è un dettaglio a margine), Cevengur di Platonov, Le Metamorfosi di Ovidio, Anestesia Locale di Gunter Grass (non disponibile) e un atlante sulle stelle non disponibile anche questo.
Mi sono accorta (gosh) di aver perso: La società della stanchezza, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (Einaudi).
Luca ha Picasso di Gertrude Stein.
Ho rubato: Tamburo di Latta.
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