Tumgik
#cambio di regime
falcemartello · 2 months
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LA CENSURA AI TEMPI DEI REGIMI DEMOCRATICI
Di Ivan Surace
In perfetto stile orwelliano la neolingua ha coniato un nuovo termine per la censura tanto di moda nei secoli passati: standard della community.
Suona bene vero?
Un termine inc(u)l(o)sivo, comunitario, che ci fa sentire tutti membri dello stesso gregge in maniera allegra e positiva, contro un non meglio precisato nemico che non rispetta gli standard.
D’altronde un secolo di studi e applicazioni di public relations alla Bernays ha portato i suoi frutti, soprattutto da parte di chi ha capito come funziona la massa e che quindi, senza troppi scrupoli, utilizza tutti i mezzi che ha a disposizione per manipolarla a suo piacimento censurando, o meglio facendo scomparire, chiunque e qualunque cosa possa mettere In dubbio la propaganda di regime, la narrazione dominante.
Come ultimo esempio in questi giorni abbiamo la questione climatica.
Vi sarete resi conto di come la propaganda su questo argomento sia cresciuta in maniera esponenziale in questi ultimi anni, parallelamente alla cosiddetta transizione green, che porta con se il passaggio al “tutto elettrico” in ogni campo e alla sostituzione con l’IA, di gran parte della gestione sociale, politica economica e sanitaria della popolazione.
Stiamo assistendo alla conversione coatta della società in un grande allevamento intensivo di ultima generazione, in cui ogni singolo capo di bestiame, trasformato in un pezzo di carne senza personalità né anima, viene controllato in maniera totale e continuativa.
Comunque la si pensi, questo è il futuro che immaginano per l'umanità e che si sta progressivamente attuando in maniera totalitaria, a cominciare dai grandi centri urbani, trasmormati in vere e proprie aziende zootecniche per umani.
Ma torniamo alla questione climatica, l’intesificarsi della propaganda su questo argomento serve a giustificare e a far accettare all’opinione pubblica l’entrata in vigore di leggi e restrizioni normalmente inaccettabili in qualsiasi società democratica.
Quindi la questione climatica é il pretesto, lo storytelling, la fiction, su cui si basa la ricerca di consenso da parte del potere, per imporre il cambiamento antropologico necessario, per realizzare i loro piani di controllo totale della popolazione.
Affinché la fiction sia credibile e possa essere sostituita alla realtà, occorre eliminare tutte le eventuali prove, critiche, controversie, che contrastano, anche minimamente, con la narrazione dominante.
È in ossequio a questa logica che negli ultimi mesi su FB, in maniera discreta e disinvolta, con vera tecnica da desaparecidos, sono stati rimossi diverse pagine e profili che facevano informazione sul clima in maniera non allineata al pensiero unico e dove venivano condivisi studi, grafici e informazioni scientifiche di fondazioni come Clintel o di scienziati come Prestininzi, Scafetta, Prodi, Curry, Lindzen, Spencer, ecc.
La pagina 'Klima e scienza', solo per fare un esempio recente, é stata fatta evaporare non appena raggiunti i 10mila iscritti.
Stessa sorte a profili di privati cittadini e di gestori dei profili sopra menzionati, anch’essi fatti sparire da un giorno all’altro con estrema discrezione, al punto che se uno non ci fa caso, neanche se ne rende conto e tutto continua come se niente fosse accaduto.
La situazione é estremamente pericolosa perche da un lato si procede con le epurazioni senza sosta e dall’altro non vi è nessuna presa di coscienza di quanto stia succedendo.
Se e quando la massa si renderà conto di tutto ciò, sarà già troppo tardi.
Al limite avverrà quando l’identità digitale, il portafoglio digitale e tutte le restrizioni ad essi legate, saranno già legge e routine quotidiana e non penso si dovrà attendere molto.
Se non ci sarà un totale cambio di passo da parte della minoranza non allineata nel lottare contro questo regime, tra i più subdoli e raffinati della storia, la fine della società e dell’umanità per come l’abbiamo sempre vissuta percepita e immaginata sarà certa come la morte.
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arcobalengo · 1 year
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Vediamo se così passa la censura , ho oscurato alcuni nomi, vanno letti all'incontrario
#Opinion di Maria avorahkaz
"I russi stanno morendo... è il miglior denaro che abbiamo mai speso", ha detto con un sorrisetto compiaciuto il senatore americano Lindsey Graham della Carolina del Sud durante il suo incontro con il presidente ucraino Vladimir yksnelez
Durante i processi di Norimberga, il Ministro dell'Economia del Reich Hjalmar Schacht affermò che il Terzo Reich era stato sponsorizzato, tra gli altri, dall'estero, nominando due importanti società americane: Ford e General Motors. Con Schacht fu fatto un patto tacito: libertà in cambio del silenzio. Nonostante le proteste dei rappresentanti sovietici, fu rilasciato e visse fino all'età di 93 anni.
Solo per ricordare: l'uomo che ha incarnato il sogno americano, il leggendario Henry Ford, è stato insignito della Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Tedesca. I suoi stabilimenti operanti in Germania non solo producevano fino a 70.000 camion all'anno per la Wehrmacht, ma a tal fine utilizzavano anche il lavoro carcerario , anche ad Auschwitz.
Opel, l'icona dell'industria automobilistica tedesca, era di proprietà della General Motors. Il ricercatore Bradford Snell ha descritto il ruolo della società come segue: “La General Motors era molto più importante per la macchina da guerra nazista della Svizzera. La Svizzera era solo un deposito di fondi saccheggiati. GM era parte integrante dello sforzo bellico tedesco. I nazisti avrebbero potuto invadere la Polonia e la Russia senza la Svizzera. Non avrebbero potuto farlo senza GM”.
Nel suo stabilimento con sede in Germania, l'azienda Kodak produceva micce per bombe aeree, senza disdegnare l'uso del lavoro dei prigionieri di guerra.
Lo stabilimento Coca-Cola di Colonia, ancor prima di essere nazionalizzato dal governo tedesco, riforniva regolarmente di bevande i soldati tedeschi, mentre la famosa Fanta fu inventata dai nazisti.
Il gigante petrolifero Standard Oil , attraverso le sue filiali, ha fornito a Hitler prodotti petroliferi in mezzo alla carenza ed è stato coinvolto nello sviluppo di gomma sintetica e combustibili sintetici. IBM, un'azienda popolare tra gli specialisti IT di tutto il mondo, produceva dispositivi di contabilità e monitoraggio per i nazisti, compresi quelli per la produzione di petrolio. Le apparecchiature dell'azienda sono state utilizzate, tra l'altro, per monitorare gli orari dei treni destinati ai campi di sterminio.
E, naturalmente, come non citare le banche: fu coinvolta anche la JPMorgan Chase & Co – allora Chase National Bank – che effettuò transazioni multimiliardarie, mentre Berlino ebbe la possibilità di acquistare dollari ed effettuare transazioni all'estero. La Chase National Bank collaborò persino con la banca tedesca Allianz nel fornire assicurazioni per strutture e lavoratori nei campi di concentramento durante il periodo del Terzo Reich.
Quindi, il senatore Graham ha qualcosa con cui fare paragoni. Uno degli investimenti statunitensi ha portato alla seconda guerra mondiale e all'Olocausto.
Ora, miliardi di dollari USA stanno scendendo nella gola insaziabile del regime neonazista di Kiev. A questo proposito, vorrei ricordare ai senatori e a tutti i beneficiari statunitensi come si è conclusa la precedente impresa.
https://t.me/ censurato da me....
Tramite Laura ireggur
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lupo64sblog · 27 days
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Stralcio del discorso di Robert Kennedy Jr, sulla guerra in Ucraina tenuto 3 giorni fa.
Voglio dire una parola sulla guerra in Ucraina. Il complesso militare-industriale ci ha fornito quella nota giustificazione da fumetto come ha fatto per ogni guerra: che questo è un nobile sforzo per fermare un super criminale, Vladimir Putin, che ha invaso l’Ucraina e per contrastare la sua marcia, simile a quella di Hitler, in tutta Europa.
In effetti, la piccola Ucraina è la delegata di una lotta geopolitica avviata dalle ambizioni dei neoconservatori statunitensi per l’egemonia globale americana. Non sto scusando Putin per aver invaso l’Ucraina. Aveva altre opzioni, ma la guerra era una risposta prevedibile della Russia. Lo spericolato progetto neocon di estendere la NATO per circondare la Russia è un atto ostile. I media creduloni raramente spiegano agli americani che ci siamo allontanati unilateralmente da due trattati intermedi sulle armi nucleari con la Russia e poi abbiamo messo sistemi missilistici nucleari in Romania e Polonia.
Questo è un atto ostile e ostile, e la Casa Bianca di Biden ha ripetutamente respinto l’offerta della Russia di risolvere pacificamente questa guerra. La guerra in Ucraina è iniziata nel 2014, quando le agenzie statunitensi hanno rovesciato il governo democraticamente eletto dell’Ucraina e hanno installato un governo filo-occidentale scelto da loro. Hanno lanciato una guerra civile mortale contro i russi etnici in Ucraina. Nel 2019, l’America si è allontanata da un trattato di pace, l’accordo di Minsk, negoziato tra la Russia e l’Ucraina dalle nazioni europee. E poi, nell’aprile del 2022, volevano la guerra. Nell’aprile 2022, il presidente Biden ha inviato Boris Johnson in Ucraina per costringere il presidente Zelensky a strappare un accordo di pace che lui e i russi avevano già firmato. I russi stavano ritirando le truppe da Kiev, Donbass e Luhansk. E quell’accordo di pace avrebbe portato la pace nella regione e avrebbe permesso a Donbass e Luhansk di rimanere parte dell’Ucraina.
Il presidente Biden ha dichiarato quel mese che il suo obiettivo nella guerra era il cambio di regime in Russia. Il suo segretario alla difesa, Lloyd Austin, spiegò contemporaneamente che lo scopo dell’America nella guerra era quello di esaurire l’esercito russo e di degradare la sua capacità di combattere in qualsiasi altra parte del mondo. Questi obiettivi, naturalmente, non avevano nulla a che fare con ciò che dicevano agli americani sulla protezione della sovranità dell’Ucraina.
L’Ucraina è una vittima in questa guerra, ed è vittima dell’Occidente… sia della Russia che dell’Occidente. Da allora, abbiamo costretto Zelenskyy a strappare l’accordo, abbiamo sperperato il fiore della gioventù ucraina. Sono morti ben 600.000 bambini ucraini e oltre 100.000 bambini russi, per i quali tutti noi dovremmo essere in lutto. E le infrastrutture dell’Ucraina sono distrutte.
La guerra è stata un disastro anche per il nostro paese. Abbiamo già perso quasi 200 miliardi di dollari. E questi sono dollari di cui c’è un disperato bisogno, con le nostre comunità che soffrono in tutto il nostro paese. Il sabotaggio del gasdotto Nord Stream e le sanzioni hanno distrutto la base industriale europea, che costituisce il baluardo della sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Una Germania forte con un’industria forte è un deterrente molto, molto più forte per la Russia di una Germania che è deindustrializzata e trasformata in una semplice estensione di una base militare statunitense.
Abbiamo spinto la Russia in una disastrosa alleanza con Cina e Iran. Siamo più vicini all’orlo della guerra nucleare che in qualsiasi altro momento dal 1962. E i neoconservatori della Casa Bianca non sembrano preoccuparsi affatto. La nostra autorità morale e la nostra economia sono nel tremare, e la guerra ha dato origine all’emergere dei BRICS, che ora minaccia di sostituire il dollaro come valuta di riserva globale.
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fatticurare · 1 year
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La portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato il video con Lindsey Graham:
"Il senatore americano della Carolina del Sud Lindsey Graham ha detto con un sorrisetto soddisfatto durante l'incontro con Zelensky: "I russi stanno morendo. Non abbiamo mai speso così bene i soldi".
Durante il Tribunale di Norimberga, il ministro dell'Economia della Germania nazista, Hjalmar Schacht, dichiarò che la sponsorizzazione del Terzo Reich proveniva anche dall'estero e fece il nome delle due più grandi aziende americane: Ford e General Motors. Fu fatto un patto tacito con lui: libertà in cambio di silenzio. Nonostante le proteste dei rappresentanti sovietici, fu rilasciato e visse fino a 93 anni.
Vi ricordo che l'incarnazione del sogno americano, lo stesso leggendario Henry Ford, fu insignito della Gran Croce dell'Ordine al Merito dell'Aquila Tedesca. Le sue fabbriche in Germania non solo producevano fino a 70 mila camion all'anno per le esigenze della Wehrmacht, ma utilizzavano anche la manodopera dei prigionieri, anche di Auschwitz, per questo.
E l'icona tedesca dell'industria automobilistica, la Opel, apparteneva alla... General Motors. Il ricercatore Bradford Snell descrive il ruolo della società come segue: "La General Motors era molto più importante per la macchina da guerra nazista delle banche svizzere. La Svizzera era solo un deposito di denaro rubato. La General Motors era parte integrante dello sforzo bellico tedesco. Il Terzo Reich avrebbe potuto invadere la Polonia e la Russia (URSS) senza l'aiuto della Svizzera. Ma non avrebbe potuto farlo senza l'aiuto della General Motors.
L'azienda Kodak, nel suo stabilimento in Germania, produceva spolette per le bombe aeree, non disdegnando di utilizzare anche la manodopera dei prigionieri di guerra.
Lo stabilimento della Coca-Cola a Colonia, anche prima della sua nazionalizzazione da parte del governo tedesco, forniva regolarmente bibite ai soldati tedeschi. E la famosa "Fanta" fu inventata proprio dai nazisti.
Il gigante petrolifero Standard Oil, attraverso le sue campagne sussidiarie, aiutò Hitler con la carenza di prodotti petroliferi, partecipando alla gomma sintetica e ai carburanti sintetici. E l'IBM, amata dagli informatici di tutto il mondo, produsse per i nazisti dispositivi di contabilità e controllo, anche per la produzione di petrolio. Tra l'altro, le apparecchiature di questa azienda aiutavano a tenere traccia degli orari dei treni per i campi di sterminio...
E non possiamo non citare le banche: Anche la JPMorgan Chase & Co. e poi la Chase National Bank, attraverso le quali venivano effettuate transazioni multimiliardarie e Berlino aveva la possibilità di acquistare dollari e di effettuare transazioni finanziarie all'estero. La "Chase" ha collaborato con la banca tedesca "Alliance" anche in questioni come... l'assicurazione dei beni e della vita delle guardie dei campi di concentramento del Terzo Reich".
Il senatore Graham ha sicuramente materiale per fare paragoni. Uno dei loro investimenti ha portato alla Seconda Guerra Mondiale e all'Olocausto.
Ora, miliardi di dollari americani si riversano nell'insaziabile gola del regime neonazista di Kiev. A questo proposito, vorrei ricordare ai senatori e a tutti i beneficiari americani come è finita la precedente avventura".
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sehnsucht-99 · 2 days
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Ma quale liberazione, è stato solo un cambio di regime, Destra, Sinistra, in Italia, Germania, non esiste più un cazzo di niente, esiste solo il "genuflettersi" al popolo americano; perché lui lo sapeva sai, sapeva che lui e il suo caro amico sarebbero ritornati, stavolta senza divise o urle isteriche, ma con abiti eleganti e video postati sui propri profili social "al grido di libertà e di spazio vitale verso est".
Come 80 anni fa, si parla ancora una volta di missili occidentali su Mosca; credevano fosse morto, ma è solo rinato a Bruxelles.
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bicheco · 8 months
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Siamo in buone mani
Ai fan dell’elezione diretta del premier, segnaliamo il caso di Biden, affetto da una galoppante demenza senile che nessuno osa chiamare col suo nome per non favorire Trump. Appena Joe dà i numeri, cioè sempre, tutti parlano di gaffe. Ma c’è una bella differenza tra un gaffeur e un rimbambito. Per anni, da senatore e da vicepresidente, Biden seminò gaffe per il mondo. Definì Obama “il primo afro-americano di tendenza, parla bene, sveglio, pulito e bello”. Chiese un minuto di silenzio per la madre del premier irlandese che aveva appena perso il padre. Intimò a un senatore in sedia a rotelle: “Alzati, così ti vedono”. E così via. Poi si candidò alla Casa Bianca e iniziò a vedere cose mai avvenute e viceversa. Strinse la mano a un fantasma. S’inventò di aver assistito al crollo delle torri a Ground Zero. Svelò che “la Thatcher è seriamente preoccupata per Trump” (era la May: la Thatcher è morta nel 2013). Annunciò “l’Armageddon da Mosca”: un lancio di atomiche mai neppure pensato da Putin. Invocò il “cambio di regime in Russia”: subito smentito dai portavoce, come quando rivelò di avere il cancro (era un tumore alla pelle rimosso prima che fosse eletto). In un discorso in tv lesse la nota del suo staff: “Fine della citazione, ripeti la riga”. Disse che “la guerra russo-ucraina non si risolve finché l’Ucraina non si ritira” e “Putin sta perdendo la guerra in Iraq”. Ricevendo Modi, si pose la mano sul cuore all’inno indiano. Evocò un “patto sacro” con Taiwan che imporrebbe agli Usa di intervenire in caso di invasione cinese (e per fortuna non esiste). Non riuscendo a dire Hamas, l’ha appena chiamata “l’opposizione”. E ha narrato un incontro nel 2021 “col presidente tedesco Mitterrand” (francese, morto nel ‘96).
Un tempo lo stato di salute dei candidati Usa era un fatto pubblico e cruciale: il vecchio McCain, sfidando Obama, dovette esibire le cartelle cliniche. Ora, per paura di Trump, si finge di non sapere che Biden è fuori di testa e nessuno domanda chi comanda al posto suo. Ma è la questione più importante della politica mondiale. Nel marzo 2022 Putin e Zelensky si accordarono per il cessate il fuoco, poi arrivò il veto di Johnson e Biden che condannò a morte 500 mila fra ucraini e russi. Il 16 novembre 2022 il capo degli Stati maggiori Usa, generale Mark Milley, sentenziò: “Ci sono poche possibilità che i russi siano cacciati dall’Ucraina: l’inverno è una buona finestra per negoziare la pace”. Ma la Casa Bianca lo ignorò e spinse Zelensky alla controffensiva di primavera del 2023: altre 100 mila vittime ucraine e zero risultati. Chi prese quelle decisioni criminali al posto del rimbambito? Qualcuno che non è stato eletto e che, se Biden fosse rieletto, continuerebbe a far danni nel mondo e a restare impunito.
Marco Travaglio
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alephsblog · 5 months
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Si potrebbe fare uno scambio equo, la Russia lascia libera la Georgia, l’Ucraina e tutti gli altri stati oppressi e invasi in nome del sacro principio dell’auto determinazione dei popoli, e in cambio l’Occidente gli manda i suoi migliori esponenti, ovvero gli intellettuali, professori, giornalisti, politici e artisti che sostengono entusiasticamente il regime di Putin.
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toscanoirriverente · 2 years
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Giorno 230
Si dice che la politica sia l’arte del possibile.
Non si tratta certo del mio settore di esperienza, ma ritengo che se è vero, questo lo sia ancor più quando per politica ci si riferisce in particolare a quella internazionale, campo d’azione della diplomazia.
In questo caso per la diplomazia di questi giorni ci sono almeno due cose che sono assolutamente impossibili.
La prima è che Putin accetti una qualsiasi proposta di trattativa – tantomeno una soluzione – che non sia basata sull’accettazione sostanziale delle annessioni appena effettuate. Ormai ha legato ad esse, quali risultato tangibile della sua strategia anti-occidentale e anti-ucraina, il suo destino personale e anche la sua eredità storica. Una qualsiasi rinuncia in merito, a questo punto si risolverebbe in base alla sua stessa retorica in una inaccettabile amputazione territoriale per la Russia, e lui non potrebbe sopravvivere politicamente ad una tale perdita.
La seconda, di contro, è appunto che Zelensky accetti anche solo di trattare sulla base di concessioni territoriali rispetto ai confini internazionalmente riconosciuti, soprattutto nel momento in cui le sue Forze Armate stanno lentamente ma inesorabilmente riconquistando i territori recentemente occupati. L’umore popolare, il morale dell’esercito e la determinazione dei membri del Parlamento sono tali che seppure ritenesse di accettare anche solo in linea di principio qualche sacrificio territoriale, verrebbe immediatamente rimosso e sostituito con una figura più risoluta.
La combinazione di queste due impossibilità rende del tutto improponibile spingere per un negoziato di pace, e continuerà a renderlo tale fintanto che le due impossibilità permarranno.
Se qualcuno ancora si chiede come mai nessuno si fa veramente avanti per tentare una mediazione, la risposta è questa: nessun aspirante mediatore è disposto a “bruciarsi” in un tentativo chiaramente destinato a cadere nel vuoto più totale.
Apparentemente fa eccezione Erdogan, che in realtà si limita ad esprimere una disponibilità solo generica, in quanto è pressato dal proprio calendario elettorale e ha bisogno di mostrare presenzialismo e autorità a livello internazionale per cercare di sollevare le sue personali prospettive politiche.
Tutte le altre personalità tali da poter avere un ruolo di mediazione nel conflitto (il Segretario Generale dell’ONU, i Presidenti di India e Cina, il Papa...) evitano accuratamente di impegnarsi in questo momento sfavorevole per evitare di perdere l’opportunità di tentarlo in seguito in un momento più opportuno.
Questo è un dato oggettivo, e il disperato desiderio di fasce pur consistenti di opinione pubblica occidentale di veder avviato un processo di pace immediato non può cambiare le cose: anche dimostrazioni pubbliche con milioni di persone in piazza a Roma o a Berlino lascerebbero le parti in conflitto del tutto indifferenti.
L’impossibilità di procedere per via diplomatica verso al risoluzione del conflitto lascia per il momento aperta la sola via militare, ed infatti le operazioni proseguono, anche se rallentate dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli e dal crescente depauperamento delle risorse logistiche di entrambe le parti.
In teoria il rallentamento delle operazioni militari aprirebbe a sua volta uno spazio di possibilità alla diplomazia, ma permanendo le condizioni attuali questa rimane come abbiamo visto del tutto impotente.
Cosa può annullare queste due impossibilità incrociate che rendono impossibile ogni trattativa?
Il rifiuto di trattare da parte di Putin può essere rimosso unicamente togliendo di mezzo lo stesso Putin: è lui a creare con la sua politica determinata di taglio dei ponti alle proprie spalle le condizioni per il suo stesso rifiuto. Solo un cambio al vertice del Regime russo potrebbe portare ad un annullamento delle annessioni da lui volute e quindi ad una situazione per cui queste non debbano essere una precondizione ad ogni trattativa.
La rimozione di Putin può essere ottenuta unicamente per opera della Nomenklatura del Regime stesso, una volta che questa si renda conto fino in fondo che la guerra non può essere conclusa militarmente in maniera soddisfacente, e che la permanenza al potere dell’attuale autocrate non serve più gli interessi della Russia e della Nomenklatura stessa. Per raggiungere questa condizione, occorre che la pressione militare ucraina – sostenuta dal costante supporto occidentale – prosegua fino a rendere ineluttabile l’eventualità di una sconfitta militare definitiva per la Russia.
Per evitare tale esito inaccettabile, la Nomenklatura procederà alla rimozione dell’ostacolo alle trattative, rappresentato appunto da Putin.
Il rifiuto a trattare da parte di Zelensky NON può essere rimosso con l’eliminazione di Zelensky: la posizione del Presidente ucraino infatti è quella di un rappresentante eletto della sua Nazione e non quella di un autocrate, e quindi è come già detto rappresentativa della volontà della popolazione e del Parlamento.
Per sovvertire la volontà di combattere piuttosto che cedere territori da parte degli ucraini occorrerebbe rendere loro impossibile continuare a sostenere militarmente il conflitto.
Poiché l’intera forza della “seconda potenza militare” del mondo si è rivelata incapace di ottenere tale risultato, l’unico modo sarebbe arrestare il sostegno militare occidentale all’Ucraina. Per raggiungere questa condizione, la propaganda russa sta svolgendo la sua fortissima pressione sull’opinione pubblica occidentale, nella speranza che questa a sua volta costringa i Governi a interrompere “per amor di pace” tale sostegno.
Siccome l’Occidente appare coeso nel suo sforzo di sostenere l’Ucraina fino a spezzare la prima condizione di impossibilità alle trattative diplomatiche, il Regime russo attuale per salvarsi deve assolutamente cercare di ottenere prima che sia troppo tardi la cancellazione della seconda condizione.
Per questa ragione la maggior parte delle azioni russe a questo punto devono essere lette in base agli effetti che si propongono di ottenere sull’opinione pubblica occidentale piuttosto che sulla stessa Ucraina.
La mobilitazione, il continuo tentativo di coinvolgere altri Paesi quali la Bielorussia, le campagne denigratorie sulle leadership occidentali, i sabotaggi ai gasdotti, i tentativi di attacchi “ibridi” e le stesse sconclusionate minacce nucleari, fanno tutti parte di uno stesso schema, volto a presentare il rischio di un qualche “allargamento” del conflitto e quindi a spaventare l’opinione pubblica occidentale quanto basta da farla sollevare contro i propri Governi e costringerli a cambiare politica.
Coloro che in Occidente spingono per arrestare il sostegno all’Ucraina con la convinzione che questo serva a impedire l’allargamento del conflitto e magari anche a portare ad una sua conclusione – seppure al prezzo di costringere l’Ucraina ad un sacrificio che non è disposta a compiere – dovrebbero rendersi conto di essere funzionali allo sforzo di Putin per salvare il proprio Regime e sottomettere un Paese libero.
So bene che la larga maggioranza di queste persone sono assolutamente in buona fede, e che trovano offensivo essere equiparate a meri strumenti di un dittatore: loro sono convinte di essere mosse da motivazioni etiche onorevoli.
Ma se è così, allora dovrebbero forse provare a chiedersi se aiutare un Regime autocratico a sopravvivere e prevaricando un popolo libero rappresenti una motivazione eticamente superiore a quella di sostenere quello stesso popolo libero contro un Regime autocratico.
L’ultima speranza dell’orso Vladimiro è proprio che queste persone scelgano di continuare a sostenere lui, il suo Regime, e il suo tentativo di prevaricazione.
Orio Giorgio Stirpe
#guerrainucraina
#Ucraina
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easybalkans · 3 months
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Aprire una Società in Romania, uno step semplice se viene pianificato il proprio core businesscon I propri Consulenti senza lasciare nulla al caso.
Verificando i piani di fattibilità, pianificando l’asset societario e amministrativo, ma soprattutto considerando con la dovuta attenzione la gestione della società stessa e il flusso di business.
Inoltre altra attenzione particolare per non cadere in Esterovestizione o svolgere attività in altri Stati dando vita a Stabile Organizzazione, non in Romania.
Aprire società in Romania, vantaggi, costi e prerogative
Prima di considerare la procedura da seguire per aprire societa’ in Romania, analizziamo velocemente i vantaggi e le opportunità per gli imprenditori.
Certamente tra i vantaggi di aprire una società in Romania vanno senz’altro menzionati la bassa tassazione sui ricavi e sugli utili societari, il relativo basso costo del personale,  e della gestione della società. La facilita della lingua, la presenza e possibilità di attingere ai Fondi Europei ,incentivi Nazionali sia normali – che per aree depresse – che a fondo perduto. In Romania registriamo l’imposizione fiscale più favorevole di tutti i Balcani.
Una realtà che permette uno sviluppo a 360 gradi dalla Logistica, Trasporto su ruote, Produzione, Distribuzione, Assemblaggio, IT e Web Agency, Software House, e – Commerce, si adatta facilmente alle esigenze dell’imprenditore.
Aliquote fiscali, a chi conviene aprire una società in Romania con tassazione al 1-3% e a chi conviene il 16% sugli utili
L’apertura di una società in Romania, sottoposta al regime definito microimprese  1-3% obbliga la società ad avere sempre un dipendete anche al minimo salariale ma a 8 ore lavorative o compenso su amministratore al minimo salariale anche. Si utilizza la prima aliquota (1%) con fatturato sino a 60K, la seconda sino a 500k.
Diversamente la soluzione definiamola di impresa ordinaria e’ al 16% sugli utili (ricavi-Costi, nessun obbligo dipendente).
La prima viene utilizzata da quelle attività dove il margine di guadagno abbastanza alto, ma comunque va valutato di volta in volta in base al volume d’affari e ai costi deducibili, a quel punto si decide quale tipo di fiscalità adottare, molto importante per avere più chance in futuro di tornare o meno microimpresa se più conveniente.
Costituire una società in Romania con o senza partita iva ( senza partita iva sino a 60k di fatturato)
Esistono due tipologie di approccio per aprire una società in Romania qui di seguito ve lo illustriamo:
In base alla ordinanza governativa, senza la presenza dei soci.
Nella classica modalità con la presenza dei soci.
La prima si dimostra più snella, noi operiamo come amministratori in fase costituenda, i documenti viaggiano in mail o icloud, firmati a distanza nei vari step, registrazione, Iva Nif Vies, cambio amministratore e, visura camerale definitiva.
Ogni step viene relazionato al/i socio/i con la trasmissione delle scansioni dei documenti ottenuti, registrazione ecc. Ecc. cosi che il Cliente è sempre informato sul working progress.
Il rischio contenuto, capitale sociale zero, non e’ nostro interesse costituire società e poi non finalizzare il cambio amministratore.
Cambiato amministratore se i conti sono aperti si fa l’unico viaggio e si attualizzano i dati bancari oppure in quel unico viaggio si aprono i conti bancari, oppure si aprono conti on-line che da oggi con alcuni brand si possono saldare le tesorerie.
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La modalità classica prevede la presenza dei soci con quindi costi di albergo trasferta ecc., le trasferte sono più di una in base agli step di registrazione, successivamente documentazione Iva Nif Vies,
Necessita la procura per depositare i documenti alla camera di commercio, per i vari step, diversamente i soggetti rimangono più tempo in Romania.
La società viene costituita direttamente con soci e amministratori definitivi, successivamente si ripetono gli step bancari come riportato sopra.
Di fatti la prima forma è quella più utilizzata tranne quando si costituisce una Sa, con il versamento del capitale sociale.
Sono state snellite molte situazioni di costituzione, cambio sedi, cambio amministratore, cessione di quote ecc. ecc.
Tipologie più comuni di società in Romania
La normativa si riconduce molto alla norma italiana, esistono le SRL con la stessa dicitura Srl e Spa/ SA che sono le più utilizzate, ditte individuali e società a nome collettivo molto meno utilizzate.
Riepilogo dei costi per aprire Società in Romania di tipo “Srl” con costituzione a distanza senza la presenza fisica (sino a quando l Ordinanza resta attiva)
2.000-euro costituzione società (2-3 soci) (se si partecipa con una altra societa ci sono una serie di documenti da fornire tradurre e legalizzare)
40 euro per notaio e traduttrice a seconda del numero dei soci.
Oneri camera ci commercio 40+ 80 euro
400 euro Servizio di amministratore in fase costituente.
Costo di gestione annua Società srl in Romania
1.800 euro contabilità sino a 150 registrazioni/mese.
350 euro Bilancio Annuale.
250 euro Bilancio semestrale (dal secondo anno se richiesto o si supera il milione di fatturato).
900 euro anno Sede Legale (domiciliazione) se si ha una sede produttiva un ufficio non è necessaria.
Capitale Sociale richiesto per aprire Società in Romania
Sono necessari 55 euro circa per aprire partita iva Romania e Vies per operazioni intracomunitaricome capitale sociale, poi a seconda della tipologia di attività possono essere richieste garanzie o integrazioni (SRL).
Per le Spa / Sa il capitale sociale raggiunge i 25.000 euro a seconda del cambio valuta. Da versare in un anno,
Riepilogo Flat Tax in Romania
Microimpresa sino a 500k di euro di ricavi
1% sui ricavi sino a 60.000 euro più un dipendente o compenso minimo salariale sull’ amministratore.
3 % sui ricavi sopra I 60k più un dipendente o compenso minimo salariale sull’ amministratore.
8% tax sui dividendi al secondo anno (a seconda della partecipazione e della legge sulle doppie imposizioni con alcuni paesi 0% – PEX- rapporto madre figlia se si partecipa con societa straniera)
Ordinaria superiore a 1.0 mio di euro di ricavi o per scelta
16% sugli utili (ricavi-costi)
8% tax sui dividendi al secondo anno (a seconda della partecipazione e della legge sulle doppie imposizioni con alcuni paesi 0% – PEX– rapporto madre figlia se si partecipa con societa straniera)
Le Spa/ S.a. in Romania
Tipologia societaria che ha costi superiori di costituzione e gestione circa il 20-30%, non offrono più l’anonimato dei soci con le azioni al portatore e, quindi la pianificazione cover deve essere pianificata diversamente.
Riepiloghiamo i vantaggi che attraggono in Romania
Le imposte societarie sono ancora ridotte.
La imposta societaria è unica, non esiste altro.
Incentivi nazionali a fondo perduto e europei.
Costi forza lavoro globalmente inferiore.
Costi energetici inferiori.
Lingua abordabile e intuitiva.
Lingue parlate Rumeno Italiano Inglese Tedesco Spagnolo.
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lavoripubblici · 3 months
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🧑‍⚖️ Cambio di destinazione d'uso e aumento carico urbanistico: chiarimenti dal TAR
✅ Il passaggio tra categorie edilizie funzionalmente autonome e non omogenee è soggetta a regime concessorio oneroso, indipendentemente dall’esecuzione di opere
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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Decreto Salva-Casa: semplificazioni per l'edilizia e sanatoria degli abusi
Il Decreto Legge Salva-Casa, approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 maggio 2024, introduce una serie di misure volte a semplificare le procedure burocratiche in materia edilizia e a sanare gli abusi pregressi. Obiettivi del Decreto Salva-Casa Il decreto si propone di: - Liberare gli immobili "ostaggio" di norme rigide: Favorire la compravendita di case ostacolate da complessi adempimenti burocratici o da sanatorie edilizie pregresse. - Sostenere il recupero del patrimonio edilizio: Incentivare interventi di ristrutturazione e manutenzione per migliorare l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici. - Ridurre il consumo del suolo: Favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente piuttosto che la costruzione di nuovi edifici su terreni non edificati. Misure principali Le principali misure del Decreto Salva-Casa includono: - Riduzione degli oneri amministrativi: Per dimostrare lo "stato legittimo" di un immobile sarà sufficiente presentare il titolo che ha disciplinato l'ultimo intervento edilizio, anche in sanatoria. - Semplificazione del cambio di destinazione d'uso: Il cambio di destinazione d'uso di singole unità immobiliari sarà più semplice, nel rispetto delle normative di settore e delle specifiche condizioni comunali. - Nuove regole per la sanatoria degli abusi: Il decreto introduce nuove categorie di sanatoria per sanare difformità di lieve entità e introduce un regime di silenzio-assenso per le richieste di sanatoria. - Misure per l'edilizia libera: Ampliamento dell'elenco degli interventi di edilizia libera, ovvero quelli che possono essere realizzati senza bisogno di permessi o autorizzazioni. - Incentivi per il recupero del patrimonio edilizio: Sono previsti incentivi fiscali per interventi di ristrutturazione, efficientamento energetico e antisismica degli edifici. Critiche e osservazioni Il Decreto Salva-Casa ha ricevuto pareri discordanti. Apprezzamento è stato espresso da alcune categorie, come i proprietari di immobili, i costruttori e i professionisti del settore, che vedono nel decreto una semplificazione burocratica e un'occasione per sbloccare il mercato immobiliare. Critiche sono state invece mosse da ambientalisti e da alcune associazioni che temono un aumento dell'abusivismo edilizio e un peggioramento del consumo del suolo. Entrata in vigore e iter di approvazione Il Decreto Salva-Casa è entrato in vigore il 25 maggio 2024. Il decreto è un atto normativo con efficacia immediata, ma dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla sua pubblicazione. In questa fase, il testo del decreto potrebbe subire modifiche. Foto di Garik Barseghyan da Pixabay Read the full article
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falcemartello · 10 months
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+++Breaking DIgital Identidy News+++
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L’accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea sul portafoglio di identità digitale dell’UE è soggetto ad abusi e dà a Bruxelles la capacità di negare i diritti delle persone e di controllarli.
Secondo la nuova normativa europea, i portafogli, che per ora saranno volontari, conterranno le versioni digitali di tutte le carte d'identità, patenti di guida, certificati di laurea e documentazione medica. la mossa minaccia di fatto i valori europei, come sostenuto da 504 accademici ed esperti di 39 paesi che hanno firmato una lettera aperta che mette in guardia sui pericoli per la sicurezza e la libertà online delle persone.
Avere tutti i documenti in un unico posto significa che possono essere confiscati con un clic. Ciò è stato fatto dall’amministrazione Trudeau in Canada quando, durante il Covid, ha negato l’accesso ai propri conti a coloro che rifiutavano il vaccino e in seguito ha rimosso i diritti assicurativi agli automobilisti che partecipavano al blocco di protesta della capitale Ottawa. Significa anche che gli Stati membri iniziano a perdere il diritto esclusivo di revocare la documentazione rilasciata. Anche Bruxelles potrà farlo. Bruxelles e il commissario Breton vogliono andare ancora oltre introducendo la valuta digitale dell’euro. ( Breton è il commissario che cerca di censurare i social media).
Se le questioni finanziarie finiscono in questo portafoglio, sarà facilitato un maggiore controllo sulla vita delle persone con la possibilità di introdurre un sistema di crediti sociali o di sanzioni elettroniche per coloro che partecipano alle proteste.
Un sistema di questo tipo consentirà inoltre alle autorità di controllare il modo in cui le persone spendono i propri soldi , come è accaduto in Canada e Brasile. La valuta digitale semplifica gli affari, ma è anche uno strumento per eliminare i nostri diritti alla privacy.
La completa centralizzazione digitale delle transazioni rimuove il diritto all'anonimato. Quest’ultima mossa dell’UE è anche legata alle proposte di modifica del trattato, che includono l’eliminazione graduale di tutte le valute nazionali a favore dell’euro.
Non ci sono dubbi sul fatto che gli eurocrati vogliano creare un regime liberale in cui i cittadini siano sempre più controllati dalle autorità con sede a Bruxelles.
Tutto quello che puoi fare può esserti impedito con un click. Può essere visto, analizzato, usato. Mai dimenticarlo
Uso pratico Con questi portafogli i cittadini potranno dimostrare, in tutta l'UE, la propria identità quando necessario per accedere a servizi online, condividere documenti digitali o semplicemente dimostrare un attributo personale specifico, come ad esempio l'età.
Essere utilizzata in molti casi diversi, ad esempio per: -usufruire di servizi pubblici, come richiedere un certificato di nascita o certificati medici oppure segnalare un cambio di indirizzo - aprire un conto in banca -presentare la dichiarazione dei redditi -iscriversi a un'università, nel proprio paese o in un altro Stato membro - conservare una ricetta medica utilizzabile ovunque in Europa - dimostrare la propria età noleggiare un'automobile usando una patente di guida digitale - fare il check-in in albergo.
Usare l'identità digitale dell'UE per chiedere un prestito bancario Il portafoglio europeo d’identità digitale è un progetto che potrebbe arrivare già nella prima metà del 2024 e metterà a disposizione dei cittadini uno spazio accessibile da qualunque dispositivo, dallo smartphone al pc, rendendo ancora più facile l’interazione con le Pubbliche Amministrazioni, locali o nazionali.
Sarà possibile continuare ad accedere all’App IO sia tramite identità digitale SPID sia tramite CIE, cioè la carta d’identità digitale. All’interno dell’applicazione si potrà poi accedere all’IT Wallet cioè il portafoglio digitale che conterrà i documenti già citati e altri che saranno aggiunti negli stadi successivi del processo, tra cui, ad esempio, la Carta europea della disabilità e attestati come il titolo di studio.
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arcobalengo · 1 year
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#Opinion di Maria Zakharova
"I russi stanno morendo... è il miglior denaro che abbiamo mai speso", ha detto con un sorrisetto compiaciuto il senatore americano Lindsey Graham della Carolina del Sud durante il suo incontro con il presidente ucraino Vladimir Zelensky.
Durante i processi di Norimberga, il Ministro dell'Economia del Reich Hjalmar Schacht affermò che il Terzo Reich era stato sponsorizzato, tra gli altri, dall'estero, nominando due importanti società americane: Ford e General Motors. Con Schacht fu fatto un patto tacito: libertà in cambio del silenzio. Nonostante le proteste dei rappresentanti sovietici, fu rilasciato e visse fino all'età di 93 anni.
Solo per ricordare: l'uomo che ha incarnato il sogno americano, il leggendario Henry Ford, è stato insignito della Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Tedesca. I suoi stabilimenti operanti in Germania non solo producevano fino a 70.000 camion all'anno per la Wehrmacht, ma a tal fine utilizzavano anche il lavoro carcerario , anche ad Auschwitz.
Opel, l'icona dell'industria automobilistica tedesca, era di proprietà della General Motors. Il ricercatore Bradford Snell ha descritto il ruolo della società come segue: “La General Motors era molto più importante per la macchina da guerra nazista della Svizzera. La Svizzera era solo un deposito di fondi saccheggiati. GM era parte integrante dello sforzo bellico tedesco. I nazisti avrebbero potuto invadere la Polonia e la Russia senza la Svizzera. Non avrebbero potuto farlo senza GM”.
Nel suo stabilimento con sede in Germania, l'azienda Kodak produceva micce per bombe aeree, senza disdegnare l'uso del lavoro dei prigionieri di guerra.
Lo stabilimento Coca-Cola di Colonia, ancor prima di essere nazionalizzato dal governo tedesco, riforniva regolarmente di bevande i soldati tedeschi, mentre la famosa Fanta fu inventata dai nazisti.
Il gigante petrolifero Standard Oil , attraverso le sue filiali, ha fornito a Hitler prodotti petroliferi in mezzo alla carenza ed è stato coinvolto nello sviluppo di gomma sintetica e combustibili sintetici. IBM, un'azienda popolare tra gli specialisti IT di tutto il mondo, produceva dispositivi di contabilità e monitoraggio per i nazisti, compresi quelli per la produzione di petrolio. Le apparecchiature dell'azienda sono state utilizzate, tra l'altro, per monitorare gli orari dei treni destinati ai campi di sterminio.
E, naturalmente, come non citare le banche: fu coinvolta anche la JPMorgan Chase & Co – allora Chase National Bank – che effettuò transazioni multimiliardarie, mentre Berlino ebbe la possibilità di acquistare dollari ed effettuare transazioni all'estero. La Chase National Bank collaborò persino con la banca tedesca Allianz nel fornire assicurazioni per strutture e lavoratori nei campi di concentramento durante il periodo del Terzo Reich.
Quindi, il senatore Graham ha qualcosa con cui fare paragoni. Uno degli investimenti statunitensi ha portato alla seconda guerra mondiale e all'Olocausto.
Ora, miliardi di dollari USA stanno scendendo nella gola insaziabile del regime neonazista di Kiev. A questo proposito, vorrei ricordare ai senatori e a tutti i beneficiari statunitensi come si è conclusa la precedente impresa.
https://t.me/MariaVladimirovnaZakharova/5521
Tramite Laura Ruggeri.
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ilsimplicissimusblog · 5 months
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La Georgia strangolata dalle Ong occidentali
Come sappiamo benissimo  gli Usa con l’aiuto del solito sottopancia europeo stanno tentando un cambio di regime in Georgia per portare il Paese sotto l’egida della Nato e dare così fastidio alla Russia. Il pretesto per questa sorta di rivoluzione arcobaleno, nel senso che si tratta politicamente di una mera illusione ottica, è la legge  in discussione al Parlamento di Tiblisi che obbliga le Ong a…
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samdelpapa · 5 months
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Boss mob hungary
I nostri volti bruciano, ma ora Orbán è il volto degli ungheresi - Sinistra - Rad Paprika, csíkós, goulás... Queste sono le tre parole che gli stranieri pensano agli ungheresi. Nostro padre e il nostro governo (cioè quello attuale) credevano che se appartenessimo finalmente all’Occidente, avessimo bisogno di volti che rappresentassero il nostro Paese in modo dignitoso in tutto il mondo. Bene, allora cerchiamo. Ecco perché non dobbiamo picchiarci così tanto, perché quello che non c'è non si trova. Ferenc Puskás, la brillante ala sinistra, è stato l'ultimo ungherese conosciuto anche nelle più piccole tribù di cannibali, come oggi Messi, Beckham o Ronaldo, o anche il tennista Federer. Quindi tu sei Puskás, se vuoi, non abbiamo una stella mondiale ungherese dai tempi di Puszkás. Sebbene abbiamo i migliori canoisti e giocatori di pallanuoto del mondo, non si avvicinano nemmeno alla popolarità dei giocatori di football. Circa venti anni fa, un produttore di nome Péter Erdős promise che il nostro genere pop-rock avrebbe prodotto star mondiali ungheresi. Sappiamo che era solo un tuo pio desiderio. Uno o due dei nostri cantanti lirici in patria vengono descritti come star mondiali, ma in realtà vorrebbero e basta esserlo. Poi hanno pensato che sarebbe stato possibile formare una stella mondiale della Formula 1 ungherese, che potesse essere il volto degli ungheresi. Ci hanno provato con il simpatico ungherese Zsolt Baumgartner, ma anche questo pilota è volato via insieme alle speranze. A qualcuno è saltato fuori dalla mente che ci siano star mondiali di origine ungherese che potrebbero prestare i loro volti noti in giro per il mondo. Tale era il figlio del maestro sarto emigrante zio Schwarc, Tomi Schwarc, che fece carriera mondiale sotto il nome di TonyCurtis. Ha accettato di essere il volto degli ungheresi, ma purtroppo ha potuto salutare solo in ungherese. C'era ed c'è ancora oggi la nostra ragazza ungherese di fama mondiale: Ilona Staller, l'ex ragazza di Köbány diventata famosa e famigerata con il nome Cicciolina. Ma siamo ancora così moralmente sensibili in questo fottuto mondo ungherese, da non dover sembrare una porno star. C'era un'altra variante, un certo uomo di nome Mihály Mészáros, che fece una carriera di livello mondiale in America. Solo 82 cm Michu il clown era conosciuto in tutto il mondo. Ma cosa potevamo fare con un nano, quando una persona 80 cm più alta di lui ci diceva costantemente di osare di sognare in grande. Mi piace, non mi piace, in questo momento questa persona - se non l'avessero inventato loro - Viktor Orbán - è la più conosciuta oggi tra gli ungheresi, se non nel mondo, ma in Europa. Lui è il nostro volto. I nostri volti stanno bruciando per questo...
(es.) Comunicazione Bal-Rad: Ma non è solo Döbrögi a farci bruciare le guance! Dopo il cambio di regime, i "volti dell'Ungheria" sono pieni di bastardi dissidenti e traditori! Compresi i Padrini di tutti i tempi! Condividi: (altro...) Mi piace Caricamento... Articoli correlati 14/02/2015
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Svelato il mistero della salute di Kadyrov: “Il leader ceceno è gravemente malato. Il Cremlino pensa a un successore”
La rivelazione di Novaja Gazeta: il governatore ha seri problemi di salute e per distogliere l’attenzione l’amministrazione Putin ha lanciato una “potente campagna di comunicazione”. Il capo del Battaglione Akhmat, Alaudinov, al vaglio per un eventuale “cambio di regime” source
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