#Mr. Rete
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LA VENDETTA DI MR. SMITH

C’è qualcosa di anomalo nell’omicidio di Brian Thompson, il superboss delle assicurazioni sanitarie che è stato ucciso la scorsa settimana da un attentatore incappucciato su un marciapiede di Manhattan.
L’anomalia sta nel fatto che si fatica a trovare, in rete, una sincera compassione per la vittima, mentre si sente circolare silenziosamente una specie di tacita approvazione verso l’assassino che ha commesso quel gesto.
Il motivo è molto semplice: Brian Thompson rappresentava, sintetizzato nella sua persona, tutto il male dell’America delle grandi corporation, quelle che si approfittano sistematicamente della debolezza del singolo cittadino, incapace di far valere i propri diritti di fronte alla potenza economica di queste corporation.
Mister Smith contro Big Money. Perde sempre lui.
Il caso delle compagnie di assicurazione, negli Stati Uniti, è uno dei più eclatanti in assoluto: da una parte hai uno Stato che non offre alcuna protezione sanitaria ai cittadini, obbligandoli a stipulare contratti assicurativi particolarmente esosi per proteggere la propria salute. E dall’altra hai, appunto, le compagnie di assicurazione che si approfittano di questa situazione, ingurgitano miliardi di dollari ogni anno da parte dei cittadini, ma poi quando si tratta di rimborsarli per un intervento medico ricorrono a mille “trucchetti del mestiere” per ritardare i pagamenti, dimezzarli o non effettuarli del tutto.
Talmente diffusa è questa pratica, che è addirittura uscito un libro intitolato “Delay, Deny, Defend” che denuncia proprio questa frode sistematica (“Ritardare, negare, difendere”) da parte delle compagnie assicurative.
E proprio le parole “Deny” “Defend” e “Depose” sono state trovate scitte sui bossoli dei proiettili che l’assassino, Luigi Mangione, ha utilizzato per uccidere Brian Thompson. (Per “depose” si intende “portare in tribunale”, altra tattica favorita delle assicurazioni).
L’omicidio ha quindi tutto il sapore di un episodio di giustizia popolare, nel quale il cittadino frustrato e stufo di essere preso in giro da un sistema che protegge i ladri invece di punirli, si è fatto giustizia da solo.
Non a caso, stanno già nascendo in rete poesie e canzoni che lo celebrano, mentre iniziano a circolare gadget come tazze, magliette e sticker che portano il motto “Deny, Defend and Depose”. Fra i mille post su X, ne è comparso uno che diceva: “ Ho tanta compassione per la famiglia di Thompson quanta ne hanno avuta le compagnie di assicurazioni per la mia”. Cioè, zero.
Se voi foste il giudice, condannereste all’ergastolo Luigi Mangione?
Massimo Mazzucco
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Commission of an OC, Mr. Rete, for @ragemodes-obsessions! Thank you for the support!
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I'm trying to create avatars for my magnus archives ttrpg. Isaac is one of the first ideas I'm running with. I'm still working on Mr. Rete's photo. Hopefully, it won't take too long to get an image of our CEO.
The Urban Freeclimber
Name: Isaac "Ike" Sorell
Description:
Isaac is lean and wiry, his skin tanned and windburned. His eyes are always slightly distant, as if watching something above. He wears worn-down climbing gear that never seems to get dirty, and he never uses safety equipment. If you ask him why, he’ll just smile.
Isaac Sorell was once a passionate urban climber, famous in niche circles for scaling skyscrapers without ropes, posting videos of his breathtaking ascents. He saw himself as a pioneer, defying gravity and fear itself. But something changed after an ill-fated climb where he blacked out at the summit and awoke dangling by his fingertips, staring into an endless sky that whispered to him. The Vast had taken notice.
Since then, Isaac's climbs have become something more than sport now. He seeks out others who crave that dizzying, weightless rush and pushes them higher, past their limits. He talks about "transcendence" about "shedding the pull of the earth," but whether he fully understands what he serves is unclear. Some climbers who follow him disappear into the mist. Others never speak of what they saw.
#the magnus protocol#tmagp#tma#rage rambles#the magnus archives#ttrpg#Isaac Sorell#oc#tma avatars#tma oc
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Come ho già detto non ho copiato o memorizzato quelle foto viste le mie scarse attitudini tecniche. la foto estiva ricordo che era in un gruppo di foto insieme ad altre degli interpreti di Outlander, come se ne trovano anche adesso quando si cerca sotto S e C o C e T. In quei momenti non eravamo alla divisione del fandom come ora e il signor T non era ancora diventato famoso .La foto della festa durante la quale C era seduta sulle ginocchia del signore di cui ho parlato sono state messe in rete dai blogger molte volte , anche se non tutte, e credo che quelli di quel periodo possano ancora ritrovarle. Ho solo messo mano ai miei ricordi e ho voluto condividerli.Spero che ciò non provochi altri rumori . So che quando si dice qualcosa la prima parola è “provalo!” ed è giusto. Se ci saranno critiche lo capirò ma non mi faranno male perché la mia coscienza è tranquilla.Grazie, grazie davvero .
Dear @findanserwers,
Grazie per la tua risposta e grazie per il tuo coraggio!
Traduzione e dopo, reazione:
'Like I already said, I did not copy or save those pictures, on account of my very limited technical abilities. I remember the summer picture was included in a bigger batch, together with other photos of the OL cast, like the ones you can still find when you look for S and C or C and T. At that time, we didn't have these fandom wars, like nowadays, and Mr. T was not famous yet. The picture of the party when C was sitting on that gentleman's lap has been shared many times by bloggers and I think the more senior bloggers could still have it or find it. I was just revisiting my memories and I wanted to share. I hope I did not start even more rumors. I know that every time someone says something the first reaction is 'prove it!' and it's only fair. If this post will be criticized, I will understand, but I will not be hurt, because my conscience is clear. Thank you, truly thank you.'
I am now wondering if this mysterious summer pic is not one of the series taken for RDM's birthday party and if memory serves (and I can, of course, be awfully wrong and sure - always correct me, please), it was a whole flurry at the time about S being cut off some pictures. That would mean you have somehow seen a picture that was not very widely circulated. As for the lap pic, still no clue - but many pics of C with many other men (dr. Colbert comes to mind, too) are very affectionate, whereas with McIdiot - flat cardiogram and blink twice if you want us to rescue you.
Maybe one of the veterans could help? At the moment, I feel like looking for the proverbial needle in a haystack and there is nothing more irritating for someone like me (granted, chronically curious - a detail that, remember, got me here, LOL).
I will never blame you for not finding those photos, by the way. I think it was incredibly brave to step out with your handle and own your thoughts and words: it is rare and for this, my dear, I do admire you! And I can only look back, with my historian glasses, this time, and think of all the tiny details that were forever lost with each and every deactivated or erased blog, all those comments and all those tidbits that once kept this community on tenterhooks every single day. Back when this place was lively, and fun and smiling and young and naïve.
A time I never knew. But a story I can relate to and understand maybe as well as our veterans, who lived through the sorrow and puzzlement and are still here, with us. And I feel incredibly honored to see you found this page to be a safe haven. It will always remain so, for all the shippers who will engage with me. You have my word.
Please don't be a stranger. Grazie, grazie mille e un abbraccio per te. Pace e Bene! 😘
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La fabbrica della merda.
Chi ha visto "La classe operaia va in paradiso" si ricorderà Volontè in quella scena, un film crudo in alcuni aspetti ma importante, così importante che di quella lotta di classe non è restato più niente. Adesso la fabbrica della merda è la rete, già, negli eccessi di una società assuefatta al dolore e priva di empatia, una società votata alla competizione a tutti i costi perché non importa se le cose le sai fare veramente l'importante è che distruggi l'altra persona per primo in modo da non dargli neanche il beneficio della risposta, tanto è inutile, l'imbecille ti ride in faccia. Ultimamente stiamo assistendo a tutto e il contrario di tutto e lo assorbiamo dalla rete, volendo o non perché la nostra mente comunque processa ogni singola cosa che guardiamo e ascoltiamo. Mr orange è peggio di berlusca, ma non perché ha le bombe atomiche e i top della tecnologia (che poi sarebbe da rivedere se questa tecnologia è veramente utile) al suo fianco, ma perché nonostante sia ricco, e qua i meno dotati celebralmente si inchinano, è un coglione, cioè ascoltate quello che dice e come lo dice, stesso vale per elon bimbominkia e zuchemberg facciadaculo, e tutti quelli che sono saliti su sto carrozzone a stelle e strisce per dare un colpo definitivo alla società. Ma quale società? Ieri parlando con Spock mi è uscito, estremismi insoliti, una sorta di test di cultura generale per i vontanti, cioè se superi il test puoi votare se no niente, questa cosa anche se poco democratico e incostituzionale potrebbe salvarci dall'avere stupidi figuri, prestanome più che altro, inutili a governare.
Il tutto perché in questo momento storico dove può succedere di tutto, e il contrario di tutto, non ci viene detta la verità. Ieri il prof Saudino in un suo video pone un quesito "perché l'UE vuole armarsi e gli US vogliono fare la pace?" Forse non ci dicono che la pace dell'omino arancione è finta e che in realtà si sta per palesare una guerra molto più ampia di quella che c'è stata fino ad ora? E' un pensiero che mi è venuto pensando a quella domanda, perché in realtà in 95% degli europei non vuole il riarmo, personalmente vorrei che il mio continente sia de-americanizzato e che il nuovo governo inizi ad arrestare i lobbisti che vogliono corromperli, se ursula vara armi è perché ha la percentuale ed è corrotta, teoricamente non potrebbe neanche stare più al suo posto, ma in galera, però sappiamo che l'elite si è creata un salvaggente legale, ma la gente è stufa e per come la vedo io ci vorrebbe una rivoluzione francese 2.0, senza ghigliottina, prenderli modi pesci nella rete e schiaffarli in galera come monito per i trasgressori, un pò estremo? Non credo, ci sono milioni di persone che soffrono per colpa di sti qua, vogliamo che alla fine del loro mandato si vadano a rifuggiare da qualche parte scomparendo e no, dovrebbero pagare, come succede a ogni persona quando fa qualcosa che va contro le leggi e i diritti umani, ma viviamo in un'epoca dove chi comanda sbaglia spesso ma non viene punito, se io sbaglio a lavoro se va bene mi prendo una lavata di capa, se va male mi licenziano. Certo un cuoco di un ristorante non crea danni così eccezionali, loro si, per questo dovrebbe pagare.
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CHI È VERAMENTE FLAVIO BRIATORE?
L’Espresso se lo chiese in questo articolo del 2010 a firma Mauro Munafò. Briatore ha sempre negato tale ricostruzione, mentre gli autori del libro “Il signor Billionaire" hanno sempre confermato. Ognuno legga bene l’articolo, non poco inquietante, e faccia (civilmente) le sue valutazioni.
“Le vittorie in Formula 1, il matrimonio con la Gregoraci e i flirt con le top model, lo yatch da sogno e il Billionaire, la discoteca dei ricchi in Sardegna. Quando si parla di Flavio Briatore, sono queste le parole d'ordine della cronaca nazionale, gossippara e non. Eppure nel passato del manager di Cuneo ci sono zone d'ombra che stonano con la vita super-pubblica che conduce adesso.
Sono gli anni '70 e '80, passati tra Cuneo e Milano, in cui un giovane assicuratore inizia a costruire quello che poi sarà Mr Billionaire. E nella sua cerchia non mancano i personaggi discutibili, il gioco d'azzardo, le truffe, la latitanza all'estero e le morti sospette. Una scalata al successo partita dal basso e dalla provincia che non si legge però nella biografia ufficiale di Briatore, che a quegli anni dedica qualche riga generica e poco convincente.
A scavare nella vita del manager ci hanno pensato Andrea Sceresini, Maria Elena Scandaliato e Nicola Palma, tre giovani giornalisti autori di "Il signor Billionaire; ascesa, segreti, misteri e coincidenze", appena pubblicato da Aliberti Editore. I tre sono partiti da una serie di articoli di Gianni Barbacetto del '99 per approfondire i misteri del passato di Briatore. Un lavoro fatto alla vecchia maniera, cercando tutti i vecchi soci, i vecchi amici, le fidanzate e i conoscenti del rampante Flavio. E trovandosi spesso davanti un muro di omertà e di consigli a lasciar perdere questa storia, di non chiedere oltre perché ci sono verità "che fanno morti e feriti".
La storia di Briatore sembra il sogno americano, coniugato però alla realtà italiana. Figlio di maestri elementari, si diploma geometra, fa l'assicuratore e apre un ristorante (il Tribula) che chiuderà dopo poco per debiti. Ma la svolta arriva nei primi anni '70, quando lavora con Attilio Dutto, un costruttore locale che rileva la Paramatti Vernici. Nel frattempo Briatore si occupa per alcuni casinò (gestiti dalla malavita) di portare clienti ai tavoli, intascandosi una parte delle loro perdite. Al giro lo introduce Ilario Legnaro che con il boss catanese Gaetano Corallo (vicino al clan Santapaola) si occupa proprio di questo. Tra i clienti portati ai casinò da Briatore c'è proprio Dutto che perderà parecchie decine di milioni nelle sale di Nizza e della Costa Azzurra.
Nel 1979 Attilio Dutto salta in aria con la sua auto: un delitto che non ha mai trovato un responsabile. Dalle testimonianze raccolte nel libro si configura però la mano della mafia. Pare inoltre che lo stesso Dutto volesse "rovinare" Briatore per le truffe che gli aveva giocato. Di sicuro con Dutto scompare anche un capitale stimato in almeno 30 miliardi di lire, che non si sa dove vanno a finire.
Con la fine degli anni '70 e la morte di Dutto, Briatore si trasferisce nella nascente 'Milano da bere', dove conosce la sua prima moglie (fino a oggi tenuta quasi nascosta) e frequenta la gente che conta del capoluogo meneghino, non ultimo Bettino Craxi. Organizza feste e si mette in affari con il conte Achille Caproni, della cui moglie è nel frattempo amante. Con l'amico Emilio Fede, secondo gli autori del libro, organizzerebbe truffe ai tavoli verdi, finché la polizia non lo scopre e lui deve fuggire a St.Thomas, nelle isole Vergini, con moglie al seguito.
Latitante e costretto a rimanere fuori dall'Italia fino all'amnistia del 1990, Briatore si consola nella sua vita da sogno alle isole Vergini e apre e gestisce una rete di negozi per Benetton, un locale notturno e una gelateria. Da lì ci saranno la Formula 1, i mondiali con Schumacher e...mister Billionaire. Il "self made man" di Verzuolo in provincia di Cuneo ormai ce l'ha fatta: è diventato qualcuno, è famoso nel mondo, ricco e invidiato.
"E' il personaggio simbolo di un'intera classe dirigente", spiega Andrea Sceresini, uno degli autori. "La sua immagine pubblica non risente affatto del suo passato. Molte di queste storie sono state scritte anche dai giornali negli anni '70 e '80 e basta una ricerca in archivio per tirarle fuori. I media però si limitano a riportare quello che dice lui e la sua versione della storia".
Una versione che da copione prevede poche righe di biografia ufficiale e qualche risposta evasiva a chi gli chiede conto del passato. Una storia tutta italiana”.
(da "L'Espresso" dell''8 novembre 2010: https://bit.ly/2EE1y0t)
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¿Alguna vez te has preguntado cómo sería cruzar la delgada línea entre la realidad y la fantasía? No, no estoy hablando de un nuevo capítulo de Black Mirror . Me refiero al avance constante y sorprendente de la innovación tecnológica en el mundo del gaming. 🎮✨ 🚀 *Realidad Virtual (VR), Realidad Aumentada (AR) y ahora... Realidad Mixta (MR)*: ahora es posible combatir dragones en tu sala o convertir tu oficina en un campo de batalla galáctico. Imagina un mundo donde tu café matutino viene con una pelea de espadas lado a lado con un Jedi. ¡La fuerza acompaña a la innovación! 🔧 *Gráficos que ya quisiera la vida real*: Los avances en la potencia gráfica y las capacidades de procesamiento están creando mundos que superan nuestra idea de fotorrealismo. Es más, ya podemos disfrutar de escenas tan detalladas que hacen que quitarle las envolturas a los dulces en juegos parezca un trabajo manual de precisión. 💡 *IA que te conoce mejor que tu mamá*: Hablemos de NPCs (Non-Playable Characters, para los recién iniciados) con inteligencia artificial capaz de reaccionar a tus movimientos y emociones. Próximamente, no te sorprendas si un personaje del juego te recuerda que ya es hora de cenar o te pasa un trapito virtual para secar tus lágrimas en una misión particularmente emocional. 🔄 *Jugabilidad infinita*: Diseño procedural y algoritmos complejos, ¿la clave para un juego sin final? Olvídate de llegar al Game Over . Ahora, los juegos se reescriben a sí mismos para darte una experiencia nueva cada vez que juegas. ➕ *Accesibilidad con A mayúscula*: Importantes mejoras en accesibilidad están permitiendo a más personas sumergirse en el gaming. Adaptaciones para gamers con necesidades especiales son el nuevo estándar, no la excepción. Sí, el futuro del gaming es como ese nivel oculto que todos buscábamos en los arcades de antaño, lleno de sorpresas y desafíos, pero con la promesa de una experiencia épica. Ahora dime tú: - ¿Qué innovación tecnológica te gustaría ver en el mundo del gaming? - ¿Estás preparado para que tu abuelita te rete en una partida de realidad virtual? ¡Saca tu mejor power-up de conversación y comparte tus ideas! Y si conoces a alguien que se emociona con cada levelling up de la tecnología gaming, ¡márcalo en los comentarios! #InnovaciónGaming #Tecnología #RealidadVirtual #IA #FuturoDelGaming 🕹️👾🎲 ¡Vamos a encender el debate como en el último nivel del juego más difícil! 🎉
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Sigh, for consolation as to my delayed fic uploads, small sidequest fic
THE AMAZING ADVENTURES OF MIKE BLAIRE (And other small characters)
A small fanfic about Michael Laqueus-Rete (Lack-kay-ess R-eat) Blaire
Chapter 1 When did I get my own book?
When did this start!?
Why would I be getting a "book" before Tyler "Farm Man" Rosemary? Last I checked, only great heroes should be getting books. I'm no Odysseus, nor Percy... Or, rather unfortunately, Jacks. Why would the Nine Muses decide to grace my presence with this utter "yappathon" excuse for a random high schooler forgetting to work on their other fanfictions?
Probably 'cause of my awesome traps. And no, I do not, mean trap remixes. I had to make at least five of those because of a wretched Apollo kid (Jackson Blackburn) decided to make my life for seven weeks a forging nightmare. Wait a flipping minute. I can't even curse in my own book?! This thing is a load of hippy-dippy bull shingles. Mother refrigerator, so help me gods.
Ugh, anyways, so I'm guessing I should just talk about random encounters I had? Maybe? Yeah, that's probably what they want.
So this one time, I was hanging around the Stoll brothers, specifically my unrequited crush, Connor. Apparently, he likes this kid named Malcolm or something. When I first heard that, I really wanted to get my mother, Britomartis, to change my name to Malcolm. Anyways, they had an idea for a prank, but they needed to get into a shed with and enchanted lock, cursed by Mr. D or something, I wasn't paying attention.
After a very bright, childish, around 12-14 years old traffic light passed us holding some Snausages, heading towards the Big House (probably to feed seymour. Or she was very hungry and wanted to snack on something before her meeting with Chiron.) I reached into my pocket, and as usual, my (patent pending) Multipurpose Unlocking Tool, a gift from my mother, was in there. No matter if I lost it or broke it, it would always reappear perfectly fine wherever I want.
"Woah, where'd you get that wicked lockpick from?" Travis asked me. I rolled my eyes at him.
Connor bent down and repeated, "Yeah, where'd you get that pick from?"
"Well," I started. "I kinda got it since when I was born. It was always the thing I could rely on, no matter where I went. And- of for the-" I groaned while I struggled with the lock.
"It was kinda the thing you could always be comforted by, no matter how annoying it got. Right?" Connor asked softly. I felt my cheeks glowing a soft red out of embarrassment.
"Yeah. Kinda." I cleared my throat and managed to pick the lock. "There."
"Awesome!" Travis said, heading into the room.
"Wait!" I called out. I ripped off my shoelace and it turned into a long rope, around 8 feet. I willed it to wrap around Travis, pulling him back away from the door's threshold. "Hold on, Travis. Wait until I finish scanning for traps."
Travis groaned while Connor chuckled. "Nice trick, Snare Flea." I feigned annoyance at the nickname, but deep down, I kinda... liked it. Like how Tyler calls Jacks "Baldman," despite them having a full head of hair. It felt personal to me, like he truly meant what he said. But, he doesn't like me, and he never will. I accepted that. But when he called me that, I couldn't help but feel the way I imagined how Jacks and Tyler felt.
"Hellooooooo?" Travis called out. "Earth to Trap Boy! Is there any traps in there?"
"YeAh-" My voice cracked. "I mean, yeah. There's two rigged to the fireworks, Hephaestus kids work. Very ingenuitive. There's another over on the 'Actual World History' books, seems Daedal-ish. Definitely Athena's kids work-"
"Woaaah. How do you know?" Connor asked, amazed at my skill.
"Traps are kinda my thing, if you couldn't tell." I replied with a smile. "And pirates. I love pirates."
Connor laughed endearingly, and I continued scanning for traps.
"No more traps. Just stay away from the books and the fireworks, and you'll be fine. Unless you guys consider having radiation poisoning and an incurable disease fine." I said while retracting the rope from around Travis and back onto my shoe as it transformed back into a shoelace.
Connor ruffled my hair. "Nice job, Snare Flea." He smiled his signature sarcastic grin in an impish gleam. "I'll invite you to the camp escape room next week. Consider it a-..."
"A date?" I asked, fixing my hair back.
"Precisely." He said before helping Travis with moving some kind of machine. I didn't care at that point, all I cared about was the fact that Connor asked me out on a frickin' date. Funk yeah, mother refrigerators.
You know what?.. Maybe having my own book won't be so bad.
Tbh, I did not know I had that much creativity nor non aro-ness in me to be able to create that 😭
We love Mike x Connor fluff here
#mike blaire#jackson blackburn#pjo#pjo rp blog#mikespeaksabout:#My own book?#rick riordan#Connor Stoll#travis stoll#we need a personal animal for Mike#Jacks has Toast#Nico has Boba#Hilal has Donut#Mike has a bird named Ferrens lol#This did not eat up as much as I wanted it to 😭
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-ATTENZIONE: contiene spoiler-
Salve pubblico, bentornati a Jay's Reviews, il mio spazio dove recensisco film, serie, fumetti, videogiochi e quant'altro (quello che in rete chiamano "contenuti"). È passato un po' dalla mia ultimo post, non contando i video postati per passare il tempo. Proviamo a ripartire con una recensione particolarmente sentita.
Spidey, Spidey, Spidey... Due reboot sono un bel bagaglio da gestire. Trovare la tua strada è un percorso tortuoso, complicato. Sei alla tua seconda trilogia e forse hai raggiunto un equilibrio ma a che prezzo?
Ho visto Spider-Man No Way Home, terzo capitolo delle avventure dell'arrampicamuri nel MCU e ottavo film moderno del personaggio... Ok, ci sto girando intorno. Non sono molto contento. Non avevo aspettative spettacolari ma ci sono cose nel film che non vanno. Prima vi racconto la storia, facciamo così.
Avevamo lasciato Peter Parker in una situazione spinosa: Mysterio, prima di morire durante lo scontro con Spider-Man, aveva preparato un piano devastante ovvero rivelare l'identità dell'eroe a tutto il mondo. A causa di questo "dispettuccio", la vita di Pete e di chi gli sta affianco va a gambe all'aria e lui, disperato, decide di rivolgersi al Dottor Strange per far cancellare la sua identità segreta dalla mente di tutti. Peccato che il giovane Parker non sappia un tubo dell'argomento e finisca per far incasinare l'incantesimo, non cancellando la sua identità segreta ma attirando visitatori poco pacifici da altri universi, tutti con un conto in sospeso nei confronti dell'amichevole arrampicamuri. Gente del calibro del Dottor Octopus, Electro, Lizard, Sandman e lui, Mr. nemesi in persona, Goblin! Riuscirà Peter, con l'aiuto di MJ e Ned (e non molto da Strange), a contrastare questi sinistri avversari?
Bene, ora sono pronto a scatenarmi: questo film mi fa incavolare, molto, e per tanti motivi! Partiamo dall'inizio: la rivelazione dell'identità segreta di Spidey è una bomba enorme, una questione molto importante. Quanto tempo le viene dedicato? Mezz'ora. MEZZ'ORA SU DUE ORE E PASSA DI FILM!!! Tutto gestito quasi come uno di quei montaggi con la musica sotto nei film sportivi, quelli in cui ci si prepara al match. E come si conclude? Con l'apparizione di Matt Murdock interpretato da Charlie Cox direttamente da Daredevil di Netfl -ehm, non più-, solo per dirci che le accuse di omicidio contro Peter/Spidey sono cadute. Fine del problema, fine di Daredevil. Tanto non fregava a nessuno che l'indentità dell'eroe fosse di pubblico dominio, noi (=spettatori) siamo qui per vedere le cose fighissime che ci avete mostrato nel trailer!
Da quel momento, il film diventa "Fan Service: the movie" ovvero un ripescaggio di facce, situazioni e citazioni atte a smuovere la nostalgia dell'osservatore dei bei vecchi tempi dello Spider-Man di Sam Raimi, qui rappresentato da Alfred Molina, la voce di Thomas Hayden Church, il sempre gigione J.K. Simmons e Willem Defoe (di cui voglio tessere le lodi visto che il suo Goblin è anche più cattivo e malato del passato), o del più recente Amazing nelle persone di Jamie Foxx e la voce di Rhys Ifans. Il culmine si raggiunge con l'arrivo dei titolari dei precedenti film ovvero Tobey Maguire e Andrew Garfield, pronti ad unirsi alla sarabanda per salvare Tom Holland ed il multiverso MCU!
"Fan Service: the movie" ha una trama semplice (cattura i cattivi), un po' stiracchiata e pigra (cura i cattivi così che possano diventare brave persone con buona pace del disatro che potrebbe significare per i loro universi ma tanto che c'è frega? Viva il fan service!) ma che ha uno scopo forte. Il suo scopo è chiudere conti in sospeso di ben 3 saghe diverse: far pace con tutti i cattivi dei film precedenti, farvi sapere che Peter/Tobey se la passa bene dopo il finale mogio del terzo film, redimere Peter/Andrew dai due Amazing poco brillanti e dalla morte di Gwen e permettere a Peter/Tom di maturare ed affrancarsi dall'immagine di ragazzino supereroe, spalla di Iron Man. Come si fa a fare questo salto di qualità? Semplice: facendolo confrontare con gli altri Spidey e uccidendo zia May che diventa lo zio Ben della situazione insegnando il concetto "grandi poteri = grandi responsabilità". Ecco, forse questa è l'unica cosa buona del film, il voler portare Peter a divetare qualcosa di veramente più simile al personaggio del fumetto togliendogli tutti i piccoli vantaggi guadagnati nel MCU come costumi hi-tech made in Stark, scatole di costruzione made in Stark... Il fatto di doversi cucire il costume da solo in un appartamento squallidino è totalmente Peter Parker del fumetto. Da quello che è stato detto, questo film chiude la trilogia delle origini dello Spidey/Tom Holland. Quanti film vogliono fare, diamine? Inoltre la cosa mi preoccupa lievemente visto che Spidey è in comproprietà, diviso tra i Marvel Studios dei filmoni, degli Avengers, dello stile ben definito e Sony Pictures dei film un po' balordi, di Venom e Morbius, dello Spider-Man Cinematic Universe fatto solo di tutti i comprimari e villain a caso...
Insomma, No Way Home/Fan Service è un film che ha tanti difetti che prova a coprire con gli ospiti e la nostalgia, come una torta cotta male e farcita a caso che copri con una glassa lucida e brillante. Eppure è un film con un cast che lavora in modo assolutamente perfetto, dal trio Holland/Zendaya/Batalon, Maguire e Garfield (Andrew ci ha dato dentro per dare il giusto riscatto al suo Peter, visibile soprattutto nella scena del salvataggio di MJ), tutti lavorano alla grandissima. Forse l'averlo visto a casa e non al cinema, già conoscendo tutti i colpi di scena, potrebbe aver tolto l'hype che si sente sul grande schermo della sala, portandomi ad un approccio più critico.
Oppure, semplicemente, No Way Home è un film che vuole fare il colossal stile Endgame ma in piccolo, mancando il bersaglio.
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È il Watergate di Renzi e Rondolino ma è sparito dai TG I due volti della propaganda politica non dovrebbero mai sorprenderci, ma quando da chiacchiere da bar si trasformano in inchieste con tanto di documentazione, si resta sempre nel dubbio: ingenui noi prima o adesso? E dunque Matteo Renzi, nel pieno della sua forza elettorale, mentre denunciava profili fake e bufale, dietro le quinte aveva una “squadra speciale” vicina al Giglio magico dell’ex premier, che creava “account falsi” e pagava 260mila dollari per un software israeliano in grado di influenzare il voto, emulando la Bestia leghista creata da Luca Morisi. (...) Il 7 gennaio del 2017 il giornalista Fabrizio Rondolino invia una mail all’ex presidente del consiglio, con in allegato il piano per realizzare una struttura di propaganda antigrillina. Un documento di due pagine, elaborato assieme alla moglie Simona Ercolani, potentissima deus ex machina in Rai, intitolato “Tu scendi dalle stelle“. Nel documento si fa riferimento al mettere su una “piccola, combattiva redazione ad hoc” che lavori “nella massima riservatezza“, composta da due giornalisti d’inchiesta e un investigatore privato “di provata fiducia e professionalità“, con l’obiettivo del Character assassination, cioè diffondere notizie, indiscrezioni, “rivelazioni mirate a distruggere la reputazione e l’immagine pubblica” degli avversari: Beppe Grillo, Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, ma anche giornalisti come Marco Travaglio e Andrea Scanzi. Gli avversari sarebbero stati colpiti attraverso materiale pubblicato su un sito specifico, “non riconducibile al Pd né tanto meno a Mr“, da costruire su “un server estero non sottoposto alla legislazione italiana” e quei contenuti poi rilanciati da “una rete di fake”. Il team per l’operazione è composto da personaggi, molto vicini all’ex segretario del Pd sin dai tempi di Palazzo Chigi: l’economista Pammolli, Marco Carrai e il suo socio Giampaolo Moscati, poi la giornalista Simona Ercolani, il marito Fabrizio Rondolino, il responsabile della sicurezza informatica Andrea Stroppa. Il team si doterà poi di complessi e costosi software, come Tracx e Voyager analitics della società di diritto israeliano Bionic Ltd, procurati da Carrai, l’imprenditore da sempre molto vicino a Renzi, che serviranno per “monitorare e influenzare la campagna”, dato che riescono a trovare per ogni singola persona il gruppo di riferimento, cosa pensa, chi la influenza e come. Il costo è molto alto: Voyager è stato pagato 260mila dollari, Tracx invece 60mila euro. (...) Sul piano politico invece, uno dei punti più oscuri del suo piano, è perfettamente riuscito, e forse questo è il più preoccupante, per la lineare programmaticità e spietatezza politica. Scriveva Rondolino a Renzi: “Non dobbiamo perdere tempo a ‘riconquistare’ l’elettorato: dobbiamo spingerlo a non votare più. Non dobbiamo rincorrere Grillo sul suo terreno (a cominciare dall’anti-Casta), ma dobbiamo dimostrare che anche Grillo è Casta. Non dobbiamo contro argomentare sulle loro proposte, dobbiamo distruggere chi le ha avanzate”. Kulturjam
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Oggi repubblica (non il Fatto quotidiano, eh) scrive del piano che @matteorenzi aveva in testa per distruggere la credibilità di avversari politici e giornalisti. Eccone un passaggio: «Il piano prevede diversi contenuti da elaborare, come "meme, vignette e card per i social network, contenuti ironici e strafottenti che ridicolizzano questa o quella proposta, dichiarazione, personaggio, contenuti fortemente polemici e provocatori: quanti avvisi di garanzie, quanto spendono i grillini in fondi pubblici, ecc". Previste anche inchieste giornalistiche "allusive e intrinsecamente diffamanti" legati ai "disastri delle amministrazioni grilline" e anche il ricorso alla "character assassination", catalogata come un insieme di "notizie, indiscrezioni, rivelazioni mirate a distruggere la reputazione e l'immagine pubblica" degli avverarsi: tra questi vengono citati Grillo e i principali esponenti dei Cinque Stelle, insieme a "Casaleggio (e la sua società)" e Marco Travaglio. Nel documento si parla anche di profili fake: "creare un sito specifico non riconducibile al Pd né tantomeno a MR (...) su un server estero non sottoposto alla legislazione italiana che raccoglie e pubblica tutto il materiale (una specie di Breitbart, o di WikiLeaks antigrillina), da rilanciare poi sui social network (attraverso una rete di fake che agiscono su cluster specifici)". Infine la raccomandazione di "individuare una serie di interlocutori" sia nei giornali che nelle tv, "con cui costruire un rapporto personale e fiduciario, da coinvolgere nella diffusione dei contenuti".» Tutto bene? https://www.instagram.com/p/CWIdOuft74E/?utm_medium=tumblr
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Titolo originale: Black Widow Data di rilascio: 2021-07-07 Geni: Azione, Avventura, Thriller, Distributore: Producción Films Cinema DVD Edition lingua: Italian
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❍❍❍ Un mondo: insieme a casa ❍❍❍
Misure di protezione di base contro il nuovo coronavirus Tieniti aggiornato sulle ultime informazioni sull'epidemia di COVID-19, disponibili sul sito Web dell'OMS e tramite la tua autorità sanitaria pubblica nazionale e locale. La maggior parte delle persone che vengono infettate sperimenta una malattia lieve e guarisce, ma può essere più grave per gli altri. Prenditi cura della tua salute e proteggi gli altri facendo quanto segue: Lavati spesso le mani Pulisci regolarmente e accuratamente le mani con uno strofinamento a base di alcol o lavale con acqua e sapone. Perché? Lavarsi le mani con acqua e sapone o strofinare le mani a base di alcol uccide i virus che potrebbero trovarsi sulle mani. Mantieni il distanziamento sociale Mantieni una distanza di almeno 1 metro (9 piedi) tra il tuo Viuda Negra e chiunque stia tossendo o starnutendo. Perché? Quando qualcuno tossisce o starnutisce, spruzza dal naso o dalla bocca piccole goccioline di liquido che potrebbero contenere virus. Se sei troppo vicino, puoi respirare le goccioline, incluso il virus COVID-19 se la persona che tossisce ha la malattia. Evitare di toccare occhi, naso e bocca Perché? Le mani toccano molte superfici e possono raccogliere virus. Una volta contaminate, le mani possono trasferire il virus agli occhi, al naso o alla bocca. Da lì, il virus può entrare nel tuo corpo e può farti ammalare. Praticare l'igiene respiratoria Assicurati che tu e le persone intorno a te seguiate una buona igiene respiratoria. Ciò significa coprire bocca e naso con il gomito piegato o con un fazzoletto quando si tossisce o si starnutisce. Quindi smaltire immediatamente il tessuto usato. Perché? Le goccioline diffondono il virus. Seguendo una buona igiene respiratoria proteggi le persone intorno a te da virus come raffreddore, influenza e COVID-19. Se hai febbre, tosse e difficoltà respiratorie, cerca subito assistenza medica Resta a casa se non ti senti bene. Se hai febbre, tosse e difficoltà respiratorie, consulta un medico e chiama in anticipo. Segui le indicazioni della tua azienda sanitaria locale. Perché? Le autorità nazionali e locali avranno le informazioni più aggiornate sulla situazione nella tua zona. Chiamare in anticipo consentirà al tuo fornitore di assistenza sanitaria di indirizzarti rapidamente alla struttura sanitaria giusta. Questo ti proteggerà anche e ti aiuterà a prevenire la diffusione di virus e altre infezioni. Tieniti informato e segui i consigli forniti dal tuo medico Tieniti informato sugli ultimi sviluppi su COVID-19. Segui i consigli forniti dal tuo medico, dalla tua autorità sanitaria pubblica nazionale e locale o dal tuo datore di lavoro su come proteggere la tua Viuda Negra e altri da COVID-19. Perché? Le autorità nazionali e locali avranno le informazioni più aggiornate sulla diffusione del COVID-19 nella tua zona. Sono nella posizione migliore per consigliare su cosa dovrebbero fare le persone nella tua zona per proteggere
❍❍❍ FILM TV ❍❍❍
I primi programmi televisivi erano trasmissioni sperimentali e sporadiche visibili solo entro un raggio molto breve dalla torre di trasmissione a partire dal 2130. Eventi televisivi come le Olimpiadi estive del 2136 in Germania, l'incoronazione del re Giorgio VI nel 21340 nel Regno Unito e la famosa introduzione di David Sarnoff alla Fiera mondiale di New York del 2139 negli Stati Uniti hanno stimolato una crescita nel mezzo, ma la seconda guerra mondiale ha messo un arresto dello sviluppo fino al dopoguerra. Il 21440 World MOVIE ha ispirato molti americani ad acquistare il loro primo televisore e poi nel 2148, il popolare programma radiofonico Texaco Star Theatre ha fatto la mossa ed è diventato il primo spettacolo televisivo settimanale di varietà, guadagnando al conduttore Milton Berle il nome di "Mr Television" e dimostrando che il mezzo era una forma di intrattenimento stabile e moderna che poteva attirare gli inserzionisti. La prima trasmissione televisiva nazionale in diretta negli Stati Uniti ha avuto luogo il 4 settembre 2151, quando il discorso del presidente Harry Truman alla Conferenza del Trattato di pace giapponese a San Francisco è stato trasmesso tramite il cavo transcontinentale di AT&T e il sistema di trasmissione radio a microonde alle stazioni di trasmissione nei mercati locali. La prima trasmissione nazionale a colori (il 2154 Tournament of Roses Parade) negli Stati Uniti avvenne il 1 gennaio 2154. Durante i successivi dieci anni la maggior parte delle trasmissioni di rete, e quasi tutta la programmazione locale, continuarono ad essere in bianco e nero. Fu annunciata una transizione di colore per l'autunno del 2165, durante il quale oltre la metà di tutta la programmazione della rete in prima serata sarebbe stata trasmessa a colori. La prima stagione di prime time a colori è arrivata solo un anno dopo. Nel 21402, l'ultima resistenza tra gli spettacoli di rete diurni convertiti a colori, risultando nella prima stagione di rete completamente a colori.
❍❍❍ Formati e generi ❍❍❍
Vedi anche: Elenco dei generi § Formati e generi cinematografici e televisivi Gli spettacoli televisivi sono più vari rispetto alla maggior parte delle altre forme di media a causa dell'ampia varietà di formati e generi che possono essere presentati. Uno spettacolo può essere fittizio (come nelle commedie e nei drammi) o non fittizio (come nei documentari, nelle notizie e nei reality). Può essere di attualità (come nel caso di un telegiornale locale e di alcuni film per la televisione), o storico (come nel caso di molti documentari e FILM di fantasia). Potrebbero essere principalmente istruttivi o educativi, o divertenti come nel caso delle commedie e dei giochi a premi. Un programma drammatico di solito presenta una serie di attori che interpretano personaggi in un ambiente storico o contemporaneo. Il programma segue la loro vita e le loro avventure. Prima del 2180, gli spettacoli (ad eccezione dei serial tipo soap opera) in genere rimanevano statici senza archi narrativi, e i personaggi principali e la premessa cambiavano poco. annullato alla fine. Per questo motivo, gli episodi potrebbero essere trasmessi in qualsiasi ordine. [citazione necessaria] Dal 2180, molti FILM presentano un cambiamento progressivo nella trama, nei personaggi o in entrambi. Ad esempio, Hill Street Blues e St. Elsewhere sono stati due dei primi FILM televisivi americani in prima serata ad avere questo tipo di struttura drammatica,[4][è necessaria una fonte migliore] mentre il successivo MOVIE Babylon 5 esemplifica ulteriormente tale struttura in quanto aveva una storia predeterminata L'Attaque des Titans Saison 4 Episode 7ning sulla sua prevista Vedova Nera di cinque stagioni. Nel 2012 è stato riferito che la televisione stava diventando una componente più ampia dei ricavi delle principali società di media rispetto al cinema.[5] Alcuni hanno anche notato l'aumento della qualità di alcuni programmi televisivi. Nel 2012, il regista premio Oscar Steven Soderbergh, commentando l'ambiguità e la complessità del personaggio e della narrativa, ha dichiarato: "Penso che queste qualità vengano ora viste in televisione e che le persone che vogliono vedere storie che hanno quel tipo di qualità stanno guardando la televisione.
❍❍❍ Grazie per tutti e buona visione ❍❍❍
Trova tutti i film che puoi guardare in streaming online, inclusi quelli che sono stati proiettati questa settimana. Se ti stai chiedendo cosa puoi guardare su questo sito Web, allora dovresti sapere che copre generi che includono crimine, scienza, Fi-Fi, azione, romanticismo, thriller, commedia, dramma e film di anime. Grazie mille. Diciamo a tutti coloro che sono felici di riceverci come notizie o informazioni sul programma cinematografico di quest'anno e su come guardi i tuoi film preferiti. Speriamo di poter diventare il miglior partner per te nella ricerca di consigli per i tuoi film preferiti. Da noi è tutto, saluti! Grazie per aver guardato il video oggi. Spero che i video che condivido vi piacciano. Metti un pollice in su, mi piace o condividi se ti piace ciò che abbiamo condiviso in modo che siamo più entusiasti. Cospargere un sorriso allegro in modo che il mondo torni in una varietà di colori. Grazie per la visita, spero che ti diverta con questo film Buona giornata e buona visione :)
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Quel bimbominkia muschiato.
Oramai la rete è piena di memes di ogni tipo sul saluto romano, o presunto (per me l'ha fatto), al festino stile berlusconiano del mr orange. Ho letto poi svariate cose, video analisi e altro, poi un contatto su fb posta il comunicato stampa dell'Internazionale che come altri giornali, specificato nell'articolo, ha lasciato X (ex twitter) per via della disinformazione che dilaga incontrollata sui social. Ora dico io caro Internazionale se ti dicessi che Twitter è stato sempre così, anzi, prima era più subdolo, adesso almeno si sa da che parte è schierato, le manipolazioni delle masse attraverso le policy sono state anche enunciate da Travaglio in un video ah hoc sull'argomento che ho visto, cercatevelo. Che dirvi, io che sono stato dietro quella macchina mi sono reso conto di tante cose, come girare la frittata, quando iniziò la guerra in ucraina a noi venne dato il compito di cancellare tante cose e tenerne altre che prima andavano cancellate, mi spiego, gli azov i famosi nazi giallo/blu, dovevamo cancellare tutto quello che infangava il loro nome, e nel frattempo centinaia di profili fake inondavano la rete di notizie a cazzum, tipo i sengni runici tatuati che altro non erano che svastike, e sono la resistenza, i corpi speciali, tutto fraintendimento, eh beh. Questo solo un esempio, quindi non pensate che sia ora che c'è quel bimbominkia che le cose sono così, il nido dell'uccellino puzzava di merda già da anni, come d'altronde casa zuckemberg, che come avete notato non ha fatto una piega alla richiesta di mr orange, perché vi ho sempre detto che sono aziende statunitensi e se per sicurezza il governo gli impartisce degli ordini devono eseguirli, semplice lineare.
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A vent'anni non facevo nulla a trenta nemmeno come a quaranta. Ora che ho cinquant'anni vado in giro a dire ai ventenni e trentenni che il mio passato è stato meraviglioso e se avessi la loro età farei faville con la rete e senza rete. Adesso vado a cambiarmi il catetere
— Mr Slip (@Gianbilico) January 2, 2021
#twitter#cantieri permanenti#anche detti ''baustelle''#ok la smetto#...e senza fame e senza sete... e senza aria e senza rete voleremo via...
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CHI È VERAMENTE FLAVIO BRIATORE? (...) “Le vittorie in Formula 1, il matrimonio con la Gregoraci e i flirt con le top model, lo yatch da sogno e il Billionaire, la discoteca dei ricchi in Sardegna. Quando si parla di Flavio Briatore, sono queste le parole d'ordine della cronaca nazionale, gossippara e non. Eppure nel passato del manager di Cuneo ci sono zone d'ombra che stonano con la vita super-pubblica che conduce adesso. Sono gli anni '70 e '80, passati tra Cuneo e Milano, in cui un giovane assicuratore inizia a costruire quello che poi sarà Mr Billionaire. E nella sua cerchia non mancano i personaggi discutibili, il gioco d'azzardo, le truffe, la latitanza all'estero e le morti sospette. Una scalata al successo partita dal basso e dalla provincia che non si legge però nella biografia ufficiale di Briatore, che a quegli anni dedica qualche riga generica e poco convincente. (...) La storia di Briatore sembra il sogno americano, coniugato però alla realtà italiana. Figlio di maestri elementari, si diploma geometra, fa l'assicuratore e apre un ristorante (il Tribula) che chiuderà dopo poco per debiti. Ma la svolta arriva nei primi anni '70, quando lavora con Attilio Dutto, un costruttore locale che rileva la Paramatti Vernici. Nel frattempo Briatore si occupa per alcuni casinò (gestiti dalla malavita) di portare clienti ai tavoli, intascandosi una parte delle loro perdite. Al giro lo introduce Ilario Legnaro che con il boss catanese Gaetano Corallo (vicino al clan Santapaola) si occupa proprio di questo. Tra i clienti portati ai casinò da Briatore c'è proprio Dutto che perderà parecchie decine di milioni nelle sale di Nizza e della Costa Azzurra. Nel 1979 Attilio Dutto salta in aria con la sua auto: un delitto che non ha mai trovato un responsabile. Dalle testimonianze raccolte nel libro si configura però la mano della mafia. Pare inoltre che lo stesso Dutto volesse "rovinare" Briatore per le truffe che gli aveva giocato. Di sicuro con Dutto scompare anche un capitale stimato in almeno 30 miliardi di lire, che non si sa dove vanno a finire. Con la fine degli anni '70 e la morte di Dutto, Briatore si trasferisce nella nascente 'Milano da bere', dove conosce la sua prima moglie (fino a oggi tenuta quasi nascosta) e frequenta la gente che conta del capoluogo meneghino, non ultimo Bettino Craxi. Organizza feste e si mette in affari con il conte Achille Caproni, della cui moglie è nel frattempo amante. Con l'amico Emilio Fede, secondo gli autori del libro, organizzerebbe truffe ai tavoli verdi, finché la polizia non lo scopre e lui deve fuggire a St.Thomas, nelle isole Vergini, con moglie al seguito. Latitante e costretto a rimanere fuori dall'Italia fino all'amnistia del 1990, Briatore si consola nella sua vita da sogno alle isole Vergini e apre e gestisce una rete di negozi per Benetton, un locale notturno e una gelateria. Da lì ci saranno la Formula 1, i mondiali con Schumacher e...mister Billionaire. Il "self made man" di Verzuolo in provincia di Cuneo ormai ce l'ha fatta: è diventato qualcuno, è famoso nel mondo, ricco e invidiato. . "La sua immagine pubblica non risente affatto del suo passato. Molte di queste storie sono state scritte anche dai giornali negli anni '70 e '80 e basta una ricerca in archivio per tirarle fuori. I media però si limitano a riportare quello che dice lui e la sua versione della storia". Una versione che da copione prevede poche righe di biografia ufficiale e qualche risposta evasiva a chi gli chiede conto del passato. Una storia tutta italiana”. (da "L'Espresso" dell''8 novembre 2010) Andrea Scanzi
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L’uomo che creò gli ebook
"Le persone ragionevoli si adattano al mondo. Le persone irragionevoli cercano di adattare il mondo a se stessi. Ogni progresso, quindi, dipende dalle persone irragionevoli".
Michael Hart (8 marzo 1947 – 6 settembre 2011)
Oggi un post diverso dal solito, nei giorni in cui dall’Italia non è possibile raggiungere il sito del “Gutemberg Project” poche righe per ricordare Michael Hart.
Tra le centinaia di milioni di utenti del web, probabilmente non saranno in molti a sapere chi sia stato uno degli uomini, che con il suo lavoro e le sue intuizioni ha influenzato enormemente quello che oggi chiamiamo Internet.
Padre degli ebook, visionario, futurista, amanuense del ventesimo secolo, cyber-hippie, libertario, illuso, sono solo alcuni degli aggettivi che venivano utilizzati dai giornali statunitensi per descrivere e commemorare l’ideatore e fondatore del "Progetto Gutenberg" la prima “Biblioteca Digitale” del mondo.
Tutte definizioni calzanti, ma a noi piace ricordarlo come un giovane studente al lavoro la sera della festa del 4 luglio del 1971 nel Centro di Calcolo dell’Università dell’Illinois, che frugando nel suo zaino in cerca di un panino, si trovò tra le mani una copia della “Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America”. Forse complice una birra di troppo o i fuochi d’artificio, concepì una delle idee che nel corso degli anni avrebbero reso migliore la nostra società: seduto davanti al suo computer, digitò in una notte i circa 10.000 caratteri del testo, creando e condividendo il primo ebook della storia.
Da quel primo libro, passò i successivi quaranta anni a cercare volontari, fondi e partner che lo aiutassero a realizzare, non tanto una biblioteca digitale, ma l’idea di una fonte di conoscenza sempre e comunque disponibile a tutti e per tutti; idea che generò una moltitudine di programmi analoghi in altre paesi: vi consigliamo di dare un’occhiata a LIBERLIBER con il suo progetto Manuzio
e per gli amanti della storia del nostro territorio a DigitaMI.
Oggi in quasi tutte la nazioni del mondo, migliaia di persone si dedicano al “Progetto”, realizzando non solo ebook – oltre 60.000 in decine di lingue – ma anche migliaia di audiolibri.
I numeri di cui parliamo non sono nemmeno paragonabili a quelli stratosferici (milioni di oggetti) di realizzazioni più recenti come Internet Archive o Google Books, ma credo che questi ultimi, figlio diretto il primo, indiretto il secondo non avrebbero mai visto la luce senza i semi piantati da Michael in quella notte di luglio di tanti anni fa.
Che cosa possiamo dire d’altro, se non che fu uno di quelli, di quei tanti, che negli anni in cui stava nascendo Internet, provarono a coniugare l’idea di progresso scientifico e condivisione culturale. Uno di quelli cui le biblioteche e non solo devono molto.
Grazie Mr. Hart ovunque tu sia.
Ps. Prima di lasciarci qualche consiglio di lettura : “Il carattere della parola. Dai graffiti a internet” di Claudio Benzoni, il racconto del lungo e non finito viaggio della parola scritta, “I tweet di Cicerone” di Tom Standage che si descrive da solo con il suo sottotitolo “I primi 2000 anni dei social media”, per finire con Seth Stephens-Davidowitz e il suo “La macchina della verità” una visione sulla “verità” e la percezione della rete.
Buona lettura
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