Tumgik
#distrazione di massa
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Domande:
Se è dal '700 che la massoneria agisce per controllare il mondo, se le famiglie Rothschild, Morgan, Rockefeller, etc. tramano da allora per avere il monopolio su tutto, se il satanismo è così diffuso soprattutto fra le élites, come è possibile che esistano ancora persone ed interi Paesi (vedi El Salvador) che non si sono piegati ma, anzi, alzano la testa?
Perché abbiamo ancora la facoltà di avere un pensiero critico se sono secoli che lavorano per eliminare questa possibilità?
Perché ogni giorno nascono nuove tecnologie volte ad aggirare la censura ed il controllo?
Non sarà che tutti i loro sforzi sono sopravvalutati? Non sarà, per caso, una mossa per farci credere di avere un nemico troppo grande per combatterlo o per farci combattere la battaglia sbagliata?
Il risultato di tutte queste teorie del controllo globale, non è forse quello di annichilire lo spirito delle persone e farle desistere dall'intraprendere quelle azioni individuali che le renderebbero libere, facendogli accettare con rassegnazione lo stato di cose? Non serve forse a spaventare i più pavidi, per convincerli che questo è il migliore dei mondi possibili o l'unico mondo possibile?
Pensateci su: perché, dopo tre secoli se non di più, non hanno ancora vinto ma, oggi più che mai, abbiamo nelle nostre mani gli strumenti della nostra libertà?
Forse sarà il caso di cominciare a guardare la luna anziché il dito...
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clacclo · 6 months
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Trovo sempre divertente e un po' triste allo stesso tempo, che quelli che si dichiarano antisistema e che contestano la propaganda mainstream si ritrovino sempre a polemizzare e discutere sugli argomenti che il sistema ed il mainstream gli mettono sul piatto.
Forse, se chi si oppone a questo stato di cose iniziasse ad avere un'agenda propria e discutere dei temi che non sono presenti nei media di regime, si potrebbe costruire una opposizione seria ed un modello di società diverso.
La scelta del campo di battaglia non può essere lasciata sempre all'avversario, perché sceglierà ogni volta quello a lui più congeniale e dove la vittoria è assicurata.
Inseguire sempre il tema del giorno e perdersi in mille polemiche e scontri sui social significa cadere nella trappola, tanto svelata quanto accettata, della distrazione di massa. È una perdita di tempo e di energie senza nessuna via di fuga.
Si legge spesso, su tutti i social, che l'indifferenza è l'arma più potente. Bene! Diventiamo indifferenti a quello che dicono e che vorrebbero imporci, prendiamo noi le redini del gioco e lasciamoli a parlare da soli, cominciamo ad uscire dagli schemi, cominciamo ad affrontare temi che vadano al nòcciolo delle questioni e le risolvano alla base, costringiamoli ad affrontare gli argomenti che vogliono eludere ad ogni costo perché farebbero crollare tutto il palazzo, e vedrete che qualcosa cambierà!
@clacclo
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sonego · 6 months
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domanda ma anche le vostre conversazioni con vostro padre finiscono al 99% con lui che vi dice che non capite un cazzo e siete ignoranti
#io: vabbè non sono d'accordo con te#lui: non capisci un cazzo sei ignorante#trova le differenze#non è neanche un'esagerazione è letteralmente così che è finita la discussione di stasera sui femminicidi#che poi avevo ragione io nel senso. ovviamente entrambe le parti solitamente pensano di aver ragione#ma quando la sua soluzione riguardo a come migliorare la situazione femminicidi in italia è: fare niente. beh..#e quando la sua unica argomentazione è che in germania e norvegia succede di più ma non fanno tutto sto casino#e quando dice che non c'è niente di eccezionale in questa situazione è normale e se ne parla tanto solo perché viene usata la questione come#distrazione di massa.......#non so. forse avevo ragione io LMAO#ah dimenticavo che mi ha chiamato emotivo#ah sì la famosa emotività che rovina qualsiasi tipo di argomentazione che fai. e che gli uomini NON hanno eh#fa ridere perché posso andare avanti con la transizione quanto voglio ma per mio padre (e per molti altri uomini) sarò sempre#una ragazza. troppo emotiv troppo ignorante troppo stupid#eh vbb. non sono una donna ma non sono neanche un uomo e grazie a dio#(disclaimer questo è come mi sento io. riguardo a me stesso. non riguardo ad altre persone trans in particolare uomini trans#schifo bleah ugh che devo specificare ma purtroppo la gente tende ad essere transfobica lmao e anche se ovviamente sono trans io stesso#voglio solo dire: niente di male nel transitioning come uomini vvb uomini trans sono solo felice io personalmente di non essere uomo <3)
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sauolasa · 1 year
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"Arma di distrazione di massa": che succede con le stravaganti politiche italiane?
Prima è arrivata una controversa repressione dei rave party, poi il divieto del tanto discusso ChatGPT, seguito dal divieto della carne sintetica. Infine, un piano per emettere pesanti multe per l'uso di parole inglesi nelle comunicazioni ufficiali
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falcemartello · 7 months
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COS' È LA DISTRAZIONE DI MASSA...
🔻Noam Chomsky, uno dei piu' importanti intellettuali oggi in Vita, ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.
Dedicate 5 minuti e non ve ne pentirete.
Non foss'altro per ampliare le proprie conoscenze.
1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà.
O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi.
E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.
4- La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura.
E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato.
Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato.
Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.
5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.
Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile.
Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo.
Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".
8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...
9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione.
E senza azione non c’è rivoluzione!
10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti.
Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca.
Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Noam_Chomsky
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ambreiiigns · 3 months
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"IO E AMADEUS SIAMO UN'ARMA DI DISTRUZIONE. ANZI DI DISTRAZIONE DI MASSA" TI AMO CIURI
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lupo64sblog · 7 months
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COS' È LA DISTRAZIONE DI MASSA.
Noam Chomsky, uno dei piu' importanti intellettuali oggi in Vita, ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.
1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale  è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà.
O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi.
E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.
4- La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura.
E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato.
Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato.
Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.
5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.
Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile.
Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo.
Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".
8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...
9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti  è l’inibizione della sua azione.
E senza azione non c’è rivoluzione!
10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti.
Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca.
Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.
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gcorvetti · 6 months
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Che dire.
Oggi ho fatto un giro delle cose che vengono scritte online, non le chiamo notizie perché il giornalismo è bello che deceduto come lavoro, a parte qualcuno che ancora fa come insegnano nella scuola di giornalismo cioè va sul posto e fa domande o si reca nei luoghi appositi e prende informazioni. Si parla ancora dell'ultimo femminicidio (termine che per quanto non concordo oramai è nel vocabolario) anche se a quanto ho capito dopo ce n'è stato un altro, passato quasi inosservato avvenuto a Fano due giorni dopo quello di Giulia, questioni mediatiche. Leggo che il tipo che l'ha uccisa è stato prelevato in aeroporto da uno stuolo di forze dell'ordine, peccato che quando la vittima ha chiamato non c'era un poliziotto, un carabiniere o un finanziere disponibile ad accertarsi che nulla accadesse, perché viviamo nella società che cerca la cura e non la prevenzione, infatti leggo anche che il tizio verrà messo in un carcere speciale isolato dai malviventi comuni, perché un assassino non lo è? Però lui è di buona famiglia, quel coglione di salvini (come fate a sopportare così tale ignoranza e stupidità lo sapete voi) scrive "SE" è colpevole, cioè scusa mattè fammi capire, cosa non ti è chiaro del fatto che ha ucciso la sua ex? A propaganda live giustamente ci ridono nel rispetto del caso e mostrano un tweet di un pò di tempo fa dove l'assassino era uno di colore e per il ministro (che a chiamarlo così è un insulto alla politica) è colpevole al 100%, quindi poi hanno mostrato il meme di Peter Griffin con il pantone del colore della pelle, come per dire c'è del razzismo tra le istituzioni ma non è grave, non poco direi. Poi va bè ognuno dice la sua, ma in un trafiletto leggo che le bollette aumenteranno da dicembre, quindi tutto per sviare da uno dei problemi attuali, non tanto le bollette in se, ma il fatto che oramai ci si è dimenticati della guerra in ucraina, eh già, che fine hanno fatto i cattivoni russi, che naturalmente spariscono davanti ai buoni israeliani che massacrano i palestinesi, anche questo è distrazione di massa? Che quella ucraina era una guerra per punire l'europa si sapeva, e che a nessuno è venuto in mente di dire no per evitare crisi economiche e rincari vari, mancu ppo cazz. Dopo aver letto il libro di Mark Fisher devo dire che tutto ha assunto più che una direzione e chiarezza, anche se naturalmente ci sono svariate zone d'ombra che non è compito mio indagare ma che mi fanno pensare a quello che stiamo vivendo, dalle tensioni spesso create ad hoc mediaticamente a quelle reali per via di un sistema oramai collaudato dove a finire sul tritacarne non sono i colpevoli materiali ma il sistema stesso, vedere la crisi 2008/2009 delle banche dove nessun banchiere ha pagato e il tutto è ricaduto come sempre sulle persone attraverso l'aumento delle tasse perché per salvare le banche private sono stati usati soldi pubblici, nessuno ha chiesto di fare un referendum per vedere cosa ne pensano le persone direttamente interessate, chissenefrega delle persone, al dolore ci si abitua, come ad una droga e ci vuole più dolore, come se bastonando un cane ripetutamente e tutti i giorni quel cane per quanto buono un giorno ti sbranerà.
Andiamo oltre che la situazione è già una merda e non ci vuole l'apporto del Corvaccio per puntualizzare che siamo nella merda, ma secondo me si può uscire dalla merda in cui ci troviamo, semplicemente combattendo il sistema dove gli fa più male, il denaro, sarebbe bello vedere almeno la metà della popolazione mondiale non acquistare più niente, non usare più l'automobile, non comprare più nessuno tipo di droga legale (alcol, sigarette e farmaci), non andare più a spendere i pochi soldi che restano in tasca pagati i conti regalandoli alle multinazionali che per fare profitto distruggono il pianeta, così facciamo anche contenta Greta. Utopia, il mio mondo ideale è utopico, dove tutti hanno il posto che si meritano per quello che sanno fare, senza distinzione di sesso, religione anzi nel mio mondo non ci sarebbero religioni, colore, nazionalità ecc ecc, un mondo dove tutti si prendono cura del prossimo perché siamo tutti nella stessa barca e se uno va a fondo si tira dietro tutti, dove nessuno resti senza cibo o un posto dove dormire al caldo, dove tutti sono allo stesso livello e nessuno percepisce stipendi da nababbi solo perché è tal dei tali messo li da pinco pallino. Penso che solo così possiamo salvaguardare il genere umano, si forse un pò troppo apocalittico, ma stando all'andazzo del periodo storico che viviamo si può benissimo dire "A me che me frega, io tanto fra 20 anni vi saluto se mi va bene, se mi va male anche prima e per quello che mi resta vi vengo in Q", l'egoismo odierno è diventato un arma contro le bugie e le ingiustizie del sistema, girarsi dall'altra parte ti fa solo aggirare l'ostacolo, prima o poi il problema ti si rinfaccia e non avendo una cultura della responsabilità ti si ritorcerà contro perché non hai gli strumenti per risolvere il problema, e il sistema non è da meno, Fisher dice che non ha nessuna importanza cambiare tutte le persone che lavorano in un dato settore, perché anche quelle nuove saranno infettate dal sistema e di conseguenza agirebbero come quelle precedenti. Concludo, che mi sono allungato, con la frase di inizio del libro "E' più facile pensare alla fine del mondo che a quella del capitalismo".
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vintagebiker43 · 7 months
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On. Presidente del Consiglio,
le manifesto la mia umana solidarietà per la fine della sua decennale storia d’amore. Detto questo, credo che i suoi personali problemi sentimentali non meritino grande rilievo pubblico.
Tolta l’ipocrisia di stare sempre a giudicare le famiglie degli altri, senza avere mai l’onestà di guardare in casa propria, resta davvero poco altro da aggiungere.
Le vorrei chiedere, invece, perché, in un anno di governo, lei non è stata in grado di fare assolutamente nulla in tema di immigrazione (altro che blocco navale); come mai non ha ancora abolito la legge Fornero; dove sono gli aiuti per gli alluvionati, a che punto siamo con i lavori per il ponte sullo stretto che ci ha promesso il suo principale alleato.
Vorrei che lei pubblicasse un bel post per spiegarci per quale motivo, dopo un anno di governo, non ha ancora eliminato le accise sulla benzina - come aveva promesso di fare in campagna elettorale.
Invece, l’azienda che ha generato un noto partito di centrodestra, suo storico ed attuale alleato, ha deciso di diffondere i video in cui il suo (ex)fidanzato, padre di sua figlia, fa e dice cose imbarazzanti; lei lo ha pubblicamente congedato e ora tutti parlano (e ridono) di questo
Per quanto mi riguarda, on. Presidente del Consiglio, lei, che si proclama a gran voce “donna madre cristiana”, può essere single, avere tre fidanzati o sposarsi con una donna.
Non è né il primo né l’ultimo politico a vivere una vita privata inconciliabile con ciò che urla nelle piazze - siamo abituati, siamo vaccinati, la notizia non ci sorprende.
Ma se dipendesse da me, mi creda, vorrei tanto che il Paese iniziasse a chiederle conto di altro.
21.10.2023
Armi di distrazione di massa.
@Guido Saraceni
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parolerandagie · 9 months
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Critici e gregari.
Ultimamente mi sembra che qui nel vecchio occidente che tanto diede i natali alla democrazia quanto oggi pare anticiparne la fine ideologica e morale, l’umanità possa essere divisa sostanzialmente in queste due grandi categorie: critici e gregari.
Queste due categorie, nella mia riflessione da due soldi, si differenziano esclusivamente sulla loro attitudine al pensiero, sul loro atteggiamento verso il dubbio in particolare, e sull’obiettivo finale che, attraverso il pensiero si pongono.
Perché con ‘’critici’’ vado ad intendere coloro che il pensiero lo mantengono diffidente, proprio, che ad ogni avvenimento reagiscono informandosi, cercando la cronaca ed i fatti, senza preconcetti, senza un ego da difendere ed a cui sacrificare l’eventuale verità se dissonante dalla loro opinione; anzi, a riguardo proprio delle opinioni, da formarsene una ben si guardano ed anche una volta fatto, non la considerano assodata o scolpita nella pietra, ma subordinata e soggetta a nuovi sviluppi, pronta ad essere mutata. I critici, alle loro figure di riferimento (siano esse insegnanti, politici, amici, collaboratori) non chiederanno mai soluzioni incontestabili, non chiederanno mai spiegazioni della realtà pronte ad essere consumate, ma chiederanno principi e valori interpretativi, chiederanno confronto e valutazione comune: per i critici, ogni semplificazione corrisponderà ad un sospetto, ogni conclusione dogmatica suonerà stonata. La ‘’fede’’, il tifo, la faziosità, le identità allargate, il patriottismo, l’integralismo sono le antitesi del modo in cui i critici vogliono vivere.
I gregari invece si nutrono di soluzioni semplici, fornite loro da qualcuno che, senza ricordarsi bene come o perché, hanno eletto a loro riferimento: potrebbe essere stato perché si trovavano d’accordo su qualche argomento, qualche scelta da compiere, o perché quello che questo qualcuno dice è vantaggioso per loro, fa loro comodo; l’importante è che sia completamente privo di potenziali dubbi, che magari sia anche accompagnato da un paio di slogan generalisti utilissimi a spegnere sul nascere l’invito a riflettere e pensare rivolto loro da un critico, perché pensare, tanto è un atto irrinunciabile per il critico, quanto per il gregario, è una noia, un fastidio, una perdita di tempo, una distrazione dalle cose importanti davvero, e non potrebbe essere più contento e felice, il gregario, di un pensiero comune che gli viene propinato, pronto ad essere adottato e fatto proprio.
Se la valutazione a priori delle fonti, la verifica fattuale (complicata, lunga, spesso passante attraverso la scienza) è imprescindibile per il critico, il gregario, al limite, ricerca dopo conferme e sostegno al pensiero che ha già modellato, impermeabile a qualsiasi posizione diversa e pronto ad accettare invece qualsiasi prova di ciò che dicono, indipendentemente dalla provenienza.
Aggiungo per concludere che, la fine ideologica e morale della democrazia qui in occidente che evocavo nelle prime righe, la vedo legata proprio alla quantità enorme di gregari che oramai popolano la vecchia Europa, massa su cui i politici vanno ad operare campagne di marketing, cercando lo slogan più accattivante, cercandone il consenso con la derisione dell’avversario, con il portare alla luce le magagne del nemico, e mai gli eventuali propri pregi.
Concludo esplicitando la certezza che, gran parte di voi, si sarà subito autoassegnata la propria ovvia partecipazione ai critici, senza dubbio alcuno: ma…l’avere dei dubbi, anche (e forse soprattutto) su sé stessi, non è forse il primo requisito per esserlo, un critico?
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susieporta · 3 months
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Quattro di Coppe.
"Il sentire la Vita è un dono prezioso".
Quante volte vi sarà capitato di trovarvi in mezzo ad un gruppo nutrito di persone ed accorgervi di sentirvi profondamente soli.
O magari in relazioni intime, con amici o compagni, in momenti di condivisione di attività piacevoli, avvolti dalla medesima svuotante sensazione di distacco l'uno dall'Altro.
O ancora, mentre c'è in atto una conversazione di chiarimento o di aiuto, essere interrotti dal suono di un messaggio o da una telefonata ed abbandonare compulsivamente tutto per rispondere.
E lasciare l'Altro lì, con la sensazione di non essere accolto, ascoltato, di non essere importante.
Le persone non si connettono.
"Fanno" le cose insieme. Ma poi giocano da soli.
E non si accorgono.
Non ne hanno la minima percezione.
Esiste per loro un piano di realtà limitato. Dove l'Altro non può entrare con il Cuore, ma solo con il Corpo. E dove esiste solo il loro bisogno, la loro vita, il loro appagamento.
L'Ombra dei nostri tempi.
La "distrazione di massa".
Non accorgersi.
Equivale a dire: non sono radicato nel Presente.
Sono una foglia al Vento. Non so dove sono, non so dove sono gli Altri, non sono concentrato su cosa creo o "non creo".
L'inconsapevolezza è una fuga dalla realtà.
E' una negazione del Dolore.
Quando diciamo: "Non me n'ero accorto che stavi male", "Non mi rendevo conto che mi stavi usando violenza", "Non pensavo di essere stato così distratto", stiamo semplicemente confermando la nostra "assenza dalla Vita e da noi stessi".
Stiamo negando la Verità.
E stiamo scappando dalle Emozioni.
E ci riempiamo di anestetici. Messaggini, telefonate, social, abusi di sostanze, cibo, rumore, materia, lavoro.
Tutto per non avere tempo, per non creare silenzio e ascolto.
Non ci fermiamo mai.
E se ci fermiamo, non riusciamo a placare l'ansia, quell'ansia che nasconde un disagio, un dolore, una paura.
E così il circolo vizioso continua, si moltiplica e si ingigantisce.
Le relazioni non funzionano, da anni oramai, perché siamo gravemente deficitari nella Connessione interiore e nel Radicamento.
E in questa disconnessione, al nostro passaggio, creiamo morti e feriti. E ci ammaliamo di disamore.
Molti agognano l'attenzione di un partner che si fonda insieme a loro. Per non sentire più quella mancanza o quel vuoto abissale.
Ma non si rendono conto che è proprio ciò che "non troveranno" nell'Altro. Perché l'Altro non è "il preposto a riempire vuoti".
Queste relazioni sfociano poi nella simbiosi, nella dipendenza, nella ribellione, nel distacco, nella violenza ed infine in una dolorosa rottura.
Interi, radicati e connessi.
Così potremmo aspirare a relazioni sane.
L'Altro non è un magazzino energetico, non è un surrogato di genitore, non è un bastone, non è un complice della disfunzione, non è un pupazzetto.
E' un individuo sacro e autonomo.
E se è vero che per anni ci siamo rifugiati nell'attesa del Salvatore e nella idealizzazione dei rapporti, ora abbiamo l'immensa opportunità di ritornare all'Essenza, di rompere con gli automatismi distruttivi e di depurare le future relazioni da queste rovinose eredità disfunzionali.
Febbraio chiede Radicamento.
Ci sosterrà nella Ri- connessione con noi stessi e con l'Altro.
Ci porterà a sentire il nostro Corpo nella sua interezza. Riaprirà le porte alla cura fisica e psichica. Ci farà camminare a piedi nudi sulla Terra. Ci accompagnerà nel nostro "bagno di realtà" finale.
Febbraio sarà il "grande connettore". Dal Prima al Dopo. Dal Passato al Futuro. Dall'Assenza alla Presenza.
Salutiamo Gennaio con gratitudine. Con il suo motto "Progresso e Coscienza" ci ha regalato delle perle di saggezza evolutive davvero straordinarie.
Oggi ci lascerà. Lo porteremo sempre nel Cuore. Ha rivelato immense Verità su noi stessi e su dove siamo diretti.
Addio Gennaio. E grazie!
E avanti con Febbraio... ne vedremo delle belle!!! Prepariamoci!
Mirtilla Esmeralda
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clacclo · 1 year
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Il cane rientra nello stato di famiglia, se lo abbandoni il bastardo sei tu, ma se si ammala finisci per strada tu perché non ci sono strutture pubbliche e questo è il prezzo di una clinica privata economica a Roma!
Quello in foto è il preventivo per un ricovero di tre notti più esami e terapia. TRE NOTTI, NON TRE SETTIMANE!
Forse gli animalisti dovrebbero postare meno foto di cuccioli, di gattini e di appelli per l'adozione e concentrare le loro energie per fare una vera battaglia di civiltà e pretendere un SERVIZIO SANITARIO VETERINARIO NAZIONALE al pari di quello di cui godono molti bipedi che neanche se lo meriterebbero. Solo così si può combattere l'abbandono e garantire una vita degna e cure adeguate agli animali domestici!
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generalevannacci · 7 months
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Ida Dominijanni
La Ue licenzia il testo sul conflitto Israele-Hamas con la richiesta di "pause umanitarie" (linea tedesca). Un'altra prova della sua inettitudine subalterna al carro del più forte di turno. L'alternativa, la richiesta del cessate il fuoco (linea spagnola), è parsa troppo poco solidale con Israele. E' un'indecenza che non sta né in cielo né in terra. L'appello all'umanitario, intanto, è l'altra faccia della politica dell'orrore e serve solo come arma di distrazione di massa dal diritto internazionale. Secondo il quale (si legga Piero Ignazi sul Domani di oggi) , Gaza è un territorio occupato e come tale gode del diritto di resistenza, ma tale diritto di resistenza non può esercitarsi massacrando i civili. Specularmente Israele gode del diritto a difendersi, ma tale diritto a sua volta non può esercitarsi massacrando i civili. Dunque il cessate il fuoco si impone anche in punta di diritto. Peccato che il diritto internazionale non conti più nulla non per Israele (che se n'è sempre infischiato) o per Hamas (idem), ma nemmeno per l'Unione europea.
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falcemartello · 5 months
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IL PANDORO DELLA DISTRAZIONE DI MASSA.
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t-annhauser · 2 years
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Default Europa
Come la Serenissima declinò in potenza politica e commerciale dopo che la scoperta dell'America aprì nuove rotte, così declina oggi l'Europa dopo la scoperta che il gas di Putin è immorale, e qualcosa mi dice che anche qualora la Russia diventasse un giorno una nazione perfettamente occidentale, anche allora sul gas russo continuerà a permanere la fatwa, perché il vero motivo non è legato all'attuale conflitto. L'Europa si avvantaggiava da anni della fonte di energia a basso costo e questo evidentemente non piaceva a qualcuno, quale occasione migliore, dunque, per approfittare della situazione? Questo qualcuno non lo nominiamo, è il nostro convitato di pietra. La rivoluzione green è solo un'arma di distrazione di massa per distogliere l'attenzione dall'attuale disastro, l'Unione Europea ridotta a istituto di beneficienza che distribuisce denaro a pioggia per sedare gli animi e delibera sulla lunghezza dei caricabatterie. Di questo passo l'Europa non morirà di populismo, andrà più prosaicamente in bancarotta dopo averla augurata a Putin.
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ma-come-mai · 5 months
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IL PANDORO DELLA DISTRAZIONE DI MASSA.
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