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#celibato sacerdotale
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Mirari Vos: Gregorio XVI denunciava già nel 1832 attacchi contro la dottrina Cattolica all'interno della Chiesa
Cari Amici poniamo alla vostra attenzione e riflessione, il seguente testo di Papa Gregorio XVI, per comprendere come si denunciano gli errori e come li dobbiamo combattere… “Fu appunto per non contaminarsi di tanto obbrobrioso delitto che gli antichi Cristiani, pur nel bollore delle persecuzioni, sempre bene meritarono degl’Imperatori e della salvezza dell’Impero, adoperandosi con fedeltà…
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Sinodo, il ruolo delle donne nella Chiesa e del celibato sacerdotale restano temi aperti
Si cerca un nuovo modo di essere Chiesa nel mondo di oggi, che si fondi su quel “camminare insieme” del Sinodo istituito da Paolo VI a partire dal Concilio: una Chiesa che ribadisce la sua “opzione preferenziale” per i poveri, l’attenzione al dramma dei migranti, al “grido della terra” e, non può essere altrimenti, a un contesto in cui divampano nuovi scontri e conflitti. “In mezzo a noi erano…
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rosaleona · 1 year
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Vaticano, i preti sposati italiani chiedono riforme: «Tanto il celibato viene rispettato raramente»
Notevole!
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lamilanomagazine · 1 year
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Dialogo, poveri e pace: 10 anni di pontificato di Francesco
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Dialogo, poveri e pace: 10 anni di pontificato di Francesco. «Fratelli e sorelle, buonasera!». Il 13 marzo del 2013 inizia così il pontificato di Jorge Mario Bergoglio, il primo Papa gesuita e non europeo. «Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo». È anche per questo che sceglie il nome di Francesco. Il messaggio è chiaro fin da subito: il nuovo Papa vuole spostare lo sguardo della Chiesa dal centro alle periferie, da una Roma curiale e autoreferenziale ai fedeli sparsi in tutto il mondo. Nei suoi viaggi - ridimensionati solo dopo alcuni acciacchi recenti - Francesco smuove gli animi di chi già crede e risveglia l’inquietudine di chi non crede più o non ha mai creduto. Alla portata di tutti, proprio come il Santo a cui si ispira. Un richiamo, quello al Poverello d’Assisi, sempre difeso e rivendicato con gesti e scelte concrete. Dalla rinuncia agli appartamenti papali, passando per il primo viaggio a Lampedusa, fino alla sua preghiera in una Piazza San Pietro deserta in piena pandemia. Un Papa che si mette in ginocchio per baciare i piedi dei leader del Sud Sudan, chiedendo loro di «rimanere nella pace». Radicale nelle proposte di riforma della Curia e intransigente nei confronti di chi porta la Chiesa lontana dalla sua missione: «La Chiesa sia missionaria e sinodale. Il clericalismo è una perversione». Dopo 10 anni di slancio all’insegna del dialogo, dell’ascolto, dell’amore per i poveri  e degli appelli per la pace, Bergoglio riaggancia ancora la Chiesa sulla spinta in avanti del Concilio Vaticano II. È per questo che promuove la «conversione pastorale» e «missionaria», oltre che la «sinodalità». Lotta alla pedofilia, difesa del creato, ed encicliche innovative e progressiste sono solo altri segni tangibili di novità, per una Chiesa dal volto rinnovato. Tutto questo non era per nulla scontato. Prima dell’elezione di Francesco, il Vaticano era alle prese con le dimissioni di Benedetto. Con il mondo che, in quelle giornate turbolente di 10 anni fa, tra ansia e preoccupazione, attendeva un nuovo Papa in Piazza San Pietro. La convivenza con il Papa Emerito ha reso il pontificato di Francesco ancora più delicato. E la stessa coesistenza dei due ha diviso pezzi di Chiesa in conflitto teologico tra loro. A molti conservatori non saranno piaciute le aperture di Bergoglio nei confronti delle persone LGBTQIA+, così come l’abbandono di riti e liturgie in latino o gli spiragli di luce su riforma del celibato sacerdotale e diaconato femminile. Di questi giorni, inoltre, le dichiarazioni del Papa sulle dimissioni, in un’intervista rilasciata a Rsi, la Radiotelevisione Svizzera di lingua Italiana. Ipotesi ventilata dopo il caso Ratzinger e venuta fuori per via delle condizioni di salute non ottimali di Bergoglio: «Solo per una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose». In queste ore, raccontandosi in un podcast realizzato dai media vaticani per il decennale, Francesco si confida così: «Non pensavo che sarei stato il Papa nel tempo della Terza Guerra Mondiale. Per i miei 10 anni da Papa regalatemi la pace».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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anticattocomunismo · 1 year
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Chiesa in Germania, l'emorragia di fedeli è colpa della tassa
Chiesa in Germania, l’emorragia di fedeli è colpa della tassa
Non saranno l’abolizione del celibato, l’ordinazione sacerdotale delle donne e la benedizione delle coppie omosessuali a garantire la sopravvivenza della Chiesa tedesca. È nella folle tassa sulla fede che bisogna ricercare le autentiche ragioni dell’emorragia di fedeli. La rinuncia da parte della Chiesa di Germania, rappresenterebbe una scelta di autentica povertà. Continue reading Untitled
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Celibato, Benedetto XVI (e Sarah) parla all’unisono con la Tradizione
Celibato, Benedetto XVI (e Sarah) parla all’unisono con la Tradizione
Esce oggi in Italia Dal profondo del nostro cuore. Il saggio di Ratzinger fa luce sul mistero del sacerdozio nella Nuova Alleanza, che richiede la continenza perpetua, partendo dal confronto con il sacerdozio levitico, prefigurazione di ciò che Cristo porterà a compimento. L’argomento teologico di Benedetto era già presentissimo negli scritti della Chiesa antica. Il sacerdote è infatti l’uomo…
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¿Sabían?
El siguiente es el segundo artículo de nuestra serie de los hombres que iniciaron la revolución protestante.
Ulrico Zuinglio (1484-1531)
Militante reformista suizo
Zuinglio era hijo de un agricultor próspero y nació en el distrito de Toggenburgo, ubicado en los Alpes orientales, lo que en la actualidad se conoce como Suiza oriental. Se graduó de la Universidad de Basilea en 1506 y se convirtió en sacerdote en Glaris, Suiza. Zuinglio asumió sus deberes sacerdotales responsablemente; después escribió: "Aunque era joven, los deberes eclesiásticos me infundieron más temor que gozo, pues sabía y sigo convencido de que debo rendir cuentas por la sangre de las ovejas que perezcan como consecuencia de mi negligencia".
El joven sacerdote se enamoró de la Biblia y aprendió griego y hebreo solo, para no depender de la traducción al latín. En lo personal, difería con muchas enseñanzas de la iglesia que no podía corroborar con la Biblia. Como no confiaba en la teología de la iglesia concerniente al celibato para los sacerdotes, contrajo matrimonio secretamente en 1522. Ese mismo año, quebrantó la Cuaresma al comer salchichas ahumadas en público. Afirmó que los niños sin bautizar no estaban perdidos, cuestionó el poder de excomunión de la Iglesia y se opuso a la transubstanciación (el pan como el cuerpo literal de Cristo). En enero de 1523, se dirigió al Concejo de la ciudad de Zúrich e impartió sus ideas ante una audiencia diferente a su congregación local. Desde entonces, su discurso se ha llamado la Primera Disputa. La Segunda Disputa ocurrió el octubre siguiente. Logró éxito con algunas de las reformas que sugirió al quitar de las iglesias imágenes de Jesús, María y los santos, e insistió en que la Biblia tenía preeminencia sobre la Iglesia.
Seis años después de que Lutero clavara sus 95 tesis en la puerta de la iglesia de Alemania, Zuinglio continuó con sus 67 tesis. El documento comenzaba con que “todos los que afirman que el evangelio está equivocado sin la aprobación de la iglesia, erran y calumnian a Dios”. Esto no concordó con la creencia católica que declara que la iglesia tiene más autoridad que la Biblia. Los argumentos de Zuinglio fueron eficaces y la Reforma Protestante continuó fortaleciéndose en el este de Suiza.
En 1529, Zuinglio y Lutero intentaron unir los movimientos reformistas de Suiza y Alemania en una reunión en Marbug, Alemania. Concordaron en casi todo aspecto doctrinal, excepto en la Cena del Señor. Su reunión terminó mal; Lutero dijo que Zuinglio “era del diablo y nada más que una nuez agusanada”.
…pero el partido de Zuinglio persiguió hasta la prisión al piadoso Dr. Hubmeyer, y aunque no lo sometieron a la hoguera, ellos en realidad fueron mayormente los responsables de su muerte con fuego. Y Calvino hizo semejantemente, porque demandó la aprehensión de Servet, quien conocía y enseñaba la singularidad de la Deidad. Entonces el estado juzgó a este hermano, y para consternación de Calvino, Servet fue quemado vivo en la hoguera.
La edad de Sardis, Las Edades de la Iglesia
En el libro de las Edades de la Iglesia, el Hermano Branham menciona que el partido de Zuinglio persiguió a otro reformador llamado Balthasar Hubmaier. En marzo de 1523, Zuinglio se encontró con Hubmaier en Zúrich y más adelante, ese año, participaron en un debate público (en esa época eran comunes los debates públicos para tratar temas doctrinales). En este debate, Hubmaier dijo que el bautismo infantil no podía respaldarse por la Escritura, lo cual Zuinglio ya había mencionado. Después, en diciembre de 1525, Hubmaier estaba huyendo de las autoridades católicas (el ejército austriaco) y buscó refugio en Zúrich, donde vivía Zuinglio. En lugar de protegerlo, Zuinglio hizo que lo arrestaran.
Después se llevó a cabo otro debate enfocado en el bautismo infantil. Hubmaier citó a Zuinglio, quien dijo que los niños no debían bautizarse hasta que pudieran recibir instrucción al respecto. Zuinglio cambió de postura y dijo que lo habían malentendido. El concilio apoyó a Zuinglio y exigieron que Hubmaier se retractara. Al principio lo hizo; pero, a la mañana siguiente, se arrepintió de rendirse ante el concilio y dijo: “Puedo y no me retractaré”. Entonces lo encarcelaron y torturaron para obligarlo a confesar.
Mientras lo torturaban en el potro, se rindió y retractó de nuevo. Entonces le permitieron marcharse de Suiza. Viajó a Moravia, donde se arrepintió de su debilidad ante la tortura y dijo: “Puedo equivocarme; soy un hombre; pero no puedo ser un hereje… Oh, Dios, perdóname por mi debilidad”. Hubmaier continuó predicando y hasta convirtió a muchos de los convertidos de Zuinglio a su creencia “anabaptista” (bautismo después de la confesión). Posteriormente, las autoridades católicas lo encarcelaron, lo llevaron a Viena, lo torturaron en el potro, lo condenaron por herejía y, en marzo de 1528, lo quemaron públicamente en la estaca. Tres días después, ataron una piedra enorme al cuello de su esposa y la ahogaron en el río Danubio.
Zuinglio murió en batalla en 1531, cuando las fuerzas católicas atacaron Zúrich. La ciudad permaneció protestante, bajo el liderazgo del sucesor de Zuinglio, Heinrich Bullinger.
Los siguientes son más datos sobre Ulrico Zuinglio:
En 1519, una peste devastó Zúrich. Murió una de cada cuatro personas. Muchos abandonaron la ciudad, pero Zuinglio se quedó para cumplir sus obligaciones pastorales. Contrajo la enfermedad y estuvo al borde de la muerte.
Aunque era sacerdote, se casó secretamente en 1522. Reveló su matrimonio públicamente en 1524. Al igual que con la decisión de Lutero, el matrimonio de un sacerdote era un desafío directo hacia los mandamientos católicos. También era una oportunidad para que la iglesia acusara a los reformadores de abandonar la fe por incapacidad de acatar el celibato.
Zuinglio fue un músico dotado: tocaba violín, harpa, flauta, dulcémele y cuerno de caza.
Como estudiante dotado, aprendió latín fácilmente a una edad temprana. Posteriormente, adquirió una copia (no católica) del Nuevo Testamento en latín. Aprendió griego por sí solo y compró una copia de la versión original en griego del Nuevo Testamento. Hasta aprendió hebreo para entender con mayor claridad la versión hebrea del Antiguo Testamento.
En 1523, protestó contra varias enseñanzas católicas en el Concejo de la ciudad de Zúrich, lo que provocó la erradicación de las imágenes de Jesús, María y de los santos de las iglesias.
En 1524, convenció a la ciudad de abolir la misa por enfocarse en la transubstanciación (el pan de la Comunión se convierte en el cuerpo literal de Jesús cuando se consume). La reemplazó con un servicio sencillo que incluía la Cena del Señor.
A Zuinglio no solo lo odiaba la iglesia católica por su naturaleza sincera y militante, sino también reformadores semejantes.
El siguiente artículo de la época de la reforma tratará sobre Juan Calvino, un teólogo francés y uno de los reformadores más influyentes de la historia; sin embargo, el Hermano Branham lo llamó un asesino.
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bergoglionate · 4 years
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Celibato sacerdotale? Per Bergoglio è il solito "sì, anche no, ma però..."
Celibato sacerdotale? Per Bergoglio è il solito “sì, anche no, ma però…”
«Scopri che se un Papa si mostrasse incline ad autorizzare il matrimonio dei sacerdoti, trarrebbe un giudizio terribile; Dio lo colpirebbe con cecità spirituale e sordità; non potrebbe dire altro, né fare né gustare dell’ordine soprannaturale; e inoltre, dopo la sua morte, la sua anima sarebbe gettata nelle profondità dell’inferno, per rimanervi eternamente in preda dei demoni. Sì, anche se il…
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love-nessuno · 5 years
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---QUESTO PICCOLO GRANDE MONDO IPOCRITA--- BOY ERASED (vite cancellate) SODOMA (Un'inchiesta capace di riscrivere la storia della Chiesa) Due titoli che racchiudono una verità allucinante che ancora non vogliamo vedere. In queste due settimane di ferie mi ero ripromesso di fare due cose; leggere il libro di Frédéric Martel SODOMA, e vedere il film su una storia vera BOY ERASED (vite cancellate) del regista Joel Edgerton. Parto da quest'ultimo; questo film che tratta una storia vera, ha il grande pregio e merito di svelare e farci entrare in un mondo fatto di ipocrisia e pregiudizio dove si pensa che un "essere umano" possa essere “modificato”, partendo dal presupposto che il suo “essere” sia derivato da un modo, un atteggiamento, oppure una scelta. Benvenuti nel mondo delle terapie di “conversione”o “riparative”; centri tutt'ora operativi, in numerose località statunitensi (ben 700.000 persone sono state coinvolte in queste aberranti pratiche, che niente hanno di scientifico, ma rette solo da un falso retaggio religioso). Jared è un diciottenne, figlio di un pastore battista (Russell Crowe) e di una madre devota (Nicole Kidman) , perfettamente integrato in un tessuto rispettoso di sani ed integerrimi valori americani. Basta poco però, per rischiare di venire emarginato da tutto questo, in primis dalla famiglia, poi dalla comunità, infine dalla chiesa stessa. Basta rivelare di sentirsi attratto dagli uomini. Ma Jared non ha nulla da temere, sta a lui scegliere se davvero vuole “cambiare” e continuare ad essere amato e rispettato; per questo le porte del centro “Love in Action”, programma “Rifugio” sono aperte.(naturalmente pagando somme ingenti.) Ecco Boy Erased, il film manifesto di un percorso doloroso, inumano, traumatico, che molte volte ha causato suicidi, e che al tempo stesso è stato capace di portare alla consapevolezza e alla propria autodeterminazione. Ed è un percorso che il film interpretando questa storia vera, sottolinea in maniera perfetta, oserei dire consolatoria, con tanto di “poster” finale a suggellarne il buon esito. Jared abbandonerà questo “covo di matti”, andrà a vivere a New York con il suo compagno e vivrà in modo sereno la sua “vera vita” con successo. “Il pregiudizio, sia che tu lo eserciti o che ne sia vittima, danneggia sempre tutti” E veniamo a Sodoma, il libro inchiesta, del famoso scrittore e giornalista sociologo, Frédéric Martel, uscito da poco in contemporanea e tradotto in otto lingue, in una ventina di Stati, oltre all' Italia e Francia, dal Regno Unito agli Stati Uniti, dall'Australia al sud America, dalla Polonia alla Spagna ai Paesi bassi e altri ancora. Una indagine capillare svolta con novizia di particolari e fatti, tutti raccontati dai diretti interessati e che getta su questa istituzione ombre, misfatti e peccati mortali. Se da un lato la chiesa vorrebbe “curare” gli omosessuali, dall'altro scopriamo con questa inchiesta, se ancora ce ne fosse bisogno, una cruda ma reale verità. La chiesa con i suoi rappresentanti, preti, arcipreti, vescovi, arcivescovi, cardinali e papi; è l'essere fondamento, l'essenza, la natura, la realtà, la sostanza più vera dell'omosessualità. Ricordate quando si parlava di lobby gay all'interno del Vaticano? E le preoccupazioni del Papa? Ebbene non esiste solo una lobby gay in vaticano, ma esiste una quasi totalità di comunità di chiesa gay. Impedire l'ingresso ai seminari alle persone gay, non significa solo diminuire i casi di vocazione sacerdotale, ma svuotare e chiudere completamente le chiese. Cinquecento55 pagine che si basano su un gran numero di fonti reali. Durante gli oltre quattro anni di inchieste sul campo, sono state intervistate quasi 1500 persone in Vaticano e in trenta paesi diversi, tra questi figurano 41 cardinali, 52 vescovi e monsignori, 45 nunzi apostolici e ambasciatori stranieri e oltre 200 sacerdoti e seminaristi, tutti contrassegnati con nome e cognome. Tutte queste interviste, sono state realizzate sul campo di persona e registrate con l'aiuto di 80 “researchers”, corrispondenti, consulenti, mediatori e traduttori impegnati per svolgere al meglio le ricerche necessarie per il libro, Tutto questo per dire che niente è inventato o creato ad arte per screditare la chiesa. La chiesa si è screditata da sola. Perché coloro che tacevano ora hanno accettato di parlare. C'è un segreto in Vaticano che non può più essere ignorato. Dall'uscita di questo libro, stranamente, ma anche molto sospetto, la stampa e le televisioni non ne parlano; perché farlo significherebbe far crollare quella diga di falsità e ipocrisia che ancora con fatica continua a reggere. Francesco anche con il suo Motu Proprio, la sua ultima legge n. 297, non intende più chiudere gli occhi; troppi sono i casi di abusi sessuali che si contano ormai a migliaia, anzi a decine di migliaia, in tutto il mondo e sono un vero e proprio morbo per la chiesa cattolica. Ogni settimana vengono presentate nuove denunce, vengono accusati o incolpati vescovi, ci sono sacerdoti condannati e si susseguono gli scandali. In oltre l'80% dei casi si tratta di abusi omosessuali. Non è più possibile per Francesco, mettere la testa sotto la sabbia e tenere la linea di Giovanni Paolo II e dei suoi bracci destri, Angelo Sodano e Stanislaw Dziwisz ; ne mostrare indulgenza come faceva Benedetto XVI e dal cardinale Tarcisio Bertone. E' ormai assodato che le dimissioni di Benedetto non sono certo causate da motivi di salute, ma ben più vicine a problemi derivanti dall'omosessualità. Mi ricorda molto le sue scarpette rosse. Nessuno è innocente, tutti sono colpevoli. La causa profonda degli abusi sessuali sta nella rigidità di facciata che nasconde una doppia vita, (celebrare messa al mattino e cercare qualche escort in piazza dei cinquecento a Roma o nel resto dei “batuage” del mondo la sera) , e anche nel celibato dei sacerdoti. Dietro la maggior parte dei casi di abuso sessuale, ci sono sacerdoti o vescovi che hanno protetto gli aggressori a causa della propria omosessualità e per timore che questa possa essere rivelata in caso di scandalo o processo. La cultura del segreto (fai ma non dire nulla) era necessaria per mantenere il silenzio sulla forte presenza di omosessualità nella chiesa e ha permesso di nascondere gli abusi sessuali e ai carnefici di agire. Il Papa è convinto che la vicenda sia solo all'inizio, la chiesa è una torre di Pisa che minaccia di crollare o come il Titanic che affonda mentre l'orchestra continua a suonare. E' necessario cambiare tutto, se non si vuole rischiare di voler far scomparire una religione. All'interno del Vaticano esiste una macchina da guerra contro l'omosessualità, chiamata “La congregazione della fede”, a lungo chiamato “ Sant' Uffizio” incaricato della tristemente celebre “Inquisizione” e del suo famoso “Indice” (l'elenco di tutti i libri censurati e proibiti). Questo ministero del Vaticano continua ancora oggi a fissare la dottrina e definire il bene e il male. Tra i venti cardinali che attualmente figurano nell'organigramma della congregazione della dottrina della fede, una dozzina sono omosessuali “praticanti”, almeno cinque vivono con un ragazzo, tre fanno regolarmente ricorso a prostituzione di sesso maschile. Quindi, la congregazione è un caso clinico interessante, ed è il cuore dell'ipocrisia vaticana; essendo in gran parte omosessuale, questo clero impone l'odio verso gli omosessuali, ovvero l'odio di se stessi, con un atto di disperato masochismo. Questo interessante, anche se molto impegnativo libro, l'ho letto con grande passione, molta curiosità, ma altrettanta sofferenza; e alla fine ne devo dedurre che tutto quello che ho appreso, dalle confessioni di verità, alle dichiarazioni, misfatti, crimini e omissioni, mi hanno colpito molto, e in molti casi fatto provare un senso di schifo, di indignazione, di pena. Da omosessuale, il loro comportamento mi ferisce, perché dipingono l'omosessualità come il peccato, la volgarità, l'essere contro natura; moralmente disonesto. Come quel mantra che predicavano al congresso della famiglia di Verona “figli di Satana.” Loro sono tutto fuorché “moralmente onesti”; se volevano essere liberi di vivere la propria omosessualità con onestà e coerenza dovevano cercarsi un' altro lavoro e vivere con naturalezza per se stessi e nei confronti degli altri. La loro azione di mistificazione, inganno, montatura, truffa, ha causato e causa tutt'ora sofferenza e morte in tanti paesi del mondo dove per causa del fanatismo religioso le persone vengono discriminate e anche uccise. La superbia, la supponenza, di tanti cardinali e vescovi, è sconcertante. La loro vita da nababbi pieni di ricchezza in appartamenti di 900 metri quadrati e macchine di lusso, meriterebbe i strali di un Dio che loro vorrebbero misericordioso e buono, ma che a loro dovrebbe riservare le pene più infime dell'inferno. Il potere economico, all'interno della chiesa è più feroce e crudele del più malvagio degli assassini. E qui come non potrei infilarci il nome dell'arcivescovo americano Marcinkus, omosessuale attestato con un debole per le guardie svizzere e poi con una relazione con un sacerdote svizzero, ma questo sarebbe per questo prete il peccato minore; Famoso per essere il favorito di Giovanni Paolo II , nominato capo dello IOR, la famosa banca Vaticana che con lui ha conosciuto innumerevoli intrighi finanziari e spettacolari scandali. Accusato e incriminato di corruzione, e sospettato di aver fomentato assassinii compreso quello di Papa Giovanni Paolo I. Come ancora irrisolti appaiono, lasciando molte ombre e vergogne; l'omicidio della guardia svizzera Cédric Tornay del suo comandante e la moglie; anche in questo caso entra in gioco l'omosessualità. Altro mistero scandaloso, che meriterebbe finalmente la verità, il rapimento di Emanuela Orlandi. Il vaticano in quanto a segreti di stato, non è secondo a nessuno. Vorrei definire la chiesa non con parole mie, ma con quelle di un gesuita, padre Federico Lombardo, portavoce di due papi e cacciato dal gesuita Francesco: “l'obbedienza al papa è un valore assoluto, un valore che supera di gran lunga la verità. Quello che io vedo bianco, creda che sia nero se la chiesa gerarchica così stabilisce. La chiesa cattolica è certamente l'organizzazione che parla di più di verità, ha sempre questa parola in bocca. Brandisce costantemente la verità. Nel contempo è l'organizzazione che mente di più al mondo. Il “soldato” Lombardi è stato spesso costretto andare al fronte , incaricato di smentire e di difendere l'indifendibile ; un susseguirsi quasi ininterrotto di fallimenti, errori, scandali, affari e controversie. A differenza di altri però, lui è andato in pensione con grande umiltà e vive in una stanza spartana. A questo punto mi piacerebbe farvi una lunga lista di nomi di cardinali, vescovi e monsignori gay, dimenticavo papi; ma sarebbe interminabile e lunga da leggere; allora vi allego qualche dichiarazione simpatica, come quella di un arcivescovo gay della curia romana soprannominato “ La Paìva”che dice: “Lei sapeva che il papa è circondato da omosessuali?” Pensate quanto erano bellicosi in Vaticano; ai tempi del World Gay Pride tenutosi a Roma l'8 luglio 2000, i cardinali erano furiosi contro la sfilata gay, perché era stato loro rifiutato di parteciparvi con un carro. Simpatico poi quel cardinale polacco che chiamano “la vedova” da quando è morto papa Giovanni Paolo II, era il suo fedele e affidabile servitore. Un' altro simpatico cardinale in Vaticano viene chiamato Platinette, proprio come quella drag Italiana, e insieme ad un altro cardinale chiamato “la mongolfiera” per la sua arroganza e vanità, facevano parte di quella che potrebbe essere chiamata la prima “cerchia di lussuria” intorno a papa Giovanni Paolo II. Esistevano poi altre cerchie lussuriose che riunivano gli omosessuali “praticanti” a livelli gerarchici inferiori. I prelati eterosessuali erano e sono rari così come la castità era ancora più rara. Ecco una “perla” del cardinale Angelo Sodano, che dopo aver sempre difeso per principio i sacerdoti sospettati di abusi sessuali, dice “Dei non hominum est episcopos iudicare” (spetta a Dio, non agli uomini, giudicare i vescovi) Naturalmente sono solo pochi spunti, il libro ne racconta a migliaia; e per riassumere l'intera inchiesta posso dire: la misoginia del clero( atteggiamento di avversione e di repulsione da parte dell'uomo verso i rapporti sessuali con donne), la fine delle vocazioni sacerdotali, la cultura del silenzio in caso di abuso sessuale, le dimissioni di papa Benedetto, la guerra contro Francesco. Una rete smisurata di relazioni creatasi attorno alla vita intima dei sacerdoti, capace di sfruttarne le fragilità più profonde e di influenzare l'esercizio del potere della chiesa. Il volto nascosto della chiesa: un sistema costruito, dai seminari più piccoli alla curia romana, sulla doppia vita omosessuale e sull'omofobia più radicale. Più un prelato si mostra omofobo in pubblico, più è probabile che sia omosessuale in privato. La questione gay, naturalmente non spiega tutto, ma è una chiave decisiva per comprendere il vaticano e la sua posizione nella nostra società. Se si ignora questa dimensione relativa all'omosessualità, ci si priva di un elemento essenziale per decifrare gran parte dei fatti che hanno segnato la storia e la politica degli ultimi decenni. Dietro la rigidità c'è sempre qualcosa di nascosto, in tanti casi una doppia vita. Benvenuti in vaticano, una delle più grandi comunità omosessuali del mondo. “La Chiesa ha ammesso di aver commesso molti errori, solo che non vuole ammettere che sta continuando a farne.” Giovanni Corbanese
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padrepiopietr · 2 years
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La paternità sacerdotale di Padre Pio
La paternità sacerdotale di Padre Pio
Il sacerdote con l’accoglienza del dono del celibato, non rinuncia alla sua paternità, ma la vive e la rende feconda ad un livello più alto, nella dimensione soprannaturale, generando non alla vita fisica, ma alla vita imperitura della grazia. (more…)
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DogmaTV traduce dell'ultimo libro di Benedetto XVI e il card. R. Sarah sul celibato sacerdotale
DogmaTV traduce dell’ultimo libro di Benedetto XVI e il card. R. Sarah sul celibato sacerdotale
ESCLUSIVA – LA TRADUZIONE A CURA DI DOGMATV.IT DELL’AMPIO RESOCONTO DI LE FIGARO SUL LIBRO DI BENEDETTO XVI E DEL CARD. SARAH
Celibato del sacerdozio: il grido di allarme di Benedetto XVI
(more…)
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Papa: 'Il celibato? Non sono ancora pronto a rivederlo'
Sul tema del celibato sacerdotale, papa Francesco ribadisce: “Non sono ancora pronto a rivederlo, ma ovviamente è una questione di disciplina, che oggi c’è e domani può non esserci, e non ha niente a che vedere con il dogma”. Il Pontefice lo afferma in un’intervista al sito argentino Perfil, in occasione dei dieci anni del pontificato, rilanciata anche dal portale della Santa Sede Vatican News.…
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lamilanomagazine · 1 year
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Papa Francesco: «Il celibato dei preti può essere rivisto, è una prescrizione temporanea»
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Papa Francesco: «Il celibato dei preti può essere rivisto, è una prescrizione temporanea». È un’intervista al sito argentino “Infobae” ad aprire uno spiraglio di luce sulla riforma del celibato sacerdotale nella Chiesa Cattolica. Papa Francesco, sentito in occasione del suo decimo anniversario di pontificato, spiega: «È una prescrizione temporanea. Non è eterna come l'ordinazione sacerdotale. Il celibato, invece, è una disciplina». «Quindi potrebbe essere rivisto?», domanda l’intervistatore, Daniel Hadad. «Sì», replica il Pontefice. «Non credo - risponde comunque Francesco alla domanda - che un’eventuale abolizione del celibato dei sacerdoti possa aumentare il numero delle vocazioni». In ogni caso, continua il Papa: «A volte il celibato può portarti al maschilismo. A un prete che non sa lavorare con le donne manca qualcosa, non è maturo. Il Vaticano era molto maschilista, ma fa parte della cultura, non è colpa di nessuno. Si è sempre fatto sempre così. Ma ora le cose stanno cambiando. Le donne hanno un'altra metodologia. Hanno un senso del tempo, dell'attesa, della pazienza, diverso dall'uomo. Questo non sminuisce l'uomo, sono diversi. E devono completarsi a vicenda».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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anticattocomunismo · 4 years
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Il Bergoglio furioso Ecco come Benedetto si è arreso a Francesco.
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DogmaTV traduce dell'ultimo libro di Benedetto XVI e il card. R. Sarah sul celibato sacerdotale
DogmaTV traduce dell’ultimo libro di Benedetto XVI e il card. R. Sarah sul celibato sacerdotale
Il ritorno di Benedetto XVI: il celibato sacerdotale non si tocca!
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bergoglionate · 5 years
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Ma il sacerdote non è già sposato con la Chiesa? Chi è che vuole la botte piena e la moglie ubriaca?
Ma il sacerdote non è già sposato con la Chiesa? Chi è che vuole la botte piena e la moglie ubriaca?
Gesù fu celibe proprio per dare l’esempio e la testimonianza di questo intreccio, legame  INDISSOLUBILE… e ha posto DUE SACRAMENTI: quello del Matrimonio fra l’uomo e la donna PER DARE LA VITA; e quello del sacerdozio ministeriale PER CUSTODIRE E FORMARE ALLA VITA ETERNA…
«Il celibato sacerdotale, che la Chiesa custodisce da secoli come fulgida gemma, conserva tutto il suo valore anche nel nostro…
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