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#Normanni
giuseppelaporta · 13 years
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Volti dei tre anziani della Cattedrale di Termoli
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Nel lato sinistro del capitello, il consigliere e giurista di Federico II, Pier delle Vigne, mentre nel lato destro abbiamo il secondo giurista più vicino all'imperatore, Taddeo da Sessa, e nel centro, un anziano dalla lunga barba ed il volto malinconico o dolente, identificabile come il pontefice Onorio III, magister regis dell'infante Federico, oppure il terzo più importante consigliere di quest'ultimo, il gran maestro teutonico Ermanno de Salza.
Cattedrale di Santa Maria della Purificazione, Termoli (CB), prima metà del XIII secolo (1225-1235), secondo capitello del lato sinistro della facciata principale.
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elle8n · 2 years
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“A place was made for you, Abigail. In this world. It was the only place I could make for you’‘
‘Primavera’
He can never forget Abigail–never escape the conjoining of his life with hers–but he can understand why Hannibal did what he did- Bryan Fuller
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dedoholistic · 2 years
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Il Normanno – Romanzo storico-fiction di Eleonora Davide. Recensione di Maria Teresa De Donato
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apuliaevents · 2 months
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Bari è una città assolata e pianeggiante. Ha il lungomare più lungo d'Italia e svariati monumenti: una città da non perdere!
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storiearcheostorie · 10 months
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MOSTRE / A Palermo apre "Thesaurus": il tesoro della Cappella Palatina testimone del dialogo tra culture che fece grande la Sicilia [VIDEO / FOTO]
MOSTRE / A Palermo apre "Thesaurus": il tesoro della Cappella Palatina testimone del dialogo tra culture che fece grande la Sicilia [VIDEO / FOTO]
Curia di Monreale, Cassetta – reliquiario (Museo Diocesano di Monreale) metà XIII sec. Un viaggio attraverso gli aspetti più profondi e “spirituali” del Palazzo Reale di Palermo, protagonista assoluto il celebre “Tesoro della Cappella Palatina”, straordinario insieme di oggetti preziosi che da quasi nove secoli testimonia l’ibridismo culturale a cui diede vita l’impulso illuminato di Ruggero II…
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thesleepwalker2012 · 2 years
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Nuovo podcast sul sito Dormienti:
Storia della Chiesa – 4
La Chiesa osservava mentre l’impero costruito da Carlo Magno veniva diviso tra i suoi successori, e l’Europa era travolta da nuove invasioni..
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wgm-beautiful-world · 2 years
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Palazzo di Normanni, Palermo, ITALY
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wandering-italy · 2 months
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The Capella Palatina. Palace of the Normans (Palazzo dei Normanni).
Palermo, Sicily
Dec. 2019
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti 
L'IDENTITÀ È UN INCONTRO
Il variegato stile, le tecniche, l’iconografia, le evidenze culturali che s’incrociano sulla penisola italica non sono espressioni che solo gli esperti possano cogliere, almeno negli aspetti di visione comparata.  No, si tratta di una evidente condizione che investe l’arte e si delinea sulla scia di vicende socio-politiche complesse, divisive, soggette ad influenze geografiche e rotte commerciali.  Esistono molti modi di essere Italia e certamente uno è quello che guarda all’Oriente, a Bisanzio, al mediterraneo ed alla cultura araba.  Si tratta di uno scenario profondamente diverso da quello austero, dai toni misurati, dall’essenzialità delle forme plastiche, dalla prevalenza del chiaroscuro che si attesta nel romanico nordico e padano (che tuttavia rimane a lungo debitore del linguaggio figurativo bizantino): è il contesto della Sicilia e delle regioni meridionali d’Italia, Calabria e Puglia, a lungo soggette alla dominazione bizantina alla quale, in Sicilia, subentra quella Araba nel IX e X secolo.  Ed è un profluvio di colori quello che anima uno dei luoghi simbolo della Sicilia che si consolida nel regno normanno con l’incoronazione di Ruggero II nel 1130: la Cappella Palatina, la cappella che si trova all’interno dei Palazzo dei Normanni a Palermo, realizzata in soli due anni dall’incoronazione del nuovo sovrano di un nuovo regno e completata nei suoi cicli musivi nel 1143.  Qualcuno l’ha definita un “dorato tappeto splendidamente fiorito di colori”: in effetti, le immagini suggeriscono questa visione, più ricca e piena al punto da apparire espressione di horror vacui, in linea con le tesi dei commentatori arabi di Aristotele i quali, convinti dell’impossibilità del vuoto, ne attestavano la veridicità in base ad una presunta e controversa legge di natura.  Tant’è.  Se ne viene soggiogati per la vividezza delle tonalità, chiare e sensuali, frammiste di blu e di rosso, tra sacro e profano.  L’immagine in questa pagina ne è un esempio lampante, nel quale l’aspetto cromatico si somma alla nitidezza delle linee di contorno e di quelle interne descrittive dell’anatomia e delle vesti delle figure che manifestano il pittoricismo nitido, sapiente e consolidato delle maestranze bizantine chiamate ad eseguire i cicli.  In questo caso si tratta del “ciclo delle Feste”, costituito da dodici scene realizzate sulla parete meridionale del transetto che raccoglie episodi della vita del Cristo, episodi che non si concludono con la Passione di Gesù ma che si arrestano proprio con la scena rappresentata in queste pagine, la scena dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, un ingresso trionfale, festoso ed a suo modo solenne nei gesti, nelle pose delle figure che si pongono al seguito del Cristo.  Questi offre, in groppa ad un asino, l’umiltà e la mansuetudine poste a segno di una fede nobile, così come narrata dal Vangelo di Giovanni: 
“Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto su un puledro d'asina.”
È una scena serena, che non ammonisce ma accoglie, che illumina lo spirito e lo rende anima conciliata con la materia laica, mondana, riconoscibile nella saldatura tra i principi di fede e la maestà dell’istituzione reale normanna chiamata ad essere solida istituzione della cristianità. Cristo è accolto dalla folla osannante al “redentore”, ma sconta la diffidenza dei Farisei: il significato della novella evangelica probabilmente allude, simbolicamente, alle vicende controverse della presa del potere degli Altavilla, la lotta che sostennero per il riconoscimento della loro potestà sulle terre meridionali già bizantine ed arabe.  Una simbologia che corre sottile lungo tutte le scene del ciclo, a partire dalla Natività e Adorazione dei Magi, con un San Giuseppe pensoso e forse incredulo sul significato dell’evento.  Lo stile musivo bizantino, peraltro, pur riconoscibile ed attestato, in questo ciclo si alimenta di suggestioni narrative complesse che superano la tradizionale iconicità espressa nella fissità frontale delle figure, per proiettarle in un mondo reale nel quale, tuttavia, si respira l’atmosfera di un ideale realizzato.  Una cristianità che si compie in terra sotto il mantello protettivo di un regno nato per volontà del cielo, di un regno che può compiere il miracolo della pace e della concordia tra genti di culture e lingue diverse, quanto effettivamente fu, in parte, il regno normanno di Sicilia.
In copertina: Maria Casalanguida, “Bottiglie e cubetto”, 1975, collezione privata 
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giuseppelaporta · 11 years
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Federico II di Svevia, in un bassorilievo dei capitelli nel chiostro dell'Abbazia Cistercense di Casamari, seguito dai volti del giurista e gran consigliere Pier delle Vigne, e dal suo collaboratore in loco, l'abate Giraldo di Casamari.
Sculture di ambito cistercense, prima metà del XIII secolo, corrispondenti alle cospicue donazioni al monastero da parte del casato normanno-svevo.
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dedoholistic · 2 years
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Il Normanno – Romanzo storico-fiction di Eleonora Davide.
Recensione di Maria Teresa De Donato (con versione in inglese e tedesco)
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Captain Martini in the Mediterranean
Wednesday 30th August 2023 – Arab-Norman Heritage in Palermo, Sicily
After a less-than-quiet morning on board Silver Nova, our afternoon excursion took us first by bus to the Porta Nuova, celebrating the conquest of Tunis in 1535.
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Just around the corner was the Palazzo Normanni or Royal Palace, founded in 1072 following the Norman conquest of Sicily and the oldest Royal Palace in Europe still in use – though today as Government offices.
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The Palace’s main attraction today though is the Palatine Chapel, commissioned by King Roger II in 1132. The decorative mosaics are absolutely stunning.
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From there we travelled by bus up to the hillside town of Monreale to see the Cathedral built founded by King William II in 1172 following a vision, or so the story goes, which told him to build it.
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Well, at least that’s the explanation he gave at the time to explain the apparent competition with the Cathedral in Palermo – or more particularly, the then Bishop of Palermo!
I should mention here that, this same excursion to Monreale was the very first land excursion John & I did on our very first cruise back in 1983! And here are the photos to prove it….
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Our visit today, however, coincided with a Sicilian wedding and it was fascinating to see what was, to my eyes at least, a lesson in disorganised chaos! The public were still in the cathedral when the whole thing began and we all got to hear the organ playing the Prince of Denmark’s March as the Groom came in and then the Wedding March when the bride arrived! Amazing!
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The serenity of the Monastery Cloister next door was in marked contrast. With something like 232 decorated columns and, surprisingly, not many visitors, was quite beautiful. The town sits on the hillside above Palermo and there was a great view down to the coast and the Tyrrhenian Sea beyond.
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cybiluncivilised · 1 year
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Can't say I didn't have a seriously hard weekend. I think I've known I needed to quit my group at some point, I have been slowly clanging over my kit to have different markings from the group colours. Felt super proud of my new dress and felt like a proper princess but still had to contend with a person's childish attitudes and mean spirit for the entirety of the time, all while I'm still dealing with some other awful things. I'm no longer expecting apologies, just a total cesession.
This all exploded pretty badly for me when I'd just had enough. Hopefully it doesn't mean I fully have to leave but I'm not sure. Left the show early. Spent the morning crying and the next 24 hours sleeping.
Wash muddy linens at 60°c (why we all need to prewash linen before sewing) and wash your wools at 20-30°c. Wash your bowls and spoons. Have a good rest.
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mariobadino · 11 months
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Il lago nel pagliaio
Ecco la poesia con cui ho affrontato il primo giro dello Slammartino Poetry Slam, sabato sera al TEX – Il Teatro dell’ex Fadda di San Vito dei Normanni (Brindisi), una realtà che vi invito a seguire, ad esempio QUI. Si tratta di un testo scherzoso, nel quale bisogna immaginare che la voce narrante sia sotto l’effetto dell’alcol: per San Martino, infatti, occorreva iniziare con un testo che…
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etenniettes · 1 year
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calochortus · 1 year
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Whoa yes, wait a minute Mr. Postman
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Whoa yes, wait a minute Mr. Postman by Franco Beccari Via Flickr: San Vito dei Normanni, Italy
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