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#eliocentrico
luigiviazzo · 2 years
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Copernico rectius Niklas Kopernik (Nicolò Copernico) nasce il 19 febbraio 1473 a Torun, in Polonia, e quindi nel 2023 cadono i 550 anni del papà della rivoluzione copernicana, locuzione ormai entrata nell'immaginario collettivo come sinonimo di avvenimento dalla portata più o meno epocale.
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daniela--anna · 3 months
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#Did you know that
The Passemant astronomical clock in the Palace of Versailles has been keeping the time, date and moon phases exactly since the 18th century.
The clock was designed by Claude-Siméon Passemant in the 18th century and took around 30 years to create.
Located in Versailles since 15 January 1754, it is composed of a pendulum clock above which is placed an armillary sphere, depicting the heliocentric system and capable of showing the exact position of the planets.
The mechanism, built by watchmaker Louis Dauthiau, was made to correctly mark the time, date, moon phases and alignment of the planets until the end of the year 9999.
📚 Source 🧠Sapiens³
#SapeviChe
L'orologio astronomico Passemant nella reggia di Versailles segna esattamente l'ora, la data e le fasi lunari dal XVIII secolo.
L'orologio fu progettato da Claude-Siméon Passemant nel XVIII secolo e la sua creazione richiese circa 30 anni. Situato a Versailles dal 15 gennaio 1754, è composto da un orologio a pendolo al di sopra del quale è posta una sfera armillare, raffigurante il sistema eliocentrico ed in grado di mostrare la posizione esatta dei pianeti.
Il meccanismo, costruito dall'orologiaio Louis Dauthiau, fu realizzato per segnare correttamente l'ora, la data, le fasi lunari e l'allineamento dei pianeti fino alla fine dell'anno 9999.
📚 Fonte🧠Sapiens³
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susieporta · 1 year
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È L'AMORE CHE FA CAMBIARE
"Convertirsi significa cambiare la propria posizione nel mondo: passare da un sistema geocentrico, in cui il soggetto sta al centro e fa ruotare tutto attorno a sé, a un sistema eliocentrico, in cui il soggetto gravita attorno a qualcosa di più grande e più luminoso. È l'effetto della mente innamorata, che sempre produce un cambiamento di stato.
È l'amore, quindi, che fa cambiare, dando inizio a una vita nuova. Più precisamente, è l'amore che scaturisce dall'impatto con la bellezza e con la sofferenza, le due esperienze fondamentali alle quali nessun essere umano si può sottrarre. Al contatto con la bellezza autentica e con la sofferenza elaborata, l'amore si trasforma, e, dall'essere quel sentimento capriccioso inteso dai più, diviene una forza stabile della mente, della parte più preziosa dell'essere umano in cui risiede la vera personalità."
Vito Mancuso
[#LaMenteInnamorata, #VitoMancuso #Garzanti]
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rosewood71 · 7 months
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Oggi è il 15 Febbraio, ed in questo giorno, nel 1564, a Pisa nasceva il grande scienziato Galileo Galilei, che fu fisico, astronomo, filosofo, matematico ed accademico. Tra i personaggi più significativi della rivoluzione scientifica, fu sostenitore del “sistema eliocentrico” (che teorizzava il Sole al centro del sistema solare con i Pianeti che gli girano intorno) e della teoria copernicana del movimento dei pianeti. Introdusse il “metodo sperimentale” nell'indagine scientifica (attraverso la determinazione matematica delle leggi della natura) determinando una “descrizione razionale oggettiva” della realtà dei fenomeni. Sospettato di “eresia” ed accusato di sovvertire le sacre scritture e la “filosofia naturale aristotelica”, fu processato e condannato dal "Sacro Uffizio", costretto ad abiurare le sue concezioni astronomiche e confinato nella propria villa di Arcetri (Firenze), dove morì nel 1642. La chiesa poi, gradualmente, riconobbe il valore della ricerca di Galilei e nel 1992, Papa Giovanni Paolo II, durante la sessione plenaria della “Pontificia Accademia delle Scienze” istituì un'apposita commissione di studio che riabilitò Galilei riconoscendo gli errori fatti dalla Chiesa. Questa mia opera intitolata "Galileo Galilei, Uomo Oltre La Scienza", realizzata a sanguigna, seppia e carboncino acquerellati e tempera su faesite (cm. 70 x 100), è stata esposta nella mia mostra personale allestita presso il “Museo della Grafica” di Palazzo Lanfranchi, a Pisa, nel 2021. In quest'opera ho immaginato Galileo Galilei in uno studio immaginario, attorniato da vari oggetti, strumenti di studio del suo lavoro di scienziato, quali il cannocchiale, il compasso ed il mappamondo, ma al contempo in un ambiente anche ricco di riferimenti al suo grande interesse per l'arte, non solo come appassionato e studioso, ma anche come praticante, sia nel disegno che nella pittura, e quindi intento ad eseguire un suo lavoro su carta con un pennello. Per completare questo suo duplice interesse, per la Scienza e per l'Arte, alle sue spalle, sullo sfondo, in grande evidenza, ma con tonalità più leggere (quindi realizzata solo a sanguigna, senza il rinforzo chiaroscurale di seppia e carboncino, come invece utilizzati in primo piano, per evidenziare la profondità di campo ed i volumi), ho creato il riferimento ad una rappresentativa opera della pittrice Artemisia Gentileschi, grande protagonista del tempo di Galilei ed artista da lui ammirata e con la quale intraprese ricca corrispondenza epistolare.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa
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lamilanomagazine · 1 year
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Maggio al Planetario civico e gli eventi culturali del Comune di Lecco
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Maggio al Planetario civico e gli eventi culturali del Comune di Lecco. Prosegue la programmazione al Planetario civico di Lecco. Come di consueto, tutte le conferenze del venerdì iniziano alle 21. Si parte venerdì 5 con Laura Proserpio che analizzerà e spiegherà i dettagli della missione Juice, appena lanciata verso le lune ghiacciate di Giove. Doppio appuntamento venerdì 12: il primo, alle 18:30, con la proiezione in inglese di "Discovering the spring sky", in collaborazione con la scuola Wall Street, il secondo alle 21 con Alberto Sesana, professore ordinario di astrofisica dell'Università Bicocca, che accompagnerà il pubblico alla scoperta dei buchi neri supermassicci. Venerdì 19 tornerà Davide Dal Prato, direttore del Parco Astronomico Torre del Sole di Brembate, che terrà la conferenza "Galileo, arbitro dei due mondi" confrontando il sistema tolemaico e quello eliocentrico sulle tracce del "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo", il famoso trattato dello scienziato pisano. Tra gli appuntamenti più attesi, quello di venerdì 26, quando gli studenti del Politecnico presenteranno il loro progetto per una missione verso Alfa Centauri, dal quale è nato un libro che sarà al centro della serata e che verrà introdotto da Francesco Schianchi, professore del Politecnico di Milano. L'evento è stato organizzato con la collaborazione dell'associazione La Semina. Ogni domenica, alle 16 si terranno le proiezioni in cupola e, il 6 e il 20 maggio, il "Sabato dei bambini" con un solo spettacolo alle 16:30, invece dei due abituali. Maggio è l'ultimo mese per questi due tipi di attività, prima della pausa estiva. Per maggiori informazioni e iscrizioni è possibile visitare il sito deepspace.it.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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levysoft · 3 years
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Da un punto di vista puramente matematico il sistema eliocentrico copernicano e quello geocentrico di Tycho Brahesono perfettamente equivalenti. In entrambi i casi tutti i pianeti, eccetto la Terra, rivolvono attorno al Sole, eliminando concettualmente il problema dei deferenti e degli epicicli di Tolomeo.  Tuttavia, dobbiamo ricordare che il sistema Tolemaico era un vero capolavoro, tale da riuscire a spiegare perfettamente il moto apparente dei pianeti sulla volta celeste. Le piccole imprecisioni che venivano fuori attraverso il miglioramento delle osservazioni non erano tanto legate al sistema geometrico di Tolomeo, quanto al fatto che le traiettorie dovevano continuare a essere cerchi. In questo contesto, fondamentale è stata l'accettazione kepleriana relativa alle orbite eccentriche, la vera e propria rivoluzione, anche se ancora legata a un modello empirico unito alla perfezione dei dati accumulati da Brahe.
Chi veramente distrugge la teoria degli epicicli rimane Galileo per mezzo del suo telescopio. Forse non è una delle sue scoperte più eclatanti, ma è quella che cambia drasticamente il concetto generale del moto planetario. Possiamo dire che Galileo è per convinzione copernicano, ma non riesce veramente a distinguere tra modello tychonico e copernicano. Parliamoci chiaro: far girare tutti i pianeti attorno al Sole e poi il Sole attorno alla Terra è del tutto equivalente a far girare tutti i pianeti attorno al Sole, compresa la Terra. Si tratta, infatti, di un semplice cambiamento di sistema di riferimento e tutti i calcoli relativi rimangono inalterati.
Galileo, aveva anche notato che un altro pianeta (Giove) aveva satelliti che giravano attorno a lui, mentre essi continuavano imperterriti a girare attorno al Sole, ma non era certo una prova matematica definitiva. Keplero fa sicuramente un passo in più assumendo orbite ellittiche e ancora più grande lo fa Newton introducendo la legge di gravitazione universale. Esse restano, comunque (non mi saltate addosso), teorie che non riescono veramente a smontare la visione apparente del moto planetario, sia che sia geocentrico che eliocentrico.
Prima di dare "rozzamente" una spiegazione a questi fatti, pensiamo alla "distruzione" galileiana dell'esistenza dei "magnifici" epicicli tolemaici.
Prendiamo come esempio fondamentale il pianeta Venere, studiato fin dall'antichità e iniziatore di discussioni astrologiche ed esoteriche che rimangono ancora vive al giorno d'oggi (ne parleremo in seguito). Confrontiamo allora il sistema Tolemaico con quello di Tycho (ma analogo risultato si otterrebbe con quello Copernicano). Analizziamo lo schema qualitativo di Fig. 1, dove a destra c'è il sistema Tolemaico con il suo deferente ed epiciclo venusiano e a sinistra c'è il sistema geocentrico di Tycho Brahe.
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Qual è la differenza più lampante tra i due sistemi? Beh... in quello tolemaico, essendo il deferente di Venere più vicino alla Terra che al Sole, Venere non potrebbe mai essere vista "piena". Al limite si riuscirebbe a vederne una falcetta alle due elongazioni maggiori. Nel modello di Tycho, invece, le fasi si comportano come per la Luna, ossia si passa da Venere piena a Venere nuova. Teniamo presente che le fasi sono state fondamentali, dato che non era ancora possibile calcolare la distanza reciproca tra i corpi celesti e nemmeno il diametro dei singoli pianeti. Galileo, invece, riesce a evidenziare perfettamente le fasi di Venere ed anche il suo diametro variabile. Questa dimostrazione sperimentale e riproducibile dà il colpo di grazia agli epicicli e a Tolomeo, ma può ben poco sulla preferenza tra sistema eliocentrico e sistema geo-eliocentrico di Tycho. Entrambi rimangono validi, comportando solo e soltanto un banale cambiamento di riferimento. Il moto apparente di Venere nella volta celeste è esattamente lo stesso!
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Le osservazioni di Galileo evidenziano la variazione di diametro (e quindi di distanza) e le fasi di Venere
Teoricamente, però, Venere potrebbe trovarsi, con il suo epiciclo dalla parte opposta del Sole rispetto alla Terra... ma questa ipotesi cade completamente, dato che in questo caso Venere si potrebbe vedere anche in piena notte, cosa mai osservata fin dai primordi della civiltà (Fig. 2).
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Per essere onesti, dobbiamo ricordare che il modello di Tycho era già stato proposto dal grande  astronomo indiano Keļallur Nilakantha Somayaji, parecchi anni prima (circa 1501). Senza dimenticare, a questo riguardo, che forse già Eraclide, nel IV secolo a.C., aveva proposto di dividere i pianeti in due categorie: quelli che giravano intorno alla Terra (con o senza epicicli) e quelli (Mercurio e Venere) che giravano intorno al Sole e, poi, insieme a lui intorno alla Terra. Si nota sempre di più che la storia vera dell'astronomia (ma non solo, ovviamente) viene di molto travisata quando ci si limita solo alla cultura occidentale.
A parte le conclusioni empiriche e fisiche di Keplero e Newton, mancava, però, ancora la prova definitiva sperimentale che facesse realmente scegliere tra sistema puramente eliocentrico o geo-eliocentrico di Tycho.
Questa prova si cercava fin dai tempi di Aristarco, ma, purtroppo, le stelle sono molto, troppo, lontane per misurarne, con le strumentazioni utilizzate per secoli e secoli, gli spostamenti apparenti dovuti al moto della Terra attorno al Sole. La risposta, infatti, sarebbe stata immediata se le stelle avessero mostrato la parallasse annua. A quel punto ci sarebbe stata la prova lampante che era la Terra a muoversi e non il Sole.
Sia Brahe che Copernico (che Keplero) ne davano spiegazioni conformi al loro modello. Si dovette, in realtà aspettare, la prima falsa parallasse di James Bradley, che nel 1727 scoprì l'aberrazione della luce e quindi confermò il moto reale della Terra o, se preferiamo, la prima reale parallasse annua di Bessel nel 1836.
Il pentagramma di Venere.
Le risonanze si divertono e l'astrologia e l'esoterismo ci vanno a nozze.
Il nostro amico Arturo Lorenzo ci ha anticipato con la sua splendida animazione che ci mostrava, ponendo il Sole fisso al centro, la congiungente Terra-Venere al variare del tempo. Risultato del tutto analogo si ottiene facilmente lavorando in un sistema geocentrico. Si ottiene nuovamente un bellissimo fiore che si chiude quasi perfettamente. Se consideriamo soltanto le congiunzioni inferiori di Venere e le uniamo tra loro con delle rette, ecco saltare fuori il celebre "pentagramma" che tanta importanza ha avuto attraverso i secoli e ancora oggi. Una visione  completa, cambiando anche sistema di riferimento la possiamo vedere nel video che segue (in un caso appare anche Marte che lavora altrettanto bene, ma non chiude perfettamente il suo "fiore").
Forse proprio l'associazione con la stella a cinque punte, già divenuta celebre nella scuola pitagorica, con il moto apparente della dea della bellezza ha stimolato la nascita dell'amuleto chiamato pentalfa e poi successivamente pentacolo, passato da simbolo con significato di vita e speranza a deviazioni sataniche. Non voglio certo perdermi dietro a queste credenze che, purtroppo, sono ancora vive oggi giorno. Per saperne un po' di più potete anche andare su Wikipedia italiana, ma si possono trovare decine e decine di siti dedicati al pentacolo.
Preferisco soffermarmi sulla quasi perfetta "chiusura" del pentagramma. Tutto risiede nella risonanza 8/13 tra orbita terrestre e orbita venusiana, ossia otto anni terrestri equivalgono quasi esattamente a 13 anni venusiani.  In realtà, la Terra impiega 365.256 a percorrere la sua orbita attorno al Sole, mentre Venere 224. 701. Ne segue che:
224.701 / 365.256 ≈ 0.615187
mentre
8/13 ≈ 0.615385
Negli otto anni vi sono, perciò, 13 - 8 = 5 congiunzioni inferiori e l'ultima coincide praticamente con la prima. La differenza è solo di circa 2°.
Figure analoghe si possono ottenere per qualsiasi pianeta, ma se manca la risonanza non si ha la ripetizione che tanto ha fatto pensare e sognare fin dai tempi dei babilonesi. Mi chiedo: "Quanti oggi, compresi molti dei sedicenti astrofili che cercano di credere di vedere galassie come fine ultimo della loro passione, si sarebbero accorti, con la loro carissima tecnologia, della figura perfetta disegnata dalle congiunzioni di Venere?"
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giovaneanziano · 7 years
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Quando parli di Chiara sei tenerissimo!
È la mia piccinina!Scherzi a parte, è tutto ciò che ho. Ok, io coi miei sto bene, amici ne ho, ma lei è tutto ciò che vorrei e che voglio. Non c'è un campo della mia vita in cui mi vedrei bene senza di lei. Lei è al centro del mio sistema eliocentrico e sono contento così, senza sentirne il peso o che. Ovvio poi, si tante cose non andiamo d'accordo e ci scontriamo, ma ci sta non essere uguali in tutto. Odia il 90% del mio MP3 per la mia illogicità musicale (passo da Drake alle Babymetal in 2 secondi netti), il mio giocare a Pokémon Go o al lasciarla sola la domenica mattina quando vado a correre, ma in tutto questo sa pure lei che non possiamo essere uguali, quindi sbuffa, fa la finta offesa e torniamo ad abbracciarci tranquilli. Ma con lei mi sento vivo. Posso essere il 100% me ed essere ascoltato e capito, senza segreti o che. Sono fortunato perché siamo sempre disposti a parlare e nessuno dei due impone nulla sull'altro. Mi fa sorridere, sempre, anche in questo giorni che col lavoro va molto male, mi fa sentire vivo e amato in ogni istante. Mi fa stare bene sempre, anche se parla nel sonno e si isola quando si trucca.Con lei sono vivo e capisco cosa vuol dire camminare sulle nuvole.Sono perso di @because-sad-eyes-never-lie e non trovo parole per descriverlo. Mi viene solo il magone perché è bella in tutto e per tutto e mi fa sentire bello anche se sono un orso grasso. Con lei vivo.
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OLTRE LE NUVOLE
Galileo Galilei è stato un fisico, astronomo, filosofo e matematico italiano. E’ considerato il padre della scienza moderna ed ha svolto un ruolo primario nella rivoluzione astronomica, sostenendo il sistema eliocentrico. Introdusse il metodo scientifico e contribuì al perfezionamento del telescopio. Accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture fu…
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ramveggie · 4 years
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« Gli antichi, per i quali il centro dell’universo era la Terra e non il Sole, non erano in errore in modo assoluto: per gli esseri umani la più importante è la Terra, il loro pianeta; è lei realmente il loro universo, e il suo centro è il centro di quell’universo. Da un certo punto di vista si può dire che il sistema geocentrico di Tolomeo è altrettanto veritiero del sistema eliocentrico di Copernico! Sì, perché gli esseri umani non ricevono direttamente l'energia solare: è la Terra che la riceve e la trasmette loro. D’altronde è in base al ritmo della Terra che essi crescono ed evolvono. Non possono evolvere più velocemente del loro pianeta: il destino collettivo dell’umanità è soggetto all’evoluzione della Terra. Solo certi esseri particolarmente avanzati possono staccarsi dall'insieme ed evolvere più rapidamente. »
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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daniela--anna · 2 years
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“What an admirable symmetry of the world and what a sure harmonious connection between the movement and the size of the orbits.
This factory of the Excellent and Maximum Artificer is certainly so divine!”
Nicolaus Copernicus
Defined as
"the man who moved the earth"
Thanks to his scientific studies, Copernicus managed to mathematically demonstrate the biblical truth according to which the earth rotates around the sun and not vice versa.
His discoveries exposed the narrow-minded and bigoted falsehoods promoted by the church and paved the way for a new era.
🖼️ In the picture:
Nicolaus Copernicus (Torun, February 19, 1473 - Frombork, May 24, 1543).
Copernicus was a Polish astronomer, mathematician and religious;
graduated in canon law at the University of Ferrara in 1503, he is famous for having advocated, defended and finally definitively promoted the evidence of the heliocentric system against the geocentric system supported up to then in Europe.
His courageous defense of the truth helped to restore luster and credibility to the Holy Scriptures which, especially in that historical period, were kept hidden and deliberately misinterpreted to keep the peoples prisoners of ignorance.
Copernicus together with other sincere and God-fearing scholars brought to light many biblical truths hitherto hidden by the aforementioned apostasy, of which the main culprit was Christianity itself.
📚 For an interesting insight see the article:
"The Man Who "Moved the Earth"
available free online
📌
https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/102005522
“Quale ammirevole simmetria del mondo e che sicuro nesso armonico tra il movimento e la grandezza delle orbite. Tanto divina è per certo questa fabbrica dell'Ottimo e Massimo Artefice!”
Niccolò Copernico
Definito come
"l'uomo che fece muovere la terra"
Copernico grazie ai suoi studi scientifici, riuscì a dimostrare matematicamente la verità biblica secondo cui la terra ruota intorno al sole e non viceversa.
Le sue scoperte smascherarono le ottuse e bigotte falsità promosse dalla chiesa e aprirono la strada verso una nuova era.
🖼️ Nell'immagine:
Niccolò Copernico (Toruń, 19 febbraio 1473 – Frombork, 24 maggio 1543).
Copernico è stato un astronomo, matematico e religioso polacco; laureato in diritto canonico presso l'Università degli Studi di Ferrara nel 1503, è famoso per avere propugnato, difeso e alla fine definitivamente promosso l'evidenza del sistema eliocentrico contro il sistema geocentrico fino ad allora sostenuto in Europa.
La sua coraggiosa difesa della verità, contribuì a ridare lustro e credibilità alle Sacre Scritture che soprattutto in quel periodo storico, venivano tenute nascoste e volutamente male interpretate per tenere i popoli prigionieri dell'ignoranza.
Copernico insieme ad altri studiosi sinceri e timorati di Dio, portarono alla luce molte verità bibliche fino ad allora occultate dalla predetta apostasia, di cui la principale colpevole fu proprio la cristianità.
📚Per un interessante approfondimento vedere l'articolo:
"L’uomo che “fece muovere la Terra”
disponibile gratuitamente online
📌
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ultimavoce · 6 years
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Nato il 15 febbraio 1564 a Pisa, Galileo Galilei fu un professore di matematica, filosofo e astronomo, che divenne il pionere delle osservazioni della natura, con conseguenze durature per lo studio della fisica. Ideò e costruì il primo telescopio, sostenendo la teoria copernicana, supportando quindi l'idea - corretta - dell'esistenza di un sistema solare eliocentrico. Per tale motivo Galileo Galilei venne accusato due volte di eresia dalla Chiesa per le sue convinzioni, e fu costretto ad abiurare. . . #accadeoggi #accaddeoggi #onthisday #today #potd #tbt #GalileoGalilei #pisa #storia #Scienza #chiesa #ultimavoce (presso Pisa, Italy) https://www.instagram.com/p/Bt5vjrqgjuN/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=iiz98u3rbuk3
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itsfreeaudiobook · 4 years
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Testo fondamentale nell'evoluzione del nostro pensiero scientifico e filosofico. Concepita nel 1610, l’opera ebbe un tempo di composizione molto lungo, dovuto principalmente a periodi di infermità dello scienziato ed in seguito, a causa della condanna da parte del Sant'Uffizio nel 1616, al timore di dichiarare troppo apertamente la sua adesione al sistema copernicano. Dedicato a Ferdinando II de’ Medici, granduca di Toscana, il Dialogo, articolato in 4 giornate, si svolge tra il fiorentino Filippo Salviati, portavoce di Galileo, il veneziano Giovan Francesco Sagredo, uomo di ingegno e di idee progressiste, ed il peripatetico Simplicio, dalla rigida impostazione scolastica. Nella prima giornata si discute del moto, nella seconda si entra nel vivo del sistema copernicano, nella terza si affronta la teoria delle stelle fisse e nell'ultima si apre il dibattito sul flusso e riflusso del mare, secondo Salviati-Galileo uno degli argomenti più forti a favore del sistema eliocentrico. Il Dialogo fu completato all'inizio del 1630 ma dovette superare molti problemi per avere l’approvazione ecclesiastica, per assecondare la quale fu mutato il titolo originale (Dialoghi attorno al flusso e reflusso del mare) e vennero cambiati alcuni passaggi. Pubblicata il 21 febbraio 1632 a Firenze, l’opera venne aspramente perseguita da papa Urbano VIII, che ne vietò la diffusione ed intimò a Galileo di presentarsi a Roma, dove venne sottoposto al famoso processo che lo costrinse all'abiura. La teoria della conoscenza galileiana però continuò a proliferare e a gettare le basi della rivoluzione scientifica che avrebbe cambiato la storia della cultura occidentale. La forza di questo trattato risiede in primo luogo nella sua capacità di demolire antiche credenze, le teorie a sostegno del sistema tolemaico e aristotelico, per costruirne di nuove, dimostrando l'esattezza delle tesi di Copernico. Grazie alla sua prosa, questo testo rappresenta il primo esempio di divulgazione scientifica moderna, che abbandona il latino dei dotti a favore della lingua italiana e di una tecnica di esposizione più vicina al racconto. Inoltre, attraverso la finzione letteraria del dialogo fra tre personaggi, Simplicio, Salviati e Sagredo, dimostra il valore della nuova scienza, basata sull'esperienza empirica e sull'osservazione diretta. Ma soprattutto la grandiosità del Dialogo sta nel fatto che esso difende i diritti della scienza e della cultura, ed esige per lo scienziato e per l'uomo quella libertà di pensiero che sola permette di affrontare problemi di ordine cosmologico e filosofico. This book is a scientific essay written in the form of a dialogue by the Italian scientist Galileo Galilei in order to explain to a large public his position about the cosmological controversy opposing him to the Catholic Church. This text, originally written in Italian, is at the root of the scientific revolution. (Italian summary by Pier, English summary by Vito Marangelli) Additional PLing provided by Pier. via Libricox
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sbibbo0 · 6 years
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Argomento Off Topic quando leggo certi commenti sui vari social capisco perché Italia si trova in questa situazione perché confondere la sfericità della terra, concetto già noto nel VI secolo a.C con il sistema eliocentrico, “E in mezzo a tutto sta il Sole” Mikołaj Kopernik, ci vuole tanta ma tanta fantasia.   
Scusa Galileo Galilei e scusa Mikołaj Kopernik
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Agilla, Focea, Alalia, Argantonio e Tartesso
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Agilla, Focea, Alalia, Argantonio e Tartesso
AGILLA Agilla era un toponimo, che designava una località sul mare ad una trentina di km a nord di Roma. Vi arrivarono migranti (succedeva pure allora, è sempre successo) dalla Grecia, i quali domandarono il nome della città. E qualcuno, che conosceva qualche parola di greco, disse “Chaire”, che vuol dire “salve” e si pronuncia Chere. I migranti equivocarono, e credettero che Chere fosse il nome della località. Per i romani pure, quel posto si chiamava Caere, cioè Cere. E Caere Vetus (tema veter-) è Cere antica, oggi Cerveteri. E, fino all’arrivo dei romani, Cere fu una delle città più importanti del mondo etrusco: ce lo direbbe la sontuosa necropoli, se non avessimo dati storici. Grazie a Cere, gli etruschi estesero il loro potere fino alla Campania, e si legarono in rapporti commerciali con la colonia greca in Calabria ionica di Sibari, ricca in maniera proverbiale (ricco e molle come un sibarita, si diceva), a sua volta in relazioni commerciali con Mileto (oggi Bodrun in Turchia asiatica, sul mare di Samo), che era il terminale delle merci e delle carovaniere, che collegavano il Mediterraneo con l’interno dell’Asia.
FOCEA E’ il nome di una della miriade di “colonie” greche, che tempestano il Mediterraneo (basta guardare la cartina su Google, digitando ‘colonizzazione greca’). Come le altre colonie greche dell’Anatolia, anche Focea divenne tributaria della Lidia. Pagavano il tributo al re di Lidia, il quale a sua volta, ricco e potente (la Lidia era la patria del re Mida, leggendario, quello che trasformava in oro tutto ciò che gli capitava di toccare. Dietro al mito è facile cogliere il riflesso di un dato storico, l’invenzione della moneta da parte dei lidi, che moltiplicò gli scambi e quindi la ricchezza) garantiva ai greci protezione ed un largo territorio pacificato in cui trafficare: una simbiosi, in pratica. Pagavano il tributo, certo, ma il re aveva lasciato loro la più ampia autonomia in tutti i campi. Usi, costumi, lingua, religione, amministrazione: tutto come prima.
I PERSIANI Ma nel 547 a.C. sotto la guida del conquistatore Ciro il Vecchio, i persiani sconfiggono il re della Lidia Creso, conquistandone il regno. Per i greci coloniali la situazione cambia radicalmente: il nuovo padrone non si accontenta del tributo, ma vuole togliere ai greci l’ampia autonomia data dai lidi, ed inglobarli nel sistema persiano, radicalmente diverso da quello greco. I greci ormai da almeno mezzo millennio in politica avevano un sistema democratico, nel quale erano cittadini, mentre ora il nuovo padrone li voleva sudditi; nella democrazia greca, purché si rispettassero le leggi (mai imposte da un’autorità, superiore perfino alla legge – il despota, che oggi qualcuno chiama garante – ma generate dal confronto in un’assemblea tra UGUALI) ognuno era libero di organizzare la propria vita come meglio credeva, specie in economia e lavoro, mentre il nuovo padrone vuole imporre economia e lavoro diretti e decisi dal centro, secondo lo schema economico antico-orientale. Insomma da cittadini che erano, dovevano trasformarsi in sudditi e sottoporsi a lavoro coatto, la forma di lavoro spesso scambiata per schiavitù, che è un’altra cosa.
La nuova situazione provocò uno stato di tensione molto forte nelle colonie greche, che si rendevano conto che il nuovo sistema politico ed economico, imposto dall’alto, per loro stava a significare la morte economica e culturale. Allora, morti per morti, tanto valeva ribellarsi: peggio di così com’era, non avrebbe potuto essere.. e si ribellarono anche i cittadini di Focea.
I FOCEI Dibatterono a lungo sul da farsi. Alla fine deliberarono di andarsene. Prima però gettarono tutte le cose preziose nel mare, e si legarono ad un giuramento, quello di non più tornare, finché quelle cose non fossero riemerse dal mare. Ed andarono nell’isola di Chio. Volevano comperarsi delle altre isole nei pressi, ma non ci riuscirono. Che fare, allora? Alcuni, a dispetto del giuramento, decisero di tornare a Focea e resistere ai persiani; altri invece si imbarcarono, destinazione Marsiglia, colonia focea. Misero in mare le navi e si diressero verso l’occidente, destinazione Marsiglia, loro colonia. Argantonio, re di Tartesso (vedi subito dopo), che già in precedenza molto si era speso a vantaggio dei greci di Focea, cercò in tutti i modi di convincerli ad unirsi con lui, ma non ci riuscì, ed i focei proseguirono verso la meta programmata, Marsiglia.
ARGANTONIO E TARTESSO Tartesso era un regno che interessava l’Andalusia e Gibilterra, dove, si dice, ci fossero le colonne erette da Eracle (o Ercole), a segnalare la fine del mondo. Poi c’era un enorme fiume, di nome Oceano, che circondava tutta la terra, immaginata come un disco piatto ed immobile, sospeso nel nulla, e nel cielo un andirivieni di sole luna e stelle. La vera scienza greca, però, aveva capito con chiarezza come stanno le cose: sistema eliocentrico e terra sferica (Aristarco di Samo ed Ipparco di Nicea), e dimensioni del globo terrestre misurate quasi con perfetta precisione da Eratostene di Cirene. Argantonio ed i tartessi volevano i greci solo per simpatia? No! Il fatto era che nell’Africa nord occidentale s’era fatta largo una città dall’enorme potenziale, Cartagine, che mirava alle ricchezze del sottosuolo di Tartesso (oro, argento, stagno, piombo). Quindi Argantonio vedeva nei focei gli ideali alleati contro la minaccia cartaginese. Del resto tra elemento greco ed elemento punico non correva buon sangue a causa della Sicilia, dove erano approdati entrambi. Ma i focei….
ALALIA E’ il nome di una subcolonia greca nel nord della Corsica. Intorno al 545 a.C. nelle sue acque si svolse una cruenta battaglia navale. Si fronteggiavano da una parte etruschi e cartaginesi coalizzati, e dall’altra i focei. Il mar Tirreno iniziava a pare stretto per sorreggere i traffici di tre gruppi etnici tutt’ e tre dediti al mercato: uno era di troppo, e quell’uno erano gli ultimi arrivati. La battaglia fu cruenta, e, a giudicare dal numero delle navi affondate, i greci avrebbero vinto. In realtà fu una vittoria risicata, molto simile ad una sconfitta: molte navi andarono a picco, e molti greci furono fatti prigionieri, e furono affidati agli etruschi di Cere, cioè di Agilla.
GLI ETRUSCHI Narra Erodoto che in tempi molto antichi ci fu in Lidia una terribile carestia, tanto che pian piano avevano dato fondo alle riserve di cibo messe da parte. Ma la conservazione dei cibi allora era ancora molto rudimentale e scarsa, e quindi presto le riserve finirono. Il re Atys, allora, emanò un bando, secondo cui si consentiva ai lidi di mangiare un giorno sì ed uno no. I giorni di digiuno li dovevano passare con la play station, pardon! con i giochi da tavolo. I lidi erano famosi per averli inventati tutti, tranne uno, gli scacchi, che provenivano dall’India o dalla Persia. Ma anche con il digiuno a date alterne le riserve alimentari cominciarono a scarseggiare. Allora il re Atys divise la popolazione in due parti, e premise a queste i suoi due figli, di nome Lido e Tirreno. Quindi a sorteggio si stabilì a quale delle due parti toccasse andarsene via in cerca di fortuna (non c’era ancora Salvini, allora, né l’acquiescenza vergognosa dei grullini, quindi si poteva andare). La sorte designò il gruppo di Tirreno, che salpò verso occidente, sistemandosi in Umbria e Tuscia. Il nome greco di etruschi è infatti TIRRENI, e Tirreno è il mare che bagna quelle terre. Ma già un altro storico conterraneo ma posteriore ad Erodoto, Dionigi di Alicarnasso, revocava in deciso dubbio l’origine lidia degli etruschi, propendendo per l’autoctonia. Ed è oggi il punto di vista degli esperti, anche se ogni tanto rispunta la teoria lidia. Gli etruschi avevano una società indifferenziata, in una sorta di comunismo primitivo. Ma avevano fatto una grande realizzazione: un forno a doppia camera di combustione, capace di sviluppare il calore necessario per scindere il ferro – allora raro e prezioso – dal resto del minerale ferroso. I greci, che navigavano verso la foce del Rodano, videro la bella cosa, ed instaurarono rapporti stabili con gli etruschi, dando loro arte, tecnica, scrittura ed usi vari. Ma poi, verso i focei, gli etruschi si allearono con i cartaginesi, e ci fu Alalia.
AGILLA E qui si chiude il cerchio aperto all’inizio di questo post. I prigionieri focei reduci della battaglia di Alalaia, furono portati ad Agilla. E lì, benché sotto la tutela del diritto delle genti, vennero massacrati sulla spiaggia di Cere. Da allora, dice Erodoto, tutti gli anni gli agillei sono tenuti a compiere cerimonie di espiazione. Dall’eccidio in poi, infatti, ogni essere vivente, che si trovasse a passare sul luogo del misfatto, diveniva sterile.
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marcogisottiblog · 6 years
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24 maggio 1543: muore Niccolò Copernico ed esce il suo studio sulla Rivoluzione del sistema solare Immaginate che sia la Terra a ruotare intorno al Sole e non l’inverso. Se lo immaginate oggi, non c’è di che preoccuparsi, state solo descrivendo il sistema solare come in effetti è, se lo aveste immaginato mezzo millennio fa vi avrebbero preso per tipi strani e forse qualcuno vi avrebbe anche denunciato. D’altronde, nel Millecinquecento, erano parecchi secoli che nessuno aveva più sostenuto un’amenità del genere, almeno dai tempi di Aristarco di Samo (III secolo a.C.). Dunque l’idea di Niccolò Copernico sebbene rivoluzionaria non era nuova. L’astronomo polacco (ma di origini tedesche) aveva accarezzato l’idea di dimostrare la teoria eliocentrica per molti anni, ma certo con timore perché voleva dire sfidare anni di dogma cristiano che voleva la credenza tolemaica come irremovibile verità. Sia ben inteso, la cosa che la Terra fosse al centro di tutti gli astri era sostenuta anche dalla tradizione araba e tutta la concezione medievale fino ad allora. Una prima bozza, diciamo così, del suo pensiero circolò nei primi anni del XVI secolo, in un’operetta intitolata “Nic. Copernici de hypothesibus motuum caelestium a se constitutis commentariolus”. Un manoscritto che dovette circolare parecchio e forse finì in mano persino di Lutero che nel 1539 definì questo “nuovo astronomo” come “un pazzo”. Ma in questo manoscritto non c’era traccia id dimostrazione matematica. Idee, al massimo postulati ai quali mancava un supporto solido. Questo supporto arriverà nei sei volumi del “De revolutionibus orbium caelestium” che probabilmente erano già pronti nel 1539, quattro anni prima che morisse. Più d’uno esorterà Copernico a pubblicare l’opera e anticipazioni saranno diffuse prima della sue effettiva pubblicazione, che avverrà l’anno della sua morte, nel 1543. Si dice che, prima di spirare, Copernico si riebbe dal suo coma e fece appena in tempo a vederne una copia. Purtroppo la revisione della stampa fu affidata al teologo Andrea Osiander che aggiunse una prefazione, a lungo ritenuta dello stesso Copernico, dove si sminuiva il valore stesso dell’opera, suggerendo il sistema eliocentrico come una pura speculazione matematica ma niente affatto rappresentativa della realtà. Questo equivoco ritarderà di almeno un secolo il pieno riconoscimento alla rivoluzione che Copernico aveva praticato nel pensiero dell’umanità. Con questo astronomo polacco, il cui nome prima della latinizzazione era Mikołaj Kopernik, la Terra, e con essa l’uomo, avevano perso la centralità nell’universo. Il colpo di grazia lo darà qualche secolo dopo Charles Darwin, quando darà all’uomo e alla sua specie anche il suo giusto posto nella storia dell’universo. #UnGiornoallaVolta #accaddeoggi https://ift.tt/2KQaGgw
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dondolaerotola · 7 years
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Non vorrei ferire i vostri sentimenti ma il sistema solare è ancora eliocentrico. L'egocentrismo ha rotto il cazzo. Imparate a crescere.
Mi sono rotta il cazzo.
Di tutto.
Di nuovo.
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