Tumgik
#abbazia di maria laach
cesarecitypilgrim · 6 years
Text
10 abbazie benedettine da non perdere in Europa (parte 1) - 10 Benedictine abbeys you can't miss in Europe (part 1)
10 abbazie benedettine da non perdere in Europa (parte 1) – 10 Benedictine abbeys you can’t miss in Europe (part 1)
Le abbazie benedettine sono uno dei principali elementi storici, artistici e soprattutto spirituali  nel paesaggio europeo. Nel corso dei secoli sono state più volte saccheggiate, distrutte, soppresse ma hanno saputo spesso “risorgere”, mutando talvolta la forma esteriore ma non lo spirito che le ha viste nascere. Nel mio tentativo di costruire una sorta di Atlante Monastico Europeo vi porto oggi…
View On WordPress
0 notes
Text
ABBAZIA DI MARIA LAACH
ABBAZIA MARIA LAACH
1093-1200 ca. consacrata 1156
    La chiesa abbaziale di Santa Maria Laach (in tedesco Abtei Maria Laach) fa parte di un'abbazia benedettina situata sulla riva sudoccidentale del lqgo Laacher See vicino Andernach, nella regione di Eifel della Renania-Palatinato in Germania. Per quasi 770 anni l'abbazia rimase conosciuta semplicemente come Abbazia di Laach, prima che i gesuiti, nel 1862, vi aggiungessero il nome di Maria.
Nel 1093 l'abbazia venne fondata come prioria dell'Abbazia di Affligem (situata oggi in Belgio) dal primo conte palatino del Reno Enrico II di Laach e sua moglie Adelheid von Orlamünde-Weimar, vedova Ermanno II di Lotaringia. L'abbazia divenne indipendente nel 1127, sotto il suo primo abate, Gilberto. Ermanno, che aveva fondato anche la stessa Affligem, era un personaggio che promuoveva la riforma cluniacense.
Durante il XII secolo l'abbazia divenne un interessante centro di studio, e con gli abati Alberto (1199-1217) e Teodorico II (1256-1295) l'edificio della chiesa abbaziale venne completato
Fondata nel 1093 viene concluso nel 1156.
 STORIA
L'abbazia venne fondata nel 1093, come prioria dell'Abbazia di Affligem, dal primo conte palatino Enrico II di Laache e da sua moglie Adelaide, che non avendo figli decisero di utilizzare il denaro destinato alla dote della prole per la fondazione di un monastero. L'imponente struttura venne realizzata sul lato ovest del lago che oggi è chiamato Laacher See. L'abbazia inizialmente si chiamava Laach, parola che nell'antico germanico significava “lago”, poi nel XIX secolo è stata aggiunto anche il nome “Maria”. Nel 1138 divenne indipendente, con Gilbert come suo primo abate. I lavori continuarono alacremente sotto Fulbert, successore di Gilbert, e nell'agosto del 1156 furono consacrate la cripta, la navata e il coro occidentale. La donazione di una contessa (1170) permise il completamento della torre orientale e della galleria occidentale. Durante il XIII secolo vennero apportate delle modifiche in stile gotico e venne completata la chiesa. Nel corso del XV-XVI secolo l'abbazia divenne un centro di studio, e tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo vennero effettuate delle modifiche in stile barocco. L'abbazia fu sciolta nel 1802 sotto Napoleone e nel 1815 divenne proprietà della Prussia. Molti degli edifici monastici furono venduti a privati, però la chiesa venne risparmiata. Nel 1864 l'abbazia venne acquistata dai gesuiti che le dettero il nome di “Maria Laach” e la trasformarono in una scuola. Più tardi, tra il 1892 e il 1893, con i monaci benedettini ritornò ad essere un'abbazia.
ESTERNO
La parte centrale della chiesa è delimitata dal transetto e dal Westwerk (costruzione medievale carolingia caratterizzata da un ampio corpo a più livelli affiancato da due torri piuttosto alte);
quest'ultimo presenta una torre centrale con tetto a spioventi e costituisce il punto più elevato dell'intera struttura.
Nel punto di intersezione tra navata e transetto si innalza una torre ottogonale.
L'edificio sacro ha le strutture portanti costruite con pietra lavica di colore scuro, mentre la restante parte è realizzata in arenaria gialla.
Esternamente le pareti presentano delle lesene in pietra di colore più scuro e degli archetti pensili. Compaiono sei torri, quattro sono scalarie, e più precisamente: due cilindriche ad ovest e due quadrate ad est, ma tutte si trovano ai lati delle navate; le altre due torri si trovano sulle crociere: la torre sulla crociera orientale è di forma ottagonale, invece quella sulla crociera occidentale è quadrata.
Degno di nota è il portale d'ingresso occidentale assai elaborato.
    INTERNO
Ha tre navate, due laterali ed una centrale.
 La navata centrale presenta cinque campate, con pilastri quadrati ed archi a tutto sesto.
 L'interno è piuttosto buio, poiché il sole entra solo dalle finestre poste in alto nelle navate.
Si trovano due absidi semicircolari, posizionate agli estremi delle navate
ed una cripta, anch'essa caratterizzata dal duplice colore grigio scuro e giallo ocra.
Le vetrate dell'abside occidentale sono state realizzate nel 1956, in occasione del VIII centenario della sua dedicazione, da Diedrich II von Lehmen.
 I due pilastri occidentali sostengono grandi affreschi del 1500: su quello nord è dipinto San Cristoforo, mentre su quello sud, dall'altra parte della navata, è rappresentato San Nicola. Il coro est presenta stalli del 1905, dove i monaci benedettini si riuniscono per la preghiera, invece nell'abside si trova un baldacchino donato dal Kaiser Guglielmo II nel XIX secolo.
    Caposaldo dell'architettura romanica in Germania, nonostante il lungo arco di tempo della costruzione, l'aspetto dell'edificio si presenta unitario e caratterizzato da un complesso accostamento di volumi differenti.
La parte centrale è racchiusa dalla zona monumentale del transetto e dal Westwerk, entrambi affiancati da due torri (da un lato a base quadrata, dall'altro rotonda); inoltre all'incrocio del transetto con la navata si erge un corpo ottagonale, mentre il Westwerk è dominato da una robusta torre centrale a volumi parallelepipedali sovrapposti, culminante con un tetto a spioventi, che segna il punto più alto della basilica. Le pareti esterne sono movimentale da lesene in pietra più scura ed archetti pensili.
  La caratteristica principale di questa chiesa è che le strutture portanti sia all'esterno che all'interno sono in pietra lavica scura, mentre le pareti e tutto il resto sono in arenaria giallo ocra. Il risultato è di una struttura giallo ocra con semicolonne, costoloni e archetti ornamentali scuri, molto ben evidenziati e sottolineati che sembrano un ricamo continuo lungo tutta la struttura. Inoltre, tutti i ricami a sbalzo in pietra scura, le arcate cieche e i capitelli sono sottolineati con un filo di pittura rossa e gialla all'esterno e rossa, gialla e azzurra all'interno, che accentua l'effetto ricamo.
  La navata centrale non rispetta il sistema obbligato – siamo lontani da Spira -, una campata per ciascun arco della navata, così come per le navate laterali. Volte a vela e senza costoloni, come a Spira. Pilastri con semicolonne che portano, all'attacco dei costoloni, capitelli, anch'essi sottolineati con colorazioni vivaci. Anche gli attacchi dei pilastri alle arcate portano delicati cornicioni, anch'essi colorati.
  Anche la cripta è in doppio colore grigio scuro e ocra. Qui i capitelli sono semplici cubi smussati, dipinti con i colori delle navate.
  La chiesa ha due absidi ai lati estremi della navata, entrambe semicircolari con mosaici di epoca successiva, sulla volta dell'abside orientale.
  La chiesa custodisce il sarcofago di Enrico II, sormontato da statua lignea con viso di giovinetto, del 1270.
  Prezioso è l'altare maggiore dell'epoca.
  Il portale d'ingresso, sul lato ovest, è riccamente ricamato e sottolineato con i colori tipici della chiesa. I preziosi capitelli delle colonnine, di ottima fattura, sono realizzati con motivi floreali, animali o con figure umane. Un atrio con colonne binate, con al centro una fontana retta da leoni, che ricorda l'Alhambra di Granada, precede l'ingresso alla chiesa. L'accesso all'interno della chiesa è da un lato dell'abside occidentale.
  Un complesso di sei torri svetta sulla chiesa, quattro scalarie ai lati delle navate, cilindriche ad ovest e quadrate ad est. La torre all'incrocio del transetto occidentale con la navata è quadrata; quella sulla crociera orientale è ottagonale. Entrambe sono del tipo chiuso, non illuminano all'interno. Il tutto arricchito con un trionfo di archi ciechi, semicolonne ed archetti ornamentali di colore scuro con pitture rosse.
  Al pari di altre abbazie tedesche, Santa Maria Laach decadde nel XIV e XV secolo, prima di entrare nella sfera di influenza della Bursfelder Kongregation. Risalgono a questo periodo i contributi di figure come Jakob Siberti, Tilman di Bonn, Benedetto di Munstereifel e il priore Johannes Butzbach.
  La pianta recupera modelli carolingi, ossia l’atrio, il westwerk con le due torri angolari rotonde ai lati, transetto è chiuso da una superficie piana, i lati del transetto presentano però absidi, ancora una volta torre nel punto d’incontro tra navata centrale e transetto e navata centrale e westwerk.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
0 notes
cesarecitypilgrim · 6 years
Text
Maria Laach, romanico sul lago/Maria Laach/Romanesque on the lake.
Maria Laach, romanico sul lago/Maria Laach/Romanesque on the lake.
L’abbazia tedesca dei Maria Laach, facilmente raggiungibile dall’autostrada renana che collega Magonza a Coblenza, è uno dei più importanti monumenti romanici della regione, al centro di un bellissimo percorso di arte, ma è anche un centro di intensa vita monastica e spirituale, che sorge nei pressi di un lago.
Avevo amato le forme maestose delle cattedrali di Spira, Worms e Magonza ed ero…
View On WordPress
0 notes