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#Viaggi immaginari
intotheclash · 9 months
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Il Muro del Canto - Controvento
Qua non vedo più nessuno che cammina controvento je sta bene la condanna gli hanno spento il sentimento nun si parla più de niente dentro ai dischi e sui giornali j’ha spezzato in due le penne j’ha comprato le vocali
ma la storia fa vergogna se fa nera come pece tutti vanno alla carogna fatte il segno della croce
e s’addormono sereni quattro giri de ‘na chiave per fa viaggi immaginari come dentro a n’astronave
E so come le scimmiette segregate in quarantena sordi ciechi muti e finti nella gabbia der sistema
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mucillo · 10 months
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Istanti
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"Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
Nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere
così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienico.
Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.
Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto;
certo mi sono preso qualche momento di allegria.
ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Che, se non lo sapete, di questo
è fatta la vita,
di momenti: non perdere l’adesso.
Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell’acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all’inizio
della primavera
e resterei scalzo sino alla fine dell’autunno.
Farei più giri in calesse,
guarderei più albe
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo".
(Don Herold)
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princessofmistake · 2 months
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Se potessi vivere di nuovo la mia vita. Nella prossima cercherei di commettere più errori. Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più. Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato, di fatto prenderei ben poche cose sul serio. Sarei meno igienico. Correrei più rischi, farei più viaggi, contemplerei più tramonti, salirei più montagne, nuoterei in più fiumi. Andrei in più luoghi dove mai sono stato, mangerei più gelati e meno fave, avrei più problemi reali e meno immaginari. Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto della loro vita sensati e con profitto; certo mi sono preso qualche momento di allegria. Ma se potessi tornare indietro, cercherei di avere soltanto momenti buoni. Che, se non lo sapete, di questo è fatta la vita, di momenti: non perdere l'adesso. Io ero uno di quelli che mai andavano da nessuna parte senza un termometro, una borsa dell'acqua calda, un ombrello e un paracadute; se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero. Se potessi tornare a vivere comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera e resterei scalzo sino alla fine dell'autunno. Farei più giri in calesse, guarderei più albe e giocherei con più bambini, se mi trovassi di nuovo la vita davanti. Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.
Don Herold (scrittore e umorista americano), pubblicato su Reader's Digest nel 1953.
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armandoandrea2 · 3 months
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Un anno prima della sua morte Franz Kafka visse un’esperienza insolita. Passeggiando per il parco Steglitz a Berlino incontrò una bambina che piangeva sconsolata: aveva perduto la sua bambola. Kafka si offrì di aiutarla a cercarla e le diede appuntamento per il giorno seguente nello stesso posto.
Incapace di trovare la bambola scrisse una lettera – da parte della bambola – e la portò con se quando si rincontrarono. “Per favore non piangere, sono partita in viaggio per vedere il mondo, ti riscriverò raccontandoti le mie avventure.. ”, così cominciava la lettera.
Quando lui e la bambina si incontrarono egli le lesse questa lettera attentamente descrittiva di avventure immaginarie della bambola amata. La bimba ne fu consolata e quando i loro incontri arrivarono alla fine Kafka le regalò una bambola. Ella ovviamente era diversa dalla bambola originale, in un biglietto accluso spiegò…“ i miei viaggi mi hanno cambiata”.
Molti anni più avanti la ragazza cresciuta trovò un biglietto nascosto dentro la sua bambola ricevuta in dono. Riassumendolo diceva: “Ogni cosa che tu ami è molto probabile che tu la perderai, però alla fine l’amore muterà in una forma diversa.”
“Kafka e la bambola viaggiatrice” di Sierra Fabra Jordi
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greenbor · 4 months
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Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Immaginari cassetti
pieni zeppi di ricordi...
fotografie impresse
nella memoria,
ormai sbiadite
dal tempo...
momenti passati
che non tornano indietro...
parole portate via dal vento
in giorni di pioggia...
turbinio di emozioni
custodite gelosamente
nel cuore...
viaggi a ritroso
in quello che è stato...
piccole finestre
che si aprono
per sentire nuove sensazioni...
frammenti vissuti
importanti attimi di vita...
e i ricordi
diventano dolore...
richiudo in fretta
l'ipotetico cassetto
della mia mente
per non farmi troppo male,
e mi chiedo
quanto può essere
forte l'amore...
M.C.©
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arwenrebelgirl · 6 months
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· · ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀         ⤹         𝐚𝐫𝐰𝐞𝐧 𝐡𝐚𝐮𝐠𝐞𝐧 ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ‧‧‧‧  ﹫ᴀʙᴏᴜᴛ ᴍʏ ᴍᴜsᴇ ›      ────────────    #ꜰʀᴇᴇᴄʜᴀʀᴀᴄᴛᴇʀ ㅤㅤ         𝐢𝐧𝐟𝐨 𝐩𝐨𝐢𝐧𝐭   ❚   navigation ㅤ ⠀⠀⠀ ㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤ 𝑖 . ❚ Dieci agosto duemilauno, il gemito più forte che abbia mai messo un neonato rompe il silenzio della sala parto dell'ospedale di Oslo. Medici e famigliari rimangono incantati da una bellezza così soave, a tratti angelica, mentre gli occhioni della piccola Arwen mostrano già la fame e il fuoco della curiosità. Amata, coccolata e a tratti viziata da tutti i componenti della famiglia, è ancora una bambina, di non più di tre anni, quando la famiglia si trasferisce in terre Statunitensi. Il lavoro della madre, stilista che si affermerà solamente alcuni anni dopo, è la ragione dei continui spostamenti della famiglia, uniti a quelli del padre, avvocato. ㅤㅤ 𝑖 . ❚ Il sorriso più gioioso di Arwen viene velato dal più brutto dei dolori all'età di sette anni. La scomparsa prematura del padre mette in discussione tutto il mondo della bambina, segnandola profondamente. E' quello forse il momento in cui tutto cambia. Da qui comincia la sua vita, dal suo bisogno di estraniarsi, isolandosi leggendo e trovando pace in quell'attività che fa storcere così tanto il naso alla vedova: scrivere. ㅤㅤ 𝑖 . ❚ Una vita vissuta tra gli Stati Uniti, la Norvegia e la Danimarca, in terre lontane ove il verde e la natura alimentano il bisogno di indipendenza e curiosità della giovane. Le responsabilità, il bisogno di gestirsi da sola, e poi le prime esperienze diventano tasselli di un carattere che si mostra, solo in apparenza, forte e sicuro. Ed eccola la chiave di lettura di questa giovane che intravede nella sensualità il modo di raccontare una vita. I racconti erotici che scrive, i personaggi che descrive sono la voce di una innocenza che non vi è più ma che permane in ogni suo movimento. ㅤㅤ 𝑖 . ❚ E' una studentessa eccelsa, caparbia e la determinazione l'ha portata alla scelta di iscriversi alla facoltà di lettere, decisione che si contrappone con la delusione di una madre che avrebbe voluto un futuro diverso per Arwen. Dietro i tratti angelici c'è una giovane donna che desidera essere scrittrice un giorno, vedere i suoi libri pubblicati e non semplicemente scrivere su Wattpad. Appassionata di natura, football, cavalli, viaggi e tutto ciò che potrebbe ispirare i suoi personaggi immaginari, coltiva il suo blog come se fosse un diario, raccontando viaggi ed esperienze. ㅤㅤ     ❤️ ⌵ on game !     😮 ⌵ off game ! ㅤㅤ
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alonewolfr · 2 months
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Un’anno prima della sua morte Franz Kafka visse un’esperienza insolita. Passeggiando per il parco Steglitz a Berlino incontrò una bambina, Elsi, che piangeva sconsolata: aveva perduto la sua bambola preferita, Brigida. Kafka si offrì di aiutarla a cercarla e le diede appuntamento per il giorno seguente nello stesso posto. Incapace di trovare la bambola, scrisse una lettera – da parte della bambola – e la portò con sé quando si rincontrarono. “Per favore non piangere, sono partita in viaggio per vedere il mondo, ti riscriverò raccontandoti le mie avventure.. ”, così cominciava la lettera. Quando lui e la bambina si incontrarono, egli le lesse questa lettera attentamente descrittiva di avventure immaginarie della bambola amata. La bimba ne fu consolata e quando i loro incontri arrivarono alla fine, Kafka le regalò una bambola. Era ovviamente diversa dalla bambola perduta, e in un biglietto accluso spiegò…“i miei viaggi mi hanno cambiata”. Molti anni più avanti la ragazza cresciuta trovò un biglietto nascosto dentro la sua bambola ricevuta in dono. Riassumendolo diceva: ogni cosa che tu ami è molto probabile che tu la perderai, però alla fine l’amore muterà in una forma diversa“.
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ventiquattro3 · 2 months
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Sento come se l’estate non mi appartenesse più. Non è più la stagione delle lunghe vacanze, delle conquiste immaginarie, delle avventure e nemmeno quella dei grandi viaggi, dei voli intercontinentali. Sento come un senso di fastidio. Il caldo, la folla, il casino.
E poi mi dicono: “quella ha dieci anni meno, e’ troppo giovane per te”. E dentro di me so che è vero. Che farei solo compassione.
L’estate poi è la stagione dei sogni e io, di sogni, non ne ho più manco uno, di nessun genere.
Cerco solo di sopportare, barcamenarmi tra una difficoltà e un’altra, evitare tensioni e scontri, di spendere poco, di non mangiare troppo, soprattutto di non bere troppo. E’ difficile però quando si prova felicità solo da ubriachi.
Sembra che nulla mi importi davvero. Immagino non sia così. Però lo sembra. Sembra anche che nulla mi interessi, che nulla mi dia piacere o soddisfazione.
Tendo, quindi, a rifugiarmi in me stesso e in qualche attività solitaria. Videogiochi, musica, lettura, ipnosi sui social e masturbazione, a volte. Gli altri ormai mi mettono un’ansia terribile e preferisco una deprimente solitudine ad una stressante compagnia.
Questo è quanto, ma va bene così e anche se va male, fa lo stesso.
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ALESSANDRIA. MOTORADUNO INTERNAZIONALE DEI CENTAURI, 80 ANNI DI STORIA E PERSONAGGI IMMAGINARI, LA PRIMA VOLTA DI SAN MARINO AL MOTORADUNO DELLA MADONNINA.
Il motoraduno internazionale della madonnina edizione numero 79, causa Covid, con i suoi personaggi, sempre più donne iscritte alla manifestazione, le sue storie, le gioie e i dolori dell’età avanzata con i personaggi che l’hanno resa grande, celebrata in tutta Europa come un momento di ritrovo di tutti gli appassionati di viaggi e di due ruote, ma statistiche a parte favorite da una bellissima…
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Magliette illustrate
Ho ricevuto alcune richieste per realizzare delle magliette illustrate dopo averne sfoggiata una (in foto) durante l’inaugurazione della mostra Mondi piccini: Viaggi immaginari in punta di matita a Cremona. Per questo motivo ho deciso di aprire le richieste a chi volesse acquistarne una. Le taglie disponibili vanno dalla XS alla XXL per gli adulti e sono disponibili anche le misure bambino… Info e costi all’indirizzo email: [email protected]
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fiorile-arte · 22 years
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Claudio Spoletini Border a cura di Gabriele Perretta
Dividendosi tra un immaginario da archeologia fantascientifica e 'letteratura della visione', gli angoli di transmondo di Spoletini sono dei piccoli siti di memoria esfoliata, parlano di immagini tessute per ricami di volumi e di ombre, per mappe di città  da scoprire e di luoghi in cui dovremmo calarci stimolandoci al viaggio. La città  di Spoletini non è grafica, pur essendo ispirata al fumetto, non sembra disegnata al tecnigrafo come il bozzetto di un modello da cartone animato, ma rientra nell'atmosfera più classica della pittura, mantiene un tratto più da memoria futura, da reliquia memoriale; non è concepita come un agglomerato, ma in molti casi si tratta di una città  frontale, o meglio frontale perchè pittorica. La città  di Spoletini tende a dare una visione a forma di galassia dei luoghi abitativi, ricordando solo per tracciati curvilinei e sensazioni di rete i punti di collegamento della metropoli. Apparentemente in questa città  non c'è vissuto. Essa tenta di andare al di là  del luogo amato dai pittori, nel lungo periodo in cui la storia dell'arte è stata una materia viva. Qui l'insegnamento di Ambrogio Lorenzetti, quello dell'Allegoria del Buon Governo e dei suoi effetti in città , è ben vivo perchè le immagini delle costruzioni e dei volumi tendono a salire, ad arrampicarsi verso il cielo in maniera orizzontale e verticale, e anche là  dove non spaziano in avanti, si muovono verso l'interno, si addensano in un accenno delle strade e dei pertugi che si allontanano verso la traiettoria dello spazio. In quest'immagine non v'è l'insegnamento dei vedutisti italiani del Settecento, Canaletto, Bellotto o Guardi, perchè nonostante Spoletini utilizzi la fotografia, della fotografia non preferisce l'effetto di profondità  causato dalla camera ottica, ma l'effetto ingrandimento, l'avvicinamento, la focalizzazione del dettaglio iperarticolato, che si nota in alcune inquadrature classiche di Metropolis (1926) di Fritz Lang. Guardando (e immaginando) queste 'città  dipinte', mi risuonano nella testa le parole iniziali di Tristes Tropiques di Claude Lévi-Strauss: 'Detesto i viaggi e gli esploratori'. Ma forse in un senso peggiorativo, come lo intendeva Giorgio Manganelli, il quale prendeva in giro chi era riuscito ad allontanarsi dal viaggio intorno alla propria casa. Diciamo che, se per Lévi-Strauss l'etnologia comincia quando l'esplorazione finisce, per il pittore la città  comincia là  dove il pennello è riuscito ad ultimare l'ultimo lembo della tela. Marc Augé ha scoperto le carte nel 'fascino dello spaesamento e sull'importanza del 'colore locale', lo scrittore viaggiatore vive già  al futuro anteriore: quel che lo attrae nel viaggio è il racconto che potrà  farne più tardi. Racconto che si organizza intorno a qualche immagine emblematica simile alle 'istantanee' dei nostri album fotografici o delle nostre scatole di diapositive.'. E' così che va detto della pittura di Spoletini, visto che il suo lavoro preparatorio parte dalle fotografie, da curatissime istantanee che poi vengono trasferite, trasposte e metamorfizzate in luoghi, in complessi architettonici che costruiscono città  immaginarie. Se è vero che Mallarmé sosteneva che il mondo è fatto per finire in un bel libro, la fotografia per i pittori come Spoletini è attuata per fare un passo indietro, per sedimentare archeo-graficamente la pittura. Gabriele Perretta, marzo 2023
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ginogirolimoni · 6 months
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È bastato che Bonelli in aula dicesse alla Meloni che ha una faccia “inquietante” per finire su The Wall Street Journal e quindi a far ridere tutto il mondo.
È vero, la Meloni ha un talento innato per lo spettacolo, fa le smorfie, le vocine, improvvisa dialoghi immaginari con qualche nemico che lei ridicolizza o disprezza, è portata per i viaggi, potrebbe vivere sempre in tournee, peccato che è il Presidente del Consiglio, peccato che non si renda conto di ciò che è decoroso e opportuno visto l'incarico che ricopre (come Berlusconi che faceva le corna) e peccato per lei che non faccia ridere. 
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weirdesplinder · 11 months
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La mia top ten dei classici della letteratura inglese
Se fare la lista dei miei preferiti per la letteratura francese è stato difficile, per quella inglese è stato quasi impossibile, avrebbe dovuto essere una top 100, ho dovuto lasciare fuori tantissime opere che in realtà mi piacciono.
Inoltre non vedrete Shakespeare citato perchè ho scelto di non nominare di nuovo autori che avevo già citato nella lista La mia top ten dei classici della letteratura mondiale, che potete leggere qui: https://weirdesplinder.tumblr.com/post/729284916889698304/la-mia-top-ten-dei-classici-della-letteratura
Lo strano caso del dottor Jekill e Mister Hyde, di Robert Louis Stevenson
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Trama: Nella Londra fuligginosa di fine Ottocento si aggira un essere dall'aspetto ripugnante che commette crimini terribili per poi scomparire nel nulla. La sua identità è un mistero per tutti, tranne che per l'insospettabile Dr. Jekyll.
Di Stevenson da segnalare anche i romanzi L'isola del tesoro e La freccia nera.
2.  Robinson Crusoe, di Daniel Defoe
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Trama: Daniel Defoe, ispirandosi a una storia vera, racconta le peripezie di Robinson Kreutznaer, detto Crusoe, che, desideroso di avventura e di libertà, decide di lasciare la famiglia e abbandonare gli agi della vita borghese. All'età di soli 19 anni, parte quindi in cerca di fortuna, imbarcandosi da York su una nave diretta ai Tropici, ma il destino gli è avverso. Dopo un naufragio e la prigionia presso i pirati, Robinson Crusoe riesce a fuggire e approda in Brasile, dove acquista una piantagione. Ripartito alla volta della Guinea, per la tratta degli schiavi, naufraga ancora e si ritrova, unico superstite di tutto l'equipaggio, su un'isola presso le foci del fiume Orinoco. Vi resterà 28 anni. Completamente solo, si adatta alla nuova vita, utilizzando oggetti e attrezzi recuperati dalla nave incagliata e affrontando disagi e pericoli. Cattura un pappagallo parlante, unica compagnia per molto tempo; scrive un diario in cui racconta le sue avventure; si dedica alla lettura della Bibbia; libera ed educa il prigioniero di una tribù di cannibali, a cui dà il nome di Venerdì e che diviene suo servitore e compagno...
3. I viaggi di Gulliver, di Jonathan Swift
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Trama: questo romanzo allegorico-avventuroso narra i viaggi di Lemuel Gulliver, medico di bordo che, durante i suoi viaggi marittimi, incontra popolazioni fantastiche su isole immaginarie che, a prima vista, sembrano paradisi terrestri. ma non sfuggono in realtà ai difetti e alle ipocrisie tipiche dell'umanità indipendentemente da forma o dimensioni, siano essi minuscoli o giganti, guerrieri o studiosi.
4. Persuasione, di Jane Austen
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Trama:  Al centro della vicenda Sir Walter Elliot, uomo orgoglioso e pieno di sé, e le sue tre figlie, Elizabeth, Anne e Mary. Rimasto vedovo assai presto, Sir Walter affida la giovane figlia Anne alla sua tutrice perché ne curi l'educazione. Ma, innamoratasi di un giovane ufficiale di Marina, su sollecitazione della sua mentore che ne sottolinea di continuo la mancanza di mezzi Anne rompe il fidanzamento. Otto anni dopo però lo rincontra. Amaramente pentitasi del passo compiuto a suo tempo, decide quindi di giocarsi ogni possibilità.
5.  Jane Eyre, di Charlotte Bronte
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Trama: Jane, una povera orfanella che ha trascorso la fanciullezza in un triste asilo di Lowood, dopo anni di stenti e di solitudine, viene assunta come governante in casa Rochester. Il cinico padrone finisce per innamorarsi di lei ma quando si sta per celebrare il matrimonio, una scoperta viene a sconvolgere la vita della fanciulla: la moglie di Rochester, creduta morta, è ancora in vita, prigioniera della pazzia.
6. Sherlock Holmes, di Arthur Conan Doyle
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Trama: Sherlock Holmes rappresenta l'investigatore per antonomasia, criminologo e uomo d'azione, dotato di un'altissima capacità deduttiva con la quale cerca prove fisiche e materiali per risolvere le sue indagini con l'aiuto del Dottor Watson fedele spalla di Holmes, che in questi racconti svolge la funzione di io narrante.
7. Jude l'oscuro, di Thomas Hardy
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Trama: Il protagonista della storia è Jude Fawley, un giovane uomo appartenente alla classe più umile della società, il cui sogno nella vita è divenire letterato. Altri due personaggi cruciali del racconto sono la volgare prima moglie di Jude, Arabella, e Sue, la cugina di cui si innamora perdutamente.
8. L'uomo invisibile, di H. G. Wells
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Trama: Griffin, brillante fisico londinese, sa di avere un'unica arma per riscattarsi da una vita piuttosto amara e povera di riconoscimenti: il proprio genio. Il suo lavoro consiste nello sviluppare nuove sensazionali tecniche, il suo scopo è ottenere il rispetto dovuto alle menti eccelse. Quando mette a punto un procedimento che gli permette di rendere invisibili gli oggetti, decide di provare su di sé quella scoperta rivoluzionaria, ma i risultati sono ben diversi da quelli che immaginava. Essere invisibile comporta parecchi inconvenienti, e forse non è poi così vantaggioso sottrarsi alla vista degli altri, a meno che non si voglia sfruttare l'invisibilità per fini perversi, come ad esempio incutere terrore.
9. Il libro della giungla, di  Rudyard Kipling
Link: https://amzn.to/3RKY4wN
Trama: Un bambino si è smarrito nella giungla indiana. È molto piccolo, cammina appena; è tenero e indifeso, ma qualcuno è già sulle sue tracce: si tratta di Shere la malvagia tigre che odia gli uomini, e che ha intenzione di sbranarlo. Un branco di lupi decide di adottarlo e di chiamarlo Mowgli. Il cucciolo d'uomo cresce tra le attenzioni e le cure dei lupi e degli altri abitanti della giungla con cui ha stretto amicizia, ma un grosso pericolo lo minaccia: Shere Khan è tornata e non intende risparmiarlo. Non c'è più posto per Mowgli nella giungla...
10. Dieci piccoli indiani, di Agatha Christie
Link: https://amzn.to/46v7i4q
Trama: Una casa misteriosa su un'isola deserta, lontana dal resto del mondo. Dieci persone che non si sono mai incontrate prima, accomunate solo dal fatto di avere tutte un inquietante passato e riunite da una serie inspiegabile di inviti. Un ospite misterioso che non si fa mai vedere. E un'assurda filastrocca per bambini che ritorna ossessivamente, scandendo implacabile una successione di omicidi.
Onorevoli Menzioni:
I racconti di Canterbury, di Geoffrey Chaucer
Ivanohe, di Walter Scott
Pamela, di Richardson
La Cittadella, di Archibald C. Cronin
Silas Marner, di George Eliot
L'importanza di chiamarsi Ernesto, di Oscar Wilde
Il signore delle mosche, di Wlliam Golding
Cuore di tenebra, di Joseph Conrad
Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll
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greenbor · 4 months
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Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Immaginari cassetti
pieni zeppi di ricordi...
fotografie impresse
nella memoria,
ormai sbiadite
dal tempo...
momenti passati
che non tornano indietro...
parole portate via dal vento
in giorni di pioggia...
turbinio di emozioni
custodite gelosamente
nel cuore...
viaggi a ritroso
in quello che è stato...
piccole finestre
che si aprono
per sentire nuove sensazioni...
frammenti vissuti
importanti attimi di vita...
e i ricordi
diventano dolore...
richiudo in fretta
l'ipotetico cassetto
della mia mente
per non farmi troppo male,
e mi chiedo
quanto può essere
forte l'amore...
M.C.©
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personal-reporter · 11 months
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Festa del libro medievale e antico 2023 di Saluzzo
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La terza edizione della Festa del libro medievale e antico di Saluzzo, la manifestazione per adulti e ragazzi dedicata alla cultura e storia medievale attraverso romanzi, saggi, fantasy, lezioni, musiche e performance, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo e dalla Città di Saluzzo, in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino. si terrà dal 20 al 22 ottobre. Il tema di questa edizione sarà il viaggio nel Medioevo,  affrontato sotto diversi aspetti, inteso come itinerario da intraprendere per spostamenti pratici o per necessità di lavoro e commerciali; come desiderio di scoperta e avventura, sfida per il superamento di confini e condizioni; fantastico, epico e cavalleresco; o spirituale e mistico in un periodo di fervente religiosità, oltre a i pellegrinaggi militari di conquista che furono le crociate in Terra Santa. Tra i protagonisti ci saranno l’antropologo Marco Aime sul pellegrinaggio medievale alla Mecca del Sultano del Mali; il critico d’arte Nicolas Ballario sulle influenze del Medioevo nell’arte contemporanea; il monaco e saggista Enzo Bianchi sulla vita dei monaci; l’autrice Nicoletta Bortolotti su Christine de Pizan (1364-1430), prima scrittrice europea e; la regina degli scacchi Marina Brunello; lo storico Federico Canaccini sul viaggio dei pellegrini per il primo Giubileo della storia; lo scrittore Fabio Genovesi su Cristoforo Colombo; lo youtuber Roberto Mercadini con uno spettacolo su Orlando Furioso; le medieviste Beatrice del Bo (sui viaggi immaginari nei cieli medievali) e Laura Ramello (sui viaggi dei cavalieri), l’insegnante di filosofia e youtuber Matteo Saudino  sulla filosofia medievale e lo scrittore e critico letterario Domenico Scarpa, oltre a il medievista Amaury Chanou, il giornalista Leonardo Bizzaro; l’ingegnere Sergio Beccio con il professor Nuccio Gilli, l’autore Aldo Squillari, il compositore e giornalista Davide Riccio, lo studioso di storia Joseph Rivolin, l’insegnante e scrittore Pasquale Natale; l’insegnante e autrice Ivana Melloni; lo storico Ezio Marinoni. Non mancheranno la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus con lo spettacolo dedicato a Marco Polo; il Coro Gregoriano Haec Dies di Alba con un concerto di canti gregoriani; il Marchesato Opera Festival con concerti di musica classica; il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli con un’azione collettiva per i più piccoli; il Teatro Liquido – Barcelona, grazie alla collaborazione con EstOvest Festival; sbandieratori, gruppi e rievocatori storici, trampolieri, giocolieri, cantastorie, giullari, saltimbanchi, danzatori che animeranno tutta la città. Inoltre gli esercizi commerciali  di Saluzzo esporranno nelle loro vetrine titoli di libri selezionati sul tema del viaggio, dalla saggistica alla narrativa, dal fantasy ai libri antichi per una bibliografia medievale che confluirà nel Fondo del libro medievale in continua espansione, nato con la prima edizione della Festa, custodito dalla Biblioteca civica di Saluzzo Lidia Beccaria Rolfi.  per la fruizione libera e gratuita. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuiti, a eccezione dello spettacolo di Roberto Mercadini e dello spettacolo Marco Polo di Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus. Read the full article
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elaiceps-totalblog · 2 years
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Se io potessi vivere un’altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.
Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l’oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
una borsa d’acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell’autunno.
Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un’altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
Jorge Luis Borges
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