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#coccodè
kidsy · 1 year
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Abbigliamento Neonati e Bmabini.
Rivenditore Brand Coccodè Firenze. Prodotto italiano con tessuti certificati
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intotheclash · 1 year
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Banda Bassotti - Coccodè
Naufragio senza nave e senza marinai Te mori di fame con i VIP come te Poi litigate e tu te metti a piagne Passi per la strada e la gente dice che Sei uno forte perché stai alla TV La prima fila è lì il posto per te Giri impomatato, ma 'n dò vai? Dei morti de fame, tu che ne sai? Tu sei famoso, loro invece no Solo un numero Co-Coccodè-Oh siete tutto gossip e silicone Co-Coccodè-Oh galli addomesticati senza piume Chi sei? Chi sei? Tu i cazzi tuoi non te li fai mai Chi sei? Chi sei? quello che dici o quello che fai? E quello che dici ma quando lo fai? A guardare i calendari non fa freddo mai Parli dei problemi quando non sono i tuoi Tu tiri fuori le tette e le opinioni Una carestia quanto te fa guadagnà? Tu però stai sempre a dieta, non te puoi ingrassà È un po' diversa la fame che c'hai te Dico brutta brutta tu non sei Però quella bocca non l'aprirei L'indipendenza a te chi te la dà? La pubblicità Co-Coccodè-Oh pollaio con li galli e galline Co-Coccodè-Oh senza cervello e senza mutandine Co-Coccodè-Oh un nuovo televoto stamattina Co-Coccodè-Oh è nato prima l'uomo o la gallina? Chi sei? Chi sei? Tu i cazzi tuoi non te li fai mai Chi sei? Chi sei? Quello che dici o quello che fai? Chi sei? Chi sei? Quello che sogni o quello che fai? E quello che sogni ma quando lo fai?
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bicheco · 1 year
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Color rame ossidato turchese
Come ogni sabato stai andando alla sala scommesse. Stavolta hai con te un mestolo d'argento con l'incisione"Ristorante Coccodè", un dente d'oro del nonno ed alcuni tubi di rame sottratti, tu dici "temporaneamente", alla tua vecchia scuola elementare. Secondo i tuoi calcoli tutta questa roba dovrebbe coprire una corposa puntata per il vincitore di Wimbledon 2023. Quando scrivi "Federer", il commesso rimane completamente impassibile, e questo a casa mia, si chiama professionismo. Adesso non ci resta che incrociare le dita ed aspettare.
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macabr00blog · 4 months
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coccodè
La mia Bestia ferita, la povera Bestia
da adorare, nell’equinozio del nostro incontro che
giace supina. La notizia incomprensibile del suo addio
quel settembre lontano,
l’automatismo delle sue braccia che si scontrano, non mi chiede
permesso o addio
e se ne va perché se ne deve andare,
quella Bestia dalla bocca infestata,
è crudele come la sua personale natura. Lascia
la provincia alle febbri infinite, crollano i palazzi
del centro per l’impiego di foreste celesti che scuotono,
le abitazioni dove una volta gli déi si spartivano
i destini dei vivi, ora dato tutto in pasto al grano
e alla pioggia, sia lodata!, alla pioggia degli
autunni che la lasciano passare.
Si alza la barriera del suono che si è trasformata
nel suo peggior nemico, la mia Bestia cerca
per terra un verme per sfamare la sua carne
e il suo sole.
Corredi natali che avanzano qui dove
un tempo sono nato io, in mezzo ai fanghi
dei primi soli di maggio, ed ora solo bambini cuscinetti
e uno strano sapore della gola di mia madre
quando mi ha partorito in una frase scomoda,
era Natale, e mi ha confessato di vergognarsi
del suo bambino da sorsi di latte. Perciò
io chiamo la Bestia quando cala l’ombra
e nel terreno scorre acqua calda
e io sono ancora un bambino che si abbevera
di quell’artificiosità, di quello che sembrava gesso,
gesso, si è rappreso nel mio stomaco.
Il potere sismico di questa terra mi ha portato a disonorare e ho iniziato a pregare troppo
tardi, una redenzione qualsiasi, una mielina spessa
e le nebbie, sacre!, e gli acari di cui ero ghiotto,
fitto fitto nella mia stanza come un
vecchio tomo reso fragile dal tempo, che nelle sue
mani ero cosi sicuro,
che nelle sue mani mi quotavano diecimila all’asta della domenica.
Finge di non conoscermi, quell’ingrata creatura,
dice che é meglio cosi,
che cosi passa una notte tranquilla, con l’ultima
speranza di poter dimenticare quello che ha
fatto. Teme le sue mani
la Bestia, perché conosce la sua razza,
e teme le mie parole, perché conosce
anche la mia. Il mio basso
rango frenetico di quando faccio finta che sia un caso
- è un caso - trovare le vene delle tubature nei suoi abitacoli
cosi simili alle mie. La parte dei suoi denti
superiori belli spessi per la mia carne,
io sono un gallo dal petto rinforzato,
puberale cosi tanto basta per sopportare un morso,
ancora adrenalinico come quando ero ragazzo e lo pregavo di
tenermi dentro la sua bocca ancora un po’.
Una carne cosi tenera, dicevo,
avevo gli occhi rivulsi di un paragrafo che eliminavo,
un padre di famiglia che finisce dritto nella
bocca di un oppioide, mia madre
che mi premiava di dolciumi secchi,
il fetore di una stanza…e il vuoto.
Sento illusivamente il mio sangue che esce
e allarga la pozza della stanza e vorrei che la Bestia
fosse una Bestia mentre il suo corpo esce dal mio,
ma è solo un amore grande,
viola fisso e illuminato davanti a me,
con i suoi occhi scuri da daino
e io che bracco un fucile e che ho le mani
che aveva suo padre quando lo ha lasciato solo alla cascina,
a cibarsi di pigne e miele, e insetti e ricordi,
di quando gli ha sparato un po’ per sbaglio
un po’ per prendere una mira sincera,
quando la Bestia teme il suo sguardo limpido
esce e se ne va.
Sta colloso per un po’ appiccicato al mio petto
e siamo un pollo e un pulcino o
un gallo e un tacchino
e siamo chiusi in una cattività
autoindotta e ci piace addomesticarci in un recinto
di venti radianti e merde chiare e bere
dalle pozze con i becchi ancora umidi.
Ama sentirsi amato quando è sul punto
di disfare lo strazio, in ginocchio, supplicando
che Dio lo lasci in pace per qualche mese o poco più.
E poi tornare alla fede e alle fiamme, una casa o due più in là, e scappare dal recinto e
tornare qui.
Quella Bestia che é la mia ma è anche di qualcun altro,
e di qualcun altro ancora, che non finirà mai di appartenere a
gentaglia altrui come un cane da guardia,
come una gallina da allevamento legata con le zampe
al suolo, espellendo uova e gridi al sale,
ferita dentro come se fosse già grigliata,
un buon brodo del suo sangue e dei suoi sogni.
E io vorrei un tempio oscuro di castagno, una lunga mano per arrivare al suo
sonno, estirpare quello che posso per mietere la
sua stessa natura di obblighi.
Ma è una Bestia qualsiasi come tante altre Bestie qualsiasi, senza dimora,
senza pensieri,
e si alza e se ne va,
conoscendo l’allerta. Conoscendo a fondo
anche me, Bestia forse come lui,
come tanti altri come noi, o forse destinato a divenirne
l’ennesimo fallimentare padrone.
Qualche chicco in più e poi
giuro
lo lascio stare.
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lamilanomagazine · 11 months
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Modena: presentato il calendario di appuntamenti per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
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Modena: presentato il calendario di appuntamenti per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Il calendario di appuntamenti in programma a Modena per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne si apre venerdì 10 novembre con inaugurazione alle 18, della mostra "Non chiamatelo raptus": allestita alla Casa delle donne (strada Vaciglio nord, 6) e visitabile fino al 26 novembre, espone le tavole di Stefania Spanò, in arte Anarkikka, che approfondisce la violenza sulle donne come violazione dei diritti umani e il linguaggio usato dai media per raccontarla. Domenica 12 novembre, una visita guidata e uno spettacolo sono dedicati a Tarquinia Molza, poetessa e musicista modenese vissuta nella seconda metà del Cinquecento, come molte altre donne dimenticata dalla storia. La visita ai luoghi di Tarquinia inizia alle 15 dalla chiesa di San Carlo. Lo spettacolo, una narrazione di Daniela Ori con poesie di Tarquinia interpretate da Roberta Spaventa, è alle 17 al Piccolo teatro del Centro culturale Alberione. Martedì 14 novembre, alla Casa delle donne, alle 18, incontro con la giornalista e scrittrice Radaelli, autrice del libro "Coccodè. Una storia di quiet quitting" (Mursia, 2023) che, indossando le necessarie lenti di genere, analizza il fenomeno delle "dimissioni silenziose" delle donne. Nel calendario sono diverse le presentazioni di libri: giovedì 16, alle 18, di nuovo alla Casa delle donne, appuntamento con Anna Buzzoni, autrice di "Questo è il ciclo. Dall'orgasmo alla luna: cicli naturali ed ecologia mestruale" (Mimesis 2023). Sempre giovedì 16, alle 18, in Galleria Europa, la presentazione del saggio di Marco Giani "Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il duce" (Solferino 2020), mentre lunedì 20, alle 17.30, alla Casa delle donne, si parla del femminicidio di Saman Abbas, con la presentazione di "Saman. Vita e morte di una ragazza italiana" di Jacopo della Porta, e martedì 28, alle 17, è in programma la lettura per bambini e bambine di albi illustrati per valorizzare le differenze. Il Crid, il Centro di ricerca interdipartimentale su discriminazioni e vulnerabilità di UniMoRe, propone due seminari al dipartimento di Giurisprudenza (via San Geminiano 3), uno mercoledì 15 novembre, alle 15.45, su "Divari e discriminazioni di genere nello spazio digitale europeo", e uno martedì 21 su "Diritto, corpo, sessismo". E sono due anche i seminari in programma alla Casa delle donne venerdì 17 novembre: alle 10 l'incontro dedicato al "Contrasto alla violenza sulle donne in Europa dopo l'adesione dell'Unione europea alla Convenzione di Istanbul"; alle 14.30 si tratta invece del "Diritto antidiscriminatorio delle libere professioni" a cui seguirà la tavola rotonda "Gli organismi di parità nelle libere professioni". Venerdì 17, per tutto il pomeriggio, al Laboratorio Aperto si svolge anche il quinto incontro nazionale Top italian women scientist dedicato a "Longevità: stili di vita, prevenzione, alimentazione". Il mondo del lavoro delle donne è al centro anche dell'incontro di orientamento "Job 4 women. Le donne incontrano le aziende del territorio" in programma giovedì 16 novembre, dalle 9, alla Fondazione San Filippo Neri, che offre alle donne in cerca di occupazione informazioni e colloqui conoscitivi. "Donne & imprese" è il titolo dell'incontro che lunedì 27 novembre, alle 17, approfondisce il tema della pari dignità professionale a cura di Cna, mentre giovedì 30 novembre, nell'ambito del progetto "Ricomincio da me", alla Casa delle donne, alle 17, si svolge l'incontro "No name. Il carcere negli occhi delle donne", sul percorso per il reintegro lavorativo e sociale delle donne detenute a Sant'Anna. Giovedì 24 novembre, alle 9.30, in Camera di commercio, le organizzazioni sindacali fanno il punto sulle conquiste delle donne in occasione del 75° anniversario della Costituzione, mentre venerdì 24, alle 15, il dipartimento di Studi linguistici e culturali di UniMoRe, per il 50° anniversario del saggio "Dalla parte delle bambine", di Elena Gianini Belotti, propone il seminario "Dalla parte delle bambine, oggi come ieri. Cinquant'anni dopo, generazioni in dialogo". Nello stesso giorno, si svolge anche l'incontro on line "Gocce di latte e di diritti" a cura dei Consultori familiari di Modena. Come ogni anno il programma propone anche manifestazioni sportive al femminile: si comincia sabato 18 novembre con "Women in run", camminata non competitiva a sostegno della Casa delle donne, in partenza alle 14 dal campo comunale della Fratellanza e alle 15 dal parco Ferrari. Nello stesso pomeriggio, alle 14, al Pala San Donnino, si svolge "Un calcio alla violenza", torneo di calcetto femminile a 5 aperto a tutte. Venerdì 24 novembre al punto padel di Modena è in programma l'evento "Mai sole" per portare in palestra bambine e donne. Anche sabato 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, lo sport è protagonista con la biciclettata "Giri di ruote: sulle tracce di donne che ci hanno indicato la strada", percorso di circa quaranta chilometri che parte alle 9 dalla Casa delle donne. Alle 10, al Consultorio familiare, l'incontro sulla paternità consapevole "Ma quando nasce un papà?". Per la giornata, inoltre, il Diurno di piazza Mazzini sarà illuminato di arancione in adesione alla campagna Orange the world, promossa da UnWoman per dire no alla violenza sulle donne (a cura di Soroptimist international club di Modena). Domenica 26 novembre, alle 16.30 alla Polisportiva Cognentese lo spettacolo musicale Women for woman" con racconti, narrazioni e monologhi sulla violenza di genere. Il programma si conclude in dicembre con il laboratorio per le scuole "Chiamami così: parlare e scrivere rispettando le differenze" (venerdì 1, alla Delfini) e con l'incontro con la linguista Vera Gheno intitolato "Parole d'altro genere: la scrittura nelle diversità", sabato 2 alle 17.30, sempre alla Delfini. Ed è già iniziata la raccolta fondi per sostenere e attuare il progetto CasaLibera, una casa per accogliere in emergenza donne vittime di violenza che devono allontanarsi nel più breve tempo possibile da una casa dove è a rischio la loro incolumità e quella dei loro figli e delle loro figlie. Sarà una casa gestita da donne a loro volta uscite da situazioni di maltrattamento affiancate dalle operatrici e dalle volontarie del centro antiviolenza di Modena (per donare: www.retedeldono.it/it/casalibera).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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kritere · 2 years
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Chi è Emanuela Fuin, mamma di Edoardo e Guendialina Tavassi ed ex showgirl in tv con Arbore
DIRETTA TV 13 Febbraio 2023 Emanuela Fuin è la mamma di Guendalina ed Edoardo Tavassi. È stata una delle “ragazze coccodè” nel programma Indietro Tutta con Nino Frassica e Renzo Arbore, oltre che un’attrice sul piccolo e grande schermo. 783 CONDIVISIONI Emanuela Fuin è la madre di Edoardo e Guendalina Tavassi. La donna non è un volto sconosciuto al mondo dello spettacolo: in passato ha…
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castellidisabili · 2 years
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Come San Fantasma agiterò l'ampolla e tremerà il mondo, tutto quanto tremerà! Poi ritornerò a dormire per altri mille anni. Senza soccombere, senza litanie, senza foglie tortuose a rinnegare l'albero. Non rinnegherò niente, io! Il Signore non è cosa mia! Se il gallo canta, fa coccodè. Se la terra si squarcia, buon per la terra. Io sono io ed io non son nessuno.
Tra poco è Carnevale, ed è ora che cominci la festa.
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Chichi coccodè 🐔🐔🐔
Ah, sei un pollo. Abbiamo capito
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🟢🇫🇷 POULETS MANIPULÉS PAR QUI ?
si aucune action, rien ne se passera jamais ! Zéro zéro !
les gens se plaignent, ils blâment toujours les autres et puis que se passe-t-il ?
Ils ne font rien, ils n'agissent pas !
Pour obtenir des résultats différents pour votre propre bien et celui de vos proches, vous devez faire des choses différentes, disait le bon Albert Einstein !
Ma fille à l'âge de 4 ans, un jour, en rentrant de la maternelle, elle m'a raconté l'histoire du coccodè qui symbolisait que l'être humain est comme un poulet ou une poule, en quelque sorte !
Que se passe-t-il si vous entrez dans un poulailler ?
Toutes les poules et tous les poulets ont peur et caquettent et caquettent, n'est-ce pas ?
L'être humain est le même!
Il caquette, crie, claque, blâme les autres, suit les poules, câline sans jamais faire autre chose qui le ferait sortir du poulailler !
Anthony De Mello, un frère capucin, résume bien ce concept dans son livre dsl cob :
"Un message d'un aigle qui pensait que c'était un poulet !"
Pourquoi est-ce que je te dis ça ?
Parce que la solution à tes problèmes, intérêts, besoins ne réside que dans ton esprit, dans ton subconscient et pas en dehors de toi, chez les autres donc tu sors du poulailler et tu prends ton envol comme un vrai aigle car tu le mérites mais les autres, les tv, le système ne vous le permet pas !
Le choix t'appartient!
si vous avez vraiment essayé tous les faits zéro, combien cela vous coûte-t-il d'essayer l'hypnose DCS véritable et professionnelle à Los Angeles Beverly Hills, même en commençant par seulement 1 audio DCS qui est pour vous et pour le bien de votre bien-aimé ?
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pastelviper · 7 years
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My dog is a 🐔 { #kalinadventures #jiminthecorgi #vscocam #coccodè } (at Rome, Italy)
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peacelovepride · 7 years
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Tutti i bambini, tranne uno, crescono…
Anche Peter Pan non è tanto vecchio quanto si potrebbe credere. Il vero è che egli ha sempre la stessa età, cosicché l’esser egli esistito anche ai tempi che la vostra mamma e la vostra nonna eran bimbe, non vuol dir proprio nulla. Egli ha solo una settimana di età e nonostante sia nato tanto e tanto tempo fa, non ha mai avuto un compleanno né c’è la minima speranza che sia mai per averne uno. La ragione ne è che egli scappò da essere una creatura umana quando aveva sette giorni; scappò per la finestra e rivolò addietro nei giardini di Kensington. Se voi pensate che egli sia il solo bambino che abbia voluto scappare, ciò mostra solo quanto completamente abbiate dimenticato gli stessi vostri primi giorni.
* . • ° ✦ Ti lascio un po’ di polvere di fata @veneredirimmel90 ✦ ° • . * SAI CHE COSA FARE!
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galloberardi · 3 years
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intotheclash · 2 years
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Tutti parlano, tutto viene dilaniato dalle parole; e quanto oggi ancora sembra troppo duro per le zanne del tempo, domani, escoriato e scorticato, penderà da mille fauci. Tutti parlano, tutto passa inascoltato; quand'anche uno annunci la propria saggezza con un concerto di campane, i bottegai ne copriranno il suono col tintinnio dei loro spiccioli. Tutti parlano, nessuno che voglia ascoltare. Tutte le acque si precipitano scroscianti al mare, ma il ruscello sente solo il proprio scroscio. Tutti parlano, nessuno che voglia capire. Tutto finisce in fumo, nulla che vada a finire in una sorgente profonda. [...] Tutti parlano, nulla riesce bene, tutti a fare coccodè, ma nessuno che voglia deporre un uovo. O fratelli miei! Perché non imparate da me il silenzio! E la solitudine! Tutti parlano, nessuno che sappia dire. Tutti corrono, nessuno più che impari a camminare. Tutti parlano, nessuno mi sente cantare: Oh, che riusciate a imparare il silenzio da me!
Friedrich Nietzsche - Frammenti postumi
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lasbrook · 6 years
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#cenatime🍴 #🥚 #fungoportobello #fogliedirapa #Radicchiotardivoigp #ovetto #coccodè #pizzaaltaglio #sialcibosano #sanoebuono (presso Montesilvano) https://www.instagram.com/p/BsWB1qLFaDDU5ymI98L_CaXNmA6ywDkSRg2EL40/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=84llin55jlg
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valeriodurso · 7 years
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vefa321 · 2 years
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Il canto del gallo 🐓
O il balletto delle galline...
Vicino a casa mia, c'è una casetta indipendente, con un pollaio proprio dietro.
Questi giorni di gran caldo, l'aia è rimasta silenziosa, così muta da fare parlare i gatti dei miei altri vicini.
A volte penso che esistono posti che sono di campagna anche quando sono ad un passo del mondo cittadino.
Così tra le colline, mentre in lontananza si annusa il mare, un po' di sana ruralità alberga tra le case ed i giardini.
Stamattina il cielo confuso promette un pianto liberatorio, di fatto un brusio di coccodè strimpella dietro la siepe e un gallo ringalluzzito canta da fare piovere anche le stelle.
Forse una pioggia di luce abbevererà la terra rimasta troppo a lunga assetata e la natura senza fare danni dimenticherà l'avvicinarsi dei deserti.
A volte cantare sotto la pioggia vale quanto correre sulla sabbia che scotta.
✒️Vivi di particolari, raccogli i dettagli
J.D
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