Come hai fatto a tenerti dentro tutto questo? Dove l'hai nascosto?
Sollevo le spalle. Non lo so, a volte dentro di te hai più spazio di quello che credi.
Più spazio e più forza.”
— Giulia Carcasi
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Il legno sembra fermo, ma è sottoposto a pressioni interne che lentamente lo spaccano.
La ceramica si rompe, fa subito mostra dei suoi cocci rotti.
Il legno no, finché può nasconde, si lascia torturare ma non confessa.
Io sono di legno.
E mentre il cuore degli altri mi batte addosso, mi dimentico del mio, che è scarico di pile.
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Perché, a volte, ti serve un passo falso per capire come si cammina e dopo prendi il via…
Ti serve un inciampo, poi metti un piede dietro l’altro e non cadi, no, stavolta no, hai trovato equilibrio.
Ed è una gran conquista.
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«Ma tu questa persona da quanto la conosci, di lei concretamente che sai?»
«So che le piace il gelato al pistacchio e svegliarsi presto la mattina, so che fa quello che è giusto anche se non le conviene, so che è mi è entrata dentro senza strisciare, ha bussato, le ho aperto e so che in lei c’è tutto.»
«Ma almeno sei sicuro di come si chiama?»
«Si chiama fiducia, tenerezza, irriverenza, abracadabra, orgoglio, vino rosso, fascino, sogno, disarmo, pioggia, sete, rifugio, canzone, ti basta?»
Giulia Carcasi
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☁️
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È che trovarsi di fronte a ciò che hai perso e non per fare niente è come perderlo di nuovo.
E scusa se non ti salutato, ma avrei voluto abbracciarti e non si può.
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E poi io l'ho sempre voluta una sorella maggiore, una che mi presta i vestiti e mi passa i trucchi, una che m'intasa le orecchie con le sue storie da grandi e mi fa sognare
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"Ma tu questa persona da quanto la conosci, di lei concretamente che sai?"
“So che le piace il gelato al pistacchio e svegliarsi presto la mattina, so che fa quello che è giusto anche se non le conviene, so che mi è entrata dentro senza strisciare, ha bussato, le ho aperto e so che in lei c'è tutto.”
"Ma almeno sei sicuro di come si chiama?"
“Si chiama fiducia, tenerezza, irriverenza, abra-cadabra, orgoglio, vino rosso, fascino, sogno, disarmo, pioggia, sete, rifugio, canzone, ti basta?”
(Giulia Carcasi, Tutto torna)
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Il legno sembra fermo, ma è sottoposto a pressioni interne che lentamente lo spaccano. La ceramica si rompe, fa subito mostra dei suoi cocci rotti. Il legno no, finché può nasconde, si lascia torturare ma non confessa.
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"La mia testa s'incastra a perfezione sulla sua spalla, è quello il suo posto.
I corpi non sono fatti per stare da soli, l'amore è un gioco ad incastro.
Devi trovare il pezzo giusto, devi inciampare e continuare a cercare,
come il mare,
che abbraccia la sua spiaggia,
perchè senza di lei, non ci sarebbe lui."
-Giulia Carcasi, Ma le stelle quante sono
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-Complicato-
Come curare il dolore se non sai dov'è..
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“Non voltarti... perchè vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti... Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perchè, se è rimasto dietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio.”
— Giulia Carcasi
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“La pelle ha una memoria di ferro”
-Giulia Carcasi
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Ti vedo immensa e fragilissima.
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Io penso che quando si perde qualcosa non ci si è badato abbastanza, perché se ci tieni veramente ci stai attento, te la leghi stretta.
-Giulia Carcasi
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Non voglio essere salvato e non voglio salvarti, voglio essere voluto e volerti.
Giulia Carcasi - Tutto torna
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