Tumgik
#colpa delle favole
frasinontroppocelebri · 3 months
Text
Mi appoggio sui miei dubbi tanto son sempre gli stessi.
-Ultimo
19 notes · View notes
j-j0ker · 1 year
Text
Per favore prendetevi tutti voi fai di ultimo, del tempo per sentire questa poesia.
Se già la conoscete è un'occasione per risentirla
7 notes · View notes
relaxbeach1 · 7 months
Text
Andavano dicendo che il Lupo era buono, che era l'Uomo ad essere cattivo ma... Ma se un Uomo per caso fosse stato buono e rinchiusi nella stessa gabbia non volesse fargli del male, il Lupo sarebbe stato buono con lui? O seguendo il suo istinto se lo sarebbe sbranato e se lo avesse fatto per loro sarebbe stata comunque colpa dell'Uomo? Perché secondo loro è colpa delle favole dell'Uomo che il Lupo è cattivo e credendo ad un altra favola ci raccontano che il Lupo non è un animale che ha degli istinti ma un angelo che ha una ragione superiore all'Uomo da cui farsi sbranare! Diamo al Lupo quello che è del Lupo.
RelaxBeach© (Tutti i Diritti  Riservati.) 07/03/2024
Tumblr media
Ogni Epoca ha le sue storie! Lasciatele vivere senza stupide revisioni.
Inventatene altre o un giorno revisioneranno anche Voi!
8 notes · View notes
yomersapiens · 2 years
Text
Il muro del piantala.
Uno poi si dimentica che esistono i colori, nelle giornate sempre uguali, dominate dal grigio. I miei occhi non aiutano ma li imbottisco di farmaci così da farli stare calmi. Ho visto il sole ed è stato come incontrare un vecchio amico che se ne era andato via in erasmus. Tornare in Italia è questo. Le feste comandate e ignorare il telefono e le persone che vogliono festeggiare insieme a te. Ho fatto piangere mia madre per quello che sono diventato: un muro. Ma io non riesco a cambiare oramai. Dieci anni di solitudine e non mi viene da raccontare come sto, lo tengo per me, lo scrivo nel diario e poi lo dimentico. L'ho gettato fuori, non mi appartiene più. Tutto quello che scrivo è un rito di espulsione. È difficile starmi vicino, l'unica cosa che sembra non aver paura di me è la mia malattia cronica ecco, lei proprio non si annoia mai e anzi cerca sempre di saltarmi addosso in ogni momento, che birbante!
Ho parlato con mio nonno. Era intento a raccontarmi l'ennesima storia che conosco a memoria e io a fingermi sorpreso nelle pause dove era necessario dargli maggiore attenzione. Ha detto che in 3 anni ne farà 90. Gli ho detto che è un bel traguardo, complimenti. Poi ha aggiunto che già che sarà lì, se Dio vuole, magari si impegna per altri 10 così arriva a 100. Che 100 è un bel numero per andarsene. Ha indicato il ritratto di suo nonno e ha detto, lui se ne andò a 103, io mi accontento di 100. Io manco so se ho voglia di arrivare alla prossima estate ma ammiro la sua perseveranza. Mi ha fatto promettere di esserci al suo funerale. Gli ho detto che non solo ci sarò ma che suonerò anche qualche canzone deve solo dirmi quale e ora stiamo facendo una lista di canzoni che dovrò imparare, ho solo 13 anni accidenti meglio iniziare subito.
C'è una storia che ho iniziato a scrivere 12 anni fa, ricordo il luogo. Ero seduto alla scrivania del museo dove lavoravo. Pensavo fosse finita e invece l'ho riaperta e i personaggi mi hanno detto che volevano capire qualcosa di più della loro esistenza così mi sono messo a dialogare con loro e a seguirli, per vedere come mai erano stati creati. Scrivere, creare, è quello che più fa sentire noi umani vicini a Dio. Credo, non lo so, anche perché pure Dio è stato creato per una storia quindi è come quando dici è nato prima l'uovo o la gallina? Fatto sta che ora io vivo in quel villaggio, ho in testa le voci di tutti i suoi abitanti e non riesco a smettere di stare la dentro. Ho paura sia il sintomo definitivo. Quello che conferma che ho perso la testa e non ho più nessun legame con la realtà. Forse è per questo che faccio difficoltà ad accettare i sentimenti degli esseri umani che mi circondano.
Sto andando in giro a leggere le mie storie. C'è un amico, un musicista jazz che mi accompagna. Le luci sono spente, solo quelle necessarie ai miei occhi per essere in grado di capire la traccia del racconto. Ho fatto piangere una sala intera e non mi sento in colpa. Bravo Matteo non solo fai piangere tua madre eh no, anche una sala. Però che ci posso fare, mi sono rotto delle mezze misure. Se esco dalla tana io entro a gamba tesa ovunque adesso, perché lo sforzo già l'ho fatto che diamine. Vorrei portare questo spettacolo in giro l'anno prossimo quindi se state leggendo questa frase ora e vivete in una città e conoscete un posto dove posso portare le mie favole della buia notte beh, scrivetemi in privato.
Ho contato le volte in cui mi sono innamorato quest'anno. Quando diavolo la smetterò? Spero presto perché è fastidioso. Odio internet. Odio essere consapevole del fatto che ovunque c'è qualcuno di cui mi vorrei innamorare. Alle elementari avevo 4 compagne di classe che ritenevo bellissime. Alle superiori un'intera scuola dominata da esseri femminili che dovevo conquistare. Poi arrivò l'internet e scoprii che anche in provincia di Milano c'era qualcuno che dovevo conoscere e all'epoca c'era il 56k quindi mica era facile scambiarsi foto. Poi arrivò la Sardegna, la provincia di Firenze, l'Australia. Ma ora, ora non vedo più persone, mi sembra tutto diventato merce. Vedo i volti di ragazze e ragazzi bellissimi e ne studio i tratti e riconosco i lineamenti e sì, è chiaro, sono studiati in laboratorio apposta per piacermi. Penso alle generazioni attuali che si dividono tra domanda e offerta. La domanda sono quelli come me, che restano affamati o curiosi e poi c'è l'offerta, che sono questi essere stupendi resi raggianti dai filtri con lentiggini e i corpi sinuosi nelle angolature studiate su misura per essere tutti uguali, dei meme di se stessi, infinite riproduzioni di umani con cui non voglio interagire. Tutto è diventato una vetrina. Dietro c'è una di quelle macchinette che distribuiscono bevande. Le lattine siete voi esseri bellissimi. Digita il codice. Inserisci le monete. La lattina cadrà in pochi secondi. Ma è un sorso solo e non sa di niente. La dottoressa mi ha vietato di bere bevande gassate quindi lascio perdere più che volentieri.
Mi spiace aver perso un paio di persone quest'anno. Una è il mio migliore amico, non so cosa è andato storto. Quasi non ricordo. Ah sì, ha deciso che era più interessante scoparsi la mia ex e a me non interessava stare lì a suggerirgli cosa fare per migliorare le prestazioni. Che cosa orribile che ho appena scritto. Me ne pento. Non la cancello perché un'altra cosa che vorrei provare ad essere l'anno prossimo è: un pelo più cattivo. Mi spiace anche aver perso la mia ex, che era un bel ricordo alla fine. Mi spiace aver perso una persona che mi stava piacendo più del necessario e non se lo meritava, era troppo vicina ai filtri e agli standard che la società impone. Spero sia felice. Spero sia così felice da rendersi conto di aver fatto bene a mandarmi via fino al momento in cui come un fulmine tornerà il ricordo di me e deciderà di scrivermi in amicizia, per sapere come sto. Allora io sarò finalmente cattivo e con tutta la rabbia che ho in corpo aspetterò ben 4 minuti prima di risponderle e di chiederle di rivederci. Solo perché aveva le lentiggini. Che odio. Solo perché le lentiggini mi ricordano ancora un'altra persona e ancora prima di quella persona era qualcosa che avevo letto in un libro o avevo immaginato e che ora i computer e gli algoritmi hanno imparato e mi propinano in mille influencer al giorno da ogni parte del mondo tutte con lo stesso pattern di lentiggini. E io sono un uomo oramai prossimo alla quarantina che guarda queste proposte come un ubriaco davanti a un distributore automatico. Annoiato. Senza spiccioli.
Ho un programma per i prossimi Natali. Insegnare a mio nipote la poesia di Pacciani e fargliela recitare durante il pranzo davanti alla famiglia. Senza avvisare mia madre. Aspettare che finisca la sua esibizione, vedere le lacrime di commozione negli occhi di chi ha ascoltato e poi rivelare l'autore. Mio nipote è così carino che pure le parole del mostro di Firenze diventano adorabili. Poi magari cambio e ci metto frasi di altri serial killer o psicopatici o politici.
Ho preso una pausa dallo scrivere annotazioni di vita perché tutto stava diventando simile a una puntata lunghissima del podcast e io odio ripetermi anche se sono anni che in pratica gli argomenti sono sempre gli stessi. Amo essere la dimostrazione che il tempo passa e qualcuno può decidere di non imparare niente. Nemmeno da i suoi errori.
Sto bene. Non mi manca niente. Forse vorrei solo conoscere te, ma solo per capire che è giusto fermarsi alla superficie e non rischiare di andare in profondità. Metti che poi uno davvero poi trova un luogo che non riesce a smettere di esplorare? Io voglio restare quassù a guardare le foto dove sei venuta bene. A galleggiare. A mettere i cuoricini ogni tanto giusto per ricordarti che esisto. Che poi lo so solo io di esistere, tu mica te ne accorgi. Ma nel mio piccolo sento di essere speciale. Mentre tu aspetti solo che io inserisca le monetine e la spirale si azioni e ti faccia fare il salto nel vuoto. Lo ripeto spesso quando guardo video di modelle incredibili da chissà dove. Sei fortunata cara mia, a non avermi incontrato. Altrimenti adesso saresti persa di me e mi vorresti e non riusciresti a fare questi sorrisi davanti alla fotocamera. Eh no. Mica verresti così bene. Nessuno si abbonerebbe al tuo canale. Vedi che lo faccio per te, a non farmi avanti? Io mica voglio avere il tuo futuro economico sulla coscienza.
Tutti piangono quando dico la verità. Avevo più amici quando raccontavo palle. Avevo più amori quando dicevo fandonie. Ora ho solo questa finta pace momentanea, il mio gatto, la mia malattia cronica che non vede l'ora di risvegliarsi e chilometri di pensieri verso umani generati da computer.
60 notes · View notes
harshugs · 1 year
Text
nostalgia?
poco fa mi sono imbattuta nel profilo ig di una ragazza che ho conosciuto nel 2018/2019:
quel periodo della mia vita era caratterizzato dall’assidua ricerca di un modo per definire il mio orientamento sessuale, i miei gusti, diciamo che semplicemente volevo riconoscermi in qualcosa;
questa ragazza qui, invece, nonostante avesse due anni in meno di me, era già abbastanza sicura di sé.
lei era di torino, ma purtroppo si era trasferita da qualche tempo in sardegna a causa del lavoro dei suoi genitori. Ricordo che questa distanza era straziante.
nel giro di poco tempo mi ero talmente tanto legata a lei che non potevo più far a meno di scriverle ogni secondo, sentirla, sapere come stava e cosa faceva, sentivo il bisogno di averla accanto ogni attimo.
questo valeva anche per lei, ma nello stesso periodo aveva conosciuto una ragazza con cui aveva deciso di intraprendere una relazione (a distanza, durata ben poco).
in realtà io non conoscevo bene le mie emozioni, non sapevo che effettivamente ciò che provavo per lei non era un bene amichevole, ma qualcosa di più, però ovviamente cercavo di incoraggiare la relazione con quell’altra.
fatto sta che ad una certa si lasciano, quindi le nostre conversazioni tornarono ad essere di nuovo costanti e soprattutto affettuose; tanto affettuose.
tra di noi ci chiamavamo “amore”, ci dicevamo “ti voglio bene” ogni 4 messaggi, ci mandavamo spesso foto di cosa facevamo e dove eravamo, purtroppo però non eravamo mai insieme perché troppo distanti, e quindi i “mi manchi” e i “vorrei essere lì con te” diventavano sempre più frequenti.
una cosa che ci accomunava era la musica, in particolare quella di Ultimo: era appena uscito l’album “colpa delle favole” e io da subito le dedicai una frase della canzone “ipocondria”
“a me va bene anche distanti, tanto ti porto con me”
a pensarci bene una delle PRIME cose che le scrissi appena ci eravamo conosciute era stata: “e vorrei essere anche io bella come sei bella tu”
frase sempre di Ultimo della canzone “poesia senza veli”, che le dedicavo ogni volta che lei si vedeva brutta
(ero proprio romantica, self pat pat sulla spalla)
un’altra cosa carina che avevo fatto era videochiamarla qualche volta durante il concerto di Ultimo, sapevo che ci teneva anche lei ad andarci, ma purtroppo non poteva, e quindi in qualche modo volevo farla partecipare.
non so per quale motivo, non ho proprio idea del perché, ma tutto d’un tratto iniziai a scriverle pochissimo: ero andata in vacanza studio in Inghilterra per due settimane, e per tutto quel tempo lei non mi passava MAI per la testa, MAI.
era strano, perché fino a pochi giorni prima sentivo la necessità proprio fisica di averla accanto a me, ma in quelle due settimane cambiò letteralmente tutto, e io non me ne ero nemmeno accorta, in più il mio cuore era stato temporaneamente rapito da un ragazzo che stava con noi nel gruppo della vacanza studio (e porca puttana quel ragazzo non me lo toglierò mai dalla testa).
questa cosa è molto brutta da ammettere perché sembro una persona di merda, ma a me non fregava più granché di lei, e ad oggi mi chiedo quanto avrà sofferto in quel periodo a causa mia; entrambe stavamo vivendo un periodo un po’ del cazzo e fino a quel momento ci eravamo date forza a vicenda.
beh fatto sta che dopo quelle due settimane io le scrivevo ma molto poco, fino a non scriverci più, e io continuavo a non rendermene conto.
(altro che self pat pat, self pugno in faccia)
dopo un po’ di mesi le scrissi ovviamente scusandomi e chiedendole come stesse, e inoltre confessandole il fatto che mi ero resa conto che ciò che provavo per lei andava oltre l’amicizia, e che forse la cosa mi aveva spaventata e di conseguenza fatta allontanare.
e niente, la storia finisce così, con qualche sporadico messaggio nel 2020 durante il covid ma niente di particolare.
il suo account ig, quello di twitter e anche quello di tumblr (perché lo usava pure lei) al momento sono inattivi da tempo, però me li ricordo tutti.
la sua chat di whatsapp è custodita nelle chat archiviate e ogni tanto capita che vada a rileggere qualcosa e credo che il numero sia sempre lo stesso, perché ogni tanto vedo quando cambia foto profilo; in più sul telefono ho una gif del suo viso salvata, era bellissima e lo è tutt’ora.
spero davvero stia bene💔
8 notes · View notes
dinonfissatoaffetto · 10 months
Text
Preferisco il cinema.
Preferisco i gatti.
Preferisco le querce sul fiume Warta.
Preferisco Dickens a Dostoevskij.
Preferisco me che vuol bene alla gente, a me che ama l’umanità.
Preferisco avere sottomano ago e filo.
Preferisco il colore verde.
Preferisco non affermare che l’intelletto ha la colpa di tutto.
Preferisco le eccezioni.
Preferisco uscire prima.
Preferisco parlar d’altro coi medici.
Preferisco le vecchie illustrazioni a tratteggio.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie, al ridicolo di non scriverne.
Preferisco in amore gli anniversari non tondi, da festeggiare ogni giorno.
Preferisco i moralisti che non promettono nulla.
Preferisco una bontà avveduta a una credulona.
Preferisco la terra in borghese.
Preferisco i paesi conquistati a quelli conquistatori.
Preferisco avere delle riserve.
Preferisco l’inferno del caos all’inferno dell’ordine.
Preferisco le favole dei Grimm alle prime pagine.
Preferisco foglie senza fiori che fiori senza foglie.
Preferisco i cani con la coda non tagliata.
Preferisco gli occhi chiari perché li ho scuri.
Preferisco i cassetti.
Preferisco molte cose che qui non ho menzionato
a molte pure qui non menzionate.
Preferisco gli zeri alla rinfusa che non allineati in una cifra.
Preferisco il tempo degli insetti a quello siderale.
Preferisco toccar ferro.
Preferisco non chiedere per quanto ancora e quando.
Preferisco considerare persino la possibilità
che l’essere abbia una sua ragione.
- Wisława Szymborska
6 notes · View notes
Text
Tumblr media
Preferisco il cinema.
Preferisco i gatti.
Preferisco le querce sul fiume Warta.
Preferisco Dickens a Dostoevskij.
Preferisco me che vuol bene alla gente
a me che ama l’umanità.
Preferisco avere sottomano ago e filo.
Preferisco il colore verde.
Preferisco non affermare
che l’intelletto ha la colpa di tutto.
Preferisco le eccezioni.
Preferisco uscire prima.
Preferisco parlare con i medici d’altro.
Preferisco le vecchie illustrazione a tratteggio.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie
al ridicolo di non scriverne.
Preferisco in amore gli anniversari non tondi,
da festeggiare ogni giorno.
Preferisco i moralisti
che non mi promettono nulla.
Preferisco una bontà avveduta a una credulona.
Preferisco la terra in borghese.
Preferisco i paesi conquistati a quelli conquistatori.
Preferisco avere delle riserve.
Preferisco l’inferno del caos all’inferno dell’ordine.
Preferisco le favole dei Grimm alle prime pagine.
Preferisco foglie senza fiori a fiori senza foglie.
Preferisco i cani con la coda non tagliata.
Preferisco gli occhi chiari, perché li ho scuri.
Preferisco i cassetti.
Preferisco molte cose che qui non ho menzionato
a molte pure qui non menzionate.
Preferisco gli zeri alla rinfusa
che non allineati in una cifra.
Preferisco il tempo degli insetti a quello siderale.
Preferisco toccare ferro.
Preferisco non chiedere per quanto ancora e quando.
Preferisco prendere in considerazione perfino la possibilità
che l’essere abbia una sua ragione.
Wislawa Szymborska
8 notes · View notes
francescacammisa1 · 2 years
Text
Cerca le tue qualità positive ed espandile con l'immaginazione. Poi liberati della zavorra dei sensi di colpa e sostituiscili con il senso di responsabilità. Così incomincerai a volerti bene per quello che sei, ma proverai anche il desiderio di cambiare.
Massimo Gramellini - L'ultima riga delle favole
Ph Peter Lindbergh
4 notes · View notes
Ancora viva
Oggi sono uscita a fare la spesa e a fare la ricarica per internet ma sembra che il mio operatore sia un po' lento ad accorgersi della ricarica quindi non so esattamente a quali condizioni sto navigando e quali sorprese avrò, al momento manca tutta la ricarica e l'euro e 40 di credito residuo, speriamo che non sarà necessario dover nuovamente uscire a fare una nuova ricarica perchè potrei non essere in grado di uscire nuovamente per giorni e non esattamente per colpa del caldo...
In effetti si, era necessario aggiungere credito perché il non aver ricaricato entro la scadenza ha fatto scattare costi aggiuntivi, anche se non ho utilizzato internet prima della ricarica (non sapendo che avrei potuto navigare a semi credito fino alla nuova ricarica) Quindi, al di là del Microsoft down c'è stata una vera e propria volontà di bloccare e fare danno, perché il grande dio che tutto vede, tutto sa e tutto tocca mi aveva preparato lo scherzetto, soprattutto per me che non guido e che rischio di farmi ammazzare ogni volta che esco di casa! Pensare di avere credito e invece ritrovarmi punto e a capo avrebbe dovuto dargli grande soddisfazione, con questo caldo, i negozi chiusi e comunque lontani chilometri... E invece ho utilizzato gli ultimi 6 euro della prepagata e ho potuto comodamente da casa aggiungere credito, alla faccia dello stronzo che a tutti rompe le scatole e tutti deruba!
E ancora una volta, come nelle migliori delle favole, la fata buona ha trasformato in un danno minore la maledizione scagliata dal feroce stregone maligno...!
0 notes
alemicheli76 · 4 months
Text
Tutta colpa di una mela di Susy Tommasiello. Lady Edith Brooks ha bisogno di un marito. il suo migliore amico si offre di prenderla in moglie. Un accordo, un anello, nessuna complicazione. O forse si?
Il secondo volume delle “Favole Regency” è un retelling di una delle favole più amate: “Biancaneve e i sette nani”. Il progetto intrapreso da Susy Tomasiello si propone di riproporre in chiave regency lestorie più amate, senza tradire il mood fiabesco che le caratterizza.“Tutta colpa di una mela” riprende gli elementi chiave della favola originale: la mela, che gioca un ruolo chiave…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
frasinontroppocelebri · 3 months
Text
È facile esser grande riempito d'oro tra i più poveri.
-Ultimo
9 notes · View notes
mypersonsworld · 11 months
Text
Dopo tanti anni ho deciso di riprendere questo blog. Non so ancora bene come strutturarlo e di cosa parlare.. ma di certo le cose da dire non mancano.
Cambierò il nome del blog, l'immagine del profilo e non racconterò più di quella storia che inizialmente sembrava una storia delle favole ma poi si è trasformata in un vero e proprio incubo per me e forse anche per te.
Non so se ancora sei in questo social o se ancora mi segui, ma mi dispiace veramente tanto. Non è mai stata colpa tua, non hai mai sbagliato niente (o quasi), ma dopo quel brutto evento sono cambiata tantissimo, quasi non mi riconoscevo neanche io, non mi sentivo me stessa, non capivo i motivi per cui prendevo determinate decisioni ed era così strano. Ho passato un periodo davvero particolare, ho perso tantissime persone ma ne ho conosciute tante altre.
Oggi mi sento una persona completamente diversa, molto migliorata e la mia vita credo sia migliore, sto vivendo un po meglio ecco. Sono cambiate tantissime cose e mi sono fatta una nuova vita.
Spero che te la sei fatta anche tu.
1 note · View note
j-j0ker · 1 year
Text
Se parlo poco sappi... è solo colpa delle favole
1 note · View note
fu-fy · 2 years
Text
Tumblr media
- Colpa delle Favole
0 notes
Text
Mi illudo che la gente sia di più di quel che è
122 notes · View notes
Text
Tumblr media
Preferisco il cinema.
Preferisco i gatti.
Preferisco le querce sul fiume Warta.
Preferisco Dickens a Dostoevskij.
Preferisco me che vuol bene alla gente, a me che ama l’umanità.
Preferisco avere sottomano ago e filo.
Preferisco il colore verde.
Preferisco non affermare che l’intelletto ha la colpa di tutto.
Preferisco le eccezioni.
Preferisco uscire prima.
Preferisco parlar d’altro coi medici.
Preferisco le vecchie illustrazioni a tratteggio.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie, al ridicolo di non scriverne.
Preferisco in amore gli anniversari non tondi, da festeggiare ogni giorno.
Preferisco i moralisti che non promettono nulla.
Preferisco una bontà avveduta a una credulona.
Preferisco la terra in borghese.
Preferisco i paesi conquistati a quelli conquistatori.
Preferisco avere delle riserve.
Preferisco l’inferno del caos all’inferno dell’ordine.
Preferisco le favole dei Grimm alle prime pagine.
Preferisco foglie senza fiori che fiori senza foglie.
Preferisco i cani con la coda non tagliata.
Preferisco gli occhi chiari perché li ho scuri.
Preferisco i cassetti.
Preferisco molte cose che qui non ho menzionato
a molte pure qui non menzionate.
Preferisco gli zeri alla rinfusa che non allineati in una cifra.
Preferisco il tempo degli insetti a quello siderale.
Preferisco toccar ferro.
Preferisco non chiedere per quanto ancora e quando.
Preferisco considerare persino la possibilità
che l’essere abbia una sua ragione.
Wisława Szymborska - Possibilità
Ph by Ryszard Krynicki
1 note · View note