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#Stefano della Bella
sictransitgloriamvndi · 2 months
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didoofcarthage · 1 year
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Hi, I love your blog! I was wondering, and I only thought of it because of your username and of her melancholic aria, if you knew of any paintings or illustrations related to Purcell's "When I Am Laid In Earth" or even just Dido's death in general? Thank you!😊
I'm so glad that you like my blog! I love Purcell's Dido and Aeneas (it was one of the inspirations for my url). I get "When I Am Laid in Earth" stuck in my head often, but it's too high for me to sing, sadly...
I don't have any specific recommendations for illustrations of Purcell's opera, but I do have some favorite depictions of Dido's death, which are mostly inspired by Vergil’s account in the Aeneid:
My favorite paintings are probably Henry Fuseli's Dido in the collection of the Yale Center for British Art (I like the inclusion of Iris cutting Dido's hair to release her soul) and Giambattista Tiepolo's Death of Dido in the Pushkin Museum of Fine Arts (this one is actually the header on my blog). I also like Joshua Reynolds' Death of Dido, which is in the British Royal Collection, and a work in the Getty Museum that is attributed to Rubens' workshop.
Additionally, my favorite print is an etching by Stefano della Bella after Parmigiano of Dido Killing Herself, which, like the Rubens workshop painting, shows Dido with Aeneas' sword in the moment before the suicide.
I hope that you enjoy some of these works too! As a bonus, my favorite depiction of Dido before her death is Joseph Mallord William Turner's Dido Building Carthage. Jean-Bernard Restout's series of oil sketches for a tapestry design are also good, if not as complete as a finished painting: Dido Sacrificing to Juno in the Metropolitan Museum of Art, three works of Dido and Aeneas in the LACMA collection, and The Death of Dido, which was up for auction by Sotheby’s in 2019. 
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linawu · 1 year
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Three sphinxes climbing a vine, from 'Ornaments or Grotesques' (Ornamenti o Grottesche) by Stefano della Bella. ca. 1650–56.
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bones-ivy-breath · 1 year
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Jupiter, Jeu de la Mythologie Etchings 1601-1700
From the New York Public Library.
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nailzscratch · 1 year
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The Four Elements: Aqua, c. 1648. Stefano Della Bella (Italian, 1610–1664). Etching; The Cleveland Museum of Art
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“Anche nel cuore più ferito c’è sempre la speranza che un’ora felice superi tutte le ore vissute, facendoci dimenticare ogni dolore. Nessuno può trovare quest’ora, e forse per questo gli uomini la collocano fuori della vita, in un paradiso o in un indicibile altrove.”
— Stefano Benni, “L'ora più bella”.
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pesoglav · 3 months
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Stefano Della Bella
Death on Horseback with a Trumpet, 1648
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t-annhauser · 7 months
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In teoria io sarei anche mezzo di Scalea ma me ne dimentico sempre perché guardandomi allo specchio ho un aspetto tipicamente veneto-lombardo, che è poi l'altra mia metà; la tua vera casa, dicono, è il tuo dialetto e io parlo il mantovano-veneto, una volta con spiccato accento emiliano, sembravo Don Camillo, tanto che zia di Scalea mi prendeva in giro perché fischiavo le s e dicevo "siarpa" e "simmia". Ora dopo vent'anni di vita in Brianza presento uno spiccato accento comasco con inflessioni femminee alla Stefano d'Onghia ("oh santo cielo!"), il mercante di Cash or Trash, che è attualmente il nostro programma preferito. Sarà perché ho bevuto il latte di soia, sarà che ho riscoperto il mio lato femminile, la voce mi esce così, in altre epoche mi sarei anche preoccupato, scavallati i cinquanta me ne fotto. Comunque quando c'era il covid io mi trovavo a Cosenza e scherzavamo tra di noi, che se andavano fuori io non aprivo bocca, parlavano gli altri, erano i tempi della caccia ai settentrionali scesi al sud per diffondere la peste (gli studenti del sud che ritornavano a casa portando il virus!), tutto molto bello, con il covid ci abbiamo fatto proprio una bella figura come genere umano, proprio una figura di merda.
Ciao.
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centuriespast · 2 years
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BELLA, Stefano della Nocturnal Carousel in the Amphitheatre of the Boboli Gardens 1637 Oil on touchstone, 44 x 59 cm Alberto Bruschi Collection, Grassina
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valentina-lauricella · 11 months
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Leopardi a Bologna
«Il mezzo più efficace di ottener fama è quello di far credere al mondo di esser già famoso» (Giacomo Leopardi, Zibaldone di pensieri, Bologna, 21 novembre 1825)
Duecentoventicinque anni fa nasceva a Recanati uno dei più grandi poeti della letteratura italiana: Giacomo Leopardi. A lui dobbiamo liriche intense e penetranti quali “L’infinito”, “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” e “Il sabato del villaggio” e riflessioni filosofiche estremamente attuali come quelle che troviamo nelle “Operette morali” e nello “Zibaldone di pensieri”.
Il poeta marchigiano fu a Bologna per quattro volte: dal 18 luglio al 27 luglio 1825, dal 29 settembre 1825 al 3 novembre 1826, dal 26 aprile al 20 giugno 1827 e infine dal 3 al 9 maggio 1830. In omaggio alla sua permanenza più prolungata (oltre un anno tra il 1825 e il 1826), il comune di Bologna pose una lapide in via Santo Stefano 33 (dove Leopardi alloggiò a lungo) per ricordare «che in questa città dall’ammirazione universale, da care amicizie e da teneri affetti, ebbe conforto il poeta del dolore».
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Da Bologna, Leopardi scrisse alla famiglia e ad alcuni amici, annotando impressioni e riflessioni sulla città interessanti tanto dal punto di vista biografico quanto dal punto di vista storico, sulle quali sono stati scritti numerosi saggi e persino un volume interamente dedicato al rapporto dell’autore de “L’infinito” con la città delle Due Torri, curato dall’editore Massimiliano Boni. Il titolo del libro, “Questa benedetta Bologna” è tratto da una lettera che Leopardi scrisse il 5 giugno 1826 all’amico, oltre che medico di famiglia, Francesco Puccinotti.
I soggiorni bolognesi di Leopardi furono per lui piuttosto piacevoli. A Bologna era presente l’amico Pietro Giordani, ex segretario dell’Accademia di Belle Arti e già ospite a Recanati della famiglia Leopardi, con cui intratteneva scambi epistolari dal 1817. Grazie a lui Giacomo fece alcune conoscenze importanti e fu accolto con favore nei salotti letterari cittadini. A Bologna, Leopardi frequentava spesso il Caffè del Corso, tuttora esistente in via Santo Stefano, dove amava consumare quasi ogni giorno una colazione di cioccolata e biscotti.
Nelle sue lettere descriverà Bologna come una città «quietissima, allegrissima, ospitale», «piena di letterati nazionali, e tutti di buon cuore, e prevenuti per me molto favorevolmente». Ed al fratello Carlo dirà: «Mi sono fermato nove giorni e sono stato accolto con carezze ed onori ch’io era tanto lontano d’aspettarmi, quanto sono dal meritare.» Positivo è anche il giudizio complessivo: «Bologna è buona, credilo a me che con infinita meraviglia, ho dovuto convenire che la bontà di cuore vi si trova effettivamente, anzi vi è comunissima.» Il 31 luglio 1825 Leopardi scriveva al fratello Carlo: «in Bologna nel materiale e nel morale tutto è bello e niente è magnifico.»
Nel 1825 un decreto del cardinale e arcivescovo Carlo Oppizzoni ripristinò l’usanza delle Processioni generali, che coinvolgono ogni dieci anni, a turno, le parrocchie cittadine, secondo un regolare calendario. La prima Festa degli Addobbi, dopo il ripristino, si svolse nell’estate del 1826 nelle parrocchie di Santa Maria Maggiore in via Galliera e di San Giuliano in via Santo Stefano. Su quest’ultima festa vi è il ricordo di Giacomo Leopardi, che la descrive come «una cosa bella e degna di essere veduta, specialmente la sera, quando tutta una lunga contrada, illuminata a giorno, con lumiere di cristallo e specchi, apparata superbamente, ornata di quadri, piena di centinaia di sedie tutte occupate da persone vestite signorilmente, par trasformata in una vera sala di conversazione.»
Nel 1826 Francesco Orioli, professore di Fisica all’Università di Bologna, e Filippo Miserocchi, ingegnere comunale, curarono l’installazione di un impianto parafulmine sulla torre degli Asinelli: i condotti metallici sulla torre ispireranno alcune considerazioni di Leopardi sulle invenzioni del suo tempo, appuntate nello Zibaldone durante il suo soggiorno.
Nello stesso anno il pittore Luigi Lolli di Lugo vinse un concorso per un dipinto a fresco, da eseguire presso l’ingresso della Pinacoteca dal lato dell’Accademia di Belle Arti. L’amico e stampatore Pietro Brighenti, dopo molte insistenze, riuscì a convincere Leopardi a farsi fare da Lolli un ritratto, da allegare alla sua raccolta di poesie: sarà l’unico documento originale della fisionomia del poeta in vita e servirà da base per molti suoi ritratti postumi.
Il 27 marzo del 1826, lunedì di Pasqua, Giacomo Leopardi venne invitato da Vincenzo Valorani a leggere pubblicamente nella sede dell’Accademia dei Felsinei l’“Epistola al conte Carlo Pepoli”, dedicata al vice-presidente dell’Accademia e suo caro amico. Lo stesso Pepoli ricorderà l’argomento nel suo poemetto “L’Eremo” del 1828.
Nello “Zibaldone”, Leopardi si espresse anche riguardo i dialetti del Nord Italia, e in particolare sul bolognese: «Il detto altrove dell’incontrastabilmente maggior numero di suoni nelle lingue settentrionali che nelle nostre, causa, in parte della lor mala ortografia, per la scarsezza dell’alfabeto latino da loro adottato; è applicabile ai dialetti dell’Italia superiore, perciò difficilissimo ancora a bene scriversi. [Giuseppe] Mezzofanti diceva che al bolognese bisognerebbe un alfabeto di 40 o 50 o più segni.»
Il rapporto di Leopardi con Bologna comincò in realtà ancor prima delle ripetute visite del poeta. Nell’agosto del 1824 la tipografia Nobili di Bologna stampò le “Canzoni” di Leopardi. Si tratta della prima edizione collettiva dei suoi versi, realizzata anche grazie all’amico Pietro Brighenti che, oltre a trovare lo stampatore, riuscì ad evitare la censura pontificia. Questa edizione bolognese comprende dieci canzoni, composte tra il 1818 e il 1823: “All'Italia”, “Sopra il monumento di Dante”, “Ad Angelo Mai”, “Nelle nozze della sorella Paolina”, “A un vincitore nel pallone”, “Bruto Minore”, “Alla primavera o delle favole antiche”, “Ultimo canto di Saffo”, “Inno ai patriarchi o de’ principii del genere umano”, “Alla sua donna”.
Il capoluogo emiliano non risparmiò però al poeta recanatese le delusioni d’amore, che sfoceranno in alcune splendide (anche se sconsolate) riflessioni in linea con la sua concezione pessimistica della vita. L’incontro del maggio 1826 con Teresa Carniani, moglie di Francesco Malvezzi de’ Medici, donna coltissima e animatrice di uno dei più importanti salotti letterari della città, regalò a Leopardi inedite emozioni.
«Nei primi giorni che la conobbi, vissi in una specie di delirio e di febbre», confida al fratello Carlo. E ancora: «questa conoscenza forma e formerà un’epoca ben marcata della mia vita, perché mi ha disingannato del disinganno, mi ha convinto che ci sono veramente al mondo dei piaceri che io credeva impossibili, e che io sono ancor capace d’illusioni stabili, malgrado la cognizione e l’assuefazione contraria così radicata, ed ha risuscitato il mio cuore, dopo un sonno, anzi una morte completa, durata per tanti anni». Poco meno di due anni dopo le convinzioni del poeta saranno nettamente in contrasto con quelle maturate inizialmente: «Come mai ti può capire in mente che io continui d’andare da quella puttana della Malvezzi? Voglio che mi caschi il naso, se da che ho saputo le ciarle che ha fatto di me, ci sono tornato, o sono per tornarci mai».
Fonti: Nerio Zanardi, Giacomo Leopardi e la dolce vita bolognese negli anni Venti del secolo XIX, in “Strenna storica bolognese”, 51, 2001; Giacomo Leopardi, “Questa benedetta Bologna”: Impressioni e annotazioni su Bologna tratte dall’epistolario con alcuni appunti tratti dallo Zibaldone, Massimiliano Boni, Bologna, 2002.
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sictransitgloriamvndi · 2 months
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‘Putto met een groot masker op zijn hoofd’ by Stefano della Bella, ca. 1620 - 1664.
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salvo-love · 9 months
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Ieri sera a #InOndaEstate condotta da Marianna Aprile e Luca Telese ho riavuto ancora una volta la
conferma della grave e grande faziosità dei due conduttori #LUCATELESE e della bella ma faziosa
#MARIANNAAPRILE ; tre ospiti tra cui una ingegnere aerospaziale chiaramente di sinistra, UNa GIORNALISTA di Repubblica ovviamente di sinistra e un giornalista americano spudoratamente di sinistra, che con i due conduttori suddetti ( anch'essi di sinistra), assalivano verbalmente con commenti ideolgici campati in aria e pieni di pura e gratuita propaganda pro sinistra ovviamente senza fondamenta, lo SCRITTORE e politologo ANDREA
GIUBILEI, molto educato e paziente, sopra il quale i due conduttori e i suddetti ospiti di parte parlavano continuamente ovviamente contro la Meloni e il suo governo ed inneggiavano a Mattarella, che al meeting di Rimini di CL dice: Basta odio, distinzioni di etnie, attacchi ai diversi dimenticando la composizione plurale disegnata dai padri costituenti per l'Italia. Perchè, ne è convinto Mattarella, "le identità plurali sono il valore della nostra patria, del nostro, straordinario, popolo, frutto dell'incontro di più etnie, consuetudini, esperienze, religioni; di apporto di diversi idiomi per la nostra splendida lingua". Parole sante e condivisibili; ma il presidente Mattarella dimentica questo:➡️➡️ Di questo passo e con questi numeri di migranti, che ogni giorno arrivano in Italia, solo in Italia e dove sicuramente rimarranno per sempre ( perché l'#Europa tutta non li vuole, basti guardare l'atteggiamento contraddittorio e ambiguo di belle e solo vane promesse di non lasciare sola l'Italia a gestire, da sola, l'immigrazione di European Commission , European Committee of the Regions European Council on Refugees and Exiles (ECRE) , European Commission - Economy and Finance European Research Council , Commission européenne en France , Charles MICHEL , Roberta Metsola , #URSULAVONDERLEYEN e European Parliament ) creando gravissimi conflitti sociali tra poveri e indigenti italiani e i suddetti migranti, si realizzerà prima in Italia e poi in tutta la #UE, una programmata ed inevitabile sostituzione etnica (complice anche l'inverno demografico in Italia, nascite in forte diminuzione ) in nome di un globalismo selvaggio e multirazziale per dominare in tutti i sensi i popoli europei. ▶️ ⬇️⬇️⬇️
https://www.lospecialegiornale.it/2023/04/04/migranti-da-tunisia-meluzzi-prepararsi-al-peggio-e-a-una-nuova-italia/
Che bisogna aiutare sono d’accordo, ma prima non sarebbe meglio sistemare sia gli italiani e quelli che vivacchiano nel paese??
Ci risiamo! Per carità tutti vanno aiutati, ma qualcuno ricorda gli italiani senza casa, senza lavoro?? Chi per anni ha dimenticato questi italiani non ha diritto di parola !
Sparare sciocchezze è quello che riesce meglio alla sinistra!
Mi sembra giusto, gli italiani possono aspettare, non c'è fretta, adesso capite chi sono le persone che votano questi squallidi personaggi??
I centri sociali sono entrati nella stanza dei bottoni del #PD 😢😂😢🤔❗❗
Iniziate voi politici di sinistra a dare le vostre case agli immigrati.
Ma certo gli italiani sotto i ponti i clandestini nelle case 😢🤔😢🤔😢🤔😩😭 non ci sono parole !
Certe dichiarazioni si commentano da sole e ribadiscono che per il #PD le priorità sono tutti e tutto, tranne affrontare i problemi gravissimi ed irrisolti degli italiani poveri, indigenti, senza casa, senza lavoro e senza futuro !!! Complimenti alla Elly Schlein , a Stefano Bonaccini , a Chiara Gribaudo e a tutti i parlamentari del Partito Democratico Federazione Frosinone Un nuovo PD con Elly Schlein Senatori PD Deputati PD NON avete ancora capito i motivi per i quali la stragrande maggioranza degli italiani il 25 settembre scorso hanno votato il centrodestraunito, che ha stravinto le elezioni politiche !!! Non avete imparato nulla, i veri e bravi comunisti, come il compianto Enrico Berlinguer, si occupavano degli italiani e dei loro problemi e se fosse vivo oggi NON vi apprezzerebbe affatto; voi post comunisti sembrate convintamente ignorare l'Italia, l'amor patrio e gli italiani 😭😭😭❗❗⁉️❗⁉️
Promemoria: “Io non insinuo, io AFFERMO che quelli del Pd si siano politicamente comportati da SCIACALLI”.
Questi nuovi Kompagni sono fuori dal mondo. Non una parola sugli italiani e sui loro gravissimi problemi ❗⁉️⁉️⁉️❗❓❗❓ #sinistra #PDaCasa #partidodemocraticoacasa #PD la GRANDE #DELUSIONE degli italiani !!!
D. Capezzone
Giorgio Modula 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👍👍👍👍👍👍👍Faremo la fine di Troia ( vedi e leggi cavallo di Troia ) con questo falso buonismo a tutti i costi; nel mondo ci sono circa 2 miliardi di persone che a diverso titolo vogliono venire in Italia e in Europa, quest'ultima non li vuole, per questo motivo NON possiamo accoglierli tutti qui in Italia (lo ha detto ripetute volte Matteo RENZI, che di certo NON è di destra e forse ancora pende a sinistra ) perché in Italia ci sono circa 7 milioni di italiani poveri, indigenti e sembra senza futuro ( ISTAT ) inoltre in Italia non non c'è assolutamente tutto questo lavoro che i buonisti ostentano ai migranti, che poi nella stragrande maggioranza, vediamo dove vivono, dove delinquono, rubano, rapinano, accoltellano, stuprano e hanno reso ormai tutta l'Italia insicura e dov'è pericoloso uscire di casa o uscire o recarsi nelle stazioni e non solo ( ultimo caso recentissimo l'accoltellamento di 6 sei persone in stazione a Milano da parte di due immigrati, che sono arrivati in Italia convinti che avrebbero trovato un lavoro e un futuro migliore e invece sappiamo tutti cosa sono costretti a fare per sopravvivere ). Basta illudere queste persone invitandole a venire in Italia, che NON è più il pozzo di SAN PATRIZIO o meglio NON lo è mai stato !!
Purtroppo la #UE e la stragrande maggioranza dei paesi europei NON li vuole più da diversi anni e purtroppo lascia l'Italia da sola a sobbarcarsi e ad affrontare alla meglio le migrazioni, che vanno affrontate con tutti gli stati del mondo, con l'ONU, con l'UNICEF, con L'ACHNUR, con la FAO, con le ricchissime superpotenze e con la visione che miliardi di persone NON debbano spostarsi da un continente all'altro, perché demograficamente e socialmente diventerebbero mine vaganti nei paesi ospitanti con conflitti sociali o meglio dire LOTTE o GUERRIGLIA tra POVERI indigeni e ospiti !❗❗❗❗❓⁉️⁉️❗
https://youtu.be/Put9k2m5UY0.
#LaRepubblica l'organo ufficiale del nuovo PD che, riciclandosi, è sempre lo stesso; l'unico e vero cambiamento per un partito che fa gli interessi di TUTTI, tranne che degli italiani , è l'estinzione oppure in alternativa andare a fare politica in Africa e in Asia ! Accusano il governo italiano di non aver soccorso i migranti a Cutro; la colpa dei 30 dispersi di oggi naufragati nelle acque SAR libiche con la guardia costiera Libica che non è intervenuta, è sempre del governo italiano, che continua a salvare e ad accogliere migranti oppure della amica e compagna #UE (del PD ), che continua a scrivere e ad accettare le idee del governo Meloni a chiacchiere, ma nel frattempo non non fa nulla ❓❓❓ Il #PD e la #Schlein NON hanno ancora capito che in Europa, nella UE i #migranti e i #clandestini NON li vuole più nessuno, vedi Francia, Spagna, Germania e Stati nordici, che da anni ormai, non solo non accolgono più, ma addirittura li respingono; perché NON è questo l'approccio o la soluzione con e per le #migrazioni, ma investimenti e formazione negli Stati di provenienza ❗❗❗ È inutile illudere questi poveri disperati, clandestini e non, che venire in Italia o in Europa è una ottima opportunità per migliorare la loro vita, perché sappiamo tutti che non è così e che saranno protagonisti di una guerra tra poveri per la sopravvivenza ❗❗❗ L'ideologia può andar bene, ma la realtà e i fatti sono tutt'altro che un bene; lo vediamo tutti i giorni in tutta l'Italia, dove la sicurezza e la civile e pacifica vivibilità dei cittadini italiani sono ormai continuamente in grave pericolo 😭⁉️❗❗❗❓❗❓❗🤔❗
Giorgio Modula 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👍👍👍👍👍👍👍Faremo la fine di Troia ( vedi e leggi cavallo di Troia ) con questo falso buonismo a tutti i costi; nel mondo ci sono circa 2 miliardi di persone che a diverso titolo vogliono venire in Italia e in Europa, quest'ultima non li vuole, per questo motivo NON possiamo accoglierli tutti qui in Italia (lo ha detto ripetute volte Matteo RENZI, che di certo NON è di destra e forse ancora pende a sinistra ) perché in Italia ci sono circa 7 milioni di italiani poveri, indigenti e sembra senza futuro ( ISTAT ) inoltre in Italia non non c'è assolutamente tutto questo lavoro che i buonisti ostentano ai migranti, che poi nella stragrande maggioranza, vediamo dove vivono, dove delinquono, rubano, rapinano, accoltellano, stuprano e hanno reso ormai tutta l'Italia insicura e dov'è pericoloso uscire di casa o uscire o recarsi nelle stazioni e non solo ( ultimo caso recentissimo l'accoltellamento di 6 sei persone in stazione a Milano da parte di due immigrati, che sono arrivati in Italia convinti che avrebbero trovato un lavoro e un futuro migliore e invece sappiamo tutti cosa sono costretti a fare per sopravvivere ). Basta illudere queste persone invitandole a venire in Italia, che NON è più il pozzo di SAN PATRIZIO o meglio NON lo è mai stato !!
Purtroppo la #UE e la stragrande maggioranza dei paesi europei NON li vuole più da diversi anni e purtroppo lascia l'Italia da sola a sobbarcarsi e ad affrontare alla meglio le migrazioni, che vanno affrontate con tutti gli stati del mondo, con l'ONU, con l'UNICEF, con L'ACHNUR, con la FAO, con le ricchissime superpotenze e con la visione che miliardi di persone NON debbano spostarsi da un continente all'altro, perché demograficamente e socialmente diventerebbero mine vaganti nei paesi ospitanti con conflitti sociali o meglio dire LOTTE o GUERRIGLIA tra POVERI indigeni e ospiti !❗❗❗❗❓⁉️⁉️❗
https://youtu.be/Put9k2m5UY0.
#LaRepubblica l'organo ufficiale del nuovo PD che, riciclandosi, è sempre lo stesso; l'unico e vero cambiamento per un partito che fa gli interessi di TUTTI, tranne che degli italiani , è l'estinzione oppure in alternativa andare a fare politica in Africa e in Asia ! Accusano il governo italiano di non aver soccorso i migranti a Cutro; la colpa dei 30 dispersi di oggi naufragati nelle acque SAR libiche con la guardia costiera Libica che non è intervenuta, è sempre del governo italiano, che continua a salvare e ad accogliere migranti oppure della amica e compagna #UE (del PD ), che continua a scrivere e ad accettare le idee del governo Meloni a chiacchiere, ma nel frattempo non non fa nulla ❓❓❓ Il #PD e la #Schlein NON hanno ancora capito che in Europa, nella UE i #migranti e i #clandestini NON li vuole più nessuno, vedi Francia, Spagna, Germania e Stati nordici, che da anni ormai, non solo non accolgono più, ma addirittura li respingono; perché NON è questo l'approccio o la soluzione con e per le #migrazioni, ma investimenti e formazione negli Stati di provenienza ❗❗❗ È inutile illudere questi poveri disperati, clandestini e non, che venire in Italia o in Europa è una ottima opportunità per migliorare la loro vita, perché sappiamo tutti che non è così e che saranno protagonisti di una guerra tra poveri per la sopravvivenza ❗❗❗ L'ideologia può andar bene, ma la realtà e i fatti sono tutt'altro che un bene; lo vediamo tutti i giorni in tutta l'Italia, dove la sicurezza e la civile e pacifica vivibilità dei cittadini italiani sono ormai continuamente in grave pericolo 😭⁉️❗❗❗❓❗❓❗🤔❗
Il presidente Mattarella usa belle e sante parole, peccato che la realtà è molto diversa; basti vedere che, mentre si dicono belle e sante parole, la Russia, la Cina e l'india conquistano ogni giorno pezzi di Africa, che diventano di fatto loro territori, costringendo gli africani a scappare verso l'Italia e l'Europa, dove alla fine e fra non molto tempo, con tutti i grandi numeri di arrivi e di sbarchi ci sarà un conflitto violento tra poveri autoctoni e poveri immigrati. Vedi le ultime vicende francesi sui disordini violenti degli immigrati residenti in Francia.
Luca Telese Luca Telese Luca Telese e Marianna Aprile di IN ONDA di IN ONDA fate una trasmissione su questi temi e in par condicio e avrete fatto davvero sana e pulita informazione !!
"Povero" e bravissimo Andrea Giubilei , che ha fatto molta, molta fatica a poter esprimere " benissimo" le sue
idee e risposte, malgrado le interruzioni continue, gli stop e il parlare sopra dei conduttori e dei loro complici.
. Questo NON è affatto giornalismo superpartes e nemmeno corretta e imparziale
informazione. Non si può " inveire" in cinque contro uno solo #AndreaGIUBILEI , che davvero ha fatto una
faticaccia enorme per rispondere compiutamente alle loro domande. Fanno le domande e pretendono le
risposte allineate e coerenti con il pensiero unico dei conduttori ! Guai a chi la pensa diversamente, perché
viene interrotto o coperto da altri interventi !!! #La7 si conferma una TV politicamente faziosa e
propagandistica pro sinistra e PD !! QUESTA NON È INFORMAZIONE MA PROPAGANDA !!! FIRMATO SERGIO
DE SILVESTRIS. de " Il Quotidiano della Verità Vera on line.it .
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Sono logoro di anni e stanco. Ma non posso escludere che esista vicino a me una spiaggia e una giornata piena di sole e una disobbedienza che mi farà balzare come da giovane dalla mia poltrona di vecchio, e mi farà correre verso quel mare, gioioso e accogliente, anche se fosse l'ultima ora della mia vita.
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Stefano Benni, L'ora più bella
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francorebel · 1 year
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LARA
Lara è una donna di quarantanni, non bella, anche se presumo che in gioventù lo sia stata.
Piuttosto grossa, i seni pesanti ed un culone notevole. Mi è stata presentata, circa sei mesi fa, da un amico che l'ha avuta come collega di lavoro alcuni anni addietro e che, già da allora, la scopava spesso e volentieri.
Era inverno quando Stefano mi ha telefonato dicendomi che sarebbe passato a trovarmi con una sua amica. Io ero in casa a fare alcuni lavoretti e li ho ricevuti così come stavo, con una tuta da ginnastica sotto la quale non portavo neppure le mutande.
Dopo un caffé e quattro chiacchiere, ho appreso che da molto se la intendevano e che lei, che ora faceva la rappresentante, cercava sempre qualche occasione per assentarsi da casa e per finire con lui in qualche squallido alberghetto.
Mentre lei si era allontanata un attimo per andare in bagno, Antonio mi fece capire che, se volevo, potevamo giocarci un po' insieme.
Gli dissi che non mi piaceva, che non era affatto il mio tipo.
"Come vuoi “ disse lui.. “ma sappi che ti perdi un'esperienza coi fiocchi!"
Questo mi fece pensare che, forse, valeva la pena provarci e glielo dissi.
Quando lei tornò dal bagno e si sedette di nuovo sul divano tra noi due, Antonio le mise una mano su una coscia e le chiese che cosa volesse fare. Le sarebbe andato di fare l'amore con noi?
Dapprima lei fece un po' di storie; disse che, in fondo, mi conosceva appena.
Ma quella sua ritrosia, per nulla convincente, mi stava visibilmente eccitando.
Lei se ne accorse e infilò la lingua nella bocca di Stefano mentre con la mano destra cominciò ad accarezzare il mio cazzo duro da sopra il tessuto della tuta.
Io allentai il laccio che mi stringeva in vita i pantaloni e lasciai che fosse lei a tirarlo fuori. Poi staccando la bocca da quella del mio amico, si dedicò a succhiarlo avidamente. Sentivo la sua lingua calda scorrere sulla mia cappella mentre la mano mi accarezzava i testicoli. Stefano, intanto, si era sbottonato i pantaloni e li aveva calati intorno alle caviglie. Il suo cazzo era assai più piccolo del mio e, notai, non del tutto rigido. Lui però cercò di allargarle le cosce e scostandole le mutandine di lato di infilarlo nella fica. La posizione di lei, piegata sul mio cazzo, non consentiva movimenti così liberi ed io proposi di spostarci tutti sul letto. In un attimo eravamo nudi e mentre Stefano, finalmente, la stava scopando in fica, io avevo avvicinato il mio cazzone duro alla bocca di Lara affinché riprendesse a succhiarlo. La scena mi eccitava e presto le riempii la bocca con un getto di sborra calda che lei, golosamente, ingoiò.
Antonio, nel frattempo, si agitava furiosamente in mezzo a quelle grosse cosce ed all'improvviso lo sentii gemere e venirle nella fica. Ma lei, ancora, non aveva goduto e continuava a muovere il bacino supplicando di farla venire. Fu Antonio di nuovo ad accovacciarsi e a cominciare a leccarle la fica grondante. Questa scena mi fece tornare l'eccitazione e vidi il mio cazzo inturgidirsi di nuovo.
Mi avvicinai all'orecchio di Lara e le dissi: "Adesso ti voglio inculare"...."Un'altra volta“ fece lei, e per placare la mia voglia prese a masturbarmi e a succhiare di nuovo.
Dopo poco, sentii che il suo corpo si irrigidiva e cominciava ad ansimare sempre più forte. Capii che la lingua di Stefano stava facendo l'effetto sperato e, dopo un attimo, lei si sciolse in un orgasmo che la fece urlare come una maiala in calore.
Fu allora che anche il mio desiderio cominciò a liquefarsi e tirai fuori il mio pene dalla sua bocca per sborrarle sulla faccia.
Restammo un po' a riposarci e a chiacchierare, poi loro se ne andarono via ed io rimasi a pensare che, sì, mi ero divertito abbastanza.
Il giorno successivo, tornando dal lavoro, trovai un messaggio nella segreteria telefonica. Era di Lara che mi chiedeva di richiamarla.
Lo feci e lei mi disse che era stata felicissima di conoscermi e che non aveva dimenticato la promessa fattami.
"Ci sto pensando da ieri" disse.
"Ti riferisci alla mia voglia di incularti?“
"Si, a quella. Ne avrei tanta voglia."
"E allora perché non hai lasciato che lo facessi ieri?"
"Perché volevo essere in ordine, capisci? E adesso lo sono!"
Capii, naturalmente, a cosa si riferiva. La immaginai seduta sul water a spararsi un clistere dentro il culo per essere pronta a prendere il mio bastone di carne fino in fondo al suo budello.
"Posso venire a trovarti?" mi chiese.
Sentivo giá  il mio uccello, duro come una pietra, gocciolare linfa vischiosa nelle mutande.
"Ti aspetto“ risposi. E riattaccai.
Mezz'ora dopo suonò al citofono, la feci salire e non ebbi neppure il tempo per chiederle se volesse qualcosa da bere; iniziò subito a spogliarsi ed a spogliare me, passandomi la lingua da capo a piedi.
Mi chiese di sdraiarmi sul letto a pancia in su e cominciò a leccarmi tutto iniziando dai piedi. Indugiò sul cazzo con un desiderio ed una voluttà che mi fecero temere di sbrodarle di nuovo in bocca prima che potessi prendermi quel culo immenso.
La scostai e la feci inginocchiare davanti a me. Vedevo le sue grandi natiche vibrare mentre le davo delle sonore pacche. Le spalancai divaricandole con i pollici e le osservai quel buco del culo grinzoso e umido.
"Bagnamelo un po“ mi disse “con la tua saliva."
Cominciai così a leccarle il culo fino a sentire il muscolo rilassarsi e allargarsi davanti a me. Immaginai che stesse spingendo, come se volesse defecare, perchè si aprisse e si mostrasse ai miei occhi.
"Inculami adesso" disse.
Presi allora il mio cazzo e sputai un po' di saliva sulla mia cappella. L'accostai al suo retto e cominciai a spingerlo dentro quanto più possibile.
Non un lamento, solo un lungo, intenso, mugolio di piacere. Quando le mie palle le toccarono le grandi labbra, quando il mio cazzo scomparve completamente nel suo culo accogliente, lei iniziò a masturbarsi mentre io, da dietro, pregustavo giá  il momento in cui le avrei scaricato in corpo il succo delle mie palle.
Mentre la inculavo, con le mani le strizzavo i seni e le tormentavo i capezzoli. Ad ogni pizzico la sentivo trasalire. Il dolore la eccitava ancora di più. Allora, a mano aperta, cominciai a sculacciarla; grosse manate sulle natiche e ad ogni schiaffo la sentivo fremere. La pelle colpita stava diventando rossa e sensibile ed ogni nuova sculacciata sembrava darle rinnovato piacere. D'un tratto cominciò a tremare come una foglia, si irrigidì e si mise a venire tutto il suo piacere sul letto insieme ad uno schizzo incontrollato di urina.
Spinsi allora il mio cazzo con maggior vigore dentro di lei.
"Dimmi cosa vuoi! Dimmelo!“ le ordinai..."Sborrami nel culo, riempimi il culo del tuo sperma caldo, schizzami dentro!" Urlando.
Ed io, non potendo più trattenermi, cominciai a scaricare il mio cazzo dentro di lei grugnendo come un maiale e stringendole le natiche con le mani.
Quella fu la prima di tante successive inculate che Lara ha continuato a regalarmi in questi sei mesi, ed ogni volta quel suo culo smisurato viene riempito dal mio sperma con godimento di entrambi.
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LARA
Lara is a forty-year-old woman, not beautiful, though I assume she was beautiful in her youth. Quite large, with heavy breasts and a remarkable big ass. She was introduced to me about six months ago by a friend who had her as a work colleague a few years ago and who, since then, had been screwing her often and willingly. It was winter when Stefano called me telling me that he would come to see me with a friend of his. I was at home doing some chores and I received them as I was, with a track suit under which I didn't even wear underpants. After a coffee and a chat, I learned that they had known each other for a long time and that she, who was now the sales representative, was always looking for some opportunity to be away from home and end up with him in some squalid hotel.
While she had gone away for a moment to go to the bathroom, Antonio made me understand that, if we wanted, we could play a bit together.I told him I didn't like him, that he wasn't my type at all. "As you like" he said.. "but know that you are missing out on a great experience!" This made me think that maybe it was worth a try and I told him so. When she returned from the bathroom and sat down on the couch between us again, Antonio put a hand on her thigh and asked her what she wanted to do. Would she have liked to make love with us? At first she made a little fuss; he said that, after all, he hardly knew me.
But his reluctance, not at all convincing, was visibly exciting me.She noticed it and slipped her tongue into Stefano's mouth while with her right hand she began to stroke my hard cock from above the fabric of the suit.I loosened the drawstring on my pants and let her pull it out. Then detaching his mouth from my friend's, he devoted himself to sucking it greedily. I felt his warm tongue running over my head as his hand caressed my testicles. Stefano, meanwhile, had unbuttoned his trousers and lowered them around his ankles. His cock was much smaller than mine and, I noticed, not entirely stiff. But he tried to spread her thighs and push her panties aside to insert it in her cunt. Her position, bent over my cock, didn't allow such free movements and I proposed that we all move onto the bed. In a moment we were naked and while Stefano was finally fucking her pussy, I brought my big hard cock to Lara's mouth so that she would start sucking it again.
The scene excited me and I soon filled her mouth with a stream of warm cum which she greedily swallowed. Antonio, meanwhile, wriggled furiously between those thick thighs and suddenly I felt him moan and cum inside her pussy. But she still hadn't enjoyed and kept moving her pelvis begging to make her come. It was Antonio who squatted down again and began to lick her dripping pussy. This scene made my arousal return and I saw my cock harden again.
I got close to Lara's ear and said: "Now I want to fuck you in the ass"...."Another time" she said, and to appease my desire she started masturbating and sucking again. After a while, I felt his body tense and he began to pant harder and harder. I realized that Stefano's tongue was having the desired effect and, after a moment, she melted into an orgasm that made her scream like a pig in heat. It was then that my desire also began to melt and I pulled my penis out of her mouth to cum on her face. We stayed for a while to rest and chat, then they went away and I was left thinking that, yes, I had enjoyed myself enough. The next day, when I returned from work, I found a message on my answering machine. It was from Lara asking me to call her back. I did so and she told me that she had been delighted to meet me and that she hadn't forgotten her promise to me. "I've been thinking about it since yesterday," he said. "Are you referring to my desire to bugger you?" "Yes, to that one. I really want to." "Then why didn't you let me do it yesterday?" "Because I wanted to be in order, you understand? And now I am!" I understood, of course, what he meant. I imagined her sitting on the toilet shooting herself an enema inside her ass to be ready to take my meat stick all the way down her gut. "Can I come to see you?" he asked me. I already felt my dick, hard as a stone, dripping sticky sap into my underpants. "I'll wait for you," I replied. And I hung up. Half an hour later the intercom rang, I made her go up and I didn't even have time to ask her if she wanted something to drink; immediately began to undress and undress me, running his tongue from head to toe. He asked me to lie face up on the bed and started licking me starting from my feet. She lingered on the cock with a desire and a voluptuousness that made me fear disgorging her again in my mouth before I could take that immense ass. I pushed her away and made her kneel in front of me. I could see her big buttocks vibrate as I patted her loudly. I opened them wide apart with my thumbs and looked at that wrinkled and wet asshole. "Wet it for me a little" he said "with your saliva." So I began to lick her ass until I felt the muscle relax and widen in front of me. I imagined that he was pushing, as if he wanted to defecate, for it to open and show itself to my eyes. "Fuck me now," he said. I then took my cock and spat some spit on my head. I brought it to his rectum and began to push it in as far as possible. Not a moan, just a long, deep moan of pleasure. When my balls touched her labia, when my cock completely disappeared into her welcoming ass, she started masturbating while I, from behind, was already anticipating the moment when I would have unloaded the juice from my balls into her body. While I buggered her, I squeezed her breasts with my hands and tormented her nipples. With every pinch I felt her wince. The pain turned her on even more. Then, with an open hand, I began to spank her; big slaps on her buttocks and with each slap I felt her quiver. The affected skin was turning red and sensitive and each new spanking seemed to give her renewed pleasure. Suddenly he began to tremble like a leaf, stiffened and began to cum all his pleasure on the bed together with an uncontrolled spurt of urine. I then pushed my cock harder inside her. “Tell me what you want! And I, unable to hold back any longer, began to unload my cock inside her grunting like a pig and squeezing her buttocks with my hands. That was the first of many successive butt fucks that Lara has continued to give me in these six months, and every time that huge ass of hers is filled with my sperm with the enjoyment of both.
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LARA
Lara es una mujer de cuarenta años, no hermosa, aunque supongo que lo fue en su juventud.
Bastante grande, con pechos pesados ​​y un culo grande notable. Me la presentó hace unos seis meses un amigo que la tenía como compañera de trabajo hace unos años y que, desde entonces, la había estado follando a menudo y de buena gana.
Era invierno cuando Stefano me llamó diciéndome que vendría a verme con un amigo suyo. Estaba en casa haciendo unos quehaceres y los recibí tal cual, con un chándal debajo del cual no llevaba ni calzoncillos.
Después de un café y una charla, supe que se conocían desde hacía mucho tiempo y que ella, que ahora era la representante de ventas, siempre estaba buscando alguna oportunidad para estar fuera de casa y terminar con él en algún hotel sórdido. .
Mientras ella se había ido un momento para ir al baño, Antonio me hizo entender que, si queríamos, podíamos jugar un rato juntos.
Le dije que no me gustaba, que no era mi tipo en absoluto.
"Como quieras" dijo... "pero debes saber que te estás perdiendo una gran experiencia".
Esto me hizo pensar que tal vez valía la pena intentarlo y así se lo dije.
Cuando volvió del baño y volvió a sentarse en el sofá entre nosotros, Antonio le puso una mano en el muslo y le preguntó qué quería hacer. ¿Le hubiera gustado hacer el amor con nosotros?
Al principio hizo un pequeño alboroto; dijo que, después de todo, apenas me conocía.
Pero su desgana, nada convincente, me emocionaba visiblemente.
Ella lo notó y deslizó su lengua dentro de la boca de Stefano mientras con su mano derecha comenzaba a acariciar mi dura polla por encima de la tela del traje.
Aflojé el cordón de mis pantalones y dejé que ella lo sacara. Luego, separando su boca de la de mi amigo, se dedicó a chuparla con avidez. Sentí su cálida lengua recorriendo mi cabeza mientras su mano acariciaba mis testículos. Stefano, mientras tanto, se había desabrochado los pantalones y se los había bajado hasta los tobillos. Su pene era mucho más pequeño que el mío y, noté, no del todo rígido. Pero trató de separar sus muslos y apartar sus bragas para insertarlas en su coño. Su posición, inclinada sobre mi polla, no permitía tanta libertad de movimientos y le propuse que todos nos acercáramos a la cama. En un momento estábamos desnudos y mientras Stefano finalmente le estaba follando el coño, llevé mi gran polla dura a la boca de Lara para que comenzara a chuparla nuevamente. La escena me excitó y pronto le llené la boca con un chorro de esperma caliente que tragó con avidez. Antonio, por su parte, se retorcía con furia entre esos gruesos muslos y de pronto lo sentí gemir y correrse dentro de su coño. Pero ella todavía no había disfrutado y seguía moviendo la pelvis rogando que la hiciera correrse. Fue Antonio quien se agachó de nuevo y comenzó a lamerle el coño chorreante. Esta escena hizo que volviera mi excitación y vi que mi polla se endurecía de nuevo. Me acerque a la oreja de Lara y le dije: "Ahora quiero darte por el culo"...."Otra vez" dijo, y para calmar mi deseo empezó a masturbarse y mamar de nuevo.
Después de un rato, sentí que su cuerpo se tensaba y empezó a jadear más y más fuerte. Me di cuenta de que la lengua de Stefano estaba teniendo el efecto deseado y, después de un momento, ella se fundió en un orgasmo que la hizo gritar como una cerda en celo. Fue entonces cuando mi deseo también comenzó a derretirse y saqué mi pene de su boca para correrme en su cara. Nos quedamos un rato a descansar y charlar, luego se fueron y yo me quedé pensando que sí, que me había divertido bastante. Al día siguiente, cuando regresé del trabajo, encontré un mensaje en mi contestador automático. Era de Lara pidiéndome que le devolviera la llamada. Así lo hice y ella me dijo que había estado encantada de conocerme y que no se había olvidado de su promesa. "He estado pensando en eso desde ayer", dijo. "¿Te refieres a mi deseo de joderte?" "Sí, a ese. Realmente quiero". "Entonces, ¿por qué no me dejaste hacerlo ayer?" "Porque quería estar en orden, ¿entiendes? ¡Y ahora lo estoy!" Entendí, por supuesto, lo que quería decir. La imaginé sentada en el inodoro inyectándose un enema dentro de su trasero para estar lista para tomar mi palo de carne hasta el fondo de su estómago. "¿Puedo ir a verte?" él me preguntó. Ya sentía mi polla, dura como una piedra, goteando savia pegajosa en mis calzoncillos. "Te espero", respondí y colgué.
Media hora después sonó el intercomunicador, la hice subir y ni siquiera tuve tiempo de preguntarle si quería algo de beber; Inmediatamente comenzó a desvestirme y desvestirme, recorriendo su lengua de pies a cabeza. Me pidió que me tumbara boca arriba en la cama y empezó a lamerme empezando por los pies. Se demoró en la polla con un deseo y una voluptuosidad que me hizo temer correrme de nuevo en mi boca antes de poder tomar ese inmenso culo. La empujé y la hice arrodillarse frente a mí. Pude ver sus grandes nalgas vibrar mientras la palmeaba ruidosamente. Los abrí bien separados con mis pulgares y miré ese ojete arrugado y húmedo. "Mójamelo un poco", dijo, "con tu saliva". Así que comencé a lamerle el culo hasta que sentí que el músculo se relajaba y se ensanchaba frente a mí. Imaginé que empujaba, como si quisiera defecar, para que se abriera y se mostrara a mis ojos. "Fóllame ahora", dijo. Luego tomé mi polla y escupí un poco de saliva en mi cabeza. Lo llevé a su recto y comencé a empujarlo lo más lejos posible. No un gemido, solo un largo y profundo gemido de placer. Cuando mis bolas tocaron sus labios, cuando mi polla desapareció por completo en su acogedor culo, comenzó a masturbarse mientras yo, por detrás, ya anticipaba el momento en que descargaría el jugo de mis bolas en su cuerpo. Mientras la enculaba, apretaba sus pechos con mis manos y atormentaba sus pezones. Con cada pellizco la sentí estremecerse. El dolor la excitó aún más. Entonces, con la mano abierta, comencé a azotarla; grandes palmadas en sus nalgas y con cada palmada la sentía temblar. La piel afectada se estaba poniendo roja y sensible y cada nuevo azote parecía darle un placer renovado. De repente empezó a temblar como una hoja, se puso rígido y empezó a correrse todo su placer sobre la cama junto a un chorro de orina descontrolado. Luego empujé mi polla más fuerte dentro de ella. "¡Dime que quieres! Y yo, sin poder contenerme más, comencé a descargar mi polla dentro de ella gruñendo como un cerdo y apretando sus nalgas con mis manos. Esa fue la primera de muchas sucesivas cogidas a tope que Lara me ha seguido dando en estos seis meses, y cada vez que ese enorme culo suyo se llena con mi esperma con el disfrute de ambos.
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ypsilonzeta1 · 1 year
Text
IL DECALOGO DELL’IPPOPOTAMO FELICE
Sii come l’ippopotamo
Sii come l’ippopotamo che è felice nel sole e altrettanto felice nel
fango
Sii come l’ippopotamo che non si capisce mai se è in acqua o fuori
Sii come l’ippopotamo che quando la luna è una grande camelia canta
all’ippopotama la sua canzone d’amore senza preoccuparsi se la sua voce è
sgraziata e dagli alberi piove giù di tutto
Sii come due ippopotami che si baciano sullo sfondo dell’orizzonte e la loro
ombra sembra un grande pavesino
Sii come l’ippopotamo che dopo aver a lungo ippocopulato non chiede
all’ippopotama “mi ami?” perché è ovvio che con un
ippopotamo si può andare solo per amore
Sii come l’ippopotamo sempre educato al bar, nelle file per i documenti e
in treno, sii come l’ippopotamo educato che fa i suoi bisogni appartato
Sii come l’ippopotamo che quando pesta una merda di ippopotamo fa finta di
niente e dice “qu’est-ce que c’est ça?”
Sii come l’ippopotamo che quando sente sopraggiungere la fine saluta il
branco e corre nella valle del cimitero degli ippopotami morenti, dove un’ultima
volta si beve si mangia e si scopa senza più alcun ritegno e vergogna e
alla fine della festa muore solo un ippopotamo e si scopre che tutti gli altri
erano degli infiltrati, sanissimi
Sii come l’ippopotamo che muore col sorriso sulle labbra e subito il grande
Potamanka il muscoloso dio alato lo raccolse tra le braccia e lo portò in
cielo ove sono nuvole e fiori meravigliosi e acqua tersa, e l’ippopotamo deluso
disse “non si potrebbe avere una bella palude merdosa?” e Potamanka
adirato lo lanciò a terra, e l’ippopotamo cadde e ove cadde creò
il sacro cratere del lago Ngoro-Ngoro e l’ippopotamo perforò la pelle
rugosa del mondo e precipitò nell’inferno ove vive felice attuffato nella
merda con gli amici e quando si sposta causa i terremoti e quando nuota provoca
i geyser e mostra a tutti la sua semplice verità: e cioè che il
paradiso è ovunque tu ti senti in paradiso.
Stefano Benni
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