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#esperienze negative
salute-green · 5 months
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Instinct Balance Animal: Equilibrio Emotivo per i Tuoi Amici a Quattro Zampe
Stanco di vedere il tuo animale domestico agitato o stressato? Instinct Balance Animal di Australian Bush Flower Essences è la soluzione naturale che fa per te! Si tratta di un rimedio vibrazionale energetico, formulato con essenze floreali australiane, specificamente studiato per aiutare gli animali a ritrovare equilibrio e armonia in situazioni di forte stress emotivo. Quali sono le…
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aaquilas-blog · 8 months
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Il Ciclo dei Pensieri Rimuginanti
Come avevo anticipato in questo articolo, riapro l’argomento sul rimuginio per approfondire gli aspetti psicologici di chi si trova imprigionato nella ruota del criceto. Il rimuginio è come una trappola mentale: più cerchiamo di liberarcene, più sembra prendere il sopravvento. È una forma di auto-sabotaggio che può impedirci di vedere le situazioni in modo obiettivo e di trovare soluzioni…
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scogito · 1 month
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Leggo questo post:
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Mi salta subito all'occhio come sia spontanea la conseguenza che le delusioni cambino le persone in peggio.
Come per riflesso il cambiamento sia ritenuto una brutta cosa, perché sconquassa quello che si ritiene intoccabile o corretto così.
Sembra normale che le delusioni atrofizzino il cuore.
Ma ti chiedi mai perché rispondi di merda alle esperienze negative?
Quanta impotenza ci metti di fronte agli eventi che non ti piacciono?
Quanta poca elasticità hai nell'attraversare la vita, dove peraltro di intoccabile e indelebile non c'è quasi niente?
Poi tutti lì a tifare i grandi campioni olimpici! Che sono esempi di coraggio, di perseveranza, di risultati magistrali dopo anni di intemperie, di grande forza interiore che si rialza dopo le batoste, di gente che ci mette il cuore e non molla!
Sul vocabolario dell'Universo sotto le voci "incoerenza e illogica" c'è la foto dell'umanità.
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ninfettin · 2 months
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tutte le esperienze negative degli ultimi 15 anni mi hanno fatto arrivare ad adesso. e adesso ho paura, vado in ansia, a stare troppo lontana da casa mia, da camera mia, dalle mie cose, dalla mia routine. qui so cosa mi aspetta, sono relativamente tranquilla e mi sembra di poter respirare
m non riesce a capirlo (chi non prova sta cosa non può capirlo forse) e invece che accettare il fatto sembra voler pungere nella nuda carne e mi accusa. so che è un suo modo per smuovermi, ma ottiene l'effetto opposto: voglio ancora più scappare e nascondermi
alla sei e mezza volevo andarmene a casa, ma siamo stati a parlare un'ora e mezza ancora per cercare di spiegarci i nostri punti di vista. lui giustamente non capisce perché in pratica non mi trasferisca da lui, io mi visualizzavo solo camera mia nel silenzio. alla fine del discorso, dopo pianti, accuse, attacchi di panico sfiorati, mi dice che è preoccupato per me perché "come la potresti prendere quando i tuoi non ci saranno più? magari non di vecchiaia, magari per un incidente". lui ha vissuto tre lutti importanti in meno di un anno quindi ha un'altra prospettiva della vita e solo il pensiero mi ha fatto venire voglia di scappare via ancora di più. non so se siamo fatti per stare insieme. mi sento una delusione
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kon-igi · 1 year
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IL CANALE DEL DOLORE
È un argomento molto difficile da trattare per me, anzi, lo era fino a oggi pomeriggio, quando sono riuscito a trovare una metafora per definire il mio stato d'animo... stavo guidando, ho tirato fuori una penna dalla borsa e mi sono scribacchiato sul polso il titolo che avete letto là in alto, giusto per non dimenticare l'immagine che mi era apparsa.
Non credo proprio di soffrire di depressione (non rispetto i criteri maggiori), magari qualcosa di più simile a una pseudo-ciclotimia ma, vedete, potrei anche sbagliarmi però ho come l'impressione che le persone dividano le loro esperienze in positive e negative: da una parte le cose che le hanno fatte stare bene e che, se perseguite, continuano a far stare bene e dall'altra quelle negative, esperite nel passato e da evitare nel futuro.
Sbaglio nel pensare questo? Me lo confermate?
Ecco... per me funziona in modo completamente differente.
Io ho vissuto esperienze e basta, se percepite poi positive o negative dipende dalla mia vicinanza al Canale del Dolore.
Prendete la mia gattina Minou, che ci è stata accanto per tanti anni, fin dalla nascita di Figlia Grande.
Se percorro la mia vita nel verde paesaggio del mondo posso ricordarne con gioia i bei momenti condivisi assieme - quando la allattavo minuscola e miagolante, quando dal tavolo ha rubato un pollo arrosto intero più grande di lei e quando Figlia Grande divideva con lei i biscotti plasmon sul seggiolone. Poi però imbocco il viale di ghiaia che costeggia il canale del dolore e comincio a provare nostalgia - le zampate di fango che ancora resistono sotto al davanzale della finestra da cui entrava, il collarino viola che sbuca fuori da un cassetto - e poi comincio a camminare sugli argini del canale, dove mi prende la tristezza del vuoto che ha lasciato, di come forse avrei dovuto accarezzarla di più, di come a volte la sogno e sono pieno di gioia che sia tornata ma poi mi sveglio con le guance umide.
E infine cado nel canale del dolore, dove riconosco le mie colpe e ciò che avrei potuto fare e non ho fatto.
Intendiamoci, non succede sempre e soprattutto non succede per ogni cosa che ho vissuto ma il cammino è sempre potenzialmente quello.
Per dire, ho vissuto cose estremamente negative e mi basta riuscire a stare lontano da quel canale, nel verde della foresta del mondo, per riuscire comunque a evocare un ricordo di quello che di bello sono riuscito a tirare comunque fuori da esse.
Vi dirò, forse il trucco è camminare sul bordo di quel viale di ghiaia, attingendo alla malinconia per farmi più consapevole del tempo che scorre in una sola direzione e nel contempo non rimpiangere mai troppo ciò che non è più...
Però la vita è faticosa e in quel canale giacciono troppi nomi e troppi istanti perché il mio passo sia sempre fermo e dritto.
E fa male che il dolore nel caderci dentro offuschi i bei ricordi.
Vabbe'... stasera va così ma sono sicuro che domani qualcuno mi confermerà che c'è davvero del buono in questo mondo e che è giusto combattere per questo, quindi tranquilli <3
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be-appy-71 · 3 months
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La vita è fatta di delusioni, botte e lividi che nemmeno il tempo è capace di cancellare. La Vita è fatta di partenze e di ritorni, però una cosa ho imparato, in tutta questa spirale di esperienze negative… che si potrà anche soffrire, stare male, piangere fino a sentir doloranti gli occhi… ma ci si rialza sempre, perchè nulla è più importante di noi stessi e della ns. vita, che è il dono più prezioso che abbiamo… QUINDI BISOGNA REAGIRE E RIALZARSI!.. ♠️🔥
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Luciano Ligabue
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principessa-6 · 2 months
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Le esperienze vissute plasmano il carattere:
se sono state positive o negative comunque, ci hanno aiutato a crescere e a diventare le persone che siamo... 🤍 💜 🤍
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elperegrinodedios · 11 months
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Ho trascorso gran parte della mia vita immerso nelle tenebre e mi piaceva, facevo tutto ciò che mi attraeva e mi appagava. Sempre avuto molte passioni e ho sempre dormito poco, per me era tempo che toglievi alla vita. La sera mi si faceva giorno e il giorno nonostante i miei lavori vivevo come in apnea. Amavo i vizi, il ballo, la musica e i locali notturni. Avevo tanti interessi e amici ma anche se mi è successo raramente, se qualcuno provava a darmi testimonianza di fede, rifiutavo di ascoltare o seppure le mie risposte erano per le esperienze negative già avute, sempre uguali: "Se Dio è quello che ho visto attraverso la chiesa cattolica ed il suo clero, io non ne voglio sapere".
È assai chiaro, che vivevo nell'ignoranza, e nella sola unica regola egoistica dell'io sono mio e del mi prendo tutto ciò che voglio. Io ero legge a me stesso e m'imponevo una sola regola: il rispetto.
Ma con il passare del tempo, qualcosa iniziava a disturbarmi, a farmi sentire insoddisfatto e dopo tanti altri eventi, le cose che prima mi piacevano sono diventate la routine ed hanno cominciato a stancarmi, a venirmi a noia fin a non desiderarle più. Succedeva, che più mi riempivo e più avevo fame, più mi dissetavo e più avevo sete. Di tutto.
Proprio come una dipendenza e ogni mattina mi svegliavo, con una sensazione di nausea. Già, io non ero felice e, senza neanche accorgermene, era cresciuto in me l'orgoglio, che, naturalmente dopo poco tempo, mi ha trascinato alla caduta.
E mentre stavo per affogare, una giovane donna con un sorriso mi dette la sua mano mi convinse a seguirla. Lei mi accompagnava, ma allo stesso tempo io mi domandavo cosa stesse accadendo e cosa fosse quella luce che emanava il suo viso fin quando, una forza sconosciuta mi convinse a rilassarmi, ad abbandonarmi, a gettare via i pesi, oppressioni, scuri pensieri per vivere finalmente nella riposante condizione dell'amore vero. Mi è bastato crederci. Mi ha salvato. Ero libero!
Mi si disse, abbandona la tua conoscenza e non seguire più leggi dell'uomo, lascia l'orgoglio e fai un gesto d'umiltà. Ascolta il tuo discernimento e più che mai il tuo cuore e sali al livello superiore, quello da privilegiato, schierati ancora una volta e segui chi è stato capace di essere diverso, uno contro tutti, sii fuorilegge anche tu. Apri il cuore e annulla la mente. Sei stato scelto, sii onorato.
La mia vita è cambiata, sono libero davvero, ora sono felice, mia figlia è felice, tutti i miei affetti e i miei cari sono felici con me. Io posso fare tutto ciò che voglio, e sono un uomo come tutti, sono un peccatore salvato per grazia ed ora cammino nel mondo testimoniando la mia storia a coloro i quali sono disposti ad ascoltare. Amo la vita ora, e amo la luce, amo l'amore e non esiste cosa più bella che amare ed essere amati. Gesù tanto Dio quanto uomo mi ha salvato la vita, fuorilegge lui fuorilegge io, contro le ingiustizie lui e io con lui, niente clero lui e niente io. Ora la mia vita, non è più facile, ma è di gran lunga migliore. È amore e fede. Nessun segreto, è facile, basta dire di Si.
#nelmezzodelcammindellamiavitamitrovaiinunavalleimpregnatadiprofumiediaromiesaporidicioccolatoemieleconecodimusica
lan ✍️
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xerotere · 1 year
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se è vero che le esperienze di merda sono comunque fondamentali per crescere ed evitare errori simili in futuro, questi ultimi due anni di lavoro sono stati un piccolo tesoro d’insegnamenti. ma siccome in realtà non ne sono tanto convinta, scrivo una breve lista per dirmi che sì, tutto questo dolore questa rottura di coglioni mi sarà utlie:
- all’occorrenza, è necessario saper trasformare i capelli in aculei per non farsi mettere i piedi in testa; - il primo campanello d’allarme (che sia pure un lievissimo tintinnio) dev’essere sufficiente per rizzare le orecchie e prepararsi a tagliare la corda; - le persone tossiche, stronze, negative non vanno psicologizzate: vanno mandate a quel paese alla prima occasione disponibile; - mai scambiare una persona musona e frustrata per una persona seria e precisa; - delle belle persone battono un bel progetto 10-0; - essere ben consci del proprio ruolo e del proprio valore è assolutamente necessario per non farsi sopraffare dalle pretese altrui; - mostrarsi gentili e disponibili può portare a una serie infinita di fregature: meglio farsi i cazzi propri; la confidenza, se si creeranno le condizioni necessarie, nascerà naturalmente col tempo; - cercare di lavorare (e quindi di confrontarsi, di farsi capire, di proporre idee) con persone che non sono capaci di ascoltare serve solo ad aumentare il carico di stress e il senso di frustrazione e malessere; - una relazione lavorativa non deve essere mai mai mai analizzata attraverso le categorie di una relazione amorosa; - un ambiente che ti rende difficile dire di no è un pessimo ambiente; - avere uno stipendio è fondamentale, ma avere una buona salute fisica e mentale lo è di più.
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ricorditempestosi · 1 year
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una delle lezioni più grandi che sto imparando in questa fase della mia vita è che anche le esperienze negative succedono per una ragione
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ballata · 2 months
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Di fronte a eventi stressanti possiamo concentrarci sulle emozioni negative del momento oppure possiamo riflettere su come ci sentiremo tra qualche mese o qualche anno. Questa modalità di affrontare le situazioni prende il nome di Distanziamento Temporale. Il distanziamento temporale è una strategia di regolazione emotiva che si basa sul chiederci come ci sentiremo in un futuro lontano riguardo a un evento poco piacevole del presente e che può sfidare modelli di pensiero inutili o dannosi. Nelle situazioni stressanti bisogna fermarsi, rallentare i pensieri e chiedersi se questa situazione farà la differenza nella propria vita, immaginando quali effetti avrà tra un 1 o 5 anni. Oggi potrà sembrarci enorme, ma forse non condizionerà davvero la nostra vita come ci sembra sul momento.
È molto utile anche pensare al passato e chiedersi se è mai capitato prima di vivere esperienze particolarmente stressanti che sembravano insuperabili....solo che se ripenso al passato mi rincazzo nuovamente e siamo da capo....Perché la vita è un brivido che vola via , è tutto un equilibrio sopra la follia.
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chielpierluigi · 3 months
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Chi sono?
Una domanda che necessita di una descrizione molto lunga per un post.
In sintesi io sono quello che ho vissuto, sono il frutto delle mie esperienze negative o positive che hanno contribuito a creare ciò che sono e che stabiliranno ciò che diventerò.
Non sono mai lo stesso di prima e non sono adatto alle etichette.
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poesiatriste · 1 year
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運命の赤い糸 ("Unmei noi akai ito" = "il filo rosso del destino")
La leggenda narra che ognuno di noi, fin dalla nascita, ha un filo rosso legato al mignolo sinistro della mano che lo unisce alla propria anima gemella. Il filo ha come caratteristica quello di essere lunghissimo, indistruttibile e invisibile e serve a tenere unite due persone destinate, prima o poi, ad incontrarsi e a stare insieme per sempre. Può anche succedere che nella sua lunghezza il filo possa aggrovigliarsi, allungarsi o stringersi o annodarsi creando alcune difficoltà ai due innamorati prima che possano ricongiungersi l'uno all'altra e, anche se incontreranno degli ostacoli, saranno sempre uniti e legati nel cuore e nell'anima.
Perchè è legato proprio al mignolo sinistro della mano? Questo è dovuto all'arteria ulnare, che collega il cuore all'ultimo dito della nostra mano, rendendolo quasi una "continuazione". Per questo, in molte culture, le promesse si fanno intrecciando i mignoli. In più, secondo la leggenda dell'akai ito, sarebbe proprio l'arteria ulnare che funge da filo per collegare le due anime gemelle.
Non importa il tempo o la distanza, non importano le esperienze negative o positive che dovranno affrontare prima di trovarsi.. il destino è stato già deciso.
E proprio per questo il filo non si spezzerà mai e rimarrà per sempre intatto, anche se dovesse aggrovigliarsi più e più volte mettendo in difficoltà i due innamorati.
Le due anime, un giorno, si troveranno e, da quel momento, non si lasceranno mai più..🪢❤️
E ti prometto mia piccola occhietti castani tristi che un giorno ci riconosceremo😭❤ e io sono qui ad aspettarti perché so di non sbagliarmi, non stavolta, non con te. Saremo sempre legate e so che lo percepisci anche tu quindi qualsiasi cosa accada io sono con te.
Ti amo così tanto.👭 @cuoregelidoo-blog @delusa-da-tutti @occhicastanitristi-blog
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melanchonica · 1 year
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è da un po' che mi frullano in testa dei pensieri un po' slegati che non riesco mai a buttare giù e mettere in ordine, vediamo se stavolta ci riesco.
io credo che ognuno di noi abbia un bagaglio con se. per la precisione uno di quelli senza ruote, lo immagino più come un baule con una maniglia. lo portiamo dovunque andiamo, sempre. negli anni lo riempiamo delle nostre esperienze, positive e negative, e ciò che più di tutto lo rende pesante da trasportare è ciò che ci ha fatto male. questo lascia intendere che c'è chi ha un bagaglio più leggero, e chi ha un bagaglio più pesante. ecco, è come se sentissi che il mio bagaglio è diventato troppo pesante. non mi piace il vittimismo, mi sento sempre quasi in colpa al pensiero di dire ad alta voce tutto questo, infatti lo sto chiamando vittimismo anche se in realtà non credo neanche che lo sia davvero. per essere breve, va a finire che non sono mai queste le cose di cui parlo con le persone, neanche con chi mi è più vicino come alcuni amici o la famiglia. questo bagaglio, questo baule, lo sento più pesante ad ogni passo che faccio, ogni giorno che vivo. si stanno accumulando tante cose al suo interno, tante provocate da persone da cui non me lo sarei neanche aspettata, e questo ne raddoppia il peso. ognuno di noi ha un bagaglio, e alcuni giorni pesa più di altri. poi, credo che se hai qualcuno che ti aiuti a trasportarlo, non sembri neanche più cosi pesante. e forse è proprio questo il punto, forse è trasportarlo continuamente da sola da così tanto tempo, che mi sta sfinendo. ma come si fa a capire di chi fidarsi per trasportarlo assieme? come faccio ad essere sicura che non lo spalanchi davanti a tutti e butti fuori tutto quanto, lasciandomi poi sola di nuovo a rimettere a posto? come faccio ad essere sicura che quella persona non usi proprio quelle cose trovate all'interno del baule per ferirmi? è più facile, se sai dove colpire. ed è più facile, se chi vuoi colpire è già a terra, se è già sanguinante. e ciò che rende il tutto ancora più facile, e disgustoso da fuori, e devastante da dentro, è la consapevolezza che chi è a terra non ti farà nulla neanche dopo che avrai finito, perché ti ha lasciato aprire il suo baule e sarà troppo sofferente e troppo impegnata a rimetterne insieme i pezzi, una volta che l'avrai rivoltato. ecco, a volte quando questo baule non riesco più a portarlo e inizio ad inciampare e cascare a terra piangendo, quasi mi pento di non aver fatto o detto qualcosa dopo, a quelle persone. ma in fondo, cosa avrei potuto fare? a cosa sarebbe servito? poi infatti ci penso meglio, e non mi pento affatto di essere una brava persona, di non aver causato a qualcun altro lo stesso dolore che ha causato a me, e di averle aiutate dopo quando avevano bisogno, fregandomene del prima. l'unica cosa di cui posso pentirmi è di non aver ascoltato quel dolore prima, ai primi oggetti buttati con foga fuori dal baule, posso chiedermi scusa perché oggi avrei vissuto meglio senza tutte quelle scene impresse nella mente. non sono frammenti, io non ho frammenti, ho lungometraggi. ricordo ogni cosa, ogni singolo secondo. potrei chiedermi scusa, si, ma ancora non riesco, non mi sono affatto perdonata, per averlo permesso. per fortuna non sogno quasi mai, almeno sono scene che vedo e rivivo soltanto durante il giorno. e questo bagaglio è pieno zeppo di queste scene, e pesa tantissimo, e con le braccia non ce la faccio più a portarlo, e continuo ad attirare l'attenzione quando passo, che si nota che trasporto qualcosa che pesa più di me e arranco da morire, e mi si legge in faccia, e sono come un'incidente stradale che tutti si fermano a guardare.
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ideeperscrittori · 1 year
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È incredibile il potere dellla mente quando scatta il meccanismo della rimozione.
Col tempo la memoria delle esperienze negative diventa sempre più sbiadita e alla fine pensi: «Questo nome l'ho già sentito, ma non ricordo in quali circostanze. E sai che c'è? Non voglio ricordarlo».
Funzionerà anche stavolta?
Proviamo.
Luigi Di Maio.
Vi dice ancora qualcosa o vi lascia solo una vaga sensazione di fastidio che non sapete spiegare?
[L'Ideota]
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kon-igi · 1 year
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IL BADILE RUBATO
‘Un mare di emozioni con saltuarie boe di raziocinio’
Questa è la metafora che finalmente sono riuscito a tirare fuori dopo una mattinata intera a tagliare l’erba con le braccia e a pensare tutt’altro con la testa.
Una domanda che mi sono sentito rivolgere spesso da conoscenti e colleghi, dopo un po’ che avevano avuto occasione di frequentarmi, è come facessi ad essere sempre allegro e gentile... ‘Ma non hai mai delle giornate storte in cui sei incazzato?’
La mia risposta breve è sempre la solita - Perché, tu stando incazzato riesci a raddrizzarle? - ma se proprio vogliono approfondire e imparare la tecnica mistica di Hokuto Shinken con cui riesco a essere sempre allegro e gentile, allora racconto la storia del badile rubato (spoiler: non viene mai rubato).
A differenza di me, la mia compagna è piuttosto ansiosa e tende a immaginare scenari apocalittici per qualsiasi azione ci apprestiamo a fare, la qual cosa è purtroppo frutto di esperienze pregresse in particolari momenti della sua vita. Un giorno, dopo aver scavato delle buche per piantare dei pali in giardino, rientro a casa lasciando il badile appoggiato accanto alla porta, senza quindi rimetterlo nel capanno degli attrezzi.
Quando la mia compagna lo vede mi fa - Mettilo a posto sennò ce lo rubano!
Ora attenzione al contesto: noi abitiamo in una casa in cima a una collina, tutta di nostra proprietà, con muri, recinti e siepi spinose. Chi volesse rubarmi il badile dovrebbe parcheggiare la macchina a qualche centinaio di metri di distanza (non c’è parcheggio sulla strada), scavalcare il cancello o le recinzioni, avvicinarsi molto di soppiatto, accorgersi dei cani che stanno facendo il diavolo dietro la porta, prendere il badile e scappare velocemente con fare sospetto. E tutto per un attrezzo rugginoso col manico tarlato.
Benissimo - le rispondo - se ce lo rubano così sapremo che ci sono dei ladri in giro e aumenteremo le misure di sicurezza.
E questo vale per qualsiasi cazzo di aspetto della mia e della vostra vita.
Io non posso dire quanto sia vasto e burrascoso il mare delle vostre emozioni e, soprattutto, la proporzione tra quelle positive e quelle negative esperite durante la vostra vita ma posso dirvi una cosa del mio... ci si perderebbe pure Monkey D. Rufy di One Piece e quindi molto spesso mi conviene ancorarmi alle numerose boe di raziocino per fare il punto prima di riprendere il largo.
Quanto è probabile che mi rubino quel badile?
È così importante quel badile? Cosa rappresenta?
Quante energie mi conviene spendere per proteggerlo?
Potrei smettere di scavare buche oppure farlo con un trivellatore portatile?
Sì, ok... non è che mi faccio queste seghe mentali per ogni passaggio della mia giornata ma se provate a sostituire il concetto di ‘badile’ con quello di salute, successo, relazioni, lavoro, amore, futuro etc vi renderete conto che molti di voi stanno spendendo una quantità enorme di energie fisiche e mentali per proteggere un qualcosa da qualcos’altro, senza aver ben presente il reale valore di quello che hanno e la reale portata della minaccia nei loro confronti.
Sono gentile e allegro ma sono anche terribilmente stanco... stanco di vedere persone consumate nella spasmodica tensione verso una felicità raccontata o immaginata, fatta di sacrifici imposti da altri e in continua guerra contro un futuro che pare minacciare l’olocausto quando poi le trincee e il filo spinato sono state messe attorno al vostro cuore da persone che non sopportano di vedervi felici qui e ora.
Per favore, smettete di chiudere il badile nel capanno e lasciatelo accanto alla porta di casa... forse un giorno ve lo ruberanno ma allora voi potrete affrontare quel furto con la forza della serenità che può venire solo dall’abbondanza dei veri voi stessi, coltivati sui vecchi campi di battaglia ora rigogliosi di vita.
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