Tumgik
#Programma Obbligatorio
ilpianistasultetto · 2 years
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Ho sempre pensato che la svendita della dignità umana sia possibile solo attraverso l'inganno politico e l'informazione malata che ne detiene il pulpito. Gente senza onore che offendono gli ultimi per compiacere il padrone, capaci di negare ogni tesi sostenuta quando il sistema non li aveva ancora comprati e che oggi ritrovi in prima fila a leccare il culo di turno che gli può dare da campare. Non fatevi ingannare, non li applaudite, questi non chiederanno mai scusa, o diranno ho sbagliato. Questi sono puttane a pagamento e c'è sempre una porta aperta o un programma televisivo per divulgare il verbo dei potenti.
P.s. Sono due mesi che in Francia ci sono scioperi giornalieri con milioni di francesi per le strade a manifestare per contrastare la nuova legge sulle pensioni voluta da Macron, (innalzamento eta' pensionabile da 62 a 64 anni.) Ogni giorno decine di sbarchi di clandestini in Sicilia, decuplicati in questi primi mesi del 2023 rispetto al 2022. Aumentate nel 2022 del 50% rispetto al 2021 la vendita di case all'asta perche' tanta gente non ha di come pagare il mutuo visto che e' raddoppiato causa innalzamento dei tassi.. raddoppiato anche il costo per un prestito. L'Ucraina sempre piu' piegata sulle ginocchia dalla guerra e 1000 giovani ucraini messi in carcere da Zelensky per aver rifiutato l'arruolamento obbligatorio....avete sentito notizie a tal proposito?
@ilpianistasultetto
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crazy-so-na-sega · 1 year
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fermi tutti!
L'hobbyhorse è un'alternativa ecologica allo sport equestre, con l'ovvia prospettiva di essere inserita nel programma delle prossime Olimpiadi. “La principale differenza rispetto allo sport equestre è la sostituzione di un cavallo vivo con uno di plastica. Gli adolescenti finlandesi hanno dato il primo impulso allo sviluppo dell'hobbyhorse organizzando gare nazionali. In alcune scuole finlandesi, l'hobbyhorse è persino incluso nel curriculum obbligatorio. Al momento, la popolarità di questo sport ha catturato la maggior parte dei paesi scandinavi e molti paesi europei".
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talmente fuori di testa che dev'essere vero per forza....:-D
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leparoledelmondo · 9 months
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Programma Fit for 55
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"Fit for 55" è un programma elaborato dall’Unione Europea che punta a traghettare i Paesi membri e l'economia europea verso la sostenibilità. Alcuni dei punti di questo piano sono: 
-il divieto di vendita per tutte le caldaie a gas a partire dal 1° settembre del 2029; 
-stop alle auto con motore termico, alimentate da benzina o diesel, nel 2035; taglio del 25% delle polveri sottili nel 2030; 
-salto di classe obbligatorio entro il 2030 per gli edifici in classe energetica G eD; 
-riduzione del 15% dei rifiuti da imballaggio pro capite al 2040.
Un piano ambizioso ma indispensabile se vogliamo limitare i danni del cambiamento climatico e considerate che l’attuale Parlamento della UE si avvia nella corsa di fine mandato (tra pochi mesi ci saranno le elezioni per eleggere un nuovo Parlamento europeo). 
E l’Italia recepisce questo piano d’azione?
Ci sono non poche difficoltà nel rispettare gli obiettivi, presenti e futuri, imposti da Bruxelles. Secondo il database della Commissione, dal 2017 a oggi sono state aperte 1.471 procedure di infrazione contro il nostro Paese (di cui 83 sono ancora aperte) e l’ambiente è tra i settori che in questi sei anni ha collezionato più procedure (276 infrazioni, di cui 17 ancora aperte). E pensare che potremmo essere uno dei Paesi "motore" del cambiamento.
Photo by Michael-Perfecto on Unsplash
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[TRAD ITA] 221017 ANNUNCIO WEVERSE DELLA BIGHIT MUSIC:
“LA BIGHIT MUSIC CONFERMA CHE I BTS SVOLGERANNO IL SERVIZIO MILITARE OBBLIGATORIO
La BIGHIT MUSIC è orgogliosa di annunciare oggi che i membri dei BTS stanno attualmente portando avanti i piani per svolgere il servizio militare. Dopo il fenomenale concerto per sostenere la candidatura di Busan per l'Expo 2030, e mentre ogni individuo si imbarca in attività da solista, è il momento perfetto e i membri dei BTS sono onorati di prestare servizio.
Dalla creazione dei BTS oltre dieci anni fa, la band è arrivata ad un successo internazionale, ha battuto record e catapultato il K-Pop nella stratosfera globale. La BIGHIT MUSIC si è concentrata sul momento fondamentale in cui sarebbe stato possibile rispettare i bisogni del paese e per questi giovani pieni di salute servire con i loro connazionali, e quel momento è arrivato. Il primo membro del gruppo Jin avvierà il processo non appena il programma per la sua uscita da solista sarà concluso, alla fine di Ottobre. Seguirà quindi la procedura di arruolamento del governo coreano. Altri membri del gruppo pianificano di svolgere il servizio militare in base ai propri piani individuali. Sia l'azienda che i membri dei BTS non vedono l'ora di riunirsi nuovamente come gruppo intorno al 2025, a seguito del loro impegno di servizio militare.
L'uscita del loro primo album antologico all'inizio di quest'anno ha aperto la strada per consentire ai membri di prendersi del tempo per esplorare i progetti da solista. Come parte della famiglia HYBE, supportiamo e incoraggiamo i nostri artisti e siamo oltremodo orgogliosi che ognuno di loro avrà ora il tempo di esplorare i propri interessi e fare il proprio dovere essendo al servizio del paese che chiamano casa.
“Yet To Come (The Most Beautiful Moment)” è più di una traccia del loro ultimo album, è una promessa, ci sarà molto altro che arriverà negli anni futuri da parte dei BTS.”
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (ImVali)
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seoul-italybts · 2 years
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[✎ ITA] Musicians on Musicians RM (BTS) x Pharrell Williams __ BRIAN HIATT , Rolling Stone ⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ 01.11.22
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‘E Se Non Mi Piacesse Più la Musica?’
Una Conversazione Estremamente Onesta tra RM dei BTS e Pharrell Williams
È in arrivo una collaborazione segreta tra i BTS e Pharrell — e questa non è che una delle rivelazioni estrapolate da questo incontro tra superstar
Arrivati a questo livello nel loro regno come band più grande al mondo, i membri dei BTS saranno più che abituati ad essere idolatrati come eroi e alle reazioni emozionate dei fan. Ma quando, ad inizio settembre, il leader dei BTS, RM, si è seduto di fronte a Pharrell Williams in un auditorium vuoto presso il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles, prenotato appositamente per l'occasione, era visibilmente agitato trovandosi dall'altro lato dell'equazione. È un po' “imbarazzante”, confessa RM sorridendo, parlare del suo percorso artistico di fronte al “mio idolo”.
Williams, giovanile e pelle eternamente liscia e perfetta (non c'è neppure bisogno di dirlo), è rilassato e non fa che parlare del più e del meno, nel suo completo giacca, pantaloncini e scarponcini di pelle ed una schiera quasi accecante di gioielleria assortita ad un polso. RM, che veste un completo marrone a doppio petto firmato Bottega Veneta, sta più sulle sue, apparentemente impegnato a ripassare mentalmente le varie domande che si è preparato per l'occasione.
Riguardo cosa abbiano in comune questi due uomini: la loro crescita e maturazione artistica dista migliaia di chilometri ed un paio di decenni l'uno dall'altro.
Nei lontani anni '80, dalla sua Virginia Beach, il giovane Williams ha potuto seguire la crescita dell'hip-hop fin quasi dalla sua gestazione, prima di diventare una delle forze principali del genere – e di molti altri - come parte del duo di produttori Neptunes e per proprio conto. Quando, invece, RM era un ragazzino e stava ancora crescendo in una cittadina fuori Seoul, il rap era già diventato un genere famoso a livello globale, tanto che artisti come Nas, Eminem ed il gruppo coreano degli Epik High hanno facilmente sedotto questo diligente studente sud-coreano, convincendolo a dedicare tutta la sua vita alla musica — e, dopo diversi visti ed imprevisti, ad entrare nei BTS invece che perseguire la carriera da artista hip-hop di nicchia, come si era sempre immaginato sarebbe diventato.
Ora, entrambi gli artisti si destreggiano tra esibizioni e lavori in background. A parte comporre e produrre per i BTS, RM ha lavorato anche per diversi altri artisti sud-coreani; Williams, dal canto suo, si mantiene in perfetto equilibrio tra le due cose, fin dall'amministrazione Clinton — solo quest'anno, ha già prodotto tracce per Kendrick Lamar, Pusha T e Rosalía, oltre ad aver ingaggiato 21 Savage e Tyler, the Creator per la stesura del suo singolo “Cash In Cash Out”.
Ma Williams e RM avevano già unito le proprie forze, prima di questa conversazione. Come ci ha svelato lo stesso Williams, recentemente ha registrato una canzone con i BTS, lavorando da remoto, in previsione del suo nuovo album. Lo stesso RM ha in programma il rilascio di un album solista e, a questo proposito, durante la loro conversazione, Williams gli ha fatto una proposta davvero allettante.
Qualche settimana dopo questo incontro, l'agenzia dei BTS, la HYBE, ha annunciato che i ragazzi andranno a fare il servizio militare obbligatorio e che, per ora, si concentreranno su vari progetti solisti, prima della loro reunion di gruppo nel 2025. Oggi, RM è piuttosto schietto nel dire che sia lui che i BTS si trovano ad un crocevia nelle loro vite e carriere e non ha paura nel chiedere consiglio in pieno stile Yoda da colui le cui doti e carriera camaleontiche hanno garantito un successo pluri-decennale senza pari.
RM: Ci tengo a menzionare [la tua traccia solista del 2006] “Take It Off (Dim the Lights)” perché era parte integrante della mia playlist. L'avevo pure tradotta in coreano e poi registrata, quando ero ancora un novellino.
Williams: Wow! Pazzesco.
RM: Oggigiorno il genere non conta più molto, ma allora credo ci fossero diversi rapper che criticavano gli altri artisti per l'uso dell'auto-tune. Tu canti, rappi e ci sono anche occasioni in cui esegui semplicemente il ritornello. Solitamente, come ti approcci e poni rispetto ad una canzone cui partecipi in qualità di featuring?
Williams: Wow. Innanzi tutto, che tu ci creda o no, nessuno mi aveva mai chiesto una cosa simile. Decido seguendo l'istinto, niente convenzioni o regole prestabilite.
RM: [Tipo] “Devo rappare”, “Devo cantare”
Williams: Già... No. Faccio semplicemente ciò che penso sia necessario. E cerco, ovviamente, di fare del mio meglio per interiorizzare quella parte, ma di fatto penso il tutto come se fosse per qualcun altro, qualcuno migliore di me. È già capitato che artisti con cui ho lavorato mi dicessero, “Nah, vorremmo facessi tu quella parte” e la mia risposta è stata, “No, l'ho scritta per quest'altra persona”. Quindi, sì, cerco di colmare ciò che manca nel brano, ma poi dimentico che, di fatto, sarò io a doverlo eseguire. Se mi concentrassi su quell'aspetto, non sarei altrettanto sicuro e non credo il risultato sarebbe altrettanto buono. Ad esempio, molto tempo fa ho lavorato ad una traccia con Mystikal—
RM: Wow!
Williams: Già. “Shake Ya Ass”. Hai presente? L'abbiamo prodotta insieme io e Chad [Hugo], ma mentre ne scrivevo il ritornello, pensavo che se l'avesse eseguito Eddie Kendricks dei Temptations, sarebbe stato perfetto. Ricordo ancora che dicevo agli altri “Oh, sul serio, potremmo farla fare a quel tipo dei Temptations”. E la loro risposta era tipo: “Nah, no. L'etichetta vuole che sia tu ad eseguirla.”
È allora che ho iniziato a realizzare quale fosse il mio punto debole, vale a dire quando cerco di
infondere l'energia e lo spirito di altri artisti, lasciandomi guidare totalmente dalla musica e da cosa necessita il brano, senza che il mio ego o la mia sensibilità (artistica e personale) abbiano voce in capitolo.
RM: Il nostro gruppo ha parlato alle Nazioni Unite ed abbiamo anche incontrato il presidente Biden. Non ci saremmo mai immaginati cose simili [fossero possibili], ma a quanto pare, ormai siamo diventati uno tra i tanti altri portavoce della comunità asiatica. Tra me e me non faccio che chiedermi “Sono davvero tutto 'sto granché? Mi merito davvero tutta questa fiducia e responsabilità?” e ho molti dubbi. So che anche tu fai molto per la società e la tua comunità d'origine. Sarei curioso di sapere come fai a reggere il peso di tutte queste responsabilità e a coltivare un'immagine positiva e moralmente rispettabile.
Williams: Beh, c'è sempre una ragione dietro ciò che faccio [per beneficenza]. Può essere, ad esempio, per qualche idiozia detta di cui, poi, mi pento o magari perché in qualche mia traccia potrei aver offeso una certa porzione di pubblico o sfera culturale/sociale. Queste cose mi fanno riflettere e mi aprono gli occhi. Istituisco quindi organizzazioni [non profit] per cercare di combattere quell'ignoranza di cui io stesso mi sono reso colpevole. Cerco di imparare (dai miei sbagli), di approfondire e fare ricerche. Altre volte, invece, magari lo faccio per ciò che hai appena detto tu. Quando, ad esempio, mi chiedo: “Cavolo, sto facendo abbastanza?” o anche “Mi merito davvero tutto questo?”. Credo questo genere di iniziative sia ciò che mi permette di vivere un po' più serenamente e di dormire la notte. Mi aiuta anche a trovare risposta a quei dubbi. Diciamo che è qualcosa che va fatto ogni qual volta sorgono dubbi e non ci si sente più tanto sicuri di meritarsi tutto questo e l'ammirazione dei fan; laddove c'è un deficit o una mia mancanza, vado a colmarlo con questo tipo di iniziative benefiche.
RM: Spero veramente tutte queste mie stupide ansie e preoccupazioni mi aiuteranno, quanto meno, a diventare una persona migliore, a diventare un adulto migliore, per i fan.
Williams: Ciò che la gente non può capire è che quando si hanno milioni e milioni di fan, e te li ritrovi di fronte centinai di migliaia alla volta...
RM: Non puoi fisicamente distinguere un volto piuttosto che un altro nella folla. È tutto solo una massa enorme di persone.
Williams: Tutti insieme ti infondono quest'energia enorme e poi, per esempio, dici “Saltate!”
RM: E loro saltano.
Williams: E loro saltano. Tu canti, e loro ti seguono cantando ogni singola parola. E dalle loro voci, riesci a percepire chiaramente l'impatto concreto che hai sulle loro vite. Non so come facciate voi. Ma io ho scritto un paio di canzoni di quel genere e quando salivo sul palco e le cantavo, mi veniva letteralmente da piangere perché era una responsabilità troppo grande. Sul serio, ogni volta che mi accorgo di tale impatto, faccio un passo indietro.
RM: Perché? È una responsabilità troppo grande?
Williams: Davvero troppo grande, amico. È un peso insostenibile. Ecco perché rispetto davvero un sacco gente come te, il tuo gruppo e altri artisti quali Bey e Jay e anche Kanye — Cioè, sul serio, (riesco appena ad immaginare) le cose che affrontate ogni sera salendo su quel palco? È davvero troppo e ti fa riflettere. In certi casi, devi davvero essere nato con i nervi saldi (per affrontare responsabilità simili). Vorrei chiederti questa cosa: come fai, una volta sceso dal palco? Tutta quell'emozione e carica ogni sera, come fai a rilassarti?
RM: La mia prima esibizione è stata in un qualche club sconosciuto, di fronte a qualcosa tipo 10 persone, quando avevo circa 15 anni. Mi sono dimenticato buona parte del testo ed è in quell'occasione che ho realizzato, “Oh, non potrei proprio diventare una star. Non sono come tutti questi frontmen che sanno gestire e godersi la ribalta come, diciamo, Kurt Cobain o Mick Jagger”. Io sono semplicemente un essere umano cui piace scrivere musica. Ad esempio, lo scorso aprile abbiamo fatto dei concerti negli stadi a Las Vegas. 4 date e ogni serata è stata una nuova sfida. Dopo, tipo, le prime tre canzoni, quando ci togliamo gli auricolari e gridiamo “Cazzo, siamo tornati!” — da quel momento in poi, per le successive 2 ore e mezza, a prendere il controllo è un'altra persona, un altro me stesso. Ma prima di arrivare a quel momento, durante le prove e ancor prima, sull'aereo, sono davvero, davvero agitato e sento tutto il peso della responsabilità al pensiero di tutti questi fan che hanno comprato i biglietti e vengono a vederci dal Brasile, dal Giappone, dalla Corea e da tutto il mondo. Vengono fin lì proprio per noi ed il nostro spettacolo. Quel pensiero mi manda in fibrillazione, cioè, devo assolutamente essere all'altezza e sdebitarmi con loro. Sento di dover loro la migliore serata della loro vita. È davvero.. un casino, l'energia è troppa. Non sono che un essere umano, mi prende l'ansia, a volte mi deprimo pure e mi lascio sovrastare da tutta quest'energia. Ma cerco di superare la cosa perché amo veramente la musica. Amo davvero tutto il loro amore. Sono convinto l'amore sia davvero amore solo quando siamo noi a darne, più che limitarci a riceverne. Voglio semplicemente sdebitarmi con loro. Sono loro che, da una piccola città coreana, ci hanno condotti fino al cuore dell'industria musicale: Las Vegas, L.A., New York. Se ora ho l'opportunità di fare quest'intervista con Pharrell, è solo merito dei fan di tutto il mondo. Sono e sarò loro sempre profondamente grato e, semplicemente, non voglio deluderli.
Attualmente, i BTS sono in quella che il tuo collega, SUGA, ha definito come una “pausa” — che però è stata tradotta erroneamente come “hiatus, rottura” — e, al momento, vi state concentrando principalmente sui vostri progetti solisti. RM, hai precedentemente dichiarato di aver, in un certo senso, perso un po' la direzione da seguire con il gruppo.
Williams: Ho avuto decisamente anche io i miei bei momenti di smarrimento
RM: Quando?
Williams: Proprio intorno [al 2006] a quando ho rilasciato In My Mind. Subito dopo aver visto che non ha suscitato le reazioni in cui speravo — Cioè, sicuramente ha avuto un certo impatto a livello culturale, ma, a costo di suonare egocentrico, non era il risultato in cui speravo. In quel periodo ero abituato ad altri risultati e la cosa mi è davvero rimasta lì. Quindi tutto questo mi ha fatto riflettere, sullo scopo di ciò che stavo facendo, sull'autenticità delle cose e non solo l'apparenza, no, volevo qualcosa che avesse un significato concreto e potesse arrivare davvero alle persone ma che, al contempo, potesse comunque essere divertente. E visto che sono sempre stato innamorato delle
donne, ovviamente non potevo non parlarne [ride].
Quindi capisco cosa intendi. So cosa significa arrivare a quel tipo di impasse nella tua carriera, qualunque ne sia il motivo — e so che è tutto a posto, nel vostro gruppo, ma da ciò che ho sentito e credo di aver capito, immagino siate arrivati a quel punto nelle vostre carriere in cui.. “Cosa stiamo facendo? Chi siamo? Siamo davvero quelli che eravamo e volevamo essere, alle origini?”, tutte queste cose non sono più così chiare.
RM: Esatto.
Williams: E credo riflettere su chi siete, su cosa volete trasmettere e su quali sono i vostri obiettivi sia molto importante per modellare il tipo di persone ed artisti che desiderate essere. Cioè, come ci si sente? A che punto del processo ti trovi, ora? Perché so che stai lavorando ad un album solista, vero?
RM: Sì. Ho già fatto quasi il 90% del lavoro. Avevo già rilasciato un paio di mixtape, ma sempre come membro del gruppo ed erano solo degli esperimenti. Credo questa volta si tratti ufficialmente del mio primo album solista. Sono passati 10 anni dal nostro debutto. Il K-pop pone molta importanza sul gruppo, sulla squadra e, come ho menzionato prima, io ho iniziato la mia carriera come rapper e scribacchino (di testi), quindi non è stato facile, per me. Anzi! Tanto più che il K-pop è un po' un mix di musica pop americana, altre influenze estetiche, cultura coreana, social media ecc. È tutto molto intenso e frenetico. Quindi, sì, ci sono dei pro e dei contro. Dopo questi 10 anni insieme, anche se non era nostra intenzione, siamo diventati personalità pubbliche di rilievo, tipo, ed abbiamo accettato la cosa. Un gruppo K-pop che fa un discorso alle Nazioni Unite o che incontra il presidente (americano)? Ero molto confuso a riguardo e mi chiedevo, “Cosa sono, quindi? Un qualche tipo di diplomatico, o cosa?”
Williams: Mh, sì.
RM: All'inizio, non ero che un rapper semi-sconosciuto che scriveva testi. Quindi, quelli che sono venuti dopo, sono stati 10 anni di gruppo davvero intensi. Di fatto, io ho sempre dovuto gestire quasi tutte le interviste nonché rappresentare la squadra. Diciamo che quello è diventato il mio ruolo. Credo fossi arrivato al punto che... Non saprei, ho solo più pensato: “Yo, forse è il caso di fare una pausa. Devo smetterla, prendere un po' le distanze e capire a che punto mi trovo e cosa sta succedendo”, cercare un po' di serenità mentale, insomma. Così facendo, ho potuto concentrarmi di più sul mio album solista. In questi ultimi giorni stavo giusto pensando alla prima volta che ho ascoltato la tua musica, ciò che ho provato di primo acchito e l'atmosfera. Ho ripensato al motivo per cui ho iniziato a fare musica, perché l'ho scelta come vocazione per il resto della mia vita, diciamo.
Quando ho iniziato a lavorare alle mie tracce, avevo 14 anni, ora ne ho 28. Quindi, sì, è questo ciò che mi sta passando per la mente. È difficile, sono piuttosto confuso e non so cosa succederà in futuro. Quindi, (ti sarei grato) se tu potessi darmi qualche consiglio.. Sicuramente è diverso rispetto al K-pop, ma so che hai lavorato a tanti progetti, tipo i N.E.R.D, i Neptunes e, ovviamente, anche ai tuoi progetti solisti. Quindi, cosa ne pensi...?
Williams: Lavorare con i Neptunes, lavorare con i N.E.R.D e tutti i miei progetti solisti sicuramente mi sono stati d'aiuto, perché almeno lavori ad una cosa e poi fai una pausa. Lavori a qualcos'altro e poi, di nuovo, un'altra pausa. Tutto ciò mi ha permesso di indossare cappelli e maschere diverse [*provare cose diverse]. Capisco cosa intendi e so che prendere le distanze per un po' sarà un'esperienza davvero positiva per te. Credo sia davvero la cosa migliore, perché così, quando tornerai a lavorare con il gruppo—
RM: Con la squadra
Williams: Già, credo proprio ti sembrerà tutto super nuovo. Con che produttori stai lavorando al tuo album solista?
RM: A volte lavoriamo per conto nostro e la nostra etichetta ha una sua squadra di produttori che ci dà sempre una mano. Altre volte riceviamo anche tracce da terze parti. Dipende volta per volta. Immagino tu produca con Chad o anche per conto tuo, giusto? Non hai/avete un sacco di lavoro, così?
Williams: Nel mio caso, faccio come Michelangelo con le sue sculture. Lui semplicemente... e forse ora dirò cavolate, ma tutto ciò che faceva era disfarsi delle pietre e parti che erano d'impiccio per la sua scultura, o qualcosa del genere. Per me è lo stesso. Mi limito a scavare, scolpire e ad aggiungere strati finché non ne sono soddisfatto. E quando sento di aver bisogno di aiuto, mi rivolgo ad altri. Quando ero più giovane, ero fin troppo egocentrico, ma ora pongo la mia lealtà altrove.
RM: Dove?
Williams: Sono leale alla canzone. Come possiamo ottenere il meglio possibile da questo brano? Questa è la mia mentalità, ora. E non voglio limitarmi al semplice “Oh, figo, così può andare”. No, quel "può andare" non mi basta, voglio abbattere muri, voglio incendiare tutto il quartiere (con la mia musica). Non voglio limitarmi ad una sola stanzetta, dev'essere tutta la casa. Non solo una casa, voglio incendiare l'intero quartiere. Voglio sia qualcosa di cui si parli persino nei notiziari della sera. Ascolta: “Block on fire / Quartiere/ Isolato in Fiamme”
RM: Block on fire. B.O.F., quartiere in fiamme. Che nome figo per un brand. Ad un certo punto del mio processo di crescita — e, come ho detto prima, ora sono a metà strada tra il capitolo uno ed il due, la carriera di gruppo e quella solista; ad un certo punto mi sono trovato tra la musica e, forse, l'arte figurativa, lì in mezzo. Quindi a volte ho davvero paura e mi chiedo, tipo: “E se non mi piacesse più la musica?” Io adoro l'arte, ma è diverso, in un certo senso.
Williams: Vero.
RM: Sì, sul serio. Cioè, la musica.. è ovunque. E mi spiace, ma poi qualsiasi cosa me la ricorda. A volte mi prende davvero molta paura — penso, tipo, che la musica potrebbe non essere più la mia prima passione, diciamo così.
Williams: Penso sia una cosa passeggera.
RM: Oh, sul serio? Che sollievo, allora.
Williams: Già. Poi ad un certo punto ti ritroverai di nuovo a pensare, “Woah. Voglio concentrarmi solo sulla musica”, vedrai che sarà così.
RM: Tu trai qualcosa - e se sì, cosa - dalle arti figurative e dalle belle arti?
Williams: Credo valga lo stesso per ogni modalità, per ogni senso e sotto-categoria.. Intendo ciò che va ad interessare la vista, l'olfatto, il gusto, la cinestesia, l'udito, vale lo stesso per tutte queste cose. Ad esempio, se parliamo di cibo, una cosa può essere dolce o amara. Ogni cosa può avere un aroma dolce o pungente. Dal punto di vista figurativo, ci saranno cose che ai nostri occhi appaiono dolci e altre sgradevoli. Con il nostro udito possiamo sentire suoni che sembrano dolcissimi e piacevoli e altri che invece, oooh, sono decisamente più aspri, no? Quindi, sì, mi piace molto lavorare con artisti che operano in discipline e campi diversi dalla musica per trovare le congruenze ed i punti di incontro. Tipo, determinare: “Oh, wow, quello è ciò che tu (nella tua disciplina) consideri dolce. Oh, quello è ciò che è aspro, per te”, qualcosa del genere, capisci?
RM: La cosa assurda del mio rapporto con le belle arti è che, quando ascolto della musica fantastica, sì, ne rimango davvero colpito ma, talvolta, ne sono anche geloso. E la cosa fa male, molto male. Ironico, vero? Ma con le arti figurative è diverso perché non ho intenzione di provare a disegnare neppure una singola linea, perché voglio rimanere uno spettatore. Però ne sono appassionato. Sono un fan. Vado matto per l'arte. Quindi quando guardo un dipinto o una scultura, mi sento sollevato e sereno perché posso apprezzarli in tutta libertà e a mio totale piacimento.
Williams: Fantastico.
RM: Hai qualche nuovo progetto in preparazione?
Williams: Beh, questo mio nuovo progetto si chiama... è un progetto a mio nome ed il titolo dell'album è Phriends. È solo il primo volume. Ovviamente, voi [BTS] ne siete parte. E, a dire il vero, ne sto già parlando più di quanto dovrei, ma c'è questa canzone, nell'album, cantata dai BTS ed è incredibile, vi sono estremamente grato.
RM: Adoro quella canzone
Williams: Piace moltissimo anche a me.
RM: E andiamo, cazzo!
Williams: Tutti quelli che l'hanno ascoltata poi erano tipo: “Whoa.”
RM: Sì, cazzo, l'adoro!
Williams: La adoro, adoro, adoro davvero. E ora, la butto lì... Hai detto che il tuo album solista è pronto al 90%. Se per il restante 10% dovesse servirti — cioè, sicuramente non avrai bisogno di me, ma . . . 
RM: Ho sempre avuto bisogno di te, sono 15 anni che ho bisogno di te
Williams: Ok, beh, se vuoi che proviamo a lavorare insieme a qualcosa, si può fare.
RM: Per favore, sì.
Williams: Ok, se mi dici che cosa vuoi, tipo qualcosa di up-tempo? Possiamo scrivere qualcosa di up-tempo.
RM: Sono profondamente onorato e grato.
Pharrell, hai qualche ultimo consiglio per RM?
Williams: Sai cosa? L'unica cosa che mi sento di dirti è continua così. Continua a coltivare la tua curiosità e non sentirti troppo sotto pressione in ciò che fai, con pensieri tipo... Cioè, non pensare mai per assoluti, tipo: “Oh, non farò mai più musica” o “Mai e poi mai . . . ” ecc. Ecco, quello lo escluderei. Semplicemente—
RM: Mai dire mai.
Williams: Mai dire mai. Continua godendoti il percorso. Continua così.
RM: Seguendo la corrente a ritmo di crociera.
Williams: Esatto. E vedi dove ti porta. Perché quella è la parte più interessante.
🎦 Estratti video
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RM: Non so se te ne ricordi, ma ci siamo già incontrati nel 2018 ai Billboard Music Awards
Williams: Certo, si certo che mi ricordo. Sì, abbiamo anche fatto una foto insieme
Williams: Io avrei già voluto lavorare con voi BTS allora, ma non volevo essere troppo.. troppo diretto o invasivo...
RM: No, sei stato gentilissimo
Williams: Mi sembra la foto l'avessimo scattata...
RM: Nel tuo camerino
Williams: Sì, e io, in quel periodo, lavoravo in uno studio poco distante da lì e avrei veramente voluto dirvi tipo "Fanc**o tutto questo"... Anzi, lasciami riformulare perché non vorrei la vostra fanbase si arrabbiasse con me, per questo mio linguaggio
RM: Nah, capiranno...
Williams: No, avrei veramente voluto andarmene via con voi in quel momento preciso e dire tipo "Andiamo a scrivere della musica pazzesca!" Perché mi piaceva tutto ciò che stavate facendo. Adoro la vostra energia e apprezzo tutto ciò che rappresentate e, cioè, i nostri fratelli e sorelle - e coloro che si identificano come non-binary -, la comunità asiatica ne ha passate davvero tante
RM: Sì, sempre di più, sempre peggio
Williams: E, sai, la comunità asiatica mi ha sempre dato molto. Mi piace davvero molto l'energia dei BTS e siete la dimostrazione vivente che un artista non deve necessariamente limitarsi ad un solo genere. E credo voi stiate davvero dimostrando che - pur essendo artisti e superstar - si può essere umili. Avete davvero una bella energia e siete pieni di umiltà...
Williams: Credo ci siano tanti benefici nello scrivere e produrre per altri artisti: mi permette di provare cose che altrimenti non proverei. E per quanto io lavori attivamente alla mia musica, sia come artista solista che come artista partecipante (in brani altrui) - penso sia noto ma credo molti non lo sappiano ancora, ma la maggior parte dei miei lavori solisti sono tracce che inizialmente ho scritto o prodotto per altri. Ovviamente scrivo e produco anche canzoni per me, ma quelle, il più delle volte sono troppo complesse, ci sono poche vere gemme rispetto a quando le scrivo per altri artisti. Non so come sia per te...
RM: Nel 2005 non ero che uno studente delle elementari e già volevo fare il rapper. Una volta capito che cosa fosse effettivamente il rap - ritmo e poesia, praticamente - ho sentito davvero una forte attrazione per questo genere, per il modo in cui, tramite esso, è possibile mandare un messaggio al mondo.
A dire il vero, è piuttosto imbarazzante rispondere a queste domande di fronte al... al mio idolo. Però, solitamente, mi trovo più a mio agio a scrivere testi o melodie per altri artisti. Perché mi dà l'opportunità di mostrare altri aspetti di me. Quando lavoro alla mia musica, è tutto più complesso. Non è qualcosa di semplice, c'è sempre un po' di sofferenza perché è come se mi svelassi e confessassi. Ciononostante, resta comunque la parte più importante del mio lavoro.
Williams: Ti capisco. Credo che, nel mio caso, quella sofferenza sia la parte più divertente perché quelli sono i colori più vividi che un artista, come noi, abbia a disposizione. Per colmare la nostra musica finché non è c'è abbastanza dolore o non è sufficientemente bella. Quindi ti capisco quando dici che infondi tutta la tua sofferenza nei tuoi versi per renderli ancor più potenti. Sono d'accordo.
RM: Sarei curioso di sapere qual è il tuo processo creativo. Quali sono i tuoi processi mentali e che cosa cambia a seconda se si tratta di una canzone per te o per qualcun altro? Che cosa cambia dalla bozza alla versione definitiva?
Williams: Beh, quando un artista viene da me, arriva già sapendo cosa vuole. Ad esempio, “Vorrei qualcosa di potente, qualcosa di più cupo o magari qualcosa da discoteca”. Quindi, sì, tengo a mente ciò che vogliono, ma prendo anche in considerazione le varie sfumature della loro voce, gli stili e le melodie cui lavorano di solito, penso anche a come poter produrre loro qualcosa di totalmente inedito rispetto a ciò che hanno già fatto. Una volta mixate tutte queste cose insieme, spesso capita che l'artista in questione mi dica “Cavolo, non è esattamente nel mio stile”. Al che io vendo la traccia a qualcun altro e poi, magari, la stessa persona torna da me e mi dice “Hey, perché non mi hai fatto ascoltare quella versione?”. Ma il fatto è che loro hanno ascoltato quella stessa versione, ma la percepivano in modo diverso.
RM: Ah ah ah, wow, quella è la parte divertente
Williams: Sì, fa sorridere. Poi, però, ci sono anche persone che decidono di buttarsi e provare.. Cioè, è ciò che dico sempre: almeno provaci, non devi necessariamente pubblicarla. Il problema è che anche chi è bravo in ciò che fa, spesso ha paura di esplorare, di provare nuove sfumature della propria voce, della propria personalità o della propria carriera. Quindi, sai, sono un po' titubanti, ma una volta provato, almeno avranno sperimentato qualcosa di nuovo; e se, in fin dei conti, vediamo che non va bene per loro, non va bene, fine. Ma prima di poter decidere, devi almeno provare.
RM: È come una sfida con se stessi
Williams: Esatto.
RM: Come ti descriveresti? In che cosa ti riconosci di più? Cioè, sei un produttore, un cantante, un rapper, sei un imprenditore, sei un padre, un marito...
Williams: Sì, sì... esatto
RM: Cioè, ovviamente il nome Pharrell non avrebbe neppure bisogno di ulteriori definizioni, ma, al di là della tua persona pubblica, come ti descriveresti, personalmente?
Williams: Non saprei... Ehm, innanzi tutto sono un funzionario pubblico.
RM: Un funzionario pubblico? Mi piace!
Williams: E, sai, quando sei al servizio del pubblico, del prossimo, stai facendo qualcosa di buono, ciò che vorrebbe il Signore. Sono credente. Io credo nell'Universo. Per me Dio è l'Universo e noi viviamo in questo Universo e siamo parte del creato. Essere al servizio del prossimo è ciò che significa anche essere un padre, un marito... E poi la musica è tutto per me. La musica, per me, è come la chiave madre che può aprire qualsiasi porta.
RM: Ancor'oggi
Williams: Certo! Perché se non fosse per la musica non sarei quello che sono ora, non avrei potuto fare nulla di ciò che ho fatto finora.
🎧 Estratti Podcast
Williams: La gente pensa che voi siate sempre stati così, non capisce le vostre origini di gruppo e non concepisce che vi prepariate e studiate (per arrivare a questi livelli). Cioè, qui in America non è necessariamente così. Sì, a volte i gruppi vengono formati a tavolino anche qui, tipo, sai... Gli Nsync, i Backstreet Boys..
RM: I One Direction
Williams: Ce ne sono tanti...
RM: Sì, ovviamente
Williams: Ma qui, quel genere di gruppi spesso viene ridicolizzato, del tipo: "Oh, sono solo una boyband!". Ma sai cosa? Di fatto, quei gruppi hanno risultati molto simili a quelli degli altri artisti mainstream, e intendo in termini di qualità musicale, qualità artistica e nel modo in cui capiscono appieno il loro pubblico. Hanno una conoscenza approfondita del loro genere di appartenenza e hanno le potenzialità per durare a lungo perché sanno ciò che stanno facendo.
RM: Wow... Cioè, sul serio.. Innanzi tutto, grazie per il tuo parere così rispettoso. Ovviamente non posso parlare per tutta l'industria dato che ne rappresento solo una minima parte. Ed è forse persino un po' rischioso parlare dei pro e contro del sistema, delle sue luci e delle sue ombre.. Come sai, per una cosa buona ce ne saranno anche sempre di negative.
Williams: Sì, certo.
RM: Ho iniziato la mia carriera come rapper e poi, forse per caso o forse per destino, mi sono ritrovato nel cuore dell'industria K-Pop e ho visto e vissuto molte cose che accadono in questo sistema. Nel mio caso, la nostra etichetta ed il signor Bang, il nostro presidente, sono diversi. Credo il signor Bang sia diverso perché lui è anche un produttore, capisce veramente la musica e, soprattutto, ha sempre molto rispetto per i suoi colleghi, gli altri produttori, i vari tecnici e le idee dei suoi artisti. Come hai detto anche tu, noi BTS cerchiamo sempre di sfruttare al meglio ciò che di buono c'è in questo sistema; però, al contempo, non rinunciamo a mescolare il K-pop con l'arte. Noi cerchiamo sempre di ribadire ed enfatizzare che siamo esseri umani. Lo sei tu e lo sono io. Siamo semplicemente persone che fanno musica e che si esibiscono di fronte ad altre persone. Altre persone con altrettanti lavori, sebbene diversi dal nostro, che vengono a vedere i nostri concerti. Ci tengo a ripeterlo perché è anche ciò che mi permette e ricorda sempre di restare con i piedi per terra. Ciò che vorrei dire ai trainee di questa industria K-pop è, vi prego, ricordate che siete esseri umani, persone che lavorano in questo settore, ma sempre esseri umani. Siate voi stessi. Ciò che conta di più, per me, è che ciò che facciamo ha un certo impatto sulla vita altrui. Grazie alla nostra musica, possiamo scambiare energia positiva con i fan e donare e ricevere amore. Questa è e sarà sempre la cosa più importante, per me.
Williams: Sì, mi piace molto ciò che voi BTS rappresentate, è bello vedere e seguire tutto ciò che state facendo. E poi credo voi siate la dimostrazione vivente che si può essere umili. Avete davvero una bella energia, carica di umiltà, che è ciò di cui ogni artista avrebbe più bisogno, in questa comunità ed industria.
[*Farrell Williams parla di com'era fare musica quando lui aveva 28 anni, l'età di Joon adesso. Di com'era la scena hip-hop quando Internet stava appena iniziando a prendere piede (1993) e di come sia cambiato tutto, rispetto ad allora]
RM: Per gli artisti coreani, specialmente per i rapper, l'America è una sorta di “terra madre”. In coreano la chiamiamo “bon-to (본토). Tra rapper si dice tipo “Ah, queste sono le robe nuove che vanno forte nella 'terra madre'”, “Oh, questo è come il sound della 'terra madre'”
Williams: Oh wow!
RM: Sì, e oggigiorno, forse, non è più così, i rapporti tra le nostre industrie musicali vanno e vengono, ma quando io ho iniziato a fare musica, c'era molta attenzione ed interesse per tutto ciò che richiamava la musica ed il sound della “terra madre”, l'America. Cioè, io credo la cultura sia in continua evoluzione, non è immutabile e scolpita nella pietra, no. Va e viene costantemente.
Williams: Sì, sempre.
RM: C'è una continua influenza tra culture. E, in passato, alcuni dei nostri artisti hanno davvero raggiunto dei risultati notevoli (per gli standard della cultura coreana del tempo). Devi sapere che allora eravamo una nazione povera, non avevamo niente. Internet è arrivato anche da noi, ovviamente, ma...eravamo comunque una nazione minore. A volte sento davvero la mancanza di quel periodo, quando non c'erano gli i-phone, ad esempio, o Whatsapp.
Williams: Sì, era un periodo pazzesco
RM: Davvero
Williams: Ma anche adesso sono tempi micidiali!
ita : © Seoul_ItalyBTS | Twitter
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top24morningnews · 4 years
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WEWE Global: la verità
WEWE Global, una piattaforma, una community e una curiosità che cresce. Dato che le voci sul web relative a questo progetto corrono tra opinioni positive e negative, il nostro obiettivo in questo articolo è di fare il punto: cos’è WEWE Global e, onestamente, è una buona o una cattiva idea?
Abbiamo effettuato le nostre ricerche sul Web tra delle informazioni dei canali ufficiali e molti siti Web di fan e utenti che abbiamo contattato. Abbiamo anche raccolto opinioni negative da coloro che hanno affermato che WEWE è solo “un bel sogno”. Abbiamo analizzato tutto ciò, comprese le critiche, per trovare la verità.
Che cos’è?
Partiamo dal principio e quindi dal prodotto: WEWE Global è una piattaforma online , dove è possibile registrarsi solo se si dispone di un codice account di un membro della piattaforma. Per coloro che sono curiosi, puoi trovare un link referral per iscriverti ovunque sul Web, ma abbiamo usato il referral link di una persona che abbiamo contattato per farci spiegare in cosa consiste. Chiamiamo questa persona “l’Ambasciatore”.
WEWE-ID
Una volta creato un account, la piattaforma ti chiede di verificare la tua identità (il tuo WEWE-ID). Poiché questa non è una piattaforma anonima, abbiamo contattato il team WEWE Global per chiederci se fosse possibile saltare questo passaggio. Un assistente ci ha informato che questo passaggio è obbligatorio poiché WEWE funziona a livello globale in conformità con le normative AMLD5. Prendendola come una sfida, abbiamo inserito dati a caso; l’account è stato sospeso rapidamente e il team ci ha informato del motivo tramite un’e-mail. Probabilmente non sono comprensivi con coloro che gli fanno perdere tempo.
Abbiamo quindi fatto le cose correttamente, inserendo le nostre informazioni. Siamo stati verificato la sera del giorno seguente, circa trenta ore dopo l’invio.
Servizi
Nel frattempo, abbiamo esaminato le funzionalità della piattaforma WEWE Global. Abbiamo visto nelle impostazioni che è possibile impostare il sistema di riconoscimento facciale come verifica per l’elaborazione delle transazioni. Abbiamo dovuto attendere il completamento della verifica dell’ID, ma una volta completata la verifica, abbiamo utilizzato la conferma con il sistema di riconoscimento facciale per il nostro primo acquisto. Onestamente, non ci aspettavamo questa funzionalità; è una cosa rara per un sito Web, quindi un punto va a WEWE Global.
Passiamo ai prodotti. Vediamo che abbiamo due portafogli, uno per i virtual token WEWE e uno per il Bitcoin. Questi vengono utilizzati per acquistare prodotti e servizi interni. Iniziamo acquistando una membership che è una sorta di pacchetto con un “assaggio” di tutti i prodotti disponibili all’interno della piattaforma. Il nostro ambasciatore ci spiega i prodotti con grande disponibilità, anche perché avrebbe ricevuto un premio dal nostro acquisto.
Referral
Il sistema referral non è di certo qualcosa di nuovo; tutti hanno un programma di referral ormai, da Uber con le corse gratuite, ad Airbnb con i loro sconti sulle prenotazioni, fino alle banche.
Il sistema referral, per quanto sia comune, è sempre un grande punto interrogativo quando si tratta di progetti digitali. Una delle critiche che abbiamo riscontrato, o piuttosto delle accuse, è precisamente che WEWE è un progetto insostenibile a causa del sistema referral. Ne parliamo più avanti.
Se ben pianificato, un sistema referral può essere una carta vincente. Tutte le aziende, che siano start-up o multinazionali, hanno bisogno di clienti e quale modo migliore del passaparola di un amico? WEWE Global lo sa bene, perché solo con il passaparola hanno creato una comunità di migliaia di persone in tutto il mondo. Asia, Europa e Sud America sembrano essere i principali centri. Sul web, non abbiamo trovato pagine social ufficiali per il progetto, che ci ha lasciato stupiti; il nostro ambasciatore ci ha detto che è perché WEWE dà agli utenti la responsabilità di diffondersi.
Chi controlla WEWE allora?
WEWE Global è un DAO che apparentemente ha seguito l’esempio di Dash nella gestione decentralizzata delle infrastrutture. Abbiamo chiesto al nostro ambasciatore i suoi pensieri su questo WEWE DAO, dal momento che è un gruppo anonimo, e ha detto:
“Può essere strano non conoscere i volti di chi gestisce un progetto. Assurdamente, questa stranezza è stata la forza di WEWE perché ci ha fatto sentire membri. Qui, non si tratta di effettuare la registrazione e completare un paio di acquisti. Qui, tutto dipende da noi, e questo mi fa sentire proattivo per me, le persone che ho invitato e l’intera comunità. È bello sapere che la DAO, per quanto misteriosa possa sembrare, ascolta i suoi utenti. Siamo in grado di inviare consigli e richieste e, in passato, sono stati approvati, come la pubblicazione anticipata dell’app WEWE “.
App WEWE
L’obiettivo di WEWE Global è di essere “globali” sia dentro che fuori. WEWE vuole creare un’interfaccia all-in-one in cui l’utente può accedere con un ID WEWE e utilizzare tutti i suoi servizi e prodotti. L’interfaccia è la piattaforma e quest anno sarà anche un’app che integrerà un servizio di pagamento.
Tornando indietro alla membership che abbiamo acquistato, del valore di $ 500, ecco i prodotti a cui abbiamo avuto accesso:
Abbiamo ricevuto un buono di viaggio totale del valore di $ 1000, utilizzabile sul sito web Travel4You per pagare parte del soggiorno in hotel con il nostro WEWE, permettendoci di usufruire degli sconti sul sito Web.
Abbiamo ricevuto le Key Activation License Apps: l’ambasciatore ci spiega che abbiamo acquistato una serie di applicazioni che verranno distribuite ai clienti, ai nostri o a clienti casuali. Sono costituiti da codici sull’applicazione WEWE, con i quali è possibile effettuare acquisti e transazioni. E una volta scaricate le app, riceviamo premi dall’uso dei clienti che scaricheranno le app che abbiamo pagato – quindi collegata alla Key Activation License Apps che abbiamo acquistato. Il loro download sarà gratuito grazie a noi, come se avessimo pagato l’app per loro e saremo premiati quando usano l’app. Dobbiamo aspettare ancora qualche mese affinché l’app venga rilasciata sul mercato, quanto gli utenti inizieranno a scaricarla e utilizzarla.
La mia iscrizione include anche corsi video sulla blockchain e sulle criptovalute. Dal momento che l’app può essere utilizzata con criptovalute, come Bitcoin e altri altcoin, è strettamente necessario dare una guida sulle criptovalute ai propri utenti.
WEWE Global è un Ponzi o no?
Immaginiamo che la maggior parte dei nostri lettori si concentrerà su questa parte. Consapevoli di ciò, abbiamo effettuato un’analisi accurata.
Ciò che rende un sistema uno schema Ponzi sono:
la promessa di un investimento con alti rendimenti in breve tempo
il guadagno è distribuito, ma in realtà quel denaro è denaro che arriva da nuovi investitori
il sistema cade quando non ci sono più nuovi investitori e quindi i vecchi non possono più essere pagati, quindi scontenti, smettono di invitare nuove persone e il sistema crolla.
Almeno tre settimane in cerca di una risposta, che alla fine è: WEWE non è uno schema Ponzi. Vediamo perché.
WEWE non è un investimento. Sul loro sito web ufficiale, lo specificano in modo molto chiaro nei loro termini e condizioni d’uso, effettivamente non vediamo promesse di profitto da nessuna parte.
Ciò che ricevi come premio, chiamato “incentivi per il lavoro e incentivi per il servizio”, sono ricompense non garantite. In breve, non abbiamo la certezza che riceveremo premi dal prodotto che acquistiamo. Tutto dipende dall’utilizzo di WEWE e dei suoi servizi.
WEWE lo presenta come un progetto che distribuisce ricchezza anche alla comunità. Precisamente, questa ricchezza non è garantita e i suoi membri la riceveranno solo se c’è qualcosa da distribuire. Ora comprendiamo ancora di più il senso di responsabilità di cui ha parlato l’Ambasciatore.
Lo sviluppo di servizi è stato possibile solo con la crescita dei suoi utenti. WEWE DAO sa che, una volta rilasciati, verranno utilizzati i servizi nell’applicazione. Più utenti ci saranno, più WEWE sarà ricco. Ovviamente, una ricchezza che verrà utilizzata per supportare il progetto e premiare la comunità.
Supponiamo che domani non entrino più nuovi utenti e che anche gli utenti attuali non accedano più al proprio account WEWE Global e non utilizzino i servizi. Cosa succederebbe? Abbiamo inviato questa domanda al team della piattaforma WEWE Global e hanno risposto. “WEWE Global fallirebbe.” Forse avremmo dovuto aspettarci una risposta ovvia alla domanda scontata! Anche Amazon fallirebbe se nessuno ordinasse di più e persino l’uomo più ricco del mondo, Jeff Bezos, dovrebbe prendere in considerazione un nuovo percorso da cui partire. Tuttavia, sappiamo che non accadrà mai ad Amazon, perché ci sono molti clienti fedeli che non possono più vivere senza il loro servizio. Anche il gruppo WEWE sembra legato al progetto.
In conslusione…
Abbiamo apprezzato l’onestà di un progetto digitale e con referral che dice a grandi lettere che qui non è garantito nulla: un progetto è in costruzione e un business può essere positivo o negativo. Se tutto va bene, tutti gli utenti apprezzano questo risultato. Questa è una caratteristica particolare poiché nessun servizio online premia i propri utenti solo per l’utilizzo.
È più difficile valutare il loro prodotto finale, l’app. Saremo lieti di testare il servizio di pagamento WEWE, che ti consente di pagare con criptovalute utilizzando lo smartphone nei negozi con POS NFC mentre il negozio riceve dollari, euro o la loro valuta di stato. Ci piace l’idea di poter usare le criptovalute che altrimenti conserveremmo nei portafogli, inutilizzate. L’ambasciatore ci ha detto che già nel prossimo mese alcuni membri scelti lo avranno sul proprio smartphone e potranno provarlo sul campo (ecco un’anteprima video su Youtube: https://youtu.be/N10XChcLjg4). Significa che effettueremo un nuovo controllo tra un paio di mesi per un nuovo articolo sul progetto WEWE. Rimanete sintonizzati!
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kritere · 1 year
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Allegri ripete sempre tre cose ai giocatori della Juve: “Non è obbligatorio, ma aiuta”
DIRETTA TV Lo streaming in diretta di questo programma sarà visibile su KRITERE.COM Kritere.com è il servizio gratuito che permette di guardare anche all’estero tutti i canali TV italiani, film on demande e eventi sportivi. 26 Agosto 2023 Conferenza stampa prima di Juventus-Bologna per Massimiliano Allegri ricca di spunti. Il tecnico ha tracciato la rotta per tornare alla vittoria, tornando…
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lamilanomagazine · 1 year
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Vicenza: due mesi di "Pedalate inclusive". 
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Vicenza: due mesi di "Pedalate inclusive". Domenica 9 luglio si svolgerà la prima pedalata inclusiva del progetto Turismo sociale ed inclusivo dell’Aulss 8 Berica, in collaborazione con il Comune di Vicenza, partner del progetto, ed il Consorzio turistico Vicenzaè. Gli itinerari proposti saranno in tutto quattro, ad anello ed ognuno con una tematica differente. Le pedalate sono ideate e organizzate con la collaborazione di Bici&Caffè società sportiva dilettantistica di Creazzo e Ol3 Bike srl. “Vicenza e le ville” è il primo percorso in programma, domenica 9 luglio, con partenza e arrivo al Tribunale di Vicenza, in via Ettore Gallo, 24. Il ritrovo è alle 9. Il percorso ad anello è di 10 km e poco difficile. Sono presenti fontanelle lungo l'itinerario. Seguiranno le pedalate “Vicenza e i palazzi”, il 23 luglio, alle 9 dal Teatro Comunale; “Vicenza e l’acqua”, il 2 settembre, alle 14.30 dalle piscine di Vicenza; “Vicenza e le colline”, il 23 settembre alle 14.30 dalla Chiesa di San Giorgio Martire in Gogna. Durante le escursioni saranno presenti degli accompagnatori professionisti. Non vengono fornite biciclette in loco ed è obbligatorio l’uso del casco. Per persone con disabilità sono a disposizione, gratuitamente e su prenotazione, tandem a pedalata assistita.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gcorvetti · 1 year
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Sempre peggio.
Le notizie non portano niente di buono, almeno quelle che sembrano dire che va tutto secondo i piani. Vediamo un pò.
La prima che salta all'occhio è che soldati nato combattono in ucraina e che l'ex segretario il tizio danese che non mi ricordo il nome messo a capo da obama e che ora vive negli USA con passaporto americano, dice che è possibile che alcuni stati membri agiscano di spontanea volontà e si infilino nel conflitto, polonia in testa; questo vuol dire che nonostante l'ucraina non faccia parte della nato e dell'ue l'entrata in guerra di un paese membro potrebbe scatenare la guerra totale, dando così il presupposto ai russi per invadere i paesi limitrofi, qua penso che siamo i primi a subirne le conseguenze qua in estonia. Ma dico io, è veramente necessario continuare ad istigare sti qua che sono già incazzati? Non basta che inviando armi si getta benzina sul fuoco? Questo perché si punta alla sconfitta militare della russia, come se fosse l'unica cosa che si può fare, stando anche ad alcune dichiarazioni di zello che non vuole sentirne di sedersi ad un tavolo per parlare, cioè fammi capire, prima accetti denaro dagli yankee per istigare l'orso sapendo benissimo che lui si incazza e vi invade e di conseguenza mandi la tua gente al massacro senza neanche pensarci un attimo, che bravo capo di stato complimenti, sappi però caro attore di dubbia bravura che un giorno i tuoi amighi ammerigani ti abbandoneranno al tuo destino perché loro fanno così, una volta raggiunto il loro obbiettivo, che non è mai sempre chiaro, mollano la presa lasciando in balia di tiranni e repressori il paese in questione. Si parla di ricostruzione e appalti miliardari, questa è una delle preoccupazioni di ursula perché le ditte europee potrebbero usufruire di vantaggi, ma siamo sicuri che ci sarà un paese da ricostruire se dovesse scoppiare una guerra nucleare?
Passiamo alla prossima, leggo che 6 clandestini, SEI, armati di coltelli hanno dirottato una nave turca nei mari italiani, al che l'energumeno alla difesa mobilita, polizia, guardia di finanza, guardia costiera e perfino il battaglione s.marco per un'azione stile antiterrorismo da film hollywoodiano, per sedare 6, ripeto SEI, clandestini. Nelle foto si vedono i militari sulla nave che avanzano a fucili spianati, tra i tir, nelle scale, calandosi da un elicottero, ma di clandestini neanche una foto, neanche da lontano, sarà vero? Boh. Nel frattempo alcuni politici del governo vanno a passare una giornata nella villa di manduria di bruno vespa e tra voli di stato e auto blu la notizia viene coperta mediaticamente come se fosse resuscitata la regina d'inghilterra. Si sa benissimo che vespa è un forte simpatizzante di destra non che lecchino professionista, penso che hanno fatto un simposio per stilare un copione di domande e risposte per le prossime 100 puntante del suo programma, se no che motivo ci sarebbe, una scampagnata tra amici?
Dulcis in fundo, polonia e ungheria sono contrari al ricollocamento obbligatorio dei migranti tra i paesi membri, orban dice che è abuso di potere da parte dell'ue, il polacco Morawiecki dice che non bastano 20k a persona, cifra penso che darà l'europa a chi si prende i migranti, perché secondo lui non risolve il problema della migrazione e viola la sovranità degli stati membri. Entrambi hanno votato a sfavore sarebbe inutile scriverlo. Che dire, secondo me bisogna rivedere la posizione di questi stati, il loro razzismo, di questo non si parla però, non coincide con i valori comunitari, un pò come qua; i cattolicissimi polacchi dovrebbero sapere che anche i loro antenati ebbero problemi di migrazione ed essere più solidali, ma sappiamo che i paesi dell'est sono sempre stati chiusi in se stessi e non sono propensi ad aperture alcune, quindi la domanda è : "Che ci fanno paesi così estremisti nell'unione?" Forse si voleva il loro ingresso solo per fare dispetto ai russi? Torniamo sempre al patto mai scritto di Gorba con gli yankee.
Per concludere visto che oggi faccio il cambio di corde e un pò di sperimentazione, ieri ho visto un video di un minuto di Canfora che dice chiaramente che l'Europa ha sbagliato tutto sul conflitto, ma non solo aggiungerei professore, a voi il video.
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ictadmin · 2 years
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Specifiche per ricoprire il ruolo di RLS in azienda
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Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è una figura prevista in tutte le aziende, ma quali specifiche caratteristiche occorre per ricoprire quel ruolo?
L'RLS è una figura che viene eletta dai lavoratori e non nominata dal datore di lavoro. Nelle aziende fino a 15 unità, l'RLS viene designato dai lavoratori al proprio interno mentre in quelle con più di 15 addetti viene eletto tra le rappresentanze sindacali.
I suoi compiti sono di tipo consultivo e di controllo sull’applicazione delle norme di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Non ha potere decisionale sulle azioni da intraprendere ma deve essere consultato in molte questioni “cruciali” come per esempio formazione, valutazione dei rischi, etc.
È presente alle verifiche delle autorità competenti ed è sua responsabilità segnalare loro eventuali falle nel sistema di protezione e prevenzione.
Responsabilità dell’RLS
L’RLS ha una responsabilità nei confronti dei lavoratori e degli altri soggetti coinvolti in merito all’esercizio delle funzioni che gli sono attribuite. Per questo motivo, è necessario che riceva un’adeguata preparazione anche sul piano tecnico.
Il d. Lgs. n. 81/2008, in ogni caso, non prevede sanzioni amministrative o penali a carico del RLS in quanto la responsabilità decisionale in materia di salute e sicurezza dei lavoratori spetta in ultima istanza al datore di lavoro.
Nomina del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
In base alle dimensioni dell’azienda cambia la modalità di nomina dell’RLS:
fino a 15 dipendenti il RLS è solitamente eletto dai lavoratori tra di loro.
oltre i 15 lavoratori è sempre designato dai lavoratori, ma all’interno delle rappresentanze sindacali aziendali.
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza non va confuso con il preposto, il quale è incaricato (in modo esplicito o meno) dal datore di lavoro a svolgere un ruolo di sorveglianza circa il rispetto delle norme antinfortunistiche da parte dei lavoratori.
La durata della carica è determinata dalla contrattazione collettiva e, generalmente, è 3 anni. Nulla vieta che i lavoratori confermino ogni anno la propria scelta. Nulla vieta che i lavoratori mantengano il proprio RLS eletto per un tempo indefinito, senza bisogno di nuove elezioni.
Ricordiamo che ai fini della nomina non potrà essere nominato RLS chi già ricopre il ruolo di RSPP per incompatibilità tra i due ruoli.
Formazione obbligatoria
L’art. 50, comma 1, del D. Lgs. 81/2008 prevede un corso di formazione obbligatorio per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
Essa deve tenere conto sia di informazioni di carattere generale rispetto alla sicurezza nei luoghi di lavoro, sia dei rischi specifici che riguardano l’impresa in cui si svolge l’attività lavorativa. La durata minima è di 32 ore, di cui 12 ore incentrate sui rischi specifici presenti in azienda e le misure di prevenzione e protezione adottate.
Il programma del corso per RLS verte sui seguenti argomenti:
Principi giuridici italiani ed europei,
Legislazione generale e speciale in materia di SSL,
Principali soggetti coinvolti e relativi obblighi,
Definizione e individuazione dei fattori di rischio,
Valutazione dei rischi,
Individuazione delle misure di prevenzione e protezione,
Aspetti normativi dell’attività di rappresentanza dei lavoratori,
Nozioni di tecnica della comunicazione.
Sussiste inoltre l’obbligo di aggiornamento annuale:
di durata pari a 4 ore per le imprese che occupano dai 15 ai 50 lavoratori;
di 8 ore annue per le imprese che occupano più di 50 lavoratori.
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3lyele · 2 years
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12.02.2023 • 12:56 • PENSIERI
Il motivo per cui arriviamo alla fine della scuola senza sapere cosa vogliamo, cosa dobbiamo fare, come ci dobbiamo comportare.. È perché per tutta la vita dobbiamo essere valutati per la nostra preparazione in argomenti e materie di cui non ci importa, è soltanto obbligatorio per andare avanti con il programma.
Essere giudicati fin da piccoli in base a quanti errori facciamo, e poi ci chiedono “perché hai tanta pressione?” “perché hai paura di sbagliare?”..
Perché non sai cosa vuoi fare?
perché invece che lavorare per cercare il potenziale di ognuno di noi, la vera passione, ciò che ti fa alzare la mattina anche se sei depresso o arrabbiato, quella cosa che sogni di notte e vivi di notte, non perché è ossessione perché è passione, un insegnante ti vuole soldatino e uguale, non vuole problemi, scocciature. Beh insegnare magari è scocciante, ma se lo trovi tale hai sbagliato tutto!
Quella passione non te la insegna nessuno, ma chi ti educa, chi ti sta accanto per accompagnarti nella crescita, chi ti INSEGNA non dovrebbe insegnare a imparare il programma perché la società vuole che tu sappia le cose (senza metterle minimamente in paragone con il resto del mondo contemporaneo), che tu sia un dizionario di nozioni, non un libro da sfogliare fitto di emozioni uniche.
Per questo c’è bisogno di insegnare agli insegnanti come insegnare ad essere umani.
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📅 Sabato 1 ottobre 2022 sono in programma le visite guidate alle capanne lignee d’epoca tardoantica e carolingia di Fidenza, in Via Bacchini. Al di sotto di oltre 4 metri di profondità del livello stradale, sono presenti i resti dell’antico Borgo quando era un villaggio caratterizzato da case lignee rettangolari ripartite in due ambienti da tramezzi. Quelle del livello superiore sono state datate alla prima metà del X secolo d.C., mentre quelle del livello inferiore sembrano risalire a una fase compresa tra Tardo-antico ed Altomedioevo. 👉 L’iniziativa è a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Parma. ⏰ Di seguito gli orari delle visite guidate: Sabato 1 ottobre: ore 15:00 e ore 16:00 Partenza da IAT Casa Cremonini, Piazza Duomo 16. 😷 È obbligatorio l’uso della mascherina. 🆓 La partecipazione è gratuita. ℹ Per informazioni e prenotazioni: IAT Casa Cremonini ☎ Tel. 0524 83377 📧 [email protected] (presso Fidenza, Italy) https://www.instagram.com/p/CjKUCb9NGFK/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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[ARTICOLO] Suga dei BTS (con lo pseudonimo di Agust D) annuncia l’uscita del suo nuovo album “D-Day” in programma per questo mese
“Suga sarà il prossimo membro dei BTS, gruppo di superstar del K-Pop, a rilasciare un album da solista: ‘D-Day’, firmato Agust D (uno pseudonimo da lui già precedentemente usato), uscirà infatti questo mese. 
Poche settimane prima dell’inizio del primo tour da solista di Suga la sua etichetta discografica, la Big Hit, ha annunciato che il prossimo 21 aprile verrà rilasciato ‘D-Day’, il terzo e ultimo album della trilogia che l’artista sudcoreano ha firmato con lo pseudonimo di ‘Agust D’ e che conta anche i mixtape ‘Agust D’ e ‘D-2′ usciti rispettivamente nel 2016 e nel 2020. 
‘Suga si è occupato in prima persona della produzione, composizione e scrittura delle canzoni dell’album’, ha fatto sapere la Big Hit che, inoltre, ha fatto notare che questo sarà il primo album ufficiale di Suga/Agust D, cioè il primo dei suoi progetti da solista a non essere un mixtape. Il primo singolo estratto da ‘D-Day’ verrà rilasciato questo venerdì 7 aprile. 
Poco meno di una settimana dopo l’uscita dell’album, poi, Suga sarà il primo membro dei BTS a intraprendere un tour in solitaria con cui toccherà diversi paesi del mondo, compresi gli Stati Uniti, in date programmate durante tutta la durata della stagione primaverile. Da sottolineare come il tour sia pubblicizzato come un evento in cui tanto Suga quanto Agust D saranno protagonisti. 
Il viaggio musicale di Suga comincerà con due spettacoli alla UBS Arena di Belmont Park, New York, fissati per il 26 e 27 aprile. Si proseguirà poi con una data a Newark, New Jersey, tre a Rosemont, in Illinois, e altre tre al Kia Forum di Los Angeles. La lega nordamericana del tour si concluderà con due spettacoli a Oakland programmati per il 16 e 17 maggio. 
Sebbene attualmente tutti e sette i membri del gruppo siano impegnati nei loro progetti da solisti (e nel completare il servizio militare obbligatorio), Suga li aveva già anticipati pubblicando i suoi mixtape negli scorsi anni, oltre a impegnarsi nella produzione di brani per diversi altri artisti come PSY, il cantante giapponese Ømi e il suo stesso compagno di gruppo Jung Kook. 
Disney+ ha inoltre annunciato recentemente che il ‘viaggio musicale’ di Suga sarà il fulcro del documentario ‘Suga: Road to D-Day’ che verrà rilasciato prossimamente”.
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©jimindipityR) | ©RollingStone
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seoul-italybts · 2 years
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[✎ ITA] EFE news : Intervista - Il Viaggio di RM in Spagna Alla Ricerca di Ispirazione, in un Periodo "Difficile" Prima del Servizio Militare | 07.03.23⠸
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EFE News : Intervista con RM
Il Viaggio di RM in Spagna Alla Ricerca di Ispirazione, in un Periodo "Difficile" Prima del Servizio Militare
__ di ROSA DIAZ
Orig. 🇪🇸 | Twitter
Barcelona, Spagna, 7 marzo (EFE).- A RM, il leader dei BTS, la band K-pop più famosa al mondo, piacerebbe collaborare con Rosalía – la sua artista spagnola preferita –, un giorno, ma con l'avvicinarsi del suo servizio militare, obbligatorio in Corea del Sud, non pensa di poter fare progetti per il futuro più immediato. Una pausa nella sua folgorante carriera musicale, questa, che rappresenta un “tuffo nel caos” per l'artista.
In un'intervista con Efe, tenutasi a Barcelona, il cantante sud-coreano ammette di stare attraversando “un periodo difficile a livello umano” perché, dopo 10 anni di attività ininterrotta con i BTS, l'imminente servizio militare dei membri ha costretto il gruppo a prendersi una pausa.
Ma Kim Nam-joon, meglio noto con il nome d'arte di RM, preferisce essere ottimista e dice che questa situazione “può essere un bene, dal punto di vista artistico” perché “alcuni dei lavori migliori nascono proprio nei momenti di maggiore caos interiore.”
Riguardo a Rosalía, RM ci dice che tutti i membri dei BTS “la apprezzano e rispettano molto”, in quanto l'artista è una star molto famosa ed influente. Quando gli abbiamo chiesto se gli
piacerebbe collaborare con lei, Kim Nam-joon non ha dubbi: “Se lei vuole, assolutamente.”
UN SECONDO ALBUM SOLISTA È IN CANTIERE
Poco dopo il rilascio del suo personalissimo album ‘Indigo’ - rilasciato a fine anno scorso - e in cerca di ispirazione per un secondo album solista, questa settimana RM è venuto in Spagna per la prima volta.
La boy band non si è ancora mai esibita nel nostro paese, visto che il loro tour mondiale del 2020 – attraverso cui avevano in programma di raggiungere anche alcuni degli angoli del mondo in cui non avevano ancora messo piede – è stato cancellato a causa della pandemia.
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“Ho scelto la Spagna per questo viaggio con la mia famiglia perché degli amici – non artisti - mi hanno detto che è un posto fantastico”, confida. “Volevo vedere i lavori di artisti come Goya, Velazquez e Picasso per trarne un po' di ispirazione, e ho visitato il Prado e altri musei”, aggiunge in riferimento alla sua visita a Barcelona, dove è rimasto particolarmente colpito dall'iconica cattedrale Sagrada Familia, dell'architetto spagnolo Gaudi. Prima, però, è passato dalla capitale, Madrid, e dalla città settentrionale di Bilbao.
IL SERVIZIO MILITARE ED IL PERIODO DI RIFLESSIONE
In Corea del Sud, è obbligatorio fare 18 mesi di servizio militare, prima dei 30 anni – il membro maggiore dei BTS, Jin, si è già arruolato e presto il resto del gruppo lo seguirà. È una pausa temporanea ma forzata per la boy band, proprio quando il gruppo è al picco della sua fama. Un'interruzione che RM ha sfruttato per rilasciare il suo primo album solista, ‘Indigo’, attraverso il quale l'artista si libera dalla regole ferree ed oneri che derivano dall'essere il principale portabandiera del K-pop, per cercare, piuttosto, una sua identità personale.
“Dopo 10 anni come membro dei BTS, non sapevo, di fatto, chi fossi io, e volevo scoprirlo”, ci dice. “Ho iniziato come rapper quando ero adolescente, poi sono arrivati i BTS ed è stato tutto molto intenso. Ora che il gruppo non è in attività, sono tornato a riflettere sulle mie origini e sul perché mi sono unito ai BTS.” E questo percorso di riflessione lo ha portato a chiedersi che valore possa avere una carriera musicale sempre dettata dalle tendenze.
LIBERARSI DALLE MODE
“Il K-pop ed i K-drama sono di moda”, spiega “quindi, per assurdo, mi ritrovo ad essere di tendenza, proprio ora che sento il bisogno di allontanarmi da tutto questo e di riflettere e creare in un'ottica più longeva e senza tempo.”
Il primo risultato di questo nuovo approccio è stato ‘Indigo’, un album pieno di collaborazioni stellari che unisce hip-hop, neo-soul, R&B, folk, musica elettronica e urban pop. Un progetto che, sottolinea RM, vuole essere specchio di una parte di sé totalmente diversa e nuova rispetto all'immagine creata dai social media e dalla fama globale.
Ma non è sua intenzione voltare le spalle o rinnegare la carriera con i BTS, di cui, anzi, va molto fiero perché la sua musica ha permesso a milioni di persone in tutto il mondo di scoprire la cultura coreana, nonché di aprire la strada per altri artisti coreani, dopo di loro.
“Sono venuto in Spagna perché amo l'arte di questo paese, cui mi sono appassionato grazie a Velazquez, Goya, Picasso e Gaudi. Sarei, dunque, felice ed onorato se le mie canzoni potessero, a loro volta, farsi porta sulla cultura del mio paese”, ci ha detto.
Non nega neppure la responsabilità che deriva dall'essere una figura influente e di fama e che lo ha condotto a parlare di razzismo alla Casa Bianca o dei cambiamenti climatici alle Nazioni Unite.
“In quanto figura di fama, ho molto a cuore e mi chiedo sempre come e che tipo di apporto posso dare affinché la delicata situazione in cui viviamo possa migliorare. Le minacce che dobbiamo affrontare sono molto gravi, come i cambiamenti climatici o la guerra in Ucraina”, spiega.
Influenza, questa, che l'artista potrebbe anche perdere, se i 2 anni di pausa forzata dovessero scalzare i BTS dalla vetta del sempre più competitivo mercato musicale globale.
“Quando si è famosi, rimanere in vetta è molto difficile” ammette, “ma credo i BTS ce la faranno. Ci riuniremo alla fine del servizio militare e cercheremo di creare nuove sinergie tra noi, così da poter entrare nel pieno del nostro secondo capitolo. E, in ogni caso, non esiste nulla che sia eterno.”
ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ eng: © traduzione ufficiale & © btscharts_spain
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clacclo · 2 years
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Finalmente dopo molte trattative, siamo arrivati ad una lista unica che racchiuda il meglio della politica italiana, purtroppo non siamo riusciti a riunire propri tutti, ma contiamo in un appoggio al governo all’indomani del voto.
Il programma sarà una sintesi di liberalismo e libertarismo, avremmo un candidato all’altezza che non ci farà rimpiangere il grande Drago.
Programma in sintesi:
-Green Pass permanente ed obbligatorio anche per muoversi all’interno della propria abitazione.
-Richiami v*ccino c*ovid settimanali, perché per noi la protezione è importante, e vogliamo proteggere i guadagni delle multinazionali del farmaco.
-Videocamere con riconoscimento facciale anche nelle abitazioni private (bagno compreso)
- Cultura:
1) Corsi di corsivo parlato obbligatori.
2)Corsi di storia della musica tenuti da Damiano dei Maneskin in calze e perizoma obbligatori
-Ripristino dello Ius primae noctis per combattere la piaga della denatalità.
-Sport: Sport nazionale “apnea con la mascherina”
Il 25 Settembre vota Alleanza Autoritaria per Cthulhu
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tarditardi · 3 years
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Il 2 aprile ’22 Mamacita @ Etoile Club & Lounge di Cassinetta di Lugagnana (MI)
Dopo lo special showcase di Emis Killa, da anni uno degli artisti più importanti della scena hip hop italiana, sabato 2 aprile 2022 all''Etoile Club & Lounge di Cassinetta di Lugagnana (MI) si continua a ballare con Mamacita, top brand per quel che riguarda l'intrattenimento Hip Hop, Reggaeton ed R'n'B. 
Il team formato da Max Brigante, Andrea Pellizzari, Tormento, Roc Stars e Latin Lovers nel tempo, partendo dall'underground, ha creato un party capace di far muovere a tempo i top club di tutta Italia. In un solo weekend gli artisti, i dj ed il corpo di ballo di Mamacita fanno spesso scatenare città come Milano, Roma, Bologna, Verona... e non solo. 
Spesso Mamacita è poi presente sul palco di grandi concerti come quello che Maluma terrà a Rimini il 28 giugno 2022, oppure i party Mamacita ospitano special guest del livello di Gué Pequeno o Elettra Lamborghini. Per questo l'evento in programma il 2 aprile 2022 all'Etoile Club & Lounge di Cassinetta di Lugagnana (MI) è decisamente molto atteso. L'idea giusta per ingannare l'attesa è ascoltare il radioshow di Mamacita  Radio 105, ogni domenica dalle 22 alle 23, oppure seguire le Playlist del party su Spotify ed Apple Music.
Tra l'altro, Etoile Club & Lounge è stato appena rinnovato in tutto ciò che conta in una disco: impianto audio, impianto luci e design ed offre ai giovani della zona (e non solo) appuntamenti da ballare di rilievo assoluto... ed ogni venerdì qui va in scena il latin party Latin Code Night, con Matteo Polito e un'animazione decisamente scatenata. Il sound è scatenato come mette insieme salsa, bachata e kizomba. 
Etoile Club & Lounge
Viale Lombardia 16 - Cassinetta di Lugagnano (MI)
Info & Reservations: 346.8507337
https://www.instagram.com/etoile.club/
Super Green Pass Obbligatorio
Un recente post su Instagram di Etoile Club
https://www.instagram.com/p/CbInBj8thpD/
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