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#Piu Forte Ragazzi
valerio · 10 months
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"Dietro un portone qualsiasi, in una delle tante vie che portano da Salvator Rosa al centro storico, Salita Pontecorvo, si cela una realtà inaspettata, che supera l'immaginario. Varcata la soglia di quel portone e percorso un primo cortile, si avverte forte la sensazione di essere in un luogo intriso di storia, protagonista e spettatore di tante vicende umane. Una cella, una scala, un corridoio e ci si ritrova davanti ad uno spazio grande, quasi quanto un campo di calcio, sul quale si affaccia un lunghissimo porticato e un immenso edificio. E' l'ex convento delle Cappuccinelle, poi carcere minorile Filangieri, oggi Scignizzo Liberato.
Una storia lunga che parte dal 1585, quando Suor Diana di San Francesco, al secolo Eleonora Scarpato, moglie del notaio Luca Giglio, guarita da una grave malattia per intercessione di San Francesco d’Assisi, fece, per grazia ricevuta, voto di castità. Insieme al marito, iniziò ad accogliere nella sua casa le ragazze madri e quelle più sfortunate della città.Una volta rimasta vedova, Eleonora prese i voti regolari e fondò una chiesa e un monastero de­dicato a San Francesco dove, da Suor Diana, condusse la sua vita monacale. Si dice che la rminaccia di portarli dalle cappucinnelle, suore francescane a cui venne affidata la gestione del convento, note per il rigore e la severità dei metodi educativi, funzionasse da deterrente per riportare alla disciplina i fanciulli più disobbedienti e riottosi alle regole.
Divenuto insufficiente per il gran numero delle ospiti, il convento subì progressivi lavori di ampliamento. Nel 700 furono annessi tre edifici dai quali vennero ricavati gli ambienti interni, i giardini, il chiostro e due belvedere.
Nel 1809 il monastero fu soppresso per ordine di Gioacchino Murat e trasformato in riformatorio minorile, intitolato a Gaetano Filangieri, insigne giurista e filosofo napoletano.
Durante il fascismo divenne “istituto di osservazione minorile”e negli anni successivi casa di rieducazione.
il 23 marzo del 1982 il grande Eduardo de Filippo, all'epoca senatore a vita, in una interpellanza al Senato, chiese che fosse assegnato al Filangieri "uno spazio in una località ridente su cui costruire un villaggio con abitazioni e botteghe dove i giovani, già avviati a mestieri e all’artigianato antico, possono abitare e lavorare, assaggiando il sapore del frutto della loro sacrosanta fatica, recuperando la speranza e la fiducia di una vita nuova che restituisca loro quella dignità cui hanno diritto.”
Un legame speciale univa il Maestro ai ragazzi del Filangieri, i figli più "dannati" di Napoli. Ad essi Eduardo fece visita più volte, tenendo lezioni di recitazione e di drammaturgia, destinando alla struttura anche parte degli incassi di alcune sue rappresentazioni teatrali.
Dismesso definitivamente nel 1999, l'ex Filangieri è stato abbandonato per molti anni fino a quando, il 29 settembre del 2015, a rievocare le quattro giornate di Napoli, è diventato lo "Scugnizzo Liberato". Un laboratorio di mutuo soccorso dedito all'organizzazione di attività ricreative, culturali e sociali, nonché al recupero e alla manutenzione degli spazi della struttura, divenuta un bene comune ad uso civico e collettivo.Vi si svolgono concerti, spettacoli, presentazioni di libri, corsi di formazione e molteplici attività a favore dei piu deboli, la mensa sociale e il guardaroba solidale, organizzate dall'associazione Nessuno Escluso.
Nell'ambito delle risorse del Piano Sviluppo e Coesione del Ministero della Cultura lo scorso luglio è stato emanato un bando di gara per la progettazione e i lavori di restauro del complesso, ai fini della creazione di un centro di alta formazione delle arti e dell’artigianato, con realizzazione di una struttura ricettiva da destinare a giovani artisti.
Una grande opportunità per Napoli, quella di valorizzare un luogo straordinario che è stato palcoscenico di un ampio ventaglio di sentimenti umani, la gratitudine, la disperazione, il riscatto."
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Giulia Cecchettin, il papà: "L'amore vero non umilia, non picchia, non uccide"
  “Dolore atroce ma dobbiamo ripartire” – “Il dolore è tanto, inimmaginabile, atroce. Una parte di me che se ne va. Aveva solo 22 anni… una vita davanti spezzata, senza un motivo logico. Posso capire una malattia, un incidente, ma questo è il modo piu’ inconcepibile. Non te ne fai una ragione. Ma devo essere forte, per gli altri ragazzi, Elena e Davide. Devono, dobbiamo ripartire. Erano tre…
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olvaheiner · 4 years
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... All the Way Boys ! (1972)
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potere-mentale · 7 years
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Strategia significa fare scelte, compromessi. Significa scegliere deliberatamente di essere diversi.
-Michael Porter
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igixshadowmaster94 · 2 years
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Ciao Mamma,
In questo periodo ti penso sempre più spesso.. Mi manchi tanto..
Eri l'unica persona che riusciva vedere attraverso di me, e questo mi manca tantissimo. Eri la persona piu forte che io abbia mai conosciuto.. nonostante gli anni di difficoltà , le avversità della vita , una famiglia difficile.. Ti vedevo sempre sorridere , scherzare e ridere, come se ogni ostacolo fosse un gioco da ragazzi.. So quanto hai sofferto , e probabilmente solo adesso mi rendo conto di quanto peso ti portavi addosso. Il tuo modo di aiutare la gente , la voglia di farlo, la tua gentilezza e bontà immensa mi hanno segnato per sempre. Un po' ho cercato di fare mie queste abilità , ad impararle e usarle nella mia di vita... In questo periodo della mia vita, vorrei avere la tua forza. Nonostante faccio di tutto per andare avanti , combattere le paure e la tristezza.. mi sento a volte cosi fragile e insignificante in questo mondo... Mi manchi tanto e vorrei che tu potessi come sempre dare consigli , e appoggiare mie iniziazioni come hai sempre fatto..
Mi hai dato questa strana lezione andando via.. Non bisogna mai perdere tempo.. Bisogna sempre mostrare quello che provi alle persone che ami.. La vita è troppo imprevedibile e noi troppo stupidi per capirlo ..
Vorrei che fossi qui , per abbracciarti forte .. Ti voglio bene mamma..
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xtrajnkmel · 4 years
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scogito · 3 years
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Più volte ho scritto in quest’angolo di rete pensando allo schifo che stanno vivendo i più giovani; e l’ho fatto anche prima che emergesse questa muffa. 
In realtà non mi rivolgo mai ai ragazzi, ma a quelle sagome che si trovano come genitori, guide o educatori. Quei pupazzetti che hanno il compito di farli crescere, ma in verità si occupano soltanto di ammaestrarli.
Leoni in gabbia.
Ormai è sempre più chiaro che si stanno seminando mine e che  prima o poi qualcuno metterà il piede sopra una di esse, innescando una deflagrazione di incalcolabile effetto. Talmente forte che nessuno avrà più modo di mettere barriere, poiché non avrà altro scopo che se stessa.
Allora li chiamerete egoisti e saprete quale senso hanno avuto le vostre “cautele”.
State costringendo i vostri figli a percorrere la follia, soltanto perché mettete al primo posto la pagella rispetto alla salute emotiva, mentale e fisica.
Vi tate preoccupando di farli studiare in certe condizioni, quando la scuola sta insegnando loro solo ed esclusivamente la TOTALE SOTTOMISSIONE ALL’INGIUSTIZIA.
Dite di essere “preoccupati” e CONTINUATE a metterli in catene.
Vi sentite in colpa e scrivete messaggini vittimistici sui social (a riprova della VOSTRA SOTTOMISSIONE).
Siete completamente fuori di testa.
Mentre dite che volete dar loro un futuro vi impegnate a murarli vivi (perché voi per primi considerate GIUSTO ESSERE MORTI).
Questa è solo l’ennesima manifestazione di una società cresciuta con l’obbedienza nei confronti dell’assurdo. Che razionalizza l’incomprensibile. Rispetta regole di povertà psicologica. E che sarà sempre devota al proprio padrone.
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Sei incredibile sai? Ti credi il piu forte del mondo però poi non ti piaci mai; non ti perdoni mai gli sbagli, ti guardi con uno sguardo severo, come se per te stesso tu non fossi mai abbastanza. Sei leale , cinico, bipolare, hai quell'ironia cattiva che taglia le persone in due, il cuore certe volte sembra che lo hai perso. Ti fai odiare, se vuoi ci riesci, è un gioco da ragazzi per te, ma sai anche farti amare da morire, sai farti consumare perché tu dai l'anima e pretendi altrettanto. Ti piace la schiettezza, la sincerità, e ti piacciono le persone che dicono le cose in faccia e ti difendono alle spalle. Sei fatto per stare con i più coraggiosi, non sei fatto per chiunque. Sei per quelli che non hanno paura della veritá a costo di farsi male, quelli che davanti ad uno come te invece di scappare ti aiutano sapendo cosa hai subito impedendoti di affogare.
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princymami-89 · 4 years
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6:26 pm // 28.12.20
non so da dove posso incominciare.
Partiamo dal presupposto che non so brava a parole diciamo che so un libro da interpretare e credo che non tutti riescono a capirmi.. 😆
Quest anno se ne sta andando anche se e' stato un anno di merda ma io personalmente non la potro mai dimeticare perche' pultroppo mi so capitate 2 cose che so rimasta cosi: 😮😔 che non lo auguro a nessuno di viverle..
1-e di sapere che una delle che dico l'unica persona importante della mia vita e malata 😣 e credetemi ti senti impotente perche' la vorresti aiutare ma non puoi . puoi starle solo vicino. ma non avendo quel rapporto bellissimo che ci puoi parlare di tutto ti viene tutto naturale invece io ho un rapporto diverso nei suoi confronti cioe'si parliamo ma lei non sa nulla della mia vita o almeno una gran parte.. forse negli ultimi anni perche' forse l'eta' si sta invecchiando siamo legati ma sempre con quella cosa che sai che puoi raccontare fino li poi andando oltre no perche' sai che ti giudica.diciamo che so cresciuta con il dito puntato cioe' sempre giudicata sopratutto dai miei cari.ma mai supportata e forse anche per questo so cresciuta insicura di me che ogni cosa che faccio ho paura di essere giudicata ma sto imparando (credo) a fregarmene.
tornando a noi ho paura perche' e' la prima volta che mi trovo in questa situazione ma tutti mi dicono "SEI FORTE" forse lo sono ma non me ne accorgo 🤷 ma so che ho tanta paura ma mi auguro che andra' tutto bene anche se so una "PESSIMISTA" nella vita 😅 ma vorrei imparare a essere "OTTIMISTA" come si fa?? lo sapete? se lo sapete mi date un consiglio. Grazie 😊
Invece la 2 cosa e che ho avuto il corona virus nel mese di ottobre non e gravissimo da essere intubata lieve diciamo cosi ma credetemi non e' stata una passeggiata tutti a dire che non esiste ecc e perche' non ci siete passati. ma fidate e una malattia bruttissima infatti che ho trasmesso anche alla persona importante che in piu' ha la malattia ma per fortuna che lei era positiva ma asintomatica ma credetemi mi so sentita in colpa . quindi cosa mi ha insegnato sto 2020 di avere piu' cura di me stessa e che la vita e' importantissima infatti so rinata di nuovo io l'ho presa come una seconda vita che dio mi ha dato .Quindi ragazzi imparate a volervi bene anzi dopo questa esperienza che mi e' capitata sto cercando di vedere il lato positivo della vita e pensare che andra' tutto bene e sto cercando di volermi bene ma per ora piano piano mi sto volendo bene diciamo cosi
ok ora smetto e non vi rompo hahaha se volete leggere mi fa piacere anche se non so bravissima con le parole hahaha scusatemi!! ahaha...
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Quel mal di testa che tormentava la tormentava la ragazza, continuava, ad ogni pensiero che faceva. Lei è ciò che in inglese si dice “overthinker” cioè una di quelle persone che pensa, rimugina finche non trova, forse, una soluzione e, mentre cerca di farlo l’ansia la divora, cosi la sua testa le scoppia. Questa ragazza, durante e dopo la scuola ha fatto un percorso da una terapista, una psicologa ed è li che ha appreso che chiedere aiuto è importante, è lì che ha appreso che anche lei vale qualcosa e adesso lo sa, adesso parla con le persone a cui tiene, chiede loro aiuto, adesso quesa ragazza sta cercamdo di spiccare il volo perchè, come dice una canzone che ascolta sempre, “this wing are mad to fly. Le sue ali sono finalmente sbocciate, questa ragazza non ha piu paura dei giudizi tanto che ha detto ai suoi parenti di essere bisessuale con la tendenza alle ragazze, l’unica paura che aveva in quel momento era quellla di non. Esssere accettat quindi ha dìfatto mille progetti per dirlo ma è successo tutto nel modo più naturale possibile, tutti l’hanno accettata e lei non ha avuto problemi, almeno non in questo. E con se stessa? Beh, lo aveva aveva capito all’età di tredici anni quando reputava fortunato il ragazzo che, all’epoca, stava con Demi Lovato, quando guardava le ragazze più attentamente, pero si era innamorata di due ragazzi, entrambi l’hanno rifiutata e questo le ha fatto chiudere le porte nei confronti dell’amore.
Eravamo alle superiori quando è successo questo, nel frattempo la ragazza conosce una serie. Ti di nome Riverdale ed è grazie a Madeleine Petsch che comprende a pieno la sua biseesualità, di questo la ragazza non si fa problemi avendo sempre visto persone dello stesso sesso intorno a lei, piu grazie alla tv che ad altro, lei si accetta.La ragazza aveva conosciuto una persona, da cui era attrattta, lo ha scoperto col tempo questo, ma lei provava solo amicizia nei suoi confronti, le due adesso sono amiche anche se, dopo un litigio pesante il loro rapporto è cambiato, anche un ragazzo è entrato nella sua vita, con lui ha un rapporto un po’ complicato perché è un po’ disinteressato, però gli vuole un gran bene.Negli ultimi due anni la ragazza ha conosciuti due ragazzi, che sono migliori amici tra loro, sono diventati a sua volta i suoi migliori amici, ma sono distati, abitano in Sicilia mentre la ragazza abita in Molise, nonostante questo, però, sono più vicini di quanto si possa credere, si cercano, si confidano tutto, scherzavano ed è un rapporto bellissimo quello che c’è tra loro. Una di queste persone è una ragazza che ha fatto conoscere, grazie a Twitter,i giochi di ruolo a questa ragazza molisana ed è grazie a quelli che è successo il casino.Nulla di preoccupante, è un casino stupendo, l’amore. È successo che la ragazza vuole Ruolare, ovvero dar vita al personaggio di Demi Lovato, lo ha fatto ed ha conosciuto altri personaggi, tra cui quello di colei che è diventata la ragazza del suo personaggio, le due, una volta assieme, si sono fatte chiamare le Nemi, Nora e Demi. Erano una bellissima coppia.
La persona che è dietro a Nora ha deciso di scrivere a quella che era dietro a Demi e le due ragazze si sono trovate benissimo anche nella realtà, una bellissima amicizia è nata anche se ad 800 km di distanza, da volta da nord a sud. Le due capiscono di amarsi. Provano a stare insieme e ci riescono nonostante Nora, chiamiamola cosi, ha un carattere poco espansivo, fa fatica a esprimere i suoi sentimenti e non è mai stata amata come merita, Demi (la ragazza molisana) che finalmente si sene amata le da tutta se strssa, è felice e si accorge che l’amore le da una spinta enorme, vuole volare via dalla sua città in cui si sente chiusa e andare nella città dei sui sogni con Nora, le due progettano di vivere insieme in quella città. Solo che la mente di Demi corre troppo, la ragazza ha sempre sognato dei figli, lo dice a Nora e lei si spaventa, tutto si risolve per il meglio. Un giorno Nora chiede una pausa alla sua amata, a lei crolla il mondo addosso, per due giorni piange, poi la ragazza trona da lei. La ama.O forse no, perche, dopo un mese è Demi a chiederle una pausa, la ragazza non riesce piu ad esprimere ciò che prova per lei e Demi si sente un po’ messa da parte, ha paura di perderla e forse proprio quella paura fa si che il rapporto si chiuda, ma non del tutto. Le due restano amiche perche Demi che nel frattempo aha scoperto che quando ama è ancora più sensibile del solito, che ha versato. Il le lacrime per quella relazione perche mon sapeva come sfogarsi quand la sua metà, quando quella che reputava la donna della su vita, spegneva il telefono, Demi non voleva mandare Nora via dalla sua vita ma questo è successo. Adesso è un mese che le ragazze non si parlano più e sono due mesi che la loro storia è finita. Demi sta attraversando per la seconda volta il deserto, la prima volta lo ha attraversato quando la sua migliore amica era in un’amicizia sbagliata e le due, a causa di questo non si sono parlatre per mesi. Da questo deserto è uscita e la sua amicizia è forte, piu che mai, la sua àncora è li pronta a salvarla quando ce n’è bisosogno. Adesso uscire dal deserto dell’amore è piu difficile, distrarsi non serve, pensare a Nora nemmeno, sarà il tempo a far rinascere Demi, cosi da poter finalmente iniziare a volare.Durante questo cammino nel deserto, anche se metaforico, Demi ha ima parato tanto, come ha sempre fatto nei momenti di difficoltà. La ragazza non vuole piu studiare, infatti dopo aver fallito con due università ha deciso di trovare lavoro e, speriamo ce la faccia, mentre invia curriculum a destra e manca scrive, scrive e si sfoga. Poi, semmai qualcuno la ascolterà le farà ancora piu piacere. Intanto il foglio bianco si riempie e lei mette in ordine le proprie idee.
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joekirby · 4 years
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ragazzi state in palla gli Eldiani son qua
minacciano la Terra, ce l'hanno con noi
la loro prepotenza di certo non va
che accadra', che accadra', si vedra'!
La spada di God Sigma difender sapra'
la magica energia creata da noi
la forza non gli manca il coraggio e' con lui
vincera', vincera', vincera', vincera'!
God Sigma
scagliando la tua spada nello spazio
ti getti sui nemici a precipizio
la forza, la forza, la forza vincera'!
God Sigma
combatti tra le stelle con gli Eldiani
che dei terrestri son nemici alieni
la forza, la forza, la forza vincera'!
nemici della terra tremate perche'
God Sigma e' super forte e combatte per 3
per voi non c'e' piu' scampo la fine sara'
vincera', vincera', vincera'!
la spada di God Sigma difender sapra'
la magica energia creata da noi
la forza non gli manca il coraggio e' con lui
vincera', vincera', vincera', vincera'!
God Sigma,
scagliando la tua spada nello spazio,
ti getti sui nemici a precipizio,
la forza, la forza, la forza vincera'
God Sigma,
combatti tra le stelle con gli Eldiani,
che dei terrestri son nemici alieni,
la forza, la forza, la forza vincera'!
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lepaginedelmiolibro · 5 years
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Ho deciso di
Chiudere questo blog, e lo chiudo a causa di una persona e questa persona sa esattamente di esserlo. Quindi mi rivolgo a te, perché so che che il mio blog lo guardi e quindi so che qui è l’unico posto in cui ascolterai ciò che non vuoi sentirti dire. Qui è dove tutto è iniziato e qui voglio che finisca.
Voglio che finisca perché io non mi merito ciò che tu mi stai facendo passare, e anche se tu te ne sbatti i coglioni, io sono stata a piangere per te. E ho pianto da molto tempo prima che te lo dicessi, ho pianto mentre ero a Napoli, per te. Ho pianto quando sei sparito la prima volta. Ma sono cose che non ti ho mai detto, ed avrei voluto dirti se solo tu avessi voluto ascoltare. Ci sono tante cose che ti avrei detto se avessi risposto alla mia chiamata. E ti avrei ricordato una cosa soprattutto. Io potrò avere tutti i difetti che vuoi, e posso aver sbagliato con te tutto quello che vuoi. Ma io ho aspettato 21 anni. Ho rifiutato ragazzi per 21 anni perché cercavo una persona speciale, una persona importante a cui dedicare il mio primo bacio. E questa persona io l’avevo trovata in te. Ciò che io ho sentito nei tuoi confronti la prima volta che ci siamo visti tu non lo puoi nemmeno immaginare. Tu non lo sai. Ed io sono una persona seria, sono una persona matura, sono una persona che si è negata da ogni possibilità per rendere un semplice gesto comunemente banale, qualcosa di speciale. E io, ciò che più ritenevo speciale per me, l’ho donato a te. Perché non è stato un primo bacio per me, è stato ciò che di mio io volevo donare ad una persona speciale. E tu eri quella persona speciale. Io ho creduto in te dalla prima volta che ti ho visto. Io ho parlato di te con i miei parenti, con i miei amici, con la mia famiglia. Eri il primo con cui io avessi voglia di creare qualcosa e di costruire un futuro. E non puoi sapere quanto la mia famiglia era felice di te e di quanto non vedesse l’ora di conoscere chi era riuscito a fare questo miracolo. Eri un miracolo per loro, e lo eri anche per me. Quante volte ti ho detto di essere perfetto? E lo dico ancora. Perché io non butto via un sentimento, non butto via ciò che ho provato, e non butto via mesi che ho donato a una persona. Io ciò che è stato lo porto nel cuore e lo dico ancora, che sei perfetto, ma per come ti sei comportato... forse non sei perfetto per me. Tu non sai quanta pazienza ho portato nei giorni in cui non ti facevi sentire e in quelli in cui dicevi di essere stanco e mi parlavi appena. Quanto mi sono morsa la lingua mentre eri sotto esami e a me mancavi. Quante volte dicendoti che sarei andata a quel locale ho sperato che tu mi raggiungessi anche solo per salutarmi dieci minuti. E tu invece mi lasciavi ad andare a ballare con gli altri come se di me non ti importasse niente. Quanto sono stata zitta quando i weekend li pssavi al lavoro e ti dimenticavi di dirmi che eri fuori a cena. O quando sparivi per giorni interi. Non ti ho mai tartassato, tenuto sotto controllo, giudicato. Perché io ti volevo bene per ciò che eri. Perché trovavo perfetto tutto di te, ti volevo bene anche quando mi facevi stare male. E quando mi hai risposto che a te non piace ripetere le cose due volte, quando in un venerdì di bel tempo invece di chiamarmi o di venirmi a trovare mi hai detto di esserti messo a studiare... mi hai fatto cadere le braccia. Perché io sono stata quella che ti ha aspettato sempre senza mai giudicarti, senza mai obbligarti o metterti fretta. Ho sempre rispettato te e i tuoi impegni e mi sono fatta da parte quando mi sono resa conto che ero di troppo. E sicuramente non mi aspettavo di essere messa da parte anche di fronte ad una scelta semplice. Tu non hai avuto le palle di dirmi che non provavi lo stesso, perché tu è di questo che hai bisogno. Di una persona che sia in grado di incastrarsi tra i tuoi impegni. Che stia lì pronta a trovare il suo posto. E per quanto io ho creduto in te e ho creduto in noi, non mi meritavo di essere trattata come un soprammobile. Ti sei incazzato tu? Bene, incazzati quanto vuoi. Ma se non hai il coraggio di parlarmi è perché sai quanta verità c’è nella mia bocca e tu hai paura di sentire. Hai paura di sentire quanto mi hai fatto stare male, hai paura di sentire quanto sei stato coglione. Ma non ti vergogni? Hai parlato al telefono con mia mamma! Non sai quanto è rimasta delusa da te. Non se lo aspettava, e d’altronde nemmeno io.
Hai paura a sapere quante stronzate hai fatto? Bel gesto darmi l’anello per andare in viaggio, portarmi fuori a cena... e poi? Quando per una volta ti dico io che le cose non stanno andando bene scappi via e non parli più? Io ti ho cercato. Ti ho cercato per parlare, perché volevo sentirmi dire per quale ragione io non sono più niente per te. Perché io l’ho sentito il tuo cuore battere mentre ci baciavamo, e non ci credo che in un giorno hai dimenticato tutto. Ma se è così accetto anche questo, tanto ormai non ha più importanza. Accetto il fatto che tu parli tanto e poi non concludi niente. Spero che tu dorma tranquillo la notte a sapere che hai portato via un pezzo di me che io ritenevo importante e poi l’hai buttato nel cesso. Spero davvero tu dorma tranquillo la notte a sapere che il giorno dopo non ci sono più io ad aspettarti, non ci sono più io a chiederti come stai e che cosa ti turba. Perché sia chiaro, io non ci sono piu, ci sono stata anche troppo per te. Anche questa sera ti ho chiamato, ti ho chiesto di richiamarmi. E come i codardi tu non lo hai fatto. Credi io sia stupida? Allora ti sbagli, allora non hai capito niente di me. Ma lo capirai, tranquillo che lo capirai. Ci penserai bene a queste parole e ti arriverà forte nel petto il dolore che tu hai fatto provare a me. E voglio che tu sappia che io nonostante le lacrime che mi hai fatto versare, io sono convinta che tu sia la persona che io cercavo. Che tu sei la persona per me. Che io non rimpiango niente di ciò che ho fatto, mi dispiace solo che tu non abbia saputo apprezzare ciò che io ritenevo importante e che abbia buttato tutto nel cesso. Che sappi che io quando ti ho scritto quel messaggio non avevo intenzione di chiudere, volevo parlare e dirti ciò che pensavo. E ho scoperto che a te non importava saperlo. Ma io ho il cuore in pace perché con te sono stata me stessa e non ho finto, ho provato qualcosa di forte e lo porterò con me. Ma porterò con me anche la consapevolezza di averti chiesto una sola cosa son dall’inizio. Ti avevo chiesto di non farmi del male. Ti avevo detto che non volevo affezionarmi, che non ti volevo incontrare, perché non volevo farmi male. E tu me lo avevi promesso, che non lo avresti fatto.
Dove son finite tutte le tue belle promesse? Dove sono tutte le belle parole? Spero che tu ti faccia un esame di coscienza perché qui avevi una persona che era disposta a tutto per te, e che ti volevo bene per come sei e ti sosteneva nei tuoi progetti. E ti assicuro che un altra persona così non la trovi. E questo lo scoprirai anche tu.
Io comunque ti auguro il meglio, perché io di bene te ne voglio ancora. Non butto via tutto in un giorno. E ti auguro di non provare mai ciò che tu hai fatto provare a me. Ti auguro di trovare serenità e pace, ti auguro di stare bene. Perché ciò che tu hai lasciato a me io non lo auguro a nessuno, nemmeno a te. Spero che tu riesca a dormire bene da solo, o con qualcuno, con la consapevolezza che hai buttato via tutto quello che io ti stavo donando con tutta ne stessa. Ma non perché avevo bisogno di qualcuno, ma perché io avevo scelto te. Avevo visto in te qualcuno a cui donarmi. Non ti ho lasciato gli avanzi del piatto in cui avevano mangiato altri.
Buona vita, e stammi bene,
Biondina..
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emozione-invisibile · 5 years
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Racconto erotico
Veronica, la mayalona sottomessa 
Era un suo sogno e si parlava tra noi per farlo diventare realtà, me ne occupai per quasi un mese per cercare la possibilità’ di realizzarlo e alla fine ci riuscii, a Veronica, per tutto quel periodo, non dissi nulla, e non sospettava niente. Una sera, era giovedì, le annunciai l’evento ma senza dirle i particolari, e andò così. Arrivato a casa mi comporto come al solito, chiacchiero dei problemi sul lavoro e di banalità solite tra me e lei. Lei parla dei suoi problemi con la trasmissione ed io le rispondo le solite banalità che capitano in un mondo di mezzi matti come il suo. Poi, dopo cena, mentre guarda la tv, vado a prendere il suo cazzone in lattice, mi avvicino e comincio a stuzzicarla e, mentre lo infilo nella sua figa bagnata, con un dito le apro il culetto. Dopo un po’ comincia a chiedermi di trattarla da puttana, allora io duramente le ordino di mettersi in ginocchio alla pecorina, Veronica lo fa prontamente, e mentre si trova in quella posizione sul tappeto, le infilo il grosso fallo nel culo, Veronica grida: “dai porco sfondamelo” , così con le mani si divarica le natiche ed io le infilo il cazzone di lattice per circa venti centimetri. Mentre il dildo le resta impiantato dentro, io mi sposto più in la per ammirarla nuda, per terra, con quel grosso cazzone dentro il culo e le sue enormi tette penzolanti. Camminando carponi, si avvicina e apre la bocca per ingoiare il mio cazzo duro, e mentre la chiavo in bocca, stantuffando e facendoglielo arrivare fino in gola, le annuncio la sorpresa.
“puttana avresti voglia di essere la troia di tanti uomini” e Veronica mi risponde: “sì voglio essere usata come una vacca, farò tutto quello che vogliono , .... dai maiale“ e io con una mano do un colpo forte al cazzo in lattice, conficcandolo ancora di più nel suo culo, Veronica lancia un urlo da gallina squartata e poi si infila ancora di piu’ il mio cazzo in gola per soffocare il dolore. Allora glielo dico: “partiamo venerdì e si torna domenica sera ti ho organizzato una sorpresa, non chiedermi nulla ti prometto che sarai la vacca di tanti uomini” e così dicendo estraggo il cazzo dalla bocca e un getto della mia sborra le colpisce la faccia, lei allora prontamente cerca di riacchiapparlo con la bocca ma io lo sposto e i restanti spruzzi un po’ le vanno negli occhi e un po’ per terra . Veroniva non è ancora sazia, è una troia, per questo l’ho sposata, si ribella e mi dice: “io sono venuta ma sento che posso venire di nuovo, dai porco” e cosi dicendo le spingo il cazzone di lattice ancora più forte nel culo e mentre lo faccio la puttana gode di nuovo e le ordino: “pulisci la sborra per terra, vecchia bagascia da bordello messicano.” La Veronica “formato famiglia” da tv del pomeriggio, si abbassa e con la lingua e lecca, come una cagna, la sborra sul pavimento, mentre il cazzone in lattice entra e esce dal suo culo ormai completamente aperto. E cosi leccando e in quella posizione se ne viene fremendo e tremando. Arriva venerdì e, avendo sentito mia moglie al telefono, le ricordo di prepararsi per la sorpresa; era eccitata e il pomeriggio era andata a comprarsi della biancheria intima molto sexy, lei adora mettersi il reggicalze o una guepiere, la fa sentire più provocante e sexy. Arrivati a casa io infilo in una borsa alcune cose, invece Veronica ha già preparato la sua. Per la strada è curiosa ma non vuole sapere nulla, le piace e la eccita cosi, io le dico solo che per arrivare ci metteremo circa un’ora. Durante il viaggiò la sditalino un po’ e Veronica fa’ uscire i suoi seni enormi dalla camicetta. Questo è un gioco che facciamo spesso per arrizzare i camionisti mentre guardano dai finestrini mentre li sorpassiamo. Arriviamo dunque in una località vicino Genova e lì ci rechiamo da un mio conoscente che ha una piccola azienda di materiale elettrico. Mia moglie ci segue senza dire nulla, è un po’ incuriosita ma fra la disinvolta e il cordiale non chiede nulla. All'interno dell’edificio, un grande magazzino vediamo un materasso messo per terra in malo modo e attorno delle seggiole, circa una ventina, a quella vista mia moglie sgrana gli occhi e mi guarda sorpresa, io allora le dico: “ Ci sarà movimento, non preoccuparti”. Mario, il mio conoscente, l’accompagna nel retro dove c’e’ un bagno che ha anche una doccia, a quel punto le dico “preparati, si inizia ora“, lei mi chiede: “come devo mettermi?” ed io... “ mettiti quello che ti sei comprata oggi, farai un bell'effetto”, Veronica entra e sparisce mentre nel capannone sono gia’ arrivati una decina di uomini di tutte le eta’, anche qualcuno con ha un’aria rozza e volgare. Io lo guardo ma lui mi dice: “non ti preoccupare, vedrai che la vacca sarà soddisfatta”, sul lato vedo dei cestini con delle bottiglie e del cibo, capisco che hanno fatto tutto come avevo chiesto. Pochi si parlano io mi metto di lato e guardo, c’e’ un’aria squallida e sporca, ad un certo punto arriva Veronica, vestita con un tailleur nero e molto elegante, qualcuno accende un piccolo mangiacassette con una musichetta in sottofondo. Lei è ferma in mezzo a tutti quanti, alcuni seduti e altri in piedi la guardano, Marina, ha due tette notevoli (una quarta) e un culo un po’ abbondante ma bello sodo. Mario si avvicina a Veronica e, rivolgendosi a tutti, dice: “questa donna è la moglie di un mio amico, e lui ve la offre per usarla come una vacca e soddisfare ogni suo e vostro desiderio, l’accordo e che la famosa Veronica non si opporrà a nulla, e non si dovrà usare violenza alcuna. Solo se si opporrà dovrete costringerla anche contro il suo volere, certo senza ferirla in nessun modo”.Subito dopo la famosa Veronica televisiva non esiste più e lascia il passo ad un’ altra donna, così incomincia a spogliarsi mentre tutti la guardano e le sue forme esplodono. Il reggiseno ricopre solo metà delle sue grosse tette, si toglie la gonna e tutti fanno dei complimenti al suo culo incorniciato dal reggicalze. Tre maschi di cui uno grasso e uno con un grande pancione, completamente nudi si avvicinano e la circondano, la palpano, le loro mani le fanno uscire le tette, le si infilano nelle mutandine, il ciccione la bacia e lei si lascia baciare con la lingua, i loro corpi si toccano e Veronica prende in mano il cazzo del ciccione e lo masturba,mentre un’altro le si incolla dietro e preme il suo cazzo contro il culo e le sue mani sono aggrappate alle sue tette, ma non riescono a contenerle,l’altro le tocca la figa, Veronica geme e li lascia fare, la trattano come una vacca. Mario a un certo momento si fa’ avanti e sento che dice ai tre di sedersi, e che ora incomincia la parte piu’ bella, dice testualmente: “so che che la signora Veronica, famosa conduttrice tv e addrizzacazzi mondiale vuole e essere servizievole con tutti, quindi restate seduti e chi non la ha gia fatto si tolga i pantaloni!”, Poi guarda nella mia direzione e strizza l’occhio e urlando si rivolge a Veronica: “Ora troia devi leccare le palle di tutti e masturbarli senza prender nessun cazzo in bocca ...chiaro!” Lei fa cenno di sì con la testa. E’ uno spettacolo, tutti seduti con i loro cazzi fuori e la mia donna in reggicalze e tacchi alti che si avvicina al primo, si inginocchia e comincia a leccare le palle, poi si sputa sulle mani e con queste masturba il cazzo che lecca, mentre lo fa Mario si avvicina da dietro con un vibratore, e lo bagna con la lingua, poi lo infila nel culo di Ver, Ver urla e si gira e lui: “Datti da fare puttana e apri bene il culo” allora lei, remissiva, continua a leccare mentre lui gli spinge il cazzone di gomma in modo che resti piantato nel culo. Impiega circa mezz’ora passando da un cazzo all'altro con quel grosso cazzo nel culo e lecca le palle degli uomini. Lei viene fottita da tutti, è oscena, cosi in ginocchio, in quello squallido magazzino con tutti gli uomini che la guardano, con quel grosso cazzo di gomma piantato nel suo buco del culo, mentre geme di piacere. Io, in disparte resto a guardare e Mario mente la dirige e le tiene il cazzone di gomma conficcato dentro, anche quando si sposta in ginocchio da un uomo all'alto e così la dirige. Lecca i coglioni degli uomini e certe volte vedo la sua bocca che si spalanca per inghiottirli e succhiarli, mentre le sue mani delle volte stringono forte i cazzi e altre volte sono leggere e li accarezzano come sa fare lei, qualcuno si solleva di molto le gambe e le mostra il buco del culo. E Veronica, prontamente, da troiaconsumata che ha frequentato le più squallide casa di tolleranza del terzo mondo, infila la lingua e dà dei colpetti veloci, cercando di infilarla nel buco del culo dell’uomo. Mentre lo fa tutti la chiamano: “vacca, puttana, troia. zoccola, rottainculo, baldracca, succhiacazzi, bagascia” e così, insultandola, io sono sempre più orgoglioso di averla come moglie. Ad un bel momento....Mario, da vero master.....ordina a tre uomini di prenderla. Veronica aveva già capito che le sarebbe stata inflitta qualche tortura, allora cerca di divincolarsi, nuda cerca di scappare, uno dei ragazzi la blocca, da dietro la stringe con le mani le tettone, poi arrivano gli altri e la fanno inginocchiare, lei è sorpresa ma li lascia fare, si arrende. Mentre è in ginocchio le legano le mani dietro la schiena. Mario allora si avvicina e le dice: “Se solo ti ribelli ti faccio scopare dal mio pastore tedesco, quindi cerca di fare divertire questi uomini!”, Veronica fa un cenno con la testa e mi guarda con un fare da sfida, Mario parla agli uomini e dice: ”Ragazzi potete fare quello che più vi piace ma a gruppi di massimo quattro”. Amore mio, sei sdraiata...hai gli occhi bendati...ti senti strana , non ha mai provato una sensazione così.. l'oscurità ti circonda...sei vestita con la vestaglia trasparente, un miniperizoma nero e delle calze autoreggenti...sei molto eccitata non sai cosa succederà...senti solo dei rumori soffusi...un brivido ti percorre quando senti una mano che inizia ad accarezzarti il tuo corpo...senti la mano che ti accarezza il seno da sopra la vestaglia...senti un'altra mano sulle tue gambe...poi senti un'altra sull'altro tuo seno... capisci che nella stanza ci sono due persone...le mani che ti accarezzano i seni iniziano a slacciare la vestaglietta e a liberarli...hai i capezzoli talmente duri per l'eccitazione, duri come degli spilli...senti dell'umido attorno...capisci che qualcuno te li sta succhiando...mentre con l'altra mano ti accarezza quello libero... intanto l'altro continua ad accarezzarti...è arrivato alle cosce e senti il contatto della sua mano dove finiscono le autoreggenti e inizia la pelle libera...e continuano ad andare sempre più su, in un lento massaggio...la bocca di uno intanto continua su un seno e poi su un altro... ogni tanto sale un po' più su e ti lecca il collo per poi arrivare all'orecchio... te lo morde...sei molto eccitata, ti umetti le labbra con la lingua... sotto senti che l'altro si è avvicinato al tuo fiore ricoperto solo di quel piccolo perizoma...senti le mani avvicinarsi fino a quando le senti che scostano il tuo perizoma...ti senti accarezzare lentamente, per facilitargli il compito gli apri leggermente le gambe...sentire solo con il tatto senza vedere ti fa accelerare il respiro, senti che ti stai bagnando...le mani sotto si trasformano in una bocca...senti una lingua che ti sta penetrando dentro...la senti prima sulle grandi labbra poi si fa più audace ed entra dentro di te...intanto la linguia che si stava occupando della parte di sopra scende di nuovo verso i seni...te li succhia ancora un pò e ad un tratto capisci che qualcuno si è messo a cavalcioni su di te...senti le mani che ti stringono i seni e qualcosa di duro in mezzo a loro...un cazzo...stai facendo una spagnola bendata... senti che va lento...tiri fuori la lingua per sentirlo nel momento che si avvicina al tuo viso...lui capisce e te lo avvicina di più... inizi a leccarglielo... intanto sotto di te..la lingua si è sostituita con un dito...ti sta masturbando...ogni tanto senti un guizzo della lingua sull'altro tuo fiore...con un orgasmo in arrivo continui il tuo pompino.....sei un lago...un cazzo in bocca che te lo stai gustando come se fosse il gelato più prelibato che tu abba mai assaggiato...una lingua che ti sta esplorando il tuo secondo fiore mentre delle dita ti stanno esplorando la tua fica...no ce la fai più ed hai un orgasmo...ti bagni tutta e brividi ti corrono per tutto il corpo grazie anche alle sensazione che sono più acuite essendo bendata...dopo questo orgasmo...i tuoi amanti si fermano...e ti lasciano lì a terra in uno squallido capannone...un flebile "no" ti esce dalle labbra...ma ad un certo punto... senti qualcosa di duro premere vicino alla tua bocca...sorridi e accogli il cazzo...lo trovi diverso da quello di prima e capisci che è della persone che prima ti leccava la figa...e inizi a leccarlo come hai fatto prima...la tua fica è bollente...e senti anche lì qualcosa che piano piano entra... e il cazzo dell'altro uomo...mugoli con la bocca piena mentre il cazzo ti entra nella fica...coi muscoli della vagina inizi a pomparlo...lui sta fermo poi inizia un lento movimento dentro di te, mentre continui a succhiare l'altro cazzo...sono sensazioni nuove per te...bendata...ti stanno scopando in due...la tua bocca continua a succhiare inperterrita...ogni tanto delle mani ti accarezzano i senti e ti tintillano i capezzoli...senti ad un certo punto che quello che ti sta scopando in fica ti prende le gambe e te le alza...senti dell'umido sulle dita dei piedi...capisci che mentre ti sta scopando, con la bocca ti sta succhiando le dita dei piedi inguaiate nelle calze...e questo ti fa piacere....il cazzo che hai in bocca diventa sempre più grosso..capisci che lo stai portando all'orgasmo... ma...si fermano di nuovo...e ti lasciano di nuovo in bali della cecità....senti che ti prendono le mani e ti fanno alzare...avverti un movimento sul letto...capisci che uno si è sdraiato...l'altro ti accompagna su di lui...senti che sotto di te c'è un cazzo svettante che non vede l'ora di rientrare neela tua fica.... e allora visto che sei eccitata da morire...ti impali...sei a smorzacandela...te lo fai entrare dentro tutto e inizi a cavalcarlo...dietro di te sulla tua schiena nda è appoggiato l'altro...da dietro ti accarezza i seni mentre vai su e giù...senti il suo cazzo da dietro....le mani continuano ad esplorarti e scendono sempre più giù...accarezzano la tua figa mentre cavalchi l'altro cazzo...poi si spostano fino ad arrivareal tuo culo...prima le senti sulle tue chiappe poi si fanno sempre più audaci e una arriva vicino all'altro tuo fiore...tu continui la tua cavalcata...senti il cazzo duro dentro di te...i tuoi muscoli vaginali lo spremono...intanto un dito da dietro inizia ad entrare dentro di te...poi ne senti due...stai godendo...un cazzo un fica e due dita nel culo...ad un certo punto le dita escono...senti una mano premee la schiena per farti capire che devi piegarti verso il basso..smetti un'attimo di cavalcare...ti abbassi e senti la lingua di quello che cavalcavi lambire i tuoi seni aiutandosi con le mani...hai sempre il suo cazzo in fica...intanto dietro, le mani dell'altro ti allargano le chiappe....e inizi a sentire qualcosa di più grosso rispetto alle dita...è il cazzo del secondo uomo...il tuo respiro si fa sempre più affannato per via dell'eccitazione e del godimento che stai provando...lo senti entrare dentro di te...sempre pìù lentamente per non farti male ma per farti provare solo piacere...il tuo respiro si blocca un attimo...lo senti tutto dentro di te...anzi li senti tutte e due...uno in fica e l'altro in culo...aspettano un secondo che i tuoi muscoli si adattino ai loro cazzi..e poi con movimenti coordinati.....iniziano a scoparti.......sei piena dentro di te...due cazzi...uno nel culo e l'altra nella figa che coordinati ti stanno scopando...tu sei ancora con la benda...sensazioni mai provate prima...nella stanza si sentono i tuoi gemiti ad ogni affondo...due mani e ogni tanto una lingua di quello di sotto, li senti sui tuoi seni...altre mani sui tuoi glutei...le tue mani appoggiati sul letto facilitare i tuoi movimenti...senti arrivare l'ennesimo orgasmo di questo incontro...tutto il tuo corpo rabbrividisce e ti bagni come una fontana...esausta ti accasci sull'uomo sotto di te...i cazzi ancora duri si sfilano da te...senti che ti girano...ora hai la schiena a contatto con il torso dell'uomo che ti stava sotto...le sue mani iniziano ad accarezzarti in un lento massaggio...senti il suo cazzo duro vicino al tuo secondo fiore...intanto l'altro uomo ha iniziato ad accarezzarti le gambe...e ogni tanto ti fa sentire il suo cazzo...le mani di quello di sotto iniziano di nuovo a massaggiare il tuo seno...la voglia sta rinascendo...con il cazzo vicino tu inizi un lento massaggio col tuo sedere...poi le tue mani si avvicinano a lui, glielo prendi e telo indirizzi nel tuo secondo canale...piano, lentamente entra dentro di te...lo senti tutto...intanto anche l'altro si sta avvicinando seguendo le tue gambe...lo senti vicino al tuo fiore, e come una carezza, lentamente entra anche lui dentro di te...se di nuovo piena...due cazzi...in fica e in culo...solo che sei in altra posizione...le tue gambe si incrociano sulla schiena di chi ti è appena penetrato...e di nuovo...come se lo facessero da anni...iniziano a scoparti...i tuoi gemiti ricominciano a farsi sentire...un odore di sesso e di corpi imprenia la stanza...mani ti accarezzano lungo tutto il corpo...vanno avanti, dentro di te...li senti prendere velocità...ti manca il respiro...e inizi il piacere arrivare...fino a quando hai di nuovo un brivido...l'orgasmo è arrivato...urli dal piacere...ma loro non hanno finito..i loro cazzi sono ancora duri...ad un certo punto pronunci con un fil di voce..."venitemi in viso"...e come un comando, la macchina si ferma....escono da dentro di te...ti fanno sdraiare...senti i due cazzi dri vicino alle tue labbra...ed inizi ad assaggiarli..prima uno poi l'altro..senti i tuoi sapori...poi ti fai più decisa e inizi un doppio pompino...alternadoti..prima uno poi l'altro, e poi di nuovo...fino a che no li senti pronti...che sta per arrivare anche per loro finalmente l'orgasmo...apri la bocca tirando fuori la lingua e... ti sborrano come due fontane...accogli tutti in bocca...sborrano copioso il loro nettare....lo senti tutto...e lo ingoi...un sorriso di gratitudine e appagamento compare sul tuo volto...e come sono arrivati..le due macchine da sesso...silenziose...escono lasciandoti ancora bendata....
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tarditardi · 5 years
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19/11 Palla in Rete, Ragazzin Rete, per dare un calcio al Cyberbullismo, in Regione Lombardia
"Il bullismo non insegna… segna". Dopo un anno di lavoro per progettare un evento che potesse mettere insieme due mondi (scientifico e sportivo) martedì 19 novembre prenderà il via Palla in rete, ragazzi in Rete, con la prima tappa di Milano in programma presso Regione Lombardia, Auditorium Testori, a partire dalle ore 9 fino alle 13,30.   Un appuntamento che vedrà il coinvolgimento di 350 ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Milano e provincia in una mattinata di informazione e formazione per contrastare un fenomeno in forte crescita anche nello sport.  Secondo i dati del Coni, infatti,  in Italia il 10 percento dei ragazzi  in età scolare è stato vittima di bullismo in ambienti sportivi, il 15 percento degli adolescenti è stato preso in giro o ha subito scherzi nello spogliatoio. Nella maggior parte dei casi (75%) si tratta di ragazzi che hanno subito episodi di bullismo anche a scuola, mentre il 15% di cyberbullismo. Non solo, il 22 percento degli adolescenti viene preso in giro mentre fa sport perché non prestanti o poco dotati.  
"Il mondo dello sport purtroppo è terreno fertile per il dilagare di episodi di bullismo e cyberbullismo – spiega il professor Luca Bernardo direttore di  Casa Pediatrica del Fatebenefratelli- Sacco di Milano – la competizione e il desiderio di primeggiare spesso portano a schernire chi non è dotato o ha difetti fisici, (troppo piccolo, troppo alto, troppo grasso, troppo magro) amplificando con l'ausilio del web insulti, violenza verbale e anche forme più subdole di discriminazione verso un compagno di squadra considerato "diverso". Sono situazioni che possono minare l'autostima fino ad indurre un giovane atleta ad abbandonare la pratica sportiva.  Per questo abbiamo deciso, come Casa Pediatrica, di sposare l'idea della giornalista Federica Bosco & di Edipubblicità, e di trasferire un insegnamento positivo ai ragazzi chiedendo aiuto e sostegno proprio ai campioni del mondo del calcio perché ad un messaggio di un idolo sportivo si presta più attenzione".  
Una "call" rivolta al mondo del calcio che è stata recepita dalle società professioniste e da diversi campioni di oggi e di ieri,  che accompagneranno la squadra di Palla in Rete in questo tour itinerante che si concluderà il prossimo mese di maggio all'interno di Time4child, il grande evento che si terrà nell'ex area Expo dedicato ai più piccoli, dove verranno consegnate quattro borse di studio a giovani medici psicologi e verranno premiate le scuole partecipanti.  "Il gioco del pallone è diventato il gioco del calcio, un passaggio che ha cambiato tutto l'orizzonte – spiega il dottor Mario Brozzi, coordinatore sanitario del Milan – il gioco ha subito una profonda trasformazione, un cambio di pelle perdendo di vista quella che è la sacralità educazionale che il mondo dello sport deve avere. Oggi il risultato conta più di ogni altra cosa, a quattordici anni gli atleti sono già sottoposti a stress e questo crea una distorsione che genera anche episodi di violenza verbale o fisica. E allora ritengo sia necessario, attraverso questa iniziativa, insegnare che lo sport è prima di tutto divertimento". Il format che toccherà Milano, Torino, Roma e Napoli vedrà, nella prima tappa in programma il 19 novembre, il coinvolgimento di Regione Lombardia e dell'Assessore allo sport Martina Cambiaghi ""Ho voluto scendere in campo personalmente perché i numeri di questo fenomeno sono preoccupanti e sempre più spesso le cronache locali e nazionali riportano episodi allarmanti – ha spiegato l'Assessore a Sport e Giovani di Regione Lombardia, Martina Cambiaghi – Il bullismo e il cyberbullismo si possono combattere con l'educazione, con la cultura sportiva, con l'esempio e la condivisione di valori importanti. Di recente non ho avuto paura di puntare il dito verso i genitori: quelli che dovrebbero essere da monito e invece nella realtà si trasformano sempre più spesso in esempi negativi. Un bambino impara da loro a comportarsi: se registra come un atteggiamento normale, anche tra le mura domestiche, modi e parole da bullo, sicuramente sarà più propenso ad imitarlo nella vita reale ma anche sui social. Sono certa che servono provvedimenti seri ma il primo esempio deve arrivare dalla famiglia. Ho proposto il "Daspo" per i genitori che chi si comportano male e non danno il buon esempio, anche solo con intemperanze verbali su tribune e palazzetti".
Alla tavola rotonda, coordinata e condotta dal noto giornalista sportivo Franco Ordine, con la collaborazione della conduttrice Camila Raznovich, prenderanno parte la Polizia postale ed alcune associazioni impegnate nel  contrasto al cyberbullismo. Anche gli ordini professionali, psicologi e giornalisti, hanno risposta alla chiamata del Professor Bernardo offrendo la loro area di competenza nel comitato scientifico. Non solo, per Riccardo Bettiga, Presidente dell'Ordine degli psicologi della Lombardia,  che ha collaborato attivamente alla realizzazione dei messaggi "social" di contrasto al bullismo e cyberbullismo nello sport da veicolare  attraverso la piattaforma Pallainrete.org, "l'iniziativa è vincente perché coniuga la competenza degli attori presenti alla capacità dei campioni di essere attrattivi per i ragazzi e dunque di far passare un messaggio positivo in maniera più efficace". Il Presidente dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti,  ha voluto inserire l'evento nella formazione continua per ricordare ai colleghi che la Carta deontologica di Treviso impone la massima tutela dei minori: "La protezione dell'infanzia e dell'età evolutiva è uno dei cardini del sistema deontologico dell'informazione e perciò dei doveri dei giornalisti che lo trattano. Lo sport rappresenta la principale deroga al principio di anonimato a tutela dei minori in quanto si presume che sia un ambiente sociale positivo nel quale il minore estrinseca la sua personalità e si forma come adulto, ma proprio per questo la vigilanza sull'ecosistema dello sport giovanile prima ancora che sull'attività dei giornalisti, deve essere al massimo livello".
"Grazie al Prof. Luca Brnardo per l'invito a partecipare il prossimo 19 Novembre alla tavola rotonda in Regione Lombardia per contrastare questa piaga sociale che non rientra. In questa occasione interessante sarà parlare di sport e come il bullismo arrivi a ledere anche gli strumenti di contrasto, perché lo sport aggrega e questo è un ottimo modo per combatterlo"-aggiunge Vincenzo De Feo, Presidente dell'Associazione Mai Piu' Solo.
In occasione dell'evento verrà presentata la app "BULLI OFF" messa a punto dagli sviluppatori di Amazon con il contributo di medici e psicoterapeuti di Casa Pediatrica. Uno strumento digitale, nuovo,  che i ragazzi potranno scaricare gratuitamente sui propri smartphone e a cui potranno porre domande per avere prime immediate risposte sul tema.
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limoneaspro-blog · 5 years
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SANTE PAROLE... DA UN VERO MITO!
" Arrivi a 75 anni che pensi che la vita le' bela.
Ho mandato a cagare piu' io in tutta la storia del cinema italiano che nessun altro.
Ma si sa...''il vai a cagare pirla''...oggi non lo si usa quasi piu'....
Chi riesce a fregarsene dei problemi poi alla fine vince sempre.
Sono un appassionato di auto, ho figli e ho una bella casa fuori dalle balle.
Mi mancano quelle belle vie di Milano vuote dove si girava in bicicletta.
E la scena del trattore in piazza San Babila...fantascienza se pensiamo a cosa c'e' oggi...
Ma va bene cosi'....
Oggi le persone vivono freneticamente con il taaac....
Se pensate alla velocita' di tutto e tutti....
Accompagni i figli a scuola....taaaac....
Torni a casa e prepari da mangiare....taaaac....
Guardi tua moglie e pensi che ti sei sposato per amore e non per altro.....taaaac...
E la tua felicita' e' un taaaaac....
Che posizioni in fondo alle frasi perche' in quel momento sei felice ed infelice...
Felice perche' hai tante cose....infelice perche' le cose che non avevi prima ti mettono a disagio in quel momento...
E vorresti tornare indietro alla tua semplicita'.
E cosi' la societa' d'oggi va forte...
E i ragazzi sono pieni di troppe cose che non possono far nascere un qualcosa che si possa definire Trash...
Anzi oggi c'e' troppa poca leggerezza...
E le generazioni mie Teocoli, Boldi, Abatantuono, Villaggio...
Non le eguagliera' nessuno.
Perche' noi abbiamo fatto epoca....
Con le nostre vite, le nostre abitudini e le nostre tristezze e le nostre tragedie.
Perche' un comico che puo' far veramente ridere deve ''sorbirsi'' esperienze di ogni genere...
E la bellezza di una faccia che si riconosce e' proprio questo...
Se mi riesci a guardare negli occhi ti sentirai a casa...
Una casa che si chiama ''Italiano''...
Come le belle cose che si facevano tra il 1960 e il 1990....
Poi tutto diventa difficile...
Ed e' un peccato non per me che ho anche l'umbrela...
Ma piu' per voi che ridete poco e vi divertite male.
Provate dunque ad usare un Taac per ogni cosa che fate...
Anche se siete tristi ripetetevi....
<<Sono triste taaaaac....>>
<<Sono felice taaaaac....>>
Vedrete che prima o poi un sorriso arriva.
Ecco quello sono io. "
Pozzetto.
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circe87love-blog · 5 years
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sita Napoli- Salerno
tornavo a casa dopo aver passato 1ora e mezza in fila in Via Marina 33 per un colloquio di 7 minuti. il pullman delle 15,10 trasportava pochi studenti e qualche turista. Come mia abitudine mi mettevo in fondo, a ricordo delle gite di scuola e perchè amo la pace e i panorami, soprattutto il bellissimo porto ed il castello Arechi. tenevo gli occhiali da sole sul naso e ferma pensavo al mio futuro.
una coppia molto carina di ragazzi italiani, pochi sedili più avanti a me si teneva per mano, si tenevano stretti, si baciavano con vigore, mentre il resto dei passeggeri era ignaro di tutto. 
I ragazzi si guardarono attorno con fare circospetto, alla ricerca di possibili sguardi e nella mia direzione videro solo me, in alto e ferma verso un punto (all’apparenza sembravo dormire) e in un altro punto due sedili piu’ avanti a loro una vecchia e grassa signora che sonnecchiava. Lui teneva il posto lato corridoio lei lato finestrino e decisero solo guardandosi cosa sarebbe accaduto. 
lui tirò fuori con lentezza il cazzo dalla tuta mentre lei lo prese subito in mano come a nasconderlo alla vista di tutti, un tesoro prezioso che difficilmente entrava nella sola mano. lui faceva da palo mentre la bella ragazza mora, con i capelli lunghi e neri, un jeans che poco nascondeva un fisico asciutto e due belle tettine chiuse in una maglietta old-style hard rock. 
il cazzo del suo boy era largo e di una misura normale, roseo con una discreta venatura, e mentre lei apprezzava la sua cappella lui si girava spesso verso di me e verso la signora temendo che nessuno spiasse.  Pensai solo “ Santi occhiali neri!”
la moretta passava a gustarlo dalla cappella all’asta, gustandosi per bene ogni centimetro, facendolo sparire tra le labbra come se da quel pompino dipendesse la sua vita, lo segava con una mano mentre con l’altra passava ogni tanto i capelli dietro la schiena per evitare che i suoi bellissimi capelli corvini rovinassero tutto. il suo moto era continuo, la saliva scorreva a fiotti, senza emettere gemiti, anche se intuivo che la mano di lui ormai aveva percorso la schiena di lei, ora veramente a pecora che mostrava la sua posizione migliore al mondo davanti il finestrino. Se solo il sita si fosse fermato per l’autostrada qualche fortunato in auto o in strada avrebbe visto le dita di lui nel buchino o nella figa di lei. 
il desiderio di entrambi era forte, e bruciava nonostante i passeggeri ignari lei continuava a salivargli la cappella, a giocare con la mano e a segarlo... lui invece la scopava con le dita, passando ogni tanto quegli umori dalla sua figa alla sua bocca... come ad imitare o preludere un fantastico 69. 
la mia mente viaggiava di fantasia, il migliore dei porno davanti i miei occhi, in un contesto inaspettato.. desideravo vivere più a lungo possibile la scena e immaginavo e scorrevo nella mia testolina tanti finali; nel più banale lei succhiava il suo latte e se lo passava di bocca con lui, nel più plausibile mi chiedevano di partecipare, ma nel più sfrenato dei miei sogni il bus si fermava e davamo vita ad un’orgia in un’area di sosta. solo che la figa ormai era fradicia, non potevo toccarmi, ero costretta a restare completamente immobile o avrebbero temuto e avrebbero chiuso lo show. 
lui ormai al limite, si guardò un’ultima volta in giro e con il volto paonazzo godette.... spruzzando il suo sperma sulla maglietta mentre lei si alzava e guardava la sua opera d’arte. Lui rimase qualche secondo fermo cercando di riprendersi, lei si girò per cercare fazzolettini.. si ripulì giusto in tempo ma non abbastanza in fretta.
fu allora che il bus prese una buca, la signora davanti a loro si svegliò. Guardò verso la coppia e trovò lui con il cazzo ormai moscio in mano. Si alzò di scatto e con un’aria schifata percorse il corridoio del bus per andare dall’autista.
I due ragazzi ebbero paura.  quello che potevano fare era ricomporsi e sperare. Si girarono verso di me, e immobile come ero rimasta dissi loro di stare tranquilli. Il ragazzo mi guardò parecchio imbarazzato e dopo un breve scambio di parole anche il viso di lei divenne rosso vivo.. (i suoi occhi azzurri erano particolarmente accesi rispetto al volto).
l’autista fermò il bus, chiese ai ragazzi che stavano facendo e risposero nulla, poi l’autista, un signore alto e cicciottello che avevo incrociato tantissime volte (di cui ricordo il nome visto le mie abitudini) Riccardo e lui si ricordava di me, mi chiese -Circe, hai visto qualche cosa?-
-Riccà... non ho capito.. che è successo?- - La signora dice che ha visto i due ragazzi fare sesso....- Risposi - la signora ha sognato alla grande. I due stavano abbracciati e da qui li vedo bene. A’ signòr nu’ sta bon.
il viaggio proseguì nell’imbarazzo generale, con il restante del tempo in totale silenzio.  Non rividi mai più la coppietta, solo la signora che mi guardava maligna tutte le volte.
circe87
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