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#Roberto Masiero
dirtyriver · 2 years
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Hollywoodland by Michele Masiero and Roberto Baldazzini
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lospaziobianco · 7 years
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lonelygueen · 2 years
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HAPPINESS SHOULD BE RELATED TO ARCHITECTURE!
In an era that prioritized defining architecture before being an architect, “interior? Is it outside? In fact, we understand the deadlock of definitionality like a bullet thrown in our heads when the question is asked. In simple terms, architecture is a building - space design. When one of the architectural theorists of our time, Roberto Masiero, comes to mind when discussing whether "construction" is an art or not, whether or not an architect is an architect, "Architecture; objective art, primal art, functional art, ethical art, art for life, art of abstraction.” In addition to the fact that architecture is a branch of art, Roman architectural theorist Vitruvius talks about the three necessary components for Architecture: "Firmitas, Utilitas, Venustas", that is, "solidity, usefulness, beauty". and these components continue as accepted components until the 21st century. Well, when we look at it now, it doesn't matter whether metropolises, cities or villages, do they all contain structures with unique and artistic value, or are they a commercial product created with the idea and phenomenon of a developer, sometimes variable and without a very artistic aspect? Here we come across an opposite idea. It's the idea that art is so ubiquitous, too special to be accessible and critical, and that architecture is not art. "Not everything made in the name of art is a work of art, and not every building is a work of art, whether the architect does it or not." In fact, it was an idea to prune the "artist" branch, which was accepted by the architects.
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yeschanneltech · 5 years
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Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
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Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese e del mercato delle tecnologie innovative. Si è conclusa con l’intervento del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone la tre giorni del Digital Italy Summit 2019, organizzato a Roma da The Innovation Group. I numeri di questa edizione sono stati oltre 700 presenze e quasi 100 relatori, tra cui ministri, sottosegretari, amministratori delegati delle aziende partner e protagonisti dell’innovazione. Il tema, il digitale come driver di sviluppo del sistema Paese, è strategico come mai prima d’ora per la Pubblica Amministrazione, per i cittadini e per le imprese.
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Secondo Roberto Masiero, Presidente The Innovation Group, visto il rallentamento della crescita del PIL, il mercato delle tecnologie digitali rischia la stagnazione se non si attueranno una serie di strategie che sono condivise da molti addetti ai lavori, le più importanti delle quali sono: una politica di investimenti pubblici ad alto moltiplicatore in infrastrutture digitali, il potenziamento delle politiche industriali di Industria 4.0, l’efficace adozione del procurement pubblico e l’utilizzo del 5G per la trasformazione digitale delle imprese.
Roberto Masiero
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Nell’ottica di un’auspicabile ripresa della crescita e quindi degli investimenti, durante la prima giornata del Summit, Franco Bassanini, presidente della Fondazione Astrid, ha evidenziato la forte connessione tra trasformazione digitale e sostenibilità, ricordando che i dati sono una risorsa infinita nonché il pilastro principale per costruire un’economia circolare e realmente sostenibile. Una maggiore agilità del sistema normativo e la disponibilità di cospicui investimenti da parte della comunità europea (100 miliardi di euro in sette anni come ha recentemente dichiarato Ursula Von Der Leyen, oppure un fondo europeo per l’innovazione creato ad hoc) potrebbero dare una spinta decisiva per uscire dall’impasse.
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
La continuità rispetto ai progetti iniziati nel 2016 è invece l’elemento evidenziato da Luca Attias, attuale direttore del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, che ha illustrato le soluzioni già implementate o in fase di lancio come ANPR, IO, PAGOPA e SPID.
Il Ministro dell’Innovazione Paola Pisano, intervenuta durante la prima giornata del Summit, ha chiamato a gran voce un gioco di squadra tra pubblico e privato, che vede una prima realizzazione concreta con il progetto Repubblica Digitale, che riguarda in particolar modo il mondo della scuola e della formazione. Per quel che riguarda la trasformazione digitale, il ministro Pisano ha dichiarato che il suo Ministero, giovane e dotato di un’organizzazione ancora semplice, farà da “cavia” per un cambiamento che dovrà estendersi poi a tutta la PA centrale.
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Pisano ha ammesso che le procedure di Procurement rappresentano un handicap per gli acquisti di nuove tecnologie, e ha dichiarato di aver chiesto di poter operare in deroga per quanto riguarda la digitalizzazione della PA. Inoltre, ha toccato, nel corso del suo intervento al Digital Italy Summit altri due punti importanti: la necessità di maggiori fondi per investire in tecnologie di frontiera e quella di costruire un’infrastruttura nazionale di High Performance Computing (HPC) per erogare la potenza di calcolo necessaria per supportare i progetti strategici in ambito Intelligenza Artificiale, 5G e mobilità.
Il procurement è stato oggetto di dibattito anche nel corso dell’intervento del Ministro Dadone, che ha evidenziato come non sia possibile esprimere un’esigenza di acquisto di tecnologia oggi e poterla soddisfare dopo due anni, quando ormai la stessa tecnologia è probabilmente già obsoleta. Quindi riformare le gare d’acquisto diventa una priorità espressa da più fonti anche all’interno del Governo.
Al centro Fabiana Dadone, ministro per la pubblica amministrazione
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Nel suo intervento a uno dei Tavoli di Lavoro il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, ha affermato che l’economia è ormai tutta digitale e che la tradizionale catena del valore è ormai saltata; e, a partire dal 2014, quanto più aumentava il business dell’e-commerce, tanto più cresceva la voragine nelle imposte. Per questo ha sostenuto l’introduzione della digital tax, benché questa non sia ancora sufficiente a creare parità di condizioni fra le imprese italiane e gli OTT.
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Stefano Firpo, attuale direttore di Mediocredito Italiano e fautore, insieme a Carlo Calenda, del piano Industria 4.0, si è invece concentrato sul sistema delle PMI, prendendo atto che il substrato è solido, fluido e coerente ma investe ancora poco in tecnologie di frontiera, forse anche penalizzato dal fatto che in altre aree del mondo, come Cina e USA, si spende molto di più rispetto al vecchio continente in tecnologie come l’Intelligenza Artificiale. E tuttavia la pubblicazione in questi giorni dei dati di produttività dell’economia italiana, testimonia che solo grazie all’investimento in tecnologie digitali gli indici di produttività della nostra economia non flettono ulteriormente.
Quattro strategie da condividere per lo sviluppo digitale del Paese
Un richiamo all’ottimismo arriva infine da Cesare Avenia, presidente di Confindustria Digitale, che nel corso dei lavori del Digital Italy Summit ha previsto che il 5G, abilitando molte tecnologie che potranno essere efficacemente usate dalle piccole e medie imprese, contribuirà alla ripresa degli investimenti e quindi del PIL. Si tratta però di vincere paure e barriere e sfruttare bene i fondi europei già stanziati per questo tipo di investimenti.
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veredes · 7 years
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La arquitectura es inútil | Miguel Ángel Díaz Camacho
Una primera necesidad nos obliga a ponerlo por escrito: la arquitectura es inútil. Una vez superado el desconcierto inicial, la afirmación nos asalta retorciendo el brazo de una de nuestras convicciones más profundas, la utilitas vitrubiana (y con ella sus dos atónitas compañeras de viaje). Livio Vacchini nos invita a recorrer este camino pedregoso al escribir sobre el monumento, en concreto Stonehenge, un espacio circular sin cobertura ni utilidad alguna mensurable -ni censurable- por cualquier técnico municipal con independencia de su desconfianza
[...] 
Miguel Ángel Díaz Camacho. Doctor Arquitecto Madrid. Noviembre 2015.
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SAIL 2018 - A VENEZIA IL RADUNO DI VELE D’EPOCA DE I VENTURIERI - 2018
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28 maggio 2018 - La città di Venezia e due belle giornate di sole hanno fatto da sfondo al raduno di barche d’epoca conclusosi domenica 27 maggio presso il “SANTELENA Marina in Venice” per celebrare i 30 anni dell’Associazione I Venturieri, fondata nel 1988 con lo scopo di diffondere la cultura della marineria velica. La flotta di imbarcazioni proveniva da tutto l’alto Adriatico e alcune hanno raggiunto Venezia navigando attraverso la laguna. Tanta festa in banchina e presso lo Yacht Club Venezia, dove si è svolto il convegno dedicato a Gian Marco Borea d’Olmo, fondatore dei Venturieri.
LA FLOTTA DE I VENTURIERI AL “SANTELENA MARINA IN VENICE”
Due giornate di sole e temperature estive hanno caratterizzato la celebrazione per il trentennale dell’Associazione I Venturieri (www.venturieri.org), tenutasi dal 26 al 27 maggio scorso presso il “SANTELENA Marina in Venice” di Venezia alla quale ha partecipato una flotta di imbarcazioni a vela d’epoca, classiche e autocostruite, di lunghezza compresa tra 5 e oltre 20 metri, costruite in legno, metallo, ferrocemento e vetroresina tra l’inizio del Novecento e i giorni nostri. Ammiraglia della flotta la goletta aurica di 16 metri Grand Bleu condotta da Marco Pozzi, attuale presidente de I Venturieri. L’evento era patrocinato dalla FIV, Federazione Italiana Vela, Consorzio di Promozione Turistica “Con Chioggia si”, Assonautica Venezia e sponsorizzato da Banca della Marca, “Chioggia Yacht Group marine associate”, BCA Demco, Cecchi, Nauticagollo.com, Santelena Marina in Venice, Yacht Club Venezia. L’appuntamento è stato rinnovato per il 2019, anno in cui si svolgerà il 15esimo raduno dei Venturieri e la commemorazione per il ventennale della scomparsa di Gian Marco Borea d’Olmo, il fondatore de I Venturieri al quale è stato dedicato un convegno ospitato presso le sale dello Yacht Club Venezia.
LE BARCHE E GLI YACHT DESIGNER
Numerosi i visitatori che hanno approfittato di questa 14esima edizione del raduno e dei 30 anni del sodalizio per visitare il ‘SANTELENA Marina’ e conoscere da vicino le barche “da viaggio” tanto amate da I Venturieri, scafi robusti e marini in grado di affrontare lunghe navigazioni d’altura. Tra queste la goletta Drago in ferrocemento, il cutter aurico Santa Maria di Nicopeja del 1901 restaurato dal cantiere veneziano Casaril. Tra gli yacht designer più rappresentati il fiorentino Rodolfo Foschi, specializzato nei progetti di scafi in legno, acciaio e ferrocemento sia per cantieri professionisti che per autocostruttori. Sue creazioni Poca Vogia del 1995, lo sloop di 10 metri Annalisa del 1994, il cutter aurico La Venturiera e la piccola Chiocciola, costruita in compensato marino e lunga appena 5,50 metri. Return del 1960 è invece un modello di Vertue, piccolo grande yacht disegnato dall’inglese Laurent ‘Jack’ Giles, maestro della progettazione mondiale, realizzato in oltre 200 esemplari. E ancora lo sloop di 12 metri Vanda del 1934, Solidea del 1984, la ‘nordica’ Baltic, Kika 3, Brezza, Levante, Chiba Cheba e Tusitala del 1990. Nella serata di sabato 26 maggio, presso il Marina Santelena, si è svolta la cena equipaggi con estrazione dei premi offerti dalla ditta di prodotti per la nautica Cecchi.
IL CONVEGNO SU GIAN MARCO BOREA D’OLMO, IL FONDATORE
Grande emozione sabato pomeriggio 26 maggio presso lo Yacht Club Venezia in occasione del convegno organizzato per ricordare la figura di Gian Marco Borea d’Olmo, carismatico fondatore nel 1988 de I Venturieri, già ex fondatore della Compagnia dei Vistoniani e del CVA, Centro Velico d’Altura. Romano di nascita, classe 1921, è stato ufficiale della Reale Aeronautica e successivamente dirigente dello Yacht Club Sanremo, dove abitava. Dal 1970, a bordo del suo 16 metri in legno Vistona del 1937, all’epoca armato a ketch bermudiano, ha navigato in tutto il Mediterraneo praticando l’insegnamento della vela a intere generazioni di appassionati. Uomo di grande cultura, amava la buona musica, la letteratura e non si privava mai dell’amato sigaro. Dopo il benvenuto di Mirko Sguario, presidente dello Yacht Club Venezia, hanno relazionato lo scrittore veneziano Franco Masiero, l’imprenditore bergamasco Roberto Carrara, armatore della “barca per arrabbiati” Gaia Scienza, l’ex-allieva Rosalia Romagnolo e Massimo Perinetti Casoni, vice presidente de I Venturieri nonchè ex titolare dell’omonimo cantiere dal quale sono uscite tante barche de I Venturieri.
FROM http://www.navigamus.info/2018/05/concluso-venezia-il-raduno-di-vele.html
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aleboss · 4 years
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[mini-rece]Letture in quarantena
Un po’ febbricitante e obbligato alla quarantena dal virus vero protagonista di questo molesto&bisesto duemilaventi ho affrontato varie letture di cui vorrei darvi conto
Eroi in Crisi di Tom King e Clay Mann La miniserie evento che scava nelle ferite psicologiche degli eroi DC. Protagonisti: Harley Quinn, Busterg Gold e Wally West (Flash). Disegni strepitosi di Mann, struttura e contenuti della prosa soliti di King (la solita gabbia...). L’idea c’è ma lo svolgimento della trama perde per strada subito il mistero dell’omicidio su cui dovrebbe tutto ruotare
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L’Immortale Hulk #1-25 di Al Ewing e Joe Bennet Una delle serie Marvel attualmente più acclamate dalla critica. Da un paio di anni Ewing ha rilanciato il gigante di giada proponendo una spiccata vena horrorifica nei primi cicli di storie, per poi virare verso lidi più classici supereroistici ma sempre con una nota di originalità. I temi (il viaggio, le varie personalità, ecc.) e i vari personaggi ripresi dal pantheon di Hulk rendono la storia avvincente, misteriosa dove serve, paurosa al punto giusto.
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House of X e Power of X di Jonathan Hickman Le due miniserie gemelle con le quali Hickman ha preso in mano in toto la gestione dei mutanti Marvel e rilanciato poi l’intero parco testate degli uomini X. Un affresco intrigante pienamente fantascientifico dove elementi del passato, personaggi dell’universo mutante e nuovi interessanti elementi si mescolano insieme per rendere ancora una volta gli X-Men protagonisti di storie belle da leggere.
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Hollywoodland di Michele Masiero e Roberto Baldazzini Racconto già apparso in volume e poi riproposto in edicola su tre numeri di Le Storie della Bonelli. Siamo negli Anni ‘20 a Holliwood, la mecca del cinema, o meglio la Babilonia dove lustrini, cineprese, fama e fiumi di dollari nascondono alle luci della ribalta l’ombra dei peccati, dei vizi e della malavita losangelina. Una storia di drammi umani, amori effimeri in abbondanza e felicità autentiche negate, dal gusto retrò e dal finale amaro.
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The Massive #1-2 di Brian Wood, Kristian Donaldson e Garry Brown Recupero dei primi due numeri di questa serie pubblicata in origine dal bravo Brian Wood per Dark Horse e tradotta da noi da Panini in spillati prima e da Cosmo in volume poi. In questi anni di climate change e catastrofi naturali questa serie del 2012 capita a fagiolo con il suo scenario post-apocalittico di crisi ecologica globale: peccato che in questo primo arco narrativo la vicenda stenti a partire e i personaggi risultino solo abbozzati. Forse bisognerebbe leggere qualche altro numero...
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padovajazzclub · 4 years
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Hall of Fame - anno 2010 
Giovedì,23 dicembre 2010
STEFANO RAFFAELLI 4et
Stefano Raffaelli-piano
Fiorenzo Zeni-sax tenore
Romano Todesco-contrabbasso
Giorgio Zanier-batteria
*****
Govedì,16 dicembre 2010
Marco Zambon- sax tenore
Angelo Ferlini-piano
Giorgio Panagin-contrabbasso
Marco Callegaro-batteria
*****
Giovedì,9 dicembre 2010
NICOLA FAZZINI 4et
Nicola Fazzini-sax contralto
Riccardo Chiarion-chitarra
Marco Privato-contrabbasso
Luca Colussi-batteria
*****
Giovedì,25 novembre 2010
CARLO PORFILIO trio
Carlo Porfilio-batteria
Marco Bassi-contrabbasso
Nicola Di Camillo-piano
*****
Giovedì,18 novembre 2010
FEDERICO CASAGRANDE trio
Federico Casagrande-chitarra
Christophe Panzani-sax tenore
Ferenc Nemeth-batteria
*****
Giovedì,11 novembre 2010
Dario Carnovale,Simone Serafini,Luca Colussi
*****
Giovedì,4 novembre 2010
Gianni Stefani,Ivan Tibolla,Franco Catalini,Tommaso Cappellato
*****
Giovedì,21 ottobre 2010
Maria Patti,Luciano Zadro,Attilio Zanchi,Marco Castiglioni
*****
Giovedì,14 ottobre 2010
MARCO PACASSONI trio
Marco Pacassoni -vibrafono
Giacomo Dominici -contrabbasso
Filippo Lattanzi-batteria
*****
Giovedì,7 ottobre 2010
MAX AMAZIO 4et
Max Amazio-chitarra
Ugo Bongianni-piano
Andrea Cozzani-basso
Angelo Ferrua-batteria
*****
Giovedì,30 settembre 2010
GUIDO BOMBARDIERI 4et
Guido Bombardieri – sax contralto  
Roberto Soggetti – piano
Sandro Massazza – contrabbasso 
 Valerio Abeni – batteria
*****
Giovedì,23 settembre 2010
Sandro Gibellini- chitarra
Ares Tavolazzi-contrabbasso
Mauro Beggio-batteria 
*****
Giovedì,29 luglio 2010
MIMMO TURONE trio
Mimmo Turone-piano
Max Turone- contrabbasso
Fiorenzo Ferriani -batteria
*****
Giovedì,22 luglio 2010
TEATRIO’
Marta Facco-cantante
Stefano Santangelo-banjo
Fabiano Guidi Colombi-chitarra e canto
Giancarlo Tombesi-contrabbasso
****
Giovedì,15 luglio 2010
FRANCESCO GEMIGNANI 4et
Francesco Geminiani-sax tenore
Marcello Tonolo-piano
Lorenzo Conte-contrabbasso
Tommaso Cappellato-batteria
*****
Giovedì,8 luglio 2010
STEFANO RAFFAELLI 4et
Stefano Raffaelli-piano fender 
Romano Todesco-contrabbasso
Fiorenzo Zeni- sax tenore 
Giorgio Zanier-batteria
*****
Giovedì,20 maggio 2010
MATTEO RAGGI 4et
Matteo Raggi -sax tenore
Davide Brillante-chitarra
Mirko Scàrcia-contrabbasso
Stefano De Rosa - batteria
*****
Giovedì,6 maggio 2010
ALMA SWING
Mattia Martorano-violino
Lino Brotto-chitarra
Andrea Boschetti-chitarra ritmica
Diego Rossato-chitarra ritmica
Beppe Pilotto-contrabbasso
*****
Giovedì,29 aprile 2010
BALKANICA
Sladjana Bozic-accordeon
Maurizio Scavezzon-contrabbasso
Divide Michieletto-batteria
*****
Giovedì,22 aprile 2010
MARCO ZAMBON 4et
Marco Zambon-sax tenore
Dario Volpi-chitarra
Otello Savoia-contrabbasso
Marco Callegaro-batteria
*****
Giovedì,15 aprile 2010
PIETRO BONELLI Group
Pietro Bonelli-chitarra
Mario Zara-piano
Daniele Petrosillo-contrabbasso
Giorgio Di Tullio-batteria
*****
Giovedì,8 aprile 2010
TEA  FOR FIVE
David minotti- jazz crooner
Alberto Berlese-piano
Giovanni Masiero-sax tenore
Mauro Bonaldo-contrabbasso
Luca Lazzari-batteria
******
Giovedì,1 aprile 2010
STEFANO RAFFAELLI Trio
Stefano Raffaelli-piano
Flavio Zanon -contrabbasso
Giorgio Zanier-batteria
*****
Giovedì,25 marzo 2010
DARIO CARNOVALE trio
Dario Carnovale-piano
Simone Serafini-contrabbasso
Luca Colussi-batteria
*****
Giovedì,18 marzo 2010
ORIGINAL PERDIDO JAZZ BAND
Giannantonio Bresciani,
-tromba e jazz crooner
Saulo Agostini-trombone
Federico Benedetti - clarinetto  *Sostituisce Rossano Fravezzi 
Francesco (Chicco) Agostini - piano
Gianni Romano-banjo
Maurizo Rozzoni-contrabbasso
Piero Delia- batteria 
Caterina Dal Zen - cantante jazz
*****
Giovedì,11 marzo 2010
MIMMO TURONE Trio
Mimmo Turone-piano
Aron Widmarck-contrabbasso
Vittorio Sicbaldi-batteria
*****
Giovedì,25 febbraio 2010
MONICA GIORGETTI 4et
*****
Giovedì,11 febbraio 2010
Giovanni Perin-vibrafono 
Giuliano Perin-piano
Otello Savoia-contrabbasso
*****
Giovedì,28 gennaio 2010
MARIA PATTI trio
Maria Patti-voce
Massimo Colombo-piano
Attilio Zanchi-contrabbasso
*****
Giovedì,21 gennaio 2010
MAURO NEGRI Trio
Mauro Negri-clarinetto
Marcello Tonolo- piano
Stefano Senni -contrabbasso
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amsaklapper-blog · 7 years
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Mister No
Mister No was created by Sergio Bonelli (signing Guido Nolitta - script) and drawn by Gallieno Ferri (who did also the covers from #1 to #115). The series run from June 1975 to December 2006 for 379 monthly issues.
The reissue series “Tutto Mister No” had only 77 issues [June1989/Dec1995]
I had the good fortune to find the first six issues - all I have in original language. I’ve always liked “Mister No” a lot (and some adventures really a whole lot !) and have kept quasi the whole collection in french language [the french Mister No series was issued in pocket format]
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“Mister No, personaggio ideato da Sergio Bonelli (Guido Nolitta), che scrive la maggior parte delle storie e per la parte grafica da Gallieno Ferri, autore anche di tutte le copertine sino al n. 115, quando passa il testimone a Roberto Diso. 
Sceneggiano inoltre la serie Alfredo Castelli, Marco Bianchini, Ade Capone, Alfredo Castelli, Graziano Cicogna, Maurizio Colombo, Roberto Dal Prà, Marco Del Freo, Luigi Grecchi, Andrea Mantelli, Stefano Marzorati, Michele Masiero, curatore della serie, Luigi Mignacco, Ennio Missaglia, Claudio Nizzi, Alberto Ongaro, Tiziano Sclavi, Luca Truegenberger. Oltre a Gallieno Ferri disegnano per Mister No Marco Bianchini, Alessandro Bignamini, Franco Bignotti, Paolo Bisi, Giovanni Bruzzo, Fabrizio Busticchi e Laura Paesani, Renzo Calegari, Fabio Civitelli, Eugenio Colonnese, Roberto Dal Prà, Raffaele Della Monica, Luca Dell’Uomo, Giuseppe Di Bernardo, Roberto Diso, Stefano e Domenico Di Vitto, Franco Donatelli, Oliviero Gramaccioni, Bruno Marraffa, Luigi Merati, Vladimiro Missaglia, Vincenzo Monti, Giorgio Montorio, Virgilio Muzzi, Gino Pallotti, Michele Pepe, Renato Polese, Angelo Maria Ricci, Corrado Roi, Mario Rossi, Rossano Rossi, Marco Santucci, Orestes Suarez, Roberto Taito, Fabio Valdambrini, Giuseppe Viglioglia. Copertine di: Gallieno Ferri (nn. 001/115), Roberto Diso (nn. 116/118, 120/379), Franco Bignotti (nn. 119).”
- Gianni Bono
source:amsaklapper’s collection
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nicoladagostino · 5 years
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Sabato 8 giugno alle 18:30 presso l’Osteria Vecchia Piazza a Vignola (MO), presentazione del libro a fumetti “Hollywoodland” (Sergio Bonelli Editore) con gli autori Michele Masiero e Roberto Baldazzini. Conduce Nicola D’Agostino. http://bettyb.savignano.it/programma/
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stefanoavvisati69 · 5 years
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Dylan Dog e Batman (con Joker) insieme in un fumetto
Dylan Dog e Batman (con Joker) insieme in un fumetto
Storica partnership tra Bonelli, Dc Comics e Rw Edizioni: nasce una miniserie con eroi e anti-eroi dei due universi. Il numero zero a Lucca Comics.
Se il Joker cinematografico vi ha folgorato e non vedete l’ora di rituffarvi nelle atmosfere di Gotham City, ma al tempo stesso siete appassionati di fumetto «scuola italiana» questa notizia è destinata a sconvolgere ogni vostra certezza: l’universo…
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oubliettemagazine · 5 years
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Hollywoodland di Michele Masiero e Roberto Baldazzini: più ombre che luci nell'industria cinematografica degli anni Venti
Hollywoodland di Michele Masiero e Roberto Baldazzini: più ombre che luci nell’industria cinematografica degli anni Venti
La scritta Hollywoodland campeggia a caratteri cubitali sulla collina più famosa d’America, sono gli anni Venti.
  Hollywoodland
Le prime scene sono drammatiche. Pochi secondi frammentati nella prima tavola.
Una donna in lacrime, una fine tragica.
È lei la chiave di tutto o soltanto un’altra terribile ombra in un mondo pieno di luci?
Eppure a Los Angeles le luci sono così tante: ci sono ville…
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italianaradio · 5 years
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Dampyr: svelato il first look del film al Lucca Comics 2019
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/dampyr-svelato-il-first-look-del-film-al-lucca-comics-2019/
Dampyr: svelato il first look del film al Lucca Comics 2019
Dampyr: svelato il first look del film al Lucca Comics 2019
Dampyr: svelato il first look del film al Lucca Comics 2019
A un anno esatto dall’annuncio del film, sempre in occasione del Lucca Comics and Games, la Sergio Bonelli Editore ha ufficialmente annunciato il cast di Dampyr – il film, l’adattamento per il grande schermo del personaggio a fumetti inventato da  Mauro Boselli e Maurizio Colombo.
Si tratta del primo film della Bonelli Entertainment e del primo progetto del Bonelli Cinematic Universe, annunciato sempre nella stessa occasione, che, immaginiamo, vedrà schierati sul grande schermo tutti i personaggi Bonelli più amati di sempre, a partire proprio dal relativamente giovane Harlan, eroe riluttante protagonista delle pagine di Dampyr.
Al centro di Piazza Antelminelli, di fronte al padiglione Bonelli, è stato svelato un enorme cubo con i primi character poster del film, che raffigurato i tre “eroi” principali della storia: al centro Harlan, il Dampyr, che ha il volto di Wade Briggs (Please Like Me, Still Star-Crossed); alla sua destra Tesla, interpretata dall’attrice svedese Frida Gustavsson (Dröm); alla sinistra Kurjak, con il volto di Stuart Martin (I Medici, Crossing Lines). Un cast internazionale per una produzione che guarda a quel mercato, pur partendo da maestranze e PI made in Italy.
Nella stessa occasione, Michele Masiero, Direttore Editoriale di Sergio Bonelli Editore, ha affermato senza mezzi termini che, sebbene il pubblico sia abituato all’abbondante flusso di cinecomics che arrivano da Oltreoceano, questo è un passo davvero enorme per una produzione italiana.
Gli fa eco anche Nanni Cobretti (I 400 calci) che commenta la notizia: “Sono molto emozionato, perché se c’è qualcuno che in Italia ha il materiale per lavorare in questo universo è la Bonelli. Dampyr è una storia che si presta benissimo all’adattamento cinematografico, e sono contento che si tratti di un film di genere. È bello che si investa in questo genere di progetti, ma anche in storie di vampiri che rimettono al suo posto il mito della creatura, dopo il recente cambiamento della percezione del vampiro al cinema (da Twilight in poi).”
Presenti all’evento anche due degli sceneggiatori del film, Giovanni Masi e Mauro Uzzeo, che insieme ad Alberto Ostini hanno trasformato il linguaggio dei fumetti in quello del cinema. Uzzeo dà una precisa indicazione su quello che dovremo aspettarci dal film, ovvero un’alto livello di fedeltà ai personaggi del fumetto: “Nel momento in cui siamo stati chiamati a prendere parte al progetto, lavorando con tutto il gruppo capitanato da Vincenzo Sarno, Giovanni Mattioli, Antonio Navarra e Michele Masiero, il rispetto per il personaggio di Boselli e Colombo è stato totale. La volontà è quella di raccontare al cinema il cuore del personaggio, senza fargli perdere nessuna delle sue caratteristiche. Se siete lettori del fumetto, impazzirete per il film, perché ritroverete tutti gli aspetti del personaggio.”
Giovanni Masi aggiunge: “L’emozione è tantissima, Dampyr è un personaggio incredibile e sposo completamente l’opinione di Cobretti, sono molto contento di aver scritto un film su vampiri seri. Quello che arriverà dopo Dampyr è davvero tanto, dati i 70 anni di storia della Bonelli, ma non posso dire di più, altrimenti vengo licenziato! Ci vediamo al cinema.”
Oltre a Wade Briggs, Frida Gustavsson e Stuart Martin, al cast si aggiungono poi David Morrissey (Good Omens) come Gorka, Sebastian Croft (Il Trono di Spade) come Yuri, e Luke Roberts (300: Rise of an Empire) come Draka.
Come accennato, il film sarà fedele alle storie a fumetti e si basa sui primi due albi, è ambientato durante la Guerra dei Balcani all’inizio degli anni ’90. In questa occasione, conosciamo Harlan, un reietto e alcolizzato, tormentato da incubi che si aggira fra le campagne fingendo di essere un Dampyr, un essere metà umano e metà vampiro. Quando però degli autentici succhiasangue attaccano i soldati, il nostro si renderà conto che non è pura fantasia: lui è davvero un Dampyr!
A dirigere il film è stato chiamato Riccardo Chemello, esordiente che viene dalla pubblicità, mentre la sceneggiatura porta le firme di Giovanni Masi, Alberto Ostini e Mauro Uzzeo. I produttori sono Roberto Proia per Eagle Pictures, Vincenzo Sarno per Sergio Bonelli Editore, e Andrea Sgaravatti per Brandon Box. Nella crew, invece, troviamo il premio Oscar Giorgio Gregorini (Suicide Squad) come truccatore, Vladimir Furdik (Skyfall) come coreografo delle scene d’azione, Lubomik Misak (Il Trono di Spade) come coordinatore degli stunt, e Giovanni Castelnuovo (Wanted) come costumista.
Le riprese sono in svolgimento in Romania, e proseguiranno per 11 settimane.
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Dampyr: svelato il first look del film al Lucca Comics 2019
A un anno esatto dall’annuncio del film, sempre in occasione del Lucca Comics and Games, la Sergio Bonelli Editore ha ufficialmente annunciato il cast di Dampyr – il film, l’adattamento per il grande schermo del personaggio a fumetti inventato da  Mauro Boselli e Maurizio Colombo. Si tratta del primo film della Bonelli Entertainment e del primo progetto […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Chiara Guida
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personal-reporter · 5 years
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Premi ai giovani autori di Cassano Magnago e Busto Arsizio
Oltre cento lavori presentati alla diciannovesima edizione dell’iniziativa promossa dal club “Europa – Cisalpino” e sostenuta dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate
Da Busto Arsizio a Cassano Magnago, dalla Sardegna fino alla Spagna.
Ha superato i confini nazionali il concorso di narrativa organizzato dal Lions Club Busto Arsizio “Europa – Cisalpino” e realizzato con il sostegno, tra gli altri, della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Rivolta agli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, la diciannovesima edizione del concorso aveva posto come tema “Le città invisibili”.
Tra gli oltre cento i lavori che sono stati presentati, sabato 18 maggio al Teatro Fratello Sole di Busto Arsizio sono stati premiati i vincitori: per le superiori il primo premio è stato assegnato ad Alice Coppola del Liceo Italiano E. Amaldi di Barcellona (Spagna ); per le scuole medie ha vinto il racconto di Stella Cibin, Francesca Rocca, Marta Pilotto, Emma Levati, Giorgia Ponti e Lara Zaccaria di seconda A dell’Istituto comprensivo Dante Alighieri – scuola media Orlandi di Cassano Magnago; il premio speciale Bruno Fusari per il miglior lavoro di gruppo è stato assegnato alla classe prima E del liceo classico Galileo Galilei di Macomer (NU).
«Il tema del concorso ha indubbiamente sollecitato molto i giovani», premette il presidente del Lions Club Busto Arsizio, Salvatore Loschiavo.
«Considerando la fascia di età interessata 10-18 anni circa, gli studenti sono riusciti a far loro il tema, rielaborandolo.
Dai loro scritti emerge uno spaccato sicuramente interessante: una visione critica, capace di evidenziare problematiche ma anche di indicare delle possibili soluzioni. I ragazzi hanno una sensibilità particolare, meritano ascolto».
Con questo concorso che viene organizzato da 19 anni, il Lions Club Busto Arsizio “Europa – Cisalpino” vuole dare valore alle nuove generazioni.
«Non si tratta di un concorso narrativo aperto, ma focalizzato su un tema per spingere alla riflessione i giovani, arrivare a confrontarsi con una visione e, magari, elaborare un proprio pensiero», prosegue Loschiavo.
«Il Lions Club ha tra le proprie finalità quella di essere uno strumento di crescita anche culturale della propria area di riferimento».
Finalità che sono state condivise profondamente dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate.
«Sostenere i giovani è dare loro delle opportunità di crescita umana, sociale e culturale. Ma anche offrire delle occasioni per mettere in mostra i loro talenti», commenta il presidente della Bcc, Roberto Scazzosi.
«Una banca di credito cooperativo è volano di crescita per il proprio territorio; una crescita che passa dal sostegno economico alle imprese e alle famiglie, ma anche dalla valorizzazione di progetti che, come questo concorso narrativo, sanno promuovere la coltura nei giovani e nei giovanissimi».
Durante la serata sono stati premiati per le scuole superiori:
primo premio: Alice Coppola del Liceo Italiano E. Amaldi di Barcellona (Spagna);
secondo premio: Siria Lettori e Arianna Masiero della classe quarta, sezione BT, dell’ITE Enrico Tosi di Busto Arsizio
terzo premio ex aequo: Alessandro Longato di seconda C del Liceo scientifico statale Arturo Tosi di Busto Arsizio; Chiara Scintilla di quarta A del Liceo scientifico statale Scacchi di Bari; Andrea Guido Rusconi della seconda D del Liceo artistico Candiani di Busto Arsizio.
Scuole medie:
primo premio: Stella Cibin, Francesca Rocca, Marta Pilotto, Emma Levati, Giorgia Ponti e Lara Zaccaria di seconda A, Istituto comprensivo Dante Alighieri – scuola media Orlandi di Cassano Magnago;
secondo premio ex aequo: Giacomo Odovez di terza A all’Istituto Comprensivo G.A. Bossi di Busto Arsizio e ad Andrea Diani di seconda A dell’Istituto comprensivo Pertini di Busto Arsizio;
terzo premio: Alice Liverani di seconda D dell’Istituto comprensivo Europa di Faenza (RA).
Il premio speciale Bruno Fusari per il miglior lavoro di gruppo è stato assegnato alla classe prima E del liceo classico Galileo Galilei di Macomer (NU). Hanno ritirato il premio: Daniela Pitittu e Eleonora Nocco.
Il racconto dal titolo “Le città dei volti invisibili” di Siria Lettori e Arianna Masiero della classe quarta, sezione BT, dell’ITE Enrico Tosi di Busto Arsizio è stato scelto per diventare un cortometraggio che sarà realizzato dall’ICMA di Busto Arsizio e presentato il prossimo anno.
In apertura di cerimonia è stato proiettato il cortometraggio realizzato dagli studenti dell’Istituto Cinematografico Antonioni sul racconto di Alessia Cocchi: la studentessa della scuola Bossi di Busto Arsizio vinse l’anno scorso il primo premio nella sezione dedicata alle scuole secondarie di primo grado.
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Busto Arsizio: al concorso di narrativa dei Lions vince una studentessa di Barcellona Premi ai giovani autori di Cassano Magnago e Busto Arsizio Oltre cento lavori presentati alla diciannovesima edizione dell’iniziativa promossa dal club “Europa – Cisalpino” e sostenuta dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate…
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fortementein · 5 years
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Hollywoodland, viaggio tra luci e ombre nello Star System della Los Angeles anni Venti
Una nuova incursione nel mondo del cinema per Sergio Bonelli Editore che presenta Hollywoodland, un nuovo graphic novel scritto da Michele Masiero e disegnato da Roberto Baldazzini, distribuito in fumetterie e librerie dal 25 maggio. La storia narra del viaggio attraverso le luci e le molte ombre dello Star System della Los Angeles anni Venti: […]
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lightopia100 · 5 years
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The light well "informs" the matter. The more it penetrates the more the matter becomes light and expandable, the more all bodies become fine, light, pure, simple, bright; As more instead, the material is denied to the light, the more smaller the capacity expansion and movement of the light; bodies then become opaque, dense, dark, heavy, compact and defined.
Sedlmayr, H. La luce nelle sue manifestazioni artistiche, edited by Roberto Masiero, Aesthetica, Palermo, 1989, p. 62.
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