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#fiammifero
andrea-non-sa-tornare · 2 months
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Avete mai acceso un fiammifero in una stanza buia!?
La luce riesce completamente ad annullare la paura dell’oscurità …così piccola,eppure così potente.
E provare quel senso d’ansia di rimanere soli quando la fiammella sta esalando il suo ultimo respiro!?
Rimarrete veramente soli con le vostre paure in quella stanza?
O ci sarà qualcuno che vi aiuterà ad affrontare l’oscurità perché per voi è semplicemente luce?
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anemonaee · 1 year
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onlytopost · 1 year
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Divertendosi con Photoshop...
Titolo: Solo un fiammifero.
Collage artistico realizzato partendo da immagini tratte dal sito Pixabay.
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twistedwhitesnow · 2 years
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lorenzospurio · 3 months
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N.E. 01/2023 - "Un fiammifero nel buio" di Giuseppe Napolitano
Non va in pensione (il poeta) ma nemmeno in ferie – lavora ostinato al suo compito: dare luce (un fiammifero nel buio!) a chi non sa come godere dei giorni il bene delle ore che nell’ombra indifferente svaniscono perdute Artigiano paziente si accontenta di oggettini che sappiano stupire lo sguardo pigro di chi vive l’abitudine e incontentabile vorrebbe nuovi giochi A quale prezzo e…
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haikyou · 8 months
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Rosso ciliegia
Fiamma, bronzata luce
Ceneri grigie
Il fiammifero accende
Il fiato alimenta.
WakaBaoTzeBao, 10 settembre 2023 - 9.41, Kontowood
Ph Vinicious Low, particolare Unsplash
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jaz-norman · 2 years
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8 inkOct : Match I can't touch you... I burn out #myart #drawing #marker #pendrawing #pensketch #inktober2022 #inktober #match #burn #fiammifero (at Villasanta) https://www.instagram.com/p/Cjcnrw5LPKQ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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tvserie-film · 14 days
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Title: Pick Up a Match (1972) Author: Isaac Asimov Score: 7.5/10 Interesting and amusing tale of chemistry mixed with a good dose of fantasy. Too bad the poor teacher got no credit but ameni got a little consolation. Once again Asimov mistreats the educational sector and its representatives who are mistreated although in the stories they are always positive and useful figures.
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La mia capacità di spegnermi come un fiammifero . 🥲
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unabashedladysalad · 1 year
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Venerdì mattino.... E poi c'è quel tipo di complicità,ed è come far cadere un fiammifero in una polveriera..  Perché l’amore è un consumarsi  pezzo dopo pezzo,di carne e di cuore.Buongiorno 💋
Fonte : pensieri-di-mary-pblo
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Ciao, mi chiamo Lavinia e sono la persona più incoerente del mondo.
Ieri sera avevamo un compleanno, a me non andava per niente di andarci ma vabbè alla fine ci sono andata anche io, ho chiacchierato un po', ho mangiato poco e a fine cena una ragazza fa "ehi perché non andiamo alla sala giochi qua vicino?" non tutti erano entusiasti all'idea ma alla fine era una cosa diversa dal solito e l'hanno voluta accontentare. Arriviamo al parcheggio, io con la testa fra le nuvole a pensare ai cazzi miei, e Riccardo mi fa "guarda, c'è Nico!", alzo la testa difronte a me e porca troia era davvero lui. Con la ragazza e i suoi amici.
E niente, indovinate chi all'improvviso è diventata super socievole col gruppo pur di tenerlo d'occhio da lontano, andando a parlare a destra e manca con tutti? 🤦🏻‍♀️ Mi sono gasata un bel po', lo ammetto. Secondo Riccardo ogni tanto si girava verso noi, poi se cercava me o era un caso questo non mi è dato saperlo, ma comunque mi ha caricata un bel po'. Ovviamente col cazzo che ci siam salutati. Tutta questa euforia è finita un'oretta dopo circa, quando se n'è andato e mi sono resa conto che nel foglio delle emozioni che mi ha dato la psicologa, sarà la prima cosa che scriverò, sarà oggetto di discussione sia con lei che con me, perché mi chiedo cosa sia successo in me per avere una reazione del genere dopo averlo finalmente dimenticato, chi cazzo me lo ha fatto fare di dirlo anche ad un paio di loro che il mio ex era lì? Ma tutta sta confidenza a chi l'ho mai data? Mi ha smosso qualcosa, purtroppo. Mi fa riflettere molto. Ero convinta di averla superata ma la reazione di stasera mi fa mettere in dubbio me stessa. Ha ancora questo potere di attivarmi? Son passati quasi 5 anni, non mi mancava più, allora come mai ieri sera non facevo altro che chiedermi se sarebbe venuto a parlarmi o se domani mi sveglierò con un suo messaggio? Lui non torna e io non devo farmi queste domande. Sono incoerente e basta, non posso starci sotto manco per sbaglio, perché non ha senso, non è utile, non è normale. Sicuramente è solo lo sfogo del momento, domani già non ci penserò più nonostante i miei occhi e la mia mente, troppo spesso lo vanno a cercare fra la folla. A me davvero non importa più se torna o meno, anche solo come amico, ma non capisco perché mi sia rimasta questa vana speranza che come un fiammifero si accende per un po' e poi si spegne. Credo di aver ritrovato una parte della vecchia me ieri sera. Il guaio è questo.
E quella comunque era la "nostra" sala giochi, dove facevamo quel gioco dove devi ballare prestando le frecce in basso, infatti si è piazzato lì per un bel po'. Ci passavamo parecchio tempo là dentro, soprattutto gli ultimi periodi. Non pensavo che lo avrei più rivisto lì.
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abatelunare · 2 months
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Dire a una donna: «Io non vi amo» è tanto indelicato come dire a uno scrittore: «Voi scrivete male» (Anton Pavlovic Cechov, Il fiammifero svedese).
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unbiviosicuro · 26 days
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mi sento spesso in colpa a dire che sto male. o mi vergogno. o entrambe le cose. per questo motivo tutti pensano sempre di me che io stia bene, e si sorprendono quando vomito fuori una qualche verità all'improvviso, quasi sorridendo, davanti a un caffè. mi sento comunque in colpa, anche se la mia verità, e me la sono detta oggi mentre camminavo, quantificandola in modo oggettivo, è che per almeno 15 giorni al mese sento come se una persona accendesse un fiammifero nella mia vagina, lo spegnesse, e tutto poi bruciasse lentamente come brace. mi ripeto questa verità visiva e semplice, come se la dovessi far comprendere a un bambino, dicendomi che potrei sopportare qualunque cosa, che saprei stare meglio in qualunque altra condizione psicologica. che potrei anche accettare il resto - giuro che lo accetto, accetteró ogni cosa - la paura del cibo, gli acufeni, le incertezze e le paure, questa inedita tristezza nello star sola. ma la mia verità è la mia verità. continuo a camminare, a correre anche se mi fa soffrire e non mi riesce più bene, a piegarmi su ginocchia che mi fanno sempre più male perché no, questo corpo non si muove come dovrebbe, a spiegare in inglese che mi spiace ma no, non farà meno male in un'altra posizione, è che proprio non va, è così da tanto tempo; e nel mentre vorrei piangere per il dolore, per la frustrazione, e perché vorrei dormire con un altro. cristo
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susieporta · 4 months
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QUELLO CHE TI FANNO PROVARE GLI ALTRI
“Se si imparasse che le persone sono solo la condizione che permette a ciò che abbiamo già dentro di uscire...
Si smetterebbe di dare la colpa a chi "ci fa sentire male" e di attaccarci a chi "ci fa sentire bene".
Ciò che si scatena, che sia gioia o odio, era già in te.
Non si vedeva perché mancava la condizione per farlo uscire fuori.
Non è certo il foglio a dare l'inchiostro alla penna. Ma è grazie al foglio se adesso lo vediamo quando scriviamo”.
“Lui mi fa arrabbiare.”
“Lui mi rende felice.”
“Lei mi fa stare bene.”
Ragioniamo su queste frasi.
Cosa stiamo dicendo davvero?
Occhio perché stiamo per rovesciare completamente quello che si è sempre creduto da millenni.
Stiamo dando la responsabilità del nostro mondo interiore, del nostro sentire, a qualcun altro.
Ed è così?
No, non è così.
Tutto ciò che provi dipende da te, da cosa c’è dentro di te.
La felicità, l’infelicità, il dolore, la gioia, l’amore, la sofferenza e tutto ciò che attiri nella tua vita non dipendono affatto dagli altri, ma unicamente da te stesso, da ciò che sei al tuo interno.
Curioso vero?
Ma pensa a un fiammifero.
Se lo gettassi in una tanica d’acqua, cosa accadrebbe?
Nulla, il fiammifero si spegnerebbe.
Ma se lo gettassi in una tanica di benzina, invece?
Il fiammifero era lo stesso identico, eppure sono accadute due cose totalmente opposte.
Perché, alla fine, contava ciò che c’era dentro il contenitore…
Lui dà sempre ciò che contiene, momento per momento. Ciò che si trova in superficie come prima cosa e poi strato dopo strato quello che è più in profondità.
Che tu ci creda o no, lo stesso è con noi:
Quasi tutte le tue reazioni emotive e psicologiche dipendono innanzitutto da ciò che viene toccato in te stesso e non necessariamente da chi le tocca.
Gli altri hanno una parte molto marginale in tutto questo, perché la rabbia, ad esempio, è già presente al tuo interno e non aspetta altro che un'occasione per potersi manifestare all'esterno.
Aspetta magari che una certa persona si comporti con noi in una certa maniera per poi palesarsi.
Ma la persona esterna non ne è la causa. Lei non ce l’ha messa dentro di te questa rabbia, non ha questo potere.
E cosa ha fatto? Semplice, lei è stata solo la condizione, la scusa per proiettare fuori la rabbia e il risentimento che già covavi dentro.
Senza una condizione, come ad esempio una persona, una relazione o una provocazione, il karma o le ferite non possono manifestarsi, stanno lì rannicchiate nel nostro inconscio e non si vedono. Lo vedremo meglio.
Ti basti sapere che tutta la tua vita, atteggiamenti, interpretazioni e comportamento, si muovono dal materiale accumulato nel tuo inconscio a causa di questa vita, ma anche dalle vite precedenti, mentre le situazioni esterne agiscono per lo più, come delle potenti calamite che attirano in superficie del materiale psichico interno che, in una data situazione o contesto, trova facilmente l'occasione per uscire sotto forma di rabbia, avidità, violenza, attaccamento, amore, lussuria, odio, vendetta, simpatia, felicità, ecc.
E sì hai visto bene, perché lo stesso vale anche per l'amore e per tutti i sentimenti positivi.
Essi sono già presenti al tuo interno.
Nulla esce da te se prima non si trova al tuo interno.
Non è forse vero che la stessa situazione, vissuta da più persone, verrà percepita diversamente in base proprio alla qualità e ai contenuti della loro mente e delle loro proiezioni mentali?
Oggi il sole splende, una brezza leggera ti accarezza la pelle.
Sorseggi la tua granita alla fragola e ti godi il mare cristallino sul lettino comodo della spiaggia. Ti giri per sorridere beato al tuo amico che però fissa il cellulare con occhi lucidi.
“Laura mi ha appena lasciato. Non mi ama più e me l’ha scritto su Whatsapp capito? Dopo 2 anni mi lascia per messaggio” ti dice.
Ve la state spassando allo stesso modo quella bella giornata di sole?
Vedi, nonostante la giornata sia la stessa potremo sentirci in paradiso o addirittura sperimentare l’inferno al nostro interno.
E questo dipende tutto dalla nostra mente.
Anche la qualità stessa della tua vita dipende da quella della tua mente-coscienza e dalla circolazione delle tue sottili energie psichiche.
Più le tue energie sono libere di fluire e sono integrate, tanto più vivrai in uno stato di gioia, di libertà, di amore e consapevolezza, anche in situazioni di forte attrito e difficoltà.
Più le tue energie sono bloccate, distorte e frammentate, tanto più vivrai in uno stato di sofferenza, di paura e d'impotenza, anche quando non c'è alcun tipo problema.
Noi però crediamo l’opposto e per questo il primo istinto è quello di dare la colpa all’altro.
Incolpiamo gli altri di averci fatto arrabbiare, mentre siamo felici di chi ci ha fatto innamorare.
Ma è tutto un sogno, un'illusione, un'allucinazione.
Noi incolpiamo gli altri per ciò che esce da noi.
Oppure ci attacchiamo a qualcuno sempre per ciò che esce da noi.
È ovvio che poi desideriamo così tanto cambiare gli altri, per fare in modo che, inconsciamente, possano comportarsi in modo tale da farci uscire solamente i lati positivi e non quelli negativi.
Non ci accorgiamo di questi giochi inconsci ed è qui che cadiamo nella trappola del karma e viviamo totalmente proiettati sugli altri.
“Bhè se non coltivo relazioni, se me ne sto il più possibile per i fatti miei, non soffro, non ho problemi e nemmeno devo fare lo sforzo di lavorare su me stesso, no?” potresti dirmi questo.
Bene. Ottimo.
Ma come puoi realmente isolarti da tutto e da tutti?
E come puoi pensare che negare alla tua anima certe esperienze possa essere buono per te?
Tutto ciò che si trova al tuo interno verrà puntualmente toccato ed evocato da ciò che accade all’esterno portandoti a reagire.
E questo non si può evitare, a meno che tu davvero sia da solo in una grotta sull’Himalaya ma anche lì probabilmente qualche emozione la sperimenti, non esiste che una persona non viva interazioni o eventi che non muovano il suo mondo interiore.
Comprendi che ciò che ferisce uno non ferisce l’altro.
E questo è illuminante, perché in questo modo scopriamo che si può guarire e trasformare il proprio materiale irrisolto.
ROBERTO POTOCNIAK
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haikyou · 8 months
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Per imparare,
Per distrarmi sfogliavo,
Non più oramai.
Per accedermi leggo,
E accendermi, semmai.
Buio attorno
Parole fiammifero
Torna il chiaro.
Per dar luce all’ombra
Illumino l’oscuro.
BaoTzeBao, 22 dicembre 2022 - 6.22 / 31 agosto 2023, 12.00 , Kontowood.
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stefy-69-09 · 2 years
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Volevo che mi dominasse. Era il fiammifero della mia lussuria. Accendeva il mio sangue,
infiammando i miei sensi di un colore scarlatto.
Dal Romanzo di Mauro Andreucci
♡Isabel🌹♡
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