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#andavanos
galloberardi · 22 days
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E quest'anno nessun italiano nominato per il Balon d'Or.
Solo Gigione per il premio Yachine.
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mirmidones · 8 months
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ma non è che perché i cantanti sono la metà allora potete farne uno all'ora :/ non dobbiamo per forza arrivare alle 2 dio buono. non è obbligatorio. potremmo anche finire a mezzanotte una volta o due. e invece
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moondvncer · 2 months
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these CIA-worthy notes were made completely useless by the shamanic madness of volleyball
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chouncazzodicasino · 1 year
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Se posso, a che età hai scoperto la tua omosessualità?
Mah, non saprei, un bel giorno senza dire niente a nessuno me ne andai a Genova e mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana. Feci due volte il giro del mondo e non riuscii mai a capire che cazzo trasportasse quella nave, ma forse un giorno lo capii: droga. Sono stata con le donne, con gli uomini, tutto.
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killiandestroy · 2 years
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vabbè ma la voce di manuel che meraviglia è
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omarfor-orchestra · 1 year
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Fermate il gioco ho cambiato idea non voglio più niente
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ideeperscrittori · 2 years
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Dato che tantissimi argentini hanno origini italiane, è partita la caccia agli antenati. E spuntano dappertutto articoli come: «Un pizzico di Ascoli Piceno nell'Argentina campione del mondo: gli avi di Scaloni vengono da lì», «Il mondiale è anche un po' sardo: le origini di Messi sono tra Quartu e Pirri», «I campioni del mondo e le origini genovesi», «L'Argentina campione del mondo è un po' italiana. Lady Messi ha origini calabresi». Io 'sta cosa la trovo ridicola come poche altre. [L'Ideota]
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L’unica certezza nella mia vita sono i brufoli! 
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theophagie-remade · 2 years
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I get what they mean, but it's always kind of funny when people who are into Disney, lost media, and this kind of stuff get all "But do you know that the actual fairy tale isn't like how Disney portrayed it? Do you know how Grimm's original fairy tale actually was? Do you know that many things were changed?" You will never guess what Jacob and Wilhelm Grimm did
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janniksnr · 2 months
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breve (manco troppo) storia triste: trovo su instagram una ricetta per una colazione che prevede di frullare fette biscottate, unirle al latte e sopra mettere yogurt greco, cocco rapè (che non so manco cosa sia onestamente) e kefir, il tutto ricoperto da una crema fatta con acqua e cacao dolce. mi dico che ci vuole, sembra facile, quindi esco di casa rischiando di rimanere appiccicata al sedile della macchina dal caldo, arrivo al lidl e alla modifica cifra di settantacinque centesimi compro per la prima volta il kefir. poi torno a casa, riprendo il reel e mi accorgo che non ho lo yogurt greco. e nemmeno il cocco rapè. e manco il cacao dolce. ma non mi perdo d'animo: c'è proprio uno yogurt al cocco nel mio frigo! e allora procedo alla preparazione: fette biscottate tritate a mano (non ricordavo andassero frullate rip), copertura di yogurt normale (?) al cocco e kefir, il tutto ricoperto dalle palline di cioccolato che erano nello stesso yogurt al cocco (mica potevo sprecarle) !! 100% domani mattina durante la colazione li lamenterò delle pessime ricette che questa gente tutta super fit pubblica su ig senza tenere conto che praticamente non ho rispettato manco un passaggio della ricetta originale 💃🏻
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im-tryingtoloveyou · 3 months
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buscandoelparaiso · 8 months
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A proposito di serie Rai, oltre ad essere super d'accordo che la porta rossa sia PAZZESCA... Posso suggerire hai visto I medici? Secondo me meravigliosa
ne ho sentito parlare molto e mi ricordo che aveva fatto molto successo quando era andata in onda! ora che ci penso credo di aver visto anche due/tre puntate... a me le fic in costume non mi piacciono particolarmente ma mi ricordo quando tutti commentavano quanto fosse ben fatta rispetto ai prodotti del tempo
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chouncazzodicasino · 2 years
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E nella tua di borsa cosa c'è?
Occhiali da sole, portafoglio, fazzoletti, astuccio con medicine base (cortisone, okitask, vertiserc, antistaminico, imodium e collirio), due rossetti mat no transfer, burro di cacao, penna con ponpon, agenda, blocco appunti, un pennello piccolo tondo da pittura, caricabatterie cellulare, chiavi di casa, chiavi del negozio, chiavi di casa di mia madre, igienizzante, mascherina, portabigliettini da visita con bigliettini da visita, liquirizie, iqos, "poo-pourri" da borsetta finito che non ho il coraggio di abbandonare, profumo da borsa, assorbenti, auricolari che chissà se funzionano e un metro allogibile.
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raffaeleitlodeo · 3 months
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ha ragione, signora singh – il nostro non è un paese buono, non siamo stati mai brava gente. siamo codardi e servi nei confronti dello straniero che arriva qui potente, lo siamo sempre stati; ma siamo feroci e crudeli se lo straniero che arriva è povero e malridotto – ci piace infierire. come abbiamo sempre infierito dove siamo arrivati noi, da potenti e armati fino ai denti – allora sì, abbiamo mostrato il nostro “eroico valore” uccidendo e compiendo stragi. i nostri bisnonni andavano in giro per il mondo a cercare un tozzo di pane – proprio come lei e suo marito satnam; ci hanno linciato, nelle americhe e in francia, morivamo assiderati per passare i confini, e quando finalmente arrivavamo nelle terre promesse accettavamo qualunque lavoro, anche il più umile, anche il più faticoso. abbiamo dimenticato tutto questo, ora abbiamo la pancia piena e il portafoglio gonfio e nessuno vuole più sporcarsi le mani, spaccarsi la schiena: siamo troppo dediti a depilarci, a tatuarci, a spettegolarci – è per questo che mettiamo voi sventurati a tre euro l’ora sotto il sole cocente a quaranta gradi a lavorare: perché se c’è una cosa che sappiamo fare è il caporale. gli italiani sono caporali – per vocazione: duri con i sottoposti, servili con i superiori, sempre bravi a rubacchiare in fureria. facciamo la guerra ai barconi - sai che medaglie al valor militare! ora sono tutti scandalizzati – troppo orrore, troppo splatter: quel braccio poggiato lì sulla cassetta della frutta è scena da film dell’orrore. senza braccio - se questo è un uomo. governi, sindaci, sindacalisti, politici – quante dichiarazioni. come se questo orrore, questo splatter, questo film dell’orrore non si consumasse giorno dopo giorno, h24, in ogni campagna, in ogni luogo dove si raccolgono pomodori, lattughine, cipolle e arance. le posso garantire, signora singh, che durerà qualche giorno – poi, tutto tornerà come prima: sono vent’anni che tutto è sempre così. non ci perdoni, signora singh. ma se può, preghi il suo dio per le nostre anime dannate. il nostro, s'è stufato di noi. Lanfranco Caminiti, Facebook
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omarfor-orchestra · 1 year
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-39 a questo qua vestito da tossichello
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angelap3 · 5 months
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“A Roma, dopo la guerra, facevo il contabile in una casa cinematografica: la Rank Film. Non ero riuscito a inserirmi nell’industria edilizia e una cugina m’aveva trovato quel posto alla Rank. Qui lavoravo, o fingevo di lavorare, con cinque donne: in una stanza tappezzata con i ritratti di attori come James Mason, Patricia Neal, Margaret Lockwood, Phyllis Calvert. Forse influenzato da ciò, lasciavo che le cinque donne sgobbassero per me e passavo le giornate leggendo ad alta voce libri di poesie. Leggevo bene. Un giorno, la signora della stanza accanto mi disse:
«Ho un cognato che recita all’università, vuole che gli parli di lei?». «Magari, risposi». Guadagnavo 28mila lire al mese che se ne andavano in medicine per mio padre ammalato. Mai un cinematografo, mai uno svago, tutt’al più un po’ di biliardo. Mi iscrissi all’università, facoltà di Economia e commercio, per frequentare l’Accademia d’arte drammatica. Mi piacque. Recitai due anni mentre gli amici del quartiere mi prendevano in giro: «Ecché, se’ diventato frocio?».
Poi Luchino Visconti mi vide, per caso, e mi mandò a chiamare: gli serviva un giovane e pensava di scritturarmi. Dissi: «Quanto?». Rispose: «2.500 al giorno». «75mila al mese, Gesù!». Lasciai subito la Rank e per mesi non confessai nulla a mia madre: ogni mattina continuavo a uscire alle otto e a dire che andavo in ufficio. Mi ci volle coraggio per confessare la verità. Lei la prese bene ma sussurrò: «Figlio mio, durerà?». Lo ripete ancora: «Figlio mio, stacci attento. Con tutti i camerieri che hai, con quel che costa la vita. Un buon impiego sarebbe stato meglio». È convinta che, se fossi entrato alle Ferrovie dello Stato, ora sarei capostazione e avrei i biglietti gratis per la famiglia.
Io ho avuto tanta fortuna, solo fortuna. La fortuna che a Visconti servisse un giovanotto rozzo come me. La fortuna che la sua compagnia fosse la più importante e allineasse attori come Ruggero Ruggeri, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Vittorio Gassman. La fortuna che Gassman se ne andasse e io prendessi il suo posto. La fortuna che mi offrissero il cinema, infine, grazie a questo nasino che detesto. Ma il successo di un attore non è quasi mai legato a ragioni nobili e serie. A me si addice la battuta che c’è in un film di Federico Fellini: «Ho troppe qualità per essere un dilettante e non ne ho abbastanza per essere un professionista»."
Marcello Mastroianni
Marcello in 8½ di Fellini
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