Tumgik
#ho bisogno dell'inverno
stephpanda · 6 months
Text
Una mia amica mi ha fatto scoprire "Life At".
Sto volando altissimo:
0 notes
Text
In primavera mi sento un po' più solo. Le domeniche in cui inizia a fare caldo ed è peccato stare in casa, ma tu non hai voglia di esporti a tutta quella luce, a tutte quelle persone che iniziano a uscire dalle loro case. Io ho bisogno del buio dell'inverno per continuare a nascondere le ferite dell'anima, dei vestiti pesanti, d'estate si è troppo esposti.
6 notes · View notes
gcorvetti · 1 year
Text
Forza e coraggio.
Ieri ho passato un paio di ore con Picci, la dottoressa forense, come sempre tante risate e discussioni serie, anche lei si è molto stufata di questo posto e infatti l'anno prossimo accademico va in Svezia a lavorare, la vita dei ricercatori ho scoperto che è così qualche anno qua, qualche anno la. Poi mentre le dicevo di questo periodaccio mi ha interrotto e detto che dovrei andare via per più di una semplice vacanza di 15gg, che ho bisogno di staccare da tutto, lei conosce bene l'animo umano e sa quali sono le conseguenze di forti divergenze tra l'individuo e l'ambiente che lo circonda. A tale proposito oggi ho scritto su una pagina FB di affitti a Pärnu, ridente cittadina sulla costa ovest che è la meta preferita del turismo estivo degli Estoni e non solo perché pare che ci sia un afflusso notevole anche dalla Finlandia; ho anche contattato la tipa che mi darebbe il lavoro per sapere il periodo lavorativo esatto (da subito fino al 15 Settembre), che ancora non è detto perché potrebbe trovare qualcuno nel frattempo che io trovo un posto dove stare. I prezzi sono più alti di quelli di Tartu perché giustamente si rifanno dell'inverno che presumo sia vuoto, c'è anche da dire che gli annunci sui vari siti sono esclusivamente tramite agenzia, questo porta un pò a gonfiare il prezzo che grava sull'affittuario, la mensilità x 3 una tutta per l'agenzia, sta cosa è na bastardata, ci vorrebbe una regolamentazione legislativa che porti il prezzo ad una percentuale per l'agenzia, oppure l'agenzia dovrebbe far pagare il proprietario visto che è lui che chiede il servizio, come sempre quando si parla di soldi a pagare siamo sempre noi che non solo abbiamo già problemi nel trovare un lavoro decente e dobbiamo pure sborsare il caro dazio. Va bè ci provo in modo serio anche se dovrò pagare un salario per entrare in un monolocale, 1200€ sull'unghia, sperando di non cadere dalla padella nella brace, ma la vita è così, imprevedibile e dionisiaca.
Oggi vado a prendere Luna, la mia chitarra acustica, che il liutaio ha forato per montare il cavo del pickup, speriamo abbia anche controlato il truss road, va bè se non l'ha fatto mi ci metto io. E basta
5 notes · View notes
Text
Ho bisogno dell'inverno. Della neve che un modo per infilarsi nei guanti lo trova sempre, che poi così male non è, sentirla fredda fredda sui polsi. Gli occhi della gente che diventano lucidi quando il freddo si fa più pungente. Tornare a casa con il naso rosso e scaldarlo con il vapore di una tazza di tè bollente, ustionarmi la lingua. Sentire sulle dita il profumo che rimane dopo aver sbucciato un mandarino. Mettere i vestiti sul termosifone prima di indossarli e trovare conforto in un maglione enorme e morbidissimo.
2 notes · View notes
thedrama--queen · 2 years
Text
Ho bisogno dell'inverno.
2 notes · View notes
quellotropposensibile · 4 months
Text
Ho cominciato qui per Anna. Qui ho scritto di Lucia, di Camilla, di Giorgia, di Angelica. E ho sempre scritto di petto. Con gli occhi semichiusi, sofferente per un motivo o per l'altro. Perché quando sono felice non sento il bisogno di scrivere. Qui ho scritto prima dell'esame di quinta superiore e dopo il mio primo esame dell'università. Ho scritto quando ho perso la mia cara nonna che mi protegge quando dormo stando appena sopra il mio comodino. Qui ho scritto da ubriaco, qui ho scritto pensieri che ho fatto sotto la doccia, qui ho scritto lettere che non sono mai state lette e sogni che avrei voluto si trasformassero in realtà. Qui scrivo ora prima di un esame difficilissimo, impossibile quasi. E scrivo perché l'effetto domino è inevitabile. Scrivo perché qualcuno si preoccupa per me. Scrivo perché mi sento con le spalle contro il muro e con un altro muro a un centimetro dal petto, scrivo perché mi sento claustrofobico e posso solo guardare in alto. Le mani sono fredde anche se sto sudando, scrivo perché sono un romantico che vuole che vada tutto bene. Scrivo perché i miei discendenti hanno lottato nel passato, scrivo perché mi viene naturale da quando ho imparato a farlo, è sempre stato una forma di sfogo. Ed eccomi qua. A pensare a come sarebbe la mia vita se questo o se quello, quando in realtà so che la vita va presa a piccoli morsi, uno alla volta, fino a quando non si capisce per cosa si ha appetito. Scrivo perché non so se vorrei stringerla forte dandole un bacio sulla fronte, o se vorrei stare da solo, seduto per terra, con il culo sul marmo a osservare un angolo della stanza. Scrivo perché vorrei partire per la Francia per farmi insultare per la mia dizione pessima. Vorrei mettere i piedi nudi sulla sabbia chiudendo gli occhi fino a che riaprirli mi farebbe starnutire per la troppa luce. Vorrei condividere ogni momento bello con la persona che amo ma l'amore è troppo complesso per essere definito univocamente e ora proprio non lo comprendo. Comprendo una risata, una lacrima, un abbraccio quando saluto i miei amici. Certe volte penso a quando diventeranno dei mostri in quello che fanno, perché è solo una questione di tempo, e mi chiedo perché non ho la stessa sensazione riguardo me stesso. Fumo sigarette che anziché rilassarmi mi stressano. Allora respiro lentamente, mi dico di fare una cosa per volta, al meglio delle mie capacità e dico a me stesso che tutto si sistemerà. Gli occhi guardano avanti, all'orizzonte, oltre le fronde degli alberi più distanti, vedo il mare, vedo la neve sulle montagne, sento il rumore dell'acqua e l'odore di iodio, sento il profumo del bosco e il sapore della laguna, il vento caldo dell'estate e l'aria umida dell'inverno. E tutto questo altro non è che una virgola, di cui ricorderò solo il risultato, non la fatica. Ed è per questo che continuo, devo ricordarmi sempre il sudore, le lacrime, la disperazione e la rabbia, così da sapere in ogni momento quanto sacrificio c'è dietro ogni risultato ottenuto, e che ce l'ho fatta in passato, sono la stessa persona, solo un po' cresciuta e un po' meno sognante.
0 notes
intotheclash · 7 months
Video
youtube
COLLE DER FOMENTO - Storia di una Lunga Guerra/Eppure Sono Qui (OFFICIAL...
C'è una guerra là fuori non puoi startene in disparte C'è una guerra dentro ti consuma nella mente e carne C'è un nemico che spara se non spari tu per primo E c'è un nemico nel riflesso dello specchio ogni mattino E vuole uccidere me, sì ma non è ancora il momento Ancora tengo banco e lotto in questa notte cor silenzio Perché ho detto tanto, ma forse è ancora poco Ora da lupo dell'inverno resto a guardia del mio fuoco Perché c'è una guerra dentro dove tutto implode C'è una guerra fuori lenta e silenziosa che corrode C'è un nemico che prende e si divora ogni mio sogno E c'è un nemico che più lo combatto più ne ho bisogno Perché la luce brilla nell'oscurità
0 notes
jetaime03 · 2 years
Text
Alcune volte penso a te/ penso al fatto che ora sei da solo, e che le notti buie soprattutto dell'inverno che viene saranno toste/ ti penso un po', quando vuoi rispettarti, quando ti senti solo,/ quando ti manca il sole o tuo padre e dici di volere una vita. / ti penso quando pensi alle persone istintivamente e pensi di volerti ritagliare uno spazio per loro, e poi quando prendi un repsiro e chiudi gli occhi, quando stringi il pugno al petto e butti fuori l'aria capisci che non ne vale la pena. / mi dispiaci, sì te lo dico dal cuore, perché senti il bisogno di esprimerti a tutti i costi, non riesci a rispettarti, non hai più niente ma stai imparando./ vorresti solo dirlo avendo una vita, perché è bello crescere, superare, avere dei limiti e capire di poterli superare./ È bello, bello davvero, e io sono qui, a contemplare il poco che resta che si mischia a quello della città, di te, di me. Ora che ho solo me./ e vorrei perdere poesie, quella resta sempre bella ma non sulla mia bocca; vorrei capire almeno il perché. / sarà che io non posso essere felice. / però ci spero, perché c'è qualcosa più profondo di me e io voglio scoprirlo.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
0 notes
lunamagicablu · 3 years
Text
Tumblr media
Ho avuto diversi giorni di tempo da sola...
È insolito e un dono che non potevo vedere finché non l'ho respirato. Ho potuto guardare il sorgere del sole attraverso il grigio dell'alba e sorridere ai guizzi di brina che si scioglievano sui rami ondeggianti dei sempreverdi.
È unico seguire la luce del giorno mentre attraversa il ritmo delle morbide fusa dormienti di un gatto. La notte arriva più veloce e il bagliore delle candele e le fiamme del fuoco mi confortano più del flusso costante del fare sempre di più. Per quanto resistessi, avevo bisogno di questa pausa. Non avevo idea di quanto il mio corpo stesse cercando di dirmi di rallentare finché la stanchezza non si è stabilizzata intorno alle mie articolazioni. I miei occhi nuotavano nella melassa. La pesantezza di Io-non-posso-resistere-molto-a lungo, mi ha portato al trono del mio nido. È il dono dell'inverno di auto-nutrimento e amore.
È stata una tranquilla proclamazione di femminilità e il bisogno di cibi confortanti. Patatine al limone e mirtillo rosso, frollini al cioccolato bianco inzuppati nel tè; Ho sentito un accenno di essere coccolato senza sensi di colpa.
Carolyn Riker
******************************
I had several days of alone time ...
It's unusual and a gift I couldn't see until I breathed it in. I could watch the sun rise through the gray of dawn and smile at the flickers of frost that melted on the swaying branches of the evergreens.
It is unique to follow the light of day as it goes through the rhythm of a cat's sleeping soft purr. The night comes faster and the glow of the candles and the flames of the fire comfort me more than the constant flow of doing more and more. As long as I resisted, I needed this break. I had no idea how much my body was trying to tell me to slow down until the fatigue settled around my joints. My eyes swam in the molasses. The heaviness of I-can't-resist-very-long, brought me to the throne of my nest. It is the winter gift of self-nurturing and love.
It was a quiet proclamation of womanhood and the need for comforting foods. Lemon and cranberry crisps, white chocolate shortbread biscuits soaked in tea; I felt a hint of being pampered without guilt.
Carolyn Riker
14 notes · View notes
lanottediamsterdam · 3 years
Text
Oggi ho bisogno di staccare e riprendere contatto con me, così mi sono infilato nel bosco, ho passeggiato, ho scattato delle foto, mi sono alienato nel modo più giusto per me, e sono tornato nel mio posto speciale, affondato nei colori freddi dell'inverno. Mela e noci il mio pranzo, un dolcissimo sole a scaldarmi e una leggerissima brezza a cullarmi, nulla di meglio per prendere in mano un taccuino e scrivere, dall'ultima volta che ci ho scritto sopra è involontariamente passato un anno. Un anno fa la mia vita era diversa, le persone che avevo accanto erano diverse, erano altre, io ero un altro me potrei dire. Sull'orlo del baratro, non riuscivo a vedere oltre il mio naso, arrancavo e annaspavo a piccoli passetti impavidi verso il giorno successivo, tenevo le mie emozioni imbrigliate e mi martoriavo per andare incontro a bisogni non miei. Ora vengo qui per darmi piacere, il piacere più semplice delle sensazioni positive che il panorama, il profumo, i colori, i suoni mi danno, vengo qui perché mi fa stare bene, la mia vita sta prendendo una direzione che è mia e di nessun altro e seppur in mezzo a miliardi di necessità, emozioni, responsabilità, impegni e faccende riesco a mantenere una serenità e tranquillità che non so spiegare, che non voglio spiegare, perché non devo farlo, non devo spiegare niente a nessuno, faccio ciò che mi fa stare bene e basta. Sul taccuino c'è uno scritto di esattamente due anni fa, elogio il mio amore, elogio la mia amata e abbatto e offendo le mie mancanze, le mie pecche, e attendo il grande evento, quello che mi spezzerà, come fosse inevitabile. Così è stato, l'anno successivo, e ora due anni dopo quello scritto, piango di felicità e tristezza, piango fiumi, come un bambino, guardando il profilo delle montagne, riscoprendo che quello che avevo "previsto" e atteso è arrivato e che auspicavo una mia fuga verso un altro paese, che era soltanto la raffigurazione di un momento di immensa felicità, e così enunciavo tutte le cose che avrei dovuto fare, che sono esattamente quelle che ho iniziato a fare l'anno scorso e che concretamente sto portando avanti ora. In tutto questo vi dico, scrivete, scrivete sempre, ciclicamente i vostri pensieri, desideri e impressioni e rileggeteli di tanto in tanto, potreste scoprire di essere esattamente sulla strada che desideravate per voi. Nonostante tutta la disperazione dell'ultimo anno e mezzo, sto facendo esattamente ciò che voglio e che mi serve per essere una persona migliore e un me migliore, avrei forse dovuto farlo molto tempo fa, è vero, ma ho imparato ad essere indulgente con me stesso, ho i miei tempi e questo non mi rende una persona peggiore. Continuerò a portare avanti ciò che devo e che voglio, e per il momento mi godo questo momento perché il sole mi scalda il petto, la brezza sta asciugando le mie lacrime, il cielo è quasi azzurro e in bocca ho ancora il gusto della mela, questa sensazione, è tutto quello che voglio. Quanto era buona quella mela.
14 notes · View notes
princess-crow-world · 4 years
Text
Capitolo 1 Nota: Eccoci siamo all’inizio, come vi dicevo si tratterà di musica quindi spesso troverete dei capitoli che sono anche delle song fic, i testi sono tutti tradotti in italiano per facilitarvi l’immedsimazione, a fine capitolo troverete un link che vi rimanda alla canzone in oggetto. Buona lettura e buon ascolto. 1- “Buon San Valentino”(Songfic)
Era una gelida serata di febbraio, la neve scendeva copiosa fuori dal locale, imbiancando le strade e i tetti del tranquillo quartiere residenziale di Yokoama, una radio locale  mandava in onda una canzone alle sonorità cowntry che Seiya canticchiava tra se  mentre risciacquava alcune tazze posizionandole, poi, nel cestello della lavastoviglie che si trovava dietro il bancone del bar.
“ANGEL VOICE” Fire Bombers
Se tendi le orecchie, puoi probabilmente sentirlo Ehi senti quella voce?
Un suo movimento troppo brusco fece cadere un pacchettino incartato con carta luccicante tutta decorata da cuoricini rossi, lui lo raccolse con un sorriso e pensò che, se anche stava passando da solo la vigilia di San Valentino, c'era sicuramente un vantaggio nel suo secondo lavoro, le sue ammiratrici, ed anche alcuni suoi ammiratori, lo riempivano di attenzioni inviandogli biglietti e regali per ogni occasione. Posò il pacchettino in una cestina ormai traboccante e pensò, con una certa soddisfazione, che a fine giornata avrebbe avuto cioccolata sufficiente per arrivare alla fine dell'inverno.
Sento sempre qualcosa, qualcosa che non può essere espresso a parole
la voce di un angelo
Riprese a canticchiare posizionando i bicchieri nel ripiano sopra la sua testa per passare poi a controllare  il livello delle diverse bottiglie di alcolici che stavano accanto ai bicchieri.
“quelle cambiale ormai sono vecchie!”
Da dietro la tenda a perline che divideva la sala dal retrobottega comparve sua sorella Seiyka che portava una cesta ricolma di agrumi di ogni tipo, arance limoni e pompelmi stavano in bilico tra le sue braccia pronti a lanciarsi in una corsa sfrenata al primo passo falso, ma lei fu abile a posarli prima che accadesse l’irreparabile, chiedendo al fratello di mettere l’intero contenuto nel piccolo frigo collocato sotto al bancone del bar.
Lascia un'eco Come una melodia che si dissolve nell'oscurità Discende tranquillamente in un'aurora blu profonda Canto anche io C'è qualcosa in cui credo Anche se sono definito un pazzo per questo Il sogno che ho fatto quel giorno non è cambiato
Se non fosse stato obbligato in quello spazio angusto che gli impediva di vedere la porta Seiya avrebbe visto giungere,  dalla vicina stazione della metropolitana una figura a lui familiare, si alzò di scatto battendo la testa sul bancone quando sentì la campanella della porta trillare e sua sorella dire con voce allegra:
“ Ciao Shiryu! Che piacere vederti, qual buon vento ti porta da queste parti?”
“Ciao Seiyka” rispose Shiryu con sorriso, aveva il viso arrossato per il freddo e i capelli infradiciati dai fiocchi di neve ormai sciolti.
Voce d’angelo
L'ho trovato Brillava oltre l'orizzonte Il tuo aspetto non era un sogno Scorre e scorre Incontriamoci di nuovo Quando chiudo gli occhi è sempre nel mio cuore, quella
voce d’angelo
“Shiryu” riuscì a malapena a balbettare Seiya, che era appena riemerso, dolorante, da sotto il bancone,
“ sei bellissimo” pensò tra se mentre osservava le gocce d’acqua  brillare tra i lunghi capelli del nuovo arrivato.
“Seiya ma allora ci sei!” esclamò quest'ultimo con una nota divertita nella voce, squadrandolo da testa piedi,
“con che genere di creatura mostruosa hai appena finito di combattere questa volta?” chiese canzonandolo, Seiya si sentì avvampare rendendosi conto di essere bagnato e arruffato tanto da sembrare più che un barista, un pescatore reduce da una battaglia con un polpo poco collaborativo, mentre Shiryu era sempre cosi... perfetto, con quei capelli lisci che sembravano seta .
“Ah finiscila...” rispose stizzito voltando la sguardo dall'altra parte. Shiryu scoppiò a ridere e Seiyka lo seguì a ruota mentre Seiya tentava goffamente di rendersi un po' più presentabile.
“ posso offrirti qualcosa?” chiese Seiyka rivolgendo a Shiryu un cenno di invito.
“Si”
rispose lui con un sorriso timido
“ ho bisogno di tuo fratello, me lo puoi prestare per qualche minuto?”
“certo”
rispose lei con espressione complice
“come lo preferisci con panna e cacao in polvere o accompagnato o qualcosa di più...piccante? ” chiese  con una strizzata d’occhio facendolo avvampare  
“Oh insomma adesso finiscila!” esclamò Seiya rosso in volto afferrandola per i nastri del grembiule da lavoro
“ d'accordo d’accordo” rise Seiyka alzando le mani in segno di resa e porgendogli il giubbotto,
“dai non far aspettare il tuo ragazzo, sembra si tratti di una cosa importante.”
“Grazie” le rispose Seiya mandandole un bacio, avviandosi poi, assieme a Shiryu, verso il tunnel d'ingresso della metropolitana, che a quell'ora era praticamente deserto.
Il cuore cambia, proprio come lo scenario Non può essere aiutato "Dov'è Dio?" è una domanda stravagante Quindi non contare di ottenere una risposta Continuiamo a correre Non è ancora il momento di smettere Voglio superare il buio
“Allora” chiese impaziente al suo compagno quando questi si fermò appena sotto la pensilina d'ingresso “cosa c'è di così importante?”
Shiryu lo guardò per un istante fissando gli occhi verde mare nei suoi:
“Buon San Valentino” sussurrò  mentre gli metteva in mano una piccola scatola a forma di cuore
“Ma...ma... io” balbetto Seiya incapace di distogliere lo sguardo dagli occhi di lui
“aprilo” gli disse Shiryu con un sorriso
Seiya rimase con tanto d'occhi quando, aspettandosi della cioccolata si trovò invece davanti un costosissimo biglietto del treno, destinazione Tokyo
“ Non posso accettare è troppo davvero io...” disse guardandolo
Voce d’angelo
L'ho sentito Il battito lontano del cuore unisce il ritmo Finalmente possiamo incontrarci qui Il tuo aspetto Mi brucia negli occhi Anche in una notte buia Mi dà sicuramente forza
la tua voce d’angelo
“Lo so perchè hai rifiutato non volevi pesare su tua sorella per il costo di questo biglietto, ma ci tengo davvero tanto che tu ci sia, è importante per me... ti prego...”
“d'accordo” rispose Seiya con un sopiro, “se me lo chiedi così come posso dirti di no!”
“Grazie!” esclamò Shiryu, con un sorriso raggiante, appioppandogli un entusiastico bacio sulla guancia.
“Allora ci vediamo domani!” disse voltandosi per correre a prendere la metropolitana, si girò di scatto, quando Seiya lo fermò afferrandolo per un polso, e si perse nel calore dei suoi occhi scuri mentre la neve cadeva silenziosa tra loro.
Tendi le tue orecchie, non lo senti sempre? Ehi quella voce Questa è la voce di un angelo
“Buon San Valentino” sussurrò Seiya  baciandogli le labbra mentre il rumore del treno che sfrecciava dietro di loro copriva il suono della sua voce.
Tumblr media
PER ASCOLTARE LA CANZONE CLIKKA SEGUI QUESTO LINK
https://youtu.be/i6uAP2us9Ug
11 notes · View notes
Photo
Tumblr media
Cap 1 - Buon San Valentino - Songfic
https://www.youtube.com/watch?v=i6uAP2us9Ug&feature=youtu.be
Era una gelida serata di febbraio, la neve scendeva copiosa fuori dal locale, imbiancando le strade e i tetti del tranquillo quartiere residenziale di Yokoama, una radio locale  mandava in onda una canzone dalle sonorità cowntry che Seiya canticchiava tra se  mentre risciacquava alcune tazze posizionandole, poi, nel cestello della lavastoviglie che si trovava dietro il bancone del bar.
“ANGEL VOICE” Fire Bombers
Se tendi le orecchie, puoi probabilmente sentirlo Ehi senti quella voce?
Un suo movimento troppo brusco fece cadere un pacchettino incartato con carta luccicante tutta decorata da cuoricini rossi, lui lo raccolse con un sorriso e pensò che, se anche stava passando da solo la vigilia di San Valentino, c'era sicuramente un vantaggio nel suo secondo lavoro, le sue ammiratrici, ed anche alcuni suoi ammiratori, lo riempivano di attenzioni inviandogli biglietti e regali per ogni occasione. Posò il pacchettino in una cestina ormai traboccante e pensò, con una certa soddisfazione, che a fine giornata avrebbe avuto cioccolata sufficiente per arrivare alla fine dell'inverno.
Sento sempre qualcosa, qualcosa che non può essere espresso a parole
la voce di un angelo
Riprese a canticchiare posizionando i bicchieri nel ripiano sopra la sua testa per passare poi a controllare  il livello delle diverse bottiglie di alcolici che stavano accanto ai bicchieri.
“quelle cambiale ormai sono vecchie!”
Da dietro la tenda a perline che divideva la sala dal retrobottega comparve sua sorella Seiyka che portava una cesta ricolma di agrumi di ogni tipo, arance limoni e pompelmi stavano in bilico tra le sue braccia pronti a lanciarsi in una corsa sfrenata al primo passo falso, ma lei fu abile a posarli prima che accadesse l’irreparabile, chiedendo al fratello di mettere l’intero contenuto nel piccolo frigo collocato sotto al bancone del bar.
Lascia un'eco Come una melodia che si dissolve nell'oscurità Discende tranquillamente in un'aurora blu profonda Canto anche io C'è qualcosa in cui credo Anche se sono definito un pazzo per questo Il sogno che ho fatto quel giorno non è cambiato
Se non fosse stato obbligato in quello spazio angusto che gli impediva di vedere la porta Seiya avrebbe visto giungere,  dalla vicina stazione della metropolitana una figura a lui familiare, si alzò di scatto battendo la testa sul bancone quando sentì la campanella della porta trillare e sua sorella dire con voce allegra:
“ Ciao Shiryu! Che piacere vederti, qual buon vento ti porta da queste parti?”
“Ciao Seiyka” rispose Shiryu con sorriso, aveva il viso arrossato per il freddo e i capelli infradiciati dai fiocchi di neve ormai sciolti.
Voce d’angelo
L'ho trovato Brillava oltre l'orizzonte Il tuo aspetto non era un sogno Scorre e scorre Incontriamoci di nuovo Quando chiudo gli occhi è sempre nel mio cuore, quella
voce d’angelo
“Shiryu” riuscì a malapena a balbettare Seiya, che era appena riemerso, dolorante, da sotto il bancone,
“ sei bellissimo” pensò tra se mentre osservava le gocce d’acqua  brillare tra i lunghi capelli del nuovo arrivato.
“Seiya ma allora ci sei!” esclamò quest'ultimo con una nota divertita nella voce, squadrandolo da testa piedi,
“con che genere di creatura mostruosa hai appena finito di combattere questa volta?” chiese canzonandolo, Seiya si sentì  avvampare rendendosi conto di essere bagnato e arruffato tanto da sembrare più che un barista, un pescatore reduce da una battaglia con un polpo poco collaborativo, mentre Shiryu era sempre cosi... perfetto, con quei capelli lisci che sembravano seta .
“Ah finiscila...” rispose stizzito voltando la sguardo dall'altra parte. Shiryu scoppiò a ridere e Seiyka lo seguì a ruota mentre Seiya tentava goffamente di rendersi un po' più presentabile.
“ posso offrirti qualcosa?” chiese Seiyka rivolgendo a Shiryu un cenno di invito.
“Si”
rispose lui con un sorriso timido
“ ho bisogno di tuo fratello, me lo puoi prestare per qualche minuto?”
“certo”
rispose lei con espressione complice
“come lo preferisci con panna e cacao in polvere o accompagnato con  qualcosa di più...piccante? ” chiese lei con una strizzata d’occhio facendolo avvampare  
“Oh insomma adesso finiscila!” esclamò Seiya rosso in volto afferrandola per i nastri del grembiule da lavoro
“ d'accordo d’accordo” rise Seiyka alzando le mani in segno di resa porgendogli  il giubbotto,
“ dai non far aspettare il tuo ragazzo”
disse,sembra si tratti di una cosa importante.
“Grazie” le rispose Seiya mandandole un bacio, avviandosi poi, assieme a Shiryu, verso il tunnel d'ingresso della metropolitana, che a quell'ora era praticamente deserto
Il cuore cambia, proprio come lo scenario Non può essere aiutato "Dov'è Dio?" è una domanda stravagante Quindi non contare di ottenere una risposta Continuiamo a correre Non è ancora il momento di smettere Voglio superare il buio
“Allora” chiese impaziente al suo compagno quando questi si fermò appena sotto la pensilina d'ingresso “cosa c'è di così importante?”
Shiryu lo guardò per un istante fissando gli occhi verde mare nei suoi:
“Buon San Valentino” sussurrò  mentre gli metteva in mano una piccola scatola a forma di cuore
“Ma...ma... io” balbetto Seiya incapace di distogliere lo sguardo dagli occhi di lui
“aprilo” gli disse Shiryu con un sorriso
Seiya rimase con tanto d'occhi quando, aspettandosi della cioccolata si trovò invece davanti un costosissimo biglietto del treno, destinazione Tokyo
“ Non posso accettare è troppo davvero io...” disse guardandolo
Voce d’angelo
L'ho sentito Il battito lontano del cuore unisce il ritmo Finalmente possiamo incontrarci qui Il tuo aspetto Mi brucia negli occhi Anche in una notte buia Mi dà sicuramente forza
la tua voce d’angelo
“Lo so perchè hai rifiutato non volevi pesare su tua sorella per il costo di questo biglietto, ma ci tengo davvero tanto che tu ci sia, è importante per me... ti prego...”
“d'accordo” rispose Seiya con un sopirò, “se me lo chiedi così come posso dirti di no!”
“Grazie!” esclamò Shiryu, con un sorriso raggiante, appioppandogli un entusiastico bacio sulla guancia.
“Allora ci vediamo domani!”
disse voltandosi per correrea prendere la metropolitana.
Si girò di scatto,quando Seiya lo fermò,afferrandolo per un polso,
e si perse nel calore dei suoi occhi scuri, mentre la neve cadevasilenziosa tra loro.
Tendi le tue orecchie,non lo senti sempre? Ehi quella voce
Questa è la voce di un angelo
“Buon San Valentino”
sussurrò Seiya  baciandogli le labbra,mentre il rumore del trenoche sfrecciava dietro di lorocopriva il suono della sua voce.
Tumblr media
16 notes · View notes
gcorvetti · 1 year
Text
10?
Ieri sera sono andato a letto che nevicava e già mi vedevo oggi con la pala in mano, ma dai zero gradi stamane mi sono svegliato che il termometro fuori la finestra ne segna 10 e la neve si è sciolta rapidamente, forse qualcuno ha ricevuto le mie bestemmie oppure semplicemente è ora di cambiare stagione, che è anche tardi vista la lunghezza dell'inverno. Ma levando questo particolare che ha comunque il suo peso e dopo aver terminato in tempo record e senza errori una lampada (posto foto in fondo) e iniziato a pensare ad un progetto niente male di un aggeggio che si monta sul buco della chitarra acustica con un pickup, manopole di volume e tono un pezzo unico ma per ora è nella mia mente e non so se realizzarlo, ho visto un video country-blues di un tizio che ne aveva uno simile montato sull'acustica, bah vedrò.
Adesso mettendo da parte questo progetto che è un pò fine a se stesso, nel senso che non so se è possibile commercializzarlo e di sicuro esiste una cosa del genere, mi son fermato un attimo e ho cercato ma ovvio che esiste l'ho usato per costruire una chitarrina negli anni 80, eccolo sotto, ma quello che voglio fare è più performante, intanto il pickup di quelli seri e non sto coso, e poi avevo pensato ad una forma più a battipenna stile Gibson, sfruttando la stampa 3D si può fare di tutto, però questo aggancio mi incuriosisce, vedrò di fare una ricerca a riguardo, ma...
Tumblr media
...tornando a noi, ieri ho riportato la chitarra e l'effettistica su e ho suonato un pò, mi è venuto in mente che volevo fare delle registrazioni, basterebbe just do it, ma per farlo ho bisogno del materiale, allora just do a plan and do it, infatti in sti giorni delineo i brani da registrare e li butto giù come viene, per regolare il suono e poi li registro come si deve che poi sarebbe come prima ma meno ruvido, qualcuno mi ha fatto notare che se suono dal vivo molto ruvido va bene ma nella registrazione sarebbe meglio evitare, terrò a mente. Riguardo la pittura o roba visuale penso che l'andazzo sia uguale, just do it, è una questione di tempistiche, incastrare il tutto contando anche le cose di casa e roba varia. Just do it, mi ricorda, ovviamente la pubblicità di nike che però me lo diceva un tizio bartender quando lavoravo in cucina e voleva mangiare, mi diceva :"vorrei questo piatto" e io :"sicuro?" e lui "come on man, just do it", ma quando lo diceva l'immagine nella mia mente era quella del bambino che cuce il pallone, della nike appunto, per qualche centesimo l'ora, effetti collaterali del consumismo. Un pò come "think different", ripresa poi da tantissima gente per le motivazioni più disparate, ma è un'altra cosa.
Ieri ho avuto il colloquio telefonico con la tipa del fondo di disoccupazione, nel finale mi fa "allora la prossima volta....", e mi è saltato in mente che forse si sbaglia che oramai i sei mesi sono passati, ma lei mi interrompe a sua volta e mi dice che il periodo per accordo con la ditta precedente, Sutherland global service, il periodo è più lungo e finisce a maggio, cavolo, ho pensato, allora posso cazzeggiare ancora 2 mesi :D in realtà devo darmi da fare, il tempo della procrastinagine è finito JUST DO IT.
Tumblr media Tumblr media
Ecco la lampada.
0 notes
Text
08.05.2076
Tumblr media
Ehi! 
Non mi piace l'idea di scrivere tutto questo, ma non me la sentivo nemmeno di venirti a bussare alla porta quindi ecco qui.
Ho pensato a cosa fare della casa, o meglio. Diciamo che mi è venuto in mente un bel giorno e mi è sembrato... giusto. Vorrei donarla al WWFFB. Possono farci qualcosa di bello per le creature magiche, un rifugio per orfanelli o un centro veterinario, non lo so ancora. La sua posizione in campagna e vicino al mare si presta bene e Phibelle dice che sarebbero onorati di riceverla. Così ho compilato qualche metro di pergamena.
Non mi piaceva l'idea di venderla o di farla abitare da qualcun altro quindi... ecco. Magari sembra troll, ma avevo bisogno di far uscire qualcosa di bello da questo matrimonio. E un po' per questo vorrei lasciarle il nome che le avevamo dato "Wilstock House" se anche tu sei d'accordo. Ovviamente il WWFFB ha bisogno delle carte del divorzio e di tutte le chiavi perché non vuole granO, quindi... quando vuoi puoi passare a prendere le ultime cose e farmi avere le chiavi. Ma se non ti andasse di tornarci dentro posso mandarti Vaniglia o Peritas, dice Phoebe. A portarti tutto, così puoi lasciare le chiavi a loro. Fammi sapere, ok? 
Ok, sì. Non è tutto. Mi sono accorta che concentrarmi su cosa fa stare bene me, invece che su cosa fa star male te mi fa davvero sentire molto meglio. Sto molto meglio. Immagino che alla fine nonna avesse ragione con tutta la storia del non portare rancore per sempre. Quindi...
Mi dispiace, di aver urlato quelle cose al matrimonio. Non dirò che sono felice per te, perché sarebbe una gran bolidata e penso ancora che dovresti soffrire tutte le pene dell'inVerno per quello che hai fatto, ma di sicuro non ce l'ho con te perché stai con un uomo. Mi fa strano, perché... solo perché sei tu, ecco. Ero ubriaca e arrabbiata e triste, ma non le userò come giustificazioni. Solo... scusami. Sono migliore di così. Però quello schiantesimo te lo sei meritato. Scusami solo se ti ha preso alle spalle e se ti ho rubato un ultimo bacio mentre eri svenuto. Non è stato carino approfittarsi di un mago a terra, ma mi serviva, ok? Volevo salutare e tu non mi lasciavi raggiungerti, così ho scavalcato il muro un'ultima volta. Non si ripeterà. Ho chiuso con la gente impegnata, mi sono accorta ch'era parte di un discutibile tentativo di autosabotaggio personale. Ma sto divagando. 
Aspetto notizie. 
Illy
Va bene, puoi donarla a chi vuoi.
E sono già passato a prendere le ultime cose; ho lasciato le chiavi all’interno, dove si appendono le chiavi. 
Sebastian.
6 notes · View notes
ilarywilson · 4 years
Text
8th may 2076
Tumblr media
Ehi! 
Non mi piace l'idea di scrivere tutto questo, ma non me la sentivo nemmeno di venirti a bussare alla porta quindi ecco qui. Ho pensato a cosa fare della casa: vorrei donarla al WWFFB. Magari sembra troll, ma avevo bisogno di far uscire qualcosa di bello da questo matrimonio. E un po' per questo vorrei lasciarle il nome che le avevamo dato se anche tu sei d'accordo. Ovviamente il WWFFB ha bisogno delle carte del divorzio e di tutte le chiavi perché non vuole granO, quindi... quando vuoi puoi passare a prendere le ultime cose e farmi avere le chiavi. Ma se non ti andasse di tornarci dentro posso mandarti Vaniglia o Peritas, dice Phoebe. A portarti tutto, così puoi lasciare le chiavi a loro. Fammi sapere, ok?
Ok, sì. Non è tutto. Mi sono accorta che concentrarmi su cosa fa stare bene me, invece che su cosa fa star male te mi fa davvero sentire molto meglio. Sto molto meglio. Immagino che alla fine nonna avesse ragione con tutta la storia del non portare rancore per sempre. Quindi...
«Non e` stato carino quanto avete urlato, tu e Vaniglia al matrimonio. Avevi bevuto, ma spero tu possa imparare che fissare il risentimento sulla sua sessualità sia alquanto inappropriato. E` nocivo per te stessa, anche, perché sottintende la possibilità che sia la sua sessualità a... levartelo e per quanto fosse un blaterio alcolico a cui sono certa non credi, è deleterio per il tuo inconscio ascoltare simili allusioni. E credimi, so che Sebastian rimane un maschilista, opportunista, manipolatore e... tristemente attaccato al bisogno di farti sentire quanto ti disprezzi perché si sente figo così... Quindi non e` una questione di difendere lui, ma solo... spolverare l`argomento in una società che la opprime». It`s time, my darling. «Le responsabilità devi assumertele. La difficoltà sarà proprio l’accettare l`egoismo e... l`abbracciare l`errore».
Mi dispiace, di aver urlato quelle cose al matrimonio. Non dirò che sono felice per te, perché sarebbe una gran bolidata e penso ancora che dovresti soffrire tutte le pene dell'inVerno per quello che hai fatto, ma di sicuro non ce l'ho con te perché stai con un uomo. Mi fa strano, perché... solo perché sei tu, ecco. Ero ubriaca e arrabbiata e triste, ma non le userò come giustificazioni. Solo... scusami. Sono migliore di così. Però quello schiantesimo te lo sei meritato. Scusami solo se ti ha preso alle spalle e se ti ho rubato un ultimo bacio mentre eri svenuto. Non è stato carino approfittarsi di un mago a terra, ma mi serviva, ok? Volevo salutare e tu non mi lasciavi raggiungerti, così ho scavalcato il muro un'ultima volta. Non si ripeterà. Ho chiuso con la gente impegnata, mi sono accorta ch'era parte di un discutibile tentativo di autosabotaggio personale. Ma sto divagando.
Aspetto notizie.
Illy
Va bene, puoi donarla a chi vuoi. E sono già passato a prendere le ultime cose; ho lasciato le chiavi all’interno, dove si appendono le chiavi.
Sebastian.
no use getting angry at the way that you're wired, but is it real?  you believe you're guiltless, but I don't think I'd feel better if I opened your eyes, so i'll carry your burden 'til the day that you die 
4 notes · View notes
fullcamminosanti · 4 years
Text
Consigli per fare il Cammino di Santiago
Tumblr media
Nonostante le loro radici religiose, molti sono i pellegrini che fanno del cammino santiago in italia un tempo di sconnessione e riflessione, e un modo per misurare la loro resistenza fisica e mentale. Se state pensando di fare il Cammino, vi consigliamo di seguire alcuni consigli per superare ogni tappa godendovi ogni giorno, come pianificare ogni giorno del percorso o acquistare un'assicurazione di viaggio con copertura sportiva.
Quando è il momento migliore per fare il Cammino di Santiago? Anche se tradizionalmente il Cammino si svolge nel mese di luglio, è proprio in questa data che possiamo trovare la maggior concentrazione di pellegrini, per cui può essere a volte difficile trovare un ostello con letti liberi. Tuttavia, per avere buone condizioni meteorologiche durante il percorso, si consiglia di iniziare nei mesi primaverili o negli ultimi giorni d'estate, quando non c'è tanta massa di pellegrini, né il caldo dell'estate o il freddo dell'inverno. I mesi ideali sono quindi aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre.
La credenziale La Credenziale è il documento di riconoscimento del pellegrino, che una volta completato e sigillato dai luoghi in cui è stato in pellegrinaggio, viene consegnato per ricevere la Compostela. Questo trittico contiene alcune scatole che devono essere timbrate e datate due volte al giorno per dimostrare che avete percorso diversi tratti giornalieri della strada. Il documento può essere raccolto nelle parrocchie, presso l'Associazione degli Amici del Cammino di Santiago, le Confraternite dell'Apostolo o qualsiasi altro ente che la Cattedrale di Santiago abbia autorizzato. Con la Credenziale potrai anche accedere agli ostelli pubblici e ai rifugi situati lungo il Cammino.
Come scegliere? Se la prima volta che fate il Cammino scegliete di fare un percorso breve che può essere percorso in pochi giorni, dovete sapere che il percorso minimo per ottenere il Compostela è di 100 km. Per questo motivo il percorso da Sarria a Santiago di Compostela, lungo 111 chilometri, è uno dei più popolari. Questo tratto fa parte del Cammino Francese ed è suddiviso in 5 tappe: Sarria-Portomarín; Portomarín-Palas de Rei; Palas de Rei- Arzúa (la tappa più lunga, con 29,7 km); Arzúa-Pedrouzo (la più corta, con 19,2 km); Pedrouzo-Santiago de Compostela.
Il Cammino Inglese, diviso in 4 tappe e con partenza da Ferrol, è lungo 115 km ma le distanze da percorrere in ogni giorno non sono uguali a quelle che partono da Sarria. Ognuna delle prime due tappe, Ferrol-Miño-Bruma, è lunga quasi 40 km, mentre le altre due, Bruma-Sigueiro-Santiago, sono lunghe quasi 20 km.
Preparazione fisica Devo allenarmi? Il Cammino di Santiago può essere fatto sia dagli sportivi che dalle persone meno in forma, ma bisogna sempre tenere presente che è importante preparare il proprio corpo a camminare. Non si può passare da una vita sedentaria a camminare per 20 chilometri al giorno. Per questo motivo, si consiglia di iniziare tre mesi prima a fare lunghe passeggiate, aumentando progressivamente il percorso, l'intensità e la durata. Durante queste passeggiate, indossate le scarpe che porterete con voi sul Cammino in modo che i vostri piedi (la parte che soffre di più lungo il cammino) possano adattarsi. In questo modo, i muscoli delle gambe saranno rafforzati, così come le ginocchia e le caviglie. Potete anche aumentare il peso del vostro zaino, in modo da imparare a camminare con il peso senza che questo vi dia fastidio.
Cosa portare al Cammino di Santiago? Ho bisogno di un documento speciale? Oltre alle credenziali del pellegrino, va da sé che è necessario portare con sé sia il documento d'identità che la tessera sanitaria. Per quanto riguarda il cellulare, se lo prendete come un distacco dal vostro mondo e preferite godervi la natura, lasciatelo a casa; se non potete vivere senza o lo volete in caso di emergenza, potete recuperare un vecchio cellulare dal cassetto che potreste perdere in caso di furto, anche se questi casi di solito non si verificano.
Una speciale assicurazione di viaggio per attività all'aperto sarà utile nel caso in cui si necessiti di assistenza medica o chirurgica e di riabilitazione da incidenti legati all'attività fisica o ai viaggi in generale. Tra gli altri sport, l'assicurazione sportiva Totalsports copre il Cammino di Santiago, in quanto è considerato trekking o escursionismo. Questa assicurazione di viaggio ha anche il vantaggio di poter essere stipulata per brevi viaggi, anche solo per un giorno.
2 notes · View notes