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orianagportfolio · 5 months
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Quella figlia del tranviere nata per danzare. Nel film Carla, la storia della Fracci. Nureyev ballava con la sua leggerezza. / Il Bullone - OrianaG
Pubblicato su Il Bullone n° 61, febbraio 2022.
Quasi un anno fa, con la sua voce, avevamo raccontato il Festival super blindato. Avevamo deciso di raccontare Sanremo con gli occhi degli addetti ai lavori, fermi da troppo tempo, ed entusiasti di solcare il palco del Teatro Ariston, pur con l’atmosfera surreale data dalla platea vuota: Giacomo Castellana, ballerino solista dell’Opera di Roma, è la controfigura di Rudolf Nureyev (interpretato da Léo Dussolier) in Carla, dedicato alla vita di Carla Fracci, morta il 27 maggio scorso, che ha collaborato direttamente alla realizzazione del film, insieme a Beppe Menegatti, suo compagno e regista, che ha assicurato, alla prima, che Carla sarebbe stata molto felice del risultato.
«Leggerezza» è sicuramente una delle parole di Carla Fracci. Leggera, piccola, ma tutt’altro che fragile o debole. Lei che torna sulla scena a un anno dal parto, per preparare lo Schiaccianoci in cinque giorni e tiene testa a un testardo Nureyev; lei che, a dieci anni, all’audizione per entrare nella scuola de La Scala, quando una delle insegnanti commenta: «Gracilina», lei risponde «Non sono gracilina, io ho musicalità». Ma «leggerezza» era anche una delle nostre Tre Parole di Sanremo 2021, «Fa parte del mio essere un lavoratore dello spettacolo. Leggerezza è la danza», era stata la risposta di Giacomo.
Papà e mamma Fracci riescono a far frequentare a «Carlina» la scuola della Scala perché è gratuita, Carlina ci cresce, senza mai dimenticare o disprezzare le sue origini, nonostante vessazioni e prese in giro. «Elegante per quanto può esserlo la figlia di un tranviere», le dicono quando Luchino Visconti la sceglie per l’assolo nella Sonnambula. Quella sera sul palco c’è Maria Callas, Leonard Bernstein dirige l’orchestra e l’entusiasta recensione avrà la firma di Eugenio Montale. Per Carla, diciannovenne, è l’inizio di una carriera luminosa e interminabile, iniziata dal tram di papà, che per accompagnarla si ferma davanti al teatro, anche se una fermata lì non c’è. «Andrà come andrà, Carlina», abbracciandola.
Carla emoziona, soprattutto per i rapporti e le relazioni che racconta. Tutte forti, durature e vissute senza risparmiarsi mai. Il legame fraterno con Rudolf Nureyev, il grande amore con Beppe Menegatti, l’amicizia nata a scuola con Ginevra, l’orgoglio e l’affetto di papà Luigi e mamma Santina...
Ancora pochi anni fa, nel 2018, in un’intervista con Diego Dalla Palma, Carla Fracci racconta con un emozionato sorriso che tutte le mattine, quando il suo papà passava sotto il teatro, suonava il campanello del tram, per salutarla, per farle sentire che era lì. Nel film, Beppe la raggiunge senza preavviso a New York, in camerino prima dello spettacolo, per farle la proposta di matrimonio. Nureyev, per il suo Schiaccianoci da preparare in cinque giorni, non ha in mente nessun’altra ballerina. «Vederti danzare è un regalo che tu fai a tutti noi, tu sei la danza stessa», le dice l’amica Ginevra, consolandola dopo un infortunio alla caviglia.
La forza della Fracci arriva tanto anche da loro. Da quella rete stretta e solida di affetti che la accompagnano per tutta la vita, rendendola ancora e sempre più integra, decisa e risoluta. Carla è la storia di Carla, e di chi, intorno, l’ha sostenuta, rendendola quel riferimento universale nel mondo della danza.
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perfettamentechic · 2 years
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27 maggio … ricordiamo …
27 maggio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2021: Carla Fracci, all’anagrafe Carolina Fracci, è stata una ballerina classica italiana. Sposò il regista Beppe Menegatti, dal quale ebbe un figlio, Francesco.  (n. 1936) 2013: Little Tony, pseudonimo di Antonio Ciacci, cantante e attore sammarinese. (n. 1941) 2011: Jeff Conaway, attore e regista statunitense, noto per la sua interpretazione del personaggio di Kenickie nel musical Grease del…
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sciscianonotizie · 2 years
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SCUOLA E ARTE: 35 scuole di danza in rete con l’Alfano I per la promozione delle attività coreutiche
Siglato l’accordo per promuovere l’arte e ogni attività coreutica post pandemia SI FESTEGGIA CON MAGGIO IN DANZA MARTEDÌ 10 MAGGIO AL TEATRO DELLE ARTI In scena circa 200 danzatori in rappresentanza del Liceo e di oltre 20 realtà private Ospite della serata la Compagnia di balletto Dansepartout di Gaetano Bouy Petrosino e Luc Bouy Il danzatore e coreografo belga Bouy ha creato diverse coreografie per Carla Fracci   Dopo lo spaccato sull’arte della danza il Liceo si prepara a una serie di appuntamenti musicali
Salerno, 8 maggio 2022 Nel tempo della chiusura, dell’isolamento e dei conflitti internazionali, l’universalità del linguaggio danzato rimane ancorata alla vita. Lo fa dando forma a spazi ancora integri e vitali, conservando intatta l’armonia interiore, assecondando l’idea neoplatonica che chi persegue l’eleganza e la bellezza continua a camminare verso la bontà. Parte da qui l’idea del Liceo Statale Alfano I di fare rete: nasce un accordo siglato con 35 Scuole di danza salernitane che è espressione del comune intento di promuovere la danza e ogni attività coreutica dopo l’interruzione e il divieto ad ogni forma di rappresentazione prolungatasi per due anni. In quest’ottica il Liceo salernitano si fa promotore dello spettacolo Maggio in Danza: appuntamento martedì 10 maggio 2022 alle 20 presso il Teatro delle Arti di Salerno. La serata, che vedrà alternarsi in scena circa 200 danzatori, si presenta come una kermesse di stili coreografici e di giovani talenti su un palcoscenico che vuole essere l’emblema del ritorno alla vita e alla libertà. La massiccia partecipazione all’evento da parte di 22 Scuole testimonia la volontà di valorizzare il ruolo che il linguaggio della danza ha da sempre avuto nell’ambito dell’espressione culturale, ancor più in un momento storico in cui l’isolamento e i conflitti internazionali sono difficili tematiche sociali che non costituiscono un limite alla creatività e alla libertà d’espressione artistica. L’evento è promosso e coordinato dal Dirigente Scolastico del Liceo Alfano I, Elisabetta Barone e dai docenti del Dipartimento Coreutico. Oltre al piano organizzativo, il team dell’Istituto ha realizzato coreografie ad hoc per le classi superiori, che vedranno anche la partecipazione delle quinte e che saranno accompagnate al pianoforte dal Maestro Gabriella Iorio. Questi momenti si uniranno ai lavori prodotti dalle 22 realtà. Ospite della serata la Compagnia di balletto Dansepartout di Gaetano Bouy Petrosino e Luc Bouy, quest’ultimo, danzatore e coreografo belga, nel 1989 ha accettato l’incarico di maître de ballet al Teatro Comunale di Firenze e dal 1991 al 1993 quello di vicedirettore del Ballo dell’Arena di Verona e del Balletto di Venezia. In seguito ha ricoperto la stessa carica al Teatro dell’Opera di Roma. Insegnante presso le maggiori compagnie di balletto europee, è stato, tra l’altro, coreografo ospite del Balletto Nazionale di Cuba e del Balletto Reale delle Fiandre. Ha creato anche diverse coreografie per Carla Fracci con la regia di Beppe Menegatti, tra cui la memorabile versione di “Filumena Marturano”. LE SCUOLE My dance, Montecorvino Pugliano (SA) di Alessandra Autuori; Undercity ballet, Cava de’ Tirreni (SA) di Elena Baldi; MS Art Ballett, Mercato San Severino (SA) di Marilena Caputo; Centro Danza Charme, San Cipriano Picentino (SA), di Stefania Cerrato; Associazione Abracadanza, Battipaglia (SA), di Stefania Ciancio; Studio Dance, Salerno, di Annamaria Clarizia; A.S.D. Nonsolodanza, Battipaglia (SA), di Giuseppina De Crescenzo; Danzamì A.S.D., Salerno, di Roberta Dipino e Ketty Lanzara; A.S.D. Il Balletto, Salerno, di Federica Ferri; A.S.D Chorós Meráki, Capezzano (SA), di Stefania Fuschini; Espressione Danza, Torchiara (SA), di Rossella Giaimo; World Dance e Fitness, Pontecagnano (SA), di Ylenia Ippolito; Associazione La Dance, Battipaglia (SA), di Maria Vittoria Maglione; A.S.D. Welldance, Battipaglia (SA), di Giorgia Mirra; A.S.D. Ballet Professional Dance, Montecorvino Rovella (SA), di Ramona Pinto; A.S.D. Invito alla Danza, Oliveto Citra (SA), di Gemma Sada; A.S.D. La Maison de le Danse, Montecorvino Rovella (SA), di Iole Santimone; A.S.D. Oltredanza, Salerno, di Elena Santoro A.S.D.; Centro Studi Arte Danza, Bellizzi (SA), di Alessia Siano; A.S.D. New Arte in Danza, Battipaglia (SA), di Annamaria Tesauro; Armonia Danza, Giffoni Valle Piana, (SA) di Flora Vitolo. TUTTE LE ATTIVITÀ DEL LICEO COREUTICO ALFANO I Se è vero che l’anima che spinge il Liceo Coreutico è quello di spronare i suoi studenti al successo,  approfondire la conoscenza delle discipline facendole proprie, svilupparle abilmente e acquisirne le competenze necessarie perché siano il loro lavoro, l’Alfano I non poteva strizzare l’occhio solo alla danza. Il 16 maggio alle 17 spettacolo conclusivo del progetto P.C.T.O (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) presso il Teatro Annabella Schiavone (Chiesa di Sant’Eustachio a Salerno) i giovani studenti dell’Alfano (indirizzo musicale) Carmine Di Muro, Simone Pietro Parisi, Giovanni Volonnino e studenti del conservatorio di Salerno, sotto l’attenta osservazione dei Maestri Gerardo Avossa Sapere e Nicola Avossa dell’Associazione Amicus, nonché della loro professoressa Annarita Anastasio si esibiranno in concerto. Parallelamente non mancheranno esibizioni di danza a cura del professore Massimiliano Scardacchi. Un pomeriggio emozionante all’insegna dell’arte realizzato grazie alla sinergia tra la Dirigente Scolastica Elisabetta Barone e il Parroco Aniello Senatore. Martedì 31 maggio presso l’Aula Magna del Liceo la presentazione del libro “7 cose di cui vergognarsi”. Edito da PaperFirst, è uno straordinario ripasso dell’Italia peggiore compiuto attraverso la narrazione di un testimone diretto, l’autore Antonio Padellaro; domenica 5 giugno l’Orchestra Etnopopolare si esibisce a Sapri. Infine già in essere la masterclass jazz con il Maestro Sandro Deidda: quattro appuntamenti di studio che si concluderannno con il concerto dell’8 giugno presso l’Arco Catalano di Palazzo Pinto a Salerno, testimonianza di un fervido rinascimento culturale che si ebbe durante il regno di Alfonso di Aragona. Parallelamente le Orchestre Plettri, Wind (fiati), Sinfonica e l’ensemble Coro, Pianoforti e Percussioni si esibiranno tutti i venerdì di maggio e giugno al Quadriportico del Duomo, in concomitanza con “Slide Doors”, la porta aperta tra l’antica Cattedrale di San Matteo a Salerno ed il Museo dell’immigrazione di Ellis Island negli Stati Uniti. Mediante questo portale-video a grandezza naturale, gli studenti protagonisti avranno la possibilità di vivere l’esperienza di avere di fronte, in piedi, persone e luoghi in realtà molto distanti, ma vicini e uniti in una storia che ha reso forti e grandi le nostre nazioni.
source https://www.ilmonito.it/scuola-e-arte-35-scuole-di-danza-in-rete-con-lalfano-i-per-la-promozione-delle-attivita-coreutiche/
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gramilano · 3 years
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Remembering Carla: ballet legend Carla Fracci dies at 84
Remembering Carla: ballet legend Carla Fracci dies at 84
Carla Fracci 1964 Giselle photo Erio Piccagliani, Teatro alla Scala This is the obituary I never wanted to write, and I certainly didn’t think I’d be writing it in 2021: Carla Fracci has died at 84, someone I imagined being exceptionally spritely well into her 90s. Not only was she an internationally celebrated ballet dancer and an Italian icon – as acclaimed as a pop star, even in her eighties…
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niconote · 5 years
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"VOCI POSSIBILI" Laboratorio sulla vocalità contemporanea a cura di Monica Benvenuti & NicoNote Firenze, 20 > 22 settembre 2019 Nell’ambito del Tempo Reale Festival 2019, Y
VOCI POSSIBILI  è un percorso di studio e di ricerca rivolto a cantanti, performer, compositori a cura di Monica Benvenuti & NicoNote alias Nicoletta Magalotti
➡ Per accedere al corso non sono richiesti pre-requisiti, non c’è selezione tuttavia è gradita una breve presentazione. Verranno accettate  tutte le iscrizioni fino al numero massimo di partecipanti.
VOCI POSSIBILI | Laboratorio sulla vocalità contemporanea II
Nell’ambito del Tempo Reale Festival, Y e di Suoni e musica di ricerca – Formazione 2019
20 > 22 settembre 2019, Villa Strozzi VOCI POSSIBILI | Laboratorio sulla vocalità contemporanea II Un percorso di studio e di ricerca rivolto a cantanti, performer, compositori a cura di NicoNote e Monica Benvenuti Nell’ambito del Tempo Reale Festival, Y e di Suoni e musica di ricerca – Formazione 2019
Ecco un nuovo appuntamento di VOCI POSSIBILI, il percorso di studio sulla vocalità contemporanea iniziato a gennaio di quest’anno, ideato e curato da NicoNote e Monica Benvenuti in collaborazione con Tempo Reale. Rivolto ad allievi di provenienze culturali differenti, si propone di indagare la vocalità contemporanea servendosi di un approccio trasversale. La traiettoria d’indagine di questo corso di studi, vuole essere inclusiva della formazione sia accademica, sia empirica. Il percorso formativo è articolato in appuntamenti di workshop seminariali: il prossimo è previsto per il 20/21/22 settembre 2019, e un terzo appuntamento sarà programmato l’inverno prossimo. Ogni appuntamento di VOCI POSSIBILI è un momento di approfondimento e di studio nuovo ed indipendente, e non è necessario aver frequentato i workshop precedenti. VOCI POSSIBILI vuole essere un momento di studio e di riflessione, di indagine e approfondimento sulla vocalità contemporanea in maniera aperta, sensibile a contributi molteplici, focalizzati su temi che vengono individuati e proposti di volta in volta. Come in un arazzo ogni Voce è un filo che racconta una storia, porta in sé mondi e ne evoca altri. Andremo ad indagare queste vocalità molteplici, nel solco di quelle che si definiscono “extended vocal techniques”.
In questo secondo appuntamento si tornerà a lavorare su brani di John Cage, Kurt Weill, Luciano Berio, Sylvano Bussotti, e su altri che verranno indicati in progress. Si indagheranno partiture che richiamano molte voci, da mondi e fonetiche differenti e richiedono approcci vocali e territori espressivi diversi. Le insegnanti lavoreranno empiricamente nello spazio attraversando fisicamente frammenti di improvvisazione. Dall’analisi della partitura il vocalista giungerà a intercettare innanzitutto una propria aderenza quasi drammaturgica alla partitura, fino alle voci necessarie alla esecuzione. Una ricerca che soggiace allo strumento vocale.
Gli incontri si svolgeranno presso lo Studio B di Tempo Reale, via Pisana 77, Firenze. 20 settembre pomeriggio: ore 14-19 21 settembre mattina: ore 11-13 pomeriggio: ore 14-19 22 settembre mattina: ore 11-14
Costo: 140€
Per iscriversi è necessario inviare entro il 10 SETTEMBRE il modulo di iscrizione opportunamente compilato all’indirizzo: [email protected] accedere al Corso non c’è selezione. Tuttavia è gradito un breve cv. I posti sono limitati a un numero massimo di 20 partecipanti e a un numero minimo di 7. Il workshop non prevede la partecipazione di uditori. L’iscrizione si intende confermata solo se perfezionata dalla compilazione del modulo di partecipazione e dal pagamento anticipato della quota di iscrizione. Ove non si raggiungesse il numero minimo di partecipanti il Corso non avrà luogo e la quota di iscrizione verrà rimborsata integralmente.
+ info : www.temporeale.it
[programma] [modulo iscrizione]
– Note biografiche:
NicoNote e Monica Benvenuti sono due vocaliste, colleghe nel campo dello spettacolo vivente.
Entrambe si occupano di ricerca del suono e della voce da molti anni con percorsi artistici originali e peculiari. Si sono incontrate dieci anni fa al Teatro dell’Elfo a Milano ospiti del festival “Cantami, o Diva”, originale rassegna sulla vocalità contemporanea.
Monica Benvenuti cantante fiorentina, laureata in lettere e filosofia, nei primi anni della sua carriera si è dedicata prevalentemente al repertorio barocco e classico; in seguito ha sviluppato un interesse specifico per la musica del Novecento e contemporanea, che l’ha portata a esplorare le potenzialità della voce umana in rapporto ai diversi linguaggi, dalla recitazione al canto lirico, attraverso molteplici livelli espressivi.Ha tenuto concerti in Germania, Francia, Spagna, Belgio, Repubblica Ceca, Ungheria, Svezia, Giappone (Tokio, Suntory Hall), Brasile, Stati Uniti, spesso interpretando musiche a lei dedicate. Nel 2004 e’ invitata da Sylvano Bussotti come protagonista de La Passion selon Sade presso il Teatro de la Zarzuela di Madrid, con la direzione di Arturo Tamayo. Sempre di Bussotti interpreta ancora: nel 2007 l’ opera Silvano-Sylvano, presso l’Accademia di S. Cecilia, in un ruolo scritto per Lei, nel 2008 la prima esecuzione assoluta delle musiche per Rara Film, nel 2013 Furioso di Amneris, Ulrica, Eboli, Azucena e delle streghe, per voce e orchestra, nella Stagione dei Pomeriggi Musicali di Milano, replicato a Lugano nel 2016. Ha cantato all’Opera di Roma nel balletto con la regia di Beppe Menegatti, Georg Trakl e la sorella Grete, rivelazione e declino, come cantante e attrice, a fianco di Roberto Herlitzka. Nel 2007 è protagonista della prima assoluta di Beards del drammaturgo belga Stefan Oertli, eseguita, tra l’altro, al Theatre de la Place di Liegi e al Bozar di Bruxelles.Dopo varie esperienze di teatro musicale, debutta come attrice nel monologo “Non io” di Samuel Beckett, con la regia di Giancarlo Cauteruccio (premio dei critici italiani 2006). Negli ultimi anni ha interpretato Acustica, Pas de Cinq e Der Turm zu Babel di Mauricio Kagel, Como una ola de fuerza y luz di Luigi Nono, diverse edizioni del Pierrot Lunaire di Arnold Schoenberg, nonché moltissime opere vocali di John Cage e Le Marteau sans maître di Pierre Boulez. Ha inciso per Arts, Materiali Sonori, Nuova Era, Sam Classical, ARC Edition, Ema Records, Sheva Collection.(www.monicabenvenuti.com)
NicoNote progetto artistico e alias creato nel 1996 da Nicoletta Magalotti, italiana-austriaca con base nella felliniana Rimini, cantante, performer, compositrice. Artista trasversale, non definibile nella sua unicità produce una cifra personalissima nelle sonorità e nei formati. La sua formazione passa attraverso maestri come Yoshi Oida, Akademia Ruchu, Roy Hart Theatre, Gabriella Bartolomei. Agisce in territori molteplici legati alla musica, al teatro, alle installazioni, al clubbing. Ha all’attivo tour musicali e teatrali in Italia e in tutta Europa, Canada, Argentina, Brasile. A metà degli anni 80 è stata la voce della band Violet Eves, protagonista della new wave italiana con l’etichetta indipendente IRA records di Firenze, insieme a Litfiba, Diaframma, Moda, Underground Life. Negli anni 90 insieme al dj David Love Calò cura un privèe/installazione (all’interno della roboante disco Cocoricò) il Morphine, luogo di radicali sperimentazioni musicali e performative.Nel suo peculiare percorso trasversale è stata diretta più volte da registi quali Romeo Castellucci / Socìetas Raffaello Sanzio, Francesco Micheli, Patricia Allio, Maurizio Fiume, Fabrizio Arcuri e altri, ha collaborato con musicisti di estrazione molto diverse da Patrizio Fariselli degli Area a Mauro Pagani, dai producer house Mas Collective a Teresa De Sio, da Dj Rocca a Piero Pelù e Andrea Chimenti a Ghigo Renzulli, da Roberto Bartoli (Tommaso Lama, Steve Grossman) a Stefano Pilia da Bart Sailer (Wang Inc) a Luca Bergia (Marlene Kuntz) e Davide Arneodo (Perdurabo, Marlene Kuntz), da Enrico Gabrielli a Elisabeth Harnik (Joëlle Léandre) e altri. Una discreta discografia attraversa il suo percorso dal 1985 ad oggi, con varie sigle Violet Eves, Nicoletta Magalotti, AND, Dippy Site, Slick Station e svariati Featurings. A firma NicoNote gli album Alphabe Dream (Cinedelic 2013) poi Emotional Cabaret (Doc Live 2017), l’album “segreto” interamente dedicato a riletture dei Violet Eves, dal titolo Deja V. (Mat Factory 2018). Recentemente ha debuttato a WeReading Festival Itinerante con una lettura sonora dedicata ad Amelia Rosselli. In uscita CHAOS VARIATION V a firma NicoNote & Obsolete Capitalism Sound System (Rizosfera/ RoughTrade 2019) un progetto tra elettronica e filosofia con dediche ad Artaud, Bussotti, Deleuze-Guattari.(www.niconote.net
+INFO:
https://temporeale.it/formazione/voci-possibili-laboratorio-sulla-vocalita-contemporanea-ii/?fbclid=IwAR1F8ySWGI7KICxqMlsjQLneEmzX55nFJvmgsmEbq9DliSNj_j9cjGjvsns
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A Beppe Menegatti Lo schiaccianoci d'oro Edizione 2017
A Beppe Menegatti Lo schiaccianoci d’oro Edizione 2017
Giovanissimo, segue gli spettacoli del Maggio Musicale Fiorentino. L’Accademia Nazionale Silvio D’Amico a Roma gli riconosce la borsa di studio. A metà degli anni cinquanta viene chiamato da Luchino Visconti come assistente alla regia. Collabora in carriera con Eduardo De Filippo e con Vittorio De Sica. (more…)
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zazoomnews · 4 years
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Io e Te Carla Fracci e Beppe Menegatti si raccontano da Diaco - #Carla #Fracci #Beppe #Menegatti http://dlvr.it/RdtFMs
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puntoelineamagazine · 4 years
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Il Poema della Croce alla Chiesa di San Marco di Milano
Il Poema della Croce alla Chiesa di San Marco di Milano
Foto: particolare locandina © Giuliano Grittini
La Chiesa di San Marco di Milano, gioiello architettonico  di grande bellezza, ha ospitato, la sera del 18 novembre, il concerto-rappresentazione “Il poema della Croce”di Alda Merini, con Carla Fracci e Giovanni Nuti, regia di Beppe Menegatti
Nella chiesa di San Marco a Milano, come in una preziosa conchiglia di pietra, ha preso luce “Il Poema della…
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pangeanews · 5 years
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Rudolf Noureev: una leggenda senza patria. Un Concorso Internazionale per omaggiare il genio (e librarci sopra le povere ballerine sculettanti in tivù)
C’è l’atmosfera di un racconto di Nikolaj Leskov, la levità di una poesia di Fëdor Tjutčev, il putiferio di una fiaba di streghe e di fate, nella vita di Rudolf, “il tataro volante”, nato in un vagone della Transiberiana, trasvolato, sulle ali di un talento incomparabile, dal Kirov a Parigi al resto del mondo – perché i russi hanno questo genio nella danza, la cristallina leggerezza di Pietroburgo che si specchia e frantuma nella Neva e la furia glaciale dell’idea che stritola ogni resistere? Non sai neanche come chiamarlo, Rudolf, morto a se stesso nell’estro del ballo: Nureev, Noureev – come voleva lui, francesizzandosi –, Nureyev, Nuriev… il genio non si istituzionalizza in genealogia, non è affare alfabetico, non è davvero afferrabile. Intorno a Noureev, cogliendo i 25 anni dalla morte, la leggenda spericolata – dal gesto atletico, rigore d’ideogramma e di sonetto, al pettegolezzo – è sbocciato di tutto. Su tutto, un film, Nureyev. The White Crow, diretto da Ralph Fiennes, e un libro, Nureyev. La vita, firmato da Julie Kavanagh e pubblicato in Italia da La Nave di Teseo. Omaggi di livello più o meno riuscito, che cristallizzano la leggenda, ne ‘musealizzano’ il mito, per così dire. Piuttosto, il primo Concorso Internazionale intitolato a Rudolf Noureev, in atto al Teatro Galli di Rimini dal 7 all’11 agosto, ideato da Daniel Agésilas – già direttore del Conservatorio nazionale di Parigi e partner di Noureev – e da Maria Guaraldi (per informazioni: [email protected]), ha l’ambizione di perpetuare gli insegnamenti del genio, dando futuro alla leggenda. Il concorso si attua su variazioni obbligatorie dal repertorio di Noureev e si svolgerà sotto gli occhi di una giuria d’eccellenza – la serata di premiazione, aperta al pubblico, accadrà domenica 11 agosto, alle ore 20,30, con la presenza di Carla Fracci e Beppe Menegatti come ospiti d’onore. “Prima di ogni altra cosa Noureev è stato un personaggio dall’incredibile carisma che ha incarnato, nella sua tormentata vita ‘privata’ come in quella professionale, il genio dell’artista a tutto tondo”, scrivono i curatori del concorso nel libretto di scena. Mentre una frase del rivoluzionario della danza, As long as my ballets are danced, I will live, ricorre, intrecciandosi in un corsivo che diventa haiku, grazia nipponica, ballo, lungo i manifesti. Abbiamo chiesto a Maria Guaraldi, già organizzatrice di grandi eventi per la danza con Pina Bausch, Kazuo Ohno, Martha Graham, di spiegarci il carisma di questo concorso.
A un totale idiota di danza spieghi, per sommi capi, la necessità di vedere, capire, amare Noureev
A me, idiota di danza quanto te, a 20 anni, in Francia, la bellezza dell’arte di Pina Bausch, Martha Graham e Kazuo Ohno, che hanno allora rivoluzionato la danza, ha catturato a tal punto da determinare il mio desiderio di promuoverli o riproporli nel mondo collocandoli al posto che meritano nella storia della danza. Noureev ha messo le mani senza timori nel repertorio della danza classica da genio indiscusso. Diventando leggenda. Un grande omaggio a lui è dunque prima di tutto un omaggio alla Danza, la più trascurata fra le arti. Eppure, rispetto ai 900 mila iscritti ai club di calcio, ci sono 2 milioni di bambini iscritti alle Scuole di danza, segno di un amore straordinariamente diffuso fra bambini e adolescenti (e le loro famiglie), vera educazione al bello, non solo al corpo. Noureev è dunque una straordinaria opportunità ‘pedagogica’ per milioni di famiglie, un’opportunità straordinaria per attingere al patrimonio che ci ha lasciato, e questo grazie alla fiducia concreta della sua Fondazione.
Qual è a suo avviso il momento culminante nella carriera di Noureev, l’attimo di massimo splendore, irripetibile?
Quando, dopo la sua avventurosa richiesta di asilo politico ben raccontata dal recente film The white crow, il Paese che lo ha ospitato come ‘immigrato’ (!), la Francia, gli ha affidato la Direzione del Corpo di Ballo dell’Opera Garnier: una straordinaria lezione culturale per tutti i Paesi. E per questo amore, il tartaro Nureyev, nato sulla Transiberiana, ha voluto cambiare il proprio nome in Noureev, francesizzandolo. L’Amore dell’Arte, per dirla con Pierre Bourdieu, supera ogni nazionalità! Sotto la sua direzione è nata una vera ‘generazione Noureev’ di giovani danzatori, poi divenuti a loro volta etoiles. Gli stessi che saranno a Rimini come giurati e coach dei candidati al 1° Concorso internazionale di danza che porta il suo nome, nella stessa logica didattica di trasmissione dell’arte per osmosi (come acutamente scrive il Direttore artistico Daniel Agésilas nel Libretto di sala).
…forse Noureev ha giocato anche con la cultura pop, ha ‘sdoganato’ la danza in contesti inconsueti, era un genio nella versatilità, nelle scelte mai ovvie, e questa è una ragione della sua fama?
Certamente, un genio è per definizione ‘eclettico’: non solo danzatore, ma grande coreografo che ha messo le mani su tutto il repertorio classico, trasformandolo. Grande musicista e direttore d’orchestra. Grandissimo attore (rivedere il suo Valentino!). La sua fama è ormai quasi indipendente dalla sua ‘qualifica’. Come per Fellini…
Specifichi la peculiarità del suo progetto: forse più di un ‘concorso’, un ‘omaggio’, così a dare continuità alla maestria di Noureev, penso. 
Già: forse “Concorso” non era il termine giusto per questo Progetto di Didattica della Danza. Ma soltanto la logica del Concorso internazionale, connesso con le grandi Accademie, i Centri Coreografici, i grandi Teatri d’Opera, le grandi Compagnie, poteva indicare la strada di una ‘rete’ necessaria per individuare e far crescere i talenti, nello spirito di Noureev .
Cosa c’entra Noureev con la città di Rimini?
Un colpo di fulmine del V. Presidente della Fondazione Noureev durante l’inaugurazione del finalmente rinato e davvero splendido Teatro Amintore Galli; in perfetta sintonia con la ‘visione’ del Sindaco Gnassi sul ruolo che il ‘suo’ Teatro potrà giocare in futuro anche a livello internazionale. D’altra parte, te l’ho già detto: Noureev non ha patria. E Rimini è un crocevia internazionale di culture e tendenze. Sarebbe stato più facile, più economico e più scontato realizzarlo a Parigi, capitale mondiale della cultura. Parigi stessa non ha fatto nessuna obiezione alla mia iniziativa, anzi. Ma l’Italia ha bisogno di nuovi e importanti impulsi per tornare ad essere il primo paese delle arti. Questo è oggi un seme. Rimini merita di rinascere anche con dei contenuti di eccellenza.
Ha visto il film su Noureev? In assoluto, che cosa la ha colpita (o meno) dei diversi omaggi espressi intorno al grande danzatore?
La sua ‘curiosità’, molto ben raccontata (le visite all’alba nei Musei parigini, la sua competenza in ambito pittorico…).
Domanda di rito. Lo stato della danza in Italia. Sia sagace e rapace. 
Sagace? Se il rapporto numerico calcio-danza sopra citato è davvero quello, cosa aspetta la RAI a fare “Tutta la danza minuto per minuto”? Un grande programma dedicato alle manifestazioni, agli spettacoli, ai nuovi talenti emergenti: non solo povere ballerine sculettanti nei programmi di intrattenimento. Rapace? Un terreno vergine da arare e coltivare, perché porti molto frutto…
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STRADIVARIfestival 2017 「ストラディヴァリ・フェスティヴァル 2017」
ヴァイオリンの名器「ストラディヴァリ」を生んだことで世界的に知られているクレモナ。9月23日よりヴァイオリンの街、クレモナでヴァイオリンのフェスティバルが開催されます。
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初日には有名な弾きて、セルゲイ・クリロフ(Sergej Krylov)がヴァイオリン博物館秘蔵のストラディヴァリを、氏が芸術監督を務めるリトアニア室内管弦楽団と共に奏でます。 24日にはピアニストであり作曲家・指揮者などとマルチな活動を行うエツィオ・ボッソ(Ezio Bosso)のピアノと氏が率いるStradivari Festival Chamber Orchestraによる演奏。 そして今年の話題のひとつ、30日には元スカラ座のプリマバレリーナであるカルラ・フラッチ(Carla Fracci)が夫のBeppe Menegattiの演出・Anna Tifuのヴァイオリンにより踊ります。
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クレモナはミラノの南東およそ80キロにあるポー河岬の町。ミラノからは電車で 1 時間 10 分ほどの距離です。 ストラディヴァリやグァルネリといったヴァイオリン職人が住んだ町には日本人のバイオリン製作者もたくさんいらっしゃいます。音楽にご興味のある方には是非ご覧いただきたいフェスティバルです。
info: http://www.stradivarifestival.it/
Image courtesy of www.stradivarifestival
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albertonacci · 7 years
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CARLA FRACCI a Bergamo 19 Aprile 2017 from Alberto Nacci/ajpstudios on Vimeo.
Bergamo, 19 Aprile 2017 - Ristorante Il Pianone Carla Fracci e Beppe Menegatti Ospiti d'Onore di un Interclub fra il Rotary Club Bergamo Ovest e il Rotary Club Hospital One.
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gramilano · 3 years
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Milan unveils a plaque for Carla Fracci
Four months after Carla Fracci's death on 27 May 2021, Milan has placed a plaque on the building where she lived when she studied at La Scala.
Plaque for Carla Fracci Four months after her death on 27 May 2021, Milan has remembered one of its most cherished children, the ballerina Carla Fracci, with a plaque on the building where she lived with her family from 1945 to 1959. Fracci spent the first years of her life in the countryside in a period when Milan was heavily bombed, including its famous theatre La Scala, which took a direct…
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nandocan · 8 years
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I miei ricordi di Paolo Poli
I miei ricordi di Paolo Poli
Firenze liceo Dante Roma, 26 marzo 2016 – La prima volta che ho assistito a uno spettacolo di Paolo Poli è stata al liceo Dante di Firenze (nella foto), per una recita scolastica della “Locandiera” di Carlo Goldoni. Se la memoria non mi inganna, io frequentavo la media nel seminterrato dell’edificio in piazza della Vittoria, mentre lui, più anziano di me di sei anni, era probabilmente alle soglie…
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milanopost-blog · 9 years
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Nuovo Post pubblicato su Milano Post Quotidiano ONLINE di Informazione e Cultura #AppelloDiCarlaFracci, #BeppeMenegatti, #Expo, #TurandotDel1Maggio
Nuovo Post pubblicato su http://www.milanopost.info/2015/02/12/appello-di-carla-fracci-per-la-turandot-del-1-maggio-non-diamo-unimmagine-sbagliata-del-nostro-paese/
Appello di Carla Fracci per la Turandot del 1 Maggio " Non diamo un’immagine sbagliata del nostro Paese"
Milano 12 Febbraio - Alla Scala è legatissima. E non potrebbe essere altrimenti. Lì una giovanissima Carla Fracci ha mosso i primi passi sulle punte, da allieva della scuola di ballo del Piermarini. E sempre lì è diventata prima ballerina, prima di spiccare nel volo verso i più prestigiosi palcoscenici del mondo. Ora l’étoile e il marito Beppe Menegatti guardano il Piermarini da osservatori esterni (ma molto interessati). E non è sfuggita loro, ovviamente, l’infinita telenovela sulla Turandot del Primo maggio, che rischia di saltare per il «no» dei delegati della Cgil:«Non siamo d’accordo con loro», fanno sapere. Non prima, però, di aver fatto una premessa d’obbligo.
Vale a dire?
«Noi siamo sempre stati molto sensibili alle rivendicazioni dei lavoratori dello spettacolo, dimostrandolo in tante occasioni: per noi, loro vengono prima di tutto perché sono quelli che materialmente fanno vivere i luoghi della cultura. A cominciare da macchinisti, attrezzisti e sarte fino a professori d’orchestra e coristi. E ci faccia dire pure un’altra cosa fondamentale...».
Prego.
«Il Primo maggio è una data sacra per i lavoratori e non si può assolutamente mettere in discussione».
C’è un però.
«Sì, ed è legato alla straordinaria manifestazione che si terrà a Milano tra maggio e ottobre: l’Esposizione universale del 2015».
Quindi?
«Crediamo che i lavoratori della Scala contrari ad andare in scena il Primo maggio debbano fare una seria riflessione: è indispensabile che si alzi il sipario sulla Turandot, anche per non dare un’immagine sbagliata del nostro Paese».
Anche il premier Matteo Renzi ha usato la stessa espressione, seppur a valle di un attacco ben più pesante.
«Conosciamo da tanti anni il premier e pensiamo che in quell’occasione non abbia dato il giusto peso alle parole pronunciate: siamo rimasti sorpresi. Detto questo, i dipendenti devono lavorare per Expo».
In che senso?
«Devono lavorare per fare in modo che l’Esposizione universale sia davvero quello che promette di essere, cioè un luogo dove per sei mesi si affronterà il tema della nutrizione e della fame nel mondo, cercando di trovare una soluzione. Insomma, non sia una fiera dove si espone il risotto alla milanese o i salumi di Hong Kong, bensì un posto dove incontrarsi per risolvere un problema drammatico. Anche gli scaligeri possono dare una mano in questo senso, facendo il loro dovere fino in fondo e festeggiando per una volta la festa del lavoro lavorando».
Alcuni di loro sarebbero disposti a lavorare il 30 aprile, salvando così sia lo spettacolo che la festa dei lavoratori.
«Per carità, tutto si può fare, ma evidentemente la dirigenza della Scala non aveva altra scelta: se ha deciso di chiedere uno sforzo per il Primo maggio, vuol dire che non poteva fare altrimenti».
Ve la sentite di lanciare un appello al fronte del «no»?
«Certo, lo facciamo forte e chiaro, anche perché loro corrono un rischio che forse hanno sottovalutato».
Quale?
«Quello di essere strumentalizzati e di essere coinvolti in polemiche che sia loro che la Scala non meritano proprio: facciano un’opera di bene per tutti». (Il Giorno Milano)
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gramilano · 3 years
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Positano Premia la Danza dedicated to Carla Fracci
Positano Premia la Danza has been held for almost half a century – next year marks its 50th edition. The 2021 edition was dedicated to Carla Fracci.
Television interview with Beppe Menegatti Positano Premia la Danza is an award ceremony followed by a gala that has been held almost every year for almost half a century – next year marks its 50th edition. The Sirenusas islands (more commonly referred to as Li Galli, or Gallos) are an archipelago of little islands off the Amalfi Coast. They were once owned by Leonid Massine and then by Rudolf…
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gramilano · 3 years
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Filming starts on "Carla", a biopic of the young Carla Fracci
Shooting has begun on the film for television, "Carla", a biopic of the early life of Carla Fracci.
Shooting has begun on the film for television, Carla, a biopic of the early life of Carla Fracci. Neapolitan actress Alessandra Mastronardi will play Italy’s ballet star in a production by Rai Fiction – the state broadcaster – and Emanuele Imbucci will direct. It is slated to be broadcast on Rai1 in the autumn. Mastronardi is best known internationally for her role in Woody Allen’s 2012 film To…
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