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#Vince Antonacci
fancykraken · 2 years
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Tulsa King, “Go West, Old Man”, s1x01
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meme-streets · 2 years
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genuinely how the hell is vince a capo. you really mean to tell me they looked at the most volatile insecure catty bitch of a man imaginable and thought THIS is the guy we want as an authority figure, really? that's the best they could do? like either the invernizzi gang is in dire straits, vince is making just absurd balls to the walls amounts of money, or he and chickie are fucking
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inzaghismo · 2 years
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promettetemi che se domani vince ultimo qualcunu mi scrive la ff porno di tananai e biagio antonacci per consolarmi
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micro961 · 5 months
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Neko’- Peter Pan
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Il nuovo singolo del cantautore siciliano trapiantato a Torino
"Peter Pan" è una canzone autobiografica che vuole gridare al mondo una storia personale di bullismo. E’ anche un’esortazione per darsi forza, lottare e non mollare mai, e non avere paura a gridare il dolore, con l’obbiettivo di poter aiutare con la musica la gente che soffre. Il brano con cui Nekò ha esternato i propri sentimenti è stato scritto in collaborazione con Lisa Brunetti ed arrangiato con cura e maestria da Gabriele Felsini.
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Inizia la sua passione per il canto sin da piccolo. A 16 anni intraprende gli studi All'accademia Di Canto Moderno di Palermo. In seguito a piccole esperienze di palco, partecipa nel 2004 al Kemonia Festival come corista. Nel 2005 entra in finale al Festival del Lago e al Cantamare. Nel 2006 partecipa al Premio Lucio Battisti interpretando la famosa "E Penso A Te" del celebre cantautore. Nello stesso anno si piazza al terzo posto al Camastra Music Festival ed entra in finale al Politeama Festival interpretando un brano inedito scritto per la sua voce. A Gennaio del 2009 è stato in tv su TRM con "L'Accademia Il Mio Canto Libero", presentando un suo brano inedito e vince la terza edizione Dell'Accademia Il Mio Canto Libero a Palermo. A Febbraio 2014 nella settimana di Sanremo partecipa ad un contest "Saremo In Vetrina" esibendosi per 3 giorni di fronte al Teatro Ariston di Sanremo. Nello stesso anno partecipa al concorso televisivo "Seven Live" di Torino aggiudicandosi il primo posto in puntata. Nel 2016 si aggiudica il primo posto al concorso canoro Sportilandia e, a fine anno, realizza il suo singolo di debutto dal titolo "Più Forte Che Mai" di cui è autore. Nel 2017 escono due singoli: "Lascia Stare" cover del mitico Biagio Antonacci e "Scegli Me" brano successivamente presentato a Sanremo Giovani 2018, scritto in collaborazione con Mario Bellovino. Nel 2019 esce il nuovo singolo “Mentissi Ti Direi”, brano scritto e arrangiato da Edoardo Arrowood. Nel 2022 vince la sedicesima edizione del concorso canoro "ChierINfestival The Voice Award", interpretando "Adagio" di Lara Fabian. Nello stesso anno esce il suo quarto inedito dal titolo "Due Corpi E Un'Anima", mentre nell'estate 2023 esce il quinto inedito dal titolo "Odio L'Estate" entrambi ancora in collaborazione con Edoardo Arrowood. Nel 2024 esce il suo sesto inedito dal titolo "Peter Pan" in collaborazione con Lisa Brunetti e arrangiato da Gabriele Fersini.
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sounds-right · 1 year
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L’11 luglio 2023 Giorgia @ Ferrara Summer Festival
Giorgia, con la sua voce potente e graffiante, l'11 luglio 2023 regala emozioni al pubblico del Ferrara Summer Festival. L'artista ha conquistato il pubblico italiano e non solo, diventando negli anni una delle più amate protagoniste della scena musicale italiana. 
Il repertorio di Giorgia spazia dalla musica pop al soul, passando per il rock e il blues e mette sempre in evidenza una tecnica vocale unica.  Tra i suoi tanti successi, ecco la recente "Neve", interpretata con Marco Mengoni, ma la sua carriera è semplicemente infinita. Nel novembre del 1993 vince la prima edizione di Sanremo Giovani, mentre l'anno successivo vince il Festival con "Come saprei" aggiudicandosi anche il Premio della Critica. Giorgia è molto stimata anche dai colleghi, non solo dal pubblico: nel '97 Pino Daniele produce l'album "Mangio troppa cioccolata" (multiplatino), Zucchero le scrive di "Di sole e d'azzurro", seconda al Festival di Sanremo 2001, nel 2007 duetta con Mina in "Poche parole" contenuto nell'album "Stonata". Giorgia, in concerto al Ferrara Summer Festival l'11 luglio, è una convinta ecologista già da molti anni animalista, attenta ai diritti degli animali e dei bambini. In passato è stata ambasciatrice Unicef, adesso è una ferma sostenitrice di associazioni quali Greenpeace, Animal Equality, ENPA, LAV, sostiene il Karibu Village in Kenya ed è socia fondatrice di un'associazione che si occupa di educazione e assistenza a bambini e famiglie a Cinecittà (Roma).
In Piazza Trento Trieste, nel pieno centro di una città simbolo del Rinascimento italiano nel mondo, Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
Un weekend o una pausa durante la settimana a Ferrara, una città meravigliosa, è sempre un'ottima idea. Se poi tutto questo succede d'estate e c'è la possibilità di vivere anche un concerto o uno show in Piazza Trento Trieste, in pieno centro città, grazie ad una rassegna decisamente eterogenea come Ferrara Summer Festival, il risultato sono momenti di puro relax tutti da vivere... e poi da ricordare. 
Tutti gli appuntamenti di Ferrara Summer Festival
Info e biglietti
+39 0532 473033 – +39 351 5952501
Ferrara Summer Festival, cos'è
Ferrara Summer Festival è una manifestazione che punta a proporre Artisti ed Eventi presentando una Rassegna di Spettacoli Musicali, e non, nel periodo estivo all'interno del Centro Storico di Ferrara. La cornice rinascimentale della città di Ferrara crea la suggestione per vivere serate di spettacolo uniche. L'organizzazione del Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
17.06 – PEGGY GOU
18.06 – MAX ANGIONI
20.06 – UMBERTO TOZZI
22.06 – DRUSILLA FOER
23.06 – MODÀ
24.06 – THE LUMINEERS
28.06 – SALMO
29.06 – NU GENEA & COMA COSE + GINEVRA
30.06 – BIAGIO ANTONACCI
01.07 – TEENAGE DREAM
02.07 - COMFORT FESTIVAL
05.07 – EROS RAMAZZOTTI
06.07 – EUROP
07.07 – FLUO RUN FERRARA
08.07 – PAUL KALKBRENNER
09.07 – LAZZA
11.07  – GIORGIA
12.07 – STEVE HACKETT
13.07 – I SOLITI IDIOTI
14.07 – BLACK EYED PEAS + PAOLA & CHIARA
15.07 – GUÈ + GEOLIER + ERNIA + SHABLO
16.07 – FIORELLA MANNOIA / DANILO REA
18.07 –  GIACOBAZZI & FRIENDS
19.07 – VOGLIO TORNARE NEGLI ANNI 90
20.07 – GIANNI MORANDI
21.07 –  MADAME
MEDIA INFO E CONTATTI UFFICIO STAMPA FERRARA SUMMER FESTIVAL: [email protected]
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tarditardi · 1 year
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L’11 luglio 2023 Giorgia @ Ferrara Summer Festival
Giorgia, con la sua voce potente e graffiante, l'11 luglio 2023 regala emozioni al pubblico del Ferrara Summer Festival. L'artista ha conquistato il pubblico italiano e non solo, diventando negli anni una delle più amate protagoniste della scena musicale italiana. 
Il repertorio di Giorgia spazia dalla musica pop al soul, passando per il rock e il blues e mette sempre in evidenza una tecnica vocale unica.  Tra i suoi tanti successi, ecco la recente "Neve", interpretata con Marco Mengoni, ma la sua carriera è semplicemente infinita. Nel novembre del 1993 vince la prima edizione di Sanremo Giovani, mentre l'anno successivo vince il Festival con "Come saprei" aggiudicandosi anche il Premio della Critica. Giorgia è molto stimata anche dai colleghi, non solo dal pubblico: nel '97 Pino Daniele produce l'album "Mangio troppa cioccolata" (multiplatino), Zucchero le scrive di "Di sole e d'azzurro", seconda al Festival di Sanremo 2001, nel 2007 duetta con Mina in "Poche parole" contenuto nell'album "Stonata". Giorgia, in concerto al Ferrara Summer Festival l'11 luglio, è una convinta ecologista già da molti anni animalista, attenta ai diritti degli animali e dei bambini. In passato è stata ambasciatrice Unicef, adesso è una ferma sostenitrice di associazioni quali Greenpeace, Animal Equality, ENPA, LAV, sostiene il Karibu Village in Kenya ed è socia fondatrice di un'associazione che si occupa di educazione e assistenza a bambini e famiglie a Cinecittà (Roma).
In Piazza Trento Trieste, nel pieno centro di una città simbolo del Rinascimento italiano nel mondo, Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
Un weekend o una pausa durante la settimana a Ferrara, una città meravigliosa, è sempre un'ottima idea. Se poi tutto questo succede d'estate e c'è la possibilità di vivere anche un concerto o uno show in Piazza Trento Trieste, in pieno centro città, grazie ad una rassegna decisamente eterogenea come Ferrara Summer Festival, il risultato sono momenti di puro relax tutti da vivere... e poi da ricordare. 
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+39 0532 473033 – +39 351 5952501
Ferrara Summer Festival, cos'è
Ferrara Summer Festival è una manifestazione che punta a proporre Artisti ed Eventi presentando una Rassegna di Spettacoli Musicali, e non, nel periodo estivo all'interno del Centro Storico di Ferrara. La cornice rinascimentale della città di Ferrara crea la suggestione per vivere serate di spettacolo uniche. L'organizzazione del Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
17.06 – PEGGY GOU
18.06 – MAX ANGIONI
20.06 – UMBERTO TOZZI
22.06 – DRUSILLA FOER
23.06 – MODÀ
24.06 – THE LUMINEERS
28.06 – SALMO
29.06 – NU GENEA & COMA COSE + GINEVRA
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02.07 - COMFORT FESTIVAL
05.07 – EROS RAMAZZOTTI
06.07 – EUROP
07.07 – FLUO RUN FERRARA
08.07 – PAUL KALKBRENNER
09.07 – LAZZA
11.07  – GIORGIA
12.07 – STEVE HACKETT
13.07 – I SOLITI IDIOTI
14.07 – BLACK EYED PEAS + PAOLA & CHIARA
15.07 – GUÈ + GEOLIER + ERNIA + SHABLO
16.07 – FIORELLA MANNOIA / DANILO REA
18.07 –  GIACOBAZZI & FRIENDS
19.07 – VOGLIO TORNARE NEGLI ANNI 90
20.07 – GIANNI MORANDI
21.07 –  MADAME
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L’11 luglio 2023 Giorgia @ Ferrara Summer Festival
Giorgia, con la sua voce potente e graffiante, l'11 luglio 2023 regala emozioni al pubblico del Ferrara Summer Festival. L'artista ha conquistato il pubblico italiano e non solo, diventando negli anni una delle più amate protagoniste della scena musicale italiana. 
Il repertorio di Giorgia spazia dalla musica pop al soul, passando per il rock e il blues e mette sempre in evidenza una tecnica vocale unica.  Tra i suoi tanti successi, ecco la recente "Neve", interpretata con Marco Mengoni, ma la sua carriera è semplicemente infinita. Nel novembre del 1993 vince la prima edizione di Sanremo Giovani, mentre l'anno successivo vince il Festival con "Come saprei" aggiudicandosi anche il Premio della Critica. Giorgia è molto stimata anche dai colleghi, non solo dal pubblico: nel '97 Pino Daniele produce l'album "Mangio troppa cioccolata" (multiplatino), Zucchero le scrive di "Di sole e d'azzurro", seconda al Festival di Sanremo 2001, nel 2007 duetta con Mina in "Poche parole" contenuto nell'album "Stonata". Giorgia, in concerto al Ferrara Summer Festival l'11 luglio, è una convinta ecologista già da molti anni animalista, attenta ai diritti degli animali e dei bambini. In passato è stata ambasciatrice Unicef, adesso è una ferma sostenitrice di associazioni quali Greenpeace, Animal Equality, ENPA, LAV, sostiene il Karibu Village in Kenya ed è socia fondatrice di un'associazione che si occupa di educazione e assistenza a bambini e famiglie a Cinecittà (Roma).
In Piazza Trento Trieste, nel pieno centro di una città simbolo del Rinascimento italiano nel mondo, Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
Un weekend o una pausa durante la settimana a Ferrara, una città meravigliosa, è sempre un'ottima idea. Se poi tutto questo succede d'estate e c'è la possibilità di vivere anche un concerto o uno show in Piazza Trento Trieste, in pieno centro città, grazie ad una rassegna decisamente eterogenea come Ferrara Summer Festival, il risultato sono momenti di puro relax tutti da vivere... e poi da ricordare. 
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Ferrara Summer Festival, cos'è
Ferrara Summer Festival è una manifestazione che punta a proporre Artisti ed Eventi presentando una Rassegna di Spettacoli Musicali, e non, nel periodo estivo all'interno del Centro Storico di Ferrara. La cornice rinascimentale della città di Ferrara crea la suggestione per vivere serate di spettacolo uniche. L'organizzazione del Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
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the-invisible-queer · 2 years
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Okay but wait
I just found out that Vince's character's last name is Antonacci
And like with certain Boardwalk Empire cast in Tulsa King I wonder if that was on ode to Greg Antonacci who played Johnny Torrio in Boardwalk 😭
Could also just be a random Italian last name they chose
But I also feel like with calling the character Vince plays Vince it might not have been so random 🥺
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fancykraken · 2 years
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Tulsa King, “Happy Trails”, s1x09
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Quarta serata di Sanremo 2023: arriva la serata delle cover
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La quarta serata di Sanremo 2023 ci porta il momento, forse, più atteso di tutto il Festival della canzone italiana (esclusa la serata finale) ovvero la serata delle cover e dei duetti. I 28 artisti in gara saranno affiancati da un altro artista per cantare una cover da loro scelta. Continua il successo negli ascolti? La seconda serata riesce a tenere il passo rispetto al debutto ottenendo la bellezza di 10.545.000 spettatori pari al 62,3% di share. Si tratta comunque di un risultato leggermente inferiore al 2022 visto che l'anno scorso per la seconda serata gli spettatori furono 11.320.000 milioni ma il 2023 vince la gara dello share. Il 2022 vide questo dato attestarsi sul 55,8. La prima parte è stata vista da 14.087.000 spettatori con il 61% di share, mentre la seconda da 6.352.000 spettatori con il 65,6%. La seconda serata del 2023 fa meglio anche della seconda serata del 2021, un anno non proprio felice per gli ascolti di Sanremo visto che quella serata ottenne circa 7.586.000 di telespettatori, con uno share totale del 42,1%. Il risultato peggiore, però, resta sempre la seconda serata di Sanremo 2015 che totalizzò poco più di 5 milioni di spettatori. Quarta serata di Sanremo 2023: tempo di duetti e cover La tanta attesa serata dei duetti vedrà tutti gli artisti esibirsi non con le loro canzoni in gara ma in una performance con protagonista un brano scelto da loro. Ecco, quindi, quali saranno i brani scelti per la serata di oggi al Teatro Ariston di Sanremo: - Anna Oxa & Iljard Shaba - "Un'emozione da poco" (Anna Oxa) - Ariete & Sangiovanni - "Centro di gravità permanente" (Franco Battiato) - Articolo 31 & Fedez - Medley Articolo 31 - Colapesce Dimartino & Carla Bruni - "Azzurro" (Adriano Celentano) - Colla Zio & Ditonellapiaga - "Salirò" (Daniele Silvestri) - Coma_Cose & Baustelle - "Sarà perché ti amo" (Ricchi e Poveri) - Elodie & BigMama - "American woman" (Lenny Kravitz) - Gianluca Grignani & Arisa - "Destinazione paradiso" (Gianluca Grignani) - Gianmaria & Manuel Agnelli - "Quello che non c'è" (Afterhours) - Giorgia & Elisa - "Luce (Tramonti a nord est)" (Elisa) / "Di sole e d'azzurro" (Giorgia) - I Cugini di Campagna & Paolo Vallesi - "La forza della vita" (Paolo Vallesi) / "Anima mia" (I Cugini di Campagna) - Lazza & Emma & Laura Marzadori - "La fine" (Nesli, reinterpretata da Tiziano Ferro) - LDA & Alex Britti - "Oggi sono io" (Alex Britti) - Leo Gassmann & Edoardo Bennato & Quartetto Flegreo - Medley di Edoardo Bennato - Levante & Renzo Rubino - "Vivere" (Vasco Rossi) - Madame & Izi - "Via del campo" (Fabrizio De Andrè) - Mara Sattei & Noemi - "L'amour toujours" (Gigi D'Agostino) - Marco Mengoni & Kingdom Choir - "Let it be" (The Beatles) - Modà & Le Vibrazioni - "Vieni da me" (Le Vibrazioni) - Mr. Rain & Fasma - "Qualcosa di grande" (Cesare Cremonini) - Olly & Lorella Cuccarini - "La notte vola" (Lorella Cuccarini) - Paola & Chiara & Merk & Kremont - Medley di Paola & Chiara - Rosa Chemical & Rose Villain - "America" (Gianna Nannini) - Sethu & Bnkr44 - "Charlie fa surf" (Baustelle) - Shari & Salmo - Medley di Zucchero "Hai scelto il diavolo in me" - Tananai & Don Joe & Biagio Antonacci - "Vorrei cantare come Biagio" (Simone Cristicchi) - Utimo & Eros Ramazzotti - Medley di Eros Ramazzotti - Will & Michele Zarrillo - "Cinque giorni" (Michele Zarrillo) La co-conduzione e gli ospiti di stasera Chi ci sarà alla conduzione di questa quarta serata? Alla conduzione di Amadeus (che, come sappiamo, ricopre anche il ruolo di direttore artistico) ci saranno Gianni Morandi (presente dalla prima serata come co-conduttore e lo sarà anche per la serata finale del Festival) e la famosissima attrice Chiara Francini. Ospiti di questa terza serata saranno gli attori della popolare serie Rai "Mare Fuori", la serie che racconta le storie dietro le porte del carcere minorile di Nisida. Il cast canterà la sigla della serie. Read the full article
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nardogranata · 2 years
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Il Toro vince ancira. Gravina - Nardo' 0-2 Antonacci 75, Mariano 85' https://www.instagram.com/p/Ck6A4F2DM2Y/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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giovaneanziano · 5 years
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L'ultima serata di Saneemo. Mi mancherete
- la banda delle guardie suona l'inno. Perché è l'anniversario
- la classifica generale AD ORA dopo le 4 giornate. Faccio top 3 e flop 3
FLOP: Junior Cally, Riki ed Elettra
TOP: LE VIBRAZIONI, Gabbani e Diodato
I pinguini quinti e gira il cazzo. Sono 23 almeno, perché Morgan Bugo son stati cacciati.
- Zarrillo, che ti devo dire, sempre Frankie Hi NRG da vecchio. Ma non urlare troppo che ti parte na vena
- Elodie continua a leggermi perché si veste come le dico io! Grazie piccina
- sbuca la Venier a caso togliendosi i tacchi perché altrimenti ciao femoreeeee
- Nigiotti aka Grignani post rehab che non sopporto la sua canzone. Ho studiato oggi eh, ho pure ascoltato tutte le canzoni attentamente, MA NIENTE
- Fiorello ha smesso di fare ridere martedì alle 9.32. e terza sera che qualcuno che si veste dalla De Filippi. Sto giro Amadeus che sembra Nino D'Angelo e Amedeo Minghi. O Marie LePen contemporaneamente.
- Irene Grandi con un vestito "lungo" in colore azzurro carta da zucchero, ma la canzone non riesco ad ascoltarla perché Vasco fa tutte le canzoni uguali, stessa metrica e stessi messaggi di empowerment. Mi faccio una run di Binding of Isaac valà
- torna Diletta Leotta. Ha riportato anche la nonna? Se ne sentiva la mancanza eh (come no). Credo di essere l'unico uomo che la trova noiosa e mediocre.
- il creeper Alberto Urso detto anche il quarto mancato de Il Volo. Che se lo guardo sembra avere la parrucca, ma farti mettere a posto no? E se la cammina nella platea e l'orchestra guarda il maestro come per dire "oi paisa', non farà mica come Bugo"
- Diodato, che per me vincerà anche se per Spotify non è lui il favorito, E anche se nella versione in studio è molto più bella. Ma purtroppo non è per me, quindi continuo a sognare un Sanremo con Miss Keta, Pippo Sowlo, Gazzelle e i Nanowar.
- SCIVOLASCIVOLASCIVOLASCIVOLASCIVOLA ha rotto il cazzo che se mi dicessero "non la sentirai più, ma ti dobbiamo evitare" mi deniderei subito
- Sabrina Salerno presenta Marco Masini detto Proraso Barbiere a Domicilio. Tutto perché gli invidio la barba eh, perché appena mi cresce un po' io smatto
- torna Leo Gassman che è stato promosso in Sanremo normale. Possiamo chiamarlo Spal.
- Tiziano Ferro. Accendo la switch
- Diletta ferma tutti per dire che la Juve ha perso. Sempre più utile la zia eh
- Piero Pelù a petto nudo con qualcosa scritto sopra, coperto con un gilet da domatore di leoni. C'è scritto Tu 6 molto di più citazione della canzone
- Levante che è sempre più figa. Che dire, una canzone che mi tocca particolarmente e me la tengo stretta anche se non vincerà
- PINGUINIIII sentiamo stasera che si inventano! Super eleganti che manco Baudo ai tempi d'oro. E RICCARDO CHE FA CANTARE LA VENIER CIAO SON COMMOSSO (e rischia di investire un cameramen)
- ACHILLE LAURO ciao. Che cazzo sto qui a fare. Dama rinascimentale che eviterò di dire il nome perché sicuramente sbaglio come ieri. Pappagorgia e capelli da Vanoni. Che poi toglie pezzi e diventa la Vanoni. E glielo appoggia a Boss Doms vestito con i pantaloncini alla Angus Young più sobrio. E GLI CAZZA IL LIMONE AAAAAAAA FANGIRLO MALAMENTE. E va via salutando come la regina.
- Junior Cally almeno stasera potevi metterla la maschera, te l'ha detto anche Miss Keta!
- Raphael e la sua sobrietà. Ne mancano ancora 10 Gesù
- Tosca che è soporifera. Se vince Lei basta musica
- Gabbani fa il Giovanni Storti quando canta il pezzo "se dovessimo spiegare"
- Biagio Antonacci AKA vado a farmi na tisana che non ce la faccio
- Rancore che quando metterà del colore nel vestirsi pioverà. Che stona quando fa COME L'EDEN. E lo so perché l'ho ascoltato 3-4 volte su Spotify ed ê diversa e più intonato
- stop al televoto e lo festeggiano con Sabrina Salerno che canta Boys in versione soft rock
- dicono la classifica dal 23 al 4, dopo riaprono il televoto per i primi 3.
Riki ultimo, Junior Cally, Elettra, Giordana Angi, Grignani post Rehab, Zarrillo, la Pavone, Paolo Iannacci, Masini, Il Creeper, Anastasio, Levante, Gualazzi, Rancore, Irene Grandi, Achille Lauro e tutti BUUU, Elodie, sesto Tosca, quinto Pelù, quarto Le Vibrazioni.
DIODATO GABBANI E PINGUINI TATTICI NUCLEARI AL TELEVOTO DI NUOVO
Nel mentre Fiorello gioca con l'autotune e imita i trapper e dopo 1 minuto è già mio padre che imita la gente a caso.
Stanno cazzeggiando sa 10 minuti diomadonna. Ora siamo a 27 minuti di attesa e aspetto solo di andare a letto. Diletta Leotta che canta Ciuri Ciuri si Lose yourself di Eminem. Voglia solamente morire di stenti annegando nella soda caustica.
Skytg24 spoilera il vincitore già dalle 1 e 25. È Diodato perché in sala stampa hanno rotto l'embargo sti stronzi. Sono le 1.55 e ancora fanno balletti e cose che due coglioni
Sono le 2 e sbuca de Sica Finocchiaro Rossi Ghini e Abatantuono quando ormai Sky conferma il vincitore. Poco presa per il culo eh. Sarà colpa di Mara Venier
2.05 si scopre il terzo posto: Pinguini Tattici Nucleari e andatevene tutti a fanculo
I primi due cacciati via, perché giustamente fanno un tributo ad Alberto Sordi. Mavaffanculo va
L'unica cosa che fa di serio Fiorello, è dire ad Amadeus, che cerca di fare suspence, "si sa, si sa"
E Amadeus caccia ospiti da ovunque tra poco anche il panettiere de zia Assunta di The Nanny. E Fiorello ha in mano il telefono con Twitter aperto per fare vedere ad Amadeus che è già stato spoilerato tutto.
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giancarlonicoli · 6 years
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5 feb 2019 10:20
''NON SONO UN GIORNALISTA, SONO UN ROMPICOGL***'' - MICHELE MONINA, L'UNICO CRITICO MUSICALE CHE HA SOLLEVATO (CON DAGOSPIA E ''STRISCIA'') L'ABNORME CONFLITTO D'INTERESSI DI BAGLIONI/SALZANO: ''MI ASPETTAVO CHE QUALCHE BIG IN GARA S'INCA**ASSE E SPIEGASSE CHE ERA LÌ NON PER APPARTENENZA AL CERCHIO MAGICO, MA PER MERITI. TUTTI ZITTI - DALLA RAI DICONO CHE BAGLIONI HA AVUTO UNA DEROGA PER IL SUO VALORE, ALLORA VUOL DIRE CHE MORANDI NON CE L'HA?''
-
Paola Pellai per “Libero quotidiano”
Non chiamatelo giornalista. Michele Monina è un narratore che non conosce neutri e che ama talmente la musica da volerla libera ed accessibile a chiunque se lo meriti. Per molti è un rompicoglioni, ora per tutti è l' uomo che ha scoperchiato il presunto conflitto d' interessi che sta facendo tremare il Festival di Sanremo.
Alla vigilia della manifestazione, la Rai non ha ancora risposto alle tue domande. È il Festival di Sanremo o di Salzano?
«Le mie domande sono diventate virali grazie a Striscia la notizia e ad un' interrogazione parlamentare. La Rai si è limitata ad un anonimo virgolettato senza rispondere a nulla. Ho chiesto se è normale che un direttore artistico possa essere legato a doppio filo con case discografiche ed impresari che scelgono gli artisti e gli ospiti del Festival.
Già perché Fernando Salzano, promoter e manager di Claudio Baglioni, con la sua Friends&Partners è legato ad una parte consistente degli artisti ed ospiti, selezionati dallo stesso direttore artistico. Artisti che, in molti casi, condividono con Baglioni anche l'etichetta discografica, la Sony Music Italia. Inoltre Veronica Corno, la collaboratrice più stretta di F&P, è figlia di Chiara Galvagni, la dirigente Rai che ha fatto tutti i contratti agli artisti di Sanremo, Baglioni ed ospiti compresi. Incongruenze sbalorditive».
Oltretutto, come in ogni contratto pubblico, c' è una clausola di trasparenza che vieta qualsiasi tipo di legame professionale tra Baglioni e le aziende dei concorrenti.
«Ovvio. È lo stesso principio che vieta ad un rettore d' università di assegnare, tramite concorso, una cattedra ordinaria a un figlio o un parente. Sanremo è un concorso pubblico organizzato da un servizio pubblico, la Rai. Non è Amici, per intenderci...».
Gianni Morandi nel 2012 presentò il Festival rifiutandone la direzione artistica...
«Morandi ha semplicemente letto e rispettato il contratto. Nel virgolettato delle fantomatiche fonti Rai c' è scritto che per Baglioni vale una specie di deroga per la sua caratura professionale ed artistica. Come dire che Morandi non l' aveva».
Baglioni ha violato un contratto e la Rai sta muta.
«Un contratto violato può essere rescisso in qualsiasi momento, mi chiedo perché non sia stato fatto. Chi ci guadagna? Baglioni il suo ingaggio lo ha preso, ora il botto lo fa la F&P che ha molti cantanti in gara e quasi tutti gli ospiti. Faccio un esempio. Da martedì a sabato Nek in gara entra nella tv di tutti gli italiani, un megaspot a costo zero per le prevendite del suo tour. In genere le promozioni si pagano, qui no.
Idem per Ligabue, sempre della F&P, al via con un tour negli stadi: è stato scelto come ospite da Baglioni che, ripetiamolo, ha proprio Salzano come promoter e manager. Oltre allo spot gratuito, Ligabue verrà pure pagato e una percentuale finirà nelle tasche della sua agenzia. È vero che F&P ha moltissimi artisti pop in Italia, ma allora bastava evitare Baglioni».
Senza il rompicoglioni Monina nessuno si sarebbe accorto di nulla.
«Il mio è un ragionamento più ampio sul mondo della musica. Mi piacerebbe che ci fosse una possibilità anche per chi non fa parte del cosiddetto cerchio magico. Mi aspettavo che qualche big in gara s' incazzasse e spiegasse che era lì non per appartenenza al cerchio magico, ma per meriti. Tutti zitti.
Io per scelta non sono un giornalista, mai preso il tesserino. Essere collaterale al circo mi ha aiutato. Non appartengo a nessun conclave e quindi racconto verità scomode perché non ho nulla da perdere né optional da rincorrere.
Intorno a me, invece, vedo un gregge di pecore che ha una grande paura di perdere diritti acquisiti».
Se scrivi in modo petaloso hai un pacchetto di optional assicurati?
«Gente esperta di buffet abituata all' accredito, all' autista che li preleva e li porta al concerto, al biglietto aereo pagato... Tutto ciò non fa per me. Io sono un critico musicale libero, evito persino le conferenze stampa per non abboccare alla sagra della tartina. Li vedi i grandi nomi seduti in prima fila agli eventi, sempre compiacenti e coccolosi. Temono di perdere un ruolo e non si rendono conto che quel ruolo lo hanno già perso perché gliel' ho tolto io. Sono l' unico che sta trattando il tema del momento, il loro silenzio è una scelta strategica sbagliata. Io non devasto, non inquino e non affosso la musica. Io la musica la racconto, studiandola e curandone la scrittura. Sono un uomo di parole, campo con quelle».
Una scrittura non proprio vicina all' Accademia della Crusca.
«Ho uno stile veemente e virulento. So di disturbare scrivendo che una canzone fa cagare. Ma lo faccio consapevolmente, non giudicando mai le persone. Non a caso in oltre 20 anni non ho mai preso una querela, pur sdoganando termini scomodi nei titoli. Ho recensito un disco della Pausini titolando "A cazzo di cane". Non ne vado fiero, ma bisogna fare i conti con la rete che usa un linguaggio parlato e ha cambiato il modo di scrivere. Puoi attaccare la forma, ma non la sostanza del messaggio che vuoi veicolare».
Attacchi il Festival anche perché è misogino.
«Sì, 24 big in gara per un totale di 36 artisti, di cui solo 6 donne. Io rispondo portando in riviera il Festivalino di Anatomia Femminile, 25 cantautrici si esibiranno dal vivo in un mio spazio, cercando di pareggiare i conti con quello maschilista di Baglioni-Salzano. Già l' anno scorso mi ero ribellato allo strapotere degli uomini con un hashtag urticante, #LaFigaLaPortoIo, chiedevo alle donne dello spettacolo d' invadere i social con foto di tette e culi. Un flashmob virtuale che funzionò molto nei consensi, poco nella pratica».
Chi vince Sanremo?
«La canzone che mi piace di più è quella di Daniele Silvestri col rapper Rancore. Tutti dicono che vincerà Ultimo, ma occhio ad Irama e Achille Lauro»
La musica italiana fa cagare?
«Di musica buona ce n' è tanta, è il mercato italiano invaso da cagate. Fedez, per esempio, non è un artista, non ha prodotto nulla che esuli dal marketing spicciolo. Musica brutta ed immeritevole? Pausini, Antonacci, la maggior parte di chi esce dai talent.... Ma nel sottobosco ci sono i creativi, quelli interessanti che hanno capito che devono perdere di vista il mercato perché tanto il mercato non li guarderà mai».
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micro961 · 7 months
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Lanfranco Carnacina - Il nuovo singolo “Una su un milione”
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Il brano del grande artista sugli stores digitali e nelle radio
“Una su un milione” è il nuovo lavoro discografico del poliedrico cantautore Lanfranco Carnacina, sui principali stores digitali e dal 3 febbraio anche nelle radio in promozione nazionale. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti estremamente curati e ben strutturati, che evidenziano l’ormai nota verve artistica di Lanfranco, figlia degli oltre 40 anni di produzioni tra live e successi. Melodie vincenti su cui scivola l’interpretazione vocale dell’artista, sentita e autentica, che dona al tutto un forte impatto emotivo. Il brano tocca le corde delicate e attuali del femminicidio, purtroppo sempre tra le prime pagine di cronaca in Italia e nel mondo. Una piaga sociale terribile su cui bisogna continuare a sensibilizzare con ogni mezzo possibile. In questo caso Lanfranco Carnacina ci dona il suo punto di vista sull’argomento, un punto di vista di un uomo che vuole parlare soprattutto agli altri uomini. Una sensibilità unica, cauta e dolce per contribuire ulteriormente al sostegno di un male che attanaglia la nostra società. Per la prima volta un artista di sesso maschile affronta il tema della violenza contro le donne. Quindi un uomo che parla ad altri uomini. Alcuni uomini uccidono quando non hanno più il possesso della loro donna, ma dovrebbero imparare che non si possiede nulla. Inutili atteggiamenti che tendono a isolare la persona che presto diventerà la loro vittima. Una bellissima canzone citava “Gli uomini non cambiano”, ecco è giunto il momento di cambiare e trattare la donna con cui si condivide la vita come “Una su un milione”: preziosa e unica!
Storia dell’artista
La sua carriera artistica inizia nel 1978 con l’incontro con David Zard per il quale firma un contratto di 5 anni dove segue (si può usare un altro verbo o cmq spiegarlo in modo più affascinante) tournée di Angelo Branduardi, Richie Heavens, Sthepen Still, Graham Nash. Nel 1983, firma il suo primo contratto discografico di 5 anni con la Polydor/Polygram in veste di cantautore. Nel 1984 partecipa al Festival di San Vincent con il brano “Con te” scritto con il M° Daniele Pace che insieme a Marco Marati (poi produttore di Spagna e Laura Pausini) segue la produzione. Il suddetto brano viene scelto come sigla di Mama Linda, una famosa telenovela che andrà in onda per sei anni. Sempre in quell’anno compone la sigla per il rotocalco TG 2 “Bell’Italia” in onda il sabato su RAI 2. Nel 1985 partecipa tra i giovani al Festival di Sanremo classificandosi al terzo posto e vendendo circa 38.000 copie del brano “A goccia a goccia”. In quel periodo viene ospitato in numerosi programmi televisivi RAI e MEDIASET tra cui: Domenica In, Disco Ring, Maurizio Costanzo Show, Io per voi, Bim Bum Bam, ecc. Sempre in quell’anno entra a far parte della nazionale cantanti come giocatore, a fianco di Gianni Morandi, Eros Ramazzotti, Mogol, Ligabue, Zucchero, Biagio Antonacci, Enrico Ruggeri ecc… disputando circa 50 incontri nell’arco di 4 anni. Nel 1986 ritorna al Festival di Sanremo con il brano “E camminiamo” prodotto da Piero Calabrese arrivando 6°. Negli anni seguenti si adopera in lunghe tournée che lo portano anche a Cuba dove acquista una grande popolarità come cantante, partecipando al programma televisivo “Los domingo vien contado “come ospite internazionale. Sempre nel tour, partecipa al festival della canzone di Salonicco (Grecia) rappresentando l’Italia ed ottenendo un ottimo 3 posto, ripreso in eurovisione. Nel 1989 porta il suo spettacolo in numerosi locali del centro Italia in modo particolare a Divina, Farenait, Jakie O, Alpheus, Radio Londra, Classico, Bulli e pupe, a Roma, Atmosphere a Capri, Valentino e Bussola a San Felice Circeo (località di mare tra le più belle e d ambite del litorale laziale) al Filou di Sorrento.
Nel 1992 si presenta al Cantagiro di RAI 2 presentato da Fiorello e Mara Vernier, dove vince diverse tappe con il brano “Con il cuore in gola “prodotto da Piero Calabrese e Silvia Bideri. Dal 1994 inizia un altro percorso in veste di manager ed organizzatore di spettacoli. Nel 1996 è nominato resort manager del complesso “Carpediem golf club” dirigendolo per 2 anni. Successivamente viene nominato direttore artistico nello storico locale di musica dal vivo “ Classico Village “, organizzando concerti importanti a cui hanno partecipato tra l’altro artisti come Francesco De Gregori, Claudio Baglioni, Alexia, sempre al Classico organizza la festa del primo Grande Fratello con tutti i partecipanti tra cui il povero Pietro Taricone e tutta la produzione di Canale 5, la festa di chiusura del programma “L’ottavo nano” con Serena Dandini, Corrado Guzzanti, Neri Marcorè e tutto il cast e la produzione di Rai 2. In quel periodo lavora con la Friends and Partners di Ferdinando Salsano, sino a diventare road manager della tournèe di Pino Daniele e successivamente come vicedirettore di produzione del tour di Patty Pravo. Con la OPM 2000 di Riky Palazzolo, organizza la direzione casting del programma “l’8 nano “di e con Serena Dandini e Corrado Guzzanti. Nel 2005 organizza con il dott. Marco Conte (co/responsabile N.I.C) per la Nazionale Italiana Cantanti, la partita di beneficenza, disputata a Catania allo Stadio Massimino, (presenti oltre 10.000 persone) l’incontro di calcio tra la N.I.C e il CRAL Poste Italiane.
Nel 2007 organizza per il Casinò Municipalizzato di Venezia, il concerto del M° Ennio Morricone nella P.zza San Marco con due date che saranno viste da 10.000 persone paganti, e riprese da RAI 1. Dal 2008 è manager dell’artista Alexander ( tra i più grandi illusionisti di questi tempi ) Sempre in quest’anno partecipa alla creazione della Fondazione Alessandra Bisceglia “ W ALE ONLUS “ il cui presidente la Dott.ssa Lorenza Lei, già vice direttore generale dalla RAI, e alla cui fondazione fanno parte, il dott. Mauro Mazza ( direttore di RAI1 ), Roberto Giacobbo ( vice direttore di RAI 2 e autore e conduttore del programma “ Voyager “), dott. Gianluca Pecchini ( direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti ). Nel 2010 è nominato responsabile delle relazioni esterne del Centri Didattico Musicale ROCKLAND e fa parte del gruppo di amministrazione di “Arte Futura “nel campo della didattica legata al mondo dello spettacolo e della musica. Sempre a Venezia organizza all’interno del Casinò di Cavendramin lo spettacolo di Rocco Papaleo. Dal 2012 è responsabile della società Musicis (strumenti musicali, liuteria, dj set ecc…) in veste di “conctat manager “.
Da qualche tempo, non dimenticandosi di aver calcato i palchi come cantante e musicista, si ritrova on the road nei locali d’Italia suonando repertorio inglese, americano e italiano pop/rock. Tra le sue attività è stato anche co/responsabile del Brand Organizzation del gruppo Fiat (Fiat, Lancia e Alfa Romeo) per i saloni dell’auto di: Bruxelles, Parigi, Ginevra, Francoforte, e Bologna. Nel 2022 da evidenziare la straordinaria partecipazione, sino a giungere in finale, a The Voice Senior su RAI1. Spesso e volentieri tiene degli stage sul management, produzione e organizzazione nel mondo dello spettacolo c/o le scuole di musica.  
Instagram: https://www.instagram.com/lanfrancocarnacina/ YouTube: https://www.youtube.com/@lanfrancocarnacina9230 Facebook: https://www.facebook.com/lanfranco.carnacina
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tmnotizie · 5 years
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GROTTAMMARE – Seconda tappa di selezione per Music Gallery. Domenica 20 il famoso concorso sarà al Centro Commerciale IperSimply di Grottammare a partire dalle ore 17.00.
Sarà un pomeriggio molto combattuto per la giuria che dovrà stabilire chi dei 15 concorrenti passerà in finale. Un concorrente per ogni categoria, più uno scelto direttamente dal Presidente di giuria avranno aperte le porte della Finalissima Regionale del 10 novembre con un ospite d’eccezione: Mogol!
Presidente di Giuria a Grottammare Vince Tempera famoso tastierista, arrangiatore, direttore d’orchestra e compositore. Vanta 43 anni di partecipazioni al Festival di Sanremo, ha scritto e prodotto oltre 20 sigle di cartoni animati (Capitan Harlok, Remì, Anna dai capelli rossi, Goldrake, l’Ape Maia, ecc.) oltre 80 colonne sonore tra cui “Fantozzi”, “Febbre da Cavallo” ecc. Intensa anche la sua attività di talent scout: tra le sue scoperte Zucchero, Concato, Biagio Antonacci, Fiorello, Gianluca Grignani e molti altri.
Sempre il Maestro Vince Tempera delizierà tutti gli iscritti al concorso con il Seminario “La strada giusta per Sanremo” domenica 20 Ottobre alle ore 10.30 presso l’incantevole Teatro Mugellini di Potenza Picena.
Ai vincitori della categoria “young” – i giovanissimi fino a 14 anni – Music Gallery regalerà borse di studio per proseguire gli studi nelle scuole di canto. Per le categorie “editi” e “inediti” i vincitori si aggiudicheranno una registrazione professionale dei propri brani musicali presso lo studio Melody Maker di Ancona. Un’occasione per avere a disposizione conoscenze e materiale utile per proporsi alle case discografiche nazionali ed internazionali.
A questi premi va aggiunta la borsa di studio presso il CET, la scuola di Mogol. Un percorso formativo di 3 settimane con i prestigiosi tutor. Sarà proprio il grande maestro a decretare, a suo insindacabile giudizio, chi meriterà di entrare nella scuola che tra gli altri, ha visto formarsi artisti importanti quali, su tutti, Arisa.
Music Gallery è prodotto da Peaktime Marketing e Comunicazione di Alvin Crescini ed è patrocinato dal Consiglio Regionale delle Marche. Partners dell’iniziativa DentalCoop, Infissi Design, Rossini Pianoforti, Victoria International House, Mugellini Festival e Associazione Supporto Giovani.
A raccontare la quinta edizione di Music Gallery Radio Linea Numero Uno. Tutte le informazioni su www.music-gallery.it
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atomheartmagazine · 5 years
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Di Salmo, Luchè, la noia e altri demoni
La cosa più divertente della settimana è stata il dissing social tra Salmo e Luchè. “Divertente” si fa per dire, perché a larghi tratti è stato tutto molto triste.
Per chi – come il sottoscritto – è cresciuto negli anni ’90 e ha iniziato ad avvicinarsi alla musica rap fin dalla tenera età (cit), vedere due artisti della scena che se le danno di santa ragione (risata qui) con Instagram Stories di 15 secondi, invece che sui 4/4 come avveniva una ventina di anni fa, è qualcosa di molto lontano dal significato che si tende a dare al rap.
Questa, comunque, resta un’opinione personale (che forse alcuni condivideranno).
Ora veniamo a noi. Per chi si fosse perso la querelle, sintetizzo velocemente. Salmo pubblica un post in cui spiega al mondo che la sua musica è la migliore degli ultimi 150 anni (cit) perché vende di più. Luchè gli risponde che la quantità non implica la qualità e lo fa con un poema de cristo (cit) che per qualche motivo gli viene cancellato tutte le volte che prova a pubblicarlo. Guè Pequeno sintetizza (meglio di me): “Salmini”. Risate. Casino. Salmo risponde sulle sue storie dicendo che Luchè nei live è una merda (testuale), i suoi testi sono banali e lo percula usando l’accento napoletano. Luché risponde che la musica di Salmo è una merda, che al massimo è un genio del marketing e che se fa l’accento napoletano è un idiota di merda (testuale). Salmo si scusa per aver fatto l’accento napoletano. Insomma i contenuti chiave sono: “Quantità non è qualità”, “Luchè nei live è una merda”, “Salmo è un idiota di merda”. Ci siamo fino a qui? Bene. Finito. Tutto ‘sto casino per darsi della merda reciprocamente. Chi ha vinto? La noia, ragazzi. La noia.
Lasciando ben saldo il presupposto che sono due rapper (chi più chi meno), invece di spararsi le pose su Instagram potrebbero benissimo prendere un beat, un microfono e darci qualcosa da ascoltare puramente hip hop. Un bel dissing, di quelli veri, come avveniva qualche annetto fa. Io faccio un pezzo e ti dico che sei una merda. Tu fai un pezzo e mi dici che sono un idiota di merda. Il messaggio è sempre quello (inutile), ma è più divertente, ragazzi. Dopo aver visto le storie di entrambi ho sperato che qualcuno mi rimborsasse i minuti di vita che avevo perso.
Ma veniamo al piatto forte. Vi starete chiedendo: chi ha ragione? O forse lo sapete già. Però se non ve lo dico che cazzo ho scritto a fare ‘sto pezzo. Quindi facciamo così. Chi lo sa già, si sposti alla mia destra, gli altri tutti alla mia sinistra. Ora rimescolatevi e continuate a leggere senza fare tutto ‘sto casino.
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Riprendiamo. “Ragione” in questo contesto è un parolone. La legge del mercato dice che chi vende di più, in genere, ha ragione. Il problema è che nella musica, per stabilirne la qualità, il mercato è un fattore che conta relativamente. Perché entrano in gioco diverse dinamiche e chi è più bravo a surfarci sopra come sulle onde, alla fine vende e fa i soldi. Gli altri no.
Qualitativamente parlando, entriamo in un campo minato. Io posso dire che alcuni pezzi di Salmo non mi piacciono granché, come alcuni di Luché, ma chi dice che il mio gusto è sinonimo di qualità? Dalla mia posso anche dirvi che non ascolto gente come Ultimo, Briga, Irama, Anastasio e robe varie, e questo dovrebbe offrirvi delle garanzie non da poco sui miei gusti. Diciamocelo. Però, ecco, son gusti. E questo è un altro nodo fondamentale da sciogliere. Chi riesce a incontrare il gusto della “massa” è un dato di fatto che venda di più degli altri. E questo non lo dico io. Lo dice il mio cazzo di Spotify che se gli lascio riprodurre a caso le “hit della settimana” mi spara fuori roba tipo Mengoni e Antonacci. Capite il dramma? Ma questo è uno sfogo personale. Semplificando, possiamo dire che se alla massa piace la merda e la tua musica piace alla massa, la tua è musica di merda. Però stiamo semplificando troppo e i sillogismi mi hanno rotto le balle già al liceo. Quindi fermiamoci un attimo e valutiamo le cose con calma.
Luchè proviene da un contesto hip hop. Con i Co’Sang ha contribuito a sdogare in Italia il gangsta rap. I sui testi sono spesso crudi. Salmo proviene dal punk, voleva fare il batterista (cit) e invece oggi ce lo troviamo nel rap game. Semplificando (di nuovo) potremmo dire che, nella scena, Salmo è mainstream (o commerciale, se vi piace di più) e Luchè invece underground.
Chi vince? Ancora nessuno. Perché stiamo sempre paragonando due generi diversi che giocano due campionati (se non due sport) diversi. Magari affini, per carità. Ma pur sempre diversi. Come chiedere chi è più forte tra il Liverpool di Kloop e la migliore squadra di rugby che vi viene in mente. Entrambe sono due squadre che praticano uno sport e giocano con una palla, ma le regole sono diverse e persino la forma della palla. Per non parlare del pubblico. Chi ascolta Salmo non è detto che ascolti Luchè e viceversa. Io ad esempio il rugby non lo guardo perché mi annoia. Ma mica posso dire che “ALLORA IL CALCIO È MEGLIO!”, perché a tratti è noioso anche quello. Specialmente se gioca Perisic. Ma torniamo in argomento.
Salmo parla dei suoi due ultimi dischi come di due perle musicali inenarrabili che inebriano soavemente di leggenda i timpani di chi ascolta. Stiamo parlando di “Playlist” e “MM4”, mica di “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd. Calmiamoci. Son due dischi carucci, ma stop.
Non sono nemmeno due pietre miliari del rap italiano, a dirla tutta. Anche perché di rap c’è poco o nulla in quei due album. Il brano di punta di “Playlist” è “Il cielo nella stanza”. Che se è un pezzo rap io sono la regina Elisabetta. Per dire. È un pezzo d’amore per ragazzine e lo sa anche lui. Sonorità pop. Vogliamo dire che è brutto? No, anzi. Ma non è rap.
Torniamo al paragrafo “incontrare il gusto della massa”. In Italia il pop vende e il rap vende quando diventa pop. Prendi Fedez. Era fottutamente rap. Ha dato inizio alla sua carriera pop e oggi ogni suo pezzo finisce in testa alle vendite. Non sto dicendo che Salmo sia come Fedez. La musica di Fedez non la auguro a nessuno, mentre Salmo lo ascolto spesso e mi sta anche un po’ simpatico. Sto dicendo che è facile vendere “Il cielo nella stanza” ed è normale che “Fin qui” di Luchè la conosciamo in quattro. Questo non fa de “Il cielo nella stanza” un pezzo migliore di “Fin qui”. Fa de “Il cielo nella stanza” un pezzo più venduto/scaricato/streammato/conosciuto di “Fin qui”. E il merito, caro Salmo, è anche di come quel pezzo sia stato venduto. Marketing is the way.
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Per assurdo, l’Ave Maria di Schubert suonata con un assolo di rutti da Giggino ‘a purpetta può vendere di più di quella suonata da Steve Garrett col violino. Perché magari Giggino ‘a purpetta ha l’ufficio marketing di Salmo e alla gente piace l’assolo di rutti dopo due Peroni da mezzo litro. Invece, quando vede Garrett pensa “ma che due palle questo capellone col violino mamma mia” e va via scocciata. Credo di essere stato abbastanza chiaro e aver dipinto un vivido quadro della situazione “Marketing&Rutti”. Scusate: ho divagato ancora. Ma voi perché cazzo mi continuate a leggere con ‘sto caldo?
Ora, se prendiamo un disco di Luchè, quale esso sia, c’è tecnica hip hop a palate. Anche lui si è spesso cimentato in qualche brano più pop, eh, ma la base è sempre rimasta la stessa. Persino Guè Pequeno è più hip hop di Salmo, che da tutti è visto come un venduto. Gelida Estate è un EP che, seppur pensato per il grande pubblico (cit), mantiene un’identità rap che negli ultimi dischi di Salmo è difficile, se non impossibile, da trovare.
Tornando alla domanda fondamentale: chi vince? Ancora una volta nessuno. Perché non è una gara. Io continuerò ad ascoltare entrambi, ad esempio. E voi direte “fottesega”. Legittimo. È il bello della libertà di opinione e di parola. Allo stesso modo, ognuno è libero di far la musica che vuole, purché non la si spacci per oro colato solo perché vende qualche copia in più. C’è stato un tempo in cui i dischi di Salmo vendevano quanto quelli di Luché adesso e forse anche meno. Che significa? Che la sua era musica di merda? Assolutamente no. Anzi, forse era anche migliore di quella che produce oggi. Nel rap, il migliore di stabilisce con i testi e con le rime. Non su Instagram e non alla FIMI. Perciò, finché i due non metteranno ‘ste liti da ragazzine americane per il premo di principessa del ballo su un beat, nessuno dei due avrà vinto niente. E la noia continuerà a imperversare senza ostacolo alcuno. Risultando più hip hop di loro due.
Se avete letto ‘sta roba fin qui, siete dei pazzi. È agosto. Andate a mare, che cazzo. Non ce l’avete un fenicottero rosa da instagrammare? Vi devo spiegare tutto io? State ancora qui? Ándale!
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