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#canicattì
forumelettrico · 1 year
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La stazione di ricarica per veicoli elettrici Enel X Way Fast situata a Canicattì AG: accanto alla colonnina corre la SS123 ma non vi è un collegamento diretto https://www.forumelettrico.it/forum/colonnina-enel-x-way-fast-canicatti-ag-via-alcide-de-gasperi-t27384.html #agrigento #canicattì #enelxway
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siciliatv · 1 year
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Non si rassegna alla fine della storia d'amore e minaccia l'ex e il suo nuovo compagno: "Vi ammazzo, vi brucio vivi"
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Un'ossessione per quella donna, di un anno più giovane, la cui unica «colpa» ben dieci anni fa è stata quella di avere messo fine alla relazione sentimentale. Da quando l'ha lasciato, appunto dieci anni fa, è stata insultata, mortificata e minacciata. Un trentenne operaio residente a Canicattì, qualche giorno fa, avrebbe bussato al citofono di casa della donna, una ventinovenne madre di figli piccoli, e dopo aver sferrato calci e pugni contro la porta d'ingresso ha urlato: "Vi ammazzo, vi brucio vivi, vi brucio le macchine". Minacce, appunto, rivolte tanto all'ex quanto al nuovo compagno della donna. Il trentenne sarebbe stato in compagnia di altre tre persone una delle quali rimasta in auto. L’arrivo di una gazzella dei carabinieri ha evitato il peggio. La giovane temendo per la sua incolumità e quella del nuovo compagno s'è recato al Commissariato di polizia. L'uomo è stato dunque denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento. L'accusa formalizzata a suo carico è quella di minacce gravi. La donna da anni, sistematicamente, verrebbe insultata, offesa e minacciata. Lo scorso anno aveva presentato denuncia alla Stazione dei carabinieri. Gli agenti, adesso dopo l'ultimo episodio, hanno subito avviato l’iter del cosiddetto “codice rosso” che è, naturalmente, indirizzato a tutelare, e proteggere la donna-vittima di violenza. Read the full article
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galerieplurielle · 2 years
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#clementine et #canicattì , par Gregogna (1926-2011) , entouré de la #demoiselle d'Alignan, #cepdevigne , et de el #toro Crok #crock ,#assemblage de #fers d' #ane de la #cordilleredesandes par #Patopalomo, #artbrut, #artsingulier #artcreation #figurationlibre #sculpture #matériaurecyclé #imagination #débridée #emergingartist #artcollectors #artlovers✔♥ (à Galerie Plurielle) https://www.instagram.com/p/CpsSwQSo5mT/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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circuitisonori · 2 years
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#Repost @angela.animationequipe with @use.repost ・・・ 🎧 📻 🎙 Domani, domenica 29 gennaio partecipa al nostro programma su @radio_rcs_sicilia - Domenica In Allegria !!! Ospite @armandocacciato #animazionecanicatti #animazioneagrigento #animazionecaltanissetta #animazionefavara #radio #radiorcs #radiorcssicilia #musica #animazione #canzoni #music #italia #canicattì #sicilia #italia https://www.instagram.com/p/Cn-CZ5KIIEP/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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italianiinguerra · 2 months
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12 e 14 luglio 1943, le due stragi di Canicattì
Canicattì importante centro dell’agrigentino fu teatro nel luglio del 1943, nell’arco di solo due giorni di una duplice strage, la prima compiuta da soldati tedeschi, la seconda da soldati americani. Entrambi i tragici episodi sono stati, soprattutto quella compiuta dai soldati a stelle e strisce, avvolti in un completo oblio durato decenni. Andiamo con ordine e ricostruiamo prima brevemente la…
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Circe, ammettiamolo una volta buona: tu sei una che ha capito tutto. Sì, certo, hai una brutta fama, figlia mia. «E’ una Circe, è una Circe!» dicono quelli che ti vogliono criticare, e si fermano per farlo a qualche dettaglio di contorno, tipo il fatto che trasformavi gli uomini in maiali. Che poi, anche senza essere maga, ci volesse un granché.
Circe, la grande ammaliatrice, il prototipo della donna fatale e pericolosa, quella ti rovina l’esistenza e la famiglia, un disastro e una jattura.
Ma quando mai? No, davvero, ditemelo, spiegatemelo bene, perché se una si va a leggere l’Odissea, ma tutta tutta, da principio alla fine, sta cosa non si trova, e Circe, al contrario, ne viene fuori come una donna molto ammodo e riservata, anzi persino schiva, che se ne sta tranquilla sulle sue, non seduce, non gattamorteggia. Pure con gli uomini, si fa gli affari suoi quando capita e il tizio vale, ma poi non frigna, non lagna, lo lascia andare via senza drammi e senza patemi, battendo di molte misure le sue discendenti donne in carriera tutte Sex and The City, che però dopo lacrimano come scolarette non appena quello con cui hanno deciso di fidanzarsi parte per un convegno di due giorni a Canicattì e le lascia sole a rimirare l’armadio di Manolo Blahnik.
Certo, la famiglia di provenienza aiuta. Ti chiamano maga, ma in realtà eri la figlia del Sole, e quindi fin da piccola di cose ne devi aver viste di ogni. Dea di prima grandezza, quindi, per ascendenza quasi più antica di Zeus, quel parvenu che s’era preso l’Olimpo con un colpo di mano.
Tu, di antica razza e di antico potere. t’eri ritirata nell’isola tua, ed è difficile darti torto. Ai confini del mondo e soprattutto lontano dalle rotte frequentate, perché gli umani dilagavano ovunque e tu di mischiarti con loro non avevi gana. Snob? Certo, ma non più di qualsiasi vip odierno, e poi la privacy nella nostra società è ipertutelata, perché Circe non ne dovrebbe aver diritto?
Lì, nella tua isola, non dai fastidio a nessuno. Capita invece che molti diano fastidio a te. Ogni tanto qualcuno arriva e da bravo mortale si crede autorizzato a sbarcare e fare come se fosse a casa propria. Tanto tu sei donna, no? Quindi si piazza sulla spiaggia, poi sale al tuo palazzo, e pretende accoglienza, e tavola pronta, e magari anche qualche conforto che va più in là. Tanto tu sei single, no? Quindi, nella testa di questi idioti, sei a disposizione, anzi dovresti pure essere grata se t’invadono e si piazzano lì a farsi servire, che almeno riempiono la tua noiosa vita con la loro imprescindibile presenza.
Tu, che sei una gran signora, mica strepiti o lagni. No, che diamine. Possono scocciarti, ma umiliarti mai. Così li accogli con il più sarcastico dei sorrisi, che loro, scemi, scambiano per ancillare benevolenza. Sei l’ospite perfetta: li curi, li coccoli, servi loro cibo prelibato. Ci mancherebbe altro che ti abbassi a lottare o a perdere la calma. E poi, zacchete, quando meno se lo aspettano, un goccetto di pozione qua e là mischiata ai cibi, li trasformi in ciò che poi è loro vera natura: sono porci invasori, che porci diventino davvero.
Hai torto? No, eccheccazzo. Un giudice equo archivierebbe nell’ambito della legittima difesa, anche se esercitata con somma e perfida intelligenza. Che nessuno riesce mai a battere davvero, poi. Perché persino Ulisse, che con te la sfanga, mica si salva per acume suo: è Ermes a dagli una dritta e fornirgli l’antidoto al tuo veleno. Sennò anche lui, da solo, sarebbe finito a grufolare nel tuo recinto e poi a trasformarsi in porchetta.
Certo, poi tra voi nascono le scintille. E vorrei ben vedere. Lui è Ulisse, uno che ha tanto fascino da riempire l’intero Mediterraneo e oltre. Lo vuoi tra i tuoi trofei. Ma tu sei Circe, però. E infatti, gli stai a fianco ma da pari a pari, e comunque gli fai capire che la distanza c’è. Se Calipso si era umiliata ad offrirgli il matrimonio e l’immortalità, a te manco passa per la testa. E’ uomo, caspita, e tu sei dea. Può essere divertente e intelligente, ma alla lunga è solo un mortale, e viene a noia. Così lo ospiti, finché diverte te, e lo aiuti pure, perché ritrovi la strada di casa, regalandogli anche un’ultima notte di favoloso sesso d’addio. Vuole tornare dalla moglie? E che torni. La dimensione sua è quella là: la casa, la sposa, l’isoletta su cui comandare indiscusso, perché alla fin fine anche il più intelligente dei maschi quello vuole, un posto dove nessuno lo contesti e possa sentirsi re.
Per cui lo metti sulla nave, dopo aver controllato che si porti via ben tutti quegli zotici dei suoi compagni, e gli fai ciao ciao con la manina quando sparisce all’orizzonte.
Poi te ne torni a casa tua, che hai un sacco di cose da fare, non ultimo magari accogliere qualche altro bel marinaio sperduto e più giovane, naufragato qua e là. C’è un mondo, attorno, e tu sei libera ed immortale. E guardando all’orizzonte la barca che si allontana, sorridi.
Perché loro, poveretti, pensano che tu sia una povera donnetta sola senza un uomo. E tu, invece, Circe, sei una dea.
Galatea Vaglio
Illustrazione Circe di Franz von Stuck (dettaglio)
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ambrenoir · 1 year
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Circe, ammettiamolo una volta buona: tu sei una che ha capito tutto. Sì, certo, hai una brutta fama, figlia mia. «E’ una Circe, è una Circe!» dicono quelli che ti vogliono criticare, e si fermano per farlo a qualche dettaglio di contorno, tipo il fatto che trasformavi gli uomini in maiali. Che poi, anche senza essere maga, ci volesse un granché.
Circe, la grande ammaliatrice, il prototipo della donna fatale e pericolosa, quella ti rovina l’esistenza e la famiglia, un disastro e una jattura.
Ma quando mai? No, davvero, ditemelo, spiegatemelo bene, perché se una si va a leggere l’Odissea, ma tutta tutta, da principio alla fine, sta cosa non si trova, e Circe, al contrario, ne viene fuori come una donna molto ammodo e riservata, anzi persino schiva, che se ne sta tranquilla sulle sue, non seduce, non gattamorteggia. Pure con gli uomini, si fa gli affari suoi quando capita e il tizio vale, ma poi non frigna, non lagna, lo lascia andare via senza drammi e senza patemi, battendo di molte misure le sue discendenti donne in carriera tutte Sex and The City, che però dopo lacrimano come scolarette non appena quello con cui hanno deciso di fidanzarsi parte per un convegno di due giorni a Canicattì e le lascia sole a rimirare l’armadio di Manolo Blahnik.
Certo, la famiglia di provenienza aiuta. Ti chiamano maga, ma in realtà eri la figlia del Sole, e quindi fin da piccola di cose ne devi aver viste di ogni. Dea di prima grandezza, quindi, per ascendenza quasi più antica di Zeus, quel parvenu che s’era preso l’Olimpo con un colpo di mano.
Tu, di antica razza e di antico potere. t’eri ritirata nell’isola tua, ed è difficile darti torto. Ai confini del mondo e soprattutto lontano dalle rotte frequentate, perché gli umani dilagavano ovunque e tu di mischiarti con loro non avevi gana. Snob? Certo, ma non più di qualsiasi vip odierno, e poi la privacy nella nostra società è ipertutelata, perché Circe non ne dovrebbe aver diritto?
Lì, nella tua isola, non dai fastidio a nessuno. Capita invece che molti diano fastidio a te. Ogni tanto qualcuno arriva e da bravo mortale si crede autorizzato a sbarcare e fare come se fosse a casa propria. Tanto tu sei donna, no? Quindi si piazza sulla spiaggia, poi sale al tuo palazzo, e pretende accoglienza, e tavola pronta, e magari anche qualche conforto che va più in là. Tanto tu sei single, no? Quindi, nella testa di questi idioti, sei a disposizione, anzi dovresti pure essere grata se t’invadono e si piazzano lì a farsi servire, che almeno riempiono la tua noiosa vita con la loro imprescindibile presenza.
Tu, che sei una gran signora, mica strepiti o lagni. No, che diamine. Possono scocciarti, ma umiliarti mai. Così li accogli con il più sarcastico dei sorrisi, che loro, scemi, scambiano per ancillare benevolenza. Sei l’ospite perfetta: li curi, li coccoli, servi loro cibo prelibato. Ci mancherebbe altro che ti abbassi a lottare o a perdere la calma. E poi, zacchete, quando meno se lo aspettano, un goccetto di pozione qua e là mischiata ai cibi, li trasformi in ciò che poi è loro vera natura: sono porci invasori, che porci diventino davvero.
Hai torto? No, eccheccazzo. Un giudice equo archivierebbe nell’ambito della legittima difesa, anche se esercitata con somma e perfida intelligenza. Che nessuno riesce mai a battere davvero, poi. Perché persino Ulisse, che con te la sfanga, mica si salva per acume suo: è Ermes a dagli una dritta e fornirgli l’antidoto al tuo veleno. Sennò anche lui, da solo, sarebbe finito a grufolare nel tuo recinto e poi a trasformarsi in porchetta.
Certo, poi tra voi nascono le scintille. E vorrei ben vedere. Lui è Ulisse, uno che ha tanto fascino da riempire l’intero Mediterraneo e oltre. Lo vuoi tra i tuoi trofei. Ma tu sei Circe, però. E infatti, gli stai a fianco ma da pari a pari, e comunque gli fai capire che la distanza c’è. Se Calipso si era umiliata ad offrirgli il matrimonio e l’immortalità, a te manco passa per la testa. E’ uomo, caspita, e tu sei dea. Può essere divertente e intelligente, ma alla lunga è solo un mortale, e viene a noia. Così lo ospiti, finché diverte te, e lo aiuti pure, perché ritrovi la strada di casa, regalandogli anche un’ultima notte di favoloso sesso d’addio. Vuole tornare dalla moglie? E che torni. La dimensione sua è quella là: la casa, la sposa, l’isoletta su cui comandare indiscusso, perché alla fin fine anche il più intelligente dei maschi quello vuole, un posto dove nessuno lo contesti e possa sentirsi re.
Per cui lo metti sulla nave, dopo aver controllato che si porti via ben tutti quegli zotici dei suoi compagni, e gli fai ciao ciao con la manina quando sparisce all’orizzonte.
Poi te ne torni a casa tua, che hai un sacco di cose da fare, non ultimo magari accogliere qualche altro bel marinaio sperduto e più giovane, naufragato qua e là. C���è un mondo, attorno, e tu sei libera ed immortale. E guardando all’orizzonte la barca che si allontana, sorridi.
Perché loro, poveretti, pensano che tu sia una povera donnetta sola senza un uomo. E tu, invece, Circe, sei una dea.
Galatea Vaglio
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firewalker · 2 years
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due giorni di frustate e di mail all'assistenza ma finalmente sono riuscito a loggarmi nella piattaforma per le consulenze online. Appena messo tutto a puntino avrete tutti i dettagli per poter - finalmente! - fare legalmente e senza limitazioni (tipo "finché dura l'emergenza covid", come dicevo tempo fa) una consulenza nutrizionale con me pure se abitate a Canicattì
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i-am-a-polpetta · 2 years
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giorgia pare che sia il 31 luglio sotto il sole di Canicattì
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msicamouse · 1 month
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Rieccoci per la terza volta
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siciliatv · 6 days
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Sorpresi a rubare materiali in ferro dalla piscina comunale: tre arresti
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Sorpresi a rubare materiali in ferro dalla piscina comunale: tre arresti I poliziotti del Commissariato di Canicattì hanno arrestato tre giovani, tra cui due minorenni, per... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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lamilanomagazine · 4 months
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Agrigento, la Polizia di Stato intensifica i controlli dei pullman in vista della bella stagione
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Agrigento, la Polizia di Stato intensifica i controlli dei pullman in vista della bella stagione. Con la bella stagione si registra un sensibile aumento delle gite scolastiche e di conseguenza la Polizia di Stato intensifica i controlli dei pullman impegnati nei predetti servizi. In particolare, la Polizia Stradale di Agrigento, nell'ambito del progetto "Gite scolastiche in sicurezza", nato da un'iniziativa della Polizia di Stato in sinergia col Ministero dell'Istruzione, ha già da qualche settimana potenziato il piano dei controlli a campione sugli autobus utilizzati per il trasporto di insegnanti e studenti in occasione delle gite scolastiche. È stata posta particolare attenzione all'idoneità dei veicoli adibiti al trasporto, ma anche ai conducenti, i quali devono svolgere il loro incarico con responsabilità, nel pieno rispetto delle norme, soprattutto comportamentali, previste dal Codice della Strada, a tutela della sicurezza e dell'incolumità dei passeggeri e della circolazione stradale in generale. Gli stessi insegnanti e studenti, tra l'altro, qualora si trovino nelle condizioni di poterlo comprovare, possono segnalare alla Polizia Stradale eventuali comportamenti impropri, come l'uso del cellulare alla guida senza auricolari, l'assunzione di sostanze alcoliche o altro. Gli Istituti scolastici possono dunque giovarsi di questo servizio, segnalando attraverso un apposito modulo il viaggio organizzato o programmando un controllo lungo il tragitto. Nelle ultime settimane, la Sezione Polizia Stradale di Agrigento e i Distaccamenti di Canicattì e di Sciacca hanno proceduto al controllo di oltre 45 pullman, riscontrando irregolarità per cinque di loro ed elevando altrettante sanzioni amministrative, il tutto a garanzia della sicurezza e dell'integrità dei passeggeri e degli altri utenti della strada e della serenità del momento di svago che una gita scolastica rappresenta.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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giancarlonicoli · 5 months
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23 apr 2024 16:53
“UMBERTO BOSSI E’ DI SINISTRA, PER QUESTO CE L’HA CON SALVINI” - MASSIMO FINI INFILA LA PENNA NELLE DIVISIONI DELLA LEGA: “BOSSI HA PRESO DECISAMENTE LE DISTANZE DA SALVINI PERCHÉ NON GLI VA A SANGUE LA POSIZIONE DI ESTREMA DESTRA PRESA DALLA LEGA IN UN GOVERNO GIÀ DI DESTRA, NÉ TANTOMENO IL RAZZISMO ANTROPOLOGICO ESPRESSO DALL’ATTUALE CARROCCIO. LA MITICA PADANIA ERA DI “CHI CI VIVE E CI LAVORA”, SENZA FARE ESAMI DEL SANGUE A CHICCHESSIA (INFATTI HA UNA MOGLIE SICILIANA). BOSSI AVEVA UNA VISIONE VISIONARIA E IN ANTICIPO SUI TEMPI…” -
Estratto dell’articolo di Massimo Fini per il “Fatto quotidiano”
Una notte, tanti anni fa, mi trovavo, verso le 3, in una pizzeria affianco di Bossi. Si parlava non solo di politica, ma anche di donne, amori, motori, […] quando gli feci improvvisamente una domanda a tradimento: “Umberto, tu sei più di destra o di sinistra?”. “Di sinistra, ma se lo scrivi ti faccio un culo così”. Va da sé che lo scrissi […]
Di recente […] Umberto Bossi ha preso decisamente le distanze da Salvini e dalla Lega di quest’ultimo. Non gli va a sangue, all’Umberto, la posizione di estrema destra presa dalla Lega di Salvini in un governo già di destra, né tantomeno il razzismo antropologico espresso dall’attuale Lega. La mitica Padania della prima Lega era di “chi ci vive e ci lavora”, senza fare esami del sangue a chicchessia (Bossi, lo ricordo, ha una moglie siciliana). […] Bossi, in concordanza col grande costituzionalista Gianfranco Miglio, aveva, […] una visione visionaria e totalmente in anticipo sui tempi.
Pensava che in un’Europa politicamente unita i punti di riferimento periferici non sarebbero più stati gli Stati nazionali, ma macroregioni coese economicamente, socialmente, culturalmente e anche dal punto di vista climatico. Non c’è nessuna ragione, per fare qualche esempio, che la Liguria di Ponente abbia un regime diverso dalla costa nizzarda o che Alto Adige e Tirolo siano divisi.
Così come, e al contrario, non c’è nessuna ragione per cui poniamo un professore di scuola di Milano guadagni la stessa cifra di uno di Canicattì, dove il costo della vita è il 30 per cento più basso che a Milano. È il principio delle “gabbie salariali” che Bossi voleva introdurre e per cui fu accusato di razzismo antimeridionale.
[…] L’Europa politicamente unita non si è fatta, anzi è più che mai disunita avendo voluto allargarla a 27 Paesi, troppo lontani tra di loro per storia e cultura. Ma, poiché ognuno ha diritto di veto, l’Europa si trova di fatto paralizzata […] La prima Lega di Bossi, essendo sostanzialmente un movimento antipartitocratico, fu ovviamente osteggiata in tutti i modi dai partiti […] L’ascesa della Lega […] si lega […] alle inchieste di Mani Pulite che stavano scoperchiando il vaso di Pandora della corruzione della classe dirigente politica ed economica.
Più i magistrati di Mani Pulite facevano il proprio, doveroso, mestiere, più cresceva la Lega di Bossi, che spezzava finalmente il consociativismo (alleanza, di fatto, fra Dc e Pci/Pds) che garantiva l’impunità alla classe dirigente […] Gli errori di Umberto Bossi furono sostanzialmente due. Il primo, e più grave, è stato unirsi all’avanzante Silvio Berlusconi, che pur Bossi aveva sprezzantemente chiamato Berluscaso, Berluschì, Berluscosa, Berluskaz.
Il terrore di Bossi era la moltitudine di reati da cui era stato investito. La sua Lega non aveva i quattrini sufficienti per farvi fronte. […] Il secondo errore, forse meno perdonabile perché Bossi non vi era spinto da alcuna esigenza, è stato l’atavico familismo italiano, per cui diede al figlio Renzo, il delfino, il “trota” […], il ruolo di consigliere regionale della Lombardia, dove Renzo fu coinvolto proprio in quei reati di appropriazione indebita dei rimborsi elettorali che erano stati una delle basi delle critiche della Lega bossiana a quello che allora si chiamava il “sistema”. […]
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cinquecolonnemagazine · 6 months
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Case di personaggi famosi da visitare
Più di 90 case di personaggi famosi sparse in tutta Italia aperte al pubblico. E' l'iniziativa organizzata dall'Associazione Nazionale Case della Memoria. La terza edizione delle Giornate nazionali delle case dei personaggi illustri si svolgerà oggi, 6 aprile, e domani. I visitatori potranno entrare nelle case in cui scrittori, musicisti, scienziati hanno vissuto anche solo parte della loro vita e scoprire il loro lato più intimo. Case di personaggi famosi: scrittori e poeti Se vi trovate nei pressi di Forlimpopoli, in provincia di Forlì-Cesena, non potete perdere Casa Artusi, sede dell'omonima Fondazione, un vero e proprio museo della cucina di casa. Pellegrino Artusi è il padre indiscusso della cucina moderna, il suo manuale "La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene" è presente ancora oggi nelle case degli italiani. Nella sua casa, un edificio di 2800 metri quadri ricavata dalla ristrutturazione del complesso monumentale della Chiesa dei Servi, trovano posto una scuola di cucina, una bottega, un ristorante ed enoteca. La casa di Tonino Guerra, a Pennabili in provincia di Rimini, è piena di cimeli di ogni tipo: un’antica chiave, uno scettro africano, un amuleto sciamano. Alle pareti si possono ammirare, accanto ai suoi pastelli e bozzetti, un disegno colorato di Wim Wenders, un acquarello di Michelangelo Antonioni, un De Chirico oltre a diverse opere di artisti russi. Le lettere di Pasolini, Natalia Ginzburg, Calvino, Fellini (solo per citarne alcuni) testimoniano la sua fortunata carriera di scrittore e di sceneggiatore. Politici e patrioti L’8 agosto 1867, la villa Tinti-Fabiani di Castelfiorentino, in provincia di Firenze, ospitò, anche se solo per una notte, il generale Giuseppe Garibaldi impegnato a raccogliere adesioni in Toscana in vista dell'imminente attacco allo Stato Pontificio. La villa conserva ancora la stanza in cui Garibaldi pernottò con gli arredi originali. A Ghirlaza, in provincia di Oristano, è possibile visitare la casa in cui Antonio Gramsci trascorse la sua infanzia e l'adolescenza. Acquistata dal PCI nel 1965, la casa è diventata il “Centro di documentazione e ricerca sull’opera gramsciana e sul movimento operaio”, un luogo che celebra la memoria dell'uomo, del politico, dell'ideologo, del suo pensiero e della sua opera nota in tutto il mondo. Papi , Santi e testimoni Tra le dimore visitabili in Sicilia vogliamo segnalarvi la casa di don Pino Puglisi e del giudice Rosario Livatino, entrambi beatificati dalla Chiesa. A Palermo, l'appartamento in cui don Puglisi visse dal 1969 al 1993 è diventata un Museo che testimonia la sua vita al servizio del prossimo e un centro di crescita spirituale. La casa del Giudice Rosario Livatino sita a Canicattì, in provincia di Agrigento, testimoniano la sua fede religiosa e la tempra morale. Valori che hanno segnato la sua carriera da magistrato fino alla morte avvenuta per mezzo della mafia. Cantanti e personaggi dello spettacolo Quasi vent'anni fa veniva realizza a Modena la Casa Museo Luciano Pavarotti. La villa in cui il maestro visse gli ultimi anni della sua vita conserva tutti gli oggetti a lui appartenuti e i ricordi legati alla sua carriera. Ambienti realizzati secondo le sue minuziose indicazioni che testimoniano perfettamente la sua personalità. La casa di campagna della famiglia Tognazzi a Velletri, invece, è la sede del Museo dedicato a Ugo Tognazzi. Un luogo dov'è possibile respirare aria di cinema grazie alla Fondazione dedicata all'attore romano simbolo indiscusso del cinema italiano. In copertina foto di Michele Bitetto su Unsplash Read the full article
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Circe, ammettiamolo una volta buona: tu sei una che ha capito tutto. Sì, certo, hai una brutta fama, figlia mia. «E’ una Circe, è una Circe!» dicono quelli che ti vogliono criticare, e si fermano per farlo a qualche dettaglio di contorno, tipo il fatto che trasformavi gli uomini in maiali. Che poi, anche senza essere maga, ci volesse un granché.
Circe, la grande ammaliatrice, il prototipo della donna fatale e pericolosa, quella ti rovina l’esistenza e la famiglia, un disastro e una jattura.
Ma quando mai? No, davvero, ditemelo, spiegatemelo bene, perché se una si va a leggere l’Odissea, ma tutta tutta, da principio alla fine, sta cosa non si trova, e Circe, al contrario, ne viene fuori come una donna molto ammodo e riservata, anzi persino schiva, che se ne sta tranquilla sulle sue, non seduce, non gattamorteggia. Pure con gli uomini, si fa gli affari suoi quando capita e il tizio vale, ma poi non frigna, non lagna, lo lascia andare via senza drammi e senza patemi, battendo di molte misure le sue discendenti donne in carriera tutte Sex and The City, che però dopo lacrimano come scolarette non appena quello con cui hanno deciso di fidanzarsi parte per un convegno di due giorni a Canicattì e le lascia sole a rimirare l’armadio di Manolo Blahnik.
Certo, la famiglia di provenienza aiuta. Ti chiamano maga, ma in realtà eri la figlia del Sole, e quindi fin da piccola di cose ne devi aver viste di ogni. Dea di prima grandezza, quindi, per ascendenza quasi più antica di Zeus, quel parvenu che s’era preso l’Olimpo con un colpo di mano.
Tu, di antica razza e di antico potere. t’eri ritirata nell’isola tua, ed è difficile darti torto. Ai confini del mondo e soprattutto lontano dalle rotte frequentate, perché gli umani dilagavano ovunque e tu di mischiarti con loro non avevi gana. Snob? Certo, ma non più di qualsiasi vip odierno, e poi la privacy nella nostra società è ipertutelata, perché Circe non ne dovrebbe aver diritto?
Lì, nella tua isola, non dai fastidio a nessuno. Capita invece che molti diano fastidio a te. Ogni tanto qualcuno arriva e da bravo mortale si crede autorizzato a sbarcare e fare come se fosse a casa propria. Tanto tu sei donna, no? Quindi si piazza sulla spiaggia, poi sale al tuo palazzo, e pretende accoglienza, e tavola pronta, e magari anche qualche conforto che va più in là. Tanto tu sei single, no? Quindi, nella testa di questi idioti, sei a disposizione, anzi dovresti pure essere grata se t’invadono e si piazzano lì a farsi servire, che almeno riempiono la tua noiosa vita con la loro imprescindibile presenza.
Tu, che sei una gran signora, mica strepiti o lagni. No, che diamine. Possono scocciarti, ma umiliarti mai. Così li accogli con il più sarcastico dei sorrisi, che loro, scemi, scambiano per ancillare benevolenza. Sei l’ospite perfetta: li curi, li coccoli, servi loro cibo prelibato. Ci mancherebbe altro che ti abbassi a lottare o a perdere la calma. E poi, zacchete, quando meno se lo aspettano, un goccetto di pozione qua e là mischiata ai cibi, li trasformi in ciò che poi è loro vera natura: sono porci invasori, che porci diventino davvero.
Hai torto? No, eccheccazzo. Un giudice equo archivierebbe nell’ambito della legittima difesa, anche se esercitata con somma e perfida intelligenza. Che nessuno riesce mai a battere davvero, poi. Perché persino Ulisse, che con te la sfanga, mica si salva per acume suo: è Ermes a dagli una dritta e fornirgli l’antidoto al tuo veleno. Sennò anche lui, da solo, sarebbe finito a grufolare nel tuo recinto e poi a trasformarsi in porchetta.
Certo, poi tra voi nascono le scintille. E vorrei ben vedere. Lui è Ulisse, uno che ha tanto fascino da riempire l’intero Mediterraneo e oltre. Lo vuoi tra i tuoi trofei. Ma tu sei Circe, però. E infatti, gli stai a fianco ma da pari a pari, e comunque gli fai capire che la distanza c’è. Se Calipso si era umiliata ad offrirgli il matrimonio e l’immortalità, a te manco passa per la testa. E’ uomo, caspita, e tu sei dea. Può essere divertente e intelligente, ma alla lunga è solo un mortale, e viene a noia. Così lo ospiti, finché diverte te, e lo aiuti pure, perché ritrovi la strada di casa, regalandogli anche un’ultima notte di favoloso sesso d’addio. Vuole tornare dalla moglie? E che torni. La dimensione sua è quella là: la casa, la sposa, l’isoletta su cui comandare indiscusso, perché alla fin fine anche il più intelligente dei maschi quello vuole, un posto dove nessuno lo contesti e possa sentirsi re.
Per cui lo metti sulla nave, dopo aver controllato che si porti via ben tutti quegli zotici dei suoi compagni, e gli fai ciao ciao con la manina quando sparisce all’orizzonte.
Poi te ne torni a casa tua, che hai un sacco di cose da fare, non ultimo magari accogliere qualche altro bel marinaio sperduto e più giovane, naufragato qua e là. C’è un mondo, attorno, e tu sei libera ed immortale. E guardando all’orizzonte la barca che si allontana, sorridi.
Perché loro, poveretti, pensano che tu sia una povera donnetta sola senza un uomo. E tu, invece, Circe, sei una dea.
Galatea Vaglio
Illustrazione Circe di Franz von Stuck (dettaglio)
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belteppismo · 8 months
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Daniil torna a rispondere da Canicattì e a fare due doppi falli a game please
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