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#Paola Pozzi
sinapsimagazine · 2 years
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Totem e Tao di Enrico Magnani, 16 novembre 2022 a FrameArsArtes - Napoli
L’antica saggezza, gli antichi segni, gli antichi simboli. Patrimonio comune dell’umanità, ripreso e rielaborato con variazioni sul tema. Luce, ombra, maschile, femminile, terra, cielo, forza, grazia, creazione e vita. Sono gli archetipi, il centro, i punti di riferimento della mostra Totem e Tao, la personale di Enrico Magnani alla Galleria FrameArsArtes di Paola Pozzi. In Totem e Tao l’artista…
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jangany-sottotraccia · 11 months
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Pompe per nuovi forages... e la lavatrice
30 ottobre 2023
06:28 La st Gabriel non si è ancora vista e aspetta i tubi nella capitale ergo deduco che se va bene,di scavare i pozzi se ne parli la prossima settimana. A questo punto c'è da chiedersi se valga la pena calare le pompe perché per elettrificare occorrerebbero giorni che non abbiamo più. Mettere le pompe senza elettricità non ha molto senso. Cosa ci consigliate? Silvio
08:10 il collegamento è tutto da fare e non abbiamo cavo a sufficienza. Chiedete a chi è esperto… Silvio
12:00 Ho parlato con Eugenio de Paola che mi ha detto che le pompe possono essere calate anche senza collegamento elettrico. Provvederà lui nella prossima missione. Silvio
15:10 Ezio tornato a casa. Dice che padre Tonino gli aveva detto che i 3 forages da fare erano già stati raggiunti dai cavi elettrici. Renato
15:14 Oggi abbiamo verificato che non è vero. Ci sono prolunghe volanti senza la linea di terra, l'impianto è tutto da fare.
Questa è la situazione reale. Abbiamo fatto partire la lavatrice piena di scarafaggi che alla fine del lavaggio usciranno bianchi e puliti. La suora non è tanto dell'idea di usarla perché ha un po' paura ?!?! Abbiamo spiegato tutto più volte ma non credo di averla convinta. Silvio
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lamilanomagazine · 2 years
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La Spezia, al via la Stagione di Prosa del Teatro Civico
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La Spezia, al via la Stagione di Prosa del Teatro Civico. Grandi titoli, grandi artisti, grandi storie e grande qualità sono le variabili principali del cartellone ideato per la Stagione di Prosa 2022-2023 del Teatro Civico di La Spezia. Tra i nomi di spicco Elisabetta Pozzi, Iaia Forte, Sergio Castellitto, Giacomo Poretti, Francesco  Pannofino, Simona Marchini, Anna Foglietta, Paola Minaccioni, Emma Dante, Umberto Orsini, Franco Branciaroli e RezzaMastrella. A presentare nella mattinata del 5 ottobre il nuovo cartellone in abbonamento presso il Teatro il Sindaco di La Spezia Pierluigi Peracchini e la dirigente dei Servizi Culturali Rosanna Ghirri. Una proposta artistica volta a soddisfare i gusti e le aspettative di un pubblico che, in questi anni e nonostante il periodo complesso, ha mostrato notevole attenzione per l’attività del principale luogo della città destinato agli eventi dal vivo.  Dall’appuntamento di apertura “Mine vaganti”, con la regia di Ferzan Ozpetek, in cartellone martedì 22 e mercoledì 23 novembre 2022, a quello di chiusura “Pour un oui ou pour un non”, con Umberto Orsini e Franco Branciaroli, in scena martedì 11 e mercoledì 12 aprile 2023, la nuova Stagione è stata concepita davvero come un viaggio lungo temi, generi, testi e situazioni che hanno ispirato i protagonisti degli spettacoli. Si passerà dalla commedia alla tragedia alla performance di grande effetto, per sottolineare quanto siano molteplici le possibilità del palcoscenico. Un Teatro che sia grande centro di cultura e intrattenimento di qualità e che dia luogo a un palinsesto di tutto rispetto: è questo il principale intento della nuova programmazione, che vedrà un’appendice nel riallestimento di “Con lacrime elettriche”, la prima produzione assoluta del Teatro Civico, che sarà poi in tournée nel mese di novembre dopo il nuovo debutto spezzino previsto giovedì 10 novembre. Inoltre la coproduzione “Le ferite del vento” andrà in tournée a partire dall’inizio del 2023. “Su il sipario per la nuova stagione del Teatro Civico – dichiara il Sindaco di La Spezia Pierluigi Peracchini – grandi nomi, grandi spettacoli, grande aspettative per una stagione che si preannuncia come il grande ritorno post Covid. La novità di quest’anno è il cambiamento di orario per le domeniche per la doppia programmazione: in linea con tutti i più grandi teatri italiani, e rispondendo alle esigenze degli abbonati e degli affezionati del Civico, si è deciso di anticipare alle ore 17.30”. Punto nodale del nuovo cartellone è il ritorno alla normalità programmativa, antecedente alla situazione che ha caratterizzato negli ultimi due anni l’attività del Teatro Civico: saranno riproposti di nuovo 12 spettacoli, di cui 8 con la doppia programmazione e gli altri 4 in unica serata. La novità riguarda le 4 domeniche nell’ambito della doppia programmazione, il cui orario di svolgimento è previsto per le 17.30: 11 e 18 dicembre 2022, 12 e 26 marzo 2023. Resta invariato per tutti gli altri spettacoli l’orario consueto delle 20.45 Inoltre, il rinnovo dei vecchi abbonamenti partirà da lunedì 10 fino a mercoledì 26 ottobre. A partire dal giorno successivo, giovedì 27 ottobre, fino a sabato 5 novembre avrà luogo la vendita dei nuovi abbonamenti. I biglietti singoli per tutta la Stagione di Prosa saranno in vendita da lunedì 7 novembre 2022.... Read the full article
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arteeofficial · 6 years
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La mostra Racconti del Mare – Frammenti di Pasquale Scognamiglio in arte Pascal  che apre 22 febbraio  e prosegue fino al 30 marzo, illustra il percorso artistico e i frammenti tratti dal libro “Racconti del Mare – Storie dal Museo del Mare di Napoli” scritto dalla penna di Francesco Di Domenico.
Le opere presenti in mostra sono le illustrazioni presenti nel libro   e  i frammenti delle stesse. Un ‘immersione negli acquarelli di Pascal e nei frammenti degli stessi che potrebbero rappresentare una citazione dell’opera.
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Promossa e prodotta dal Museo del Mare di Napoli,  curata da Paola Pozzi, storica presidente di Frame di Napoli, l’esposizione intende celebrare il ruolo centrale di Pasquale Scognamiglio  nella pittura moderna, attraverso un’esecuzione pittorica veloce ed immediata al passo con i tempi, rivoluzionaria e concreta ed espressione romantica dell’anima blu delll’artista.
Viene raccontato in questa mostra un taglio nuovo e originale, quello che passa attraverso il dettaglio dell’opera che diventa opera nuova in  corsa verso la modernità – ha dichiarato la storica dell’arte Adriana Dragoni –. La fondamentale collaborazione con Frame, il Museo del Mare di Napoli e Arteè  consentirà ai visitatori di ammirare l’espressione culturale di un’artista in forte ascesa nonché testimone culturale e antropologico dei simboli in chiave  contemporanea.
Racconti del Mare – Frammenti di Pascal La mostra Racconti del Mare – Frammenti di Pasquale Scognamiglio in arte Pascal  che apre 22 febbraio  e prosegue fino al 30 marzo, illustra il percorso artistico e i frammenti tratti dal libro “Racconti del Mare – Storie dal Museo del Mare di Napoli” scritto dalla penna di Francesco Di Domenico.
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scienza-magia · 2 years
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Teschi dolicocefali maltesi, extraterrestri o sacerdoti?
I misteri dell’ipogeo di Hal Saflieni. Migliaia di ossa accatastate e inspiegabili crani allungati: i misteri dell’ipogeo di Hal Saflieni. Alcuni luoghi nel mondo hanno un fascino arcano e lasciano tante domande senza risposta. Uno di questi è Malta con i suoi antichissimi siti archeologici. In particolare l’ipogeo dell’isola, trovato stracolmo di resti di ossa e teschi. Addirittura alcuni di questi teschi, si dice, non sarebbero umani. Ci sono ancora luoghi al mondo che serbano inquietanti segreti ponendo domande scomode. Uno di questi è certamente Malta con i suoi antichissimi siti archeologici. In particolare uno – tra gli altri – appare circondato da un’aura di mistero: l’ipogeo di Hal Saflieni. Questa struttura preistorica sotterranea tutelata dall’Unesco e situata a Paola (Raħal Ġdid) nel Sud dell’isola, viene fatta risalire dagli studiosi a prima del 4mila avanti Cristo. Scavata nella roccia, scende nelle profondità della terra dipanandosi su tre livelli caratterizzati da camere comunicanti e corridoi. La sua destinazione? Difficile dirlo. Ancora  si discute infatti se si tratti di un tempio o di un luogo di sepoltura.
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L'ipogeo di Hal Saflieni e uno degli enigmatici teschi allungati (Ansa) Scoperto casualmente nel 1902 da alcuni operai  intenti a realizzare una cisterna, l'ipogeo fu sottoposto a scavi per parecchi anni dagli archeologi, e solo nel 1908 fu aperto al pubblico. Molte le tesi e le supposizioni su questo luogo affascinante ed enigmatico. La maggioranza degli studiosi ritiene che a realizzare la struttura siano state le stesse popolazioni che costruirono i templi di Gigantija e Hagar Qim. Le pareti mostrano dipinti in ocra rossa, con raffigurazioni di spirali, dischi, figure di animali e impronte di mani. Una delle quali – si sussurra – presentava sei dita. Si racconta inoltre che un tempo compariva anche l’immagine di un bisonte di una specie estintasi nell’ultima era glaciale, ma il disegno pare sia stato parzialmente rimosso per chissà quale malaugurata ragione.
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Hal Saflieni Colpisce la conformazione del luogo. La costruzione sotterranea si dipana in un groviglio di locali, gallerie, scale e pozzi: trentatré le grandi stanze tra le quali spiccano quella dell’Oracolo, quella Decorata e il Sancta Sanctorum. Un lavoro colossale per l’epoca, considerando che sarebbero state rimosse duemila tonnellate di pietra. Ma non basta. Parecchio altro accresce il fascino arcaico e misterioso del sito. Quando l’erudito e medico maltese Caruana ispezionò il luogo (fu uno dei primi a farlo), lo descrisse stracolmo di ossa e teschi umani, accumulati alla rinfusa gli uni sugli altri. Come se quei resti fossero stati disposti in quel modo dalla forza di un grande cataclisma. Gli scavi iniziarono ufficialmente nel 1903 e furono smosse tonnellate di terra scura e umida mista a frammenti di ossa, vasellame e altri piccoli oggetti di epoca imprecisata. E qui arriva il primo fatto incomprensibile che non ha mancato di far discutere: mentre gli oggetti furono recuperati e poi esposti, le ossa accumulate sparirono, nonostante rappresentassero reperti dal valore storico inestimabile. Pare poi che Emmanuele Magri -  gesuita del museo della Valletta e direttore degli scavi – fosse stato repentinamente privato dell'incarico e mandato a lavorare all’estero. Morì in Tunisia qualche tempo dopo, mentre dei suoi appunti non si seppe più nulla. Successivamente l’opera di recupero del sito fu portata avanti da Themistocles Zammit, che completò gli scavi e parlò anch'egli di una fitta massa di terreno e ossa con migliaia di scheletri umani smembrati e disposti alla rinfusa con altre ossa di animali. Che fine hanno fatto tali materiali? Nulla di queste preziosissime testimonianze pare sia stato conservato. La curiosità per l’ipogeo di Hal Saflieni e i suoi incredibili reperti è tuttavia sempre viva. Quel luogo appare come un mondo ovattato, testimone di un tempo ancora da decifrare, disseminato di punti interrogativi. Anche la cosiddetta Camera dell’oracolo, dove ogni suono o voce viene propagato in tutto l’ipogeo, aggiunge mistero al mistero. Come del resto la fantastica statuetta della Dea dormiente rapportabile con buona probabilità al culto della Dea madre, o le altre statuette definite obese. In particolare la Dea dormiente sembra volerci tramandare una delle funzioni sacre delle sacerdotesse: quella dell’incubazione, del sogno profetico che appartiene alle cerimonie sacre di moltissime antiche civiltà, compresa la sardo-nuragica.
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La Dea dormiente Gli incredibili teschi allungati Arriviamo poi a quello che forse è l’argomento più arcano e discusso. Nell’ipogeo furono rinvenuti – si legge nelle cronache sull’argomento - undici teschi, ridotti successivamente a 6 soltanto. Cosa c’è di strano? Molti di quei teschi erano allungati e presentavano, stando a versioni accreditate, caratteristiche dolicocefaliche naturali, ovvero senza sutura sagittale. La questione non è di poco conto, perché una simile particolarità viene considerata “impossibile” a livello medico-scientifico, in quanto nella storia dell’anatomia umana non si conoscono precedenti. Tale caratteristica proverebbe che i crani in questione non sarebbero frutto di una deformazione attraverso stretti bendaggi e tavolette come in altri casi constatati in varie parti del mondo, bensì naturali e quindi appartenenti a una specie sconosciuta. Tanto da indurre taluni a parlare di alieni o di una casta di sacerdoti iniziati a un culto sconosciuto. Della questione si sono occupati in tanti, esperti ed appassionati di misteri, storici, archeologi, ricercatori, scrittori e personaggi televisivi, anche italiani, come Roberto Giacobbo e Siusy Blady. Dove sono finiti? Attualmente tuttavia sembra sia difficile poter ammirare quei misteriosi teschi perché - si apprende da più parti - non si sa bene dove siano finiti. Qualche sito su internet (vedi viaggimalta.it) parla di furto, altri dicono semplicemente che sono spariti dalla circolazione. E questo non fa altro che accrescere l’interesse: dove si trovano attualmente e perché non sono esposti al pubblico in un museo? Perché non sono oggetto di studi ed approfondimenti scientifici?
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Interno dell'ipogeo di Hal Saflieni I misteriosi crani allungati, simili a quelli ritrovati sulle Ande (a Paracas) e in Egitto,  furono fotografati – si legge - dal dottor Anton Mifsud e dal suo collega il dottor Charles Savona Ventura che pubblicarono anche un libro spiegando dettagliatamente le anomalie dei teschi. Parlarono di allungamento, partizioni temporali sviluppate in modo anormale e ossa occipitali abnormi. Da qui la deduzione che a Malta fosse presente un tempo un popolo dal cranio allungato e di altezza media superiore a quella odierna. Cosa che riporta alla mente la scoperta in Egitto, a Saqqara, da parte di Walter B. Emery, di resti di individui predinastici dal cranio dolicocefalo e più voluminoso rispetto a quello dell’etnia locale, con capelli chiari,  corporatura più robusta e – tanto per cambiare - altezza superiore alla media odierna. L’egittologo riteneva che quel ceppo etnico non fosse originario del Paese del Nilo, ma si trattasse di un gruppo dedito a un ruolo sacerdotale, legato ai ceti aristocratici e lontano dal popolo comune. Ci si riferirebbe, insomma, ai mitici Shemsu Hor, i Seguaci di Horus”, che avrebbero regnato nella Terra del Nilo fino al 3100 a.C. Dopo di che, con Menes, i regni dell’Alto e del Basso Egitto furono unificati e presero a regnare i faraoni comunemente noti. Gli Shemsu Hor erano i semidei citati nel Papiro di Torino e in altre liste faraoniche importanti quali la Lista dei Re di Abido? Gli stessi di cui parlavano le tavolette cuneiformi sumere? Iniziati a un mistero sconosciuto, essi si sarebbero rifatti vivi dopo il 2500 a.C. in Egitto all’epoca di Akhenaton e Ramses II. Le culture mesopotamiche ed egizie parlavano spesso di una razza di uomini sacerdoti identificati con il serpente. Sarà vero? E sarà vero che i resti di Hal Saflieni risalgono a più di 12mila anni fa? Realtà storica occultata o sterili elucubrazioni? Realtà o fantasia? Difficile al momento saperlo. E’ comunque un peccato che nessuno si sia mai preso la briga di far analizzare con le più recenti metodologie scientifiche i teschi dolicocefali maltesi. Un fatto è certo: reperti simili andrebbero studiati da esperti di più discipline per attestarne le caratteristiche e l’età secondo inoppugnabili criteri e per migliorare, probabilmente, la conoscenza della storia della umanità. Read the full article
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bongianimuseum · 4 years
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“Fragilità e Distacco / 70 Years Ruggero  Maggi”
COMUNICATO  STAMPA
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
“Fragilità e Distacco / 70 Years Ruggero  Maggi”
a cura di Sandro Bongiani
Dal 29 agosto al 28 novembre  2020
Inaugurazione: sabato 29 agosto 2020, ore 18.00
 S’inaugura sabato 29 agosto 2020, alle ore 18.00, la mostra  collettiva internazionale a cura di Sandro  Bongiani dal titolo: “Fragilità e Distacco / 70 Years Ruggero Maggi” che lo Spazio  Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista italiano Ruggero Maggi, uno dei più interessanti artisti contemporanei nati negli anni cinquanta. Una importante mostra collettiva internazionale in concomitanza anche della speciale ricorrenza del suo settantesimo compleanno, presentando 289 opere di 295 artisti presenti su un totale corpus grafico di ben 388 opere arrivate  da ogni parte del mondo.
Ruggero Maggi inizia la sua attività di artista negli anni '70 con lavori incentrati sulla poesia visiva, sulla mail art, copy-art, laser art e olografia caratterizzati anche dall’inserimento di “estratti” di vita reale. Con il passare degli anni queste strutture “interferenti” all’interno dell’opera sono diventate sempre più evidenti, in un rapporto di intensa “osmosi”, in cui a partire dal 1989 gli arcaici elementi naturali convivono con componenti tecnologici, fino alle opere recenti dove il concetto “Artificiale /Naturale” tra ”sincronismo concettuale e emozionale” assume un ruolo predominante consegnandoci una realtà in cui l’azione umana coincide con quella morale, in un complesso intrico di rimandi e di sollecitazioni. Sandro Bongiani nella presentazione a questa rassegna scrive: “un continuo interesse verso la natura e la dimensione umana in un complesso rimando di sollecitazioni e interferenze, di sottintesi e nascosti richiami in cui l'azione coincide sinteticamente con il tempo provvisorio e oscuro dell’uomo. In questa particolare condizione, la sua ricerca marginale di confine “più vera di natura” ha saputo prendere corpo e manifestarsi in una sintesi poetica accorta che condivide le urgenze estreme della vita ed i contrasti inquieti della nostra malandata  società contemporanea”.
  Artisti presenti:
Christian Alle  Dino Aloi  Antonio Amato Lutz Anders  Leslie Atkins  Paola Baldassini  Franco Ballabeni  Calogero Barba  Fabiola Barna Donatella Baruzzi Pier Roberto Bassi Umberto Basso  Keith Bates  Elisa Battistella  Lutz Beeke Giacomo Beffa  Lancillotto Bellini  Milena Bellomo  C. Mehrl Bennett  John M. Bennett  Luisa Bergamini  Mariarosa Bergamini Pedro Bericat  Carla Bertola Diane Bertrand  Rita Bertrecchi  Massimo Biagi  Gabriele Bianconi  Lucia Biral Manuel  Xio Blanco Antonio Bobò  Rovena Bocci  Norbert Bockmann  Kika Bohr Giovanni Bonanno  Adriano Bonari  Anna Boschi Rosa Bosco  Maria Cecilia Bossi  Marzia Braglia  Hans Braumüller  Rossana Bucci Joachim Buchholz  Anna Maria Buonapace  Viviana Buttarelli  Fulgor C. Silvi  Mirta Caccaro Alfonso Caccavale  Glauco Lendaro Camiless  Loretta Cappanera  Guido Capuano Lamberto Caravita  Cascadia Artpost  Bruno Cassaglia  Antonia Mayol Castello Gianpiero Castiglioni  Renato Cerisola  Bruno Chiarlone  Simonetta Chierici Silvia Cibaldi  Cosmo Cinisomo  Circulaire132 Maria Antonietta Claretto  Anna Maria Cognigni  Ryosuke Cohen  Mabi Col Francesco Cornello  Enzo Correnti Carmela Corsitto  Crackerjack Kid  Maria Credidio  Anna Maria Crescenzi  Laura Cristin Carla Crosio  Rosa Cuccurullo  Crescenzio D'Ambrosio  Nicolò D’Alessandro  Diana Danelli Marc De Hay  Ko De Jonge  Mario De Leo Antonio De Marchi  Teo De Palma  Adolfina De Stefani  Albina Dealessi  Michel Della Vedova  Antonio Di Michele  Debora Di Bella  Elena Di Felice  Maura Di Giulio  Fabio Di Ojuara  Franco Di Pede  Marcello Diotallevi  Giovanna Donnarumma  Mike Dyar Eart Art  Mimmo Emanuele  Rita Esposito Ever Arts  Cinzia Farina  Fernanda Fedi Gretel Fehr Domenico Ferrara Foria Ivana Ferraro  Luc Fierens  Giuseppe Filardi  Anna Finetti Alessandra Finzi  Aaron Flores  Maurizio Follin  Roberto Formigoni  Kiki Franceschi  Nicola Frangione  Piet Franzen SIDAC  Giglio Frigerio  Ivo Galassi Daniele Galdiero  Rosalie Gancie  Antonella Gandini  Attilia Garlaschi  Claudio Gavina  Ombretta Gazzola  Roberta Ghisla  Roberto Gianinetti  Mario Giavino Ed Giecek  Gino Gini  Guglielmo Girolimini  Lino Giussani Coco Gordon  Bruno Gorgone  Daniela Gorla Claudio Grandinetti  Elke Grundmann  Paolo Gubinelli Giovanni Gurioli  _Guroga  Karl Friedrich Hacher  Hanrahan Peter Hide 311065 Uwe Hofig Slanye Huang  Carlo Iacomucci  Ibirico Gennaro Ippolito  Robert James  Benedetta Jandolo  Janus Edition Isabel Jover  Magda Lagerwerf  Felipe Lamadrid  Giusi Lazzari Ettore Le Donne  Nadine Lenain  Pascal Lenoir Alfonso Lentini  Marialisa Leone  Giovanni Leto Pino Lia  Pierpaolo Limongelli Pietro Lista  Oronzo Liuzzi  Serse Luigetti Ruggero Maggi  Olga Maggiora Nadia Magnabosco  Mailarta  MailArtMartha Loredana Manciati  Antonio Mancini  Antonello Mantovani  Angela Marchionni Renzo Margonari  Patrizio Maria  Dorian Ribes Marinho  Laura Marmai Max Marra  Calogero Marrali  Maria Grazia Martina Maribel Martinez  Gianni Ettore Andrea Marussi  Anna Maria Matone  Anja Mattila Michelangelo Mayo  Monica Mazzone  Pierluigi Meda  Massimo Medola  Myriam M. Mercader  Miche Art Universalis  Monica Michelotti  Virginia Milici  Gabi Minedi Antoni Mirò  Annalisa Mitrano  Henning Mittendorf  Mauro Molinari  Domingo Sanz Montero  Maya Lopez Muro  Museuvofmailart  Keiichi Nakamura  Giuliana Natali  Katerina Nikoltsou  Aldo Nodari Pierangela Orecchia  Clemente Padin  Lucia Paese  Franco Panella  Katia Paoletti  Linda Paoli Paola Pareschi  Sjoerd Paridaen  Enzo Patti  Giuseppe Pellegrino  Remy Penard Walter Pennacchi  Mariella Perani  Marisa Pezzoli  Riccardo Pezzoli  Tarcisio Pingitore  Horvath Piroska  Valentina Poli  Veronique Pozzi Painè  Nadia Presotto  Daniele Principe  Tiziana Priori  Gina Pritti Giancarlo Pucci  Fabrizio Randini  Cesar Reglero  Gaetano Ricci   Angelo Ricciardi  Isabella Rigamonti  Carla Rigato Ina Ripari  Costantino Rizzuti  Ilaria Rizzuti  Jaume Rocamora  Gian Paolo Roffi  Claudio Romeo Piero Ronzat  Giovanni Ronzoni  Lorenzo Rosselli  Manuel Ruiz Ruiz  Marialuisa Sabato  Hikmet Sahin Piero Sani  Sergio Sansevrino  Antonella Sassanelli  Antonio Sassu Anna Maria Saviano  Roberto Scala  Duccio Scheggi  Peter Schubert  Lars Schumacher  Jörg Seifert Cesare Serafino  Lucio Serafino Tiziano Serafino  Domenico Severino  Noriko Shimizu  Maria Josè Silva – Mizè  Pietro Silvestro Cecilia Solamito  Luigino Solamito  Alberto Sordi Cristina Sosio  Lucia Spagnuolo  Celina Spelta Ciro Stajano  Honoria Starbuck  Giovanni e Renata Strada  Rod SummersVec  Elisa Taiola Franco Tajariol  Nello Teodori  Ernesto Terlizzi  Gian Paolo Terrone  Elsa Testori Roberto Testori  Thierry Tillier  Paola Toffolon  Renata Torazzo  Micaela Tornaghi  Horst Tress Alan Turner  Stefano Turrini  Mikel Untzlla Sigismund Urban  Valdor   Generoso Vella  Silvia Venuti Ada Vera Verbena  Daniele Virgilio  Alberto Vitacchio  Antonio Zenadocchio  Rolando Zucchini.
 RUGGERO  MAGGI / Biografia
Dal 1973 si occupa di poesia visiva e libri d'artista (Archivio Non Solo Libri); dal 1975 di copy art e arte postale (Archivio Amazon); dal 1976 di laser art, dal 1979 di olografia, dal 1980 di X-ray art e dal 1985 di arte caotica sia come artista - con opere ed installazioni incentrate sullo studio del caos, dell’entropia e dei sistemi frattali - sia come curatore di eventi: “Caos italiano” 1998; “Caos – Caotica Arte Ordinata Scienza” 1999 – 2000; “Isole frattali” 2003, “CaoTiCa” 2004, “Attrazione frattale” 2006, “Caos e Complessità” 2009, “Caos, l’anima del caso” 2010, “Caotica.2014” Lodi e Jesi.
Tra le installazioni olografiche: “Una foresta di pietre” (Media Art Festival - Osnabrück 1988) e “Un semplice punto esclamativo” (Mostra internazionale d’Arte Olografica alla Rocca Paolina di Perugia – 1992); tra le installazioni di laser art: “Morte caotica” e “Una lunga linea silenziosa” (1993), “Il grande libro della vita” e “Il peccatore casuale” (1994), “La nascita delle idee” (1993) esposta nel 1995 al Museo d’Arte di San Paolo (BR).
Suoi lavori sono esposti al Museo di Storia Cinese di Pechino ed alla GAM di Gallarate. Ha inoltre partecipato alla 49./52./54. Biennale di Venezia ed alla 16. Biennale d’arte contemporanea di San Paolo nel 1980.
2006 realizza “Underwood” installazione site-specific per la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate.
2007 presenta come curatore il progetto dedicato a Pierre Restany “Camera 312 – promemoria per Pierre” alla 52. Biennale di Venezia.
2008 presenta come curatore il progetto “Profondità 45 – Michelangelo al lavoro” sul rapporto Arte -Tecnologia. Nel 2008 a Villa Glisenti (BS) ed all’Art Centre della Silpakorn University di Bangkok, per un simposio artistico italo-thailandese dedicato alle problematiche del riscaldamento globale, realizza l’installazione “Ecce ovo”.
2009 cura l’installazione site-specific collettiva “Prima o poi ogni muro cade” all’interno di PLAZA: OLTRE IL LIMITE 1989-2009 XX Anniversario della caduta del Muro di Berlino in Galleria del Corso a Milano; evento successivamente presentato a Villa Pomini a Castellanza (VA) e Spazio Luparia a Stresa.
2010 “GenerAction – un promemoria per le generazioni” progetto di Mail Post.it Art presso la Galleria di Arti Visive dell’Università del Melo - Gallarate.
2011/2013/2015/2017 presenta a Venezia con il Patrocinio del Comune di Venezia Padiglione Tibet, progetto presentato successivamente alla Biennale di Venezia, al Museo Diotti di Casalmaggiore (CR), palazzo Ducale di Genova e presso la Biblioteca Laudense di Lodi.
2014 PadiglioneTibet partecipa alla Bienal del Fin del Mundo in Argentina.
2016 “TERRA/materiaprima” progetto di Mail Art presso la Galleria di Arti Visive dell’Università del Melo – Gallarate.
2016 presenta Padiglione Tibet al Castello Visconteo di Pavia.
2017 presenta la 1 Biennale Internazionale di Mail Art a Venezia – Palazzo Zenobio
2018 Padiglione Tibet partecipa alla Vogalonga (Venezia)
2018 installazione “Erosioni in pinzimonio” - Poetry and Pottery Un’inedita avventura fra ceramica e poesia visiva - CAMeC centro arte moderna e contemporanea La Spezia
2018 installazione CaraPace - Museo Tecnico Navale - La Spezia
2019 “Onda Sonora” libro collettivo – V Biennale del Libro d'artista - Napoli
2019 ARTNIGHT Venezia – Padiglione Tibet - videoproiezione 2011.2019. Storia di un padiglione per un paese che non c'è - Magazzini del Sale, Reale Società Canottieri Bucintoro
2019 riceve il Premio alla carriera - PREMIO ARTE IN ARTI E MESTIERI 2019 – XIX EDIZIONE - Fondazione Scuola Arti e Mestieri "F. Bertazzoni" - Suzzara (MN)
2020 “#GlobalViralEmergency / Fate Presto” L’arte tra scienza, natura e tecnologia - Spazio Ophen Virtual Art Gallery – Salerno
  “Fragilità e Distacco / 70 Years Ruggero  Maggi”
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY  
Via S. Calenda, 105/D  - Salerno,  Tel/3937380225    
e-mail:  [email protected]     
Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it  
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
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botanicafagro · 7 years
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Resultados Examen Botánica 30 de enero de 2018
ACEVEDO FAGÚNDEZ, WAGNER ISAIR 0 ACHE FERRARO, NESTOR JAVIER 4 ACOSTA DUHALDE, MATIAS ADRIAN 7 AHLERS MELA, GUILLERMO 7 ALALUF DABOBE, FEDERICO 5 ALPUIN MORALES, FEDERICO JOSE 0 ALVE RODRIGUEZ, NAHUEL 8 ANSOLABEHERE DELGADO, MARTÍN 0 BARRETO BON, MARIA GABRIELA 6 BENTANCUR COPPETTI, FERNANDA 6 BIDEGAIN DE SOUZA, BAUTISTA NSP BLANCO CHACON, SOFIA 0 CAMACHO SAUCO, GASTON 6 CAMEJO BRITOS, RENZO VIRGILIO 0 CANOSA LASSO, LUCIA DIANA NSP CASTRO MANTERO, LUCIA JIMENA 4 CEJAS RUSO, GERMAN EMANUEL NSP CHAPPE TEJERA, MELANIE EVANGELINA 7 CHARRUTE DÁVILA, EMANUEL AGUSTÍN 0 CIVETTA PONCE DE LEON, SANTIAGO 7 CLAVIJO CURBELO, EMILIANO MIGUEL 0 COLLARES DAY, LUCIA 7 CONRAD LÓPEZ, ALDANA DOLORES 0 CORONEL VARELA, LUCIA CATALINA 4 CRESPO URIOSTE, JUAN MARTÍN 0 CUEBAS MOREIRA, AGUSTÌN 0 CUELLO RODALES, ANGELA VIVIANA 0 DA FONSECA CABRERA, RODRIGO ALBERTO 6 DE LOS SANTOS CAPURRO, JUAN FRANCISCO 0 DE PALACIO FERRARI, PABLO TOMAS 9 DELBONO SILVERA, YANINA PAOLA 7 DÍAZ PERDOMO, ALFREDO ISMAEL NSP DUARTE GONZALEZ, ANDY LUCAS NSP FAVERO FASSIO, MARIA PIERINA 5 FERNANDEZ PEREIRA, DAYANA ELIZABETH NSP FERNÁNDEZ RODRÍGUEZ, RUT MISAELA 3 FERNANDEZ SILVEIRA, BELEN 4 FERREIRA HONEGGER, SANTIAGO EZEQUIEL 0 FERREIRA SALVIOLI, MARTIN 4 FERREIRO FERNANDEZ, JOAQUÍN 0 FIGUEREDO GARRASINI, SOFIA YOSELIN 4 FORT ZABALA, VALENTIN 0 FRABASILE RIVAS, FRANCO BRUNO 7 GARCÍA CARDOZO, JOAQUÍN MANUEL 5 GARCÍA DE AMORES, SABRINA BETTINA 0 GARCIA GARIGOYCHEA, MICAELA 7 GARCÍA PINTOS BERISSO, MARIA JESÚS 9 GARCÍA SAINZ-RASINES, TOMÁS 0 GARRIDO URSE, GONZALO 0 GIMENEZ PREDIGER, JORGE LEONARDO NSP GÓMEZ MONTELONGO, JUAN MARTÍN 0 GONZALEZ BATTO, CAMILA NOEMI 5 GONZÁLEZ MARTÍNEZ, MATEO 5 GREMMINGER GAGGERO, ANDRÉS MARÍA 7 GRIECO MACHIÑENA, MAURICIO 0 GUSSONI DE BARBIERI, FLORENCIA 5 GUTIERREZ RIAL, CECILIA 0 HERNANDEZ CASTAÑO, BRIAN NICOLAS 0 HERNANDEZ MOREIRA, MONICA VALERIA NSP ISASTI TOURNE, LAURA MARIA 0 ISAZA SASIAS, CARLOS SEBASTIAN 7 ISRAEL WIBMER, ALEC NSP IVALDI VINELLI, GABRIEL HERNAN 0 JIMENEZ DE ARECHAGA COOPER, ANA BELEN NSP LACABANNE PARODI, GONZALO DAMIAN 5 LAFLUF HEGUABURU, LUCAS JOSÈ 6 LARROSA FEO, EDUARDO GASTON 0 LARZABAL PEREZ, FACUNDO ADRIAN NSP LAVALLEJA SILVA, LETICIA JACQUELINE NSP LAVEGA LESCANO, ANDRES 10 LAVIN RIBEIRO, MARTIN NICOLAS 0 LAXAGA BARDIER, RODRIGO ANDRES 0 LLOPIS LEITES, FEDERICO GABRIEL NSP LOPEZ ROYES, MARIA VICTORIA 4 LOPEZ SELIOS, JOAQUINA 5 LOUSTAU MARTINEZ, SANTIAGO IVAN 4 LUST ALVAREZ, JULIETA 4 MACHADO DIAZ, AGUSTINA MARIA 5 MACHADO GARCIA, ESTEFANY ALEXANDRA 0 MAINARDI PRATO, JUAN MARTÍN 5 MARTINEZ GARCÌA, KAREN LUCÌA 0 MASTANDREA AVELINO, ROSINA 6 MATTIAUDA LONG, MARÍA DE LOS MILAGROS 8 MC ALISTER CAFFAREL, ANA JULIA 9 MIRABALLES MAZA, NATALIA 5 MOIZO EMED, ANTONELLA 4 MORAN MACIEL, BRAIAN ADRIÀN 0 MORENO HERNANDEZ, GONZALO RAMIRO 0 NIETO OLASO, MARCOS 0 OLAZABAL DIEZ, AGUSTIN ALVARO 0 OLIVERA MARTÍNEZ, RAMIRO 7 PAEZ BIDEGAIN, JUAN IGNACIO 6 PAOLINO PORCILE, MARCELA 5 PARAVIS BONOMI, FRANCISCO 4 PEREYRA ZULUAGA FACET, GUILLERMO 0 PORCILE MACHADO, IGNACIO 0 POZZI RUBIO, MARIA GUILLERMINA 4 PUA TORRE, MARTIN 0 PUPPO CORTABARRIA, INES 10 QUINTERO TAVAREZ, YAZMIN BELEN 4 RAMOS PARRA, RODRIGO GABRIEL 0 RAPPA DELAFOND, JUAN BAUTISTA 8 RAVELO PEREZ, FEDERICO LEONARDO 0 REVETRIA MARTÍNEZ, LUCÍA BELÉN 4 RIOS GADOLA, TOMAS NSP RIVERO ALDAO, NATALIA CAMILA 0 RODRIGUEZ ALMEIDA, DANIELA CAROLINA NSP RODRIGUEZ BASTERECHE, KATHERINE ELIZABET NSP RODRIGUEZ BRUNO, FAUSTINO ANDRES 6 RODRIGUEZ GOMEZ, MICAELA 9 RODRIGUEZ RODRIGUEZ, CRISTIAN FACUNDO 0 RODRÍGUEZ VENTURELLI, MAICOL JONATAN 0 ROHR JAUME, SANTIAGO 5 RUBIO VILLASANTE, FEDERICO RAUL 7 SALABERRY PUCURULL, SANTIAGO 6 SANTURIO SILVA, CRISTIAN IGNACIO 5 SCARZELLA TESTA, NATALIA 0 SCHIO PETER, GIANFRANCO NSP SEIJAS GARCIA, MARIA JOSE 6 SERÉ TERRA, MATEO 5 SICILIANO BLANCO, JUAN FRANCO 0 SILVEIRA ZABALLA, GONZALO 6 SIVORI DE LOS SANTOS, BRUNO ISMAEL 0 SOBA BENTANCUR, MATIAS EDUARDO 7 SOBREDO TOSCANO, TOMÁS 5 SOSA BRITOS, ANDRES FABIAN NSP SUANES TELECHEA, JUAN MARTIN 4 TAULLARD SILVA, FEDERICO 8 TERRA DOS SANTOS, FABRIZIO 7 URCHOEGUIA FERNANDEZ, NICOLAS 5 VIDAL MAZZA, EMILIANO EZEQUIEL 0 VILLANUEVA, CANDELA 9 VIQUE LASSERRE, BRUNO MAXIMILIANO 6 ZABALETA GODAY, STEPHANI NSP ZALDUONDO DIGHIERO, MAITE 0 ZANGUINETTI BARATE, ALEXANDRA VICTORIA 7
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sinapsimagazine · 2 years
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PosterArt Vernissage 23 settembre, FrameArsArtes Napoli
Venerdì 23 settembre 2022 alle ore 19,30 presso la galleria FrameArsArtes a Corso Vittorio Emanuele 525 si inaugura la mostra “PosterArt”, a cura di Paola Pozzi, un’esposizione di Manifesti e Poster che coprono il periodo che va dagli anni ’50 fino ai primi anni 2000. In Mostra poster realizzati da Haring, Warhol, Depero, Basquiat, Gruau, Cappiello, Boccassile, Grignani, Christo, Aslan, Freres,…
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riejumoto · 5 years
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persinsala · 7 years
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Sebastiano Filocamo
Mercoledì 20 dicembre 2017 alle ore 21.00 presso il prestigioso Teatro Franco Parenti di Milano debutterà lo spettacolo teatrale Lottatori – Sguardi Sollevano Vento, progetto d’arte sociale ideato e diretto da Sebastiano Filocamo per la Stravaganza ONLUS, Associazione di Volontariato che si occupa di sviluppare e diffondere i valori della solidarietà e dell’integrazione sociale, promuovendo…
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paoloferrario · 8 years
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La Poetica di Antonia Pozzi: fotografie di Paola Cominato
La Poetica di Antonia Pozzi: fotografie di Paola Cominato
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personal-reporter · 4 years
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La Fondazione MAST presenta UNIFORM INTO THE WORK/OUT OF THE WORK, il nuovo progetto espositivo curato da Urs Stahel dedicato alle uniformi da lavoro che, attraverso oltre 600 scatti di grandi fotografi internazionali, mostra le molteplici tipologie di abbigliamento indossate dai lavoratori in contesti storici, sociali e professionali differenti.
Nate per distinguere chi le indossa, le uniformi da un lato mostrano l’appartenenza a una categoria, ad un ordinamento o a un corpo, senza distinzioni di classe e di censo, dall’altro possono evidenziare la separazione dalla collettività di chi le porta. Le parole “uniforme” e “divisa” rivelano, allo stesso tempo, inclusione ed esclusione.
UNIFORM INTO THE WORK/OUT OF THE WORK comprende una mostra collettiva sulle divise da lavoro nelle immagini di 44 fotografi e un’esposizione monografica di Walead Beshty, che raccoglie centinaia di ritratti di addetti ai lavori del mondo dell’arte incontrati dall’artista per i quali l’abbigliamento professionale è segno distintivo, una sorta di tacito codice dell’anti-uniforme.
UNIFORM INTO THE WORK/OUT OF THE WORK
LA DIVISA DA LAVORO NELLE IMMAGINI DI 44 FOTOGRAFI
La mostra collettiva ” La divisa da lavoro nelle immagini di 44 fotografi”, allestita nella PhotoGallery, raccoglie gli scatti di 44 artisti: celebri protagonisti della storia della fotografia tra cui, Manuel Alvarez Bravo, Walker Evans, Arno Fischer, Irving Penn, Herb Ritts, August Sander e fotografi contemporanei come Paola Agosti, Sonja Braas, Song Chao, Clegg & Guttmann, Hans Danuser, Barbara Davatz, Roland Fischer, Andrè Gelpke, Helga Paris, Tobias Kaspar, Herline Koelbl, Paolo Pellegrin, Timm Rautert, Oliver Sieber, Sebastião Salgado, immagini tratte da album di collezionisti sconosciuti e otto contributi video di Marianne Müeller.
In tutto il mondo si distingue ancora oggi tra “colletti blu” e “colletti bianchi”, due espressioni che si sono imposte in molte lingue della società industrializzata. Ispirandosi all’abbigliamento da lavoro, si opera una distinzione tra diverse forme e categorie professionali e poi sociali: da un lato la casacca o la tuta blu degli operai delle fabbriche, dall’altro il colletto bianco quale simbolo del completo giacca e pantaloni, camicia bianca e cravatta di coloro che svolgono funzioni amministrative e direttive.
La mostra è un viaggio tra le uniformi, che sollecita una riflessione sull’essere e sull’apparire: le casacche da lavoro fotografate da Graciela Iturbide, i grembiuli protagonisti dei “piccoli mestieri” – come li chiama Irving Penn – del pescivendolo e dei macellai, le tute degli scaricatori di carbone nel porto de L’Avana ritratti da Walker Evans, gli abiti dei contadini negli scatti a colori di Albert Tübke, le tute da lavoro delle operaie nelle officine di montaggio della Fiat, a Torino, nelle fotografie di Paola Agosti.
Nelle immagini di Barbara Davatz gli abiti da lavoro dei collaboratori di una piccola fabbrica svizzera si confrontano con le uniformi degli apprendisti del più grande rivenditore di generi alimentari “Migros” della Svizzera fotografati da Marianne Müller, i colletti bianchi di Florian Van Roekel fanno da contrappunto alle tute nere dei minatori nelle foto del cinese Song Chao e alle lavoratrici di una fabbrica di abbigliamento immortalate da Helga Paris.
L’abbigliamento da lavoro comprende anche gli indumenti protettivi, che sono al centro delle immagini sia del messicano Manuel Álvarez Bravo, sia di Hitoshi Tsukiji che si sofferma sui guanti di sicurezza della Toshiba, sia di Sonja Braas, di Hans Danuser e Doug Menuez che si concentrano sulle tute.
L’abito non rispecchia solo la diversa occupazione, né obbedisce esclusivamente alla funzionalità del lavoro, ma indica anche una distinzione di classe e di status come mostra il grande Ritratto di gruppo dei dirigenti di una multinazionale di Clegg & Guttmann dove la luce illumina solo i volti, le mani e i triangoli sfolgoranti formati dai risvolti, dalle camicie bianche e dalle cravatte.
Nei nove ritratti di August Sander, considerato uno dei più famosi ritrattisti del XX secolo, emerge la simbiosi tra persona, professione e ruolo sociale più che l’essenza dei singoli individui. L’attenzione del fotografo è infatti sulla funzione sociale, piuttosto che estetica della fotografia, con l’intento di costruire un’immagine fedele della propria epoca.
L’esposizione ci guida dall’abbigliamento da lavoro all’uniforme con i sette imponenti ritratti del soldato “Olivier” di Rineke Dijkstra, le uniformi civili delle serie di Timm Rautert, abiti del monaco e della suora fotografati da Roland Fischer fino ad arrivare ai ritratti di Angela Merkel nelle nove fotografie di Herlinde Koelbl, la celebre artista tedesca che ha dedicato un progetto pluriennale, “Traces of Power” alla raffigurazione anno per anno di alcuni dei maggiori leader politici tedeschi, a partire dal 1989, l’anno della caduta del Muro di Berlino.
Sebastião Salgado immortala il riposo di un operaio della Safety Boss Company, in Kuwait, impegnato nelle operazioni di spegnimento dei pozzi petroliferi dati alle fiamme dagli iracheni nel 1991 durante la Guerra del Golfo.
Le opere di Olivier Sieber, Andreas Gelpke, Andri Pol, Paolo Pellegrin, Herb Ritts e Weronika Gesicka descrivono la progressiva trasformazione dell’abbigliamento da lavoro e dell’uniforme in stile e moda assieme alla serie “Beauty lies within” di Barbara Davatz che fotografa alcuni commessi di H&M fuori dal contesto lavorativo. Le fotografie dei ricami di Tobias Kaspar, tratti dagli archivi di un produttore tessile svizzero, chiudono idealmente la mostra.
Su grandi monitor otto addetti alla sicurezza in uniforme di servizio, protagonisti di altrettanti video di Marianne Müller, “vigilano” sui visitatori.
WALEAD BESHTY “RITRATTI INDUSTRIALI”
La mostra monografica del fotografo americano WALEAD BESHTY “RITRATTI INDUSTRIALI”, allestita nella Gallery/Foyer, raccoglie 364 ritratti, suddivisi in sette gruppi di 52 fotografie ciascuno: artisti, collezionisti, curatori, galleristi, tecnici, altri professionisti, direttori e operatori di istituzioni museali.
Sono fotografie di persone con cui l’artista è entrato in contatto nel suo ambiente di lavoro, mentre realizzava la sua arte o preparava le mostre. Nel corso degli ultimi dodici anni Walead Beshty ha fotografato circa 1400 persone con una macchina di piccolo formato e pellicola analogica di 36 mm, per lo più in bianco e nero. Dal totale degli scatti
effettuati il fotografo ha scelto un ritratto per ogni singolo soggetto, per la mostra al MAST ne sono stati selezionati 364. L’obiettivo di Walead Behsty, ispirandosi al lavoro di inizi del ‘900 del ritrattista August Sander, non è quello di esprimere l’aspetto, il carattere o la natura della persona fotografata – scopi che il ritratto in studio ha perseguito fin dagli albori della fotografia – ma è quello di rappresentare le persone nel loro ambiente di lavoro (che è anche il suo), la loro funzione e il ruolo professionale che svolgono in seno al mondo e al mercato dell’arte. É da qui che deriva il titolo della sua opera “Industrial Portraits”.
“Da un lato in questo titolo possiamo riconoscere il riflesso di una tecnica per certi aspetti standardizzata, dall’altro possiamo dire che i ritratti in mostra e la serie nel suo insieme (1400-1500 elementi in continuo aumento) costituiscono a loro volta una sorta di “ritratto” di una specifica realtà industriale, cioè l’industria dell’arte nel suo complesso. In questo senso, gli “Industrial Portraits” rendono visibili e mettono in evidenza gli attori che si muovono in questo settore che si ritiene tendenzialmente libero da strutture gerarchiche”, spiega il curatore della mostra Urs Stahel.
I 364 ritratti di Beshty evidenziano la riluttanza dei protagonisti per l’uniformità dell’abbigliamento professionale. Non bisogna apparire come l’altro, uniformati, omologati. Con il rischio però che questa definizione in negativo si riveli nuovamente, per tutti gli attori che operano in quell’ambiente, un atteggiamento uniformato e standardizzato.
Nonostante lo sforzo con cui ogni singolo individuo ritratto mira a mostrare una presenza e un’immagine unica, personale e originale, i protagonisti pare rimangano dipendenti dal contesto, prigionieri del loro atteggiamento individualistico.
Apertura al pubblico: sabato 25 gennaio ore 10.00
Ingresso gratuito
Orari di apertura
Martedì – Domenica 10.00 – 19.00
In occasione di Arte Fiera:
sabato 25 gennaio > 10.00 – 24.00* domenica 26 gennaio > 10.00 – 20.00
MAST.
via Speranza 42, Bologna 25 gennaio – 3 maggio 2020 http://www.mast.org
Ufficio Stampa:
[email protected] – T. 051 6474406 Lucia Crespi – [email protected] – T. 02 89415532
*MAST partecipa alla Art City White Night
UNIFORM INTO THE WORK/OUT OF THE WORK La Fondazione MAST presenta UNIFORM INTO THE WORK/OUT OF THE WORK, il nuovo progetto espositivo curato da Urs Stahel dedicato alle uniformi da lavoro che, attraverso oltre 600 scatti di grandi fotografi internazionali, mostra le molteplici tipologie di abbigliamento indossate dai lavoratori in contesti storici, sociali e professionali differenti.
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grandespymes · 4 years
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Pensamiento sistémico en la empresa: coaching sistemico y constelaciones organizacionales
por Paola Pozzi
Un sistema es un conjunto cualquiera de elementos que interactúan de manera interdependientes y tienden a un estado de equilibrio.  El pensamiento sistémico se centra, no tanto en los elementos singulares sino en la relación entre ellos (interdependencia) según la cual toda variación de un elemento implica variaciones en los demás elementos del sistema conectado a él.
¿Cómo…
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tmnotizie · 5 years
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CAGLI – “Questo luogo per me è importantissimo. Sono molto legato a Cagli perché mi ha permesso di riempire tanti cassetti di ricordi e di emozioni che metto nel mio lavoro. Rappresenta il tempo in cui ho potuto pensare e vedere con calma, grazie anche alle persone che ho avuto intorno, che mi hanno insegnato il dialogo. Oggi siamo incollati ai social, che anch’io uso tanto, ma ciò che voi giovani dovete costruire sono i contenuti. Quello che mi ha sorpreso di tutti i grandi con cui ho lavorato, dalle star del cinema alle top model, è la forte dedizione al lavoro, la determinazione ed il lavoro fatto su se stessi. Dovete avere un desiderio forte di continuare a cercare, guardando innanzitutto dentro di voi, prima che fuori. Il successo lo determinate voi, non il mondo esterno”.
E’ l’esortazione di Simone Guidarelli, uno dei più importanti stylist e fashion editor italiani (ha realizzato numerosissime copertine per Vanity Fair, Glamour e Harper’s Bazar ed è stato consulente all’immagine di modelle e attrici tra cui Nicole Kidman, Eva Erzigova, Monica Bellucci, Lindsay Lohan) ai 271 diplomati con 100/100 del territorio provinciale (di cui 78 con lode) presenti al Teatro comunale di Cagli per l’evento “La sfilata dei 100”, promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con il Comune di Cagli, l’istituzione Teatro Comunale di Cagli diretta da Sandro Pascucci, l’Ufficio scolastico provinciale, l’Istituto tecnico “Bramante – Genga” di Pesaro e la Pro loco di Cagli.
Intervistato dal giornalista del Tg3 Massimo Veneziani, l’ospite d’onore della serata, “cagliese doc” come lo ha definito il sindaco Alberto Alessandri nel suo saluto, ha raccontato vari aneddoti della sua attività, che da oltre 20 anni si svolge a Milano e che lo vede spesso in giro per il mondo. “Mi sento forte dentro – ha poi aggiunto – di questa mia origine cagliese, è come una ciambella in mezzo all’oceano, quanto torno i miei amici e la mia famiglia sono qua”.
L’importanza del viaggiare e fare esperienze, ma anche delle radici è stata sottolineata dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini. “E’ giusto che facciate conoscenza del mondo – ha detto ai giovani – ma è importante che torniate con la vostra ricchezza per costruire il vostro futuro qui da noi”.
La serata, condotta da Patrizia Paoloni dell’Ufficio Pubblica istruzione della Provincia insieme agli studenti del corso “Gestione eventi pubblici e privati” dell’Itet “Bramante – Genga” (coordinati dalla dirigente scolastica Anna Gennari e dai docenti Roberto Paolucci e Alessandro Piergiovanni), ha visto anche gli interventi della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Marcella Tinazzi (che ha espresso gratitudine agli studenti eccellenti evidenziando come il loro successo rappresenti una conferma della capacità degli insegnanti e di tutto il personale scolastico di fare una buona scuola) e del consigliere regionale Gino Traversini (che ha evidenziato una serie di opportunità offerte dalla Regione Marche sui versanti dell’alta formazione, borse di ricerca, accompagnamento al lavoro, corsi all’estero, indicate anche nel sito istituzionale).
Nel corso dell’evento (suddiviso in due distinti appuntamenti in considerazione della location e dell’elevato numero di partecipanti e accompagnatori), si è esibito lo studente Gianmarco Primavera con la canzone “La vita ti dà” di cui è autore, vincitrice di un premio assegnato dall’Università di Camerino, così come un altro momento musicale molto apprezzato è stato quello che ha visto esibirsi al pianoforte e sax Donato Suriano e Graziano Pennacchini, rispettivamente docente ed ex docente del “Bramante – Genga”. Ogni appuntamento è stato aperto da un video realizzato dagli studenti del “Bramante – Genga” con il coordinamento dell’insegnante Lorena Farinelli, mentre al termine dei due eventi è stato allestito un rinfresco dalla Pro loco di Cagli.
QUESTI I NOMI DEI 271 DIPLOMATI CON 100/100 di cui 78 con lode:
IIS A. “CECCHI” DI PESARO: Enrico Borra, Diego Cardellini, Giorgio Foschi, Marco Ticchi, Eleonora Baggiarini (con lode), Riccardo Panfilo (con lode), Alice Betti, Thomas Giannetta, Caterina Marzi, Nicola Paolinelli, Mattia Berluti, Marco Tonelli, Cecilia Borgogelli, Martina Sartini, Andrea Abbati.
IIS “DONATI” DI FOSSOMBRONE: Jessica Elia, Roberta Gargiulo, Zineb Outaibi, Noemi Andreoli, Asia Malipiero (con lode), Rebecca Ripalti (con lode), Arianna Sabbatucci, Sara Tenaglia, Hind El Holoui, Tommaso Paoloni (con lode), Linda Rondina (con lode), Maddalena Vedovi, Martina Farsetti, Ouxiang Jiang, Giuditta Rondinini.
IIS “MENGARONI” DI PESARO: Giorgia Aiudi, Veronica Scaini, Chiara Magro, Sofia Marini, Alyssa Ceccolini, Alice Garlati, Marco Sperindio, Jlayng Zhou, Gaia Fabbretti (con lode).
IIS “RAFFAELLO” DI URBINO: Giulia Carpineti, Greta Comedini (con lode), Beatrice Dellonte, Danilo Di Berardino (con lode), Anita Miale, Ada Antonioni, Clizia Mochi, Ilaria Ugoccioni (con lode), Ilaria Federici, Aurora Sani, Gaia Fabbri, Francesca Pia Iannone (con lode), Alessandra Matteucci, Maddalena Bigini (con lode), Laura Cappuccini (con lode), Valentina Casicci, Maria Vittoria Mari, Martina Mazzanti, Valeria Marchionni, Sofia Piccari, Alice Dini, Jennifer Diotalevi (con lode), Matteo Palma (con lode).
IIS “S.MARTA – BRANCA” DI PESARO: Marco Rossi, Massimo Tombari, Davide Mancini, Gloria Tittarelli, Iliria Urru, Concetta Potolicchio (con lode), Asia Maiello.
IO “DELLA ROVERE” DI URBANIA: Denis Angeli (con lode), Giada Pierucci (con lode), Alex Ragnucci, Michela Lani.
IO “MONTEFELTRO” DI SASSOCORVARO: Leonardo Muccioli, Matteo Marco Montanari, Jody Ravaioni, Andrea Segantini.
IPSIA “BENELLI” DI PESARO: Alberto Conti, Caterina Giunti, Alice Battisti (con lode), Samuele Giubilei (con lode), Andrea Scognamiglio, Daniela Arnone, Matteo Barbari, Giorgia Carloni.
ITET “BRAMANTE GENGA” DI PESARO: Dario Ciacci (con lode), Andrea Conti, Dmitrii Doroftei, Zaccaria Pettinelli, Federico Lunadei, Riccardo Tamburini, Alessandro Marcolini, Federico Ugolini, Sofia Pieri, Federico Sutera (con lode), Federico Tognacci, Sofia Galeazzi (con lode), Michele Marchionni, Irene Panici (con lode).
ITIS “MATTEI” DI URBINO: Lorenzo Rulli, Lorenzo Belfiore, Giulia Mencarelli, Andrea Mezzolani, Nicolò Papale, Camilla Penserini, Andrea Pierini, Antonio Emanuele Pepe, Gioele Pascucci, Anna Bresciani (con lode), Giada Giardini (con lode), Giacomo Sbrega (con lode), Lorenzo Vitalini (con lode), Matteo Alessandrini (con lode).
LICEO “STORONI” LA NUOVA SCUOLA” DI PESARO: Emma Giunta (con lode), Francesca Mattioli (con lode).
LICEO “MAMIANI” DI PESARO: Rebecca Fonti, Isabella Gori, Gloria Mazzolini, Alessio Moretti (con lode), Pietro Sanchioni (con lode), Jacopo Scavolini, Diego Vennarini, Giovanni Zagaria, Brian Bartolucci, Rachele Bonometto (con lode), Alice De Simone (con lode), Emma Urbinati, Pietro Carlotti (con lode), Filippo Ferri (con lode), Francesca Filippini, Virginia Tonelli (con lode), Sharon Cortese, Beatrice Faragona (con lode), Armanda Mehmeti, Raffaella Purcaro, Elisa Andreatini, Elena Arcangeli, Pamela Palillo, Elisa Vagnini (con lode), Mattia Damiani, Damiana Dradi, Giulia Ridolfi, Virginia Donati, Virginia Piastra, Anna Polidori, Laura Camilloni, Chiara D’Angelo, Luca Leonardi, Rita Sosta, Lucia Sperandio, Enrico Brunori (con lode), Laura Fuligno, Eleonora Piermaria, Martina Aiudi, Nikol Oleynykova, Alessia Talamelli, Nicole Santacà, Giulia Betti (con lode), Giulia Buscaglia, Sofia Errede (con lode), Christian Santangeli (con lode); Elena De Luca, Sara Gambini (con lode), Mauro Augusto Mondo, Veronica Olivieri, Maruia Luisa Prioli (con lode), Sara Curatolo (con lode).
LICEO “LAURANA BALDI” DI URBINO: Virginia Bastianelli, Benedetta Cecconi, Elena De Angeli (con lode), Maddalena Belelli (con lode), Giorgia Micci, Filippo Alessandroni (con lode), Riccardo Mainardi (con lode), Leonardo Sollazzo, Anna Carbonari, Matilde Dondi (con lode), Federico Sirocchi (con lode), Paolo Angelini, Tommaso Capomagi, Nicholas Pieretti (con lode), Giulio Traversa.
LICEO “MARCONI” DI PESARO: Danila Saltarelli (con lode), Giulia Lazzari, Giulia Saccomandi, Carlo Centis, Tommaso Costantini, Riccardo Cucchiarini, Valentina Moretti (con lode); Arianna Presepi (con lode), Mihai Daniele Hlatcu (con lode), Francesco Imperiale, Davide Marchesi, Gianmarco Miele, Beatrice Foglietta (con lode), Alessandro Mancini (con lode), Giovanni Mariani, Matteo Piunti, Federico Umbri, Giovanni Bartolucci, Ilenia Carboni (con lode), Giacomo cecchini, Agnese Galeazzi (con lode), Anita Gardi (con lode), Paola Grieco, Elia Malaventura.
LICEO “NOLFI APOLLONI” DI FANO: Chiara Fiorelli, Ivan Facenda, Aurora Pozzi, Emilia Verdini, Anna Lisa Zampa (con lode), Martina Broccoli (con lode), Rebecca Lanci (con lode), Veronica Orciari, Lara Sartini, Vittoria Tanfani, Alessia Mei, Sofia Gentili, Cristina Cicetti (con lode), Maud Natalucci (con lode), Tommaso Spadoni, Gian Marco Colombo, Laura Ester Marini, Ginevra Renga, Michela Sabbatucci, Rebecca Tonelli (con lode).
LICEO “SCUOLA DEL LIBRO” DI URBINO: Maya Bernacchia, Angelica Elise Vanni, Caterina Barcelli, Ettore Lombardi, Lilia Mauroner, Gabriel Paja, Jennifer Conti, Lorenza Longhi (con lode), Nicole Tempini, Alessio Dimo, Selene Colonna, Rachele Marini, Chiara Paci, Leonardo Pipicella, Sara Balassone, Matteo Cecconi, Sofia Zenobi (con lode).
LICEO “TORELLI” DI FANO – PERGOLA: Raja Abdoussi, Arturo Cesari, Lorenzo Gramolini (con lode), Tommaso Rondini, Margherita Cercolani, Costanza Piroddi, Chiara Frati (con lode), Sofia Bartocci, Samuele Ceccarelli, Giovanni Orazi, Marco Conenna (con lode), Eleonora Mucchietto (con lode), Elia Buoncompagni, Paolo Giombi (con lode), Francesco Ansuini.
POLO 3 DI FANO – Giulia Alessandroni (con lode), Giulio Zandri (con lode), Chiara Andreoletti, Veronica Vegliò, Alessia Cerreti, Francesca Di Renzo, Alessandro Rovinelli, Anna Massanelli, Alberto Nicolini, Luca Tergolina Gislanzon, Ioan Suldac, Laura Rosati, Gabriel Cerisoli.
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sergioleonardi67 · 6 years
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Nicosia, sabato 27 ottobre chiuse le scuole di ogni ordine e grado
Nicosia, sabato 27 ottobre chiuse le scuole di ogni ordine e grado
Il 27 e 28 ottobre si svolgerà a Nicosia il Gran Premio Città di Nicosia di karting. Per lo svolgimento di questa manifestazione saranno chiuse al traffico alcune strade urbane interessate dal circuito: piazza San Francesco di Paola, via Matteotti, via S. Elia, zona Pozzi Fiera.
La chiusura di queste strade durante i giorni dello svolgimento dell’evento sportivo comporterà dei problemi per…
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deportes-unc-blog · 6 years
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Se corrió la Maratón del Centenario de la Reforma Universitaria
El sábado pasado los atletas desafiaron al mal tiempo y corrieron la Maratón que se realizó en la pista de atletismo de la Universidad Nacional de Córdoba en la modalidad participativa 3k y competitiva 6 y 10k que organizaron conjuntamente la Secretaria de Asuntos Estudiantiles, la Dirección de Deportes de la UNC y la obra social Universitaria (DASPU).
El Secretario de Asuntos Estudiantiles de la UNC Ing. Ar. Leandro Carbelo dio la bienvenida a los participantes destacando la importancia de generar acciones concretas que ayudan a desarrollar y mejorar la calidad de vida de todos.
En los 10k mujeres ganó Silvana Marchisio y en varones Julio Castro, mientras que en los 6k mujeres se impuso Paola Silvera y en varones Bernardo Maldonado, en la modalidad participativa en los 3k mujeres ganó Sofia Pereyra y en varones Rodrigo Pozzi.
Luego de la carrera el Secretario de Asuntos Estudiantiles de la UNC Ing. Agr. Leandro Carbelo, el Coordinador de Deportes, Recreación y Vida Sana de la UNC Sr. Gustavo Rolón, el Vice Director de Deportes de la UNC Prof. Juan Carlos Quaranta, el Ing. Luis Ambrosini y el Presidente de la Federación Universitaria de Córdoba Samir Mohuanna entregaron los premios a los ganadores de cada prueba y las remeras y bicicletas a quienes resultaron favorecidos en los sorteos.
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