Tumgik
#amoreggiare
gregor-samsung · 11 months
Photo
Tumblr media
[ Immagine tratta da Il buon comportamento, vademecum del Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell’Esercito / Ufficio Addestramenti e Regolamenti / Sezione Regolamenti, anno 1952, p. 42 ]
Fate l'amore, non fate la guerra.
5 notes · View notes
lesbicastagna · 1 year
Text
so many authors are unable to write actually erotic scenes because they're too obsessed with maintaining strict male/female role and dichotomies when not only they don't exist but are also just fundamentally boring as hell
3 notes · View notes
soggetto-smarrito · 7 months
Text
Oggi mi manca terribilmente quel baciarsi, quel cercarsi con le mani..quegli appartati momenti di amor fugace.
Tumblr media
Ho un irrefrenabile voglia di amoreggiare.
soggetto smarrito
28 notes · View notes
la-novellista · 9 months
Text
Sono una donna bollente ho appena finito di amoreggiare con il ferro da stiro.
16 notes · View notes
forzadiavoloale · 6 months
Text
ma raga aspettate. leao magari ieri era scazzato perché il suo beloved kvara l'ha ignorato per amoreggiare con davide🤔
4 notes · View notes
violeblanche · 1 year
Text
HO VISTO LA LULA AMOREGGIARE DAVANTI A ME
3 notes · View notes
pensieribastardi · 11 months
Text
Voglio andare a Napoli e amoreggiare con la città ,trovare un bel napoletano, innamorarmi alla follia e lui ovviamente dovrá essere innamorato di me per essere felici insieme poi farci 2 3 figli e vivere felici e contenti.
Chiedo troppo?
Si forse fantastico un pó troppo..
#pensieribastardi
4 notes · View notes
fame-di-vivere · 1 year
Text
Qual è il senso della vita?
Trovare il senso della propria vita corrisponde al trovare la felicità.
Ma ti sbagli se pensi che le gioie della vita vengano soprattutto dai rapporti tra le persone. Dio ha messo la felicità dappertutto e ovunque, in tutto ciò in cui possiamo fare esperienza. Abbiamo solo bisogno di cambiare il modo di guardare le cose
La felicità è una scelta, una strada da percorrere: non è il contrario della tristezza, quanto la consapevolezza della fragilità che abita in ognuno e la capacità di amare questa fragilità come il bene più prezioso in ognuno. Uno dei film che affronta il problema della felicità è al centro del film Into the wild, che racconta la storia di Christopher McCandless, un ragazzo che appena dopo la laurea intraprese un viaggio in solitario nelle lande desolate dell’Alaska dove trovò la morte accidentalmente. Anche lui era in cerca della felicità, al punto che ci ha lasciato nei suoi diari alcune riflessioni molto interessanti.
C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso... Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale. essere triste o felice?”, risponderebbe “Triste”. Eppure quando ci fanno la domanda “Sei felice?”, esitiamo sempre a rispondere e spesso ci affidiamo a un diplomatico “sì, dai, abbastanza”. Sappiamo poco di quel che significa essere triste e ancora meno di quel che significa essere felice. La felicità è un mistero e oggi la nostra società sembra volerci obbligare a essere felici a tutti i costi proponendoci dei modelli sterili di realizzazione perlopiù basati sul possesso. Cose già viste, a ben pensarci. Gli dei dell’antica Grecia erano belli, immortali ed eternamente giovani; passavano la vita ad amoreggiare, ridere e trastullarsi in banchetti (anche a farsi la guerra, di tanto in tanto). Tutti oggi firmerebbero per una vita così perché la immaginiamo perfetta. I modelli di felicità presenti nelle pubblicità, proprio per il fatto che il marketing gioca con la nostra insoddisfazione, propongono sempre uomini e donne belli, affermati, sempre giovani. La realtà, però, è molto più complessa: ma questi desideri ci spingono a lavorare per ottenere quegli obiettivi. Spesso, una volta ottenuti, ci sentiamo vuoti e insoddisfatti. E torniamo al punto di partenza.
2 notes · View notes
Text
(...)
Non so amoreggiare,
non so adulare;
non cogliermi devi,
ma trapiantare.
Tumblr media
Goethe
7 notes · View notes
2stelle · 3 months
Note
https://www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-cronaca/marcus-thuram-of-fc-internazionale-embraces-his-fotografie-di-cronaca/1980052122
E quando la smettono di amoreggiare ormai….. (spero mai comunque)
Thuram se non lo prende in braccio una volta al giorno si sente male penso
0 notes
scenariopubblico · 6 months
Text
Cadono le aspettative con SPORT…
Ormai profondamente radicati tra gli standard della nostra cultura, i concetti di agonismo e prestazione si pongono alla base di qualsiasi performance, fatta eccezione di questa.
Tumblr media
Infatti, l’opera di Salvo Lombardo – artista multimodale, come si definisce per l’utilizzo di molteplici mezzi espressivi – e della sua compagnia Chiasma – fondata nel 2017 a Roma, per ospitare una ricerca policentrica – esplora la «caduta, da non pensare solo come qualcosa da evitare, rimuovere o migliorare, ma da accogliere e con cui amoreggiare».
SPORT chiude la trilogia L’esemplare capovolto (ispirato ai tre lavori di Luigi Manzotti appartenenti al repertorio tardo-romantico), concepita come una fotografia del nostro presente e immortalata dal punto di vista con cui Salvo Lombardo si relaziona all’Occidente e indaga la questione del potere. Effettivamente, le due opere precedenti – Excelsior e Amor – aprono un discorso spinoso sull’identità, una condizione sociale a cui SPORT risponde che si può cadere in maniera resiliente per trovare il desiderio di un definitivo ribaltamento di certe narrazioni, per trovare un nuovo inizio.
Ma SPORT ribalta anche la visione dei corpi, letteralmente!
Tumblr media
Tramite lo studio della tecnica appartenente alla lotta greco-romana, gli interpreti – Chiara Ameglio, Daria Greco, Fabritia D’Intino e Jaskaran Anand – creano progressivamente una struttura meditativa capace di donare al pubblico uno spazio sicuro e personale in cui riflettere, se vuole, instaurando tra loro relazioni colme di ascolto e sensibilità, virtuosismi in grado di ricordarci che si può lottare con amore.
«È come se su questa performance passassero delle nuvole. È come se fossero il pensiero che passa, e quindi ogni tanto passa e copre l’oggetto ma non lo invade… e quella nuvola è il tuo pensiero, tuo, solo tuo; il tuo vicino non ce l’avrà, ne avrà un altro»
Ciò che è accaduto su quel tappeto godeva di una propria autonomia, viveva per sé e per nessun altro, ma ci offriva la possibilità di osservarlo e di percepire le sue energie. A volte, quella visione ha portato la mia attenzione verso lo scorrere di ciò che stava attorno. Altre volte, mi ha distaccato totalmente da essa permettendomi di assecondare i miei pensieri. Così ho viaggiato con la testa verso mille suggestioni, che variavano anche in base al sottofondo sonoro, a tratti contrastante a sé stesso ma sempre spontaneo, come a dimostrare che uno stesso accadimento può essere vissuto con più punti di vista.
Tumblr media Tumblr media
All’interno di questo ambiente, sono emersi momenti notevolmente evocativi: ricordo che l’incontro tra i colpi generati dagli interpreti e quelli riprodotti dalle casse mi ha turbato molto; probabilmente, alcune vicende che oggi bombardano i nostri media hanno trovato in quell’istante un punto di sfogo. Eppure, l’essenza di SPORT risiede qui, nella ricerca della verità: per questo motivo cade l’aspettativa di una coreografia che risolve una questione, lasciandola aperta e sollevandosi dalla pressione di doverla soddisfare; quindi, per questo motivo cade la tensione della performatività, mentre la fatica lascia spazio al piacere, anzi all’emozione, nella conoscenza dei corpi.
In fin dei conti, lo stimolo che ha portato Salvo Lombardo a rispolverare i balletti di Manzotti ci fa riflettere su cosa possono dirci del nostro qui e ora, ricordandoci che i problemi esistono e va bene inciamparci e caderci, purché non venga visto come una fine.
a cura di Luca Occhipinti
1 note · View note
roby1978 · 1 year
Text
Penso libero
Sogno ancora di coccolarti, sogno ancora di carezzarti, Ma in vigor dei fatti, descrivi me freddo, e contorto, Ma il fatto dei miei giorni ardo tepore da al mio fallo, d’autore, Con il coraggio si vince il dolore e color giallo sara per sempre, mio amato fiore di sempre, comunque ti cercherò, anche altrove, Anche dove la libertà e sudare per amoreggiare, Per cosi per sempre attirare, la donna che…
View On WordPress
0 notes
firewalksbymyside · 1 year
Text
Oggi nelle nostre 5 ore di indagine, io e Fra siamo stati presi alla sprovvista e abbiamo dovuto amoreggiare.
Per finta. È stato fico.
1 note · View note
dimensionesogno · 2 years
Text
IN FIERI
In fieri, signori in carrozza, prendete i vostri quattro stracci, si parte, si parte per l’Oriente con l’Express, per amoreggiare con Mata Hari, per guarire il putinot dal cancro alla prostata e l’osel putinel dal male oscuro del sangue infetto. Si parte per curare la depressione e la guerra, l’Alzheimer nel mondo e la sola igiene dei popoli, si va da santa Lucia stazione a santa Lucia badia, da…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
jacksonflames92 · 2 years
Text
. Mi sono sempre chiesto, perché se volevo un mondo dove potesse esistere romanticheria, lo dovessi essere anche io? Ehi, guarda che sono fin troppo meccanico é nessuno può mettere benzina al mio motore. Per farlo partire ed amoreggiare, con me ti devi mettere sempre in opposizione é sbattermi in faccia le cose. Perché devo sempre pensare, ad delle cose. Ormai sono sicuro, che é tardi per una media di tot persone. Finché avrò respiro in questa vita, spero di dare qualcosa ad chi non é come me. Quindi lo so che é una perdita di tempo con me personalmente. Quindi mi allontano io dalle persone. Ti parlassi sinceramente, ma chi si allontana chi capisce di piú, o chi alla fine si deve allontanare? Chi dimostra o chi incide? Perdo tempo eh, però tutto é così proporzionale. Ho speso fin troppo tempo. Ed ho da imparare molto, quello é il bello. Un giorno, verrà lo scuro nella mia mente. Si, quello sarà il giorno in cui tutto gira sempre sulle stesse cose. É uno, se ne può anche andare in qualunque posto. Ma li é over. É si sa, non esistono cellule che si rigenerano. Mentalmente intendo, allora meglio essere scoccianti. Noiosi, é bla bla bla. Fuori contesto poi non ne parliamo. É facile sfogarsi credendo di prendersi soddisfazione su di me. Dicendo ed ora sono fatti tuoi...se fossero cazzi miei davvero. Chissà se sarei già morto o stravivo. Nel mezzo ci vivano chi si crede superiore.
0 notes
iproblemidelgiorno · 2 years
Text
Cara (si fa per dire) Serena,
scrivo questo breve post, che in realtà non so se un giorno ti darò la possibilità di leggere, per rispondere ad una tua semplice domanda (che poni in tono sarcastico, come se ti riferissi delle falsità) sul perché nostro figlio (ad appena due anni) riposi più a lungo e serenamente quando pernotta (1 volta a settimana) da me piuttosto che quando dorme da te.
Ebbene, la risposta è semplice.
Dorme più a lungo e serenamente quando dorme con il suo “mammo”.
Mi spiego.
Come noto, in caso di separazione, il domicilio prevalentemente è fissato presso la madre perché i piccolini, molto spesso, hanno con la propria mamma un rapporto preferenziale. Nel nostro caso, semplicemente, il piccolo ha un evidente rapporto preferenziale col il papà.
Ed è presto detto il perché.
Durante il primo anno di vita, mentre eri concentrata nel coltivare il tuo progetto di vita col il Scordari, ero io ad occuparmi di lui. Io che coprivo le tue assenze che ti consentivano di passare ore al telefono con il tuo amante, io che gli davo da mangiare, che lo facevo giocare, che lo mettevo a letto quando, ogni sera, al calar del sole eri afflitta da un presunto male di vivere che ti costringeva anzitempo a letto, e che poi si è rivelato solo un escamotage per amoreggiare virtualmente e telefonicamente con il futuro compagno di vita, volatilizzatosi non appena reso pubblico il vostro grande amore.
Io che passavo notti insonni quando eri in trasferta, ufficialmente per urgenti motivi di lavoro, realmente per consumare il rapporto con quello che si è poi rivelato poco meno di uno scaltro amico.
Noi tutti che sostenevamo il rischio di un contagio quando, in piena pandemia, ti muovevi in treno per raggiungere il tuo “amore” sprezzante di quelle che potessero essere le conseguenze di un eventuale contagio, e parlo principalmente di nostro figlio.
Per i motivi si cui sopra, e qui mi prendo la libertà di rispondere ad una domanda che hai avuto la decenza di non fare, il piccolo si stranisce, 9 volte su 10, quando termina il tempo a disposizione da passare con il “mammo” e deve tornare presso il domicilio prevalente. Quando prova a evitare il distacco, quando ti vede e, invece di andare incontro alla propria madre, torna tra le mie gambe, quando prova a non lasciami andare.
Ecco quindi la dolorosa necessità di “distrarre” il bambino per rendere meno fastidioso questo distacco, come se (povera stolta!) si potesse distrarre l’amore.
In generale nella vita, e termino questa breve riflessione, chi semina il niente raccoglie il niente. Nel tuo caso è una regola non applicabile perché raccogli sempre tanto pur seminando spesso poco e male.
Proprio come fai con tuo figlio, dal quale raccogli con la forza e con il tuo incredibile egoismo, il frutto di un seme che non hai seminato.
Piccolo P.S.: naturalmente l’augurio che rinnovo è che tu possa, prima o poi, crescere, maturare e diventare la madre che nostro figlio, incolpevole, merita. Che tu possa prendere coscienza delle azioni che hai messo in atto, mondare gli effetti del tuo egoismo e del tuo vizio e trasformare in un amore che sarà sconfinato la tua superficialità senza limiti. Per lenire la situazione di vita che nostro figlio, suo malgrado, dovrà affrontare e colmare i vuoti, finora, evidenti.
0 notes