Tu tienimi stanotte,
domani non lo so,
ma chi se ne fotte.
Tu tienimi stanotte.
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Ora tienimi per mano e non andartene più.. Non mi vedo vicino qualcun altro.. So che è stata tutta colpa mia.. Lucifer c'è stato solo nella tua mancanza..
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Le neuro scienze lo hanno confermato, gli abbracci ci sono necessari. L’abbraccio stimola l’ossitocina come ogni carezza, mettendo in moto un meccanismo prezioso, un senso di appagamento, di appartenenza che crea un effetto domino positivo sul nostro benessere. Virginia Satir scrisse che ne occorrono 8. Lo stimolo è anche animico. sottile, talvolta impercettibile ma altrettanto potente e necessario. Perturba, sollecita, connette animicamente a ciò che possiamo credere di non ricordare ma che è forte presenza in tutto di noi. Dare e ricevere abbracci dovrebbe essere destrutturante giornaliero e se attivato, ci aiuta ad innalzare la vibrazione e a trasformare in emozioni elevate ogni lamentela e ogni senso di carenza. Proviamoci. Cerchiamone. Doniamone.
Tiziana Cerra
Ph Josue Escoto, Unsplash
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Luigi Strangis, vincitore di Amici, presenta nelle principali città italiane il suo primo lavoro discografico "Strangis"
MUSICA - Luigi Strangis, vincitore di Amici, presenta nelle principali città italiane il suo primo lavoro discografico "Strangis"
Strangis contiene il singolo in rotazione radiofonica “TIENIMI STANOTTE”
MUSICA – Il 21enne polistrumentista vincitore di AMICI 2022
LUIGI STRANGIS il 3 giugno il suo primo EP “STRANGIS”
Che contiene il singolo in rotazione radiofonica “TIENIMI STANOTTE”
Dal 3 giugno incontrerà il pubblico per presentare il suo primo lavoro discografico nelle principali Città italiane
Roma, 25 maggio 2022. LUIGI STRANGIS, il giovane cantautore di Lamezia Terme neo vincitore…
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Tu tienimi stanotte
Domani non lo so ma chissenefotte
Tu tienimi stanotte
Andiamo di poesie le tue le mie
Le cose che stanotte
Non possiamo fare ma rimarranno fatte
Tu tienimi stanotte
Tu tienimi stanotte
Sei lʼultima la prima volta
Tienimi stanotte
Cʼè un cuore che sanguina (Senza te)
Sei lʼultima la prima volta
Tienimi stanotte
C’è un sole che lacrima (senza te)
E sono al tappeto mʼinnamoro sicuro
Il mondo è una bestia nei tuoi occhi mi curo
Sei lʼultima la prima volta (Nanana)
Lʼultima la prima (Nanananana)
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Ti ho dentro di me e vorrei tuttavia sentirti sopra di me. (...)
Stanotte tienimi sul tuo cuore, avvolgimi nel tuo sogno, incantami col tuo fiato, sii sola con me solo. (...)
Gabriele D’Annunzio
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MAGGIO, COME UNA RADICE
Io che son nato a Maggio... io che ci ripenso spesso. Io che mi ritrovo a pensare cosa significhi nascere proprio nella stagione dell'esplosione della vegetazione e in quel periodo, così particolare, privilegiato e breve, in cui tutto attorno a noi, sembra accoglierci, abbracciarci, includerci in una specie di bolla di armonia. In una vibrazione di luce, di colore e di aria effervescente.
Un'atmosfera calda come una carezza...
Bene. Questo l'ho sempre ritenuto vero, e tuttora lo penso. In fondo è la storia in cui ho sempre creduto fin da piccolo.
Ecco perchè mi ha disturbato così tanto, l'anno scorso, che l'alluvione in Romagna abbia scelto di scatenarsi, proprio il 16 maggio!
L'ho sentito come un affronto a me stesso, alle mie radici, alla comfort-zone in cui sono cresciuto.
Stanotte facevo di questi pensieri e mi è tornato in mente un brano che ascoltavo da bambino, perchè piaceva a mia sorella.
E Lei, anche ora che siamo grandi, quando si avvicina maggio, finisce quasi sempre per pungermi con una frecciatina!
"Ah.. è vero! Tu, sei un fiore di Maggio"
FIORE DI MAGGIO
FABIO CONCATO
Tu che sei nata dove c'è sempre il sole
Sopra uno scoglio che ci si può tuffare
E quel sole ce l'hai dentro al cuore
Sole di primavera
Su quello scoglio in maggio è nato un fiore
E ti ricordi, c'era il paese in festa
Tutti ubriachi di canzoni e di allegria
E pensavo che su quella sabbia
Forse sei nata tu
O a casa di mio fratello, non ricordo più
E ci hai visto su dal cielo
Ci hai trovato e piano sei venuta giù
Un passaggio da un gabbiano
Ti ha posata su uno scoglio ed eri tu
Ma che bel sogno, era maggio e c'era caldo
Noi sulla spiaggia vuota ad aspettare
E tu che mi dicevi, "Guarda su quel gabbiano
Stammi vicino e tienimi la mano"
E ci hai visto su dal cielo
Ci hai trovato e piano sei venuta giù
Un passaggio da un gabbiano
Ti ha posata su uno scoglio ed eri tu
Tu che sei nata dove c'è sempre il sole
Sopra uno scoglio che ci si può tuffare
E quel sole ce l'hai dentro al cuore
Sole di primavera
Su quello scoglio in maggio nasce un fiore.
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Ho un desiderio desolato di te stasera.
Ahimè stasera e sempre.
Ma stasera il desiderio è di qualità nuova.
È come un tremito infinitamente lungo e tenue.
Sono come un mare in cui tremino tutte le gocciole,
tremano tutte le ali dell’anima,
tremano tutte le fibre dei nervi,
tremano tutti i fiori della primavera
e anche le nuvole del cielo
e anche le stelle della notte
e anche la piccola luna trema.
Trema sui tuoi capelli che sono una schiuma bionda.
Ho la bocca piena delle tue spalle,
che sono ora come un fuoco di neve tiepida disciolta in me.
Godo e soffro.
Ti ho dentro di me e vorrei tuttavia sentirti sopra di me.
Non mi hai lasciato tanta musica partendo.
Stanotte tienimi sul tuo cuore,
avvolgimi nel tuo sogno,
incantami col tuo fiato,
sii sola con me solo.
Oh melodia melodia…
Tremano tutte le gocciole del mare.
Gabriele D’Annunzio
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Stanotte tienimi sul tuo cuore,
avvolgimi nel tuo sogno,incantami col tuo fiato,
sii sola con me solo.
Oh melodia melodia
Tremano tutte le gocciole del mare.
(Gabriele D'Annunzio - Desiderio)
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e sono al tappeto,
m’innamoro sicuro;
il mondo è una bestia,
nei tuoi occhi mi curo.
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Stanotte tienimi sul tuo cuore, avvolgimi nel tuo sogno,incantami col tuo fiato, sii sola con me solo.Oh melodia melodia..
Tremano tutte le gocciole del mare.
Gabriele D'Annunzio.
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Ho la bocca piena delle tue spalle,
che sono ora come un fuoco di neve tiepida disciolta in me.
Godo e soffro.
Ti ho dentro di me e vorrei tuttavia sentirti sopra di me.
Stanotte tienimi sul tuo cuore,
avvolgimi nel tuo sogno,
incantami col tuo fiato,
sii solo con me sola.
Oh melodia melodia…
Tremano tutte le gocciole del mare.
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GABRIELE D'ANNUNZIO
NO REBLOG
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il mondo è una bestia, nei tuoi occhi mi curo
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Neanche stanotte la luna piena.
Ne manca una parte.
Il tuo bacio.
Quando mi posavi la mano
sul ginocchio o sulla spalla,
o sul fianco
cambiava posa il mondo.
Ci spogliammo.
Chiudemmo fuori dalla porta
le case, i cani,
i giardini, le statue,
la morte.
Le mie mani ti ricordano
più profondamente della memoria.
Come mi sollevano in alto
i tuoi baci.
Mi perdo.
Tienimi.
Suonano alla porta.
Suona il telefono.
Niente.
Non ci siamo.
Noi due insieme
non ci siamo.
E la pioggia cospiratrice.
Circoli nel mio sangue,
mi riempi il corpo.
Contengo il mondo.
Non avevo da aggiungere
altro verso,
altra parola.
Nel tuo corpo vivevo
tutta la poesia.
Tutta notte
il tuo nome
mi cinguetta in bocca,
mi beve la saliva,
mi beve.
Il tuo nome.
Mi van strette le notti
in tua assenza.
Ti respiro.
Accendo fiammiferi,
mi taglio le unghie,
buco le lenzuola.
Manchi.
Queste minime cose
per noi due
come son grandi.
Tutte.
Ghiannis Ritsos
#fotomia
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Tu tienimi stanotte.
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Il mondo è una bestia nei tuoi occhi mi curo
- TIENIMI STANOTTE Luigi Strangis
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