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#fortuna fragilis
swingtoscano · 11 months
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Si chiama nostalgia,
e serve a ricordarci
che per fortuna,
siamo anche fragili.
Cesare Pavese
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certe-volte · 1 year
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Si chiama nostalgia, e serve a ricordarci che per fortuna, siamo anche fragili.
Cesare Pavese
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kon-igi · 10 months
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NON TEMO IL PATRIARCATO IN SE' MA IL PATRIARCATO IN ME
Quando ricevo un ask anonimo di cui non è possibile estrapolare il genere della persona che mi scrive, dentro di me parto dal presupposto che sia una ragazza.
Potrei addurre a mia giustificazione il fatto che 8 persone su 10 che mi scrivono appartengono al genere femminile (poi arriviamo anche a questo) ma la realtà è un'altra.
Al netto che il variegato ramo della mia famiglia è composto ad alta percentuale di figlie di eva e che ho passato 25 anni a proteggere e a cercare di far crescere serene due figlie femmine, il fatto è che si accetta istintivamente e culturalmente che sia il sesso debole ad aver bisogno e quindi a chiedere aiuto, mentre i veri uomini ce la fanno da soli e non piagnucolano come delle femminucce.
Guardate quanti stereotipi di genere nell'ultima frase e se forse in giro se ne sente usare sempre meno, alla fine il preconcetto rimane radicato, più o meno apertamente negli uomini ma istintivamente anche e soprattutto nelle donne.
Per ciò che mi riguarda, ho peccato spesso (e succede ancora) di paternalismo ma mi dico che è un riflesso condizionato dell'essere stato una presenza rassicurante e spesso risolvente nella vita delle mie figlie, per cui il mio primo istinto diventa quello di trattare l'interlocutore come se avesse sempre bisogno del mio aiuto.
E bene o male, alla fine, chi ha bisogno del mio 'aiuto' - o meglio, mi scrive per parlare di sé - nella maggior parte dei casi è una persona di sesso femminile (non me ne vogliano le persone binarie o trans ma cerchino di capire il senso di quanto vado dicendo).
Perché i maschi si vergognano.
Non tutti ma abbastanza da rendere asimmetrica le richieste.
Chiamatela maschilità tossica, virilità forzata, machismo o mascolinità egemone ma il risultato è sempre quello.
Uomini fragili perché costretti a essere sempre all'altezza di certe aspettative culturali e sociali, ai quali non è permesso chiedere aiuto per il proprio malessere.
Però non voglio fare un torto a tutti quei figli di adamo che mi scrivono e che davvero non sono pochi, comunque.
Il malessere non ha genere, semmai si declina in contesti e con azioni differenti ma alla fine - al di là che gli effetti devastanti siano più evidenti sulle donne - se faccio fatica io per primo ad aprirmi e a rigettare certi bias patriarcali, figuriamoci se posso chiederlo a uomini decisamente meno fortunati di me.
Perché fino a oggi è dipeso molto dalla fortuna... di avere avuto un padre e una madre amorevoli nel modo giusto, amici e coetanei di un certo tipo, ambienti di studio e di lavoro predisponenti a una certa visione della società.
Fino a oggi fortuna...
Domani vediamo dove ci avrà portato questa nuova sensibilità sociale, spero non effimera e di pancia come dentro di me sento il timore.
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messaggioinbottiglia · 4 months
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È strano essere così lontano dalla realtà, per il giorno del mio compleanno. Circondato dalla campagna cinese, con mio fratello e Tommaso. È, per certi versi, sconcertante non essere immerso nell'organizzazione della solita festa con amici e parenti. Non riesco ancora bene a inquadrare se sia liberatoria come sensazione o in modo incontrollabilmente sottile, opprimente. È probabile, in fondo, che le due inclinazioni siano implicate in maniera equivalente e come, anzi, mescolate indissolubilmente.
Chissà se il me stesso del giugno scorso avrebbe mai potuto credere a un'evenienza simile. Alla possibilità di un viaggio verso Pechino. O ad almeno un altro paio di incredibili eventi verificatisi da allora. Avrebbe magari gioito delle soddisfazioni lavorative; mi avrebbe guardato dolcemente alla scoperta di legami fiammeggianti e di immancabili delusioni amorose: non cambi mai, avrebbe apostrofato dietro un sorrisetto benevolo.
Già, non cambio mai, mi sorge spontaneo pensare. E al tempo stesso invece muto continuamente, mi trasformo, spesso smetto di riconoscermi, mi perdo, recupero, mi adatto, mi distraggo e vago.
Oscillo al di sopra di equilibri fragili, faccio tesoro di piccoli gesti d'affetto e guardo da vicino un altro anno scorso via fugacemente, tra aperitivi troppo alcolici e cene cucinate male. Quanta intimità e quanto distacco, insieme, coprono ora la mia pelle. Sotto di essa invece, guizza vivace il tepore dei rapporti; scalda il cuore.
Sorge un pensiero ulteriore: Che fortuna far parte di intrecci così meravigliosi!
Sul panorama di una ricorrenza che mai aveva posseduto queste coordinate geografiche, sopra la testolina si apre, ancora una volta, un cielo traboccante di gratitudine.
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francescacammisa1 · 5 months
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«Si chiama nostalgia, e serve a ricordarci che per fortuna, siamo anche fragili».
Cesare Pavese
Ph Vadim Stein 
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canesenzafissadimora · 2 months
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Si chiama nostalgia... e serve a ricordarci che per fortuna... siamo anche fragili.
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scorcidipoesia · 6 months
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La vita mi ha rubato la bontà che mi contraddistingueva, la mia abitudine a perdonare l’imperdonabile e a mettermi i paraocchi per non vedere situazioni e persone che ho volutamente messo su piedistalli fragili : amiche, uomini, colleghi, superiori, tutti. La mia mente per proteggermi dalla delusione latente , faceva partire l’opzione della cecità come leva sottostante. Una segreta formula che la mia mente ha sempre adoperato per tutelarmi da delusioni. Questo mi rendeva buona e disponibile, sempre in buona fede. Ora mi accorgo di non essere più così ; non perdono più niente e la vita, così pesante ogni giorno tanto da sembrare un campo di guerra aperta dove lo sparo può arrivarti da qualunque parte ( spesso anche e soprattutto da chi ti è più vicino, quante care amiche mi hanno detto ti voglio bene in passato ed ora non ci sono più., per fortuna ), dove devi mantenerti a galla anche se non hai il salvagente e temi le acque profonde, ora che sono più fragile che mai perché ho tanti ruoli e responsabilità addosso ( sa Dio la paura che ho avuto di vivere e di ammalarmi da quando mio marito è morto e di quante malattie mi sono sentita colpita e mi assaliranno ancora ), ora che non ho più la dolcezza della giovinezza ma il disincanto della maturità ora no, non perdono più. Ora vorrei perdonare me stessa per tutti gli sgarbi che mi sono fatta, per tutte le imposizioni che mi sono inflitta, per tutti gli schiaffi che mi sono data costringendomi e forzando la mia natura a snaturarmi per compiacere tutti quelli che sono andati via e ancora se ne andranno. Tatiana Andena 2018
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occhietti · 1 year
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Si chiama nostalgia
e serve a ricordarci che, per fortuna,
siamo anche fragili.
- Cesare Pavese
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iviaggisulcomo · 2 years
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Si chiama nostalgia e serve a ricordarci che, per fortuna, siamo anche fragili.
Cesare Pavese
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asteroidtroglodyte · 1 year
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Terra Ultima
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Fortuna fragilis
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Psychornis leucopsis (Butterfly Chickadee)
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Ramphastos oxypsalides (Sabertooth Tucan)
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Maiestigallus maxilobus (Majestic Fowl)
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Harpyopsis cornuperforans (Horned Harpy Eagle)
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Batrachopus leucostethus (Whitebellied Frogfoot)
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Psychoscelis cephalopterix (Headwinged Penguin)
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Crax schizocephalus (Splitheaded Curassow)
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Oxylophus dendrostrophus (Coiling Cuckoo)
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Ardea rostrapectinata (Combbilled Heron)
Artist: Raoul Deleo
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jackpanforte · 5 months
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Non so nulla di cosa rimarrà
Degli anni duemila
Poi mi accorgo che sono passati i dieci
E passano i venti
E non so nulla di cosa rimarrà
Le canzoni in discoteca, purtroppo
Mentre ero a buttarmi nel pogo solitario
Poi quelle indie, per fortuna
Mentre ero a buttarmi via per rinascere
Poi la trap adesso
Quando ignoro tutto per salvarmi
Non so dove stiano le mie poesie
Forse esattamente al centro del vostro
Stomaco,
Fastidiose
La sera a letto, da soli
Quando le canzoni si spengono
E rifiutate con forza di accettare
Di essere fragili
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nell-ombra-blog · 6 months
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Le donne sono delicate, non fragili. Si muovono nel mondo con leggerezza per non calpestare i fiori, perché sanno riconoscere la bellezza che c'è intorno a loro. Non importa quale sia la loro taglia, loro sono leggere dentro. Alle donne basta uno sguardo o una carezza, per volare. E se ti guardano negli occhi restando in silenzio è perché hanno tante cose da dirti, ma sanno anche che le parole sarebbero insufficienti, o superflue... dopotutto, loro non hanno la pretesa di essere capite, vogliono solo essere amate. Le donne sono indispensabili al mondo, perché lo colorano di fantasia, sensibilità e dolcezza. E sì, anche le donne hanno le loro armi: raffinatezza, eleganza e sensualità. Ma non le usano per combattere, né per ferire, le usano al più per sedurre, che significa letteralmente "condurre a sé". E se una donna vuole condurti a sé non è per deviarti dalla tua strada, ma semplicemente perché vorrebbe camminarti accanto. Le donne sembrano deboli, e invece sono fortissime. Perché sono disposte a sacrificare i loro giorni e le loro notti, persino le loro più intime aspirazioni ed i loro sogni, e sono capaci di mettere da parte la loro stanchezza e il loro dolore, per prendersi cura di coloro che amano. Ogni donna sa essere allo stesso tempo tante cose: lavoratrice, mamma, figlia, cuoca, casalinga, confidente, amica, moglie o fidanzata... E ogni ruolo ha le sue responsabilità. Non è facile essere donna in un mondo pieno di uomini. Non finché ci sarà bisogno di una giornata Internazionale dedicata alla violenza, non finché non ci sarà parità di genere. Se hai la fortuna di avere una donna accanto, rispettala. Lei saprà come ricambiarti. Anzi, probabilmente lo fa già. E, se non te ne accorgi, forse è solo perché non l'hai osservata con la giusta attenzione
Max
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alceme · 1 year
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Ad oggi cerco ancora di non sprofondare nel baratro e di accorgermi delle belle e piccole cose.
Cerco di essere grata perchè davanti ai miei occhi, tutti i giorni, passano persone malate di mali inguaribili che tengono un sorriso sul loro volto disarmante.
Ad oggi cerco di non rientrare in codice rosso con le flebo di medicinali, per calmarmi, per ritornare in equilibrio.
Cerco di ricordarmi cosa ho visto tra i corridoi degli
ospedali, e non per farmi stare peggio, ma per rendermi ancora più consapevole che bisogna guardarsi allo specchio e ringraziare,
che nessuno ti regala niente, che non c’è niente di facile e che, quando è difficile va bene sentirsi soli, perché ti puoi aiutare solo tu.
Cerco di ricordarmi che essere persone umane, sensibili, fragili e buone non è una condanna, ma un dono.
Non è facile alzarsi al mattino, tutti i giorni, e dover combattere con tutto quello che comporta la depressione, o qualsiasi malattia mentale invisibile, senza pensare a mollare e mandare tutto all’aria.
Essere ancora qui è una fortuna.
Chiedete aiuto, lavorate su voi stessi, non vergognatevi, non siete gli unici.
Parlatene sempre.
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undutre-punto · 9 months
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"Si chiama nostalgia e serve a ricordarci che per fortuna, siamo anche fragili.”
Cesare Pavese
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Si chiama nostalgia, e serve a ricordarci che per fortuna, siamo anche fragili.
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Cesare Pavese
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florautieri · 8 months
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Si chiama nostalgia e serve a ricordarci che per fortuna, siamo anche fragili.”
-Cesare Pavese
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