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#bosco faito
pietroalviti · 5 months
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Ceccano, il Comune bacchetta la Regione sul Bosco Faito ma, forse, è un errore
Abbiamo già approvato nel Consiglio Comunale del 30 luglio 2018, con delibera n. 21, una mozione per chiedere alla Provincia l’affidamento; quest’ultima ha già espresso parere positivo, ma la Regione Lazio al momento temporeggia, facendoci di fatto perdere tempo e finanziamenti utili per poterlo gestire e riqualificare, a vantaggio di tutta la comunità. Il bosco, con il suo ecosistema, può…
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sorrentoweb · 3 years
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𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐎 𝐄' 𝐔𝐍 𝐏𝐎𝐒𝐓 𝐂𝐇𝐄 𝐇𝐀 𝐒𝐎𝐋𝐎 𝐋𝐎 𝐒𝐂𝐎𝐏𝐎 𝐃𝐈 𝐒𝐄𝐍𝐒𝐈𝐁𝐈𝐋𝐈𝐙𝐙𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄. Stamattina sono salito a Pian del Pero (#montefaito) munito di pala e ho pulito in piccolissimo pezzettino di bosco da un'indecente pattume di immondizia dovuto a quelle persone che credono che il #bosco e il Monte Faito siano una #pattumiera. 👉Io vorrei fare semplicemente una domanda, 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲, ❓ma secondo te, tu che hai lasciato le scarpe nel bosco 👉o tu che ti sei strafogato e 𝑐𝑜𝑧𝑧 𝑐𝑜𝑝𝑝 𝑚𝑜𝑛𝑡 𝑓𝑎𝑖𝑡, oppure tu mamma dolcissima ❤️❤️e premurosa che, anche se la cacca dei bambini è innocente, ma nel pannolino che butti sempre 💩𝗺𝗲𝗿𝗱𝗮 c'è....io a te che vieni ad 🥰🥰😘😘amoreggiare al #Faito, che ti capisco anch'io lo trovo estremamente romantico 🌙🌙 ma credi che buttando i tuoi sporchi preservativi nasca un figlio del bosco...e per non parlare di assorbenti e mascherine....si proprio tu.... 🧐𝘇𝗼𝘇𝘇𝗼𝗻𝗲 vorrei chiederti ma (ne strunz) se poi ritorni e invece di trovare munnezz (che hai lasciato tu precedentemente) ritrovi un bosco pulito non è meglio per te ma anche per tutti noi? A come mi piacerebbe avere una bacchetta magica e riposizionare tutta sta munnezz int e cas di questi zozzoni...oppure la mia goduria sarebbe....non sò se avete mai visto i padroni dei cani Uuuu quante volte ho visto la scena del cacatone o della pipì del cane (il cane non c'entra niente chiaramente) mentre il padrone se ne va senza raccoglierlo...ma come mi piacerebbe presentarmi a casa sua dicendo mi scusi devo defecare avrei scelto il suo salotto quello buono...e come mi direbbe ma a casa mia? e si a casa tua ma perchè la città il bosco e qualsiasi altra parte del mondo non è casa di tutti.... Ho fatto delle foto del prima e del dopo e qualche particolare...se ha qualcuno gli va di fare lo stesso e mi manda delle foto del prima e del dopo le pubblicherei volentieri. Un saluto a tutti e chiedo scusa per un post un pò fuori dai miei schemi....ma ogni tanto un Vaffxxxx a sti zozzoni ci vuole. ciao ciao Salvatore De Stefano 🤣🤣🧐🧐🖐🖐👍👍🖕🖕 📌𝗧𝗔𝗚 #montefaito #stabia #vicoequense #parcoregionaledeimontilattari #mon (presso Monte Faito) https://www.instagram.com/sdsgrafica/p/CY9Fi1rt6Y8/?utm_medium=tumblr
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lamilanomagazine · 2 years
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Rete 4, stasera torna "Quarto Grado” con Nuzzi e Viero
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Rete 4, stasera torna "Quarto Grado” con Nuzzi e Viero. Venerdì 9 settembre, in prima serata, su Retequattro, torna "Quarto Grado", arrivato quest'anno alla 14esima edizione. Gianluigi Nuzzi, con Alessandra Viero, e la squadra del programma in onda sulla rete di Sebastiano Lombardi, riprendono a indagare su episodi attuali di nera e cold case che attendono la verità. In apertura dell'approfondimento a cura di Siria Magri la vicenda di Angela Celentano, la bambina scomparsa il 10 agosto 1996 sul Monte Faito. Una foto realizzata in digitale mostra come sarebbe oggi, a 29 anni, mentre spunta una nuova pista e una nuova speranza che arriva dal Sud America. Al centro della puntata anche il caso di Liliana Resinovich, la donna ritrovata senza vita in un bosco vicino casa, a Trieste, il 5 gennaio scorso. Per i consulenti della Procura, la 63enne si sarebbe suicidata qualche giorno prima. Ma è davvero possibile che Lilly abbia vagato senza meta per tre settimane? A "Quarto Grado", inoltre, non mancheranno gli interventi di esperti e ospiti: tra questi, Carmen Pugliese, Luciano Garofano, Alessandro Meluzzi, Massimo Picozzi, Carmelo Abbate, Grazia Longo e Sabrina Scampini. Si rinnova, infine, lo stretto rapporto tra "Quarto Grado" e i suoi telespettatori: una community online molto attiva - i quartograders -, che ogni venerdì posta in diretta via social.... Read the full article
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amalficfa · 6 years
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I luoghi del campo: La Costiera Amalfitana
Spiagge luminose e canaloni selvaggi, anfratti ombrosi e rocce frastagliate, ciò sembra caratterizzare la Costiera Amalfitana. Tutto ciò arriva a noi da molto lontano. L’antica foresta mediterranea, scomparsa dalle pianure della Campania già in età romana, continuava a sopravvivere quasi intatta sulla costiera amalfitana nei primi secoli del Medioevo, scarsamente influenzata dalla presenza umana, ancora marginale. E in realtà, solo a quest’epoca risalgono le prime notizie di insediamenti di qualche rilievo sull’intero territorio che, escluso dagli itinerari indicati nelle mappe imperiali, dovette essere quasi del tutto spopolato almeno fino al IV secolo, forse con l’unica eccezione di alcune ville romane sparse lungo il litorale e nel retroterra. Fino allo sviluppo dei primi “castra” bizantini, la flora originaria poté sostanzialmente continuare ad evolvere indisturbata e a coprire col suo mantello protettivo e con la varietà delle sue specie la tormentata orografia di questi luoghi. Il paesaggio forestale era allora segnato dal dominio incontrastato delle querce sempreverdi, che sulle pendici costiere e fino alle basse montagne dovevano formare associazioni dense e compatte, in cui la prevalente e maestosa presenza del leccio era talora interrotta da aceri e roverelle, accompagnati da uno straordinario intreccio di arbusti e piante lianose, che si sviluppavano con vivace rigoglio sotto l’ombra profonda delle chiome più alte. A ciò si aggiungevano castagni e boscaglie di salici ed ontani, faggi (di cui resta il ricordo nel “fagitum” di qualche codice antico e l’evidente traccia toponomastica del Monte Faito nell’area sorrentina). Le selve ed i querceti, nel X secolo, coprivano il territorio della Costa giungendo in qualche caso fino al mare e tale vegetazione dovette costituire, fin dalle origini della storia di Amalfi, una delle risorse più importanti sia per il consumo interno dei centri costieri che per le loro attività mercantili; il taglio di querceti per farne materiale per barche appare documentato già nel 991 sul monte Falerzio, allora proprietà della Badia di Cava. Oltre alla forte esportazione del legname, interessata in qualche modo alla rigenerazione del bosco, si avviò la conquista di suolo coltivabile, come nella zona di Positano, Tramonti, Ravello, Maiori, soprattutto colture arboree e viticole. La conquista delle superfici scoscese è ottenuta mediante la creazione di ripiani orizzontali, che si dispongono a forma di gradoni lungo la linea di pendio e sono sostenuti da muri a secco ricavati direttamente dal pietrame del luogo. Tutto ciò è accompagnato da un’intensa opera di canalizzazione e di protezione dei manufatti (dal mondo arabo) per assicurare il corretto deflusso delle acque per l’irrigazione e per prevenire gli smottamenti del terreno. Da quest’opera imponente di modellamento del suolo uscirà trasformata l’intera visione dei rilievi collinari: la sistemazione a terrazze. Questo sistema permette all’espansione agricola di superare l’ostacolo costituito dalla natura impervia dei luoghi. Oggi il paesaggio è caratterizzato anche da pinete, il mirto, l’erica, il corbezzolo ed il lentisco. Antichissima è la storia di Sorrento, il cui nome deriverebbe dalla storia omerica delle Sirene ammaliatrici, umiliate da Ulisse e trasformate in scogli (Li Galli di fronte a Positano). Fondata forse dai Fenici, fu colonia greca e romana, con un territorio esteso dal fiume Sarno forse fino alla Punta della Campanella. Fu spesso ribelle a Roma, ma sempre dimora prediletta dei patrizi. Nel Medioevo alternò periodi di libertà vescovile e ducale alla dominazione dei Goti e dei Bizantini, ma lottò sempre vittoriosamente contro i Saraceni, finché fu conquistata dai Normanni e condivise le travagliate sorti del Regno di Napoli. Città fiera e aristocratica, fu spesso in lotta con i paesi vicini.
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giacintobutindaro · 6 years
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Scomparsa di Angela Celentano: parla il papà a poche ore dalla scomparsa!
E’ il 10 agosto 1996, è un sabato, siamo sul Monte Faito (Napoli) a poche ore dalla scomparsa della piccola Angela Celentano (aveva tre anni), figlia di Catello e Maria Celentano, membri della Chiesa Evangelica Pentecostale di Vico Equense (Napoli), di cui era pastore Anania Staiano, padre di Maria, che era anche lui quel giorno sul Faito – Chiesa che aveva organizzato quel giorno – per la fine della scuola domenicale dei bambini – un pic-nic sul Monte Faito. Il luogo dove si trovavano a fare il pic-nic è lo spiazzo antistante i ruderi del castello Giusso, che si trova nei pressi del Centro Sportivo Faito lungo Via della Fattoria. Questo video mandato in onda durante il programma «Pomeriggio Cinque» condotto da Barbara D’Urso, mostra un INTERESSANTISSIMO dialogo tra Catello e le autorità che in quel momento stavano cercando Angela. Nell’ascoltarlo, dovete tenere presente una cosa FONDAMENTALE che è questa: l’ipotesi più attendibile sostenuta in quel momento dalle autorità era l’incidente. Su «Il Mattino» del 12 agosto 1996, infatti, si leggeva: «Il capitano dei carabinieri Michele Cozzolino e il maresciallo Vincenzo Vacchiano, così anche il vicequestore Attilio Nappi, del commissariato di Sorrento (che coordina la Guardia di Finanza) non propendono, al momento, per la pista del sequestro. Nel senso che non dispongono di alcun elemento che possa far orientare le indagini su questo versante. ‘C’è una scala di priorità obbligata. Per ora si impone la ricerca della bambina sul Faito, l’incidente è l’ipotesi più attendibile. Non prendiamo in considerazione un allontanamento ‘forzato’. Spero che la bambina sia viva. Faremo tutto il possibile, con tutte le nostre forze. Intanto dobbiamo registrare la grande partecipazione di volontari che ci stanno dando una mano perché Angela venga rintracciata’» (Michele Tanzillo, «Disgrazia o rapimento? Giallo nel bosco», Il Mattino, 12 Agosto 1996, pag. 2). Notate come le autorità non prendessero ancora in considerazione l’allontanamento forzato. Questa è la ragione per cui i Carabinieri rimarranno sorpresi quando l’11 Agosto (il giorno dopo la scomparsa di Angela) a Vico sentiranno dire a Catello che sua figlia poteva essere stata rapita, infatti un Carabiniere gli dice: «Ma come fa, signor Celentano, a pensare che sia stata rapita? Non ci sono elementi in tal senso, se lei mi dice che non avete subìto minacce di recente, se non avete litigato con nessuno, se non avete nemici, se la vostra situazione economica non autorizza a ritenere che … Insomma, chi deve averla rapita?» (Catello e Maria Celentano, Il regalo di Angela. La fede ci ha ridato la speranza, a cura di Pietro Cabras, Edizioni Piemme, Milano 2012, pag. 102), e Catello prosegue nel racconto dicendo: «Non lo ascolto più. Guardo fuori dalla finestra la luce che arriva dal mare, chiarissima. ‘Si sieda, signor Celentano’. ‘Preferisco stare in piedi, grazie’. Non insistono, e io ho addosso una impazienza che mi corrode dentro. Mi sembra di buttar via il tempo» (Il regalo di Angela, pag. 102-103). Ed è proprio questo che sentirete dire a Catello in questo video e cioè che Angela poteva essere stata presa: le sue parole testuali sono che in tre minuti la bambina «può essere presa»!
P.S. Leggete il mio libro «Angela Celentano: un mistero che dura dal 10 agosto 1996» http://imieiscritti.lanuovavia.org/libro-angela-celentano.pdf
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theadrianobusolin · 8 years
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Angela Celentano, le indagini ricominciano dal sogno premonitore della cugina Rosa: "Angela spariva nel bosco"
Angela Celentano, le indagini ricominciano dal sogno premonitore della cugina Rosa: “Angela spariva nel bosco”
È ancora aperto il caso di Angela Celentano, la bambina di tre anni scomparsa il 10 agosto 1996 sul Monte Faito, e oggi le indagini ripartono proprio dai racconti dei testimoni. La decisione di riascoltare le persone che hanno assistito alla scomparsa è da ricondurre all’intenzione di voler approfondire alcune dichiarazioni rilasciate anni fa, a cui non si era probabilmente dato il giusto peso.…
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pietroalviti · 7 months
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Ceccano, i forestali denunciano i proprietari per il taglio abusivo di un ettaro e mezzo di querce a Bosco Faito
Non l’ha difeso neppure il fatto di essere monumento naturale: le motoseghe hanno tagliato indisturbate lungo un tratto del Bosco fra l’altro vicino a strade percorse ogni giorno da centinaia di automobilisti. Lo si apprende da un articolo di Marco Barzelli, pubblicato stamane su Il Messaggero. Il taglio è avvenuto un anno fa e i carabinieri forestali, al termine delle indagini, hanno denunciato…
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pietroalviti · 11 months
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La Regione affida il Bosco Faito al Comune di Ceccano
Con il voto unanime della Commissione Agricoltura e Ambiente, la Regione Lazio ha affidato la gestione del Monumento Naturale Bosco Faito al Comune di Ceccano. La singolare foresta planiziale che forma il Bosco Faito, con faggi imponenti nonostante la quota, è una grande polmone naturale che nel 2009 fu eretto dalla regione a monumento naturale. Fino ad oggi, il Bosco, 336 ettari di vegetazione…
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pietroalviti · 1 year
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Ceccano, lunedì 24 inizierà la bonifica della BPD al Bosco Faito
Lo si apprende da un’ordinanza del comune di Ceccano con cui si danno disposizioni al curatore fallimentare dell’azienda proprietaria dello stabilimento BPD del Bosco Faito per consentire l’accesso ai funzionari della regione e ai responsabili della ditta incaricata di risanare gli stabili che nel passato avevano ospitato la fabbrica d’armi, inserita all’interno del Bosco, oggi patrimonio…
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pietroalviti · 2 years
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Bosco Faito dalla Provincia al Comune di Ceccano, delibera del consiglio regionale
Bosco Faito dalla Provincia al Comune di Ceccano, delibera del consiglio regionale
Il consiglio regionale del Lazio ha approvato in via definitiva il passaggio del monumento naturale del Bosco Faito dalla provincia al comune di Ceccano. Lo rende noto un comunicato stampa del Consiglio in cui si legge che si è scelto di privilegiare un criterio di prossimità territoriale, nella gestione del patrimonio naturalistico dell’area. Ora sarà il comune di Ceccano a decidere cosa fare…
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pietroalviti · 4 days
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Ceccano e i non luoghi, perché si spendono soldi senza sapere cosa saranno quei posti?
Prendo ad esempio Ceccano, esattamente: cos’è la nostra piazza? Cos’è il Castello dei Conti? Cos’è Castel Sindici? Cos’è l’ex-Scuola di Borgo Berardi? Cos’è il campo da baseball? Cos’è l’ex-Cartiera Savoni? Cos’è l’impianto di atletica/campo da rugby? Cos’è l’Antares? Cos’è il parco del Siserno? Cos’è il Popolla? Cos’è il parco astronomico? Cos’è l’ex-Snia-BPD di Bosco Faito? Cos’è…
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pietroalviti · 2 months
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Ceccano, un altro incendio alla Botte, evitato che attecchisse al bosco
Il duro lavoro dei pompieri e dei volontari della protezione civile ha impedito che le fiamme arrivassero al Bosco Celleta, residuo della foresta planitiale che comprende anche il Bosco Faito. L’incendio è scoppiato verso le 14 del 6 agosto. Sono stati coinvolti diversi pali elettrici e del telefono, avvolti dalla vegetazione e bruciati insieme alle sterpaglie. Sul posto anche la Polizia…
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pietroalviti · 10 months
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Ceccano, finanziata dal PNRR la rete fognaria nella Contrada S. Paolo
L’intervento, per 3 milioni di euro, riguarderà la popolosa contrada che si trova fra Ceccano e Frosinone, a ridosso del Bosco Faito e del depuratore Asi. Colle S. Paolo è una delle zone più compromesse dal punto di vista dell’inquinamento dei suoli, per la sua contiguità all’area industriale. L’impianto fognario, che collegherà alcune migliaia di famiglie al depuratore, è previsto nell’ambito…
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pietroalviti · 11 months
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Ceccano, ancora centinaia di persone senza corrente
Il guasto è iniziato alle 4,38 della notte e non è ancora stato risolto. Si prevede il ripristino dell’alimentazione per le ore 12. Sono interessate le contrade Maiura, Spina e Bosco Faito. Risultano disalimentate oltre 100 abitazioni. per restare aggiornati Subscribe
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pietroalviti · 1 year
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Ceccano, nel bosco Celleta arrivano i cAccAnesi
Sembrava un territorio finora salvo dal contagio dei cAccAnesi, che ora invece sono spuntati anche lì, come ci hanno fatto presente diversi lettori che chiedono l’installazione di fototrappole per stroncare il fenomeno. Il Bosco Celleta è una preziosa risorsa naturale del territorio di Ceccano, parte anch’esso dell’antica foresta planiziale del Bosco Faito. per restare aggiornati Type your…
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pietroalviti · 1 year
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Ceccano, la Regione in visita alla raffineria Itelyum, lungo la Monti Lepini
Ieri, 22 giugno, due assessori regionali, Elena Palazzo, responsabile dell’Ambiente, e Giancarlo Righini, assessore al bilancio, hanno visitato lo stabilimento Itelyum a Ceccano, la grande raffineria che sorge lungo la Monti Lepini, a ridosso del Bosco Faito e dell’autosole. Lo si apprende dall’ufficio stampa dell’azienda che si occupa di rigenerazione di oli esausti e che negli anni addietro,…
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