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#Milena Vukotic
giallofever2 · 1 year
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Milena Vukotic and Scarlett Johansson in A Good Woman (2004)
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milliondollarbaby87 · 2 years
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A Good Woman (2004) Review
A Good Woman (2004) Review
In the 1930s, an American socialite Mrs Erlynne creates a scandal in the high society of the Amalfi Coast in Italy when she seems to be interested in the newly married Lord Windermere. But is everything as it first may seem? ⭐️⭐️ Continue reading Untitled
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la terrazza (1980)
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statoprecario · 8 months
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BARDOLINO FILM FESTIVAL | Annunciate le date della quarta edizione dal 19 al 23 giugno 2024
La quarta edizione in programma dal 19 al 23 giugnocon il tema “Ritrovarsi” Torna il Bardolino Film Festival – Immagini, suoni e parole sull’acqua, manifestazione di punta dell’estate sulle rive del Garda, la cui quarta edizione si terrà dal 19 al 23 giugno 2024. Organizzato e sostenuto dal Comune di Bardolino con la direzione artistica del giornalista e critico cinematografico Franco Dassisti,…
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le-tri-angle · 2 years
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Milena Vukotic, Dominique Darel, Stefania Casini, Silvia Dionisio
Source : mostbeautifulgirlscaps.blogspot.com
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byneddiedingo · 2 years
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Oleg Yankovskiy in Nostalghia (Andrei Tarkovsky, 1983)
Cast: Oleg Yankovskiy, Erland Josephson, Domiziana Giordana, Patrizia Terreno, Laura De Marchi, Delia Boccardo, Milena Vukotic. Screenplay: Andrei Tarkovsky, Tonino Guerra. Cinematography:  Giuseppe Lanci. Production design: Andrea Crisanti. Film editing: Erminia Marani, Amedeo Salfa.  For the last film of his life, The Sacrifice (1986), Andrei Tarkovsky, self-exiled from the Soviet Union, would venture into Sweden with the help of Ingmar Bergman's cinematographer, Sven Nykvist, and he made his first film outside of Russia in Italy with the help of co-screenwriter Tonino Guerra, who had written screenplays for Michelangelo Antonioni and Federico Fellini. Just as Bergman is a spiritual presence in The Sacrifice, so are Antonioni and Fellini in Nostalghia. But mostly it's Tarkovsky's deracination that shows in both films, especially in Nostalghia, in which he imports a damp Russian climate into the Mediterranean atmosphere of Italy. I find Nostalghia more accessible or more satisfying -- if such words could ever be adequate to one's experience of Tarkovsky -- than The Sacrifice because Tarkovsky doesn't take on anything so enormous as nuclear holocaust in Nostalghia. In its bare essence, Nostalghia is the story of a Russian poet, Andrei Gorchakov (Oleg Yankovskiy), in Italy to write the biography of an 18th-century Russian composer, who finds himself sinking deeper into depression until he encounters a madman named Domenico (Erland Josephson) who allows Andrei a moment of transcendence. Nostalghia is a film about fire and water. Domenico, who lives in a leaky ruin into which the rain continually drips, believes that he can save the world if he carries a lighted candle through the waters of the spa at Bagno Vignoni. The authorities, however, continually prevent him from even attempting the task. Eventually, Domenico becomes a mad prophet, preaching to a scattered audience of followers before he douses himself with gasoline and sets himself on fire. Andrei then sets out to complete Domenico's task, walking across the pool -- which has, however, been drained for a periodic cleaning -- with the candle and then collapsing. Tarkovsky films this scene in a single long take, during which the wind blows out Andrei's candle twice, forcing him to restart the task, before he finally accomplishes it. This is film as poetry, the product of a singular, remarkable sensibility, and it probably should be judged more by the standards we apply to poetry than by those we apply to narrative film. Tarkovsky was one of the last romantics, still willing to ascribe virtue to enthusiasm, to find wisdom in madness, to rail against our alienation from nature as profoundly as Wordsworth or Shelley or Blake ever did.
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theageofthemovies · 2 years
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Some stills of Italian/French production of "horror" movie "Blood for Dracula" (Paul Morrissey, 1974). 
Some good visuals in a very strange and composite movie (parodic horror, an allegory of the class fight, macabre humor, a pervading camp taste and a very weird use of the acting cast (with Joe Dallesandro there are also Vittorio De Sica, Roman Polanski and Milena Vukotic....).
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juliopison · 19 hours
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CINE Amici miei (1975) Título original: Amici miei Italia Dirección: Mario Monicelli Idioma: Italiano con Subtítulos en Español
Atención: Solo para ver en Pc o Notebook Para ver el Film pulsa el Link: https://artecafejcp.wixsite.com/escenario-cafejcp/post/amici-miei-1975
Reparto: Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Duilio Del Prete, Olga Karlatos, Silvia Dionisio, Milena Vukotic, Bernard Blier, Adolfo Celi, Franca Tamantini
Género: Comedia | Amistad
Sinopsis: Cuatro amigos cincuentones, que llevan toda la vida juntos, se pasan el día organizando bromas pesadas para burlarse de los demás. Son el periodista Giorgio Perozzi, perseguido por la reprobación de su hijo y su ex-mujer; el arquitecto Rambaldo Melandri, sensible a los asuntos del corazón; el barman Guido Necchi, propietario del bar en el que el grupo se reúne cada noche; y el conde Mascetti, un noble venido a menos, obligado a vivir en un sótano, que no tiene ningún escrúpulo a la hora de alejar a su mujer y su hija para disfrutar de una relación clandestina con su joven amante, Titti. Todos ellos, conscientes de que les ayuda a seguir unidos, recurren a las bromas para prolongar su juventud y defenderse de las penas de la vida.
Críticas: El guión ayuda ¡qué duda cabe!. Los gags son imaginativos y su comicidad va "in crescendo" a medida que se desarrolla la película. Y, por descontado, los actores, cuya categoría y tablas para esto no admiten discusión, también contribuyen al éxito de la obra. Ugo Tognazzi, Philippe Noiret o Adolfo Celi por no hablar de Bernard Blier bordando el papel de jubilado de correos a lo Borsalino, están sensacionales. -Raúl Mielnik: El Cine en Casa
Posición en rankings FA: 104 Mejores películas italianas de todos los tiempos
Premios: Premios David di Donatello 1976 ganadora. Mejor película ganadora. Mejor director (Mario Monicelli) ganadora. Mejor actor (Ugo Tognazzi)
Café Mientras Tanto jcp
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gattmammon · 19 days
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La cosa tragica della vicenda del ministro Sangiuliano è che negli anni 60 sarebbe stata una bellissima commedia all'italiana con Ugo Tognazzi nei panni del ministro, Monica Vitti in quelli della Boccia e Franca Valeri che fa la moglie. Milena Vukotic fa la Meloni. Dirige Dino Risi.
Ma adesso il film a noi chi ce lo fa. Sorrentino? Du' coglioni.
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giancarlonicoli · 4 months
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25 mag 2024 14:00
"QUANDO MI CHIAMANO 'MARIANGELA' MI ARRABBIO E RISPONDO: 'IO SONO PLINIO FERNANDO'" - L'ATTORE 76ENNE CHE HA INTERPRETATO LA FIGLIA DI UGO FANTOZZI: "SEMBRA CHE LA GENTE NON RIESCA A SEPARARE L’ATTORE DAL PERSONAGGIO. QUANDO FECI IL PROVINO PER FANTOZZI E MI DISSERO CHE DOVEVO INTERPRETARE UNA DONNA CI RIMASI DI SASSO, MIO PADRE MI DISSE..." - LA CHICCA: "IO SONO INNAMORATO DI TUTTE LE DONNE. MI PIACE CORTEGGIARE" - VIDEO -
Estratto dell’articolo di Giacomo Galanti per www.repubblica.it
L’appuntamento è in un bar di piazza Bologna a Roma, il quartiere dove vive da sempre. “Qua mi conoscono tutti, sono come il sindaco”, scherza Plinio Fernando, l’attore che ha prestato il volto a una delle maschere più famose del cinema italiano: Mariangela Fantozzi.
E anche chi non è del posto lo riconosce al primo sguardo. Tanti i giovani che si fermano e chiedono: “Ma è proprio lui?”, “Sei la figlia di Fantozzi?”. Selfie e sorrisi, Fernando non si sottrae con un'educazione e una gentilezza d’altri tempi. […]
Be’, il ruolo di Mariangela Fantozzi le ha regalato una fama imperitura.
Per carità, è vero ma c’è anche il risvolto della medaglia. Con Mariangela Fantozzi sono rimasto imprigionato nel tempo. Il cinema l’ho abbandonato nel 1994 e ho fatto tanto altro, soprattutto come scultore. Ma sembra che la gente non riesca a separare l’attore dal personaggio.
Insomma, quando le dicono “ciao Mariangela” non le fa piacere.
Mi arrabbio da morire e rispondo subito: “Io sono Plinio Fernando”.
Dal mondo di Fantozzi è impossibile liberarsi?
In un certo senso è così, ma vale per tutti noi che abbiamo fatto quell’avventura. Prenda per esempio Milena Vukotic. Parliamo di un’attrice straordinaria e di una gran signora. Non so quanti film abbia fatto e quanti spettacoli a teatro, ma anche all’ultimo David di Donatello hanno cercato di ricordarla solo per Fantozzi con il conduttore che ripeteva “Pinaaaaa”.
Vukotic ha vinto il David alla carriera.
Se lo merita tutto, ma la cerimonia non mi è piaciuta.
Si sente ancora con Vukotic?
Certo, ci facciamo lunghe telefonate. Parliamo in francese, a entrambi piace tanto il francese. […]
Quando ha capito che la recitazione era la sua strada?
Non è che lo capisco, mi piaceva il cinema. Ammiravo i grandi attori come Marcello Mastroianni. Così mi sono iscritto all'Accademia di recitazione Stanislavskij al teatro Anfitrione e non avevo nemmeno 30 anni.
Ecco l’esordio a teatro.
Faccio due commedie: Allegro... con cadavere e Pupi e pupe della malavita. In uno comandavo un plotone d’esecuzione, nell’altro facevo il gangster.
Poi arriva il momento che le cambia la vita, il provino per il primo Fantozzi.
Nel mondo del teatro iniziavo a farmi conoscere e una persona mi dice che Luciano Salce faceva dei provini nella sede della Rizzoli in via Monte Zebio. Così vado e mi prendono. Ma quando mi dicono che devo fare la figlia di Fantozzi ci rimango di sasso. Pensare di interpretare una donna mi suonava strano, ero un po’ riluttante.
Perché ha detto sì?
Ne ho parlato subito con mio padre: “Vogliono che faccia una donna”. E papà mi ha detto: “Il lavoro è lavoro”. Così mi sono convinto. E poi nella storia del cinema ci sono state grande interpretazioni di uomini che impersonano donne.
Come è stato l’incontro con Paolo Villaggio, suo padre nella finzione?
Era un vero professionista e un grande attore.
Avevate rapporti fuori dal set?
No, il nostro era un rapporto molto superficiale legato al lavoro. Però sempre di grande stima. Ma è stato così un po’ con tutti gli altri attori. Si stava sul set sempre in maniera piacevole, poi basta. Come ho già detto, sono rimasto in rapporti solo con Milena Vukotic.
Ha preso parte a otto film di Fantozzi. C’è stato qualche momento in cui avrebbe voluto mollare?
Credo di aver smesso nel momento giusto. Poi talvolta era impegnativo fare tutte quelle riprese, soprattutto quando dovevo interpretare il doppio ruolo di Mariangela e della nipote Uga. […]
Negli anni d’oro era difficile passare inosservato.
Le racconto una storia. All’inizio degli anni ‘90 ero a Rimini in vacanza, amo molto la Romagna dove andavo spesso d’estate. Una sera ero a ballare e mi riconoscono. Iniziano a seguirmi, ma erano decine e decine di persone. Mi è toccato scappare fino all’albergo dove il direttore ha dovuto chiudere le porte e minacciare di chiamare la polizia.
Poi c’è stato Neri Parenti.
Con Neri ho avuto un rapporto più stretto, c’è stato più affiatamento quasi come con un fratello maggiore. […]
Le piacerebbe tornare al cinema?
Il mio tempo ormai è passato, ma se mi offrissero un ruolo comico interessante potrei prenderlo in considerazione.
A un reality ha mai pensato?
Ai reality non credo, non parteciperei mai.
In tv non si vede mai.
Ma cosa dovrei andare a dire? Alla fine mi chiedono sempre le stesse cose. Poi le devo dire la verità, la diretta mi mette ansia.
Come trascorre la sua vita oggi?
Una vita semplice. Giro per il quartiere, mi piace cucinare: me la cavo bene con le lasagne al forno e i risotti. Poi adoro giocare a scacchi. E mi tocca fare ginnastica posturale per la schiena.
Lei è molto riservato, della sua vita privata si sa poco. È innamorato?
Guardi, io sono innamorato di tutte le donne. Sono un tipo galante, mi piace corteggiare.
C’è qualche donna in particolare?
Terrò sempre nella mente il ricordo di una ragazza. Ma parliamo di tanti anni fa.
Ha qualche rimpianto?
Direi di no. Forse mi sarebbe piaciuto fare un film con Brigitte Bardot, a proposito di donne.
Cosa le manca?
pierfrancesco villaggio plinio fernando plinio fernando paolo villaggio anna mazzamauro PAOLO VILLAGGIO plinio fernando le vacanze di fantozzi plinio fernando (3)
Facile, mi manca la giovinezza.
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giallofever2 · 1 year
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stranotizie · 5 months
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Nella 69esima edizione dei Premi David di Donatello Milena Vukotic ha ricevuto il premio alla carriera. Quando l’attrice è salita sul palco, Alessia Marcuzzi le ha ricordato un aneddoto: “Vorrei dire una cosa, oggi stavamo leggendo che un grande regista ai tuoi esordi ti disse ‘per fare l’attrice bisogna essere belle come Gina Lollobrigida e carismatiche come Anna Magnani e tu non sei né l’una e né l’altra’. Insomma dire che non c’aveva visto così lungo“. Milena senza pensarci troppo ha fatto il nome del regista in questione: “Esatto è vero e questo regista era Renato Castellani. Il quale però mi ha invitato a fare una bellissima parte nel suo film sulla vita di Verdi, ma io non gliel’ho mai ricordato“. La Vukotic pronta per rispondere alla domanda… “che belva si sente?“.   Milena Vukotic facendo una belvata ✈️#david69 pic.twitter.com/d5Ltwm2uZK — clarissa insolia (@avvclarinsolia) May 3, 2024 Un regista, non farò mai il nome, disse che lei non farà mai l’attrice.Milena Vukotic: “E questo regista era Renato Castellani” Con nonna Enrica non si scherza #David69 #PremiDavid pic.twitter.com/4gpmyrDOeK — Cinguetterai  (@Cinguetterai) May 3, 2024 Il discorso di Milena Vokotic ai David di Donatello. “Quando mi è stato detto che avrei ricevuto questo prestigioso premio alla carriera ho pensato tutto quello che avrei potuto dire per esprimere l’emozione di questo grande evento. La cosa che mi è venuta più spontanea subito è stata la gratitudine, non solo nei confronti dell’accademia del cinema che mi ha dato questo onore di cui sono ancora stupita, ma nei confronti della vita, che qualche volta ci fa qualche dono così speciale ed eccezionale. Allora volevo dedicare questo dono a mia madre e a mio padre che da quando sono piccola mi hanno fatto vivere questo sogno, che era di esprimermi con la parola e la danza. E adesso volevo anche dedicare questo riconoscimento ad Alfredo Baldi, che è mio marito e che è anche uno storico del cinema. Quindi tutti i giorni io e lui condividiamo il grande amore per il cinema. Poi non posso fare a meno di volgere il mio pensiero a Federico Fellini che proprio in questo studio 5 ha reso immortale il cinema italiano”. Premio alla Carriera super meritatissimo a Milena VukoticStanding Ovation “Di questo dono, sono veramente stupita” Brava brava brava!Mi commuove! 🥹#DavidDiDonatello #David69 pic.twitter.com/eeSi8NgGd7 — Nicola S (@nicolasavoia) May 3, 2024 Fonte
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dreamers-queen · 5 months
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Mi ricordo sempre con piacere di quando incontrai Milena Vukotic, è una signora dolcissima
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toby dammit (1968)
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m-a-86 · 6 months
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Di sera, sono stato all'Auditorium.
Con la mia squadra ed altri colleghi volontari, abbiamo assistito allo spettacolo teatrale "A spasso con Daisy". Grande ospite protagonista Milena Vukotic, con Salvatore Marino e Maximilian Nisi.
April 3: In the evening, I went to the Auditorium.
With my team and other volunteer colleagues, we attended the theater show "Driving Miss Daisy". Great guest protagonist Milena Vukotic, with Salvatore Marino and Maximilian Nisi.
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