Tumgik
#bukowski italiano
“Cara Sofia,
Sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”
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librilla · 2 years
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E sarà abbastanza facile fallire, davvero facilissimo, ma non farlo, non farlo, non farlo.
Charles Bukowski, Nessuno può salvarti se non tu stesso
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non-essere-timida · 1 year
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Se ferirmi non ti ferisce
Vuol dire che non mi hai mai
Amato come hai sempre detto.
Ma in fondo, ho sempre saputo che
Ciò che provo io per te, non è mai stato
Ricambiato in equal modo.
Mentre io passo le notti a piangere
Per la tua assenza
Tu dove sei?
Mentre io mi crogiolo nei miei sentimenti
Mentre io continuo a ripetermi
"Sono sbagliata" dove sei tu?
Mentre io continuo a colpevolizzarmi
Di cose che non posso controllare
Tu passi le giornate ad odiarmi
A colpevolizzarmi
O forse neanche ci pensi
Forse la mia assenza non ti scalfisce
Come la tua logora me
Ma allora dimmi
Se non vuoi il mio star bene
Perché io continuo ad amarti così?
L'averti ferita con i miei sentimenti sbagliati
mi uccide
Tu non ci hai pensato un attimo a ferirmi
Ma è nel tuo carattere, e
Purtroppo
Amo anche questo di te
Se non tornerai
Ti prometto una cosa
Non darò mai più a nessun'altra ciò
Che ho dato a te,
Di me
Perchè non amerò più nessun'altra al mondo
Come amo te.
Perché anche se adesso provi solo odio
Nei miei confronti
Sappi che io continuerò ad amarti
Sempre e per sempre.
Manterrò la mia promessa
E per te
Ci sarò sempre
E per sempre.
Ogni qualvolta lo vorrai
Se mai lo rivorrai
Io sarò sempre
A tre passi da te.
-Love
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francyfan-bukowsky · 4 months
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JOHN MARTIN , l’editore che scopri e lancio Buk🖤wski……
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Cento dollari al mese per il resto della vita, per mollare il lavoro alle Poste e fare lo scrittore a tempo pieno. Nessuna noia, bega e seccatura con uffici stampa, reading e conferenze, o quasi. Alla distribuzione avrebbe pensato lui, la moglie Barbara avrebbe disegnato le copertine. Non ci volle molto a convincere Charles Bukowski, nel 1969, a partecipare all'impresa semifamiliare di John Martin: un atto temerario, un salto nel buio per entrambi. John si stava giocando un quarto delle sue entrate per mantenerlo e tentare una sfida dal cui esito sarebbe dipeso il loro futuro, ormai in condivisione. Per Charles non sarebbe stato facile rimettersi a bussare a 50 anni alle porte di magazzini, macelli e ditte di facchinaggio. Si dice che dietro ogni uomo di successo ci sia una grande donna (e viceversa). E questo è senz'altro vero per Bukowski, che s'accasò la sua Linda Lee dopo una lunga raccolta di Donne riassunte nel '78. Ma se oggi le frasi con cui lo scrittore americano semplicemente inframmezzava i dialoghi sono diventate aforismi stracondivisi in Rete, e se le case editrici continuano a raschiare il fondo dei cassetti delle stamberghe in cui ha soggiornato per pubblicare l'impubblicato, bisogna ringraziare un mite, sobrio, discreto ingegnere - perfino un po' bacchettone - che la sera, tornato a casa da lavoro, dopo aver cenato con moglie e figlia, si rilassava sul divano leggendo su riviste underground racconti border line che non riuscivano a vedere la luce della rilegatura. «Questo tizio è troppo bravo, non può continuare a uscire su questi giornalini amatoriali» pensava John. Finché una sera, 50 anni fa, la decisione: lasciare tutto e fondare la Black Sparrow Edition, solo per pubblicarlo. A consentirgli di realizzare il sogno, il ricavato del business messo in piedi a Los Angeles nel settore degli uffici e una maxi raccolta di prime edizioni di D.H. Lawrence, vendute alla UC Santa Barbara per 50mila dollari (era un appassionato collezionista di libri originali fin da quando aveva 20 anni). Prima di tutto però, toccava contattare il postino poeta.
«Non l'ho mai visto ubriaco» è il titolo choc di un’intervista di Jonathan Smith, l'unica mai tradotta in italiano, pubblicata online da Vice nel 2014. Per forza: i due si sono incontrati di persona una manciata di volte in tutta la loro carriera, sentendosi principalmente al telefono o scrivendosi. E in quelle occasioni, in cui bisognava parlare d'affari, Bukowski si faceva trovare evidentemente meno sbronzo del solito. L'amico ideale per il misantropo Charles, secondo cui il miglior dono che potesse fargli un fan era quello della sua assenza. Niente di più semplice, per cominciare, che prendere un po' di scritti sparsi e riordinarli in un diario. «Mi mandava il manoscritto man mano che lo scriveva, e dopo aver letto ogni capitolo dovevo sedermi, ricompormi e sperare che non fosse tutto vero - racconta in quell’intervista -. Credevo in lui quanto credevo in me stesso: una fede quasi religiosa, una cosa a cui non si può smettere di credere». Nacque così Taccuino di un vecchio porco (o sporcaccione, secondo le traduzioni), il primo vero libro di Bukowski. Fu preceduto da un piccolo opuscolo nel 66, True Story, pubblicato in appena 30 copie: una sorta di prova generale per amici e parenti. Convinto che avrebbe attirato più dei racconti, Martin si fece scrivere anche un romanzo da tenere di scorta: Post Office, in realtà un "concept" di disperate istantanee biografiche sul mortificante mestiere appena abbandonato. Potrà pubblicarlo con comodo due anni dopo: il successo del Taccuino sarà folgorante, almeno per le aspettative da cui erano partiti. Sarà sempre la moglie di Martin a escogitare anche l'originale impaginazione: il formato da 10x24 cm, più grande delle misure standard e adatto allo scaffale, divenne una nota distintiva della casa. Anche questo contribuì alla vittoria, immediata, della scommessa: quasi da subito il personaggio di Henry "Hank" Chinaski, detto "Gambe d'elefante", divenne il fenomeno letterario e culturale di livello mondiale, che ancora conosciamo. E il compenso passerà a 10mila dollari ogni due settimane.
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( Web)
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profesor-javaloyes · 5 months
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En mi "molesta" opinión.-
El día en que pasamos, de forma estrictamente ponderada, del (mal) Humor al Amor para llegar a la Paz (capital de Bolivia).-
Corría (alternando su paso a trote ligero) el año 1969 cuando recibí desde Montreal una llamada de mi viejo alumno John Winston Lennon.
“Querido Profesor Javaloyes”, me dijo, “estoy en Canadá con Yoko y se le ha ocurrido montar una performance, un happening que llame la atención del planeta. Le ruego que la atienda y la oriente sobre que tema o asunto es el indicado y en qué forma plantearlo.”
“Claro que si John”, le respondí, entonces hablé con Yoko y le expuse mi idea. El tema central sería el Amor, y ya que estaban alojados en Hotel Queen Elizabeth le sugerí que lo que podrían hacer es convertir su habitación, la número 1742 exactamente, en un altavoz mediático que propagara la idea de amor fraternal y universal. Hacerlo desde la cama a modo de protesta, pero dentro de un propósito artístico, que fuera su fin último como creadores de arte contemporáneo.
Yoko quedó encantada con la idea. “Gracias Profesor, es brillante y tengo unos amigos relacionados con el lema que han dedicado toda su vida a este asunto y que podrían unirse. Además nos encantaría que usted personalmente nos acompañara en los preparativos.”
Para allá partí de inmediato y cuando llegué la escena que encontré era dantesca. Yoko había confundido los términos e interpretado Humor por Amor. Y eso no era lo peor, los amigos en cuestión que debían propagar con su presencia y apoyo la idea de un “humor” universal y fraterno eran nada menos que Stan Laurel y Oliver Hardy (conocidos en español como el Gordo y el Flaco), dos cómicos (?) con una gracia al nivel del presidente Leopoldo Calvo Sotelo.
“Mira Yoko”, le dije a una Ono que no paraba de llorar y gemir, "vamos a arreglar esto antes de que nadie de la prensa entre en la habitación.”. “Pero es que yo entendí Humor”, repetía desconsolada. “Te entiendo hija, y podríamos incluso utilizar el lema del humor, pero usar a estos dos tipos es como si te metes en la cama con el General Patton para protestar contra la guerra.
Después sacamos a aquellos dos insoportables fulanos por la puerta de atrás y cambiamos la protesta relacionándola contra la guerra del Vietnam y en general contra todas la guerras..
Así antes de dejar entrar a la prensa, Bruno Vagnini, un italiano estudiante de arte que me acompañaba, me entregó la primera y única foto (de las veintiséis que sacó con su cámara Nikon aquel día) que se tomó de aquel dramático momento.
Y así queridos alumnos fue como la Paz consiguió de verdad ese día su oportunidad.
“No hay guerra, no hay infierno” (Charles Bukowski)
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lamilanomagazine · 3 months
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Modena, la Tenda, con musica live, danza e letture
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Modena, la Tenda, con musica live, danza e letture Musica dal vivo, danza e letteratura nel programma della settimana che chiude il mese di gennaio della Tenda di viale Monte Kosica. Giovedì 25 gennaio, alle 21, debutta "Se una notte d'inverno alla Tenda...", la nuova rassegna di reading musicali curata dal Collettivo SquiLibri che riunisce narratori, attori e musicisti con la passione per la letteratura e la volontà di metterla in circolo attraverso storytelling e musica live. Il primo appuntamento è dedicato ad Edgar Allan Poe e alle "Rivelazioni di un cuore nero". In febbraio sono in programma altre due serate che avranno come protagonisti Charles Bukowski (giovedì 15) e Italo Calvino (giovedì 29). Spazio alla musica dal vivo venerdì 26 gennaio, alle 21, con il cantautore e musicista modenese Gargane, nome d'arte di Andrea Garganese, che ha fatto dell'unione tra musica e poesia il suo punto distintivo. Il concerto fa parte della rassegna di musica rock curata dall'associazione Intendiamoci. Del 2021 è il progetto con il quale Gargane realizza il suo primo Ep accompagnato da una band e un "busking tour" in centro Italia inventandosi il "concerto poetico", nuovo format di esibizione performativa. L'orizzonte artistico è quello di una musica originale, contaminata da sonorità della musica popolare con influenze jazzistiche, gipsy e latine accompagnate da una voce che canta e racconta in italiano. Il fine settimana è dedicato alla danza con due appuntamenti inseriti nella programmazione di "Ore d'aria festival" proposto anche quest'anno nella formula del festival diffuso con eventi che mescolano musica, danza e poesia, produzione originali, ospiti e appuntamenti di presentazione delle attività laboratoriali svolte in Tenda. Sabato 27 gennaio, alle 17, prende il via "ByYourself - Dancers on stage" che fa salire sul palco ballerini solisti di età e stili differenti, individuati tramite una open call, che si esibiranno davanti a pubblico ed esperti del settore con una loro creazione, per avere l'opportunità di ricevere delle borse di studio. Domenica 28 gennaio, alle 15, si terrà invece una classe open del laboratorio di danza hip hop Urban Call aperta anche a partecipanti che non sono già iscritti al laboratorio. La lezione si intitola "Jam di contact e improvvisazione con musica dal vivo" e sarà condotta da Daniela Paci ed Elisa Balugani. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito. Il programma completo degli eventi che si svolgono nella struttura che fa capo all'assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena, è visibile sul sito e sulla pagina Facebook La Tenda.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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bigluissenna · 9 months
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Me peguei assistindo a copa do mundo de 1994 , nos pênaltis Baggio chuta para fora , tanta euforia do nosso lado aliás o Brasil era tetra campeão com mérito , mas ninguém percebeu que aquele homem italiano morreu em pé naquele dia , sua única reação abaixar a cabeça .
Me pego pensando em quantas vezes morremos em vida ; fortes decepções acabam nos matando e nos obrigando a renascer e começar uma nova vida , certa vez morri sentado na praia abraçando um cadáver , lembro de te abraçar naquela casa de praia ; ventava forte o sol estava escaldante, uma música baixa e um sentimento veio a tona em mim , não sabia o que seria de mim nos próximos cinquenta anos ;mas nos próximos dez queria ficar com você ; tantas lágrimas da sua parte e como Baggio você abaixou a cabeça e eu não percebi naquele momento que algo tinha morrido .
As mensagens chegaram naquela noite e por semanas as noites viraram dias, eu já não fazia parte dos seus planos , tentei desesperadamente te trazer de volta , ignorei a nobreza do amor e mendiguei sua atenção, aprendi que dentre as trezentas e setenta mil palavras da língua portuguesa, não existe nenhuma palavra, frase ou texto suficiente para tocar o coração e fazer voltar alguém que já decidiu ir embora.
Nasceram os traumas, o medo de ficar sozinho a noite , vontade de beber para fugir de uma realidade dolorosa, foram anos dormindo em ligação e conversando até apagar e de uma hora para outra só escutava o silêncio do meu quarto e era ensurdecedor ; estava de carona e sem sinto em uma rodovia rápida e bati a cabeça forte , alguém apertou o freio bruscamente sem avisar , essa sensação que sinto toda vez que alguém sai da minha vida .
Na nossa última conversa na praia decidimos tentar novamente , mesmo o clima estando tão nublado eu te entreguei o guarda chuva, não imaginava que o temporal seria tão forte , você chegou em casa e algo mudou; você pediu três dias para pensar em nós e da uma resposta sobre nosso futuro, dias que pareceram décadas , no primeiro dia eu era um dos violinista do Titanic que tocava enquanto o navio afundava, no segundo me tornei um viajante em um trem ; era o passageiro da agonia, no terceiro eu era o maior brother de Deus ; foram muitas orações e súplicas, assim como você ele ficou calado e a resposta não veio no terceiro dia , não ressuscitei apenas fui enterrado, te mandei a mensagem final e era a música da Marília Mendonça ,olha só que brega. "Não receber resposta é uma resposta né"
então veio um texto enorme seu de despedida, eu poderia chingar, espernear, gritar , mas em todo velório agente só profere algumas palavras e deseja que quem parti fique bem .
Matei o pessoa , veríssimo, morais , Quintana, Drumond dentre tantos outros e me tornei adepto do Bukowski e concordo com ele muitas das vezes.
O amor é um cão do diabo , só para aqueles que aguenta a sobrecarga psíquica , realmente é possível amar um ser humano especialmente quando não o conhece tão bem , na maioria das vezes o amor é uma névoa que queima na primeira luz de Realidade .
Se eu ainda acredito no amor ?
Eu morri a muito tempo , não sou tão ingênuo mas assim como tio buk , as palavras que sempre temi a muito tempo dizer podem agora ser ditas .
Eu te amo ... *
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Mario Persico, a Natale il libro sul musicista napoletano
Mario Persico, a Natale il libro sul musicista napoletano
Napoli, 22 novembre 2022 – Sara in libreria per Natale 2022 il nuovo libro del tenore Luca Lupoli, il saggio sul musicista napoletano Mario Persico, autore dell’ opera lirica “La Locandiera” di Goldoni, con la straordinaria prefazione del noto tenore M° Fabio Armiliato. Il libro è edito da Alethèia fondata da Federico Faccioli, noto scrittore, definito il Bukowski italiano, casa editrice no…
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cybertopartcrew · 2 years
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《BARFLY》 audiolibro free download italiano ☆ https://hearthis.at/fuegoastral/barfly-bukowski/ ☆☆☆☆☆ https://www.instagram.com/p/ChjRxtYtvh3/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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"Siamo uguali, siamo diversi
Da qua ne usciamo solo a pezzi
Stiamo insieme se stiamo persi."
—Cit. Gemitaiz - Mondo di fango
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librilla · 3 years
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Noi sappiamo che Dio è morto, ce l’hanno detto,ma ascoltando te non ero più sicuro. 
Charles Bukowski, Una poesia quasi per finta
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non-essere-timida · 6 months
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"E se ti chiedessi..perchè mi ami?"
Ieri ero in macchina con il mio ragazzo, e stavamo parlando della nostra storia, di quanto sia stata frastagliata e bella al tempo stesso in tutto questo tempo; mentre parlavamo mi è sorta una domanda spontanea, ho domandato lui: "se ti dovessi chiedere, perchè mi ami, mi sapresti rispondere?" Lui mi rispose "il motivo per cui ti amo è qualcosa che tengo nel cuore, di solo mio" così, elencai tutti i motivi per il quale lo amo io, appena smisi di parlare lui mi guardò un attimo, e disse:" io ti amo perchè ci sei sempre stata, ti amo perchè nonostante la mia diffidenza tu sei stata paziente, ti amo perchè sei stata al mio fianco quando ho raggiunto traguardi molto importanti per me, tu eri lì, al mio fianco, ti amo perchè non hai mai chiesto nulla, e ti meriti tutto, ti amo perchè c'eri quando avevo tutto ma anche quando non ho avuto nulla, ti amo perchè, anche quando siamo stati lontani, non lo siamo mai stati troppo." Inutile dire che sul mio volto, a quelle parole così sincere, è spuntato un sorriso così addolcito che ha sorriso pure il cuore..quello che ti ho donato.💜
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Sopravvalutation
Avvertenza: trattasi di opinione puramente personale e soggettiva
L'artista più sopravvalutato: Picasso
Scrittore/poeta più sopravvalutato: Bukowski al pari merito di D'Annunzio
Attore/Regista più sopravvalutato: Woody Allen
Calciatore più sopravvalutato: Bernardeschi
Band più sopravvalutata: Coldplay al pari degli Oasis
Film più sopravvalutato: Titanic
Per ora non mi viene in mente altro
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francyfan-bukowsky · 4 months
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NARRAMI18 FEBBRAIO 2019
Bukowski, ultimo atto
di ILARIA CALÒ
Capita molte volte che nell’ultima parte di esistenza un essere umano intraprenda un colloquio con se stesso per formulare una sorta di calcolo finale, stilare un resoconto definitivo catalogando il proprio passato al fine di rendersi cosciente di averlo vissuto e infine di accettarlo. Così si suddividono i ricordi, per comprendere ciò che di buono c’è stato, facendo riaffiorare immagini piacevoli alla mente, ma anche riflettendo sulla parte negativa. Tutti abbiamo un fardello, chi più pesante, chi meno, di ricordi spiacevoli: eventi definiti da scelte personali che si sarebbero potuti evitare oppure da ciò che siamo stati costretti a vivere per volontà altrui.
Gli ultimi dieci anni trascorsi da Charles Bukowski prima di spegnersi a San Pedro nel 1994 sono differenti da tutta la sua vita precedente: l’incontro con Linda Lee Beighle sembra essere la sua redenzione, lui stesso disse: “Linda era stata mandata dagli dei per salvarmi la vita”. Nel 1976 infatti la quotidianità di Charles viene stravolta da questa persona esteticamente semplice, salutista e affascinata dal misticismo, capace di attrarre lo scrittore a sé più di tutte le altre donne frequentate prima.
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Charles Bukowski con Linda King
Bukowski grazie a lei riduce il consumo di alcool, migliora la sua dieta e grazie a Linda guadagna dieci anni di vita. Nel 1985 viene celebrato il matrimonio di Charles e Linda dal filosofo e autore canadese Manly Palmer Hall e solo tre anni dopo Bukowski si ammala di tubercolosi, evento che segna l’inizio di una lenta discesa fino alla leucemia, causa della sua morte. Nel frattempo si avvicina alla dottrina buddhista, rito con cui verrà svolto il suo funerale.
Questo intenso decennio trascorso con Linda fa scoprire a Charles il lato felice dell’esistenza umana, un argomento da sempre al centro delle sue riflessioni, di cui discorre in ogni sua opera con uno stile tremendamente schietto e cinico. Ma il motivo di questo crudo realismo è semplice: l’uomo dietro quelle parole è sempre stato oppresso dal susseguirsi di situazioni spiacevoli sin dall’infanzia, di cui racconta amaramente in “Panino al prosciutto”, per poi proseguire durante l’esperienza lavorativa alle Poste e la totale perdizione tra sesso, alcool e scommesse. La scrittura, si può dire, è stata l’ancora di salvezza insieme a Linda. Gli unici due approdi sicuri in un mare in tempesta. Prima che arrivasse lei, il solo battere a macchina per imprimere i pensieri riusciva a mantenerlo in vita, concedendogli di superare l’ennesimo evento travagliato nello scorrere degli anni.
Si dice che la raccolta di poesie di Bukowski più rilevante è quella che nasce dopo la morte di Jane Baker, il suo primo grande amore con cui trascorre un decennio burrascoso, ma la cui perdita provoca in lui un forte dolore, tanto da spingerlo più volte a tentare il suicidio. Ma anche in questo caso la possibilità di scrivere e di poter pubblicare lo trattengono. Le poesie per l’appunto vengono pubblicate nel 1962 con il titolo “ It Catches my Heart from my Hands”, tradotte in italiano solo in parte e pubblicate nel 1986 dalla Mondadori in “Poesie” di Charles Bukowski . Poco dopo Charles diventa padre di una bambina avuta con una giovane poetessa e la sua vita riprende a scorrere altalenante come sempre.
Il suo pubblico di lettori si amplia, ma lui rimane fedele a se stesso, rifiutando di comportarsi come qualsiasi altro scrittore.
L’incontro con Linda addolcisce però il suo animo, dopo moltissimi rifiuti accetta nel 1987, poco prima di ammalarsi, di scrivere soggetto e sceneggiatura per il film “Balfly – Moscone da Bar” un film diretto da Barbet Schroeder e prodotto da Francis Ford Coppola. La storia narra una delle tante vicende di Henry Chinaski, alterego di Bukowski. Lo stesso scrittore parla della rocambolesca e travagliata creazione del film nell’opera “Hollywood Hollywood”, dove inoltre Sara è il personaggio che rappresenta Linda.
Il suo puzzle composto da centinaia di tessere malinconiche ha potuto completarsi con un ultima tessera fondamentale, fatta di amore e serenità. Bukowski ha trovato comunque un lieto fine che di certo né a lui né tantomeno a quel che scriveva poteva attribuirsi.
Se paragonassimo la sua vita ad un suo romanzo potremmo scrivere come explicit quel che leggiamo sulla sua lapide, ovvero Don’t try: il consiglio che era solito a dare ai giovani scrittori, perché secondo lui l’arte dello scrivere non doveva svolgersi a tentativi, ma seguendo precise linee di ispirazione. Charles mostra infatti grandi doti creative e di scrittura fin dagli anni di scuola, dove il suo stile già si presenta realista e sincero: quando viene assegnato alla classe lo svolgimento di un tema che doveva essere il resoconto di una gita il suo risulta essere il migliore, nonostante lo abbia scritto confessando di non aver partecipato alla gita.
Tenta negli anni di gioventù di pubblicare racconti su alcune riviste e romanzi presso case editrici, eppure alle persone la verità non piace, le sue frasi buttate addosso ad una società molto spesso ipocrita non lo portano al successo fino ai cinquant’anni, dopo anni vissuti come impiegato postale. Lui stesso in quel lasso di tempo non aveva più considerato l’idea di pubblicare quel che scriveva. La sua creatività persisteva, in un mondo troppo semplice per accoglierla, così da condurlo a mostrarsi silenzioso e cinico, coltivando nell’intimo le migliaia di parole che oggi compongono le sue opere.
Secondo Charles è importante non fingere per piacere, per essere accettati dagli individui con cui si ha a che fare ogni giorno. Proprio nel documentario “You Never Had It”, afferma di odiare chi fa lo scrittore di mestiere, non potendo essere sufficientemente realista nel descrivere l’esistenza umana e tutti i fatti ad essa correlati. Bukowski non si è mai definito scrittore professionista, per l’appunto, aggiungendo inoltre che l’artista di successo è colui che viene apprezzato dopo la sua morte, perché esprime concetti estremamente complessi da comprendere dalla generazione presente, così evoluti e geniali da potersi adattare solo ad una società futura.
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Charles Bukowski con Linda Lee Beighle
Charles Buk🖤wski
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blacklife2k16 · 4 years
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“Sono un essere altamente asociale e tremendamente socievole. Ecco perché ascolto tutti, ma parlo con pochi.”
- Charles Bukowski
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highwaythehell · 4 years
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Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso.
Socrate.
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