#frasi bukowski

[my-liminalspace]

E io voglio passare ogni giorno della mia vita con te al mio fianco, o almeno e quello che vorrei se solo tu lo volessi...

[la-seconda]

“Cara Sofia,

Sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”

[viaggiatori-erranti]

Lettera di Bukowski a Sofia:

“Cara Sofia,

Sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”

[cosmopollo]

“Sui Gatti”, C. Bukowski

[nullacambiasetunoncambi]

Mi sveglio di continuo e non riesco nemmeno a ricordare quello che sogno. Notti in cui mi torna tutto in mente; gli stronzi, le cazzate, le citazioni, i film, le storie, i libri, i reels, i tiktok, le persone gentili, le teste di cazzo, chi mi ha abbandonata, chi mi ha aiutata, chi mi ha amata, chi mi ha odiata, gli sguardi particolari, la religione ecc.. finché non arriva mattina e mi ritrovo ancora sveglia con il cellulare in mano a guardare qualche video oppure a giocare. Pensare troppo è dannoso per la salute mentale, ma quando ti ritrovi da sola con te stessa a pareggiare i conti, nulla ha più senso.

-nullacambiasetunoncambi

[trogo-auto-egocratico]

"Llegó a mi puerta una noche, mojado, flaco, golpeado y aterrado; un gato blanco, bizco y sin cola. Me lo llevé dentro, le di de comer y se quedó. Cogió confianza en mí, hasta que un amigo subió la rampa del garaje y lo atropelló. Llevé lo que quedaba de él al veterinario, que dijo:

“No tiene muchas posibilidades… dale estas pastillas… su columna está rota; ya lo estaba antes, pero de alguna manera se arregló, si vive nunca caminará; mira estas radiografías, le han disparado, mira aquí, los perdigones aún están ahí… Además, una vez tuvo cola, pero alguien se la cortó…”.

Volví con el gato, era un verano caluroso, uno de los más calientes en décadas, lo puse en el suelo del baño le di agua y las pastillas, no comía, ni siquiera tocaba el agua. Mojaba mi dedo en ella y le humedecía la boca, y le hablaba, no me iba a ninguna parte, pasaba mucho tiempo en el baño y le hablaba, y lo tocaba suavemente, y él me miraba con esos ojos azules claros y bizcos, y con el paso de los días hizo su primer movimiento arrastrándose con sus patas delanteras (las traseras no le respondían). Logró llegar al arenero, se arrastró sobre el borde hasta estar dentro, fue como la trompeta de una posible victoria sonando en el baño y en la ciudad. Me veía a mí mismo en ese gato, también yo lo había pasado mal; no tan mal, pero sí bastante mal.

Una mañana se levantó, se puso en pie, cayó y se quedó mirándome. “Puedes hacerlo”, le dije. Siguió intentándolo, levantándose, cayéndose hasta que finalmente dio algunos pasos, era como un borracho; las patas traseras no querían hacer lo suyo y se caía de nuevo, descansaba, volvía a levantarse.

Ya sabes el resto: ahora está mejor que nunca, bizco y casi desdentado, pero la gracia ha vuelto, y esa mirada en sus ojos nunca se ha ido… Y ahora a veces me hacen entrevistas, quieren oírme hablar sobre la vida y la literatura, y yo me emborracho y cojo en brazos a mi gato bizco, acribillado, atropellado y sin rabo y les digo, “¡miren, miren esto!” Pero no lo entienden, dicen cosas como, “¿y dice usted que fue influido por Céline?” “No”, y tomo al gato en brazos, “por lo que ocurre, por cosas como esta, por esto, ¡por éste!” Meneo al gato, lo levanto en el luz ahumada y ebria, está tranquilo, él sabe… Es entonces cuando la entrevista termina y aunque a veces me siento orgulloso cuando veo las fotos después, y ahí estoy yo y ahí está el gato, y estamos juntos en la foto… Él también sabe que es una idiotez, pero que de alguna manera ayuda."

Charles Bukowski.

[esperienzablog]

A volte non ho neanche voglia di parlare con me stesso. Devo essere preso a piccole dosi, perché mi auto travolgo senza saperlo.

C. Bukowski

[hati-shadow]

Ti disinnamorerai di me, molte volte.

E non mi importa.

Non voglio che tu viva nell'amore di me.

Quello che mi importa è che tu viva scegliendomi.

Anche se sei arrabbiato, triste o esausto.

Che il giorno finisca e tu dica:

"Lei, non so perché, ma lei. Mille volte lei".

~ Charles Bukowski

[my-liminalspace]

....

[lapazzadellaportaccanto]

L'amore è una parolaccia.

[gallo00]

Quel vuoto dentro... Come se ti avessero sparato al petto.

[romanticrota]

Non proverò a sostituirti, perché dimenticare una persona con un'altra è come fotografare il sole e sperare che di notte ci scaldi.

-Charles Bukowski-

[alexisii]

Se vuoi provare

metticela tutta

altrimenti

non iniziare neanche.

- Charles Bukowski

[igixshadowmaster94]

[trogo-auto-egocratico]

"Los domingos han matado a más personas que muchas bombas".

Charles Bukowski.