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#donaru
eemasu · 1 year
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if the Japanese verb for "to yell angrily" is "donaru" (怒鳴る), and the name Donald is pronounced "donarudo" in Japanese, then does that mean that Donald Duck's name sounds like an intentional play on words in Japanese?
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steins-art-blog · 5 years
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Hey ! How are you ? It's been a while since I posted something 😅, but I had a lot to do. Mostly my book, check my other account if you're interested 😆. See ya. . #art #draw #coloredart #color #watercolor #aquarelle #manga #anime #girl #cute #mangagirl #animedrawing #donaru #donaru_ #rieoofeaturing #chicken_feature (à Réunion) https://www.instagram.com/p/BwAWiGqgHQU/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=4f63pckwo2gl
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meritoplik · 5 years
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I'm preparing for the #inktober2019 are you going to participate? for lack of time I will make a couple of small but beautiful drawings, I hope you enjoy them 。◕‿◕。✨ . . . . . . . . #manga #digitalart #instaart #kawaii #cute #sailorfuku #sketch #art #drawing #doodle #animeart#pastel #donaru #aesthetic #tumblr #japan #bunnie #kpop #food #instafood #foodart #dessert #strawberry #artoninstagram #igart #fooddrawing #pink https://www.instagram.com/p/B1_5XIhFOIg/?igshid=r46a0y1saach
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dekudesu00-blog · 6 years
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#arttrade yas fiinally completed @ringa_apple13 's oc , had so much fun painting her uwu . . . //Tried @daler_rowney 's textured watercolor pages I purchased from @thestationerspk and i regret nothing! The pigments don't fade and you can layer pretty much however much you want// . . . . . . #watercolor #artist #animeartfeature #animeartist #shiranou #daler_rowney #lineart #animeartgallery #illust #aesthetic #worldofartists #donaru #kawaii https://www.instagram.com/p/Btp5nfSAf84/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1vhxbbi8vexau
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learnjapanesebod · 3 years
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Japanese Word of the Day
#Japanese #WordoftheDay 怒鳴る (どなる/donaru) 'to shout, to yell' Example: 鍛治くん怒鳴らないの逆に怖いんだけど
— Learning Japanese (@LearnJPBOD) Aug 18, 2021
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loudlyshralebiser · 8 years
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(via https://www.youtube.com/watch?v=M2E4_5zqbgI)
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uds · 6 years
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domo arigato (o di quella volta che sono andato in giappone)
-premessa 1: ho appena finito di scrivere il post, è lunghissimo. non ho la forza di rileggerlo, non rompete per i refusi. stay human. -premessa 2: quello che seguirà è un elenco di considerazioni raccolte 1) in una decina di giorni (di cui due di viaggio) 2) durante un tour organizzato. per cui non aspettatevi l'angolino sconosciuto o i guizzi da vero intenditore;
-so che alle parole "tour organizzato" state già sbuffando beffardi di fronte a tanta mediocrità, voi che conoscete lo mondo e il giusto modo di vivere, altro che noi sprovveduti con la guida e gli auricolari. in realtà, essendo la nostra prima e (con una certa probabilità, almeno nel prossimo orizzonte temporale) ultima volta in giappone, considerato la lingua, la cultura, gli spostamenti e tutto il resto, abbiamo preferito affidarci a qualcuno che ci facesse vedere il più possibile, spiegandocelo, piuttosto che voler fare a tutti i costi gli scienziati della vita vera e rischiare di perderci qualcosa di bello. non ce ne siamo affatto pentiti, contando che comunque in media alle cinque del pomeriggio la guida salutava fino al giorno dopo e abbiamo avuto anche tutto il tempo di giracchiare per conto nostro; -abbiamo volato con emirates. quindici/sedici ore di voli con scali a dubai, col tempo che si allungava all'infinito di fronte alla magia del fuso orario e della rottura di balle di stare seduto in una scatola di latta sospesa a migliaia di metri da terra. in aereo ti danno un sacco di attenzioni (però io ho volato quasi sempre con ryanair, per cui in questo caso per emirates siamo nel mondo del bon ci bon ci bon bon bon). e di cibo. cibo che, se viaggi di notte, arriva in orari assurdi. quando ho visto mia moglie svegliarsi al gentile richiamo della hostess e fregarsene del fatto che fosse mezzanotte e quaranta per scofanarsi di gusto il vassoio con la cena (che il menu pubblicizzava essere composta da "tipici sapori arabi", e dall'odore non ho avuto problemi a crederlo) ho avuto l'ennesima conferma della sua grandezza come persona, mentre io mi limitavo a chiedere pietosamente un bicchiere d'acqua e una decisa accelerazione dello spaziotempo; -la cosa più inquietante della emirates: l'acqua servita nel tipo di confezione che siamo abituati a vedere per le marmellatine, linguetta e tutto. -su quattro aerei presi in uno non mi andava lo schermo integrato al sedile per vedere i film/sentire la musica/giocare ai videogiochi, in due non mi funzionavano gli attacchi delle cuffiette. attorno a me a tutti andava tutto. poi uno dice che la sfiga non mira; -appena arrivi in giappone c'è uno shock culturale devastante. sono educati. sono gentili. non gridano. sono disponibili e sorridenti verso chiunque. seguono religiosamente le code. per terra, in dieci giorni, ho visto una (1) cicca di sigaretta e una (1) cartaccia. ed erano tipo le sette e mezza di mattina, quindi magari i netturbini dovevano ancora passare di là; -quando siamo stati a shirakawa la guida ci ha informati del fatto che, essendo un piccolo villaggio, non avrebbe potuto gestire la spazzatura eventualmente lasciata dai turisti, per cui questi sono pregati di tenere i propri rifiuti, per gettarli una volta a casa. ecco, la gente lo faceva. ci credereste? -per strada non si può fumare. ci sono aree apposite, delimitate e recintate, in svariati punti della città. e la gente, pensa te, rispetta questa norma; -anche se, a dire il vero, una volta ho visto della gente attraversare la strada senza aspettare il verde pedonale. ed eravamo noi. oh, i soliti italiani che si fanno riconoscere (no bon, lo fanno anche loro, ma per amor di battuta si fa tutto); -mentre eravamo su di un autobus a tokyo è spuntata, da una traversa laterale, un'allegra combriccola colorata. sappiate che l'attuale moda tra i giovani della capitale è comprarsi (o affittare) dei go kart e girarci per le strade del paese vestiti da personaggi di super mario. è tutto bellissimo; -il concetto giapponese di "dolce" è piuttosto diverso dal nostro. la guida lo ha definito più delicato, io mi limito a constatare alzando sette o otto sopracciglia che il ripieno tipico dei dolci nipponici è la marmellata di fagioli. spero che siamo tutti d'accordo sul fatto che ci sia qualcosa che non va in questo; -abbiamo visto un sacco di robe belle, dal fushimi inari al padiglione d'oro passando per sanjusangendo e così via. già solo per la parte storica e monumentale il viaggio è valso fino all'ultimo centesimo. poi c'è la parte moderna. c'è dotonbori a osaka e shinjuku a tokyo, le insegne verticali luminose, la pupazzosità di qualunque cosa, i programmi tv che sono esattamente come uno si immagina avendone visto le parodie nei simpson. e poi ci sono le parti a metà. da una delle vie centrali di kyoto buttare l'occhio a destra e sinistra e vedere viuzze da film di miyazaki con le casette in legno a uno o due piani e le tegole convesse. i quartieri delle geishe con i cartelli di divieto toccamento geishe, le feste di paese coi carri, i vestiti tradizionali e i canti, i concerti locali di gruppi a metà tra i ricchi e poveri e i pizzicato five; -no, vi farò l'elenco delle robe e delle città che abbiamo visitato, tranquilli, non voglio distruggervi di noia, ché la gente che mostra le foto delle ferie è una piaga sociale terrificante che trova troppo poco spazio nei moderni periodici d’inchiesta; -i water tecnologici. sono ovunque, anche nei bagni pubblici o nei locali più insospettabili. e sono la rivoluzione. se ci penso ancora adesso mi si illumina l'anima; -ah, indovinate chi è capitato in giappone durante l'ondata di caldo più anomala e intensa degli ultimi decenni? un giorno alle dieci e mezza di mattina eravamo a 43 gradi percepiti con il diciottomila per cento di umidità. grazie a dio in giappone c'è un distributore automatico di bevande ogni cinquanta metri. in una giornata avremo bevuto cinque litri a testa tra acqua e aquarius (una sorta di gatorade, onnipresente nelle vending machine. qualche anno fa avevano provato a importarlo, con scarso successo, anche in italia. dopo le giornate in cui mi ha letteralmente salvato la vita sto pensando di importarne diciotto casse al mese. o di indire una petizione per dedicarci un tempio shintoista); -i giapponesi hanno tre alfabeti scritti. uno -fonetico a base sillabica- per le parole giapponesi, un altro -fonetico a base sillabica- soltanto per le parole straniere da trascrivere in giapponese (...) e c'è poi quello "famoso", composto da ideogrammi, dato che i primi due possono dare adito a fraintendimenti. se non fossero così impegnati a complicarsi la vita credo avrebbero già conquistato il mondo da un paio di secoli; -all'inizio e alla fine della via che porta a un famoso tempio buddhista a tokyo ci sono due portali da attraversare. appeso al muro di uno di questi ci sono una sorta di espadrillas che saranno lunghe quattro o cinque metri. sono messe là perché così gli spiriti malvagi arrivano, le vedono, dicono "cavolo, quelle sono le scarpe dei guardiani del quartiere, se sono così grandi loro devono essere enormi" e se ne vanno. poi dite che non sono un popolo meraviglioso; -a quanto abbiamo capito i giapponesi hanno in media un rapporto molto tranquillo e sereno con la propria spiritualità, ma moltissimi sono superstiziosi (la quantità di souvenir legati ad amuleti, oggetti del buon augurio e simili è notevole, per dirne una). una mattina abbiamo visto una fila (ordinatissima) di qualche decina di metri fuori da una ricevitoria che vendeva biglietti della lotteria, in paziente attesa che aprisse, perché aveva la fama di essere una rivendita fortunata; -non mangio pesce, per cui a riguardo posso solo dirvi che mia moglie si è gustata più e più volte del sushi e, tra street food e ristoranti, ha uniformemente ampiamente apprezzato quantità e qualità. posso invece confermare direttamente che in giappone la carne è ottima, specie per quanto riguarda il manzo (kobe o hida che sia). a kanazawa c'era questo posto, il kanazawa meat, in cui ho mangiato uno dei cinque migliori piatti a base di carne della mia vita. se vi capita dite a aikina che vi mando io; -in giappone l'inglese lo parlano poco. soprattutto, lo parlano male, il che, come capirete, può diventare un po' un casino. certo, nei ristoranti risolvono con le vetrine che espongono le riproduzioni in silicone (perfette fino all'inquetudine) dei piatti presenti nel menu, ma vai tu a chiedere cos'è quella salsina. credo che in parte la colpa sia del fatto che pensano foneticamente su base sillabica (e non hanno differenza tra erre ed elle)(e non sono abituati a così tanti accenti), per cui le parole inglesi, nella loro versione, si arricchiscono di suoni che non sarebbero previsti. per riciclare il valido esempio che ci ha fatto la guida (giapponese, parlava l'italiano meglio di tre quarti dei vostri contatti su facebook), loro chiamano il mcdonald's meccu-donaru; -abbiamo comprato, per una conoscente, una rivista di manga. le riviste di manga in giappone sono dei mattoni belli spessi che contengono una decina abbondante di serie e costano pochissimo (abbiamo comprato weekly shonen jump, che ci hanno detto essere la più famosa, e costa meno di tre euro). il concetto è: ti diamo un sacco di serie su carta pessima, così intanto ti leggi tutto a pochi soldi, poi il mattone lo butti via e ti compri il volumetto -che esce periodicamente raccogliendo tot puntate- soltanto di quelle che ti interessano. la trovo una roba di una correttezza e onestà lodevole; -tornato in italia mi sono messo a provare a leggere manga, cosa quasi mai fatta in vita mia nonostante abbia sempre avuto la passione per i fumetti (la mia esperienza a riguardo si ferma a ranma e a death note -ma solo fino al momento in cui muore quel dato personaggio che non nomino per evitare spoiler, poi diventa noioso). ho scoperto che 1) ci sono un numero infinito di manga attualmente pubblicati e 2) ai giapponesi basta una mezza idea in croce per tirarci fuori un fumetto che duri anni e anni. boh, comunque se avete consigli dite pure. per ora sto leggendo attack on titan, che avevo sentito nominare più e più volte, ed è un misto tra il genere zombi e il genere robottoni. è disegnato in maniera oscena, ma la storia ti prende; -ah, di nuovo sul cibo: lo street food giapponese è, in generale, una figata; -nei ristoranti non c'è la cultura di bere acqua. se chiedi dell'acqua ti portano un bicchiere alla volta, gratis, ma ordinarne una bottiglia è impossibile. quando siamo andati a mangiare il tonkatsu, la famosa cotoletta di maiale, ce l'hanno servita con un té a temperatura ambiente fortissimo e amaro. immaginate di mangiarvi la milanese bevendo caffè freddo. oh, son giapponesi, che vi devo dire; -infoconsumatori: a occhio e croce mi sembra che i prezzi siano paragonabili ai nostri, per quanto riguarda i generi medi di consumo; -a takayama abbiamo fatto una degustazione di saké (io sono astemio, per cui il mio è stato più un assaggio, in tutta onestà). paghi meno di due euro -che servono ad acquistare una tazzina che poi ti tieni come souvenir- e poi puoi berci quindici tipi di saké diversi. l'unica regola è che non puoi riempirti più volte la tazzina con la stessa bottiglia. poi uno va a milano e ti chiedono otto euro per uno spritz, e manco ti puoi portare il bicchiere a casa; -il nostro concetto di snack in sacchetto è: patatine. il loro è: pesce fritto (o crostacei)(o alghe) di qualunque genere. brrrrr; -il concetto giapponese di colazione è una roba che nauseerebbe anche la moglie di pasquale ametrano in bianco, rosso e verdone. salse, pesce, fritti e tutto il resto. e io lo so che è tutto un fatto culturale, ma ogni mattina mi stringevo alle mie briochine in miniatura come fossero le ultime testimonianze di un mondo dorato ormai scomparso; -comunque oh, sarà che si era in vacanza, sarà che li abbiamo beccati tutti in buona, sarà che non c'è il mare a praga, ma io in un paese con un senso civico del genere mi ci trasferirei domani, che vi devo dire. anche perché poi uno arriva a casa e quello che dichiara certa gente su facebook e twitter lo capisce anche troppo bene. forse ci servirebbe un alfabeto a parte per le teste di cazzo.
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shortbreadhotpot · 7 years
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Japanese Peter Rabbit trailer with a rom-com focus
[Anii] - Rozu Bun
[Abaoutto Taimu] - Donaru Guriisun
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kimonobeat · 7 years
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Amuro Namie Lyrics: LEAVIN’ for LAS VEGAS
English translation and romanization below the cut.
ENGLISH
You’re not supposed to get all stressed out, yeah? I needed a lot of luxury in my life So then my phone got shut off...... Ugh Can’t even hear his voice now
I went to work anyway with only my Keys in my shirt pocket Listening to my Boss’s angry voice all morning just made something in my head snap
I’m gonna go to Vegas, I’m gonna play Lucky for me, my wallet’s empty I’ve got nothing to lose So I’m leavin’ for Las Vegas, I’ve got no other choice
I secretly made a wish on the Lotto  but was one number away from $50000000 I tanned on a Beach nearby, dreaming of a Richer vacation
The contracts are sorta hard to understand-- just Sign here I’ve just been doing whatever my Boss tells me to I finally got Paid but then Taxes get taken right out of it My body lets out another scream, that’s the last straw
I’m gonna go to Vegas, I’m gonna hit the jackpot Happily for me, all I can see is the sky I’ve hit rock bottom So I’m leavin’ for Las Vegas, yeah, I’ve got no choice but to go
Gotta get some money Gotta get some cash
I’ve hit rock bottom So I’m leavin’ for Las Vegas, yeah, I’ve got no choice but to go
It’s just one of those days you gotta deal with What are you gonna lose? Everybody come along and this is what we’ll do Ain’t got nothing in my pocket but some lint that’s a fact So I’m leavin for Las Vegas cause that’s where it’s at
It’s just one of those days you gotta deal with What are you gonna lose? Everybody come along and this is what we’ll do Ain’t got nothing in my pocket but some lint that’s a fact So I’m leavin for Las Vegas cause that’s where it’s at
ROMAJI
datte sutoresu tamecha mazui desho unto zeitaku hitsuyou datta no sore de ke-tai kaiyaku...... nante iya aitsu no koe sae kikenai janai
demo tonikaku shigoto ni dekaketa shatsu no poketto ni Key dake tsukkonde kyou mo asa kara Boss no donaru koe nanika ima hitotsu atama de hajiketa
Vegas e ikou shoubu ni deyou Lucky na koto ni saifu wa karappo nakushite kuyashii mono nante nai So I’m leavin’ for Las Vegas sore shika nai
sotto Lotto ni mo negai kaketa kedo hitoketa chigai no fifty million motto Rich na bakansu yume mite chikaba no Beach de mune made yaita
chotto nankai-sugiru keiyakusho Sign hitotsu de Boss no iinari da nante yatto te ni shita Pay ni mo sugu ni Tax nanika mata hitotsu karada ga sakenda
Vegas e ikou hitoyama ateyou Happy na koto ni sora shika mienai koko kara ochite’ku basho nante nai So I’m leavin’ for Las Vegas sou iku shika nai
Gotta get some money Gotta get some cash
koko kara ochite’ku basho nante nai So I’m leavin’ for Las Vegas sou iku shika nai
It’s just one of those days you gotta deal with What are you gonna lose? Everybody come along and this is what we’ll do Ain’t got nothing in my pocket but some lint that’s a fact So I’m leavin for Las Vegas cause that’s where it’s at
It’s just one of those days you gotta deal with What are you gonna lose? Everybody come along and this is what we’ll do Ain’t got nothing in my pocket but some lint that’s a fact So I’m leavin for Las Vegas cause that’s where it’s at
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Casket Robbery will hit the road this June on the “No One Gets Out Alive Tour” with Repaid In Blood, In Death, and Bury The Rod.  The tour will be in support of their upcoming EP, set to be released in August. The EP will be available on the tour exclusively before it is released anywhere else. The band has brought on board new members to unleash its heaviest release to date. Prepare for the…
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maryliart-blog · 6 years
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Digital portrait! ———————————-tagz: #portrait #portraiture #digitalart #digitalpainting #painting #artist #artistsoninstagram #artwork #digitalartist #digitalportrait #drawing #commission #commissionsopen #digitaldrawing #photoshop #art #art #donaru #art_share #donaru #face #artshare https://www.instagram.com/p/BnjJkz0lE5Q/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=zmef3f70kh0c
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babycbabyc · 7 years
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ichigo donaru
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dian48 · 8 years
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@RENAN0ZAWA pagi👽😎 Hari ini show terlakhir theater donaru dousu produced by tahara souichirou.. Sedih banget😳
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kimonobeat · 6 years
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Kudo Shizuka Lyrics: Ai no Hyouryuusha (愛の漂流者; Love’s Castaway)
English translation and romanization below the cut.
ENGLISH
Bumping shoulders in the crowd A voice yelling behind me I just realized all of a sudden that without you, The city is an ocean of rolling waves of loneliness I’m a boat rocking back and forth Within its noisy swells Being washed away for the rest of time Into the night, where the lightning flashes coming from the headlights blinds me Hey, how come I still can’t seem to erase all your sweetness Hey, even though I hated you so much? My heart’s screaming It’s screaming so hard Holding back the tears brimming in my eyes I head towards the dark waves in the distance Ah, I wanna go back, ah, to your arms Love’s castaway
I throw an indecent look your way And the evening breeze coils around me Where am I being washed away to, Overwhelmed by my intolerable sadness? Hey, I don’t care who, just tell me Hey, how can I cast off this pain I’m feeling? My heart’s screaming It’s creaking so loudly I feel like I might break any second now The deep, dark night is holding me prisoner Ah, and only you, ah, can save me Love’s castaway
The stardust from that night I dreamed about Shines on me with its gentle warmth Shine on my stormy heart
My heart’s screaming It’s screaming so hard Holding back the tears brimming in my eyes I head towards the dark waves in the distance Ah, I wanna go back, ah, to your arms Love’s castaway
ROMAJI
hitogomi butsukaru kata ushiro de donaru koe futo kidzukeba anata no inai machi wa kodoku no nami ga yoseru umi zawameku uneri no naka watashi wa yureru fune heddoraito no inazuma kuramu yoru e sarawarete yuku hateshinaku nee anna ni nikunda noni nee naze ima mo itoshisa wo kesenai no kokoro ga sakende’ru wa afureru namida korae konna ni sakende’ru wa kurai haruka na namima e aa sono mune ni aa kaeritai ai no hyouryuusha
hiwai na shisen nagete yokaze ga karamitsuku yari-kirenai kanashimi ni nomikomare watashi wa doko e nagarete’ku nee oshiete dare demo ii nee dou shitara kono itami suterareru kokoro ga kishinde’ru wa ima ni mo kudakesou ni fukai yamiyo ni toraware aa anata shika aa sukuenai ai no hyouryuusha
odayaka na nukumori de yume wo mita ano yoru no hoshizuku-tachi terashite Shine on my stormy heart
kokoro ga sakende’ru wa afureru namida korae konna ni sakende’ru wa kurai haruka na namima e aa sono mune ni aa kaeritai ai no hyouryuusha
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wallofthemoon · 13 years
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by DONARU(志村ドナル)
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dian48 · 8 years
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@RENAN0ZAWA good morning👽😎 The day has come.. final show of donaru dousuru produced by soichiro tahara. Great memories.. so sad..😳😳😳
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