#diffidenza
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Il bello di avere a che fare con una piccola volpe, è il momento in cui dedice lei di rimanere con te
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io della tua incoerenza ne ho le tasche piene. Io la tua incoerenza la conosco ormai a memoria, eppure mi ferisce ogni volta come se fosse la prima. Io sono stanca, stanca, stanca di ricevere sempre e solo cose a metà. Io non me lo merito e lo sai pure tu che io non me lo merito; eppure per te è così facile, chiudi gli occhi per non vedere quello che causi negli altri. Io, invece, quello che causi dentro me lo vedo e lo sento bene e sono stanca stanca stanca di zittirlo ogni volta. È arrivato il momento di ascoltare il dolore e la rabbia che mi fai provare e di cui non ti sei mai preso la responsabilità.
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Siamo diventati un mondo così scettico che se qualcuno vuole regalare qualcosa per paura di non si sa cosa dici di no guardandolo con diffidenza, vabbè non che mi meravigli
#pensieri per la testa#persa-tra-i-miei-pensieri#pensieri#pensieri random#diffidenza#società d'oggi#regalo#scetticismo
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PRIMA PAGINA Secolo Italia di Oggi martedì, 11 febbraio 2025
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“L’esperienza dimostra che chi non si fida mai di nessuno non rimarrà mai deluso.” – Leonardo Da Vinci
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Voce del verbo truffare
i truffatori approfittano della fragilità delle persone, colpendoli nei loro affetti più cari. Cosa fare per aiutarle? Sostenerli, esprimendo solidarietà e vicinanza, sospendendo il giudizio e incoraggiandoli a sporgere denuncia.
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Instinct Balance Animal: Equilibrio Emotivo per i Tuoi Amici a Quattro Zampe
Stanco di vedere il tuo animale domestico agitato o stressato? Instinct Balance Animal di Australian Bush Flower Essences è la soluzione naturale che fa per te! Si tratta di un rimedio vibrazionale energetico, formulato con essenze floreali australiane, specificamente studiato per aiutare gli animali a ritrovare equilibrio e armonia in situazioni di forte stress emotivo. Quali sono le…

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MANIPOLATO O LIBERO?
SCACCIA VIA PARENTI E AMICI CHE MANIPOLANO NEGATIVAMENTE LA TUA MENTE… COME NON FARSI MANIPOLARE DA AMICI E PARENTI SENZA GIRARE CAPPELLE? MANIPOLAZIONE E POTERE DELLA MENTE? MENTE CONTRO MANIPOLAZIONE SENZA FARE QUASI NULLA? VUOI MA NON PUOI FARE NULLA CONTRO LA MANIPOLAZIONE AFFETTIVA? SMETTI DI SOFFRIRE PER CAUSA DELLE MANIPOLAZIONI SENZA QUASI FARE NULLA… COME LIBERARSI DAGLI EFFETTI…

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Il dispositivo.
Per chi diffida quelli non sono incentivi ma segnali che confermano la diffidenza.
Per chi già si affida tali incentivi sono dispositivi di conferma narrativa identitaria ed assiologica.
Anche la sanità si fa "agenzia di validazione". (cit. boni castellane)
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Giovanissima e senza alcun pudore

Tre estati fa ero a casa del mio fidanzato Giulio per un intero weekend. Ho sempre notato come Valerio, il mio futuro suocero, mi guardasse con diffidenza, sospetto. In poche parole, egli manifestava chiaramente una non-accettazione della mia persona. Eppure erano ormai diversi mesi che io e suo figlio stavamo insieme. Mentre con Rosa, la mia futura suocera, c'era già una certa confidenza, con suo marito esisteva sempre questa barriera invisibile.

Qualcosa che gli impediva di sorridermi o di aprirsi un po’, con me. Quel primo sabato pomeriggio di luglio, subito dopo pranzo Giulio dovette andare in città, alla stazione a prendere Maria, sua sorella, che tornava a casa dall'università per un po’ di giorni. Faceva caldo e Rosa si offrì di accompagnarlo; gli avrebbe tenuto compagnia e al tempo stesso avrebbero chiacchierato. In sostanza, se lo sarebbe coccolato un po’, il figliolo adorato. Tanto, il treno sarebbe arrivato solo dopo forse un'oretta dalla loro uscita da casa.

Valerio quindi era in soggiorno, sdraiato sul divano in calzoncini e camicia a leggere il giornale e sonnecchiare. Io stavo finendo di asciugare i piatti e poi sarei andata a riposare anch'io una mezz'ora. Però cambiai idea in corso d’opera. Finito di rassettare la cucina, passando vicino alla zona tv, come progettato nella mia mente perfida, andai direttamente a sedermi su uno sgabello lì vicino a lui, per cercare di cavare due-parole-due a quel vero musone, comunque un bellissimo uomo. Molto sexy, malgrado l'età. Confesso che mi attraeva non poco.

“allora, musone di un suocero: che leggi di bello, con tanto interesse?”
“il quotidiano…”
“be’ questo lo vedo! Volevo dire… ma io proprio non ti piaccio, vero?”
“sei la ragazza di Giulio, quindi non devi piacere a me.”
“ma io… cos’ho che non ti va?”

“se proprio ci tieni… secondo me tu non vai bene; sei troppo giovane e ingenua: hai ventuno anni appena e Giulio trentatré. Per lui ci sarebbe voluta a fianco una vera donna, una femmina già matura e navigata. Non una bamboccia capace solo di fare i capricci, che non sa come si sta al mondo e come va trattato un uomo adulto, uno che ha già le sue esigenze. Invece lui probabilmente ti dovrà fare da balia in tutto…”

Mi sentii dapprima in imbarazzo. Poi profondamente ferita. Ma come: sapesse quanto gliela faccio sudare e con che gusto mi scopa, il suo ragazzo. Da lui ottengo ciò che voglio: proprio perché tutto sono meno che un'ingenuotta di paese. ‘Sto villano! E comunque, mentre un uomo con la faccia può restare inespressivo, impassibile, il suo inguine non può mai mentire. Avevo già notato che quando m'ero seduta vicino a lui il suo davanti s'era improvvisamente rigonfiato. Indossavo una minigonna mozzafiato, una maglietta leggera strettissima semitrasparente senza reggiseno, che avevo strategicamente tolto in cucina. Infine avevo i capezzoli dritti, ben visibili ed ero profumatissima.

Non avrebbe potuto resistermi un angelo. Quindi, mentre Valerio aveva interrotto la nostra laconica conversazione e ripreso a leggere, non so con quanta vera concentrazione, dispettosissima mi sporsi un po’ in avanti: gli infilai a sorpresa un dito nell'elastico dei calzoncini da mare che portava e con un rapido scatto glieli tirai un bel po’ giù, a mezzo bacino. Abbassò il giornale, sgranò gli occhi e intanto io potetti vedere i suoi peli pubici e la base del suo membro già in parte gonfio. Facendolo, lo guardavo fisso negli occhi sorridendo e col dito in bocca, da monella irresistibile. Sarebbe stato impossibile non sentirsi lusingato da una ragazza che ti stuzzica così.

Infatti, un po’ in imbarazzo disse: “ma che fai? Smettila subito!” Però lo disse con un mezzo sorriso e non mosse un muscolo, né si ritirò su il calzoncino. Allora, tirandomi un po’ indietro sullo sgabello, sollevai la minigonna che portavo a pelle senza slip e gli feci vedere la mia passerina, molto curata e con una strisciolina di peli sopra: gettò il giornale per terra e balbettò qualcosa a riguardo del contegno, della morale. Ma era evidente che non ragionava più. Approfittai del suo spiazzamento e con un gesto veloce ma deciso mi risolsi a tirar giù tutto il suo pantaloncino.

Lui invece di opporsi sollevò le natiche per facilitarmi e così uscì fuori prepotente tutto il suo cazzo già bello duro! Non avevo dubbi: vinco sempre io. Sempre guardandolo negli occhi, poggiai le labbra avide sul suo glande. Iniziai a pomparlo con la bocca, mentre mi diceva che no, non dovevo assolutamente farlo; che non era corretto. Ma intanto mi teneva la testa bloccata con entrambe le mani e godendo come un maiale affondava l'uccello tutto dentro la mia gola. Gemeva di vero piacere. Aveva un membro di tutto rispetto. Non lungo come quello di Giulio, ma decisamente più largo e malgrado l’età durissimo! Sarà che era eccitatissimo da ciò che stava facendo con una giovanissima e bella ragazza.

Devo dire che aveva anche un buonissimo sapore. Sentivo che stava per godere. Allora mi staccai e decisi di salirgli sopra a cavalcioni. Volevo che mi sborrasse dentro, altro che ragazzetta inesperta. Stavo per infilarmi il suo cazzo dentro le labbra gonfie della mia fica già dilatata e pronta, ma lui mi sollevò di peso e mi disse che no: questo a Giulio non poteva proprio farlo. La mia fica infatti era riservata a suo figlio, per godere del sacro vincolo matrimoniale. Valerio si sarebbe quindi “accontentato” (!) di sfondarmi il buco del culo! Accontentato? Accontentatooo? A Giulio ancora non l'avevo mai dato, il mio culo: infatti glielo stavo facendo sudare.

Prima di Giulio frequentavo, di nascosto da tutti, un ricco industriale della zona. Era pazzo della mia fica stretta e mi ricopriva letteralmente di soldi anche se non glieli chiedevo. Per fargli un pompino, senza chiedergli nulla ottenni l’inimmaginabile. Dopo che me l’aveva chiesto per mesi, per permettergli infine di rompere il mio culetto per la prima volta - gli avevo detto che lì ero vergine - ho segretamente ottenuto da lui un ammontare di denaro spaventoso. Che assieme agli altri soldi che m’aveva dato durante l’anno in cui l’ho frequentato prima di conoscere Giulio, ho accuratamente investito. Tramite un’opportuna agenzia specializzata in gestioni patrimoniali. Si, io: quella sprovveduta.

Lui, l'industriale, dopo quella sua prima volta nel mio culo era improvvisamente impazzito d'amore: se fino ad allora potevo in qualche modo gestirlo, subito dopo iniziò a tempestarmi di messaggi, mi copriva di regali, di denaro. Era diventato addirittura geloso. Per scrollarmelo di dosso alla fine ho dovuto minacciare di rivelare tutto alla moglie e ai figli. Poi ero ancora minorenne. Smise all'istante. E Valerio invece adesso mi diceva che si sarebbe “accontentato” del mio culo sodo e perfetto! Quindi mi misi a cavalcioni su di lui, puntai il suo glande contro il mio ano e guardandolo spavalda scesi lentamente inglobandolo tutto.

Senza fare un fiato: lo guardai fisso negli occhi per tutto il tempo. Era pazzo di piacere, sudava e mi toccava le tettine nude sotto la maglietta. Giocava coi miei capezzoli. Lo baciai in bocca giocando a lungo di lingua. Mi pregò di muovermi, perché tra poco sarebbero rientrati a casa Giulio e mia suocera Rosa. Ma io per tutta risposta dopo un po’ mi sfilai e gli feci una sega rapida. Lo feci venire nella mia bocca, tanto per non sporcare e anche per assaggiare un altro nuovo gusto d'uomo. Appena finito, me ne andai a riposare. Da quel momento diventò il mio maggior sponsor.

Con Giulio tutto bene: ci siamo sposati lo scorso autunno e quando litigo con lui, telefono a mio suocero per un consiglio. Anche se in quei frangenti, per la rabbia desidero solo fare mio marito cornuto. Lui mi dice sempre che è meglio parlare di persona. Quindi ci vediamo e mi porta fuori città, in campagna. Dove dopo massimo tre minuti di chiacchiere, mi faccio regolarmente sfondare a lungo il culo e riempire la bocca. Ce l'ho in pugno. Da lui ormai ottengo qualsiasi cosa. Anche perché è crollato del tutto: a volte non ce la fa proprio a mantenere il suo stesso proposito e vuole anche la mia fregna. Me la bacia a lungo, mi fa venire nella sua bocca e infine non resiste: mi scopa come un ossesso.

Mi sta dentro fino a farmi male. Gli devo dire di smettere. Mia suocera di riflesso ha anche lei un inatteso vantaggio, dall'improvviso risveglio dei sensi di suo marito. La fotte ogni sera, lei mi confessa stupita e felice! Mi faccio inculare e fottere da lui anche per farlo star buono, mantenerlo costantemente pieno di passione bruciante per la sua giovane nuora e per tenere in allenamento il mio sfintere anale. Perché ultimamente ho preso la patente e ho intenzione di farmi regalare presto un'auto. Un’utilitaria, niente di troppo costoso, ovviamente. Quindi, se Giulio vorrà finalmente il mio culo dovrà decidersi a comprarmela. Glielo darò per la mia… “prima volta”, fingendo un gran dolore mentre me lo infila ma resistendo stoica, con uno spirito di sacrificio coniugale veramente encomiabile.

Mi amerà ancor più di quanto non faccia già. Infatti, lo faccio scopare e lo pompo spesso. Voglio che goda molto, che si senta sempre più legato a me e non sospetti mai delle mie scappatelle. Non solo di quelle con mio suocero, ovviamente. Perché ogni tanto, un paio di volte l'anno, mi tolgo qualche sfizio di straforo. Sempre con uomini molto maturi: loro mi piacciono tantissimo, perché in fondo sono come dei bambini. Dopo goduto del mio corpo infatti, loro felicissimi mi viziano, mi ricoprono di regali. Contenti di essere considerati ancora maschi validi. E restano regolarmente, letteralmente innamorati di me. Faccio fare loro qualsiasi cosa mi passi per la testa.

E godo moltissimo del mio potere di giovane venere. Per tre o quattro appuntamenti segreti loro tornano ventenni. In quanto la mia passera e il mio buco dl culo hanno un potere enorme, sugli uomini di una certa età. Io però me li scelgo solo facoltosi e intelligenti. Perché loro sanno stare al mondo e quando alla fine dello sfizio io dico di non volerli rivedere più, magari soffrono in silenzio, ma si congedano tutti da me con l'ultimo bacio, un bel baciamano e infine un gioiello, un libro o un mazzo di fiori. Gli amanti maturi mi adorano. E a me piace moltissimo farli impazzire di desiderio e sentirli sborrare felici e contenti, nel mio corpo giovane ed elastico o nella mia gola.

In fondo, io mi considero a tutti gli effetti una benefattrice della terza età. Regalo ai miei stalloni anziani una segreta seconda giovinezza, adorando e succhiando i loro cazzi con grande foga, come fossero gli dei della mascolinità matura. Mi amano, almeno tanto quanto mi adora mio suocero! Tornando a bomba, Valerio ovviamente dovrà contribuire alla spesa della macchina in modo sostanzioso. Con la benedizione di mia suocera Rosa. In fondo, per lei sono solo la giovane nuora accolta in famiglia come una figlia. Un tesoro di ragazza; che va protetta, instradata e un po’ anche vezzeggiata, no?

RDA
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sono una persona davvero amorevole e affettuosa se riesci a superare i 40 strati di diffidenza, disgusto e sfiducia nell'essere umano che mi avvolgono
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sono una persona davvero amorevole e affettuosa se riesci a superare i 25 strati di diffidenza, disgusto e sfiducia nell'essere umano che mi avvolgono
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“La misantropia nasce quando si è riposta eccessiva fiducia in qualcuno, senza conoscerlo bene, ritenendolo amico leale, sincero, fedele, mentre poi, a poco a poco, si scopre che è malvagio e infido, un essere del tutto diverso. Quando questa esperienza si ripete più volte, specie con quelli che stimavamo più fidati e più amici, si finisce, dopo tante delusioni, con l’odiare tutti e col credere che in nessun uomo vi sia qualcosa di buono.” – Platone, ‘Fedone’
Perché si è misantropi? Si odia l’umanità dopo ripetute delusioni.
Misantropia è un termine che descrive una persona che odia o diffida del genere umano. Questo concetto è stato profondamente studiato da Platone, il quale riteneva che i misantropi fossero idealisti delusi.
Secondo Platone, gli idealisti credono che le persone dovrebbero essere moralmente buone e, quando non lo sono, finiscono per odiarle. Platone collegava questa visione a esperienze traumatiche durante l’infanzia, come il bullismo o l’abuso, che portano a una reazione di chiusura verso nuove relazioni.
Misantropia cause psicologiche
La misantropia (che ha origine etimologica dalle parole greche “misos” che significa “odio” e “Anthropos” che significa “umano”) è stata oggetto di ampie analisi nel corso dei secoli e oggi si considera un fenomeno multifattoriale. Alcuni vedono la misantropia come un tratto della personalità, mentre altri, tra cui psicologi, suggeriscono che potrebbe essere un “sistema immunitario psicologico cablato” evolutosi come protezione contro i germi, simile agli istinti di sopravvivenza.
Negli ultimi anni, il concetto di misantropo ha guadagnato popolarità, con molte persone che si identificano come tali, spesso confondendo la misantropia con il disagio sociale. Tuttavia, essere misantropi non è benefico e potrebbe derivare da depressione e traumi irrisolti.
Non tutti i misantropi sono timidi o a disagio; alcuni possono essere carismatici e fiduciosi, ma comunque provano avversione per le persone, spesso perché le considerano indegne o una perdita di tempo.
- Cause più comuni della misantropia.
Come si è detto, la misantropia può derivare da vari fattori: esperienze personali, disillusione sociale o senso di superiorità morale.
Alcune esperienze traumatiche, come tradimenti, abusi subiti o l’essere stati testimoni di atti di crudeltà, possono contribuire alla visione misantropica del mondo. L’esposizione prolungata alle ingiustizie sociali, ai conflitti e agli aspetti più oscuri del comportamento umano possono corrodere la fiducia nell’umanità e favorire le tendenze misantropiche.
In sostanze, la misantropia può essere vista come un meccanismo di risposta a sentimenti di delusione, disillusione o tradimento. E’ un atteggiamento di difesa per proteggersi da ulteriori danni o delusioni mettendo una distanza dagli altri.
In alcuni casi, la misantropia può essere anche un sintomo che nasconde condizioni di salute mentale come depressione, ansia o disturbi della personalità.
Come si comporta un misantropo?
I misantropi spesso mostrano comportamenti che riflettono la loro visione negativa dell’umanità. Potrebbero preferire la solitudine e l’isolamento, trovando conforto nella propria compagnia piuttosto che con quella degli altri, che svalutano e disprezzano.
Questo disagio psicologico può manifestarsi con il ritrarsi dalle interazioni sociali, poiché i misantropi possono trovare difficile relazionarsi o fidarsi degli altri. Inoltre, la persona con atteggiamento misantropo, è molto scettica verso le norme e le convenzioni sociali, che percepisce come ipocrite e non affidabili.
Differenza fra misantropia e introversione
Non va confusa la misantropia con l’introversione o la timidezza, infatti la misantropia è spesso accompagnata da un senso di arroganza. E’ essenziale distinguerla anche dal mero cinismo o scetticismo. Infatti, i misantropi mettono solo in discussione la natura umana e dunque non si può parlare semplicemente di “sano scetticismo”; piuttosto, essi nutrono un profondo disprezzo per gli esseri umani. Identificano nell’umanità la causa principale dei problemi e delle sofferenze sociali.
Alla base della misantropia vi è una profonda disillusione nei confronti del potenziale umano e la convinzione che l’umanità sia fondamentalmente sbagliata e imperfetta.
Altri approfondimenti nell’articolo.
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Vivi al confine tra il probabile e l'impossibile, e non ti accorgi di quanta realtà ti sfugge, impegnato come sei a costruire orizzonti e sogni, desiderando il cielo per la diffidenza nei confronti della terra.
-Guido Mazzolini-
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Sono convinto che il mio numero sia finito nel dark web, perché spesso vengo molestato da numeri sconosciuti. Oggi hanno ripreso a chiamarmi senza sosta, fin dal mattino, e persino durante la notte, intorno alle 2-3. Ho già bloccato le chiamate da numeri sconosciuti, ma anche se non mi parte la chiamata, continuo a ricevere notifiche. Questi numeri provengono da diversi Paesi, come Israele, Regno Unito, Canada e vari stati anche molto lontani dall’Italia.
Non ho denunciato la situazione alla polizia postale perché, purtroppo, non mi fido delle forze dell’ordine. È brutto da dire, ma provo una certa diffidenza nei loro confronti, al punto che, se mai dovessi denunciare qualcosa di grave, penso che mi sarebbe molto difficile farlo. Non so esattamente da dove venga questa sfiducia, ma è un sentimento che non riesco a superare. Poi non penso prenderebbero sul serio la mia situazione , comunque a parte questo proverò a contattare il servizio clienti del mio operatore telefonico e vediamo cosa fare, queste chiamate continuano a essere molto fastidiose. Non so se qualcuno di voi ha subito la stessa cosa e se ne è uscito come ha fatto, perché io le ho provate tutte, anche a scaricare app apposta per bloccare sta gente ma nulla da fare.
Luposolitario00🐺
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Non si rendono nemmeno conto del potenziale distruttivo di questa manovra dal punto di vista socio-culturale.
Quello italiano è un popolo "nuovo" in termini temporali, e comunque poco radicato come idea, che fin dagli albori della sua esistenza è imperversato da diffidenza: che effetto potrà mai avere un'ulteriore manovra divisiva se non quello di esacerbare "l'odio" tra nord e sud?
Guarda non so come rispondere al tuo ask perché sono a tanto così dall'abbracciare la causa neoborbonica, quindi in un certo senso ti sto dando ragione.
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