Tumgik
#ex migliori amici
rickthesizbeer · 1 year
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Mi hai distrutto
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Sono giorni e giorni che penso a quanto male tu mi abbia fatto e continui a recarmi. Negando un rapporto di nove anni e mezzo, fatto di aiuto, fratellanza, stima, amore, rispetto, tutto per proseguire ed essere una famiglia. Eri la mia casa, eravamo una famiglia, un rapporto unico che il 21esimo secolo ha avuto la fortuna di vedere, perchè non ne esistono di uguali. Eppure mi hai devastato, tu che sei sempre stata mia sorella, la mia migliore amica, hai ribaltato ogni cosa, facendoti convincere di una cosa che considero orrenda. Dimenticando tutto, dimenticando quanto di bello ci siamo dati e avremmo potuto darci ancora. Al mio compleanno dicesti '' Se non sei tu la casa, io non so più abitare, per sempre il mio fratellone''-.... Cosa vuoi che ti dica ? Da quella casa sei voluta uscirne, accusandomi di una cosa che mai avrei pensato. La psicologa dice che ho un accenno di depressione, era prevedibile dopo quanto costruito e disintegrato cosi da un momento all'altro. é dura, durissima, ma spero tu stia bene sorellina, chissà se quando sei in cameretta un pensiero ti sfiora. Ciao, ti ho voluto, ti voglio, e ti vorrò sempre bene, nonostante tutto .. Ti osservo da quella finestra, sperando che non ti manchi mai nulla. IL TUO FRATELLONE PER SEMPRE
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nick-sara · 2 years
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La cosa più triste
è pensare che quella persona
forse..
è veramente felice anche senza di te.
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gregor-samsung · 11 months
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“ Carismatico, coraggioso, indomito, Lussu è un figlio della Sardegna più profonda. Nato ad Armungia nel 1890, laureato in Giurisprudenza a Cagliari, amatissimo comandante della brigata Sassari (nella prima guerra mondiale ha ricevuto ben quattro medaglie dopo quattro anni di trincea per azioni sull’altipiano del Carso e della Bainsizza), ex deputato del Partito sardo d’azione, ha pagato cara, fin lì, la sua militanza, ma ha anche ottenuto una gran bella vittoria su un regime che sembra inattaccabile. Capelli e occhi neri, slanciato, elegante, occhiali dalla montatura di metallo, baffi e pizzetto, sguardo ironico e tagliente, in quel periodo si fa chiamare ‘Mister Mill’ e vive in clandestinità. Agli occhi dei giovani dell’epoca, lo dice Joyce stessa, è un personaggio leggendario, per le gesta in Sardegna e per la sua avventurosa fuga da Lipari. I fatti della Sardegna sono questi: la sera del primo novembre 1926, centinaia di fascisti hanno assediato la casa dell’avvocato Lussu. Non è un’azione isolata, è solo una delle rappresaglie che bande di fascisti organizzano in tutta Italia – devastando case, sedi di giornali, picchiando e assaltando – non appena si è diffusa la notizia dell’attentato fallito a Mussolini, avvenuto il giorno prima a Bologna per mano del sedicenne Anteo Zamboni. Lussu, che è un antifascista, ha partecipato alla secessione dell’Aventino dopo l’assassinio di Matteotti, è antimonarchico, ha lavorato a un progetto federalista-rivoluzionario per unire azionisti, repubblicani e socialisti, è nel mirino dei fascisti della sua città: l’ordine è di saccheggiarne la casa e linciarlo sul posto. L’organizzazione dell’assalto, nella sede del fascio, è durata tutta la giornata per cui c’è stato tempo e modo, per Lussu, di ricevere informazioni da voci amiche e preparare una reazione. Gli amici gli consigliano di scappare ma lui decide di restare in casa, situata nella piazza più centrale di Cagliari, lasciandola ben illuminata, «per dare un esempio di incitamento alla resistenza».
Scende in strada per vedere che succede, sente gli squilli di tromba che chiamano a raccolta i fascisti mentre la piazza si fa deserta. Risale, manda via la domestica. La città continua a serrarsi, i negozi abbassano le saracinesche, i cinema si svuotano. Al ristorante vicino casa dove va a pranzare, il cameriere – che è stato un suo soldato durante la guerra e ora è diventato fascista ma nutre ancora grande rispetto del capitano – lo scongiura di partire subito. La sentenza contro Lussu è stata emessa e lo sa tutta Cagliari. Persino gli inquilini del suo palazzo, tra cui un magistrato di Corte d’appello, si chiudono e tacciono terrorizzati. «Incominciai a preparare la difesa. Un fucile da caccia, due pistole da guerra, munizioni sufficienti. Due mazze ferrate dell’esercito austriaco, trofei di guerra, pendevano al muro». Due giovani amici e compagni si presentano per aiutarlo ma lui li congeda senza discutere. Spegne la luce e si avvicina alla finestra. Assiste alla devastazione della sede della tipografia del giornale «Il Corriere» all’angolo, poi a quella dello studio dell’avvocato Angius. Quindi risuona il grido «Abbasso Lussu! A morte!». È sorpreso di riconoscere tra gli assalitori persone che conosce bene, di cui è stato amico o compagno di scuola. La colonna si divide in tre parti e l’attacco arriva da tre punti: una squadra sfonda il portone e sale dalle scale, una cerca di entrare da un cortile sul retro, l’ultima si arrampica dai balconi. «Confesso che, nella mia vita, mi sono trovato in circostanze migliori. I clamori della piazza erano demoniaci. La massa incitava gli assalitori dalle finestre con tonalità di uragano». Lussu lancia un primo avviso, grida «Sono armato!» da dietro le persiane. Poi, mira e spara al primo che arriva sul balcone. Un giovane fascista, Battista Porrà, colpito a morte piomba giù, sul selciato della piazza. Gli altri scompaiono in un lampo. Nonostante lo svolgimento dei fatti dimostri la legittima difesa (e infatti verrà assolto) e nonostante l’immunità parlamentare, Lussu viene portato in carcere. Ci vorrà un anno prima di arrivare a sentenza ma l’ordine di scarcerazione immediata è seguito da un ordine di domicilio coatto. Lussu è condannato alla pena di cinque anni di confino per misure di ordine pubblico e definito «avversario incorreggibile del regime». “
Silvia Ballestra, La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza (collana I Robinson / Letture), 2022¹; pp. 31-33.
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Perché mi interessa tanto Elisa?
Cavolo cosa ha di così speciale? Si fa tutta l’amica i primi 10 minuti e poi sparisce
Io vorrei essere la sua prima scelta ma mi rendo conto che prima di me ci sono 4 persone
Impossibile
Come si riesce a diventare la prima scelta di una persona?
Semplice, conoscenze, casualità, ragazzi.
Io tengo molto a lei
Lei si ci tiene ma come un’amica e si comporta così come tutti
Carlotta è simile a lei, come anche Lollo, Martina, Beatrice
Loro hanno cose di marca, hanno ex conosciuti, fidanzati, tornano tardi, serate, fanno cazzate
Io non ho niente di tutto ciò , ma posso darti tutto il bene del mondo, posso assicurarti di esserti sempre vicino, di risponderti subito, di venire da te in 5 min se stai male, ecco , io il modo per te lo troverei sempre.
Perché ti voglio bene e sei una buona amica
Non sono la tua prima scelta, nè la seconda, nè la terza, nè la quarta, insomma non rientro nella top 10
Ma io vorrei davvero che mi cercassi tu
Al di là della scuola
Essere cercata
Questo è un discorso generale non soffermato solo sull’ Elisa ma sul fatto che nessuno mi vuole bene sul serio
Non sono la prima scelta di nessuno
Insomma ritorniamo sempre sulla stessa domanda: Perché sono così diversa?
Beh dirai oggettivamente “Non sei sola, hai un sacco dj amiche”
Beh pensa, in un gruppo di persone, con tutti i loro migliori amici, pensi che qualcuno sceglierebbe me?
No
mi sento sola, tutti hanno una loro prima scelta , io non ho nessuno a cui raccontare le mie giornate
Per esempio
Adesso ho litigato con i miei, mi hanno chiusa nell’altra stanza, volevo raccontarlo a qualcuno , ho girato fra i contatti e mi sono accorta che non ho nessuna migliore amica
Nessuno a cui raccontare le mie giornate, nessuna che si farebbe in 4 per me
Anzi a malapena mi rispondono ai messaggi
Forse aveva ragione mia madre, quella ragazza quando mi disse: “rimarrai sola”
Alla fine si
Sono sola
Lo ammetto
Me lo merito
Non ho nessuno e va bene così
Perché nella vita non ci possono essere solo momenti di gloria
Ma anche solo per un secondo vorrei avere la vita perfetta delle mie amiche, viaggi, soldi, genitori permissivi, ragazzi , amici
Io sono il nulla
Sono un centesimo in confronto a loro, non servo a niente
Sono buona solo a fare comodo e me ne rendo conto
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unfilodaria · 11 months
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I miei stati whatsapp
É da un anno che pubblico stati wzp.
Ho iniziato con lo scrivere frasi o mettere immagini indirizzate a chi sapevo avrebbe letto.
Poi ci ho ragionato su, dicendomi che non dovevo darle questa soddisfazione. E allora ho convertito quella che era diventata un’abitudine giornaliera in qualcosa che fosse bella da vedere.
Ogni giorno posto almeno una decina di immagini, tratte da Tumblr, di quelle che reputo le migliori, inframezzate da qualche pensiero, estratti di racconti, e musica. Un po’ come faccio qui del resto.
Ebbene ho un pubblico di affezionati lettori dei miei stati giornalieri wzp: dalle 12 alle 20-25 persone al giorno. Alcune fisse (quando non le vedo mi preoccupo) altre che saltano fuori dai contatti della mia rubrica telefonica. Persone, la gran parte, con cui non mi sento da una vita o con cui avrò scambiato qualche battuta per lavoro o chissà che. C’è il falegname, l’elettricista, il vecchio compagno di liceo, ora finanche il venditore di materassi. La mia ex, a cui erano rivolti i primi stati, le mie nipoti, il mio barbiere, il cugino lontano in Emilia, la cugina di secondo o terzo grado con cui avrò parlato fisicamente una decina di anni fa. Il meccanico, l’eliografo, la figlia sedicenne della mia carissima amica, un’amica lontana in Francia, e poi altri di cui non ricordo proprio.
Un gruppo variegato di persone, un gruppo di diversa estrazione sociale e di età diversa: un gruppo che è diventato pubblico. E posso mai deludere questo pubblico non postando più niente? No, non è possibile.
Per cui amici di Tumblr continuate a postare cose belle ed io continuerò a rebloggarle sul mio stato wzp, perché in fondo regaliamo qualche minuto di piacere e distrazione.
Conto su di voi.
Grazie
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umi-no-onnanoko · 11 months
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Ti posso capire. Non ho più una persona da considerare amica, da anni forse. Ho perso delle persone che credevo amiche, prima ancora di terminare gli studi, immagina un po'.
In più ricordo che la mia migliore amica (che nel giro di poco è diventata ex) mi disse che in primis lei, e poi quelli che io reputavo amici, mi avrebbero al più presto abbandonata, e che mi meritavo questo dopo il periodo di silenzio che ho avuto dopo aver perso delle persone importantissime per me ( e sai bene di chi sto parlando) e bene, in quel periodo mi sono allontanata da internet (e siccome questa era un'amicizia a distanza) il nostro rapporto ne ha risentito, ma in quel periodo per entrambi quei motivi, non ragionavo tanto con la testa, e lei non avendo mai avuto nessuno e mai perso nessuno, ovviamente non poteva capire il mio dolore. Tutt'ora non mi parla, perché si è sentita messa da parte in quel periodo.
E io ho cercato piu' volte di riprendere in mano il rapporto, aiutandola quando aveva capito che il suo ex l'aveva tradita, io seppur da lontano, ero presente per lei, ma lei si è dimenticata di questo.Quindi vedi Vale, meglio perderle che trovarle certe persone, e andare avanti per la nostra strada da sole. Adesso il dolore è fresco, e potrai odiarmi per ciò che ti sto per dire ma, fidati che meriti amiche migliori, che sanno volerti bene.
Non potrei mai odiare un tesoro come te, infatti dei mia amica non a caso, o almeno per me lo sei.
Mi dispiace tantissimo per queste persone ed in particolare questa persona che ti hanno fatta soffrire, ma come mi hai detto tu certe persone meglio perderle che trovarle e sicuramente meriti a tua volta di meglio di persone che per un momento di sconforto ti lasciano sola.
È un po' quello che ha fatto questa ragazza, sai che non troppo tempo fa ho avuto un brutto periodo (sai di cosa parlo) e proprio lì che avevo bisogno di lei è sparita.
Troveremo persone migliori, le meritiamo, altrimenti meglio di noi per noi stessi chi ci sta? L'importante è riuscire ad andarci noi.
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Ammettilo, ammettilo a te stessa. Nessuno dei tuoi ex era l'uomo della tua vita, perché l'uomo della tua vita non è un tuo ex. Sai di chi parlo. Lo sai benissimo.
Ogni santa volta che finisce una tua relazione, tu torni a pensare a lui, a rileggere i suoi messaggi. Torni a pensare all'unico uomo con cui non sei riuscita ad avere una relazione vera, perché avevi troppa paura di rovinare un'amicizia che tanto nel tempo si è poi persa per mille vicissitudini. Migliori amici da anni, vite e impegni molto diversi tra loro, ma costante desiderio di mantenervi l'una nella vita dell'altro. Hai avuto relazioni nel frattempo, come le ha avute lui, ma eravate sempre l'uno il porto dell'altra per ritornare a parlare di felicità. Tutti pensavano sareste stati perfetti, "proprio per questo, non funzionerebbe. Faremmo sfigurare gli altri" rispondevate. Paradossalmente era l'unico che tu abbia veramente amato e forse anche lui in cuore suo ti amava. L'hai sempre saputo, ma andando a rileggere i messaggi te ne sei resa conto anche a questo giro. Da quei messaggi traspare una forma di amore che non hai più espresso per nessuno; un amore dolce, romantico, del tutto spontaneo e di pancia. Ogni volta ti viene in mente il vostro primo bacio. Un bacio rubato e regalato allo stesso tempo, che tuttora non sai da chi sia partito. Per la prima volta in vita tua non eri stata baciata, ma nemmeno avevi baciato tu: vi siete baciati in contemporanea. C'era sempre stato un rapporto molto stretto, ma non avevi mai pensato sareste arrivati a quel punto: una sera, sul divano, durante un film noiosissimo, ha iniziato ad abbracciarti come al solito, per poi darti un bacio su una guancia, che si è presto trasformato in una carezza che entrambi vi siete dati in contemporanea, che ha portato ad un bacio. La passione, l'energia, la spinta che ti ha dato quel gesto non l'hai mai più provata in vita tua. Ne sei consapevole ma cerchi di non ammetterlo a te stessa perché sarebbe brutto pensare di aver trovato l'anima gemella (o qualsiasi sia il concetto di persona giusta) e averla fatta fuggire. Preferisci pensare che "è andata come doveva andare". Poi vai a rileggere i messaggi per convincerti che sia stato meglio così e inevitabilmente ritrovi quel pezzo di conversazione in cui, alle tre del mattino, lui era in viaggio per andare al mare e tu eri china sui manuali di neuroscienze, ma nessuno dei due riusciva a dimenticare il sapore dell'altro. Vi siete scritti che vi mancavate a vicenda, che vi stavate pensando con un'intensità maggiore del solito e che nessuno dei due riusciva a togliersi l'altro dalla testa.
"Cicci, posso essere sincero? Non mi era mai successo di provare quell'energia. Pensavo fosse roba da cinematografo"
Ogni volta, ogni santa volta quando arrivi a questo messaggio hai il cuore a mille. Sono anni che ci ripensi e torni su quelle conversazioni. Ogni volta ti viene male al petto per non aver portato avanti niente.
Ora lui vive in Francia e ha una bellissima ragazza. Ha una carriera nel settore che ha sempre sognato, vive con lei e hanno dei gattini dolcissimi. Lei ha un sorriso splendido e non riesci nemmeno a immaginare quanto possa essere bello quello di lui, quando il mattino la vede svegliarsi e pensa di essere l'uomo più fortunato al mondo. Lui si merita questo e altro. Se sei abbastanza fortunata, vedrai i post del loro matrimonio, potendo reagire in privato; se non lo sei, lo incontrerai per strada e lo scoprirai da lui, dovendo reagire in pubblico.
Ma tanto lo sai già come andrà a finire: un rapporto così non lo troverai mai più e passerai la vita a maledire il giorno in cui, dopo l'orgasmo più bello della tua vita, avete deciso in lacrime di non parlarne mai più, per il bene di entrambi, e tutto è andato a farsi benedire.
Amen.
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vaerjs · 1 year
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sognato che ri-incontravo la coordinatrice didattica della scuola di pazzi e mi chiedeva di nuovo di finire l'anno scolastico da loro dandomi dell'ingrata. io per nella scuola per salutare le mie ex colleghe che però sono sparite.
esco per strada, sento una voce familiare, incontro una compagna di scuola con compagnia dei tempi del liceo. zi va in un locale di amici, si ride e si scherza, ci si aggiorna sulla vita. una delle mie migliori amiche del liceo dice di essere incinta, si festeggia.
a fine serata amica incinta mi accompagna a casa in macchina, percorrendo strade che non conosco ricordiamo i tempi di scuola.
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abr · 2 years
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 I Leopard (14) saranno disponibili (in Ucraina) entro uno-due mesi, cioè per l’annunciata offensiva di primavera, gli Abrams (31) lo saranno solo a fine estate. (...)
(La Germania) dovuto cedere alle pressioni USA ed europee perché dipende dalla NATO per la sua sicurezza (come l'Italia) (...). Il mutamento in corso non è compreso da chi (n)on si è reso conto che la forza militare è tornata a essere un fattore determinante della geopolitica.
(...) In Italia, alti lamenti sono stati elevati sull’inevitabilità di un’escalation (...). Sono corbellerie (...). Dal punto di vista militare, la decisione di fornire un paio di battaglioni di carri all’Ucraina non modifica i rapporti di forza (...). Ha invece effetti positivi sul morale delle truppe ucraine, che incominciavano a dubitare sulla saldezza dell’impegno occidentale a continuare a sostenerle.
In ogni caso, l’invio in Ucraina di un centinaio di carri armati non può essere risolutivo. Va bene che i Leopard-2 sono superiori ai carri russi, anche al recentissimo T 90-M, ma il numero conta. (...) (I carri inviati) sarebbero troppo pochi per poter trasformare l’attuale guerra di logoramento – che data la sua superiorità quantitativa la Russia è destinata a vincere – in una manovrata (...). (Troppo pochi per) respingere la potente offensiva di primavera che il “clausewitziano” generale Gerasimov, ora a capo delle operazioni in Ucraina, sta preparando (...), logorando le migliori unità ucraine nell’area di Bakhmut, di per sé irrilevante sotto il profilo strategico. Impiega(ndo) a ondate le truppe del Gruppo Wagner, composte per quattro quinti da ex-carcerati. Subiscono perdite rilevanti ma il Cremlino (se ne frega).
(...) Sotto il profilo politico, l’invio di carri armati NATO è invece molto importante. Il successo del Cremlino si basa sulla speranza di una divisione (della coalizione degli "amici dell'Ucraina). Solo essa e la conseguente sospensione del sostegno militare all’Ucraina, possono rendere possibile il raggiungimento degli obiettivi da parte di Putin.(...)
Il conflitto in Ucraina rischia di durare ancora a lungo, senza vinti né vincitori, senza la possibilità di una soluzione negoziale. Si trasformerà verosimilmente in un “conflitto congelato” come quello di Corea. Le garanzie di sicurezza per l’Ucraina diverranno centrali per la sua trasformazione. Occuperanno il posto centrale, ora riservato agli aspetti territoriali.
Il gen. Carlo Jean, fonte autorevole e molto credibile, via https://www.startmag.it/mondo/carri-armati-occidentali-ucraina-conseguenze/?ct=t(RSS_EMAIL_CAMPAIGN
Una volta preso atto, come fa Jean, che la guerra di logoramento e sanzioni impostata dai burattinai Deep State di Biden non sta certo logorando la Russia, rimuovere l'aspetto territoriale dai negoziati, per focalizzarsi su come garantire la sicurezza di quel che resta dell'Ucraina, non può che star bene alla Russia, come del resto in Abkhazia, Nagorno etc.
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'No ma quest'anno voglio festeggiare solo con gli amici più stretti' 39 invitati piu fidanzati/e vari/e.
Scusa, come???
Non la balzo solo perché è una delle mie migliori amiche ma io in gruppi grandi smetto di funzionare tipo .exe ha smesso di funzionare
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leonflashy · 2 months
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Io e il mio ragazzo stavamo insieme da un pó.. Lui lavorava e apparteneva a una famiglia umile, io ho sempre frequentato gente un pó più alto locata. Le mie amiche sono tutte fidanzate con persone di un certo livello. Non potevo più accettare di stare in una relazione in cui il massimo della serata mondana era “ordiniamo una pizza” o una margherita in mezzo al campo, e il regalo più lussuoso era stato un ciondolo di pandora comprato su internet.
Non potevo andare avanti così. Volevo di più, i miei amici andavano a fare viaggi e vacanze spettacolari e io vivevo sempre ai confini della realtà aspettando le ferie del mio ragazzo perché lui può prendersi solo una settimana ogni tanto….
Non ce la facevo più, non stavo facendo la vita che volevo e quando ho iniziato a uscire con la mia amica e il suo ragazzo ho conosciuto persone simpatiche che mi hanno aperto un mondo… ho incontrato un ragazzo che poteva permettersi di comprarmi quello che ho sempre desiderato, borse firmate, e ciò che avevo sempre desiderato, ho intrapreso una frequentazione con lui anche se stavo anche con il mio ragazzo , dopo avergli chiesto una prova d'amore al mio ragazzo, invece di accontentarmi con ciò che gli ho chiesto mi ha lasciato , e da lì ho capito che non ci teneva a me e ho continuato a frequentare il ragazzo che mi può dare tutto ciò che ho sempre desiderato, adesso vorrei un consiglio: come posso fare rosicare il mio ex che non mi ha accontentato? Grazie se mi risponderai.
Non eri tu quella giusta per lui. ma sei tu quella stra sbagliata per lui. Spero che sto ragazzo continua ad essere semplice e genuino, a raccogliere le margherite di campo e a donarle a chi conta per lui. Lui vale tanto, tu meno di niente. Ho sempre detestato chi ti dice...se mi ami lo fai...e me lo sono sentita dire, ma ho continuato ad essere come sono.
Mi sfugge il punto preciso dove hai ragione... sarà la mia poveraggine economica a non farmi trovare la risposta o forse la tua d'animo e soprattutto di intelletto a rispondere?!Ti auguro di trovare qualcuno che ne ha... ma che ne ha da fare veramente schifo da accendere il camino con le banconote da 500.
Che ti faccia assaporare la vita che desideri e che, dopo che ti ha cornificato anche con tutte le tue migliori amiche, ti molli perché ti considera una stracciona rispetto a lui. Questo ti meriti che quelli che portano margherite raccolte con amore.. si stanno estinguendo cara mia. Un consiglio solo, fatti un bel bagno di umiltà.
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gighen91 · 3 months
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non ti ha fatto strano rivedere la tua ex ? io quando ho rivisto la mia ex mi sono spaccato la testa di pensieri per una settimana intera
Io non ho detto né che ho provato indifferenza né che mi abbia creato emozioni o quali sono state. 😅
Semplicemente perché non parlo di sta cosa ne parlo solo con due dei miei migliori amici e basta. Infatti Roby e Ale per me non sono amici di più sono come fratelli, anche perché se lo faccio con l’altro mio migliore amico mi mena 😅
Te la posso domandare io una cosa, sulla tua ex ?
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connie-scrive0-0 · 7 months
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Punto e accapo...
Non mi era mai capitato di innamorarmi seriamente...
Lui è stato il mio primo vero e proprio amore...ma come tutte le cose belle finisce...
Di solito non me la passavo benissimo nelle relazioni in generale hanno sempre soffocato i miei sentimenti, in modo da non farmeli esprimere o almeno potevo esprimerli ma al minimo, perché sennò era troppo "seria" come relazione e mi lasciavano. Alcuni dei miei ex mi hanno fatto creare una paura per i sentimenti forti...mi terrorizzano ed per questo non ho mai avuto una relazione seria prima che arrivasse lui.
All’inizio eravamo semplicemente migliori amici. Ogni tanto io e lui facevamo sesso. Sapeva farmi sentire bene finalmente...ed è dentro quella stanza che ho capito che c’erano di più del solito "Ti voglio bene" . Io pian piano mi stavo innamorando, e da parte sua era già da mesi che si era innamorato ma l'ho saputo solo dopo essermi dichiarata. Il nostro rapporto non è mai cambiato, e sembra andare tutto per il meglio...e non dico che io non abbia mai amato ma con lui e come se fosse la prima volta che accade e la cosa mi spaventa di meno… poi con lui riesco a dimostrare i miei sentimenti e riesco pure a dirgli  tutto senza nessun tabù. Abbiamo avuto una relazione di un'anno e mezzo...l'ultimo mese era diventato fin troppo difficile capirci...ed ora saremo solamente sconosciuti.
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cuor-trasparente · 9 months
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Riletture
Stasera ho voglia di scrivere, non so perché, ma mi sento particolarmente ispirata. Sarà stata la conversazione avuta con alice ed egle e cento, sarà che voglio dare sfogo a tutto quello che sento, ed eccomi qui ora. Che ho fatto però? Ho riletto quello che ho scritto fino ad adesso, e mi fa sorridere. Mi sono dimenticata di come mi sentivo un anno fa, ho scritto di come mi sentivo distaccata dalle mie migliori amiche, e mi fa ridere perchè lo avevo dimenticato.
Mi sentivo schiacciata, ricordo il pensiero di dover decidere con chi passare il tempo, troppe persone, troppi spazi da occupare, se da un lato alice mi diceva "è perchè ti vogliono tutti" la realtà è che non sapevo da che parte girarmi. Passavo tanto tempo con la terna, poi le riunioni, poi polihero, poi alice egle marco pitte giulia ed edo, poi la tesi, gli esami e poi gli altri e mi facevo trasportare dalla vita senza viverla. Ero decisamente sovra stimolata. Eccomi qui, un anno dopo, con le stesse persone a bordo, altre persone che si sono aggiunte e persone che ho attivamente eliminato dalla mia vita. Quella sensazione ormai non c'è più, ci sono sempre gli impegni e la vita che si mette in mezzo, ma ormai attivamente ho imparato a godermi il tempo con gli amici, e godermi il tempo con le persone che amo senza sentirmi forzata nel farlo. Ad oggi più che mai sono grata delle mie migliori amiche, le mie sorelle, le mie anime gemelle. Sorrido a pensare che l'anno scorso le sentivo lontane. Mi fa quasi paura il fatto che loro sanno esattamente quello che farò prima ancora che io me ne accorga. Mi conoscono e mi amano e io le amo e non riuscirei ad immaginarmi senza di loro. Sono la mia colonna portante, loro e tutte le mie altre amiche.
Nel tempo mi è stato fatto notare, dai ragazzi con cui mi sono frequentata (da pietro il mio ex e da pietro il b-date) che ho tanti amici maschi. Ed è vero. Ne ho molti, molti con cui sono estremamente legata, che mi conoscono, che mi hanno raccolta con il cucchiaino quando piangevo, quando ero triste, sconsolata, che mi hanno fatto da mangiare quando non avevo le forze di cucinare, che ci sono state per me sempre e viceversa. Questo lo sottoscrivo per dire che non voglio togliere il valore alle mie amicizie maschili, che sono importanti allo stesso modo e di cui sono altrettanto grata. Ma nulla può sostituire il rapporto che ho con le mie amiche femmine. Non sarei quella che sono senza di loro. Mi ispirano, sono tutte bellissime, dentro e fuori, con i loro difetti e le loro insicurezze, sono tutte Donne che ammiro. E c'è amore. Se gli standard nelle relazioni gli ho molto alti, è anche grazie a loro. Io so di essere una persona forte. ma lo sarei senza di loro? Ci mandiamo letteralmente podcast, quando sono triste o arrabbiata, mi basta scrivere "ciao sono triste", "ciao sono arrabbiata", "ciao oggi mi faccio schifo" e come se fosse una formula magica a volte poi passa tutto. può bastare anche un "ciao, anche io" o "ciao, no dai adesso esci dal letto e ti fai forza e sei figa" mi piace molto anche quando "ehi ciao, oggi vedo tutto nero, mi ricordì le cose belle della vita?"
Egle alice ed ester sono le persone più strette a me in assoluto. Mi chiedo come facciano le persone senza questi tipi di rapporti (ne conosco eh, e vivono benissimo uguale) ma io non potrei fare a meno di questo tipo di relazioni. Agata, lucia, francesca, ailen... Tutte influenze meravigliose nella mia vita che mi rendono me.
Perchè alla fine mi porto sempre un po' di egle, un po' di alice, un po' di ester, un po' di agata, un po' di lucia ecc ecc dietro. E tutto questo insieme mi rende un po' Marwa.
Che belle le donne, che belle le amicizie femminili, che bello le amiche, che bello le sorelle.
Navigo in questa vita inceppando in ogni dove, ma so che non sono mai sola. So che se domani non mi sveglio presto come avrei voluto, prenderò il telefono e avrò già mandato un "non puoi capire. anche oggi sono scema e non ho sentito la sveglia. non mi sopporto più." a loro, e loro, come sempre, riusciranno a farmi continuare la giornata. anche quando non ho voglia. anche se la passerò a letto a piangere.
E di tutto questo amore non saprò mai spiegarmi il perchè, so solo che mi sento estremamente fortunata e che sono grata, sempre.
Non so come sono finita a parlare di questo, ma chissenefrega.
Viva le donne, la mia più grande fonte d'ispirazione, le mie sorelle.
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lamilanomagazine · 11 months
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Inaugurato il nuovo Centro TOG Carlo De Benedetti: 3.000 mq per bambini e ragazzi con patologie neurologiche
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Inaugurato il nuovo Centro TOG Carlo De Benedetti: 3.000 mq per bambini e ragazzi con patologie neurologiche. Milano. Un grande polo integrato e all’avanguardia tecnologica per offrire le migliori cure specialistiche a bambini e ragazzi con gravi patologie neurologiche, ma anche un luogo bello e aperto alla città, che comprende persino un Bistrot, dove favorire concretamente l’inclusione sociale e lavorativa di questi ragazzi e diffondere la cultura della disabilità. Oggi a Milano, in via Livigno 1, viene ufficialmente inaugurato il nuovo Centro TOG Carlo De Benedetti. La struttura sorge nell’area che ospitava le ex docce pubbliche, concessa gratuitamente per trent’anni dal Comune di Milano a Fondazione TOG - Together To Go Onlus, organizzazione non profit impegnata dal 2011 ad offrire cure gratuite a bambini e ragazzi con gravi patologie neurologiche. TOG ha riqualificato completamente l’area, demolendo l’edificio preesistente. Al suo posto è sorto il nuovo Centro che si sviluppa su tre piani, con una superficie complessiva di 3.000 mq e 600 mq di parcheggio interrato, energeticamente sostenibile grazie a un parco fotovoltaico. L’innovativo progetto è stato realizzato interamente con fondi privati, con un investimento complessivo di circa 13 milioni di euro. Un sogno diventato realtà grazie all’azione filantropica del presidente di TOG, Carlo De Benedetti, unita al generoso supporto di tantissimi donatori - fondazioni, aziende, privati cittadini, università e musei - che hanno contribuito al progetto sia attraverso l’erogazione diretta di risorse economiche sia fornendo gratuitamente beni, servizi e tecnologie. A tagliare il nastro del nuovo polo per la disabilità infantile il presidente della Fondazione TOG Carlo De Benedetti e il segretario generale Antonia Madella; con loro il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’Assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini. Presente anche la squadra di architetti e ingegneri che ha ideato il nuovo immobile, guidata dall’Arch. Ciro Noja (progetto architettonico) e dall’Ing. Maurizio Milan (direzione lavori e progetto esecutivo). Il nuovo Centro TOG può offrire cure e sostegno a 200 bambini ogni anno. Qui le famiglie possono contare su una presa in carico globale, che comprende non solo la cura e la riabilitazione ma anche l’accompagnamento educativo nel percorso scolastico e, per i più grandi, la preparazione alla vita professionale e indipendente. “TOG è nata da un impulso della mia famiglia a coinvolgere tutti in un’iniziativa filantropica - dice il presidente della Fondazione TOG Carlo De Benedetti -. Antonia è stata la nostra ispiratrice, individuando un’attività che si occupasse di aiutare bambini nati con gravi problemi neurologici. In questi 12 anni siamo cresciuti molto ed abbiamo deciso di impegnarci per creare una sede propria ed accogliere un maggior numero di bambini. Il nuovo centro TOG è da un lato la soddisfazione per il successo ottenuto in questi anni e dall’altro uno sguardo verso il futuro, impegnando importanti risorse per poter espandere l’attività e creare una seconda casa per i bambini che si affidano alle nostre cure”. “Ricordo come fosse oggi l’Open Day di TOG nel settembre del 2012 nel Centro sanitario di viale Famagosta - dice il segretario generale della Fondazione TOG Antonia Madella -. Molte persone, amici, sostenitori; bambini che avremmo curato e famiglie che avremmo sostenuto negli anni a venire. Oggi comincia una nuova avventura: apriamo il nuovo Centro in via Livigno su un terreno del Comune di Milano. Un luogo più grande, che può curare più bambini, che può offrire più opportunità riabilitative e che possiede tecnologie all’avanguardia al servizio del miglioramento della qualità della vita di chi soffre quotidianamente enormi fatiche. TOG è un luogo bello perché crediamo che la bellezza aiuti a sopportare le durezze della vita di chi curiamo e delle loro famiglie. La sfida è grande, ma siamo consapevoli di poter contare sull’aiuto di molti che ci hanno sostenuto e che siamo certi continueranno a farlo”. "Oggi è un giorno importante per i bambini e le famiglie che in questi anni hanno trovato in TOG un punto di riferimento e lo è anche per Milano – dice il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Con l'inaugurazione della nuova sede della Fondazione Together To Go, la città si dota di un centro di eccellenza nelle cure e nei percorsi di riabilitazione per piccoli pazienti affetti da patologie neurologiche complesse. Da tempo TOG cercava uno spazio adeguato per realizzare a pieno il progetto sociale di qualità che guida da oltre 10 anni le attività della onlus. E siamo fieri che questo spazio sia stato trovato nell'area pubblica inutilizzata delle ex docce di via Livigno". Ecco, nel dettaglio, i servizi aggiuntivi messi a disposizione dei ragazzi e delle famiglie nel nuovo Centro TOG Carlo De Benedetti. AMBULATORI SPECIALISTICI - La struttura comprende ambulatori specialistici per affrontare, attraverso percorsi personalizzati, ogni specifico problema legato alla malattia. La salute dei bambini con patologie neurologiche complesse richiede infatti l’intervento di professionisti specializzati in diversi ambiti, tra i quali alimentazione, ortopedia, fisiatria, problematiche di deficit sensoriale, fragilità psichiche e comportamentali, disordini neurologici. PISCINA IDROTERAPICA - Il nuovo Centro comprende una piscina idroterapica (6x9 metri) completamente accessibile, con acqua calda (33°) e il sistema AngelEye for Therapy, che grazie a una rete composta da videocamere aeree e subacquee è in grado analizzare i progressi consentendo un’analisi mirata da parte dei fisioterapisti. L’idroterapia è un grande valore aggiunto del Centro: in acqua, infatti, grazie alla parziale assenza di gravità, anche i bambini e i ragazzi affetti da patologie complesse hanno la possibilità di muoversi, giocare e rilassarsi in un ambiente sicuro, sotto la supervisione di personale qualificato, abbandonando per un momento carrozzine, deambulatori e tutori. PERCORSI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA - Fondazione TOG da sempre affianca alle tecniche riabilitative tradizionali quelle della tecnologia più avanzata. Nel nuovo Centro questo percorso è ulteriormente sviluppato, con tre spazi dedicati all’utilizzo dei più innovativi sistemi tecnologici. · Stanza Ulisse: qui i bambini, grazie alla presenza di sei proiettori (a parete e pavimento), possono vivere un’esperienza immersiva e interattiva basata su diverse storie co-progettate dai terapisti di TOG. Una stanza dove far emergere e valorizzare risorse e potenzialità inespresse di bambini e ragazzi con disabilità attraverso la ricerca e la sperimentazione di tecnologie innovative. · Stanza Nirvana: la realtà virtuale Nirvana è un sistema completamente immersivo, applicato alla riabilitazione neuromotoria e neurocognitiva di pazienti con disordini neurologici. Sfrutta tecnologie interattive abbinate a un dispositivo di analisi del movimento: a ogni azione del bambino corrispondono feedback audiovisivi fortemente stimolanti e riabilitativi. Il sistema è preconfigurato con una serie di esercizi che possono essere personalizzati. Nirvana tiene inoltre traccia di ogni attività, consentendo di monitorare l’andamento del percorso terapeutico. · Stanze Eye tracking: la tecnologia eyetracker ha un ruolo molto importante per aiutare i bambini che non possono esprimersi ed entrare in relazione con l’altro e per comprendere più profondamente il potenziale cognitivo inespresso. In queste stanze il puntatore oculare è associato a un tablet controllato dal terapista che permette di vedere con precisione cosa il bambino sta guardando e quanto a lungo, per calibrare lo strumento e personalizzarlo a seconda delle necessità. Questi nuovi spazi sono dedicati anche alla formazione di caregiver e insegnanti nell’utilizzo di questo strumento per favorire percorsi di inclusione nei contesti quotidiani di vita del bambino. TOG FabLab - Un elemento di assoluta innovazione della struttura è il FabLab, ovvero un laboratorio per la creazione, ricerca e fabbricazione di soluzioni personalizzate che favoriscano l’autonomia dei bambini e ragazzi con disabilità: ausili e oggetti di uso quotidiano ma anche giochi. Lo spazio è aperto a studenti, clinici e famiglie per la co-progettazione e la partecipazione a workshop formativi. Il FabLab è collocato al piano terra del Centro, con una superficie complessiva di 238 mq, ed è suddiviso in diverse aree attrezzate con macchinari e tecnologie di fabbricazione digitale. Comprende una stanza per la stampa 3D, un laboratorio ortopedico e un’officina attrezzata con grandi macchinari per creare oggetti semplici, come tool di supporto alla scrittura, o complessi, come biciclette per bambini con paralisi cerebrale infantile. TOG BISTROT - Il Bistrot del Centro TOG, aperto a tutta la cittadinanza, è promosso dall’Associazione Maestro Martino presieduta dallo Chef Carlo Cracco, da anni impegnata a favorire in Italia e all’estero le future generazioni della ristorazione italiana e i prodotti agroalimentari del territorio lombardo. Un luogo bello, di eccellenza, pensato per “aprire” il mondo di TOG all’esterno, offrendo un’occasione di reciproco scambio e arricchimento. Uno degli obiettivi del progetto è avviare ragazzi con fragilità al mondo del lavoro, accompagnandoli in un percorso di tutoraggio e formazione personalizzata. SERVIZIO SCUOLA - Nel nuovo Centro è previsto un Servizio Scuola, con l’obiettivo di sostenere i bambini e i ragazzi con difficoltà di apprendimento: un luogo di supporto e formazione per i bambini, i loro genitori e tutte quelle figure che sono coinvolte nel loro percorso di apprendimento e crescita. FORMAZIONE - Il nuovo polo si pone anche come punto di riferimento per la formazione specializzata nella cura delle patologie neurologiche complesse e per la diffusione della cultura della disabilità. Per questo sono in programma corsi e seminari rivolti a terapisti della riabilitazione, medici, psicologi, personale educativo, insegnanti, caregiver e genitori. LAVORO - Il nuovo Centro TOG vuole diventare un riferimento per l’orientamento, la formazione, la valutazione e l’accompagnamento al lavoro di persone con disabilità e delle loro famiglie, anche attraverso attività di sensibilizzazione e formazione delle aziende. Così come per la cura, il modello di inserimento prevede una presa in carico globale della persona e una valorizzazione della potenzialità di ciascuno attraverso percorsi personalizzati. Uno dei principi fondanti della filosofia di Fondazione TOG è che la riabilitazione e la cura possono essere più efficaci se messe in atto in un luogo bello. Urpflanze è il progetto preparato dall’artista Giovanni Frangi per il nuovo Centro: un lungo fregio collocato nel corridoio del primo piano e all’ingresso dell’edificio, in cui una serie di immagini legate alla natura si rincorrono una con l’altra. Urpflanze è anche un omaggio al Viaggio in Italia di Goethe, dove il grande scrittore tedesco ci spiega come l’universalità della natura sia qualcosa di esterno e di interno a ciascuno di noi. Per l’inaugurazione del nuovo Centro TOG, inoltre, sono stati esposti gli scatti fotografici di Simone Mizzotti, che raccontano l’avanzamento del cantiere dalla posa della prima pietra nel settembre 2021, e l’opera Lorica (2021) dello scultore Fabio Viale. Quest’ultima in particolare sarà fruibile dal pubblico fino al 9 novembre, data in cui si terrà la 2^ edizione di GoodStArt, l’asta di arte contemporanea, design e fotografia realizzata da Fondazione TOG in collaborazione con Christie’s Italia e Triennale Milano. Tutte le info al link https://fondazionetog.org/asta-good-start/. Di seguito l’elenco di tutte le realtà che hanno contribuito alla realizzazione del nuovo Centro TOG Carlo De Benedetti. Donatori di contributi a fondo perduto - I grandi sostenitori: Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo, Fondazione Bolton Hope, Fondazione Fedez, Fondazione Peppino Vismara, Enel Cuore Onlus.Insieme a famiglia Albertini, Allen & Overy, ANDAF, Niccolò Branca, Studio Legale Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, Fondazione Decathlon, Fondazione Mariani, Fondazione Jonhson & Jonhson, Fondazione UBI Banca Popolare Commercio e Industria, Fondazione Vodafone Italia, OTB Foundation. Donatori di beni e servizi - Accuracy, BSH, Cimbali Group S.p.A., Grohe, Linea Grafica, Marsh, Milani, Riva, UniFor, Molteni&C; Mapei; Nidi; Verde Profilo; TTM Rossi; Epson; Theatro; IGuzzini; Duravit; Thema; Florim; Pellini; Schüco; AGC; Assa Abloy Entrance Systems. Partner tecnici - Arch. Ciro Noja; Milan Ingegneria; GMS; United Consulting; Umberto DeMichelis; Borio Mangiarotti; Acustica Applicata Misure di rumore; Delta Tecno Studio; Exhibo Spa, Pasalabs. Partner di progetto - Associazione Maestro Martino (Progetto TOG Bistrot); AngelEye (piscina idroterapia); Superforma e Opendot (Progetto TOG Fablab); Zebra (Stanza Ulisse); BTS (Stanza Nirvana); Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci e Politecnico di Milano (attività di ricerca e formazione nuove tecnologie). Fondazione TOG - Together To Go Onlus La Fondazione TOGETHER TO GO (TOG) è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus), nata alla fine del 2011. Ha sede a Milano, in via Livigno 1, dove ha dato vita a un grande polo integrato (oltre 3.000 mq) e all’avanguardia tecnologica, per offrire le migliori cure specialistiche ai bambini e ragazzi con gravi patologie neurologiche, in particolare Paralisi Cerebrali Infantile e Sindromi Genetiche con Ritardo mentale. La riabilitazione neuro cognitiva offerta ai piccoli pazienti ha l’obiettivo di stimolare lo sviluppo della loro personalità e di potenziarne le capacità, malgrado la complessità della patologia. Ogni bambino ha un percorso riabilitativo individualizzato che si struttura in base alle necessità di vita di ciascuno. TOG rappresenta un aiuto alla sanità pubblica, perché il suo è un centro privato, nato da una azione filantropica, ma che cura in regime di gratuità. fondazionetog.org centrotog.org Instagram: @amiciditog Facebook: www.facebook.com/AmiciDiTog Twitter: https://twitter.com/AmicidiTOG Linkedin: https://www.linkedin.com/company/fondazione-tog Disponibile qui il video Yotube... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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kritere · 1 year
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Il matrimonio di Decibel Bellini e Valentina Guida: testimoni di nozze Jorginho e Koulibaly
DIRETTA TV 30 Giugno 2023 Lo speaker ufficiale del Napoli ha sposato Valentina Guida. Testimoni di nozze, i suoi migliori amici ed ex azzurri Jorginho e Kalidou Koulibaly. Ospiti vip: Clementino, Andrea Sannino e Cristiana Dall’Anna. 0 CONDIVISIONI Daniele “Decibel” Bellini e Valentina Guida si sono sposati nella giornata di ieri a Sorrento. È stata una grande festa tenutasi nella cittadina…
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